Pertanto, non si può chiedere ai cattolici di credere nella libertà religiosa, nell'ecumenismo, nel "subsist in", nell'inesistenza del Sacrificio nella Messa, nella nuova giudeologia, nel relativismo e nelle altre impressionanti deviazioni conciliari e post conciliari. E quando dico "cattolici", intendo tutti, e non solo la Fraternità il cui ruolo, certamente provvidenziale, è comunque storicamente ed ecclesiogicamente limitato e transeunte. E le recenti, aberranti dichiarazioni di Müller, che sembrano addirittura dare veste dogmatica a tali deviazioni, contro ogni retta Dottrina e soprattutto contro la Tradizione, rappresentano un segno dei tempi che non va sottovalutato e andrebbe letto, con gli innumerevoli altri, non solo in un'ottica storica, ma metastorica. Andrebbero lette come oscure "controprofezie", tenendo presente una "teologia della storia", anche apocalittica, che la Chiesa modernista ha purtroppo smarrito. E anche questo è un segno dei tempi.
È Tradizionalista, cioè Cattolico, colui che crede nella Tradizione eterna, inerrabile, fonte della Rivelazione e anteriore alla stessa Scrittura, pietra di paragone del Magistero, che deve solo trasmetterla fedelmente e integralmente. Ha scritto il teologo Albert Lang: « La Dottrina sacra o della Fede viene annunziata dalla Chiesa perchè è divinamente rivelata e non è rivelata perchè annunziata dal Magistero della Chiesa. (...) Il Magistero non è la causa del carattere della divina Rivelazione (...) ma è solo uno strumento o un mezzo stabilito da Dio ». (Cfr. Magistero come luogo teologico Sì sì No no, anno XXXVIII n 2, 31 Gennaio 2012, pag. 1). Costui è Tradizionalista, cioè Cattolico. In quanto tale, non può credere fideisticamente nelle impressionanti deviazioni del concilio e del postconcilio, che smentiscono Verità dogmatiche precedentemente proclamate e credute.
Non è Tradizionalista, cioè Cattolico, chi proclama dogmatico il concilio e le sue affermazioni, che la Divina Provvidenza ha fatto sì che si proclamasse "non dogmatico". Infine, e mi si perdoni il salto nella miseria intellettuale contingente, non è Tradizionalista e Cattolico il modernista che, adeguandosi allo spirito dei tempi, rinnega le Verità proclamate. Per non parlare, perchè mi disgusta, di qualche neo-comunistello di sacrestia che ignora che "reazionario" è un'altra definizione di Cattolico e che essere "nostalgici" della Verità è l'unica via possibile per la Salvezza. Eterna e non eterna.
È Tradizionalista, cioè Cattolico, colui che crede nella Tradizione eterna, inerrabile, fonte della Rivelazione e anteriore alla stessa Scrittura, pietra di paragone del Magistero, che deve solo trasmetterla fedelmente e integralmente. Ha scritto il teologo Albert Lang: « La Dottrina sacra o della Fede viene annunziata dalla Chiesa perchè è divinamente rivelata e non è rivelata perchè annunziata dal Magistero della Chiesa. (...) Il Magistero non è la causa del carattere della divina Rivelazione (...) ma è solo uno strumento o un mezzo stabilito da Dio ». (Cfr. Magistero come luogo teologico Sì sì No no, anno XXXVIII n 2, 31 Gennaio 2012, pag. 1). Costui è Tradizionalista, cioè Cattolico. In quanto tale, non può credere fideisticamente nelle impressionanti deviazioni del concilio e del postconcilio, che smentiscono Verità dogmatiche precedentemente proclamate e credute.
Non è Tradizionalista, cioè Cattolico, chi proclama dogmatico il concilio e le sue affermazioni, che la Divina Provvidenza ha fatto sì che si proclamasse "non dogmatico". Infine, e mi si perdoni il salto nella miseria intellettuale contingente, non è Tradizionalista e Cattolico il modernista che, adeguandosi allo spirito dei tempi, rinnega le Verità proclamate. Per non parlare, perchè mi disgusta, di qualche neo-comunistello di sacrestia che ignora che "reazionario" è un'altra definizione di Cattolico e che essere "nostalgici" della Verità è l'unica via possibile per la Salvezza. Eterna e non eterna.
32 commenti:
che cos'è questa storia? perchè il cambio di grafica? chi te l'ha consigliata? l'altra era ottimale e assolutamente azzeccata. un consiglio di un lettore della primissima ora (e lo sai bene), che ha continuato a leggere con interesse ciascun tread di questo blog: un ripensamento non sarebbe male, dopotutto non è ciò che con classe chiedi alla stessa Chiesa, cioè di rivedere quello che ha Essa stessa elevato a superdogma e quindi intoccabile?
Forse anche la parola "cattolico/a".
è interessata dalla evoluzione del linguaggio, che caratterizza questo nostro oscuro tempo.
Si usano parole con significato certo e definito per individuare contenuti e situazioni addirittura antitetici a quelli originali e veritieri. In questo modo procede l'inganno, con una maschera che, usando sempre il solito perfido trucco vuol fare apparire il male per il bene: (Gn3,6) "Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza".
Viva Silente, viva la Verità senza sconti.
Dunque:
Non è Tradizionalista, cioè Cattolico, chi proclama dogmatico il concilio e le sue affermazioni, che la Divina Provvidenza ha fatto sì che si proclamasse "non dogmatico".
Ergo chiedo:
Come si può continuare a sostenere che DOBBIAMO essere in comunione con una Chiesa visibile dove il Prefetto (cioè custode incaricato) della Dottrina della Fede apertamente avanza simili dichiarazioni e non viene smentito dal Papa ?
Se Mueller non è cattolico, tutti noi, sottoposti alle sue imposizioni, per essere cattolici che facciamo ? dobbiamo essere in comunione con lui, perchè ha un alta carica nella Chiesa cosiddetta visibile e si ritiene cattolico pur con le sue eresie ?
o dobbiamo rimanere in comunione con la Chiesa di sempre, che condanna quelle posizioni eretiche ?
Vorrei che qualcuno illuminasse me e tutti gli ignoranti confusi, circa questa contraddizione inaudita nell'arco di quasi 2000 anni.
Siamo al solito dilemma: obbedire ad uno che ci porta lontano dalla Chiesa perenne, lontano dal "Pietro di sempre", dalla Roccia eterna, solo perchè, grazie al cv2, ora si obbedisce e basta alle autorità, che si sono poste al di sopra della Tradizione, e, sull'esemppio di Luigi XIV, pare vogliano dire:
"La Tradizione sono IO" ?
(oppure: "...ve la dò io", che fa lo stesso, secondo indirizzo conciliare liberal ecumenico) ?
che cos'è questa storia? perchè il cambio di grafica? chi te l'ha consigliata? l'altra era ottimale e assolutamente azzeccata.
Non me l'ha consigliata nessuno. Ho deciso di cambiare anche perché questa versione mi pare abbia caratteri meglio leggibili ed è un po' più colorata, il che non guasta.
Spero che nessuno si trovi spaesato.
Se Mueller non è cattolico, tutti noi, sottoposti alle sue imposizioni, per essere cattolici che facciamo ? dobbiamo essere in comunione con lui, perchè ha un alta carica nella Chiesa cosiddetta visibile e si ritiene cattolico pur con le sue eresie ?
Ester, dovresti aver tolto da un pezzo il punto interrogativo a queste tue esternazioni.
Siamo in comunione solo con ciò che non è in rottura con la Tradizione costante; il resto è spazzatura. Passata la moda, verrà spazzata via per sempre...
va beh, ma dato che sono pure juventino in terra fiorentina, sto amaranto alla Torino mi ha pure urtato i nervi. d'altronde un blog lo si giudica dai contenuti, se mi prometti che non scriverai mai forza toro, al più forza Roma o Lazio, in effetti questa cosa di te ancora ci è oscura ;), prometto di continuare a leggerti assiduamente.
Si dimentica una cosa che è, in fondo, tutto: nè la Tradizione , nè la Scrittura contano isolatamente. L'unica cosa che conta è il Vangelo proclamato e compiuto in Gesù Cristo che, come afferma il Concilio di Trento, è l'unica fonte dell'una e dell'altra e infine della Rivelazione.
allora a questo punto domando a chi è più preparato di me ( e sono davvero tanti) questo:
Can. 1364 - §1. L'apostata, l'eretico e lo scismatico incorrono nella scomunica latae sententiae, fermo restando il disposto del can. 194, §1, n. 2; il chierico inoltre può essere punito con le pene di cui nel can. 1336, §1, nn. 1, 2 e 3.
Muller sarebbe da considerare come? apostata,eretico o scismatico? ATTENZIONE PERò!Se il simpatico monsignore teutonico ricade in una di queste categorie decade automaticamente dal suo ufficio, sia di prefetto che di vescovo. Questo,ripeto,AUTOMATICAMENTE.Senza bisogno di alcuna dichiarazione da parte di nessuno...nemmeno del PApa. E quindi? chi riconosce l'autorità di uno scomunicato sedicente vescovo e prefetto?
Qualcuno potrebbe spiegare questa faccenda?potrebbe avere implicazioni davvero pesanti e,per quello che riguarda sacerdoti e vescovi diocesani, addirittura civili e penali.
Passata la moda, verrà spazzata via per sempre...
a me pare che non si tratti semplicemente di una moda, cioè un fatto culturale-estetico che si può decidere di seguire o no (liberamente) ma di un "trend" costante, un criterio di classificazione, (ai fini di una specie di censimento in fieri?), che viene imposto e prescritto perentoriamente, diramato ai livelli inferiori (come potrebbe fare un Ministro degli Interni > Prefetture) ; riassetto "governativo-(tecnico, pure qui....)in cui la stragrande maggioranza dei cattolici si troverà "trasportata" suo malgrado, come un gregge di pecorelle docili dentro un camion in viaggio, di cui non conoscono la destinazione...
mentre quei pochi che la conoscono bene, essendone stati avvisati da Fonte certa, con un certo anticipo (ad es. 5 ore prima) sono costretti ad avere torto davanti agli altri, per almeno 5 ore....
e questi passeggeri consapevoli della "meta" devono fare per forza la parte del Buffone di Kierkegaard !
Si dimentica una cosa che è, in fondo, tutto: nè la Tradizione , nè la Scrittura contano isolatamente. L'unica cosa che conta è il Vangelo proclamato e compiuto in Gesù Cristo che, come afferma il Concilio di Trento, è l'unica fonte dell'una e dell'altra e infine della Rivelazione.
E' vero che né la Tradizione né la Scrittura contano isolatamente.
Se davvero l'unica cosa che conta è il "Vangelo proclamato e compiuto in Gesù Cristo" è esso stesso Tradizione scritta preceduta da quella orale e viva degli apostoli e dei discepoli del Signore... E con la morte dell'ultimo Apostolo (l'ultimo dei Dodici) la Rivelazione è conclusa.
“sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome” Gv 20,31
Questo non significa che il Vangelo è l'unica Fonte...
Le fonti della Rivelazione sono due: la Scrittura e la Tradizione, che si integrano pur rimanendo distinte. La Tradizione, in genere orale (e se scritta, non scritta per ispirazione divina), trasmette quanto gli Apostoli hanno appreso da Cristo stesso e i loro discepoli dagli Apostoli. La Scrittura non contiene tutta la Tradizione perché vi sono escluse verità trasmesse solo oralmente quali, ad esempio, il Battesimo dei bambini, il numero settenario dei Sacramenti ecc... Perciò tutta l’antichità cristiana esalta, a fianco della Sacra Scrittura, la Tradizione quale canale trasmettitore della divina Rivelazione. Inoltre esistono Verità contenute nella Scrittura in modo implicito e che la Chiesa ha esplicitato attraverso i dogmi e che si trasmettono poi col Magistero.
Eh no, non è così: puoi rileggerti il decreto del Concilio di Trento sulla Rivelazione?
Grazie, cara Mic, per aver proposto qualche mio pensiero.
P.S. La nuova grafica del sito non mi dispiace affatto. Sembra anche a me più ordinata e più - sobriamente - colorata.
Il sacrosanto, ecumenico e generale concilio tridentino, legittimamente riunito nello Spirito santo, sotto la presidenza dei medesimi tre legati della sede apostolica, ha sempre presente che, tolti di mezzo gli errori, si conservi nella chiesa la stessa purezza del Vangelo, quel Vangelo che, promesso un tempo attraverso i profeti nelle scritture sante (l4), il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio di Dio, prima promulgò con la sua bocca, poi comandò che venisse predicato ad ogni creatura (15) per mezzo dei suoi apostoli, QUALE FONTE DI OGNI VERITA' salvifica e della disciplina dei costumi.
E poiché il sinodo sa che questa verità e disciplina è contenuta nei libri scritti e nelle tradizioni non scritte - che raccolte dagli apostoli dalla bocca dello stesso Cristo e dagli stessi apostoli, sotto l’ispirazione dello Spirito santo, tramandate quasi di mano in mano (16), sono giunte fino a noi, — seguendo l’esempio dei padri ortodossi, con uguale pietà e pari riverenza accoglie e venera tutti i libri, sia dell’antico che del nuovo Testamento, - Dio, infatti, è autore dell’uno e dell’altro ed anche le tradizioni stesse, che riguardano la fede e i costumi, poiché le ritiene dettate dallo stesso Cristo oralmente o dallo Spirito santo, e conservate con successione continua nella chiesa cattolica.
Grazie di cuore a Simone da Varagine, comm. 14.28.
Vedo che ha posto quesiti molto più gravi e circostanziati rispetto ai miei, che in fondo si ponevano lo stesso problema: quale autorità riconoscere a un personaggio di fede deviante dall'ortodossia, visto che ricopre un alto incarico.
Le conseguenze della presunta obbedienza dei sottoposti sarebbero gravissime, mi par di capire.
Spero che alle domande precise e poste con competenza tecnica da un blogger molto più preparato di me qualcuno vorrà rispondere, dato che le mie domande erano troppo stupide o ripetitive (e di ciò sono spiacente).
Ringrazio sempre chi pone e chi offre domande e risposte illuminanti a vantaggio di tutti, grandi e piccoli.(1a Opera di misericordia spirituale)
Leggerò le risposte con massima attenzione, visto che non mi sembrano quesiti di poco conto.
quando uno è piuttosto "de coccio..."
conviene dir le cose più chiare, così:
"Ester, dovresti aver tolto da un pezzo..... queste tue esternazioni" (che non interessano proprio nessuno).
Infatti, se uno toglie solo i punti interrogativi, quelle esternazioni diventano affermazioni, cioè:
Dobbiamo essere in comunione con Muller ecc.
Non so se Mic volesse dire questo.
Non ha avuto il coraggio di dire "Ester, piantala di fare domande a cui nessuno risponderà".
tanto vale dire: piantala proprio, la nave va dove va.
Dobbiamo essere in comunione con Muller ecc.
Non so se Mic volesse dire questo.
Ovvio che non intendevo dire questo. E' che mi sono spiegata male.
E' ora di smetterla di fare quelle domande come se davvero dovessimo esser costretti.
Non lo siamo e basta.
E mi piacerebbe che la piantassimo con le geremiadi, se non per quanto che è necessario e giusto.
a me pare che non si tratti semplicemente di una moda, cioè un fatto culturale-estetico che si può decidere di seguire o no (liberamente) ma di un "trend" costante, un criterio di classificazione, (ai fini di una specie di censimento in fieri?), che viene imposto e prescritto perentoriamente, diramato ai livelli inferiori (come potrebbe fare un Ministro degli Interni > Prefetture) ; riassetto "governativo-(tecnico, pure qui....)in cui la stragrande maggioranza dei cattolici si troverà "trasportata" suo malgrado, come un gregge di pecorelle docili dentro un camion in viaggio, di cui non conoscono la destinazione...
Non intendevo 'moda' nel senso estetico-culturale, ovviamente; ma moda nel senso di "andazzo" tendenza...
La tendenza attuale è decisamente modernista. Ma dobbiamo dedurre per fede che non potrà durare e che la verità sarà ripareggiata.
Come e quando non lo posso sapere; ma nel frattempo si continua a custodire, difendere diffondere e aver fiducia nel Signore.
Il Concilio di Trento affermò che le fonti della Rivelazione sono due: Tradizione e Sacra Scrittura; non sola Scrittura o sola Tradizione.
Riporto quanto lessi a suo tempo del "Gherardini a pag. 122 del suo libro "Concilio Ecumenico Vaticano II, un discorso da fare". Anche la Tradizione orale deve essere completata dalla Sacra Scrittura.
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Quanto alla Tradizione, sia come l'atto che trasmette la rivelazione, sia come il fatto di tale trasmissione, è sì, raccolta nella Scrittura stessa, nei Simboli della Fede, nella patristica e nella funzione magisteriale della Chiesa, ma il suo contenuto non necessariamente e non tutto vi è incluso e resta per questo motivo un certo margine o vuoto, che rende alquanto azzardata l'affermazione di DV9: "Trasmette integralmente la Parola di Dio".
Ester ti ringrazio ma le tue domande mi hanno stimolato a considerare anche altri aspoetti (vedi che non erano affatto stupide!)
Bisogna considerare anche un altra faccenda: per quello che riguarda i sacerdoti e vescovi diocesani si verrebbe a generare, in caso di scomunica LAtae Sententiae, un caso non di poco conto. Decadendo sicuramente dall'ufficio che ricoprono diventerebbero "abusivi" anche per le leggi italiane. Sicuramente non potrebbero più svolgere le attività di pubblico ufficiale pena la nullità dell'atto . Non ne sono sicuro,qui ci vorrebbe un buon avvocato, ma potrebbero esserci anche problematiche sull'occupazione di canoniche o episcopi...ma qui bisognerebbe spulciare il concordato per bene. Sicuramente i fedeli, dal punto di vista ecclesiale, sarebbero svincolati da ogni dovere nei confronti dello scomunicato. Ma anche qui...chi dichiara se tizio o caio è eretico,scismatico o apostata?
All'anonimo (perché non darsi un nick?) che cita il Concilio di trento)
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Credo che Mic abbia omesso nel suo commento la parola Rivelazione, o Parola di Dio.
La Rivelazione può essere scritta (Sacra Scrittura) e non scritta (tramandata verbalmente dagli Apostoli e dalla Chiesa sino ai nostri giorni). Questa Rivelazione non scritta o Tradizione orale, è detta non scritta perché non è scritta per ispirazione divina, cioè non è contenuta nei Libri Sacri, il che non significa che non posssa trovarsi in qualche altro testo.
Mic fa l'esempio del Battesimo dei bambini che è Tradizione, in quanto non scritto in nessun libro ispirato, ma riferito dagli autori ecclesiastici.
Marco Marchesini ha detto...
Il Concilio di Trento affermò che le fonti della Rivelazione sono due: Tradizione e Sacra Scrittura; non sola Scrittura o sola Tradizione.
No, non è così. Leggetevi per favore il testo del decreto sulla scrittura del Concilio di Trento. L'unica fonte è il Vangelo di Gesù Cristo (intendendo non solo quello scritto o orale, ma quello rivelato e compiuto dal Signore Gesù Cristo stesso). Da questa unica fonte si illuminano e prendono corpo sia la scrittura che la Tradizione. E basta di dare lezioncine, per favore.
Simone da Varagine ,
i fedeli della FSSPX per i matrimoni come fanno? Celebrano il matrimonio in comune prima o dopo quello nelle chiese della FSSPX? I Sacerdoti della FSSPX registrano tutti gli atti e poi li trasmettono in Curia?
"89 D. Ditemi: che cosa è la Tradizione?
R. La Tradizione é la parola di Dio non scritta, ma comunicata a viva voce da Gesù Cristo dagli Apostoli, e giunta inalterata, di secolo in secolo per mezzo della Chiesa fino a noi.
890 D. Dove si contengono gl'insegnamenti della Tradizione?
R. Gl' insegnamenti della Tradizione si contengono principalmente nei decreti dei Concilî, negli scritti dei santi Padri, negli atti della Santa Sede, nelle parole e negli usi della sacra Liturgia.
891 D. In qual conto si deve tenere la Tradizione?
R. La Tradizione si deve tenere in quel medesimo conto in che si tiene la parola di Dio rivelata, contenuta nella Sacra Scrittura". Catechismo di San Pio X
"I Sacerdoti della FSSPX registrano tutti gli atti e poi li trasmettono in Curia?"
Ma che differenza fa?
Il Concilio Vaticano II, ha cambiato il fine del matrimonio e
suo giudice presidente è pedarasta, ebreo e omosessuale. Leggi il testo:
«Se debe excomulgar a quienes rechacen a hebreos»: falso converso cabalista, ahora juez de la Rota Romana
http://forocatolico.wordpress.com/2012/05/06/se-debe-excomulgar-a-quienes-rechacen-a-hebreos-neoconverso-y-sodomi-pederasta-ahora-juez-de-la-rota-romana/
a Simone da Varagine che dice:
«Muller sarebbe da considerare come? apostata,eretico o scismatico? ATTENZIONE PERò!Se il simpatico monsignore teutonico ricade in una di queste categorie decade automaticamente dal suo ufficio, sia di prefetto che di vescovo. Questo,ripeto,AUTOMATICAMENTE.Senza bisogno di alcuna dichiarazione da parte di nessuno...nemmeno del PApa. E quindi? chi riconosce l'autorità di uno scomunicato sedicente vescovo e prefetto?»
Attenzione a dare con troppa facilità etichette di eretico o di apostata, poiché sarebbe fin troppo semplice trovare discorsi, interviste, atteggiamenti censurabili o ambigui in una gran quantità di ecclesiastici. Tuttavia la patente di eretico la si riceve di fronte ad un atto formale, come una presa di posizione ufficiale nel pieno esercizio delle proprie funzioni, non quando si esprime un'opinione al bar o a un giornalista.
Il Concilio Vaticano II, ha cambiato il fine del matrimonio e
suo giudice presidente è pedarasta, ebreo e omosessuale. Leggi il testo:
Anonimo,
ci dissociamo da questo giudizio che oltre a non riguardare la discussione, esprime termini che non ci permetteremmo mai di usare...
Il discorso su Nostra Aetate lo abbiamo già affrontato qui ed è ora oggetto di uno studio specifico e ancor più approfondito.
Certi commenti non andrebbero neppur pubblicati.
No, non è così. Leggetevi per favore il testo del decreto sulla scrittura del Concilio di Trento. L'unica fonte è il Vangelo di Gesù Cristo (intendendo non solo quello scritto o orale, ma quello rivelato e compiuto dal Signore Gesù Cristo stesso). Da questa unica fonte si illuminano e prendono corpo sia la scrittura che la Tradizione. E basta di dare lezioncine, per favore.
Premesso che qui non si fanno lezioncine, si parla di ciò che è cattolico e si denuncia ciò che non lo è, invito Anonimo che pretende lui da darci lezione di leggere attetamente il disposto del Cocnilio Tridentino:
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Il sacrosanto, ecumenico e generale Concilio Tridentino, legittimamente riunito nello Spirito santo, sotto la presidenza dei medesimi tre legati della Sede Apostolica, ha sempre presente che, tolti di mezzo gli errori, si conservi nella Chiesa la stessa purezza del Vangelo, quel Vangelo che, promesso un tempo attraverso i profeti nelle scritture sante (l4), il signore nostro Gesú Cristo, figlio di Dio, prima promulgò con la sua bocca, poi comandò che venisse predicato ad ogni creatura (15) per mezzo dei suoi apostoli, quale fonte di ogni verità salvifica e della disciplina dei costumi.
E poiché il Sinodo sa che questa verità e disciplina è contenuta nei libri scritti e nelle tradizioni non scritte - che raccolte dagli apostoli dalla bocca dello stesso Cristo e dagli stessi apostoli, sotto l’ispirazione dello Spirito santo, tramandate quasi di mano in mano (16), sono giunte fino a noi, - seguendo l’esempio dei padri ortodossi, con uguale pietà e pari riverenza accoglie e venera tutti i libri, sia dell’antico che del nuovo Testamento, - Dio, infatti, è autore dell’uno e dell’altro ed anche
le tradizioni stesse, che riguardano la fede e i costumi, poiché le ritiene dettate dallo stesso Cristo oralmente o dallo Spirito santo, e conservate con successione continua nella Chiesa cattolica.
E perché nessuno possa dubitare quali siano i libri accettati dallo stesso Sinodo come sacri, esso ha creduto opportuno aggiungere a questo decreto l’elenco.
[Segue l'enumerazione di tutti i libri canonici dell'Antico e del Nuovo Testamento]
Se qualcuno, poi, non accetterà come sacri e canonici questi libri, interi con tutte le loro parti, come si è soliti leggerli nella Chiesa cattolica e come si trovano nell’edizione antica della volgata latina e disprezzerà consapevolmente le predette tradizioni, sia anatema.
Qualcuno vuol dare lezioncine, e allora si legga il Vangelo e studi con l'aiuto di testi di teologi seri.
Ho già sopra detto in povere parole cosa sia la Tradizione: la Rivelazione non scritta (cioè non è scritta per ispirazione divina in qualche libro della Sacra Scrittura), ma è orale.
Si parla di "divina" quando contiene e tramanda l'insegnamento dagli Apostoli appreso direttamente da Gesù; di "divino-apostolica" quando gli Apostoli conobbero la Verità per ispirazione dello Spirito Santo, giusta la nota frase di Gesù riportata da Gv 14,26: ...il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà in mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi suggerirà tutto ciò che io v'ho detto".
Rileggendo i vari commenti della discusione, mi sembra che MIC già nel suo primo intervento era chiara, intendendo che la Tradizione non scritta è detta tale perché non contenuta nei Libri Sacri.
Resta comunque altrettanto chiaro il neo-protestantesimo dell'ANONIMO
che sostiene eser solo il Vangelo fonte della Rivelzione. Non cita neppure l'Antico Testamento né il Nuovo Testamento nella sua interezza, oltre ad ignorar l'effettivo valore della Sacra Tradizione.
Resta comunque altrettanto chiaro il neo-protestantesimo dell'ANONIMO
A giudicare dal sistema di considerare valido e di enucleare da un contesto solo ciò che fa comodo alla sua visione delle cose, credo di intuire la formazione di appartenenza del neo-pretestante, giustamente definito tale da Dante...
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