Equilibrato e condivisibile il commento di Peter Kwasniewski sul nuovo papa. Ignora tuttavia il problema dello iato generazionale già determinato dai cambiamenti indotti dalla prassi, che rischiano di diventare irreversibili, a meno che non sia concreto e non solo di facciata il ripristino delle verità calpestate che riconduca la fede nell'alveo della Tradizione.
Prime considerazioni sul nuovo papa
Vedo molto panico e pessimismo nei confronti di Leone XIV tra i tradizionalisti a causa della sua continuità mentale con Francesco. Penso che questa reazione sia un errore, per pochi semplici motivi.
1. Non avremmo mai avuto probabilità di avere un Papa che non fosse, sotto molti aspetti, in continuità con Francesco e con la mentalità del Vaticano II. Sì, avremmo sognato Sarah o Erdo o Pizzaballa ma, a pensarci bene, i progressisti hanno avuto la maggioranza fin dall'inizio; e anche un conservatore avrebbe fatto almeno un elogio a parole al suo predecessore e all'ultimo Concilio. Possiamo rimpiangerlo ad oltranza, ma "lo fanno tutti"
2. Non siamo mai stati molto propensi a sfuggire a un Papa Boomer. Tuttavia, c'è un'enorme differenza tra chi è nato nel 1936 e chi è nato nel 1955. Bergoglio è diventato maggiorenne nella delirante estasi del Vaticano II ed è stato per sempre segnato da quell'esperienza di Woodstock. Prevost aveva solo 10 anni quando il Vaticano II è terminato, e mentre anche lui cresceva nelle desolazioni post-nucleari, il rapporto con l'evento era ben diverso. Mettiamola così: Bergoglio era emotivamente codipendente dal Vaticano II, mentre Prevost si impegna solo concettualmente. Questo è un passo sul cammino verso il prossimo Papa, che non sarà concettualmente impegnato come Prevost, fino a quando non arriverà un Papa per il quale il Vaticano II è solo uno tra tanti concili, non più. Sì, è un processo dannatamente lento, ma è così che funzionano le generazioni umane, e dobbiamo ricordare che i risultati istantanei li danno i computer, non la storia.
3. Una differenza di personalità e approccio può fare una differenza ENORME sul campo. Ci sono innumerevoli indizi che Prevost abbia una personalità enormemente diversa da Bergoglio, tutto in modo positivo, e che non voglia andare in giro a farsi nemici e abbattere la gente. Se potessimo avere un po' di spazio per qualche anno, sarebbe una vittoria a questo punto. Inoltre, non c'è dubbio che una ragione per cui un americano è stato eletto è stata risolvere il disastro finanziario vaticano: "Sicuramente un americano può raccogliere fondi e risolvere i problemi! " Ma per farlo bene, bisogna smettere di fare guerra ai conservatori e ai tradizionalisti, che hanno almeno qualche influenza sulla percezione pubblica e sul flusso di donazioni. Un uomo che sta cercando di aggiustare un istituto rotto è più propenso ad esercitare discrezione e accogliere diverse parti al tavolo.
4. Lo dobbiamo a qualsiasi uomo in carica di pregare per lui, di dargli la possibilità di condurre in quell'ufficio, di lasciargli commettere alcuni errori (come farà qualsiasi essere umano caduto), e di astenersi dalla condanna prematura. Questo non è un pensiero ingenuo o un auspicio; è una questione di giustizia e carità, quello che dobbiamo ai nostri padri a tutti i livelli, in famiglia, in parrocchia, in diocesi, nella Chiesa universale.
Non fraintendetemi: non dico che non dovremmo drnunciare i mali quando è necessario. Ma dobbiamo farlo 24 ore su 24? Possiamo non esercitare un po' di autocontrollo e pregare un rosario invece di sparare al prossimo intoppo? Possiamo anche considerare... ignorando il Papa per lunghi tratti di tempo, per non cadere in una sottile papolatria che rappresenta l'avanguardia e fine del cattolicesimo?
Alcune persone che leggono questo saranno senza dubbio tentate di dire: "Aha! Allora perché non hai seguito il tuo stesso consiglio con Francesco? Lo critichi sempre! "Beh, in realtà, nei primi due anni, ho cercato di NON farlo, e di sottolineare tutte le cose buone e ortodosse che ha detto e fatto (lo potete leggere nei primi capitoli della mia "Strada dall'iperpapalismo al Cattolicesimo", vol. 2). Fu solo quando gli errori e la malvagità iniziarono a gridare al cielo vendetta che non potevo più tacere su di loro; era tempo di scontro e condanna. Con Leone XIV non siamo nemmeno VICINI a quel punto, quindi perché non iniziamo con benevolenza, piuttosto che con antagonismo?
Infine, un ricordo a tutti:
Non pregare per qualcuno perché pensi che sia senza speranza è una forma di peccato di disperazione.
La preghiera è reale, e la grazia che chiede è reale. Un Papa cattivo può peggiorare se non preghiamo per lui, e un Papa buono può diventare ancora migliore attraverso le nostre preghiere per lui. Ecco perché non smetterò mai di chiedere al Signore di mandare la Sua grazia su quest'uomo che porta sulle sue spalle il peso del mondo.
17 commenti:
C’è tanta saggezza e c’è del buon senso che desidero condividere.
Aggiungendo una motivazione che rende “denso” il ragionamento: Francesco ha manifestato l’attacco neognostico alla Chiesa, ovvero il tentativo di usare una distorta fede in Cristo per annunciare una fratellanza orizzontale che se ne serve per dirlo non essenziale.
Un attacco inedito, peggiore di tutte le persecuzioni esterne subite in venti secoli. In estrema sintesi il terzo segreto di Fatima, l’apostasia, spiritualmente equiparabile alla terza guerra mondiale con le bombe atomiche.
Leone XIV è il dito di Dio che viene a resettare il sistema? Lo spero, per Grazia. Il riavvio sarà lento, quindi non può dare soddisfazione in chi idealizza, dal momento che Cristo salva anche la carne e le piaghe restano anche dopo la resurrezione della carne.
Secondo me ha ragione su tutto.
Ma non credo che Papa Leone raccolga fondi e sistemi le finanze perché è americano.
Se sistemerà i conti lo farà perché è un matematico e perché avrà un coraggio "da leone" ad affrontare l'idra delle finanze vaticane e i desiderata della finanza internazionale.
Vedi ior, Marcinkus, BXVI, blocco Swift e Gotti Tedeschi.
E non dovrà essere solo.
I soldi americani, pur cospicui, sono antidolorifici che non guariscono la causa la causa della malattia.
Aloisius
L'articolo mi sembra equilibrato per quanto riguarda l'atteggiamento da tenere nei confronti del nuovo pontefice. Meno condivisibile il discorso sull'accettazione dei concilii. Se i cattolici romani non considerano importanti i concilli non e' la stess cosa per gli ortodossi che comsidèrano i primi sette santi concilii come le colonne della chiesa indivisa.
Stiamo commemorando il primo concilio, quello di Nicea. Ma quanti cristiani qjalsiasi sanno cosa abbia stabilito quel Concilio ?
Bel et bon texte, le commentaire de Kwasniewski. Mais j'attends tout de même avec impatience ceux d'Enrico Maria Radaelli et de Mgr Viganò.
Le casse piangenti saranno anche state un motivo per eleggerlo come lo é stato Trump e l' assegno milionario staccato post mortem Franciscus. A parte che ..pare... siano incassi regolari .. non lo sapevo...sospesi nel periodo Bergoglio, e che la ue ne stacchi pochi presumesi dovendo guerreggiare. Certo i 2 fattori sono evidenti ( Trump vestito da papa pre conclave, e tg piangenti su casse), tuttavia la guerra é spirituale nella sostanza e quindi preghiamo ed offriamo pro Leone XIV, con la preghiera esorcismo di Leone XIII. NELLA VISIONE di quel Papa il nemico ottenne un secolo. La richiesta della Madonna di Fatima della consacrazione della Russia, se ben ricordo, fu fatta nel 1929. Quindi 1929- 2029? 1929 fu anche l' anno in cui il vaticano divenne uno stato politico di nuovo..Che Iddio abbrevi i tempi della vittoria del Cuore Immacolato e la Regina delle vittorie dimostri la Sua potenza.Urge il dogma della Corredentruce richiesto a vari mistici, dopo di che ci sarebbe la pace secondo qualche santo.
Constato che molti lettori, su posizioni conservatrici (moderniste moderate), immaginano le cose di Chiesa alla stregua di quelle politiche (sempre più di bassa lega) e stimano normale la via del compromesso ammantata di copiose preghiere delle intenzioni vaghe assai. L'intenzione principale dovrebbe essere l'annientamento del modernismo, del Concilio Vaticano II e delle riforme liturgiche. Ma ai conigli conservatori simili intenzioni non passano nemmeno per la testa. E allora sì continua a menare il can per l'aria. Finché Sua Divina Maestà non porrà fine alla commedia.
Médias-Presses-Info
16 maggio 2025
Un articolo interessante, di cui riporto un estratto:
Léon XIV, les Rabbins et Nostra Aetate
Le nouveau ‘Lion’ réaffirme la sujétion et la soumission de l’église conciliaire à ces « frères aînés » chers à Jean-Paul II, devenus « pères dans la foi » sous Benoît XVI
L’American Jewish Committee s’empresse de témoigner, sur X, de son émotion face à cette soumission de l’église conciliaire au rabbinat :
« Nous sommes profondément émus que le pape Léon XIV, si tôt dans son pontificat, ait réaffirmé son engagement envers les relations entre catholiques et juifs. Dans une lettre adressée au directeur des affaires interreligieuses de l’AJC, le rabbin Noam Marans, il s’est engagé à continuer de renforcer le dialogue avec le peuple juif dans l’esprit de Nostra Ætate. À l’approche du 60e anniversaire de cette déclaration historique, nous sommes impatients de travailler ensemble pour approfondir la compréhension et la coopération ».
Mic, alla fine ritorniamo sempre allo stesso punto: Bergoglio/Francesco è solo il risultato più maturo (e più coerente) di una tendenza iniziata (al piú tardi) con Il Concilio VII?
1) Se sì, allora la scepsi mi sembra giustificata (si pensi all'uscita immediata evidenziante l'importanza di Nostra aetate. Di nuovo: il nocciolo duro del problema).
2) Se no, il moderato ottimismo mi sembra essere piú comprensibile
Mi stupisce tuttavia vedere che molte delle persone che credevo avessero visto la corretteza della tesi 1, ora sembrino ritornare alla posizione 2.
Roberto
La sinodalità, il dialogo, l'accoglienza massiccia, i tempi sempre nuovi dei bamba, la modernità, la gnosi, la continuità discontinua e molto altro ancora sono tutte infiltrazioni materialiste finissime dell'uomo che vuol stare al passo dei suoi tempi, da lui scoperti or ora e ritenuti da lui nuovi, ignorando ancora che sono vecchissimi. Il paragone, che aiuterebbe a far tana libera tutti, sarebbe quello con i classici. Qualsiasi classico che ha fatto tana ai suoi contemporanei è in grado di mostrarci che i tempi che stiamo vivendo sono stati denunciati centinaia di anni addietro. La stessa verbosità dei nostri giorni è segno che si conclude poco, se non nulla.Si parla si parla, si va si va, orecchiando, sorvolando, nel pensier fingendosi onniscienti, onnipotenti, creativi. Quasi tutte le attività dell'uomo contemporaneo sono essenzialmente masturbatorie, cioè simulano, fingono, recitano su un canovaccio neanche loro. Gli italiani, causa presenza ed insegnamento della Chiesa sono stati definiti bambini, mentre i nordici ed altri erano considerati adulti. Nei fatti, a ben vedere, cresciuti che fummo, scoprimmo che i nordici ed altri erano adolescenti disturbati. Quindi bisogna essere preparati a non ripetere gli sviamenti del passato e preparati a conoscere bene i classici, che per noi si chiama Tradizione, da assimilare personalmente, piano piano, per ritrovare l'autentico Paradiso perduto.
"Stiamo commemorando il primo concilio, quello di Nicea. Ma quanti cristiani qjalsiasi sanno cosa abbia stabilito quel Concilio ?"
Lo abbiamo ricordato proprio di recente qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2025/05/il-20-maggio-prossimo-ricorrono-1700.html?m=1
Sembra si dia per scontato nella Chiesa cattolica che il Modernismo sia stato oggetto di grazia o indulto. Le considerazioni le farei su questo e poi su tutto quanto ne consegue, a cascata. Nella Chiesa cattolica è avvenuto un fatto molto grave: i modernisti o neomodernisti ("progressisti" è un eufemismo) hanno preso il potere una sessantina di anni fa e non lo hanno più mollato, o meglio gli si è consentito di non mollarlo, che è come se nella società civile il reo prendesse il posto del giudice e nessuno si incaricasse di riportare ordine nello Stato. Un fatto gravissimo e tuttora tollerato.
Fino a quando?
¥¥¥
Robbespierre (progressista) e Napoleone (conservatore) fanno parte di un unico processo: la rivoluzione. Bergoglio (progressista) e Leone XIV (conservatore) il processo : concilio vaticano II. La realtà oggettiva non può essere stravolta. Dall'habemus papam Leone XIV ha chiarito la direzione da prendere: continuità con Bergoglio, cioè confermare l'eresia e l'apostasia. Il resto è tutto un bel sogno sulla realtà che vorremmo. Alessandro da Roma.
la richiesta fu fatta nel 1925
Stiamo sulla Croce, accanto a Gesu'. Fiat!
Espiamo per noi e per tutti gli altri, d'altronde la SS.Vergine non ha chiesto "Penitenza, penitenza, penitenza"? SLGC!
VERITÀ E OGGETTIVITÀ
***
"Non si possono costruire relazioni veramente pacifiche, anche in seno alla Comunità internazionale, senza verità. Laddove le parole assumono connotati ambigui e ambivalenti e il mondo virtuale, con la sua mutata percezione del reale, prende il sopravvento senza controllo, è arduo costruire rapporti autentici, poiché vengono meno le premesse oggettive e reali della comunicazione" (PAPA LEONE XIV)
Nel primo discorso al corpo diplomatico, Leone XIV ha detto (stamattina) che la società deve fondarsi sulla famiglia, che è "unione stabile di uomo e donna".
Si comincia dunque a far chiarezza su questo punto fondamentale, oscurato dal suo predecessore.
Speriamo in ulteriori sviluppi positivi.
Aderisco totalmente alla tesi 1, senza riserve, purtroppo
Italia: terra di conquista
Molti immigrati arrivano senza documenti via mare, attirati da un sistema di accoglienza permissivo. Questo però spesso favorisce business illeciti e contribuisce all'aumento della criminalità, mentre il sogno che "ci pagheranno le pensioni" si rivela sempre meno credibile. Silver Nervuti
https://www.youtube.com/watch?v=vTbza_ql8jo
Posta un commento