Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 7 marzo 2015

Celebrazioni Tradizionali a Torino

L'Associazione card. Saldarini ricorda che per domenica prossima 8 marzo l'usuale celebrazione vespertina festiva sarà sospesa al fine di favorire la partecipazione dei fedeli alla Giornata della Tradizione organizzata a Verbania di cui alla locandina qui riprodotta [qui trovate anche il programma]:
Le S. Messe festive vespertine riprenderanno domenica 15 marzo, in ora e luogo che saranno segnalati in seguito.
S. Messe lette dialogate saranno celebrate sabato 14 marzo alle ore 16.30 presso la Parrocchia Beato Frassati (celebrante don Primo Soldi), e sabato 21 marzo alle ore 17 presso la Parrocchia di Santa Giulia (celebrante don Francesco Saverio Venuto).
Si segnala inoltre l'usuale S. Messa del primo venerdi del mese, questo venerdì, 6 marzo, alle ore 21, presso la Parrocchia di S. Giacomo, a Rivarolo canavese (TO) 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

http://blog.ilgiornale.it/foa/2015/03/07/charlie-hebdo-uno-dei-killer-era-quasi-orbo-e-non-e-uno-scherzo/

Luisa ha detto...

Ieri rivolgendosi ai fedeli, dopo la Messa, papa Bergoglio ha detto:

"È stato un gesto coraggioso della Chiesa avvicinarsi al popolo con la riforma liturgica. Non si può andare indietro. Chi va indietro sbaglia». Con queste parole Papa Francesco ha spiegato il senso della sua visita alla parrocchia romana di Ognissanti, dove Paolo VI celebrò 50 anni fa la prima messa in italiano con il nuovo rito."

Scelta coraggiosa?
Vista la crisi della fede, la vita dei cattolici lontana da quel che domanda, comanda e insegna Cristo, cosa ne deduce il papa?
Che la nuova liturgia ha avvicinato la Chiesa al popolo?
Quella scelta coraggiosa ha riempito o piuttosto svuotato le chiese?
Ha riempito o svuotato i seminari?
Quella scelta coraggiosa ha fatto sì che la liturgia riformata sia fonte e culmine della vita dei fedeli, li accompagni nelle loro vita di tutti i giorni, nelle gioie come nelle difficoltà, o li ha allontanati dall`Adorazione, dalla coscienza della Presenza Reale del Signore, del Suo Sacrificio, e da una vita in coerenza?

"Non si può tornare indietro!
Chi va indietro sbaglia"


Altro che nuovo dogma, il CVII, con le libere interpretazioni dei suoi testi, con il suo spirito, è una nuova rivelazione!
Mi domando come la Chiesa ha fatto per sopravvivere fino al "Concilio", come hanno fatto i Santi, i Padri, i Dottori della Chiesa, i fedeli, visto che ci voleva il "Concilio" per finlamente capire quel che Cristo voleva veramente.
Dunque, amici, gettiamo al fuoco tutto quel che ricorda che la Chiesa non è nata 50 anni fa.
Se guardiamo indietro ci fossilizziamo.
Adorazione, Sacrificio eucaristico, sacralità della Liturgia, bellezza della Liturgia, ginocchia che al Suo cospetto si piegano, se lo dici ti sbagli, sei di un altro tempo, guardi indietro.
Sarà, ma a parole vuote e piene di giudizi senza appello, preferisco queste:

"La vostra cattedrale è un inno vivente di pietra e di luce a lode di questo atto unico della storia dell’umanità: la Parola eterna di Dio che entra nella storia degli uomini nella pienezza dei tempi per riscattarli mediante l’offerta di se stesso nel sacrificio della Croce.
Le nostre liturgie della terra, interamente volte a celebrare questo atto unico della storia, non giungeranno mai ad esprimerne totalmente l’infinita densità.
La bellezza dei riti non sarà certamente mai abbastanza ricercata, abbastanza curata, abbastanza elaborata, poiché nulla è troppo bello per Dio, che è la Bellezza infinita.
Le nostre liturgie terrene non potranno essere che un pallido riflesso della liturgia, che si celebra nella Gerusalemme del cielo, punto d’arrivo del nostro pellegrinaggio sulla terra. Possano tuttavia le nostre celebrazioni avvicinarsi ad essa il più possibile e farla pregustare!

bernardino ha detto...

Un giorno dei contadini andarono dal padrone e dissero: Signore, non abbiamo forse seminato del buon grano nei tuoi campi? poichè cè molta zizzania: cosa dobbiamo fare, estirparla?
No! rispose il padrone; fate crescere insieme il grano e la zizzania, a suo tempo riporrete il buon grano nei miei granai e
getterete nel fuoco la zizzania.

Il Signore per duemila anni ha seminato tramite la Sua Chiesa la parola della salvezza, poi alcuni hanno seminato il veleno;
dunque aspettiamo il tempo della raccolta, ed il Signore darà il paradiso a chi lo ha seguito, e come la zizzania verrà gettato nelle fiamme dell'inferno chi lo ha rinnegato e tradito.

E' facile seguire le vie della carne che vengono predicate dai faciloni, mentre è difficile seguire le vie del Signore che chiede sacrifici.

bernardino ha detto...

dice un vecchio proverbio (ed i proverbi sono saggi perchè è esperienza vissuta) - "" chi lascia la strada vecchia per la nuova, sempre male si ritrova.""

Pensate un pò se duemila anni sono uguali a cinquant'anni, e cosa ci hanno regalato i 50 anni; e c'è chi ci dice di non guardare indietro, perchè indietro non si deve tornare.
Vorrei vedere quelle persone davanti ad un baratro, se non tornano indietro per salvarsi la vita - però vogliono gettare nel baratro gli altri.
Lascio a voi ogni decisione.


Pino Leccese ha detto...

La messa pubblicizzata sopra é alternativa alla messa di via Barbaroux o si differenzia in qualcosa?