Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 24 maggio 2024

Questo nostro mondo è solo un luogo di passaggio e non di permanenza.

Sono lieta di condividere lo scritto edificante di un nostro caro lettore. La poca fede nella vita eterna amplifica l’interesse per il regno di questo mondo, sottovalutando il potere che ne ha il suo attuale principe. Ma non finisce qua, né così. È tempo di scegliere. È tempo di essere gioiosi, perchè altrimenti attorno è di una tristezza mortale... Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi; dimorate nel mio amore. Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena. (Gv 15, 9.11)

Questo nostro mondo è solo un luogo
di passaggio e non di permanenza


La poca fede nella vita eterna amplifica l’interesse per il regno di questo mondo, sottovalutando il potere che ne ha il suo attuale principe.

Ultimamente questo potere mistificatorio sta dando prova delle sue arti di manipolazione e soprattutto il nostro mondo occidentale, ex cristiano ed odiato da chi odia Cristo, è diventato il palcoscenico delle tecniche più riuscite di controllo del pensiero e di plagio delle menti. Ovviamente per i più non è assolutamente successo nulla: è tutto normale, anzi, ci vantiamo della civiltà con la quale stiamo adeguandoci, per essere moderni, al passo con i tempi e capaci di progettare il futuro.

L’indifferenza con la quale si marcia ciechi verso il baratro, cantando le lodi della lucida visione della scena e dotatisi di ogni sorta di sensori per sorvegliare ogni incrocio con telecamere e dispositivi intelligenti, è davvero grottesca, tanto più giungendo a pochi passi dalla catastrofe.

Infatti i pifferai che guidano il corteo inconsapevole assicurano che non esiste alcun rischio. O meglio: urlano al rischio rappresentato da chi sostiene l’esistenza del baratro. Si è semplicemente diventati incapaci di pensare senza dover rispondere a un condizionamento al quale si deve un omaggio e un tributo: se non sei del mondo e se non dialoghi, sei cattivo e sei sbagliato. 

Questo crea un problema preliminare all’annuncio di Cristo: parlando e ragionando secondo il mondo si è perso il soprannaturale, ma anche il razionale di un intelletto sapientemente istruito dalla Grazia. La scienza è solo quella positiva e non un dono dello Spirito Santo che integra ogni conoscenza parziale in quella di Dio.
A chi posso parlare di vita eterna se ormai si è capaci di ragionare solo in termini di bisogni materiali ed immediati? E che senso ha parlare di visione beatifica e di purezza del cuore se non c’è un quadro morale diverso dal fare quel che mi pare giusto e il peccato è stato derubricato persino dalle omelie?

E lo Spirito Santo? Dovrebbe essere Dio che rende l’uomo capace della somiglianza divina… Al massimo è inteso come una dotazione della carrozzeria o del motore, per cui la macchina umana ha diritto ad essere rispettata qualunque cosa faccia in strada, perchè -essendo divina- come potrebbe aver senso una leggina che possa dare una multa se sgommi in parcheggio… L’uomo mica ha bisogno di essere divinizzato… E’ già un “dio” anche se -essendo uno dei tanti, privo di un riferimento che ne riveli la Verità- quell’eccellenza diventa veramente poco originale, tanto da valere meno dell’intelligenza artificiale. Ah già: a contare è l’immagine e non la somiglianza. Basta apparire “come se”, così insegna la cultura che ti vuole un mezzo animale. A dirla tutta non c'è bisogno di essere salvato: l'inferno non c'è e se anche c'è è vuoto. 

La fede cristiana è luce, ma servirebbe una ragione capace di intendere, cioè di attenzione, di una tensione, cioè di un essere una corda tirata tra due capi, di cui uno è Dio.
Invece è rimasto l’indottrinamento ai social media, al cui capo del filo virtuale c’è la centrale mistificatoria da cui siamo partiti per spiegare l’annullamento della capacità di ragionare sulla Verità e di ricevere Verità.

Una congettura su Dio non è Dio, perchè Dio resta superiore alle migliori congetture su di Lui. Infatti Dio si rivela da sè e l’uomo è solo capace di intendere, cioè capace di Dio, capace di essere reso partecipe di ciò che lo supera, sopra la nostra natura.

Ora anche il Vaticano esclude il soprannaturale, per cui il gioco è fatto: resta solo la manipolazione del dialogo che ci tratta da animali intelligenti, addestrati a farsi addomesticare dall’intelligenza artificiale, la quale è prodotta dai più intelligenti (o astuti), i padroni del discorso agendo in nome del principe di questo mondo.

Ci resta una sorta di religione civile, moralismo puro. Cioè la resilienza dentro il recinto della manipolazione. Tutto questo sta alla Pentecoste come lo stordimento che straparla dopo una sbornia alla capacità di farsi intendere in ogni lingua dicendo cose che superano le facoltà naturali e intellettive di chi le dice.

Un’immane presa per i fondelli la cui ipocrisia è senza più misura, tanto che più esagera e più affiora la paura di pensarla ipocrisia, per cui va bene così: democrazia. Ma anche dentro la Chiesa cambia poco: la sinodalità non fa che scimmiottare l’anti-Pentecoste, la mancanza di soprannaturale non può che schiacciare al suolo.

Che cosa resta per restare umani e da quest’umanità ricevere la Grazia dal Cielo e tornare ad una somiglianza con Dio da Lui voluta e a noi partecipata perchè il creato ne ricevesse cura in attesa della vita ventura?

In un delirio di superbia è necessario puntare sull’umiltà, il recipiente della Grazia. 

L’umiltà ha nella preghiera una scuola di ogni ordine e grado.

Si sta con Maria per essere come Maria, disponibili a generare in noi il Verbo incarnato, non per chiuderci in un’esistenza di passaggio, ma per desiderare un’ulteriorità beata. Intanto, rinunciando all’apparenza del mondo e all’immagine morta e distorta dell’umanità transumanata, serve un bel po’ di penitenza. 

Sì, la vecchia penitenza, inutile, debole e stolta, proprio come la croce di Nostro Signore agli occhi dei padroni del mondo. 

Allora la Pentecoste è un’esperienza attuale dei meriti di Cristo redentore e della misteriosa corredenzione del cuore immacolato di Maria.

A poca distanza dal baratro sarà sorprendente potersi considerare chiamati a sopportare sofferenze perchè così desidera Dio dai suoi, che si fidano di Lui. La storia ha poco altro da offrire, se non l’inebetimento e la cancellazione anche della possibilità di intendere la Rivelazione. Invece la fede offre insieme al compito il dono della gioia che vide i martiri cantare anche affrontando le fauci dei leoni, per il sollazzo della folla festante secondo la sperimentata logica del panem et circenses tuttora in spolvero. 

È tempo di scegliere. È tempo di essere gioiosi, perchè altrimenti attorno è di una tristezza mortale…

I santi Dottori riuscirono non soltanto a mantenere l’equilibrio, ma anche a penetrare a fondo nella Verità perché pregavano molto e facevano abitualmente penitenza; così il loro lavoro era illuminato dalla Sapienza divina ed elevato dai doni del Paraclito. 

Le mutazioni dell’identità cattolica non possono essere guarite se non dalla Grazia soprannaturale; per accoglierla, tuttavia, è indispensabile la preghiera assidua e la penitenza costante. Abbandonarsi a Dio come all'onda e alla risacca: abbandono e fede, fede e abbandono. Dato che Lui agisce, abbandonarsi è meglio che cercare di metterci del nostro ad interferire. Questo è avere l'umiltà di Maria. E ogni suo piatto resta indigesto al diavolo!  

Qui sarà quel che Dio vorrà. Di certo non lascerà vincere il Male. 
E comunque non finisce qua. 
 R.S.

5 commenti:

Della serie ormai ammuffita : "L' ha detto la tivu'" ha detto...

https://lanuovabq.it/it/il-paese-dei-balocchi-in-vaticano-dove-gesu-non-attrae
Da Piazza S.Pietro i verbo della televisione. Organizzatori/inventori di questo evento : siete indietro! Ma che lo fate a fare questo ennesimo festival, perche' tale e'! Gia' normalmente a piazza S.Pietro non si passa, all'Olimpico non si passa...a S.Giovanni che te lo dico a fa'...ecchepizza!

24 maggio ha detto...

Festa di Maria Ausiliatrice, la Madonna invocata da San Giovanni Bosco.

O Maria Ausiliatrice, Madre benedetta del Salvatore, validissimo è il tuo aiuto in favore dei cristiani. Per te le eresie furono sconfitte e la Chiesa uscì vittoriosa da ogni insidia. Per te le famiglie e i singoli furono liberati ed anche preservati dalle più gravi disgrazie. Fa', o Maria, che sia sempre viva la mia fiducia in te, affinché in ogni difficoltà possa anch'io vedere che tu sei veramente il soccorso dei poveri, la difesa dei perseguitati, la salute degli infermi, la consolazione degli afflitti, il rifugio dei peccatori e la perseveranza dei giusti. Così sia.

Anonimo ha detto...

Friday 24th May 2024: Ember Friday
https://www.youtube.com/watch?v=m35RU_z5rWI
Sacred Heart Church - Limerick - ICKSP

Anonimo ha detto...

Articolo profondo ... Dio è sopra la natura, Superiore nella natura Divina, creatrice onnipotente, misericordiosa e santificatrice, al punto da essere scesa nella natura inferiore nostra, onde darci possibilità, noi volenti peró ( buona volontà), di risalire a quella natura superiore donata alla prima coppia, anzi più, come dice quell'inno" felice colpa che ci ha causato una tale Redenzione". La prima coppia superiore e dotata di doni soprannaturali ( sintesi tra materiale e spirituale, tra animale e angelo, avendo riassunto in sè il mondo minerale, vegetale, animale; angeli che forse corrispondono a quella luce primordiale creata agli inizi, ben prima degli astri) non aveva in sè il Sangue di Dio. Noi abbiamo in noi il Sangue di Dio. L'odio dell'angelo perfetto per questo Uomo, per questo Sangue donato, l'invidia di questo Dono lo ha portato e porta all'odio all'uomo destinatario del Dono, onde rubarlo al Padre comune ( il fratello maggiore invidioso del fratello prodigo pentito). Quale mistero di odio, abisso di male, perfezione di male nel corrompere i sensi fisici e spirituali della prima coppia e ora dei redenti che accolgono la salvezza tramite il Dono dell'Acqua e del Sangue e una vita coerente. E quanta ignoranza oggi del nostro fine e quali cadute rovinose irrecuperabili che trascinano i tiepidi, coloro che amano il quieto vivere e nè vogliono verificare nè ragionare, avvolti in quotidiana ricerca scacciapensieri, o vogliono irrigidirsi in pacchetti pre-disposti da altri. E tra questi fummo anche molti di noi. Sto leggendo il libro di Viglione "habemus papam?" , e nel leggere l'elenco delle varie posizioni, posso vedere la causa della mancata soluzione del problema principale attuale, causa di ogni altro guaio apocalittico: soluzione che esiste, già confezionata da altri testimoni e pure fatti accaduti, soluzione semplice e rivelatoria, ma superatoria e positiva per chi è in buona fede, di uno scisma esistente da decenni. Danneggia il volersi arrampicare sugli specchi per evitare la gogna ed il martirio: quo vadis? È necessario nuovo sangue unito al Sangue dell'Agnello come fu versato il sangue degli Apostoli ( salvo quello di Giovanni che non si riuscì a cuocere nell'olio bollente, ma sempre fu martirio) onde salvare la Chiesa: Dio si è messo nelle nostre mani, lasciamoci cingere da altri ( già avvenuto) e portare là ove non vorremmo. Il vaticano, già luogo di idolatria orgiastica fu il luogo del martirio di Pietro, oggi è il luogo del martirio del Papato e della Chiesa. O vogliamo continuare a fuggire quando la Volontà di Dio è altra?

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/si-scopre-che-israele-minaccia-di-morte-i-magistrati-intrnazionali/