Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 24 marzo 2015

Roma, Piazza san Pietro. Giovedì 26 Santo Rosario per i Sacerdoti e il Sacerdozio

Ci ritroveremo in Piazza San Pietro
Giovedì 26 marzo - alle ore 20,30
sotto l'Obelisco di Sisto V
che contiene le reliquie della Croce 
dove reciteremo il Santo Rosario, invocando la potente intercessione della Vergine Santa, per i Sacerdoti e il Sacerdozio.

È il Giovedì che precede il Giovedì Santo, inizio del Santo Triduo, che ricordiamo di seguito.

Non importa quanti saremo numericamente, non ci interessa la visibilità ma la concretezza e l'intensità della nostra intenzione. È solo un primo raduno, improvvisato ma sentito, da chi aderisce. L'importante è che chi ci legge - dovunque si trovi - si unisca in spirito alla fervorosa preghiera. Quando non si può garantire una presenza personale, si può dare il supporto della propria preghiera, che salga incessantemente al Trono dell'Altissimo per intercessione della Sua e nostra tenera Madre. 

* * * * *

«Il Pastore grande delle pecore» (Eb 13,20), ha affidato agli apostoli e ai loro successori il ministero di pascere il gregge di Dio. Senza sacerdoti la Chiesa non potrebbe vivere il comando di Gesù: «Fate questo in memoria di me» (1Cor 11,25) e «Andate dunque e ammaestrate tutte le genti» (Mt.19), ossia il comando di rinnovare ogni giorno il Suo sacrificio per la vita del mondo e di annunciare il Vangelo.
Ogni Giovedì Santo inizia quel Santo Triduo che è, in un certo senso, un solo Giorno: Giorno-Mistero, Giorno-Pasqua. In questo Giorno, nel Cenacolo, dalla pienezza della potenza messianica del Signore, nasce l'Eucaristia e il Sacerdozio. Nel Giovedì Santo la Chiesa benedice, ogni anno, gli Oli liturgici, mediante i quali essa predica il nuovo "anno di grazia del Signore" (Lc 4,19; Is 61,2).

Nelle ore serali del Giovedì Santo si rinnova l'Ultima Cena, durante la quale Cristo ha lasciato agli Apostoli il sacrificio del suo Corpo e del suo Sangue; ha lasciato l'Eucaristia e ha fatto degli Apostoli 1) gli unti in modo particolare della stessa sua unzione di Messia atteso dalle genti e Sommo Sacerdote della Nuova ed eterna Alleanza e 2) mandati mediante il sacramento del sacerdozio.

Istituendo il Sacrificio, dal quale si costruisce costantemente la Chiesa, Cristo ha benedetto i sacerdoti, ministri del suo Sacrificio. Egli ha detto: «Fate questo... in memoria di me». E, solo nella fedeltà a quando Egli ha consegnato, questo diventa possibile anche per ogni fedele.

Se l'evangelizzazione non nasce dal sacrificio e dai sacramenti, divelta dal suo scopo, risulterà disorientata, cercherà dei motivi che piacciono al mondo, quali la falsa giustizia sociale, le false libertà che si bardano di nomi nuovi: sviluppo, progresso, costruzione del mondo, miglioramento delle condizioni di vita, pacifismo. Il cristianesimo trasformato in umanitarismo.

Supplichiamo il Padrone della Messe perché mandi operai che la facciano crescere e fruttificare secondo il suo cuore. E per questo preghiamo per tutti i sacerdoti e per il sacerdozio in un momento concreto e pubblico, che abbiamo pensato di promuovere nel cuore della cristianità.
Io ci sarò.
Maria Guarini

20 commenti:

don E. ha detto...

Adsum

Anonimo ha detto...

http://www.ilfoglio.it/laltro-mondo/2015/03/22/il-papa-la-teoria-del-gender-uno-sbaglio-della-mente-umana___1-v-126919-blog_c290.htm

Anonimo ha detto...

Quanta nostalgia richiama la foto del Papa che lava i piedi in chiesa a dei consacrati nel ricordo degli apostoli.....anche quest'anno scempio della tradizione, Rebibbia con gay, lesbo e prigionieri vari, non credenti e non cattolici....che tristezza.....

mic ha detto...

Ci sono due sacerdotes Christi (pensiamo agli appelli di Mons. Schneider e del card. Burke) che sono (finalmente) usciti allo scoperto nell'incitare i fedeli ad un impegno attivo contro le cattive dottrine e la cattiva pastorale che imperversano nella Chiesa attuale, condensate sia nell'agenda sinodale che nel giubileo della misericordia e nei discorsi marziani (di Santa Marta). Si tratta comunque del frutto maturo di anni di degenerazione dottrinal-pastorale.

Chi da tanti anni, come noi, si batte in questo senso non può che sentirsi confortato e legittimato.
Quest'impegno, ci ricordava Paolo Pasqualucci, si può riassumere con il tradizionale "ora et labora". Infatti la preghiera da sola non basta, ce lo mostra l'esempio stesso di Nostro Signore. La preghiera è certamente la prima cosa, nel senso indicato da mons. Schneider e come preghiera di riparazione per le offese sempre più gravi che vengono fatte a Dio da certi settori della Gerarchia, oltre che da una classe dirigente civile che sembra in preda alla demenza. La seconda, il "laborare", l'impegnarsi attivamente, ognuno secondo le sue capacità e non importa se sono limitate per ciascuno di noi. Nessuno di noi può risolvere da solo la crisi della Chiesa. Tutti abbiamo però il dovere di offrire il nostro contributo, anche se sembra esser quello della goccia nel mare.
E non possiamo non partire dalla preghiera e da una più intensa vita di fede, ognuno a partire da sé. Il resto è conseguenza...

mic ha detto...

... nel giubileo della misericordia

Questo non significa che il giubileo non possa diventare una grazia per tante anime assetate di salvezza. Soprattutto se saranno in molti i sacerdoti a ricordarne le coordinate essenziali che richiameremo in un prossimo articolo.

seraafino ha detto...

Mic ha detto...
... nel giubileo della misericordia
Questo non significa che il giubileo non possa diventare una grazia per tante anime assetate di salvezza. Soprattutto se saranno in molti i sacerdoti a ricordarne le coordinate essenziali che richiameremo in un prossimo articolo.
Non sono dello stesso parere. Io, nel mio piccolo, se sarò ancora al mondo, cercherò di boicottarlo. Come? Nulla di eclatante. Evitando di andare a Roma, se non strettamente indispensabile, neppure per sbrigare faccende burocratiche. Cercando di dedicare quanto più tempo posso alla preghiera, a casa mia. E se mi è possibile leggendo e diffondendo meditazioni sulla impossibilità ed illogicità di separare, anzi di contrapporre, massimamente in Dio (ma anche in tutto ciò che ci tocca l'esperienza), misericordia a giustizia. Da oggi ad allora, comunque, ne passerà di acqua sotto i ponti. Può darsi che tale giubileo sia rimandato sine die .

mic ha detto...

Serafino,
Sono consapevole anch'io di quanto è più potente la grancassa mediatica e delle subdole manovre manipolatorie.
Ma il segreto sta nel non arrendersi nonostante le difficoltà umanamente insuperabili, nella consapevolezza che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio e cercano di condividerne le grazie rimanendo fedeli e facendo del loro meglio.

mic ha detto...

Per Angelo che "ci sarà" solo a certe condizioni ;)
Che ti devo dire? Penso che l'indirizzo lo conosci. Potresti appostarti da quelle parti... ;)

Per gli Anonimi che ci augurano o ci profetizzano un fallimento:
fallimento 'de che'? Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. Noi saremo lì "per" il Signore e per pregare per i Sacerdoti secondo il suo cuore. Quanti saremo materialmente ha poca importanza, anche senza pensare a quanti possono unirsi spiritualmente.
L'importante, intanto, è "esserci"...

Anonimo ha detto...

Ci sarebbe da pregare anche per le suore di clausura di Napoli che adesso si son messe a polemizzare con la.....Litizzetto.Bobo

bernardino ha detto...

Caro Serafino, non serve a granchè il non andare a Roma nel periodo del giubileo.
Già ora vediamo le Chiese ed i seminari vuoti, e tu pensi che una persona in più o in meno serva a qualcosa a Roma?
Anche le piazze sono svuotate - Napoli ne è stata l'esempio -
le telecamere delle TV, ormai, chiudono sempre di più il primo piano, e fanno vedere sempre meno le piazze delle centinaia di migliaia di persone che non ci sono e non sanno come dirlo, basta vedere le udienze del mercoledi; i tempi cambiano rapidamente.
Le piazze le riempiva davvero qualche altro Papa.
Inutile imitare citazioni già inventate da GPII, e non è la prima volta.
GPII lavava i piedi ai sacerdoti il Giovedì Santo o in San Giovanni o quando era malato in San Pietro.
Non Parliamo poi di Benedetto XVI.......
Ci sono Papi e papi.
Senza pensare che ci sono Cardinali e Vescovi e cardinali e vescovi.

mic ha detto...

Ci sarebbe da pregare anche per le suore di clausura di Napoli che adesso si son messe a polemizzare con la.....Litizzetto.

Sono "in clausura" e evidentemente guardano la televisione più di me, perché io non so niente di questa cosa della Litizzetto ;)

O non si tratterà, per caso, di uno dei tanti conventi di clausura verso i quali vengono convogliate, esclusivamente, le vocazioni femminili neocat?
Con evidente inquinamento di tutto il monastero di volta in volta okkupato, visto che le monache neocat sono obbligate a seguire il loro "iter" camminante settario esaltato ed esaltante, per non dire altro.
Altro che Chiesa "ospedale da campo". Siamo all'assurdo, se non alla follia...

E comunque sapete bene che l'attuale gerarchia si appresta a modificare la Sponsa Christi perché preconciliare.
Leggete qui:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/11/ora-tocca-alla-rifondazione-della-vita.html

bernardino ha detto...

Mic.! l'attuale gerarchia si appresta a modificare la chiesa Cattolica, si perchè preconciliare, e la Chiesa Cattolica non si concilia proprio con la chiesa 2.0.
la Chiesa Cattolica Apostolica Romana parla di Dottrina e Leggi Divine; la chiesa due parla di misericordia senza sapere cos'è la misericordia, parla di carità senza sapere cos'è la carità.
Davvero pensi che la libertà religiosa del vat.II non avrebbe arrecato danni irreversibili?
Papa Liberio senza Atanasio cosa sarebbe stato? misericordioso, caritatevole? o eretico?.
Cambiano i tempi, ma chi se ne accorge?. (pochi, troppo pochi - ma il signore non ci abbandona, e la Sua Chiesa finirà di sicuro in mani sicure, magari con un piccolo gregge).

dal web ha detto...

La Verità è segno di contraddizione nel mondo e per il mondo, il suo linguaggio “è duro” perchè la Verità fa male per chi non vuole accoglierla e allora si preferisce il compromesso, il titolo ad effetto, la parabola burlesca piuttosto che “il si, si e il no, no, giacchè il più viene dal maligno”! E quante volte Gesù prima di fare affermazioni introduce con quel “in verità vi dico che….” E’ questo tradimento alla Verità che oggi paghiamo maggiormente attraverso un linguaggio che conduce più alle discussioni che alle conversioni!

seraafino ha detto...


Convengo che cercare di non andare a Roma servirà a poco. Ma il resto del mio proposito, ovvero:[Cercando di dedicare quanto più tempo posso alla preghiera, a casa mia. E se mi è possibile leggendo e diffondendo meditazioni sulla impossibilità ed illogicità di separare, anzi di contrapporre, massimamente in Dio (ma anche in tutto ciò che ci tocca l'esperienza), misericordia a giustizia] spero che serva a qualche cosa in più.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo , in questo momento e' piu'che mai necessario offrire preghiere e penitenze per i Sacerdoti . Senza divisioni . Sotto l'egida della Santa Famiglia affinche'torni lo zelo nei loro e nei nostri cuori . E' necessario riempire le coppe d'oro di preghiere profumate ( ricordate l'Apocalisse ?)
E speriamo che ognuno torni al proprio ruolo .
Offrire la propria sofferenza , lo sconcerto , il turbamento , pregare ogni giorno tutti i S.Misteri . Mercoledì e venerdì digiunare a pane e acqua e/o altre penitenze a piacere . Il gregge ha lasciato troppo a lungo scoperti i pastori .
Comunque vi partecipero' spiritualmente da casa.
Grazie ! L.J.C.et M.I.

don Camillo ha detto...

Vi sarei grato se mi ricordate al Signore, per quella cosa che tu sai! Grazie! Dio vi benedica.

mic ha detto...

Lo sto già facendo e lo faremo. Saremmo stati felici anche della tua benedizione sul posto; ma sarà per un'altra volta, spero.
Intanto rimaniamo uniti nella preghiera e alla prossima.

mic ha detto...

Oggi è l'Annunciazione del Signore.
Ave Maria!

A. ha detto...

Come è andata?

mic ha detto...

E' andata!
Eravamo un piccolo drappello, in una splendida luminosa serata romana nel cuore della cristianità, uniti spiritualmente alle molte persone che hanno scritto per assicurare la loro partecipazione anche a distanza.
Diversi nostri amici, certi di esserci, sono stati impediti da situazioni contingenti. Ma ciò non toglie che noi c'eravamo e che è solo un inizio.
In cordibus Jesu et Mariae.