Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 12 marzo 2015

S. Alfonso Maria de' Liguori: Avvertimenti necessari per salvarsi

Avvertimenti necessari...per salvarsi

(S. Alfonso Maria de Liguori, “OPERE ASCETICHE” Vol. II, pp. 197 - 200, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 1962)

La teologia di S. Alfonso, la sua ascetica e la sua morale, nascono da una fede incorrotta e da un'anima apostolica.

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Iddio vuole salvi tutti: Omnes homines vult salvos fieri. 1 Tim. 2. 4. E vuol dare a tutti l'aiuto necessario per salvarsi; ma non lo concede se non a coloro che lo dimandano, come scrive S. Agostino: Non dat nisi petentibus. In Psalm. 100 1. Ond'è sentenza comune de' Teologi e Santi Padri, che la Preghiera agli Adulti è necessaria di necessità di mezzo, viene a dire, che chi non prega, e trascura di dimandare a Dio gli aiuti opportuni per vincere le tentazioni, e conservare la grazia ricevuta, non può salvarsi.

Il Signore all'incontro non può lasciare di conceder le grazie a chi le dimanda, perché l'ha promesso. Clama ad me, et exaudiam te. Jer. 33. 3. Ricorri a me, ed Io non mancherò di esaudirti. Quodcunque volueritis, petetis, et fiet vobis. Jo. 15. 7. Dimandate da Me quel che volete, e tutto otterrete. Petite, et dabitur vobis. Matth. 7. 7. Dimandate e vi sarà dato. Queste promesse non però non s'intendono fatte per beni temporali, perché questi Iddio non li dà, se non quando sono per giovare all'Anima; ma per le grazie spirituali le ha promesse assolutamente ad ognuno, che ce le dimanda; ed avendocele promesse, è obbligato a darcele: Promittendo debitorem Se fecit, dice S. Agostino. De Verb. Dom. Serm. 2 2

Bisogna poi avvertire, che Dio ha promesso di esaudir la Preghiera, ma a riguardo nostro è precetto grave il pregare. Petite, et dabitur vobis. Matth. 7. 7. Oportet semper orare. Luc. 18. 1. Queste parole petite, oportet, come insegna S. Tommaso (3. p. q. 39. a. 5.) importano precetto grave, che obbliga per tutta la vita, e specialmente quando l'Uomo si vede in pericolo di morte, o di cadere in peccato; perché allora, se non ricorre a Dio, certamente resterà vinto. E chi trovasi già caduto in disgrazia di Dio, esso commette nuovo peccato, se non ricorre a Dio per aiuto ad uscire dal suo miserabile stato. Ma Dio potrà esaudirlo, vedendolo - 198 - fatto suo nemico? Si, ben l'esaudisce, quando il peccatore umiliato lo prega di cuore a perdonarlo; poiché sta scritto nel Vangelo: Omnis enim qui petit, accipit. Luc. 11. 10. Dicesi omnis, ognuno sia giusto, sia peccatore, quando prega, Dio ha promesso di esaudirlo. In altro luogo dice Dio: Invoca me, et eruam te. Psalm. 49. 15. Chiamami, ed Io ti libererò dall'Inferno, ove stai condannato.

No, che non vi sarà scusa nel giorno del Giudizio, per chi muore in peccato. Né gli gioverà dire, ch'egli non avea forza di resistere alla tentazione, che lo molestava; perché Gesù Cristo gli risponderà: se tu non l'avevi questa forza, perché non l'hai domandata, ch'Io ben te l'avrei data? E se già eri caduto in peccato, perché non sei ricorso a Me, ch'Io te ne avrei liberato?

Pertanto, Lettor mio, se vuoi salvarti, e mantenerti in grazia di Dio, bisogna, che spesso lo preghi a tenerti le mani sopra. Dichiarò il Concilio di Trento (Sess. 6. cap. 13. can. 22.) che a perseverare l'Uomo in grazia di Dio, non basta l'aiuto generale che Egli dona a Tutti, ma vi bisogna un aiuto speciale, il quale non si ottiene se non colla Preghiera. Perciò dicono tutti i Dottori, che ciascuno è tenuto sotto colpa grave a raccomandarsi spesso a Dio con domandargli la santa perseveranza, almeno una volta il mese. E chi si trova in mezzo a più occasioni pericolose, è obbligato a domandare più spesso la grazia della perseveranza.

Molto giova poi per ottenere questa grazia il mantenere una divozione particolare alla Madre di Dio, che si chiama la Madre della Perseveranza. Chi non si raccomanda alla Beata Vergine, difficilmente avrà la perseveranza; mentre dice S. Bernardo 3, che tutte le grazie divine, e specialmente questa della perseveranza, ch'è la maggiore di tutte, vengono a noi per mezzo di Maria.

Oh volesse Dio, ed i Predicatori fossero più attenti ad insinuare ai loro Uditori questo gran mezzo della Preghiera! Alcuni in tutto il lor Quaresimale appena la nomineranno una o due volte, e quasi di passaggio; quando dovrebbero parlarne di proposito più volte, e quasi in ogni Predica; gran conto dovran renderne a Dio, se trascurano di farlo E così anche molti Confessori attendono solo al proposito de' Penitenti di non offender più Dio; e poco si prendono fastidio d'insinuar loro la preghiera, per quando saran tentati di nuovo a cadere; ma bisogna persuadersi, che quando la tentazione è forte, se il Penitente non domanda aiuto a Dio per resistere, poco gli serviranno tutti i propositi fatti, la sola preghiera può salvarlo. È certo che chi prega, si salva, chi non prega, si danna.

E perciò, Lettor mio, replico, se vuoi salvarti, prega continuamente il Signore, che ti dia luce e forza di non cadere in peccato. In ciò bisogna essere importuno con Dio, in domandargli questa grazia. Haec importunitas (dice S. Girolamo) apud Dominum opportuna est 4. Ogni mattina non lasciar di pregarlo a liberarti da' peccati di quel giorno. E quando si affaccia alla mente qualche mal pensiero, o qualche cattiva occasione, subito, senza metterti a discorrere colla tentazione, subito ricorri a Gesù Cristo, e alla Santa Vergine, dicendo: Gesù mio aiutami, Maria SS. soccorrimi. Basta allora nominare Gesù e Maria, per svanir la tentazione; ma se la tentazione persiste, seguita ad invocare Gesù e Maria per aiuto, che non resterai mai vinto.


1 [5-6.] S. AGOST., In Ps. 102, n. 10: «non dat nisi petenti»; PL 37, 1324.  
2 [20-21.] S. AGOST., Sermo 110 (al. 31 De verbis Dom. ), c. IV, n. 4; PL 38, 640-641.
3 [26.] S. BERNARDO, Sermo de aquaeductu, n. 7; PL 183, 441. 
4 [7-8.] Ps.-s. s. GIROL., Epist. 39 (al. Hom. super  Matth., ma Luc. 11), n. 4; PL 30, 277.

19 commenti:

Angelo Busico ha detto...

Ringrazio Josh per avermi permesso di gustare nel linguaggio originale di Sant'Alfonso questa perla che avevo scoperto appena un mese fa acquistando una delle pubblicazioni che una notissima casa editrice marchigiana sta meritoriamente dedicando alle opere di questo gigante della nostra Fede. La pubblicazione alla quale alludo, curata da padre Gilberto Silvestri, ha per titolo "Conversare con Dio - Il gran mezzo della preghiera"; nel caso specifico, la traslazione nel linguaggio corrente si può ritenere soddisfacente.

Anonimo ha detto...

OT THeremnantnewspaper.com. 'Afraid of Pope Francis: a sobering Email from Father Anonymous'.

Josh ha detto...

Angelo, grazie del passaggio.

Già, S. Alfonso ha il dono di quella bella prosa diretta e sanguigna,
e allo stesso tempo conosce così bene le pieghe dell'animo umano nei suoi sbandamenti alla ricerca di Dio.

E' sempre attuale, i suoi consigli diretti e ben assestati, come tutti i moniti che provengono da chi ha realizzato un vero incontro con Cristo e permane nella Sua luce.

Colui che afferma 'cielo e terra passeranno, ma le mie parole non passeranno'
ha parole di vita eterna:
in ogni epoca chi Lo ha creduto, Lo ha creduto in questa maniera, come un Dio vivente e presente, non "da aggiornare".

Parole che non mutano con le mode o con pretesi evoluzionismi e ammodernamenti e "trend", che nelle richieste della vita morale non ci sono:
lì siamo sempre i soliti peccatori, come 2000 anni fa, abbiamo sempre bisogno di Redenzione, di realizzare la conversione, la nostra nuova nascita spirituale, e una vita santificata.

'SIATE PERFETTI COM'È PERFETTO IL PADRE VOSTRO CHE È NEI CIELI' (MT 5, 48)

Un invito indicibile, quasi al di là dell'umana comprensione, che non ammette replica.

S. Alfonso sapeva porgere l'indicibile ai piccoli, non esaltando la misericordia in concorrenza con la giustizia, o a scapito di quest'ultima.

Anonimo ha detto...

Josh, peccati, tentazioni, inferno, preghiera … sei un irredimibile preconciliare, ottuso e rigido: aggiornati ! L’inferno non esiste e se esiste è vuoto: non sai che Dio è solo misericordia ? Non sai che siamo già tutti salvi ? Non sai che il tempo impiegato per la preghiera, è sterile ? Non sai che bisogna aggiornare la clausura ? Sono scuse, tutte scuse per rifiutare il lavoro a tempo pieno nell’ospedale da campo.

Un’esperienza: stavo confessando peccati contro i primi comandamenti (offese quindi SOLO a Dio, tipo troppo poco tempo dedicato alla preghiera). Faccia annoiata del prete (quando si usavano i confessionali, che avevano la loro ragion d’essere per tanti motivi, certi sguardi non potevano fare danno )…. andiamo al sodo, saltiamo i “preamboli” … “ma nei confronti delle altre persone ?”

Anna

mic ha detto...

Importante questo soffio d'aria pura per ristorarci e richiamarci alla verità chiara e limpida, aiutandoci a verificare la nostra fedeltà e a chiedere continuamente la grazia necessaria.

Sull'onda dell'esperienza di Anna, mi è capitato di dover sottolineare ad un confessore occasionale quelle che avvertivo come mie "responsabilità" davanti al Signore e che lui invece minimizzava. Anche se a volte c'è bisogno di chi aiuti a distinguere le vere responsabilità dagli scrupoli... solo veri sacerdoti sanno guidare davvero le anime. Ma ci sono ed è un dono immenso incontrarli!

Anonimo ha detto...

Se qualcuno oggi parla di peccato è soltanto per riferirsi al peccato SOCIALE.

Purtroppo tutti i fedeli che conosco mi dicono che è difficilissimo andare all'inferno (salvo tu non uccida qualcuno- non certo con l'aborto).

GUARDATE COME HANNO VOTATO IERI I PARLAMENTARI EUROPEI DEL PD CIRCA LA RACCOMANDAZIONE AGLI STATI DI RENDERE PIU' EFFETTIVO IL DIRITTO ALL'ABORTO (su bussolaquotidiana).

Sono cattolici questi?


ilfocohadaardere ha detto...

Bellissimo! Questi Santi meravigliosi ci sostengono...E' la bellezza incomparabile della Chiesa Cattolica...La Comunione dei Santi! Buona, fruttuosa Quaresima a tutti i fratelli in Cristo!

Alba ha detto...

Magnifico ! Casa di Dio nuovamente aperta e viva !
Chiesa di S.Caterina da Siena, L.go Magnanapoli RM
Celebrazioni Liturgiche guidate da Suore americane

Da Lunedì a Sabato Apertura ore 7.30
ore 8.oo S.Messa ed Esposizione Eucaristica
ore 9.3o Coroncina Angelica
ore 11.oo S.Rosario
ore 12.oo Angelus
( il sabato chiuso dalle ore 12.o5 alle ore 14.55 )
ore 15.oo Ora Nona e coroncina Divina Misericordia
ore 16.oo Via Crucis ( venerdì di Quaresima )
ore 17.oo Vespero e Reposizione Eucaristica
ore 17.3o S.Messa
Al termine chiusura della Chiesa

Domenica e Festivi
ore 9.oo Apertura Chiesa : Esposizione Eucaristica
ore 10.3o Reposizione Eucaristica
ore 11.oo S.Messa
Di seguito Angelus e Chiusura della Chiesa
ore 15.oo Apertura Chiesa : Esposizione Eucaristica
ora Nona e Coroncina Divina Misericordia
ore 17.oo Vespero e Reposizione Eucaristica
ore 17.3o Santa Messa
Altermine Chiusura della Chiesa

E'SEMPRE DISPONIBILE UN SACERDOTE PER LE CONFESSIONI


P.S. : Chi lavora nei pressi ( es. nella pausa pranzo ), . puo' infiammare d'amore per Dio alla presenza
di Gesu' Eucaristia e della Beata Vergine Maria di Fatima
cantando e pregando insieme alle suore . Ringraziamo Dio anche per quest'altra occasione che ci ha offerto .
Da bambina , prima di recitare il Rosario chiedevamo l'aiuto di S.Caterina e S.Domenico.
Santa Quaresima a tutti !

Franco ha detto...

Da Gianni Baget Bozzo "L'Anticristo" (2001 ):

"L'esistenza e la potenza del diavolo è una rivelazione propria di Gesù. Nell'Antico Testamento il diavolo è una figura subalterna che non ha alcun ruolo nella rivelazione biblica. Invece chi ci rivela il demonio è Gesù: i testi che nei Vangeli sinottici parlano degli indemoniati, di Beelzebul, di Mammona, di Satana sono i più significativi.
E' ben chiaro già nei Sinottici che Satana è
l'avversario, che Gesù è venuto a liberare l'uomo dal regno di Satana... Si può
nascondere questa singolarità del Vangelo, ricondurla ai costumi del tempo, banalizzare Gesù come un curatore di pazzi, che gioca con demoni e porci, senza abbassare radicalmente il testo evangelico, senza togliere ad esso la densità teologica che lo accompagna? E se chi legge è un credente, può pensare che Dio si sia fatto uomo per lottare contro delle fantasie
di paese, per mentire così rigorosamente ai suoi fedeli chiamando demonio ciò che demonio non era e non aveva lo status che Gesù gli attribuiva? Nei Vangeli sinottici il regno di Dio sta di fronte al regno di Satana: se il regno di Dio scaccia quello di Satana, questo vuol dire che SATANA E' L'ANTAGONISTA DI DIO, CHE DIO HA ACCETTATO DI AVERE UN ANTAGONISTA E DI AFFIDARE ALL'UOMO LA SCELTA. Ciò indica il livello di Satana, la sua singolare "parità" con Dio...
Che strano voler depersonalizzare il diavolo quando egli agisce nei Vangeli con tutta l'intelligenza e la volontà della persona! Oggi Satana è per i teologi il nulla, una non persona. Perdere Satana significa perdere il livello teologico del Vangelo, non intendere più il Vangelo come storia del Figlio di Dio. L'esegesi che spiega tutto dal basso non si incontra con l'esegesi credente che invece muove dall'alto, cioè dal contenuto della fede...
Il peccato angelico, quindi il diavolo, è al centro della Rivelazione cristiana. Se gli agenti in gioco sono solo due, Dio e uomo, la Croce diviene incomprensibile. Diviene comprensibile solo se vi è un terzo agente, il diavolo, la libertà sracreaturale dell'angelo caduto". ( pagg. 105-111 ).

Al centro della predicazione di santi controriformistici come sant'Alfonso de'Liguori e il Santo Curato d'Ars c'è l'istanza della salvezza dell'anima, non quella del progresso.
l

Josh ha detto...

Anna, è capitato anche a me al confessionale quanto dici, perchè l'abitudine è ormai quella.

Trascurare l'aspetto verticale, e essere 'inquisiti' in eventuali 'peccati sociali'.

Se è pur vero che "Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede" (1 Giovanni 4), è anche vero che tutto l'atteggiamento e il comportamento discende dall'amore a Dio (e infatti l'ordine dei Comandamenti inizia con Dio perchè è dal nostro relazionarci a Lui che tutto discende)

A me è stato chiesto se ho dei rancori...boh....in tutta franchezza non ho faccia arcigna, e sono proprio cose lontane dal mio carattere, ma paiono interessare solo cose di questo tipo. Tanto più che non ho il tempo nè materiale nè spirituale di avere dei rancori.

L'importanza del Sacramento della Confessione è grande e aiuta a progredire attraverso la Grazia, quando tutto si svolge a dovere.

ma chi sente più oggi esortazioni come queste?

S. Alfonso

"E così anche molti Confessori attendono solo al proposito de' Penitenti di non offender più Dio; e poco si prendono fastidio d'insinuar loro la preghiera, per quando saran tentati di nuovo a cadere; ma bisogna persuadersi, che quando la tentazione è forte, se il Penitente non domanda aiuto a Dio per resistere, poco gli serviranno tutti i propositi fatti, la sola preghiera può salvarlo. È certo che chi prega, si salva, chi non prega, si danna.
E perciò, Lettor mio, replico, se vuoi salvarti, prega continuamente il Signore, che ti dia luce e forza di non cadere in peccato. In ciò bisogna essere importuno con Dio, in domandargli questa grazia."

RIC ha detto...

Il Papa mancato....


Chiesa, in Lombardia oratori aperti ai musulmani. Scola: "Per noi sono una ricchezza"



http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/03/12/news/chiesa_in_lombardia_oratori_aperti_ai_musulmani_scola_per_noi_sono_una_ricchezza_-109391715/?ref=HREC1-5

Josh ha detto...

Grazie anche al Foco, serena Quaresima a tutti voi;

ad Alba con la sua bella notizia:

l'Adorazione Eucaristica è anche per me fondamentale, perchè ritengo che in quella preghiera di adorazione
Dio si comunichi moltissimo a noi, se solo sappiamo fare silenzio e metterci in ascolto;

e a Franco che ci regala perle quotidiane dal nuovo libro.

E' proprio così
Gesù è venuto a liberare l'uomo dal regno di Satana... Non si può
nascondere questo messaggio del Vangelo e ridurlo a folclore del tempo.
Quella battaglia è la stessa oggi e fino alla fine quando satana sarà distrutto, per ora è già vinto in Cristo, ma anche noi dobbiamo vincere con Gesù. Anche a partire da noi stessi.

Romani 16,20...
"Il Dio della pace stritolerà ben presto satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi."

Franco ha detto...

Non credo di essere molto in OT se vi segnalo su YouTube una FORMIDABILE conferenza di un'ora su santa Caterina da Siena tenuta da un professore di Storia laico, divulgatore molto noto e bravissimo: Festival della mente - Alessandro Barbero. Come pensava una donna nel Medioevo? 1. Caterina da Siena. Ne viene fuori l'immagine assolutamente travolgente di una mistica che poteva influire sulla politica del suo tempo a tutti i livelli APPUNTO PERCHE' PRIMA DI TUTTO ERA UNA MISTICA. Grandissima Marta perchè era una grandissima Maria.
La conferenza fa capire quale ruolo avesse ai tempi la santità nel senso più tradizionale del termine.

@ Josh. In quel libro ho trovato una straordinaria capacità di puntualizzare i termini del grande dramma che si sta svolgendo: " " "l'agonia del Cristianesimo", anche nella connotazione data al termine da Miguel De Unamuno, un uomo dalle tendenze profondamente mistiche che non riusciva a credere nella religione della sua infanzia, soffrendo terribilmente di questo scarto fra il suo cervello di intellettuale ultracritico e il suo cuore di spagnolo all'antica.

Franco ha detto...

Scusate il presenzialismo, ma credo che la questione sia di qualche peso. Non riesco a capire per quale motivo i confessori diano penitenze tanto lievi, del tipo tre Pater, Ave e Gloria e finita lì. L'entità della penitenza imprimerebbe maggiormente il senso della gravità o inopportunità del peccato, dando paradossalmente maggiore sollievo. Che so io... tre rosari in tre diverse chiese; la lettura di cento pagine di un libro spirituale. C'è poi da dire che spesso i peccati veniali costituiscono la punta di iceberg di un disagio esistenziale che corrisponde a una vita non santa. Forse i confessori temono di apparire impiccioni se fanno troppe domande sulla vita interiore del penitente; o forse non sono preparasti adeguatamente nella "direzione spirituale", vera e propria arte che un tempo si studiava a fondo. Scusate l'espressione greve, ma devo dire che detesto la "confessione-lavandino" in cui, all'esposizione di pochi peccati o
peccatucci seguono quattro parole e una
penitenza che sarebbe troppo lieve per un bambino di quinta elementare. Anche in relazione al livello medio delle omelie, mi sembra che i preti dovrebbero leggere più letteratura ( soprattutto novelle ) e vedere più film importanti per crearsi quella "humanitas" che è cultura capace di far comprendere i concreti casi di vita e la vita interiore delle persone. Certo non confessore come giudice inflessibile, ma come medico curante insieme rispettoso, affettuoso, umano e propositivo.

RAOUL DE GERRX ha detto...

"…soffrendo terribilmente di questo scarto fra il suo cervello di intellettuale ultracritico e il suo cuore di spagnolo all'antica" (Franco).

C'est très bien vu.
"La agonia del cristianismo" (1930), d'Unamuno, que j'ai lu en espagnol quand j'avais quinze ans, dans la petite édition en cuir des éditions Aguilar, est un des livres qui a eu le plus d'influence dans ma vie. Il m'a vraiment marqué. Il faut préciser qu'"agonia" est à prendre dans le sens le plus large du terme : agonie et combat.
Le christianisme est essentiellement "agonistique" (un terme qu'affectionnait, soit dit en passant, Salvador Dali, qui était loin d'être un esprit superficiel, même s'il aimait la bouffonnerie).
Je suggère à Franco de compléter cette lecture par celle de "Del sentimiento trágico de la vida" (1913), autre livre essentiel d'Unamuno, et, même, de tout le XXe siècle.

seraafino ha detto...

La teologia dEL grandissimo Sant'Alfonso è stata sempre presentata (e lo è) come la Virtus che "STAT" IN medio et culmine tra il lassismo attribuito ai gesuiti ed il rigorismo attribuito ai domenicani.
@Franco, mi scusi, ma sa quale è il valore immenso di una sola Ave, detta con fede e giuste disposizioni? HA idea di come, una sola AVE ripari tante mancanze alla Gloria di Dio? No. Lei non lo sa, come non lo sa nessuno. Premesso ciò, le è mai capitato di confessarsi nel mondo della Tradizione? Non so altrove, ma nella FSSPX è frequente ricevere penitenze se non del tipo che Lei ipotizza, quanto meno riguardanti la recita di salmi penitenziali.

Franco ha detto...

@ Raul De Gerry. Grazie per l'attenzione. Ho incontrato Unamuno in età postuniversitaria, leggendo il teeto "Letteratura moderna e Cristianesomo" di Charles Moeller, per me meraviglioso, che spero le sia noto: studio dei rapporti col Cristianesimo di alcuni grandi scrittori contemporanei, non credenti, semicredenti e comunque in situazione di "agonia", come Unamuno, Camus, Simone Weil, Peguy, Bernanòs.
Rimasi particolarmente colpito dallo studio su
Roger Martin Du Gard, messo in crisi dalle obiezioni dell'esegesi biblica dissolvenza, oltre che da quello su Unamuno.
Penso di poter dire che in me la fiammella della fede non si è mai spenta, ma che ho dovuto e devo tuttora lottare duramente per superare quelle difficoltà, rifiutando le due possibili scorciatoie: l'annacquamento modernistico e il fideismo aproblematico, che spostano il centro di gravità nel pragmatismo, ovvero fare, fare, fare per non stare tanto a pensare.
Grazie a Dio ho avuto un risultato che non è concesso a tutti: due figlie impegnatissime in ambito cattolico, con un cervello pensante e molto stimate.
A lei, che è di matrice culturale francese, posso dire di aver iniziato a costruire le mie difese apologetiche dai quindici anni proprio leggendo libretti francesi e soprattutto i
bellissimi volumetti della "Enciclopedia cattolica dell'uomo d'oggi". Tutto sommato posso considerarmi un pascaliano con uno sfondo di partenza alla Unamuno. Chiedo scusa per il mio dilagare di confidenze, ma credo che un blog come questo non possa limitarsi a fare da bollettino di guerra di un partito ecclesiale; piuttosto anche un'officina di lavoro e un luogo di amicizia nel senso più alto del termine.

RAOUL DE GERRX ha detto...

@ Franco, oui, Simone Weil aussi… "La Pesanteur et la Grâce", "La Source grecque", "La Connaissance surnaturelle" — des livres qui permettent de dire que leur auteur a atteint, au terme d'un labeur épuisant, une sorte d'héroïsme et même de sainteté de l'intelligence, sentiment que j'ai retrouvé, plus tard, en lisant Romano Amerio…

mic ha detto...

Unamuno e Simone Weil hanno in comune una forte istanza spirituale in cui le componenti intelligenza libertà e verità sono molto presenti. Entrambi l'hanno vissuta intensamente travasandola nelle esperienze e nell'impegno della diverse fasi della loro vita dalle quali hanno preso le distanze per aver verificato come venivano tradotte nella realtà.
Sicuramente belle menti e grandi combattenti. Attenzione a qualche componente "gnostica" o "gnosticheggiante"!