Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 17 settembre 2024

Arciv. Viganò / L’affermazione di Bergoglio che “tutte le religioni sono un cammino verso Dio” è apostasia

La dichiarazione che segue è la traduzione di un post di Mons. Carlo Maria Viganò pubblicato su X il 13 settembre scorso. Qui l'indice dei precedenti e correlati.
Arciv. Viganò: L’affermazione di Bergoglio che 
“tutte le religioni sono un cammino verso Dio” è apostasia

Io sono la via, la verità e la vita.
 Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”.
(Giovanni 14:6)
Bergoglio, con le sue empie affermazioni rivolte ai giovani di Singapore, secondo cui “tutte le religioni sono un cammino verso Dio”, offende la Maestà di Dio, tradisce la Rivelazione divina, calpesta i principali Misteri della nostra Fede e annulla il Sacrificio redentore del Figlio di Dio, Nostro Signore Gesù Cristo.

Le sue parole menzognere sono particolarmente insidiose perché rivolte alle nuove generazioni, che Bergoglio inganna facendo credere che sia possibile salvarsi senza riconoscere che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, l’unico Salvatore, e che la sua Chiesa è l’unica arca di salvezza. Io sono la porta (Gv 10,9) ha detto Nostro Signore di se stesso. Negare questa verità significa apostatare dalla Fede e calpestare la Croce. Farlo dal Soglio più alto è uno scandalo di gravità inaudita, superato solo dal silenzio pavido o complice della maggioranza dell’Episcopato. La “passio Ecclesiæ” si compie nel tradimento di un’autorità usurpata, di un nuovo Sinedrio altrettanto apostata.

9 commenti:

Sereno Graffiante ha detto...

"Scandalo di gravità inaudita, superato solo dal silenzio complice della maggioranza dell'episcopato".
Grazie Mons. Viganò.

Anonimo ha detto...

Il silenzio complice divenuto omertà... diventa frastuono e frastornante ... ne dovranno rendere conto al Signore degli eserciti. Nessuna novità sotto il sole, nella Bibbia si rimproverano i cani muti, i falsi profeti, i pastori idolo... Grazie a Monsignore per la sua denuncia chiara e limpida.

Anonimo ha detto...

Un muratore che non sa costruire una casa, e mentre restaura un caseggiato lo demolisce... ha la patente di muratore? Non direi, idem un avvocato che non conosce il diritto, e causa la rovina dei suoi clienti, che legale è? Ha comprato un pezzo di carta falso o è stato comprato dagli avversari, o non è un avvocato. Uno che fa il contrario di quanto dovrebbe come Papa, che Papa è? Dovremmo accettarlo passivamente? Non è lecito. Lo dice san Paolo in Galati e ne stabilisce anche la posizione precisa nella Chiesa. Perchè ignorare ció?

Anonimo ha detto...

Capite perché è inutile sperare nel prossimo Papa?
Chiunque sarà, verrà eletto fra questi cardinali che se ne stanno zitti e fingono indifferenza (i "conservatori") o applaudono felici (i "progressisti").
Quando il Figlio dell'uomo tornerà, troverà la Fede sulla terra?

Laurentius ha detto...

Grazie di cuore, Monsignore. I suoi interventi ci illuminano e ci fortificano nel proseguimento della battaglia per la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime.

Bonum certamen certavi, cursum consummavi, fidem servavi.

Anonimo ha detto...

I primi cristiani preferirono il martirio piuttosto che accettare che la loro fede in Cristo venisse associata a tutte le altre religioni dell'impero.

Viandante ha detto...

“Il cristianesimo non è neanche una religione. È un avvenimento, un fatto. Un fatto che si compendia in una persona. Oggi si sente dire che in fondo tutte le religioni si equivalgono perché ognuna ha qualcosa di buono. Probabilmente è anche vero. Ma il cristianesimo, con questo, non c’entra. Perché il cristianesimo non è una religione, ma è Cristo. Cioè una persona.”

(Cardinale Giacomo BIFFI, Arcivescovo di Bologna)

Sereno Graffiante ha detto...

Chi vuole capire qualcosa del cortocircuito tra eletti e elettori, segua sul sito
tutela rurale.org
gli aggiornamenti sulla "convivenza" beata tra lupi, orsi e umani. Quando finiranno di raccontarci che la destra fa cose di destra e la sinistra fa cose di sinistra, ritornello a cui non crede quasi più nessuno, ecco che l'esperienza trentina delle gioiose e progressive sorti dell'ambientalismo becero dovrà essere una salutare lezione per quanti osannano i politici da salotto e i "tecnici", come vediamo ancora in questi giorni di draghismo spinto, coccolato e cullato.
Basta con le litanie tardo democratiche da Trento a Bruxelles! Le comunità aspirano e meritano qualcosa di diverso che non queste politiche dissennate di burattini gettonati.
Dal Trentino e con i trentini si riparta dal basso, facendo l'esatto opposto di quanto burocrati e burattini new global ci propinano da decenni con spruzzate di "madre terra" e arcobaleni di follia.

Anonimo ha detto...

Stavo guardando un documentario sul Parco del Circeo, paludi Pontine bonificate e Sabaudia della quale ci fu solo un rapido cenno. Così  ho approfondito di persona, fermandomi ad un commento di Pierpaolo Pasolini sul tema: La forma della città.  Egli parte da Orte definendonone la forma in sé conchiusa ed il materiale povero usato, entrambi nulla togliendo alla alta dignità che l'insieme in sé ancora sprigiona. La stonatura viene invece dalle palazzine a valle verosimilmente costruite qua e là negli anni del dopoguerra. Dopo altre riflessioni infine Pasolini arriva a descrivere Sabaudia, la città 'fascista' razionalista, teorica, costruita secondo la visione culturale propria di quel tempo. E Pasolini chiarisce,  sottolineando che il fascismo nei fatti non cambiò  il popolo italiano, che restò  quello che era, mentre con la nuova repubblica democratica italiana è  subentrato il consumismo, vero fascismo. Cercando di ritrovare il filo della mia ricerca mi imbatto nelle canzoni di guerra del fascismo, un titolo mi incuriosisce: Adesso viene il bello! Mai sentita, così  l'ascolto più volte, è  diretta contro l'Inghilterra. È canzone di guerra. A me ha ricordato le canzoni di quando eravamo bambini e giocavamo ai giardinetti, le penitenze, le gare,  mosca cieca e si cantava... Pasolini, un popolo rustico, semplice, lavoratore, sì un popolo bambino, serio come solo i bambini sanno essere, che con la guerra e dopo la guerra in pochissimi anni è stato corrotto.
m.a.