Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 28 maggio 2024

“Sia maledetta la proprietà privata!” Papa Francesco incontra (di nuovo) l’estrema sinistra

Qui l'indice degli articoli sul clericalismo politicante di Bergoglio.
“Sia maledetta la proprietà privata!”
Papa Francesco incontra (di nuovo) l’estrema sinistra
di Julio Loredo

Papa Francesco non è nuovo nell’ambito dell’estrema sinistra latinoamericana. In ben due occasioni (2014 e 2016) ha ospitato in Vaticano l’Incontro mondiale dei Movimenti popolari, gesto da più parti interpretato come un avallo pontificio alla sinistra populista e alla Teologia della liberazione.

Tra i principali organizzatori di questi incontri c’era l’argentino Juan Grabois, leader dei “cartoneros”; e il brasiliano João Pedro Stédile, leader del Movimento dos Sem Terra (MST). Essi condividono un acceso odio verso il capitalismo e la proprietà privata, e una non meno accesa infatuazione col socialismo marxista. “La proprietà privata ha, all’origine, un grande crimine che il tempo non potrà mai lavare”, proclama Grabois, echeggiando la celebre frase di Marx ed Engels: “Se vogliamo sintetizzare il comunismo, è l’abolizione della proprietà privata”.

Da parte sua, Stédile è fin troppo chiaro: “Nella formazione politica del MST studiamo Marx, Lenin, Gramsci. Ci ispiriamo alla scuola dei marxisti storici”. L’obiettivo del MST, secondo lui, è “istaurare il socialismo”, “sconfiggere la borghesia”, “controllare lo Stato”.

Nell’Incontro del 2014, tenutosi nell’Aula Vecchia del Sinodo nel Palazzo Apostolico, Papa Francesco spronò i partecipanti: “Andate avanti con la vostra lotta, cari fratelli e sorelle, è un bene per tutti noi”.

Interrogato da Il Fatto Quotidiano su questo Incontro, João Pedro Stédile rispose: “Il Papa ha dato un grande contributo con un documento irreprensibile, più a sinistra di molti di noi. (…) In duemila anni nessun Papa ha organizzato una riunione di questo tipo con dei movimenti sociali”.

Ed ecco che, dieci anni dopo, Francesco abbraccia di nuovo Stédile, questa volta nel corso dell’incontro “Arena di Pace”, tenutosi nell’Arena di Verona la scorsa settimana. Dedicato al tema della pace, l’incontro si è concluso con la pubblicazione di un Documento Finale che chiede la fine del “sistema economico che genera disuguaglianze e oligarchie”, e una “conversione in chiave ecologica integrale”.

Nel suo intervento conclusivo, Francesco non ha mancato di citare sé stesso, ricordando alcune parole dette in occasione del II Incontro dei Movimenti popolari, tenutosi in Bolivia nel 2015 sotto l’egida di Evo Morales. La menzione non è casuale, poiché all’incontro di Verona erano presenti alcuni dei leader di questi movimenti, a cominciare dallo stesso João Pedro Stédile.

Abbracciando il Papa nell’atto conclusivo di Verona, Stédile gli ha chiesto di benedire una bandiera del MST, cosa che Francesco ha fatto ipso facto. Ricordiamo che, secondo il magistrato Gilberto Thums, che ha investigato per anni il movimento, “loro [MST] impiegano tattiche di guerriglia rurale per invadere i territori previamente scelti dai leader. Anche se non esibiti al pubblico, i manuali di guerriglia sono best-seller negli accampamenti del MST”.

Nel suo discorso davanti al Papa, a Verona (2024), Stédile ha citato il defunto vescovo di São Félix do Araguaia, in Brasile: “Vorrei, Santo Padre, citare un verso del nostro vescovo dei senza terra, Pedro Casaldáliga. Egli ci disse: ‘Maledette tutte le recinsioni, maledette tutte le proprietà private [lungo applauso del pubblico] che ci impediscono di vivere e di amare’. Grazie!”.

Ricordiamo che Pedro Casaldaliga, autodefinitosi “Monsignor Falce e Martello”, è quello che, nel corso della “Serata Sandinista” a San Paolo del Brasile nel 1980, indossò una divisa da guerrigliero, dichiarando: “Vorrei ringraziare questo sacramento di liberazione che ricevo con i fatti e, se ce ne fosse bisogno, anche col sangue! Vestito da guerrigliero io mi sento come vestito da sacerdote. La guerriglia e la Messa sono la stessa celebrazione che ci spinge verso la stessa speranza. Dobbiamo testimoniare il nostro impegno fino alla morte!”.

Il primo a riportare le maledizioni di Monsignor Falce e Martello contro la proprietà privata è stato forse il prof. Plinio Corrêa de Oliveira nel libro «La Chiesa di fronte alla montante minaccia comunista», pubblicato nel 1976. Il leader cattolico vi tracciava la storia dell’infiltrazione comunista nella Chiesa in Brasile, facendo quindi un appello ai vescovi perché la fermassero. Secondo il vaticanista Rocco Morabito, l’opera arrivò in posti altolocati: “In diverse epoche era possibile vedere sui tavoli di lavoro in Vaticano esemplari del libro di Plinio Corrêa de Oliveira «La Chiesa di fronte alla montante minaccia comunista», che contiene appunto lunghe citazioni di scritti e poesie di mons. Pedro Casaldáliga”. Sembra che adesso questa infiltrazione sia arrivata molto più in alto. Fonte

18 commenti:

Anonimo ha detto...

I poveri li avrete sempre con voi?
No, noi risolveremo il problema alla radice : li arricchiremo.
Dal Brasile, dall'Argentina, da..con furore!?

Anonimo ha detto...

Direi piuttosto che il marxismo ci vuole tutto poveri!

tralcio ha detto...

Siamo delle povere creature destinate a perire.
In Cristo abbiamo ricevuto una rivelazione: per Lui possiamo diventare figli di Dio.
La rivelazione del Messia attinge alla prima Alleanza, ma evidentemente la supera.
Dio di manifesta ma non perché il prescelto se ne debba vantare ritenendosi superiore.
Nel mistero cristiano, un Dio Uno e Trino, i sacramenti della Grazia non sono esaustivi.
Dio può dispensare la Grazia anche a chi non la riceve nella Chiesa.
Ovviamente a chi è stato dato di più, maggiormente sarà richiesto.
Perciò non ci spetta stabilire chi si salva, ma evitare d'esser preceduti dai peccatori.
In Cristo l'uomo diventa figlio di Dio, ma non dà il diritto di disprezzare gli altri.
Tutti gli esseri umani hanno l'anima e non esiste la logica delle caste o dell'élite.
Per tutti c'è da sperare la salvezza eterna e i cristiani hanno la missione di annunciarla.
Tutta questa premessa per dire che essere di Cristo ci mette nei paraggi dell'Assoluto.
Solo In Cristo e Con Cristo, senza disprezzare nessuno, ma sapendo che fa la differenza.
Ultimamente la gerarchia cattolica sta trascinando il gregge dentro paludi malsane.
Non mi interessa se siano legittimati o meno... lo stanno facendo.
Ancora soccorre la Grazia: chi ha capito, anche con questi pastori, diventa libero.
Essere figli di Dio non dà dei diritti, ma salva. Perciò si è originali e non cloni.
Perciò ogni pecora del gregge trova nutrimento nell'Agnello di Dio.
Che meraviglia!

Anonimo ha detto...

Direi che pure il liberismo non scherza! Poi, non si può dire altro...

Anonimo ha detto...

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mic ha detto...

Il problema è che abbiamo sperimentato tutte le degenerazioni, pure quella del liberismo selvaggio ..

Anonimo ha detto...

Torna il cavallo di battaglia: il “libertinismo” (qualunque cosa significhi).

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

Mic ha ragione. Alcune volte ho sentito pure io benedire il capitalismo ultraliberista, adesso pare si cerchi maldestramente di compensare.
Qualcuno mi può spiegare perchè il capitalismo moderato, detto anche "sistema sociale di mercato" è talora chiamato "capitalismo renano"? È stato creato in Germania? Pensavo che fosse il capitalismo sviluppatosi nei paesi cattolici (in contrasto con quello "calvinista" ultraliberista).
Un motivo in più per esporre critiche al Pontefice, pur reputandolo sempre legittimo.
E l'avete sentita la storia della "frociaggine" che ha scatenato un putiferio? Io non dico nulla.

Anonimo ha detto...

Allegro, ma non troppo:
Bergoglio non avverte l'esigenza di scusarsi per la sua vicinanza ai movimenti comunisti, una vicinanza ad una ideologia omicida che ha prodotto morte e distruzione ovunque si sia manifestata.
Bergoglio, invece, ha fatto diramare una nota di scuse per il termine "frociaggine", usato, a quanto pare, in un incontro a porte chiuse con i vescovi italiani.
E passi per l'uso del termine infelice, dispregiativo romano, ma il grave problema da lui sollevato rimane e deve essere affrontato coraggiosamente e senza concessioni al buonismo e al politicamente corretto.
La selezione nei seminari deve tornare ad essere rigorosa, ma credo che sia un auspicio del tutto illusorio con i tempi che corrono.
./..

Anonimo ha detto...

A proposito di "frociaggine".
Lo scandalo sta nel potenziale pericolo di trovarsi dinanzi a un sacerdote cattolico gay, che è una contraddizione in termini.

Anonimo ha detto...

Per me il pericolo più grande è trovarsi davanti ad un vescovo che ha voglia di spifferare quello che sente in un incontro privato.

Anonimo ha detto...

San Pier Damiani sull'omosessualità :

«Chi ha commesso questo peccato, in qualsiasi modo se ne sia macchiato, non deve essere accettato negli ordini ecclesiastici; e se ne fa già parte, deve essere degradato e allontanato dall’ordine»

«Qui gli scellerati sono dei sacerdoti, sono dei ministri del Signore! A costoro non deve più essere permesso di toccare il corpo e il sangue di Cristo, le loro mani sono sudicie e indegne. Per questi ecclesiastici nient’altro deve essere previsto se non la degradazione e l’allontanamento dall’ordine»

«Costoro non conoscono Dio ma pretendono di fare da intermediari fra Dio e gli uomini, pretendono di placare l’ira del Signore quando la loro stessa vita merita il castigo divino; continuano a offrire sacrifici a Dio, ma dovrebbero sapere che Dio non accetta le offerte dalle luride mani degli empi»

(Dal Liber Gomorrhianus )

Anonimo ha detto...


Depuis le temps que Bergoglio débite des sornettes, à propos de tout et de n'importe quoi — allant, par exemple, jusqu'a traiter dernièrement d'« idiots » les scientifiques qui dénoncent la dangerosité des injections anti-Covid, injections dont lui-même, grand scientifique devant l'Éternel comme chacun sait, est allé jusqu'à faire la promotion par l'émission d'une affreuse pièce de monnaie en argent de 20 euros ! —, est-il encore utile de relever les âneries tombant de sa bouche, jour après jour, avec la régularité d'un métronome électronique ? Prodiges de l'intelligence artificielle, ou de la non-intelligence ! Ne vaudrait-il pas mieux se soucier des âmes qui se perdent, faute qu'on leur prêche la vraie foi, et faute qu'on prie pour elles ?

Anonimo ha detto...

Dovremmo porci una domanda : perche' la cosiddetta teologia della liberazione ha avuto ed ha tuttora tanto successo in America Latina ?
Potremmo informarci da chi l'America Latina la conosce meglio di noi. Per esempio il professor Loris Zanatta docente di Storia dell' Amarica Latina all' Alma Mater studiorum ovvero l'Universita' di Bologna.
Qualche tempo fa ha pubblicato un libretto intetessante (editore Laterza).dal titolo IL POPULISMO GESUITA : PERON , FIDEL , BERGOGLIO.
E' un'opera chiarificatrice. Val la pena di leggerla.

Anonimo ha detto...

Credo che i dieci Comandamenti potrebbero essere, se seriamente osservati, quanto basta per vivere in pace sotto ogni cielo, in ogni epoca storica. La domanda da farsi allora è: perché  non riusciamo ad osservare queste dieci regole? Dieci. Oppure ancor più  semplice e comprensibile: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. Il vero problema è questo impedimento ad osservare ciò  che è  semplice, da tutti comprensibile. Nel tempo per superare questo impedimento si sono scritte enciclopedie dei diritti e delle pene , oggi invece si va di regola in nuova regola quotidiana usando concetti arzigogolati spesso crasi tra lingue diverse.Intanto il nostro QI va in rovina. Strano, capivamo di più quando sapevamo di meno e meglio. E la proprietà privata? È  sacrosanta tanta quanta ne puoi curare con le tue mani e con le mani di chi ami e ti ama,  senza mai  desiderare la roba d'altri. E la frociaggine? Nel non fornicare è  racchiusa una delle principali libertà  verso se stessi e rispetto massimo verso il prossimo. È la tentazione insita nell'occhio che tutto abbraccia e amplia e ribalta e distorce e sporca la nostra osservazione e i nostri desideri, ma se noi resistiamo piano piano diventiamo sempre più liberi e più rispettosi del prossimo e della sua roba.
m.a.

Anonimo ha detto...

Bergoglio é legato ai privati, in primis l'università privata "la Cattolica". Nella giornata mondiale della povertà, non lo dimenticherò mai, poiché ci fu una scossa di terremoto quel giorno, un minuto dopo il discorso di Bergoglio, aveva accolto i "giovani dell'Università cattolica". E da buon camaleonti, i borghesi atei del vaticano, in pefetto stile bergogliano, hanno difeso i ricchi, facendo finta di parlare dei poveri. È la tattica che usano, sin da quando si è insediato proprio Bergoglio. Anzi, lo stesso è stato messo come inganno propagandistico. Ho guardato le feste di inaugurazione dell'Università cattolica. Sono su tik tok e riprese al locale Gattopardo di Milano. Orge a cielo aperto con musiche di Fabri Fibra che è anche pro gbt. Questi sono i privati. Le scuole invece nacquero nel Medio Evo, come attività pubbliche all'inizio.

Anonimo ha detto...

Molto pericoloso il legame stretto tra sinistra e islamismo.
Il pericolo va denunciato ora senza timore, perché le orde islamiche devono essere respinte senza se e senza ma. Non è solo un problema di fondamentalismo islamico, perché l'islam è profondamente fondamentalista e violento, per cui il sofisma di separare il musulmano moderato da quello integralista è solo fumo negli occhi.

Anonimo ha detto...

Mi sa che fra poco le nostre proprietà finiranno in cenere. E forse noi con loro. La guerra - strenuamente invocata dai 'padroni del mondo' - è alle porte.