Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 21 maggio 2025

Leone XIV si è insediato sulla Cattedra di San Paolo fuori le mura

Prima della Cattedra di San Giovanni in Laterano, Leone XIV i è insediato su quella di San Paolo fuori le mura. Di seguito la cronaca puntuale.

Leone XIV si è insediato
sulla Cattedra di San Paolo fuori le mura


Ieri pomeriggio il Santo Padre Leone XIV si è recato nella Basilica di San Paolo fuori le Mura per prendere possesso della Basilica.
Al Suo arrivo, il Santo Padre è stato accolto dal Padre Abate e dall’Arciprete della Basilica. Poi in processione, insieme ai monaci benedettini, è entrato in Basilica dalla Porta Santa e si è avviato verso l’abside. Arrivato alla Confessione, Papa Leone XIV è sceso per venerare il sepolcro di San Paolo. Quindi il Santo Padre si è rivolto ai presenti per introdurre la lettura di un brano della Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani. Poi, dopo un breve momento di silenzio, si è recato all’altare per venerare il Trofeo dell’Apostolo.
Al termine, dopo la benedizione apostolica, il Papa si è congedato per rientrare in Vaticano.
Pubblichiamo di seguito l’omelia che il Santo Padre ha pronunciato nel corso della celebrazione:

Omelia del Santo Padre [qui]

Il brano biblico che abbiamo ascoltato è l'inizio di una bellissima lettera indirizzata da San Paolo ai cristiani di Roma, il cui messaggio ruota attorno a tre grandi temi: la grazia, la fede e la giustizia. Mentre affidiamo all'intercessione dell'Apostolo delle genti l'inizio di questo nuovo Pontificato, riflettiamo insieme sul suo messaggio.

San Paolo dice prima di tutto di aver avuto da Dio la grazia della chiamata (cfr Rm 1,5). Riconosce, cioè, che il suo incontro con Cristo e il suo ministero sono legati all'amore con cui Dio lo ha preceduto, chiamandolo ad un'esistenza nuova mentre era ancora lontano dal Vangelo e perseguitava la Chiesa. Sant’Agostino – anche lui un convertito – parla della stessa esperienza dicendo: «Cosa potremo noi scegliere, se prima non siamo stati scelti noi stessi? In effetti, se non siamo stati prima amati, non possiamo nemmeno amare» (Discorso 34, 2). Alla radice di ogni vocazione c’è Dio: la sua misericordia, la sua bontà, generosa come quella di una madre (cfr Is 66,12-14), che naturalmente, attraverso il suo stesso corpo, nutre il suo bambino quando è ancora incapace di alimentarsi da solo (cfr S. Agostino, Esp. sul Salmo 130, 9).

Paolo, però, nello stesso brano, parla anche di «obbedienza della fede» (Rm 1,5), e pure qui condivide ciò che ha vissuto. Il Signore, infatti, apparendogli sulla via di Damasco (cfr At 9,1-30), non lo ha privato della sua libertà, ma gli ha lasciato la possibilità di una scelta, di una obbedienza frutto di fatica, di lotte interiori ed esteriori, che lui ha accettato di affrontare. La salvezza non viene per incanto, ma per un mistero di grazia e di fede, di amore preveniente di Dio, e di adesione fiduciosa e libera da parte dell’uomo (cfr 2Tm 1,12).

Mentre allora ringraziamo il Signore per la chiamata con cui ha trasformato la vita di Saulo, gli chiediamo di saper anche noi rispondere ai suoi inviti allo stesso modo, facendoci testimoni dell’amore «riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5). Gli chiediamo di saper coltivare e diffondere la sua carità, facendoci prossimi gli uni per gli altri (cfr Francesco, Omelia dei II Vespri nella Solennità della Conversione di San Paolo, 25 gennaio 2024), nella stessa gara di affetti che, dall’incontro con Cristo, ha spinto l'antico persecutore a farsi “tutto a tutti” (cfr 1Cor 9,19-23), fino al martirio. Così, per noi come per lui, nella debolezza della carne si rivelerà la potenza della fede in Dio che giustifica (cfr Rm 5,1-5).

Questa Basilica da secoli è affidata alla cura di una Comunità benedettina. Come non ricordare, allora, parlando dell’amore come fonte e motore dell'annuncio del Vangelo, gli insistenti appelli di San Benedetto, nella sua Regola, alla carità fraterna nel cenobio e all'ospitalità verso tutti (Regola, capp. LIII; LXIII)?

Ma vorrei concludere richiamando le parole che, più di mille anni dopo, un altro Benedetto, Papa Benedetto XVI, rivolgeva ai giovani: «Cari amici – diceva – Dio ci ama. Questa è la grande verità della nostra vita e che dà senso a tutto il resto […]. All’origine della nostra esistenza c’è un progetto d’amore di Dio», e la fede ci porta ad «aprire il nostro cuore a questo mistero di amore e a vivere come persone che si riconoscono amate da Dio» (Omelia nella Veglia di preghiera con i giovani, Madrid, 20 agosto 2011).

È qui la radice, semplice e unica, di ogni missione, anche della mia, come successore di Pietro ed erede dello zelo apostolico di Paolo. Mi dia il Signore la grazia di rispondere fedelmente alla sua chiamata.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

L'amore e la libertà sono stati trattati, grazia fede giustizia saranno trattati in data da destinarsi.

tralcio ha detto...

Spiace leggere commenti cattivi su chi non lo merita. Il male è mancanza di bene, il bene dovrebbe precederlo. Se si parte con il malessere, quello c’è l’abbiamo dentro.

Anonimo ha detto...

Consiglio la lettura dell'interessante articolo di Lorenza Formicola su NBQ di oggi in relazione al rapporto dei servizi segreti francesi diffuso da Le Figaro sull'infiltrazione islamica sconvolgente in Francia, specialmente legata ai Fratelli Musulmani.
Ogni commento è superfluo, tale è l'evidenza di un processo ormai saldamente in atto e sempre meno gestibile dal governo francese e, conseguentemente, dall'Europa che si sta crogiolando nelle sue perversioni dialettiche, incurante della valanga che la sommergerà.
Il Vaticano, dal canto suo, continua a navigare sulle onde di un mieloso ecumenismo senza alcuna presa di coscienza dell'ora solenne che si prospetta.
¥¥¥

Anonimo ha detto...

Caro tralcio, se siamo dove siamo lo dobbiamo al 'volemose bbbene' indiscriminato, cioè sentimentalismo tanto al chilo. Gran parte dei mali che ci affliggono nascono, senza pudore, dalla esposizione delle viscere. L'amore è forte come la morte. È forte! E forte significa grazia, fede, giustizia, sacrificio e molto altro ancora, sapienza, ragione, consiglio inclusi. Delle gnagnere personalmente ne ho fin sopra ai capelli. Mi auguro che Leone sia un Santo maschio, forte, giusto capace di guidarci fuori dalla melassa ipocrita.

Anonimo ha detto...

Non so se l`avete notato, ma Leone XVI è stato il solo ad inchinarsi entrando nella Basilica, non mi sembra un dettaglio.

Anonimo ha detto...

"Prevost riconquista gli ortodossi" titola la "Verità".

Ricordare che "gli ortodossi" sono i cattolici (integrali) è pignoleria? Non credo. Quelli là sono, propriamente, greco-scismatici.

Comunque, fantastico. avranno accettato il "Filioque" e saranno rientrati dopo quasi un millennio nell'ovile?

Ahimè no: il titolo si riferisce ai colloqui russo-ucraini.

mic ha detto...

Volevo parlarne anch'io. Ma mi stanno censurando gli articoli che parlano di ebrei, di musulmani e di gay. ...

Anonimo ha detto...

Perché solo la Francia ha problemi con i mussulmani? In Germania ogni giorno 79 assalti con coltelli in ogni città con morti e feriti, Londra è ingestibile, City a parte e quartieri x ricchi la shari'a regna ovunque e tutti tacciono, da noi un po meno ma cominciano ad evidenziare ma in tv si parla di Garlasco, vi pare normale?

Laurentius ha detto...

... e tutti tacciono...

Tutti tacciono perché i mezzi di informazione - DEFORMAZIONE - e gli accoltellatori sono finanziati dai padroni del mondo, i quali se ne servono per i loro scopi. Uguale per i partiti di supposta opposizione.

Anonimo ha detto...

Per conoscere un pò meglio Papa Leone XIV:

https://www.sabinopaciolla.com/prevost-vescovo-in-peru-sempre-molto-chiaro-sulla-dottrina-della-chiesa-ma-nella-carita/

Anonimo ha detto...

"uguale per i partiti di supposta oppsizione.."
Nient'affatto. Il governo Meloni sta facendo quello che può, nella situazione difficile nella quale si trova, con limitata libertà d'azione. Si è o no astenuto quando si è trattato l'altro ieri di approvare l'incredibile documento dell'OMS sulla gestione delle future pandemie, e proprio per difendere la sovranità nazionale? L'ha dichiarato espressamente o no?
Bisognerebbe liberarsi dagli schemi precostituiti, risibili come quello di Meloni marionetta di DAvos che reciterebbe una parte già stabilita per mandare in rovina l'Italia.
ap

Anonimo ha detto...

Con un po' di fatica riesco a capire che Meloni sta facendo doppi salti mortali carpiati, ma quello che proprio non capisco perché fare sempre la graziosa con Tizio, Caio e Sempronio.