Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 28 marzo 2024

Suor Lucia di Fatima: la Russia sarà lo strumento scelto dal Cielo per punire il mondo intero

Suor Lucia di Fatima: la Russia sarà lo strumento 
scelto dal Cielo per punire il mondo intero

Il 26 dicembre 1957, suor Lucia rilasciava una chiarificante intervista a padre Augustin Fuentes che avrebbe dovuto essere il postulatore della causa di beatificazione degli altri due veggenti di Fatima: Francesco e Giacinta Marto.

In questo testo, che trovate qui di seguito, fra le altre cose molto importanti ed attuali, si parla della necessità del Santo Rosario nella lotta contemporanea fra la Chiesa e le potenze delle tenebre, così presenti anche nella sua struttura visibile. La veggente di Fatima ci dice che: "La Santissima Vergine ha voluto dare, in questi ultimi tempi in cui viviamo, una nuova efficacia alla recita del Santo Rosario.

Ella ha talmente rinforzato la sua efficacia, che non esiste problema, per quanto difficile, di natura materiale o specialmente spirituale, nella vita privata di ognuno di noi o in quella delle nostre famiglie, delle famiglie di tutto il mondo, delle comunità religiose o addirittura nella vita dei popoli e delle nazioni, che non possa essere risolto dalla preghiera del Santo Rosario. Non c'è problema, vi dico, per quanto difficile, che non possa essere risolto dalla recita del Santo Rosario. Con il Santo Rosario, ci salveremo, ci santificheremo, consoleremo Nostro Signore e otterremo la salvezza di molte anime.”

Questo mezzo è stato scelto più volte dal nostro Superiore Generale per contrastare la crisi terribile che attanaglia oggi la Chiesa.

Uniamoci con fervore alla nuova Crociata del Rosario che terminerà l'8 giugno prossimo, per implorare una protezione speciale del Cuore Immacolato di Maria sulle opere della Tradizione; per il ritorno della Tradizione nella Chiesa; per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria e la consacrazione della Russia.

Far tacere i Messaggeri Padre Fuentes (1959 - 1965) Intervista con Suor Lucia
Il 26 dicembre 1957, Padre Agustin Fuentes, che si stava preparando a diventare il postulatore delle cause per la beatificazione di Francesco e Giacinta Marto, si incontrò con Suor Lucia al suo convento di Coimbra, in Portogallo. Qui, egli fu in grado di conversare a lungo con la veggente di Fatima. Al suo ritorno in Messico, egli organizzò una conferenza stampa riguardo al suo incontro, nel quale riferì le parole di Suor Lucia. Padre Alonso, l’archivista ufficiale di Fatima per più di 16 anni, affermò che il racconto di questa conferenza fu pubblicato “con ogni garanzia di autenticità e con la dovuta approvazione episcopale, inclusa quella del Vescovo di Fatima.”

Padre Fuentes affermò che il messaggio proveniva “dalle labbra stesse della veggente principale”.

Fonti: Questo argomento è stato trattato lungamente da Frère Michel de la Sainte Trinité, nel Terzo Volume della sua serie The Whole Truth About Fatima (Tutta la Verità su Fatima). Il testo seguente è la traduzione, comparsa in Inglese sul The Fatima Crusader, dei testi in Spagnolo ed in Inglese pubblicati nel libro di Frère Michel The Third Secret (Il Terzo Segreto) (Vol. III, pagg. 336-338). I sottotitoli sono stati aggiunti per comodità.

1 - Il resoconto di Padre Fuentes
Vorrei parlarvi dell'ultima conversazione che ho avuto con Suor Lucia il 26 dicembre (dello scorso anno). La incontrai nel suo convento. Ella appariva molto triste, molto pallida ed emaciata. Mi ha detto,“Nessuno ha prestato attenzione”.

“Padre, la Santissima Vergine è molto triste perché nessuno ha prestato attenzione al Suo Messaggio, né i buoni né i malvagi. I buoni continuano sulla loro strada ma senza dare alcuna importanza al Suo Messaggio. I cattivi, sui quali non è ancora caduta la punizione divina, continuano anche essi la loro vita peccaminosa, senza curarsi del Messaggio. Ma mi creda, Padre, Dio punirà il mondo e lo farà in modo terribile. La punizione del Cielo è imminente.”

Il Segreto non ancora rivelato
“Padre, quanti giorni mancano all'arrivo del 1960? Sarà un anno molto triste per tutti, nessuno potrà provare alcuna gioia se il mondo non prega e non fa penitenza. Non posso fornire altri dettagli, perché è ancora un segreto. Secondo il volere della Santissima Vergine, solo al Papa e al Vescovo di Fatima è permesso conoscere il segreto, ma hanno preferito non conoscerlo per non esserne influenzati. Questa è la Terza parte del messaggio della Nostra Signora, che rimarrà segreta fino al 1960.”

La Russia, il flagello di Dio
“Dica loro, Padre, che molte volte la Santissima Vergine ha detto, ai miei cugini Francesco e Giacinta e a me, che molte nazioni scompariranno dalla faccia della terra. Ella ha detto che la Russia sarà lo strumento scelto dal Cielo per punire il mondo intero, se prima non otterremo la conversione di quella povera nazione.”

“La battaglia decisiva” tra Maria e Satana: la caduta delle anime consacrate e dei sacerdoti
Suor Lucia mi disse: “Padre, il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Beata Vergine. E il diavolo sa cos'è che più di tutto offende Dio e che gli procurerà in breve tempo il maggior numero di anime. Così il diavolo fa di tutto per avere la meglio sulle anime consacrate a Dio, perché sa che in questo modo, le anime dei fedeli, lasciate senza guida, cadranno più facilmente nelle sue mani.”

“Ciò che offende soprattutto il Cuore Immacolato di Maria e il Cuore di Gesù è la caduta delle anime dei religiosi e dei sacerdoti. Il diavolo sa che per ogni religioso o sacerdote che rinnega la sua santa vocazione, molte anime sono trascinate all'inferno... Per questo il diavolo brama di impossessarsi delle anime consacrate. Cerca in ogni modo di corromperle, per addormentare le anime dei fedeli e condurle alla peggiore impenitenza. Si serve di ogni tipo di trucchi, giungendo a suggerire una dilazione dell'ingresso nella vita religiosa. Da questo derivano la sterilità della vita interiore e, tra i laici, la freddezza (mancanza di entusiasmo) nei riguardi della prospettiva di rinunciare ai piaceri terreni per dedicarsi totalmente a Dio.”

Ciò che ha santificato Giacinta e Francesco
“Dica loro anche, Padre, che i miei cugini Francesco e Giacinta si sacrificarono perché, in tutte le apparizioni, la Santissima Vergine aveva un aspetto molto triste. Ella non ci ha mai sorriso. Questa tristezza, questa angoscia che percepimmo in Lei penetrò nelle nostre anime. Essa era causata dalle offese a Dio e dalle punizioni che minacciano i colpevoli. E così noi bambini non sapevamo casa fare, se non trovare diversi modi di pregare e di fare sacrifici.”

L'altra cosa che ha santificato i miei cugini fu la visione dell'Inferno.

La missione di Suor Lucia
“È per questo, Padre, che la mia missione non è quella di indicare al mondo il castigo materiale che certamente lo attende, se non si converte per tempo alla preghiera e alla penitenza. No! la mia missione è di ricordare a ciascuno di noi il pericolo di perdere le nostre anime immortali, se ci ostineremo nel peccato.”

L'urgenza della conversione
Suor Lucia mi disse inoltre: “Padre, non dovremmo attendere un appello del Santo Padre da Roma, che chiami il mondo a fare penitenza. Né dovremmo attendere un appello del genere dal nostro vescovo nella nostra diocesi, o dalle congregazioni religiose. No! Nostro Signore si è già servito molto spesso di questi mezzi e il mondo non se ne è curato affatto. È per questo che ora è necessario che ciascuno di noi inizi a riformare se stesso spiritualmente. Ognuno di noi ha il dovere di salvare non solo se stesso, ma anche di aiutare tutte le anime che Dio pone sul nostro cammino.

“Il diavolo fa tutto quanto è in suo potere per distrarci e per allontanarci dalla preghiera; ci salveremo insieme o saremo dannati insieme.”

Gli ultimi tempi
“Padre, la Santissima Vergine non mi ha detto esplicitamente che siamo giunti agli ultimi tempi, ma ci sono tre ragioni che mi spingono a crederlo.”

La battaglia finale
“La prima ragione è che Ella mi ha detto che il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Vergine. E questa battaglia decisiva è lo scontro finale, da cui una parte uscirà vittoriosa e l'altra sconfitta. Dobbiamo scegliere sin da ora da che parte stare, se con Dio o con il diavolo. Non c'è altra possibilità.”

Gli ultimi rimedi
“La seconda ragione è che Ella ha detto a me ed ai miei cugini, che il Signore aveva deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Santo Rosario e la Devozione al Cuore Immacolato di Maria. Questi sono gli ultimi due rimedi possibili, il che significa che non ce ne saranno altri.”

Il peccato contro lo Spirito Santo
“La terza ragione è che, nei piani della Divina Provvidenza, quando Dio è costretto a punire il mondo, prima di farlo cerca di correggerlo con tutti gli altri rimedi possibili. Ora, quando vede che il mondo non presta alcuna attenzione ai Suoi messaggi allora, come diciamo nel nostro linguaggio imperfetto, Egli ci offre ‘con un certo timore’ l'ultima possibilità di salvezza, l'intervento della Sua Santissima Madre. Lo fa ‘con un certo timore’ perché, se anche quest'ultima risorsa non avrà successo, non potremo più sperare in nessun tipo di perdono dal Cielo, perché ci saremo macchiati di quello che il Vangelo definisce un peccato contro lo Spirito Santo. Questo peccato consiste nell'aperto rifiuto, pienamente consapevole e volontario, della possibilità di salvezza che ci viene offerta. Non dimentichiamo che Gesù Cristo è un Figlio molto buono e non ci permetterà di offendere e disprezzare la Sua Santissima Madre. La secolare storia della Chiesa conserva le testimonianze dei terribili castighi inflitti a quanti osarono attaccare l'onore della Sua Santissima Madre, dimostrando quanto il Nostro Signore Gesù Cristo abbia sempre difeso l'Onore di Sua Madre.”

Preghiera, sacrificio e il Santo Rosario
Suor Lucia mi disse: “I due strumenti che ci sono stati dati per salvare il mondo sono la preghiera e il sacrificio.”

Riguardo al Santo Rosario, Suor Lucia disse: “Vede, Padre, la Santissima Vergine ha voluto dare, in questi ultimi tempi in cui viviamo, una nuova efficacia alla recita del Santo Rosario. Ella ha talmente rinforzato la sua efficacia, che non esiste problema, per quanto difficile, di natura materiale o specialmente spirituale, nella vita privata di ognuno di noi o in quella delle nostre famiglie, delle famiglie di tutto il mondo, delle comunità religiose o addirittura nella vita dei popoli e delle nazioni, che non possa essere risolto dalla preghiera del Santo Rosario. Non c'è problema, vi dico, per quanto difficile, che non possa essere risolto dalla recita del Santo Rosario. Con il Santo Rosario, ci salveremo, ci santificheremo, consoleremo Nostro Signore e otterremo la salvezza di molte anime.”

La devozione al Cuore Immacolato di Maria
“Infine, la devozione al Cuore Immacolato di Maria, Nostra Madre Santissima, consiste nel considerarLa quale sede della clemenza, della bontà e del perdono e come la via sicura attraverso la quale entreremo in Paradiso.”

2 - La reazione Ecclesiastica a quest’intervista

L’intervista a Suor Lucia, pubblicata da Padre Fuentes, determinò più di un anno dopo, una forte reazione da parte della curia episcopale di Coimbra, diocesi in cui era situato il convento di Lucia. Essa pubblicò un comunicato anonimo che accusava Padre Fuentes di aver inventato quelle dichiarazioni di Suor Lucia, affermando che Suor Lucia aveva accusato quella testimonianza pubblicata di essere falsa. La curia dichiarò che Padre Fuentes aveva inventato completamente le affermazioni riportate in quest’articolo. Fino ad oggi, nessuno si è preso la responsabilità di aver scritto tale comunicato. In quanto anonimo, un documento di quel genere, per la legge, non ha alcun valore, ed è nullo.

In Messico, l’Arcivescovo Manuel Pio Lopez ed il Cardinale Josè Garibi Y Rivera difesero Padre Fuentes, ma inutilmente. Venne infatti rimosso dall’incarico di postulatore per la beatificazione di Giacinta e Francesco, e successivamente rimpiazzato da Padre Luis Kondor.

Commento
Cosa determinò una tale reazione? Qualcuno ha mentito riguardo all’intervista tra Padre Fuentes e Suor Lucia. Sia Padre Kondor che Padre Alonso ritennero che Padre Fuentes non aveva falsificato i resoconti della sua intervista a Suor Lucia. Dopo essere stato nominato archivista ufficiale di Fatima, nel 1966, sulle prime Padre Alonso aveva adottato l’opinione che Padre Fuentes avesse inventato le affermazioni da lui attribuite a Suor Lucia. Tuttavia, dopo dieci anni di studi e ricerche negli archivi di Fatima e di incontri con Suor Lucia, Padre Alonso cambiò opinione ed anzi cercò di riabilitare Padre Fuentes. Egli affermò che i testi della conferenza di Fuentes “non dicevano niente che fosse stato detto già da Suor Lucia nei suoi numerosi scritti, già pubblicati”. Egli dichiarò inoltre che “il testo genuino… non contiene, secondo la mia opinione, niente che possa aver portato al comunicato diffamatorio rilasciato da Coimbra.” Pertanto, possiamo concludere con certezza che la risposta della Curia all’intervista pubblicata da Padre Fuentes è un’indicazione che il messaggio di Suor Lucia è un qualcosa che si vuole far tacere.
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Note: Frère Michel de la Sainte Trinité, The Whole Truth About Fatima (Tutta la Verità su Fatima), Volume III: The Third Secret (Il Terzo Segreto) (Immaculate Heart Publications, Buffalo, New York, 1990) pp. 504-508. Anche Padre Alonso riteneva, all’inizio, che Padre Fuentes avesse contraffatto l’intervista. Ma nel 1975, dopo aver studiato i documenti di Fatima per diverso tempo, concluse che molto probabilmente si trattavano di parole pronunciate da Suor Lucia. Per ulteriori informazioni, vedi The Whole Truth About Fatima, Vol. III, pp. 552-554.
Fonte 

22 commenti:

Anonimo ha detto...

I troppi bamboccioni che governano l'Occidente stentano a crescere e ad imparare, allevati ad anabolizzanti sono un pericolo per l'umanità. Quando devono confrontarsi con la dura realtà si scoprono nudi e fragili. Vediamo i Trudeau, i Macron, per non fare nomi, così giovani e immaturi e già così "bidenizzati".

Gederson Falcometa ha detto...

Quando Suor Lucia disse queste parole, il Concilio non aveva ancora avuto luogo. Inserendoli nel contesto del Concilio, possiamo dire che Dio si servirà della Russia per punire il mondo, quello moderno al quale la Chiesa si è aggiornata. Possiamo considerare che questa punizione significherebbe qualcosa come la fine di esso? Cosa succederà? Ci sarà un Concilio Vaticano III per aggiornare la Chiesa al mondo che uscirà dalle macerie della modernità con la supremazia russa?

Certamente gli uomini della Chiesa conciliare non hanno avuto questa percezione, perché se l’avessero avuta, avrebbero sostenuto l’Ucraina e l’Occidente contro la Russia. Almeno a quanto pare tutti quelli che hanno letto l'intero terzo segreto non sono più tra noi.

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere che si parli di questo, visto che generalmente, anche in ambito così detto "tradizionalista" c'è grande disattenzione o, per meglio dire, scetticismo sulle apparizioni, con la scusa della prudenza e del fatto che esse non aggiungono nulla alla Rivelazione.
Se non fossero non solo utili, ma importanti, semplicemente non avverrebbero. L'approvazione della Chiesa di alcune di esse ne sono la prova lampante.
Evidentemente in Cielo, non la pensano così, e il Signore, soprattutto in questi tempi difficili, ci manda in aiuto la Madonna, come e quando vuole, senza bisogno di chiedere il permesso a noi, papa compreso.
Faremmo bene a prenderle sul serio, invece di fare ridicole disquisizioni e sottili distinguo.

Anonimo ha detto...

I guai della Chiesa sono derivati da quanto hanno detto e fatto, dopo il Concilio, parecchie persone. Da questo punto di vista, il più pericoloso dei teologi non è Hans Kung, perché sostiene tesi così strampalate che nessuno (o quasi nessuno) gli crede. Il più pericoloso è il gesuita Karl Rahner, il quale scrive benissimo ed ha l'aria di essere ortodosso, ma ha sempre sostenuto che occorre una "nuova teologia". Una teologia cioè che metta da parte Gesù e che vada bene per il nostro secolo.
(Cardinale Giuseppe Siri)

Anonimo ha detto...

OT

Avviso a tutti i bloggers di questo sito, SCV da ottobre chiederà il GP (grinpass) a tutti i cittadini vaticani, visitatori, turisti, todos, todos, todos........io ve l'ho detto, regolatevi in proposito. Buon Giovedì Santo.

Anonimo ha detto...

Stans ad aram imo supplex
infulatus pontifex
debitum persolvit omne
consecrato Chrismate.

O Redemptor…

Anonimo ha detto...

Riassumendo: solo il Papa e il Vescovo potevano leggerlo prima del 1960 ( e ci fu chi lo lesse). Dal 1.1.1960 doveva essere letto al mondo. E non fu letto, perchè diceva cose sgradevoli per il vertice della Chiesa. La Salette 1846, pure approvata ( quindi Maria disse cose importanti), ma la parte dei peccati del popolo fu diffusa, per la restante parte del clero si preferì diffamare i due veggenti. Grave cosa. Ci fosse stata la conversione richiesta potevano anche tacere per non diffamarsi ( anche se sarebbe stato un onore la conversione, da applaudire). Ma non ci fu che in parte e le cose ormai sono alla luce del sole: Roma ha perso la fede che si è conservata in Portogallo. Ed è divenuta la sede ... di Babilonia kaput mundi. Quanto al 1960 suor Lucia trema per ció che sarebbe successo, ed è successo. Cosa è successo nel 1960 che ormai era chiaro e comprensibile in tale data, come pure disse? Inoltre la Russia ha già diffuso i suoi errori nel mondo, da decenni,castigandolo in tal modo. Pure in vaticano ( accordo Metz). E se sarà scelta per invaderci sarà per giusta punizione. Quindi preoccupiamoci di non cadere in apostasia e avanti con coraggio.

Anonimo ha detto...


Che in Portogallo si sia conservato il dogma della fede in verità non si direbbe.
Anche lì il neo-modernismo imperversa. Basta vedere l'orribile cattedrale nuova che hanno costruito a Fatima. Ma forse nella sostanza si è conservato, nonostante le apparenze.
La Quarta Memoria di Suor Lucia, quella che cominciava "In Portogallo si conserverà il dogma della fede..." non è stata pubblicata dal Vaticano. Il testo pubblicato dal Vaticano è quello della Terza memoria. In una nota a pie' di pagina questo testo informa della Quarta Memoria con il suo accenno al dogma della fede che si sarebbe conservato in Portogallo.
Ratzinger scrisse un commento cercando di dimostrare che le visioni della Veggente erano soprattutto un prodotto della sua "autocomprensione", una fabbricazione della sua immaginazione influenzata dalle rappresentazioni religiose tradizionali di apocalissi, miracoli etc.
Si è cercato di denigrare il Terzo Segreto notando che l'inizio della II g.m. la Madonna l'avrebbe messo sotto il Pontificato di Pio XI, così disse Suor Lucia, e non di Pio XII, che era da poco Papa quando scoppiò in Europa l'1 Sett. 1939. Ma scoppiò appunto in Europa: in Oriente, era già cominciata dall'estate del 1937, quando il Giappone iniziò l'invasione della Cina su vasta scala, aprendo il fronte del Pacifico della guerra, che si sarebbe concluso con la catastrofe atomica. I conti quindi tornano.
Non tornano quelli sulla conversione della Russia perché i papi non hanno fatto il loro dovere.

La Russia sta prendendo lentamente il sopravvento sull'Ucraina, che ci dicono sempre più vicina al collasso. Ha dovuto rispolverare la sua tradizione cristiano-ortodossa per sopravvivere al crollo del comunismo ma la struttura di comando è sempre quella ex-sovietica, che ha "storicizzato" il passato bolscevico e staliniano.
Chiusa nell'angolo dalla folle politica americana di espansione della Nato ad Est sino ad includere appunto l'Ucraina, la Russia di Putin ha contrattaccato, prima in Crimea e in Siria e poi sulla porta di casa, in Ucraina.
Ha perso molti uomini e mezzi, sottovalutando l'avversario. Ma si è riorganizzata, con un'economia di guerra centralizzata e tutte le materie prime necessarie. Forse rimane un'inferiorità tecnologica di fronte agli americani. IL popolo russo sembra essere compatto dietro Putin. Una vittoria dell'Ucraina vorrebbe dire la disintegrazione della Russia, su questo non ci piove, il popolo l'ha capito.
Si va inesorabimente verso la catastrofe, l'occupazione russa di tutta l'Ucraina, un evento che aprirebbe scenari incontrollabili.

mic ha detto...

Si va inesorabimente verso la catastrofe, l'occupazione russa di tutta l'Ucraina, un evento che aprirebbe scenari incontrollabili.

Spero non sia questo l'obiettivo di Putin. Di certo il suo malaugurato intervento è stato provocato dall'accerchiamento NATO e tutti i negoziati finora sono stati vanificati ds USA e UK...
Non credo che Putin abbia mire espansionistiche sull'intera Europa come vogliono farci credere (narrazione martellante e ingannevole). Il problema è che non intendono riconoscergli la Crimea e le zone russofone che ha conquistato; il che sarebbe doloroso per l'Ucraina ma realistico per tutti...
A che prezzo continuare con questa mostrificazione di Putin col cui pretesto non lo si cknsidera un interlocutore?
E anche noi, colonia asservita agli USA siamo costretti ad assistere alle mosse sterili e incoscienti di un governo che non ci rappresenta e ci ha tratti in inganno...

Anonimo ha detto...


"Spero non sia questo l'obbiettivo di Putin.."

Che l'intenzione non dichiarata fosse quella di occupare tutta l'Ucraina, lo si deduce da due fatti:
- Dichiarazioni di vari esponenti russi, Putin compreso per tacere di Dughin, secondo le quali l'Ucraina deve vedersi sempre come la "piccola Russia" di un tempo: non le riconoscono il diritto ad un'esistenza autonoma, di Stato indipendente, sia pur neutrale e amico della Russia.
Certo, si tratta di dichiarazioni, di ideologia, ma comunque questo sembra essere il comune sentire dei russi, anche a livello popolare;
- L'inizio dell'attacco russo non si limitava al Donbass, la zona contesa e, diciamo, a un attacco diversivo. Le direttrici, da NOrd verso Est, erano: Kiev, Karchov, Donbass, Kerson. Occupata Kerson mal difesa dagli ucraini, i russi si sono mossi con decisione verso Odessa, ma sono stati bloccati dagli Ucraini. Se, come sembra, volevano occupare anche Odessa, oltre a Kiev e Kharkov, questo non dimostra che miravano ad occupare tutto il paese? Agli Ucraini non sarebbe rimasto più niente, in pratica.
Era un'offensiva su vasta scala, con ben quattro/cinque direttrici.
I russi hanno comunque commesso l'errore di sottovalutare le capacità militari ucraine, fortemente appoggiate dalla tecnologia nato e americana. Anche in base alle dichiarazioni di alcuni prigionieri russi dei primi giorni, di truppe non scelte ma di leva, si è capito che i russi pensavano di risolvere la cosa in poco tempo. Grave errore, del quale stiamo pagando tutti le conseguenze: due anni e più di una guerra che non si sa quando finirà ed i cui effetti sono devastanti, a molti livelli.
Il governo di CD non ci rappresenta, nella sua politica ucraina. Bisogna anche tenere in considerazione il fatto che l'Italia, sulla scena internazionale, non ha alcuna autonomia, incapsulata com'è in un sistema di alleanze rigido come quello diretto in modo autocratico ed eestremamente spregiudicato dagli americani. È anche vero che un minimo di autonomia Meloni non l'ha nemmeno cercata ma qui sono all'opera i ben noti limiti di personalità e cultura delle nostre classi dirigenti. Contro questi limiti al momento c'è poco da fare.
Una delle cause può essere il fiacco amor di Patria, fiacco anche in chi ce l'ha, tipo quelli di Fd'Italia e qualcun altro.
A parte le sinistre nemiche della Patria per vocazione, in questo momento storico anche i cattolici non scherzano: dalla Comunità di S. Egidio alla Caritas a tanti preti e monache sino ai Tradizionalisti di ogni foggia e colore sono tutti contro l'idea d'Italia nazione e Stato uniti - si affannano i primi a farla invadere dalle masse afro-asiatiche, i secondi a dividerla e suddividerla, pensando ai Comuni o sperando irrazionalmente nel rinnovarsi di occupazioni asburgiche o borboniche.

Anonimo ha detto...

Vedo che molti parlano di Russia ecc. con dovizia, non so se ci sia anche qualcun altro che si trovi o frequenti queste zone. Se ci fosse chiederei se è solo una mia impressione che in Russia, anche nelle zone più fuori mano ci sia un tipo di vita "cristiana" "normale" (senza esagerare o mitizzare) che in Italia è stata cancellata e sostituita con un "intellettualismo" parolaio (Per esempio nelle liturgie, o per quanto riguarda le nuove chiese, costruite o ricostruite secondo i criteri tradizionali), ovviamente parlo dei cristiani ortodossi.
Tra l'altro, quando ho parlato della variazione del testo del Padre Nostro, non riuscivano a capire come sia possibile una cosa del genere.
Magari qualcuno che frequenta, a Mosca, la parrocchia cattolica, e legge questo sito, potrebbe darci qualche ulteriore chiarimento.

Anonimo ha detto...

L'amor di patria, quandanche ce ne fosse stato un tempo, non ci è concesso dopo la liberazione/occupazione permanente che dura da 80 anni, chiunque vada al governo alza sempre la cornetta per avere istruzioni ben precise da seguire, chi sgarra o si ribella fa una brutta fine, non servono nomi da fare, un pensiero, 2 giorni fa un aereo civile volava a bassissima quota scortato da 2 Apache, cosa finora mai vista, so che la flotta Russa sverna in acque neutrali poco distanti da Taranto, il nostro aeroporto militare, USA di nome e di fatto, conta tot testate nucleari cui facciamo la guardia e non possiamo minimamente usare, la mia domanda è 'Se VP sbrocca di brutto, quanto tempo ci resta per un Amen?' Chiedo per un amico che non ci dorme la notte. Venerdì Santo da celebrare con devozione e pregare........

Anonimo ha detto...

Nato, Usa, Ue vinceranno la guerra e smembreranno la Russia. Il trionfo del mondialismo sta per vedere la luce. Si tranquillizzi!
Gli Asburgo e i Borboni non li vuole nessuno, ma non credo che accetterebbero eventuali offerte di corone magno cum gaudio: si tratterebbe, più che altro, di patate bollenti!

Gederson Falcometa ha detto...

"I russi hanno comunque commesso l'errore di sottovalutare le capacità militari ucraine, fortemente appoggiate dalla tecnologia nato e americana. Anche in base alle dichiarazioni di alcuni prigionieri russi dei primi giorni, di truppe non scelte ma di leva, si è capito che i russi pensavano di risolvere la cosa in poco tempo".

Questa è la narrativa dei nostri mass media. Se la Russia volesse finire con L'Ucrania in pocchi giorni gli avvrebbe fatto con una guerra totale, ma ha dichiarato una operazione speciale. Tanto che nel primo momento il principale attore russo nella guerra è stato il gruppo PMC Wagner. Inoltre, la guerra reale è tra Russia e Nato, la Ucraina è appena il mezzo usato della NATO per fare questa guerra. Oggi sappiamo che:
1- Angela Merkel ha detto che gli accordi di Minsk sono stati usati dalla Nato per armare l'Ucraina;
2- la CIA agisce a 10 anni nell'Ucraina con 12 basi segreti;
3 -Stoltenberg ha dichiarato che la NATO prepara l'Ucraina alla guerra almeno dal 2014.
4 - Tutta logistica e intelligenza dall'Ucraina è fatta dall'NATO.

Un colpo di stato in Ucraina non era sufficiente, era necessario garantire questo colpo di stato, perché la Russia non lo avrebbe accettato. In effetti, la Russia non lo ha accettato...

Il modus operandi della Russia in Ucraina è completamente diverso dall'intervento russo in Siria. Dove, ad esempio, è stata utilizzata per la prima volta nella storia l’aviazione strategica russa, inizialmente progettata per essere utilizzata proprio contro la NATO. L’Ucraina non è lo Stato islamico o i ribelli siriani. Storicamente, Ucraina e Russia hanno sempre formato un unico popolo. Ciò che li unisce impedisce alla Russia di intraprendere una guerra travolgente contro di loro. Putin non è Lenin e tanto meno Stalin.

Anonimo ha detto...

La Russia non si lascerà smembrare e farà ricorso all'arma nucleare, se necessario (la utilizzò già l'elefante americano 79 anni fa) e molte nazioni saranno distrutte.
Le molte Sodoma e Gomorra dei nostri tempi forse dovrebbero iniziare a preoccuparsi.
Il mondo ha bisogno di solitudine e Silenzio, che sono il balsamo migliore per l'anima che si eleva a Dio.

Anonimo ha detto...


" Questa è la narrativa dei nostri mass media.."

Niente affatto, si tratta solo di ragionare su indizi e dati di fatto.
L'offensiva russa iniziale non era quella di una limitata "operazione militare speciale", vista la contemporanea pluralità delle direttrici d'attacco. Anzi, la direttrice più debole era proprio quella nel Donbass. Nell'attacco in direzione di Odessa all'inizio si vedeva in azione la flotta russa del Mar Nero, che poi è però sparita dalla scena, dopo le pesanti perdite subite grazie all'impiego dei missili forniti dall'Occidente agli ucraini.
Dopo i primi giorni di guerra, il ministro degli esteri russo, Lavrov, disse che le perdite russe erano state "significative". Per chi conosce il linguaggio della diplomazia, significative vuol dire spesso "pesanti".
Che le cose non fossero andate secondo i piani, lo si capisce anche da un altro importante sintomo: dopo circa due mesi di combattimenti i russi accettavano un accordo di pace secondo il quale loro sarebbero rientrati nelle linee di partenza in cambio del riconoscimento ucraino della Crimea russa e dell'impegno alla neutralità. Questo, prima della battaglia di Mariupol. Avrebbero quindi accettato, i russi, un accordo che manteneva Mariupol all'Ucraina, impedendo la continuità tra la Crimea e il resto della Russia.
Purtroppo gli americani hanno posto il veto, con rara ottusità.
Adesso la continuità ce l'hanno ma dopo durissime battaglie.
IL peso dell'offensiva ha dovuto ad un certo punto ricadere sulle spalle delle milizie: i ceceni (ora spariti) e la Wagner. Anche questo un indizio della falcidia subita dai reparti regolari e di truppe scelte impiegati all'inizio. E anche di mezzi.
L'impiego di mercenari di vario tipo ha dato fiato all'esercito russo, che ha cominciato a riorganizzarsi, con calma e con la necessaria mobilitazione dell'intero apparato industriale. Forse nei prossimi mesi raggiungerà una superiorità materiale schiacciante, simile a quella che ebbe Stalin nel dicembre del 1942 sul fronte del Don e a Stalingrado.
Le perdite russe attorno a Kiev devono esser state impressionanti. Si è letto che le loro colonne corazzate e meccanizzate erano ferme su un'unica strada per ben 62 km poiché gli ucranini avevano fatto saltare tutti i ponti delle strade che portavano a Kiev. Su questa colonna, anche di notte, reparti ucraini mobili hanno fatto il tiro al bersaglio. La colonna fu martoriata anche dall'aria e si disperse solo dopo uno o due giorni nei boschi circostanti. Inoltre, lo spionaggio elettronico usa-nato aveva individuato gli stati maggiori dei vari reparti, incenerendoli con droni o missili, il che deve aver creato un discreto caos.
Insomma, fu una batosta su tutta la linea, che ricordava quella similare dell'inizio della guerra d'inverno contro la Finlandia, nel 1939. Anche lì gli Stati Maggiori russi furono decimati, ma da Stalin, che fece subito fucilare a man bassa, dando via alla riorganizzazione che poi portò a vincere la campagna.


Anonimo ha detto...


"Le molte Sodome e Gomorre saranno distrutte..."

Saranno distrutte, incenerite, anche le persone le cui anime cercano di elevarsi a Dio.
Estote parati...Siamo tutti preparati?

Anonimo ha detto...


Siamo tutti preparati?
La moglie di Lot, unico sopravvissuto di Sodoma con le sue due lascive figlie, era preparata? No, non lo era.
"Ricordatevi della moglie di Lot!", ci ha ammonito il Signore.

Gederson Falcometa ha detto...

"Niente affatto, si tratta solo di ragionare su indizi e dati di fatto.
L'offensiva russa iniziale non era quella di una limitata "operazione militare speciale", vista la contemporanea pluralità delle direttrici d'attacco. Anzi, la direttrice più debole era proprio quella nel Donbass. Nell'attacco in direzione di Odessa all'inizio si vedeva in azione la flotta russa del Mar Nero, che poi è però sparita dalla scena, dopo le pesanti perdite subite grazie all'impiego dei missili forniti dall'Occidente agli ucraini".

Cerca i dati di fatti al principio dell'operazione speciale, il generale francese Dominique Delawarde che è stato il capo dell’Intelligence elettronica dell’esercito francese ha presentato questi dati:

"Fino a prova contraria, la Russia non ha dichiarato una mobilitazione parziale e ancor meno generale delle sue forze per svolgere questa “operazione speciale”. Nell’ambito dell’operazione Z, finora ha utilizzato solo il 12% dei suoi soldati (professionisti o volontari), il 10% dei suoi aerei da combattimento, il 7% dei suoi carri armati, il 5% dei suoi missili e il 4% della sua artiglieria. Tutti osserveranno che il comportamento delle élite dominanti occidentali è, ad oggi, molto più febbrile e isterico del comportamento del governo russo, più calmo, più determinato, più sicuro e padrone di sé, della sua azione e della sua discorso. Questi sono fatti". Come va alla Russia? Il generale Delawarde fa un confronto con le forze NATO - https://www.maurizioblondet.it/come-va-alla-russia-il-generale-delawarde-fa-un-confronto-con-le-forze-nato/

Raccomando anche la lettura:
Mosca sposta 100mila soldati al confine ucraino, dietro lo spettro anche di un'invasione "digitale" - https://www.rainews.it/articoli/2022/01/mosca-sposta-100mila-soldati-al-confine-ucraino-ma-ci-e-lo-spettro-anche-di-invasione-digitale-d023a57d-0b4e-4f90-ab26-c2615956808f.html

L'esercito ucraino prima dell'operazione speciale russa era più meno di 500.000 uomini. Se la Russia volesse una guerra parziale o totale contro l'Ucraina invierebbe un numero maggiore di soldati. Le tue fonti sono esattamente le narrative dei mass media occidentale. Appena attraverso questa se crede che l'intera marina russa è scomparsa del mar nero o che un missile patriot può abbattere i missili ipersoni russi.

Anonimo ha detto...


Riflessione durante il Sabato Santo.

Perché fu punita la moglie di Lot?
Per disobbedienza, le era stato ordinato (come agli altri) di non voltarsi indietro, durante la fuga.
Ma la morte istantanea, con trasformazione in una statua di sale (così è scritto e così bisogna credere), non sembra una punizione eccessiva?
La punizione Dio la infligge conoscendo perfettamente tutto quello che c'è nel cuore di ognuno di noi. Asteniamoci pertanto dal giudicare i giudizi di Dio.
La moglie di Lot ha sentito forse compassione per il destino atroce di Sodoma, forse con una punta di malinconia. Potrà aver avuto anche amiche e amici, conoscenti, in quella città.

In senso simbolico ma non astratto, la vicenda tragica della moglie di Lot, ci insegna che non dobbiamo voltarci quando siamo in fuga dal peccato. Voglio dire, soprattutto nel caso del peccato commesso da noi stessi, del quale ci siamo pentiti e confessati: dobbiamo fuggircene senza sentimentalismo alcuno, con la testa eretta, guardando diritto in avanti, verso la vita eterna (è in quella direzione che dobbiamo guardare).
Oggi, in una società diventata purtroppo così nefanda nei suoi costumi, dove anche la Chiesa si è corrotta, come vivere cercando di fare la volontà di Dio? Nella sua seconda Epistola il Beato Pietro ci assicura: "il Signore sa liberare dalla prova gli uomini pii e riserbare gli empi per esser puniti il giorno del Giudizio" (2 Pt, 2,9). Viene in mente l'ultimo verso del Padre Nostro: "libera nos a malo!" Ma come esser "liberati dalla prova" tremenda, che è diventata la nostra vita in quello che sembra addirittura il crollo finale di una civiltà?
Non si tratta evidentemente di evitare "la prova" ma di saperla affrontare cristianamente, facendo innanzitutto il proprio dovere di cattolici nell'ambito del proprio dovere di stato, affidandosi al Signore e al Cuore Immacolato di Maria.
T.

Anonimo ha detto...

Quando la Madonna parla nel 1917, la Russia era la "Russia rivoluzionaria", quella governata dai comunisti. Ho sempre pensato che gli errori che la Russia avrebbe sparso nel mondo erano la visione materialista dell'uomo: uomo solo materia, senza anima. E poichè è solo materia, l'uomo stesso è padrone di essa, quindi può disporne per abusarne come vuole (tutte le cose orrende: dall'aborto alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, etc...). E poichè l'uomo non ha un'anima, egli non deve scegliere tra il bene e il male: perchè tutto va bene. Non è forse il nostro presente?

Diego B. ha detto...

Commenti interessanti a cui andrebbe risposto non in poche righe. Concordo sul fatto che pagheremo tutti su questa terra in caso di guerra nucleare. A chi chiede quanto tempo ci vuole prima di vedere arrivare i missili io rispondo che, dal momento del superamento della soglia nucleare (uso di un piccolo ordigno in teatro di guerra o come rappresaglia) ci vogliono massimo 2/3 ore prima di decidere di usare le armi strategiche (gli ICBM). nel frattempo l'Europa sarà già stata colpita ma, e qui sta la novità anche per me (vedere video di Giulietto Chiesa del 2019) forse saranno gli americani a portare il primo colpo nucleare (first strike) contando sulla loro presunta capacità di intercettazione (ABM) della risposta russa (retaliation)
Giusto per sostenere chi suggerisce di rafforzare la nostra preghiera faccio osservare che 3 ore di guerra atomica sono il meno: entro due anni il 99% delle persone del nostro emisfero soffrirebbero di fame cronica. Tradotto in soldoni vuol dire che i più "fortunati" (se questa è fortuna...) tra noi saranno morti mentre per gli altri: figli, mogli, mariti e amici saranno solo cadaveri. È un castigo severo da non prendere alla leggera, Buona Pasqua.