Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 15 settembre 2024

Nota da dom Benedetto Nivakoff O.S.B., Abate di Norcia

Pubblichiamo di seguito la Nota di dom Benedetto Nivakoff O.S.B., Abate di San Benedetto in Monte (Norcia). È il ringraziamento a Dio per le straordinarie benedizioni degli ultimi mesi: il completamento del monastero e la sua elevazione ad abbazia. Abbiamo inserito, in fondo, le immagini che l'accompagnano. Precedenti a partire da qui.

Nota da dom Benedetto Nivakoff O.S.B., Abate di San Benedetto in Monte (Norcia)

Cari amici,
giunti alla fine del periodo estivo, i monaci hanno vissuto il loro ritiro annuale di sei giorni (ebbene sì, anche i monaci ne hanno bisogno!). È stata un’occasione per ringraziare Dio per le straordinarie benedizioni degli ultimi mesi: il completamento del monastero e la sua elevazione ad abbazia (vedi). Oltre ad aver incrementato un po’ il nostro ritmo consueto di preghiera, durante il ritiro abbiamo anche vissuto momenti speciali di ricreazione e alcuni cambiamenti significativi nella nostra routine quotidiana. Anche stavolta abbiamo proseguito la tradizione di sostituire la solitamente sobria lettura in refettorio con qualcosa di più leggero: quest’anno abbiamo letto il terzo volume de Le cronache di Narnia di C.S. Lewis, Il viaggio del veliero.

In questo squisito racconto di avventure in alto mare, il povero Eustachio Scrubb, che diventa un drago a causa della propria negligenza e pigrizia, viene ripulito dalla sua pelle di drago dal nostro amato amico Aslan, il leone che nell’intero ciclo di Narnia funge da figura cristologica e da metafora della grazia divina. Mentre Aslan letteralmente graffia via da lui le squame sporche con le sue zampe forti ma gentili, Eustachio prova un dolore straziante il cui risultato è, però, un profondo sollievo: egli diventa un uomo (tendenzialmente) buono. Per i monaci, e senza dubbio anche per molti di voi, questa è un’esperienza familiare, anche se difficile. Spesso incolpiamo Dio per i disastri che noi stessi abbiamo creato, poi ci offendiamo per gli sforzi che Lui compie per aiutarci a guarire. Ma alla fine, quando tutto è compiuto, siamo sollevati e grati.
Ora che siamo giunti al completamento del monastero, che forse potremmo definire una sorta di conclusione della purificazione portataci dal terremoto, potete aspettarvi di sentirci regolarmente. Cercheremo anche di condividere alcune foto, come molti di voi hanno richiesto: immagini della nostra vita, della sacra liturgia e (a grande richiesta) dei cani dell’Abbazia!
Vostro in Cristo, Padre Abate



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Prossima Domenica ,se Dio. vuole, andiamo a Messa lì alle ore 11:oo.
Che ce vo'!

Anonimo ha detto...

"Anche stavolta abbiamo proseguito la tradizione di sostituire la solitamente sobria lettura in refettorio con qualcosa di più leggero: quest’anno abbiamo letto il terzo volume de Le cronache di Narnia di C.S. Lewis, Il viaggio del veliero."

Mah!!!

Anonimo ha detto...

Ci sono migliaia e migliaia di cattolici che hanno il coraggio di scegliere Cristo e che non getteranno un pizzico di incenso a Cesare, proprio come i primissimi cattolici dell’antichità. Incoraggio tutti voi ad attenervi alla vostra convinzione e alla vostra fedeltà a Cristo. Le sofferenze e le perdite che dovrete sopportare sono minuscole se paragonate alle ricompense che Dio ha preparato per voi in cielo. Vi esorto a continuare su questa strada che avete scelto per testimoniare la verità.

Athanasius Schneider, Vescovo

Sereno Graffiante ha detto...

Condivido lo stupore.
Lewis rimase sempre anglicano. Leggo da Il Timone che anche il suo epistolario sarebbe intriso di frammenti di teologia tutt'altro che cattolica, probabilmente influenzata dall'ambiente inglese, tradizionalmente "anti-papista".