Ancora una riflessione sul nuovo peccato contro la sinodalità. Qui l'indice degli articoli riguardanti il Sinodo sulla sinodalità.
Il sinodo di Bergoglio, l’attacco al papato e le sue radici
Come ha fatto l’arcivescovo Lefebvre a vedere così chiaramente i problemi che molti sinceri cattolici incominciano a vedere solo oggi, se mai li vedono? E come ha fatto, per quel che conta, il vescovo Graber a riconoscere che il Vaticano II stava mettendo in atto gli attacchi massonici alla Chiesa, come scrisse nel suo libro del 1974? Non è che ne sapessero più di chiunque altro. Semplicemente, furono disposti a riconoscere le realtà chiaramente osservabili e a trarne le logiche conclusioni, anche quando Roma insisteva sul fatto che tutti dovessero obbedire.
Nel suo breve libro del 1974 sulla crisi della Chiesa Sant’Atanasio e la Chiesa del nostro tempo il vescovo Rudolf Graber citò le parole profetiche del canonico Roca (1830-1893), un sacerdote che più di cent’anni fa parlò dei complotti delle società segrete contro il papato:
“C’è un sacrificio in vista che rappresenta un solenne atto di espiazione… Il papato cadrà; morirà sotto il coltello consacrato che i padri dell’ultimo concilio forgeranno. Il cesare papale è un’ostia incoronata per il sacrificio” (p. 35).
Sebbene alcuni campioni del cattolicesimo tradizionale, come l’arcivescovo Marcel Lefebvre, abbiano visto il collegamento tra queste parole del canonico Roca e ciò che accadde nel Vaticano II, molti nel corso dei decenni sono rimasti scettici, preferendo credere che il Concilio non rappresentasse una vera minaccia per la fede. Tuttavia, quasi che Roma volesse togliere ogni dubbio in merito, il documento del 13 giugno 2024 su Il vescovo di Roma, a cura del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, ha confermato che i nemici della Chiesa hanno effettivamente usato i documenti del Vaticano II per indebolire il papato:
Sorprendentemente, il documento sul vescovo di Roma si allinea anche, e ancor di più, con un’altra profezia contenuta nel libro del vescovo Graber, là dove cita un articolo della rivista parigina del Grande Oriente di Francia, L’Humanisme, che nel 1968 prediceva il futuro della Chiesa:
Documenti recenti del Sinodo offrono una nuova comprensione delle diaboliche cerimonie pianificate per le ormai prossime sessioni dell’ottobre 2024 a Roma, che sembrano pronte a fare un’offerta sacrificale formale non solo del papato ma anche degli ultimi legami di Roma con il cattolicesimo.
Possiamo vederlo chiaramente nella descrizione della Celebrazione penitenziale pianificata per il 1° ottobre 2024:
E invece no. Nessuno di questi effettivi peccati è entrato nella lista, e non sorprende. I peccati che saranno confessati? Eccoli: peccato contro la creazione, contro le popolazioni indigene, contro i migranti; peccato di usare la dottrina come pietre da scagliare; peccato contro la sinodalità / mancanza di ascolto, comunione e partecipazione di tutti.
Possiamo esaminare queste tre categorie di “peccati” singolarmente.
In un altro documento sinodale si annuncia una preghiera ecumenica per l’11 ottobre 2024:
Ma Dio, il Divino Medico, ha permesso che tutti questi mali diventassero così evidenti così che alla fine rifiuteremo gli errori che li hanno alimentati. L’intera rivoluzione del Vaticano II è stata alimentata da due maledette bugie: 1) che le verità della Fede si evolvono e 2) che possiamo raggiungere l’unità con i non cattolici attraverso un processo di annacquamento della Fede cattolica e guardando oltre le differenze fondamentali. Se mai c’è stato un momento, per i pastori cattolici rimasti, di alzarsi in piedi e denunciare queste eresie (che Pio XII e i suoi predecessori avevano condannato inequivocabilmente), quel momento è adesso. Se non lo faranno ora, contribuiranno a tutti gli orrori che seguiranno sulla scia dell’atto di riparazione voluto da Francesco a Satana per le offese arrecate dal Cattolicesimo contro l’inferno.
Cuore Immacolato di Maria, prega per noi!
Robert Morrison - Fonte: The Remnant Newspaper
“La comprensione e l’esercizio del ministero del Vescovo di Roma entrarono in una nuova fase con il Concilio Vaticano II. L’atto stesso di convocare un Concilio con l’unità dei cristiani come uno dei suoi obiettivi primari e con la partecipazione di altri cristiani indicava già l’approccio di san Giovanni XXIII al ruolo del Vescovo di Roma nella Chiesa. Integrando le definizioni del Concilio Vaticano I sul primato papale, la Costituzione Lumen gentium rafforzò l’ufficio dei vescovi che governano le loro chiese particolari come vicari e ambasciatori di Cristo […] e non come vicari dei Romani Pontefici (Lg 27) e sottolineò il significato della collegialità episcopale (Lg 23). Il Decreto Unitatis redintegratio segnò l’ingresso ufficiale della Chiesa cattolica nel movimento ecumenico e aprì la strada all’istituzione di dialoghi teologici, molti dei quali avrebbero affrontato la questione del primato”.Per decenni i teologi cattolici hanno collaborato con i protestanti per reinterpretare il ruolo del vescovo di Roma nel tentativo di minimizzare le obiezioni non cattoliche al papato. Prendendo in prestito un’espressione del canonico Roca, possiamo dire anche noi che il falso ecumenismo, forza trainante del Vaticano II, è stato “il coltello sacro che i padri dell’ultimo concilio forgeranno” per distruggere il papato.
Sorprendentemente, il documento sul vescovo di Roma si allinea anche, e ancor di più, con un’altra profezia contenuta nel libro del vescovo Graber, là dove cita un articolo della rivista parigina del Grande Oriente di Francia, L’Humanisme, che nel 1968 prediceva il futuro della Chiesa:
“Ciò che attende il papa non è il patibolo, ma l’ascesa delle Chiese locali che si organizzano democraticamente, rifiutando la linea di demarcazione tra clero e laici, creando il proprio dogma e vivendo in completa autonomia da Roma” (p. 71).Questo è ciò che, appunto, vediamo oggi. E se è vero, com’è vero, che il Vaticano II possedeva i progetti e i materiali per costruire quell’impalcatura, occorre dire che l’impalcatura stessa è stata costruita con l’attuale Sinodo sulla sinodalità.
Documenti recenti del Sinodo offrono una nuova comprensione delle diaboliche cerimonie pianificate per le ormai prossime sessioni dell’ottobre 2024 a Roma, che sembrano pronte a fare un’offerta sacrificale formale non solo del papato ma anche degli ultimi legami di Roma con il cattolicesimo.
Possiamo vederlo chiaramente nella descrizione della Celebrazione penitenziale pianificata per il 1° ottobre 2024:
“Una Chiesa che vuole camminare insieme deve riconciliarsi continuamente… Nella Basilica di San Pietro la celebrazione penitenziale, presieduta da Papa Francesco, prevedrà l’ascolto di tre testimonianze di persone che hanno sofferto il peccato: il peccato di abuso; il peccato di guerra; il peccato di indifferenza al dramma presente nel crescente fenomeno delle migrazioni in tutto il mondo. Successivamente avrà luogo la confessione di alcuni peccati… Chi esprimerà la richiesta di perdono lo farà a nome di tutti i battezzati”.Quindi Francesco presiederà una “celebrazione penitenziale” nella Basilica di San Pietro in nome di “tutti i battezzati”, che ovviamente includono gli eretici. E per cosa chiederà perdono? I fedeli cattolici potrebbero identificare molti peccati che andrebbero confessati, tra cui la persecuzione dei cattolici tradizionali, l’aiuto e la complicità con i globalisti nel perseguire la loro agenda anti-cattolica, lo scandalo suscitato nel mondo con innumerevoli dichiarazioni eretiche, l’aver indetto un sinodo veramente offensivo come questo sulla sinodalità.
E invece no. Nessuno di questi effettivi peccati è entrato nella lista, e non sorprende. I peccati che saranno confessati? Eccoli: peccato contro la creazione, contro le popolazioni indigene, contro i migranti; peccato di usare la dottrina come pietre da scagliare; peccato contro la sinodalità / mancanza di ascolto, comunione e partecipazione di tutti.
Possiamo esaminare queste tre categorie di “peccati” singolarmente.
- Peccato contro la creazione, contro le popolazioni indigene, contro i migranti. Qui Francesco sta sfacciatamente adempiendo alla sua funzione di autorità morale del culto demoniaco globalista. Secondo i globalisti, la “penitenza” richiesta per questi “peccati” è che tutti noi mangiamo insetti, risarciamo le popolazioni indigene e permettiamo un’immigrazione illegale illimitata.
- Peccato di usare la dottrina come pietre da scagliare. Negli ultimi undici anni abbiamo visto cosa intende Francesco con questo: non intende il peccato di odiare il peccatore piuttosto che il peccato stesso. No, sta condannando chi cerca di convertire i peccatori alla verità di Dio. Nella sua mente, coloro che peccano più di chiunque altro a questo riguardo sono i cattolici tradizionali, che insistono sul fatto che dobbiamo tutti cercare di seguire i comandamenti di Dio se desideriamo salvare le nostre anime.
- Peccato contro la sinodalità / mancanza di ascolto, comunione e partecipazione di tutti. Quest’ultima categoria di peccato è la più malvagia di tutte perché fa diventare peccato il mettere in discussione il tentativo del Sinodo di distruggere la Chiesa cattolica. Nella Chiesa cattolica peccato è la bestemmia. Nella Chiesa sinodale peccato è rifiutarsi di prendere parte alla bestemmia.
In un altro documento sinodale si annuncia una preghiera ecumenica per l’11 ottobre 2024:
“Tra i frutti più significativi del Sinodo 2021-2024 vi è l’intensità dello slancio ecumenico e la promessa che lo caratterizza (Instrumentum laboris 2, 107)… Sulla scia della veglia di preghiera ecumenica Insieme, tenutasi il 30 settembre 2023 alla vigilia dell’apertura del Sinodo e riconosciuta da molti come un momento storico, si è deciso di offrire un momento di preghiera ecumenica durante questa Seconda Sessione per tutti i partecipanti al Sinodo, alla presenza del Santo Padre e dei delegati fraterni, nonché di altri rappresentanti ecumenici presenti a Roma. Questa preghiera ecumenica si terrà l’11 ottobre 2024 dalle 19.00 alle 20.00 non lontano dall’Aula del Sinodo, in Piazza dei Protomartiri, il luogo in cui, secondo un’immemorabile tradizione, fu martirizzato l’apostolo Pietro. La data scelta è anche particolarmente simbolica, poiché segna l’anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, che ebbe luogo l’11 ottobre 1962. Questa preghiera sarà l’occasione per rendere grazie per tutti i frutti ecumenici che si sono sviluppati sulla scia del Concilio, segnando i 60 anni dalla pubblicazione della Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium e del Decreto sull’ecumenismo Unitatis redintegratio (21 novembre 1964). Questa preghiera è stata preparata da un’équipe della Segreteria generale del Sinodo e del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani con i fratelli della Comunità di Taizé”.Questo annuncio contiene molti indizi su ciò che sta accadendo:
- La cerimonia avverrà là adove “l’apostolo Pietro fu martirizzato”, un luogo appropriato per la loro simbolica distruzione del papato.
- Hanno scelto l’11 ottobre per celebrare l’anniversario del Concilio Vaticano II, che ha forgiato le armi per portare a termine i loro attacchi al papato e alla Chiesa.
- La preghiera esprime gratitudine per tutti gli sforzi ecumenici compiuti dopo la pubblicazione dei documenti del Concilio.
- I “Fratelli della comunità di Taizé” hanno contribuito a comporre le preghiere.
“È sorprendente che oggigiorno certe persone vogliano lasciare che ognuno trovi la propria strada verso Dio secondo le credenze prevalenti nel proprio ‘ambiente culturale’. Un vescovo disse una volta a un prete che voleva convertire i piccoli musulmani: ‘No, insegna loro a essere buoni musulmani; sarà molto meglio che renderli cattolici’. Sono sicuro e so per certo che prima del Concilio la comunità di Taizé voleva abiurare i propri errori e diventare cattolica. Ma le autorità dissero loro: ‘No, aspettate. Dopo il Concilio sarete il ponte tra cattolici e protestanti’. Coloro che diedero questa risposta si assunsero una grande responsabilità davanti a Dio, perché la grazia spesso arriva solo in un dato momento e potrebbe forse non tornare più. Al momento attuale i fratelli di Taizé sono ancora fuori dalla Chiesa, seminando confusione nelle menti dei giovani che li visitano.”Oggi la realtà è troppo enorme e chiara per essere ignorata, eppure molti cattolici sostengono i papi pre-Francesco, in particolare Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Ciò crea un conflitto: mentre dovremmo davvero annullare il danno causato dal Vaticano II, ci sono molti cattolici seri che pretendono di preservare le novità del Concilio limitandosi a condannare Francesco. Sono come pazienti che vogliono trattare alcuni sintomi di un cancro senza effettivamente curarlo.
Ma Dio, il Divino Medico, ha permesso che tutti questi mali diventassero così evidenti così che alla fine rifiuteremo gli errori che li hanno alimentati. L’intera rivoluzione del Vaticano II è stata alimentata da due maledette bugie: 1) che le verità della Fede si evolvono e 2) che possiamo raggiungere l’unità con i non cattolici attraverso un processo di annacquamento della Fede cattolica e guardando oltre le differenze fondamentali. Se mai c’è stato un momento, per i pastori cattolici rimasti, di alzarsi in piedi e denunciare queste eresie (che Pio XII e i suoi predecessori avevano condannato inequivocabilmente), quel momento è adesso. Se non lo faranno ora, contribuiranno a tutti gli orrori che seguiranno sulla scia dell’atto di riparazione voluto da Francesco a Satana per le offese arrecate dal Cattolicesimo contro l’inferno.
Cuore Immacolato di Maria, prega per noi!
Robert Morrison - Fonte: The Remnant Newspaper
17 commenti:
“No, professore. Non c’entra niente. Non si tratta di essere virtuosi. Si tratta di stare zitti.
Non è che posso mettermi nei panni del Signore, ma l’esperienza mi porta a credere che lui parla a quelli che lo ascoltano. E non c’entra un accidente se sono virtuosi o no”.
(C. McCarthy, da “Sunset Limited)
E solo chi sta zitto, sente.
Oggi tutti dichiarano, commentano, chiosano. Scrivono e, ahimè, pubblicano.
E In questo ingombro di parole, beato chi ancora sa tacere.
E ascoltare;
la voce del Tuo silenzio.
All'Anonimo 7:49 ricordo che "nel silenzio il Signore parla con voce sottile" che edifica secondo la Sua volontà i cuori e le menti aperti e in ascolto... il che non resta senza conseguenze e consente di condividere ciò che può e deve esser condiviso per l'edificazione di tutti...
Cosa che auguro (che il Signore lo benedica e gli apra il cuore e la mente) al troll che ha già fatto la sua prima incursione sciorinando i frutti della sua cecità...
Condivido per intero codesto articolo e particolarmente il passaggio che incomincia cosi:
Oggi la realtà è troppo enorme e chiara per essere ignorata, etc...
Leone XIII con l'enciclica Octobri mense del 22 settembre 1891 volle che Maria, Regina del Sacratissimo Rosario, fosse onorata particolarmente per tutto il mese di ottobre con la recita del S. Rosario, alla fine del quale prescrisse pure la recita della preghiera A te, beato Giuseppe. Chiediamo dunque a Maria Santissima e a San Giuseppe la grazia della liberazione dal neomodernismo che tenta di distruggere - impresa impossibile - la Santa Chiesa.
Se pure Francesco adesso abbia compiuto un atto contro la Chiesa, potrebbe essere deposto? Ho scritto "adesso": la sua elezione per me è stata legittima e tale resta.
Ma quale autorità sarebbe tale da deporlo? Se anche ci fosse e volesse agire, chi entrerebbe davvero in Conclave per eleggerne un successore? Torniamo sulla storia dei pre-2013? Quelli anche da Francesco nominati pur prima di quando si fosse macchiato di questo (ancora ipotetico) delitto. Che, poi, quale sarebbe? Nei miei ricordi di Canonico studiato trent'anni fa non riesco nemmeno ad inquadrarlo.
Appunto, lo trovo un interessante esercizio giuridico, per adesso.
Amici bergoglioni mi inoltrano contenti la notizia che il Bergoglio ha (brevissimamente) parlato contro l'aborto. Pur apprezzandolo, sono stato costretto a far loro notare che ha la stessa forza d'urto di un ruttino di boy-scout davanti all'avanzata di un carro armato.
Mi stavo chiedendo, infatti, se questa esternazione non sia una specie di provocazione verso di noi.
Definire sicari i medici abortito è indubbiamente forte, però sarebbe stato più giusto attaccare gli ideologi dell'aborto che si trovano in politica.
Essentiel et particulièrement opportun le rappel des idées œcuméniques de l'ex-chanoine Paul Roca (1830-1893) concernant la destruction du catholicisme et de la Papauté.
On trouve ces idées développées principalement dans trois livres :
Le Christ, le pape et la démocratie, Paris, 1884 ;
La crise fatale et le salut de l'Europe, Paris, 1885 ;
La fin de l'ancien monde : les nouveaux cieux et la nouvelle terre, Paris, 1886.
30 settembre, festa di San Gregorio l'Illuminatore, Isapostolo, il San Gregorio Armeno di Napoli; prima ancora che a Roma il futuro San Costantino imperatore si convertisse e prima del suo celebre Editto, la vicina e piccola Armenia, grazie alla predicazione di Gregorio, un uomo armeno che aveva ricevuto un'educazione romana nella parte orientale dell'Impero, all'epoca un uomo sposato e poi monaco prima di venire consacrato vescovo, era già ufficialmente cristiana nella sua interezza...
Scusi, oggi ricorre san Girolamo, insigne biblista tra le altre innumerevoli qualità.
La confessione sarà resa a nome di tutti i battezzati: dunque pure a mio nome e senza il mio consenso.
Siccome non posso procedere allo sbattezzo, come fanno alcuni atei militanti, come posso significare la mia dissociazione da questa operazione, che definire eretica mi sembra anche poco?
Mentre il processo sinodale triennale sulla sinodalità di una Chiesa sinodale si arrangia nelle sue ultime tre settimane di incontri a Roma, anche prenderla in giro è diventato un po' noioso.
Originariamente ridicolizzato da molti come un "incontro sugli incontri", non è mai riuscito a dimostrare che non lo era. Nel lontano novembre 2021, ancora pieno di eccitazione per il processo sinodale, con incontri a livello parrocchiale, diocesano, nazionale, continentale e planetario ancora allettante, il cardinale Christophe Pierre, nunzio apostolico negli Stati Uniti, ha detto che se la sinodalità fosse un "incontro sugli incontri", sarebbe un "purgatorio. ” Infatti, la stessa “idea di fare un incontro sugli incontri” significherebbe che “saremmo sicuramente in uno degli anelli infernali dell’Inferno di Dante! ”
L'Inferno torna in sessione questa settimana. Al defunto don Richard John Neuhaus piaceva scherzare sul fatto che le prime parole sentite al momento dell'ingresso all'inferno sarebbero state: "Dividetevi in piccoli gruppi, discutete e poi riferite alla plenaria. ”
Alla fine dell'"assemblea" dello scorso anno - circa quattrocento partecipanti riuniti in piccoli gruppi per diverse settimane - il rapporto finale chiedeva ulteriori studi su cosa significasse effettivamente "sinodalità", due anni di battito al suo interno non avendo reso chiaro questo. Papa Francesco ha preso atto e ha inviato il lavoro concettuale e definitivo ad un "gruppo di studio", che lo rimorchierà fino a giugno 2025. Quindi l'Inferno di questo ottobre procederà senza sapere cosa significa sinodalità.
Il che pone un certo problema per il "servizio penitenziale" iniziale previsto per martedì sera 1 ottobre. Il servizio ascolterà le testimonianze di chi ha subito "il peccato di abusi; il peccato di guerra; il peccato di indifferenza al dramma presente nel crescente fenomeno delle migrazioni in tutto il mondo. ”
Dopodiché, seguirà una confessione più fulgida, che includerà in particolare i peccati "contro la pace", "contro la creazione", "contro le popolazioni indigene", "contro i migranti", "contro le donne, la famiglia, la gioventù" e "contro la povertà. ”
Nella lista compaiono anche due peccati romanzi: il "peccato di usare la dottrina come pietre da scagliare", e i peccati "contro sinodalità/mancanza di ascolto, comunione e partecipazione di tutti. ”
Segue
I dettagli della cerimonia non sono stati rivelati in anticipo, ma ci si aspetta un momento drammatico in cui il cardinale Victor Manuel Fernández, capo dottrinale del Vaticano, si strappa le vesti per aver peccato contro la sinodalità. Nessuna figura nella Chiesa ha peccato più gravemente contro la sinodalità, con cattiveria abbondantemente premeditata. L'anno scorso, mentre la vera assemblea sinodale si è rifiutata nel suo rapporto finale per affrontare l'omosessualità e le questioni correlate, Fernández stesso stava segretamente lavorando per introdurre le benedizioni delle coppie dello stesso sesso. Quel tradimento della sinodalità, liberato nel profondo dell'inverno dalla fossa ghiacciata sul fondo dell'Inferno, ha sconvolto il mondo cattolico.
Il fiasco, successivamente ritirato su base geografica, ha inflitto un colpo letale alla sinodalità. Se le più alte autorità della Chiesa si sentissero libere di ignorare le consultazioni sinodali, anche mentre vi partecipavano formalmente, allora è stato molto peggio di quanto si temesse originariamente. Ci sarebbero infinite riunioni sulle riunioni senza alcun effetto, mentre altrove venivano prese decisioni importanti senza alcuna riunione.
Una domanda chiave martedì sarà se il cardinale Fernández sarà in grado di confessare i suoi peccati contro la sinodalità; potrebbe non avere abbastanza pentimento e il necessario scopo di emendare.
Oltre al pentimento e all'emendamento, potrebbe essere difficile sapere cosa confessare. I “peccati di abuso” sono abbastanza chiari, ma i peccati “contro il creato”? Tutti quelli che sono volati a Roma sono colpevoli di concupiscenza carbonica o di cupidità climatica? O il "peccato contro il creato" significa sostenitori dell'agenda "LGBT", la "T" di cui Papa Francesco denuncia nei termini più veementi?
Il servizio penitenziale "ha lo scopo di indirizzare l'opera del Sinodo verso l'inizio di un nuovo modo di essere Chiesa. ”
Leggi il resto qui:
https://www.firstthings.com/web-exclusives/2024/09/the-infernal-synod-on-synodality
L'anonimo che indica esser oggi festa di San Gregorio l'Illuminatore, "isoapostolo" e definisce "santo" l'imperatore Costantino, deve essere un Ortodosso (Grecoscismatico). Solo gli Ortodossi possono considerare isoapostolo e santo Costantino imperatore, tacendo sugli episodi oscuri della sua vita: 1. L'uccisione del figlio del suo rivale Licinio, Liciniano, dopo aver vinto il padre: ma si trattava di un bambino di 11 anni. 2. L' esecuzione da lui ordinata del figlio Crispo e della seconda moglie, Fausta, non si sa bene perché. Nella strage si salvò Giuliano, nipote dell'imperatore, il futuro "Apostata". 3. L' esecuzione del filosofo neoplatonico Sopatro, frequentante la corte, una volta caduto in disgrazia.
Nell'ultima parte dell sua vita Costantino inoltre civettò con l'eresia ariana.
I cattolici celebrano oggi S.Girolamo.
H.
Sinodo ottobre 2024
La Passione della Chiesa sta per giungere al suo culmine
Tuesday 1st October 2024: Saint Remigius
Programmato per il giorno 1 ott 2024 - ore 19:00
Sacred Heart Church - Limerick - ICKSP
https://www.youtube.com/watch?v=sxVQmWACcR0
Come siamo arrivati al processo sinodale
https://www.youtube.com/watch?v=vBj5aVes_tI
Radio Buon Consiglio
01.Ottobre.2024 - ore 21:00
MEDJUGORJE: INGANNO DEL SECOLO? | Prof.Matteo D'Amico
VIII° Convegno dei Giovani 2019 - Intervento del prof. Matteo D'Amico Voce di Dio o del diavolo? Vere e false rivelazioni nella storia della Cristianità
https://www.youtube.com/watch?v=5pOydQTDrFU
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