Facevo presente a Danilo che il "ci ricorderemo", più volte da noi rivolto anche da queste pagine a Renzi & C., non è quello strumentale di chi si accinge a fondare o a seguire l'ennesimo "Nuovo partito" pronto a nuovi compromessi rivestiti di parole ingannevoli, ma l'espressione di una reale sentita indignazione per la turpe approvazione della legge sulle unioni incivili ed il corrispondente proposito di scelta oculata e di tutt'altro segno in occasione delle prossime elezioni. Non è servito per la tornata del Senato e probabilmente non servirà per il seguito, visto che i fili sono mossi altrove. Ma serve, insieme alle motivazioni addotte quotidianamente, ad essere voce fuori dal coro. Il problema, però, non è solo a livello nazionale e sta passando sopra alle nostre teste. È a livello globale. Siamo molto soli, a partire dal deserto ecclesiale, dalla incredibile latitanza degli ecclesiastici di ogni livello, ormai pervicace. È dura. È evidente che, sul piano politico, nessuno di noi si lascerà ingannare dai pifferai che non mancano, mentre occorrerà dispiegare un impegno serio e fermo investendo in una realtà "altra", a partire dagli ambiti della formazione. E che il problema non sia Matteo Renzi e affini, innanzitutto per la regia sovranazionale ma anche per tutto il contesto sedicente cattolico malsano e imbastardito, è purtroppo sacrosantamente vero.
La truffa del “Renzi ci ricorderemo”
“In tutta sincerità: ma il nostro problema è davvero Matteo Renzi?”. La domanda non è mia. La pose Mario Palmaro, due mesi prima di morire, a Riccardo Cascioli, in una lunga lettera su La Bussola Quotidiana, [pubblicata in diretta qui] in cui trattava proprio [anche] l’argomento delle unioni omosessuali.
Spiegava Palmaro: “Noi davvero potevamo aspettarci che uno diventa segretario del Partito democratico, e poi si mette a difendere la famiglia naturale, la vita nascente, a combattere la fecondazione artificiale e l’aborto, a contrastare l’eutanasia? Ma, scusate lo avete presente l’elettorato del Pd, cattolici da consiglio pastorale, suore e parroci compresi? Secondo voi, quell’elettorato che cosa vuole da Renzi? Ma è ovvio: i matrimoni gay e le adozioni lesbicamente democratiche. Ma, scusate, avete mai ascoltato in pausa pranzo l’impiegato medio che vota a sinistra? Secondo voi, vuole la difesa del matrimonio naturale o vuole le case popolari per i nostri fratelli omosessuali, così orribilmente discriminati? Smettiamola di credere che il problema siano Niki Vendola o i comunisti estremisti brutti e cattivi, e che l’importante è essere moderati: qui i punti di riferimento dell’uomo medio sono Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, le coop e Gino Strada, Enzo Bianchi ed Eugenio Scalfari. Renzi mette dentro nel suo frullatore questi ingredienti essenziali del suo elettorato, miscelandoli con dosi omeopatiche di don Ciotti e don Gallo, e il risultato è il beverone perfetto che tiene insieme la parrocchietta democratica e l’Arcigay. Aspettarsi qualche cosa di diverso da lui sarebbe stupido”.
Qual è il problema, allora? “Il problema è nostra Madre la Chiesa – scriveva Palmaro - che ha deciso di mollarci nella giungla del Vietnam: gli elicotteri sono ripartiti e noi siamo rimasti giù, a farci infilzare uno dopo l’altro dai vietcong relativisti. Per me, non mi lamento, per le ragioni che sai. E poi perché preferisco mille volte essere rimasto qui, ad aspettare i vietcong, piuttosto che salire su quegli elicotteri. Magari con la promessa in contropartita di uno strapuntino in qualche consulta clericale tipo Scienza e Vita, o con l’illusione di tessere la tela dentro nel palazzo del potere ufficiale insieme a tutti gli altri movimenti ecclesiali. No, io non mi lamento per me. Mi rimane però il problema di quel mio figlio di sette anni e di altri tre già più grandi, ai quali io non voglio e non posso dare come risposta i barconi che affondano a Lampedusa, i gay esempio di purezza del cardinale Shoenborn, il meticciato e l’elogio della cultura rom del cardinale Scola, il disprezzo per le randellate dottrinali secondo Papa Francesco, Mogavero che fa l’elogio delle unioni civili. A questi figli non posso contare la favola che il problema si chiama Matteo Renzi. Che per lui, fra l’altro, bastano dieci minuti ben fatti di Crozza”.
La conclusione di quello scritto di Palmaro è d’esempio per chi volesse battersi per la Verità, mettendo da parte i suoi interessi personali e le sue convenienze, anche le sue tiepidezze, che come dice l’Apocalisse, saranno vomitate da Dio:
“io voglio capire che cosa deve ancora accadere in questa Chiesa perché i cattolici si alzino, una buona volta, in piedi. Si alzino in piedi e si mettano a gridare dai tetti tutta la loro indignazione. Attenzione: io mi rivolgo ai singoli cattolici. Non alle associazioni, alle conventicole, ai movimenti, alle sette che da anni stanno cercando di amministrare per conto terzi i cervelli dei fedeli, dettando la linea agli adepti. Che mi sembrano messi tutti sotto tutela come dei minus habens, eterodiretti da figure più o meno carismatiche e più o meno affidabili. No, no: qui io faccio appello alle coscienze dei singoli, al loro cuore, alla loro fede, alla loro virilità. Prima che sia troppo tardi”.
Le parole di alcuni uomini – spesso massacrati e isolati nella loro vita, com’è accaduto per Palmaro, che non esibiva la sua fede, ma la viveva - sono profetiche. Insegnano come comportarsi, soprattutto nei momenti più difficili. Spiegano perché lo slogan Renzi ci ricorderemo – per il quale, da cattolico, provo disgusto e ribrezzo – è due volte menzognero.
Primo, perché non si può affermare la Verità usando strumenti di ricatto. I ricatti sono atti volgari e fanno parte del mondo della menzogna. Deformano e annullano la Verità. I comportamenti del cristiano possono essere giustificati solo alla luce del Vangelo e della dottrina. Cristo, durante la Sua vita e soprattutto da quella Croce, ha mai ricattato qualcuno? C’è un Padre della Chiesa a cui si può fare riferimento per giustificare questo comportamento?
Come tutti i ricatti, quel Renzi ci ricorderemo mascherava un’altra intenzione. Quel “ci” crea un’identità tra chi lo propone e lo ribadisce – il portavoce della piazza del Family Day e i suoi co-organizzatori – e gli altri, che si leggono in quel “ci”. Quel “ci” racchiude “io”: “io-ci” ricorderemo è colui che muove la piazza. È pericoloso quel “ci”, che è interscambiabile con “io”! “Attento, Renzi, ho una piazza dietro di me, che userò contro di te”. Si varerà un movimento, un partito (cattolico)? Vedremo. Su quali basi? L’unità si costruisce nella Verità, non nella menzogna. E non vi potrà essere alcuna unità, finchè i cattolici non affermeranno la Verità tutt’intera, quella del si, sì, no, no. Il matrimonio sodomitico non l’hanno introdotto i 173 senatori e le liste di proscrizione che vengono diffuse sono rivoltanti, al pari di quelle che all’incontrario stilano i movimenti LGBT. La resa nei confronti della cultura del gender e omosessualista è dovuta all’inconsistenza di un’opposizione che si è crogiolata nell’inseguire il male minore e il compromesso. Su tutto. Se interessano le liste, si vadano a vedere quanti e chi sono i parlamentari cattolici firmatari da decenni di appelli a favore di Pannella, della Bonino, del denaro che ricevono e della loro ideologia, capostipite di tutte le Luxuria di oggi.
La seconda ragione per cui quello slogan è menzognero è questa: vuole far credere che le responsabilità siano da attribuire ad altri. Una truffa, nel senso tecnico del termine. Una larghissima parte del mondo cosiddetto cattolico è pervasa da un desiderio irresistibile: auto-gloriarsi e auto-assolversi. Sono 46 anni che i princìpi cattolici in questo Paese vengono calpestati. Dopo il divorzio, che ha prodotto la dissoluzione dell’istituto familiare, si è consumato lo sterminio di almeno 6 milioni di persone con l’aborto di massa, che insieme all’uso generalizzato dei mezzi anti-concezionali, ha frantumato il tasso di sostituzione per un Paese che vuole sopravvivere, che è di 2,1 figli per donna contro l’attuale 1,35. Nel 2015, secondo i dati ISTAT, l’Italia ha avuto 488mila nati: il minimo storico dalla cosiddetta unità del Paese.
Pannella, Bonino e i loro epigoni non sono altro che imitatori di Satana, adoratori dalla cultura dell'inganno che non vengono combattuti da una Chiesa imbelle – comprensiva, premurosa, misericordiosa – nei confronti dei desideri di libertà e dei diritti individuali. Hanno meno responsabilità di una Chiesa tollerante e liberale, di volterriana memoria. Le viscere di questo Paese, secolarizzato e scristianizzato, sono impregnate da quest’ideologia anti-umana e relativista, in base a questa responsabilità, che viene taciuta. Che cosa si è fatto, da trent’anni a questa parte, per impedire che l’ideologia del gender e omosessualista, dilagasse fino ad arrivare a far approvare il matrimonio sodomitico? O per impedire che i figli nati dall’incesto fossero equiparati ai figli naturali o che fosse approvato il divorzio nella sua forma breve? Che cosa si farà per non consentire che venga introdotta, tra qualche settimana, l’eutanasia di Stato? E, dopo, la legalizzazione della pedofilia e il consumo legalizzato delle droghe?
Ci sono cattolici che vogliono andare d'accordo con tutti. Vogliono essere in pace con tutti. Temo che non abbiano compreso nulla del Cristianesimo. Sono buonisti d'accatto. Difendono perfino la legge criminale sull’aborto, la 194, ma presenziano le adunate del Family Day. Vergogna! E vergogna anche per quel Renzi ci ricorderemo: il presidente del Consiglio è un imbonitore da strapazzo, che la cultura cattolica di questo Paese ben si merita.
“Le stesse associazioni, le stesse conventicole, gli stessi movimenti, le stesse sette che, come diceva Palmaro, da anni stanno cercando di amministrare per conto terzi i cervelli dei fedeli, dettando la linea agli adepti” – all’interno delle quali gli esponenti ecclesiali hanno pescato di volta in volta i loro referenti, che sono poi divenuti parlamentari, per nulla credibili, non so se credenti, ne dubito, sicuramente non in grado di amministrare un condominio e sono serio - vorrebbero ora costruire un Partito? Ci sarebbe da ridere, se l’intera questione non fosse drammatica. Per un cattolico, l’azione politica – che è l’inverarsi nella realtà che si vive dell’azione salvifica di Cristo e della Sua Regalità Sociale – dev’essere una cosa seria, fondata sulla Verità. Personalmente, non m’interessa nient’altro. A voi?
Danilo Quinto - http://daniloquinto.tumblr.com/
43 commenti:
Il prolema non è Renzi, ma il puparo che ordisce lo spettacolo con la regia di sapienti e illuminate menti che tirano i fili del governo globale.
Destino ineluttabile o rassegnato pessimismo?
Senz'altro meglio provarci a resistere e combattere - anche sbagliando - come raccomanda San Paolo nella seconda lettera a Timoteo
Ottima la citazione di Palmaro, perché punta il dito sul problema principale da cui tutto discende, l'apostasia delle gerarchie.
Totalmente stupida, invece, l'assimilazione del "Renzi ci ricorderemo" ad un "ricatto". Ma cosa si è bevuto Quinto? Forse che ora il mio forte desiderio, da cittadino dotato di diritto di voto, di vedere Renzi ed il PD prendere batoste elettorali è un "ricatto" e addirittura incompatibile con il mio essere cattolico? Ma mi faccia il piacere!
Quinto ed altri hanno tutto il diritto di esprimere antipatie personali e politiche verso i leader del Family Day, ma lo facciano direttamente, non mascherando le loro opinioni con ragionamenti basati su premesse inesistenti e una logica farlocca.
Fabrizio Giudici
No. Ancora una volta questa sorta di radicalismo di Danilo Quinto non mi convince. Non certo perché ami le mezze misure o i discorsi e pensieri tiepidi (niente affatto!),ma perché,semplicemente,credo che questa non sia una forma di sacrosanta intransigenza cattolica. E' qualcosa di più. O forse di meno (meglio).E' in un certo modo un continuo processo alle intenzioni.Il dire che le "conventicole" favorevoli alla legge 194 (!?) erano presenti al Family Day, mi pare affermazione apodittica e gratuita.Io al family Day c'ero,e intorno a me di persone,famiglie,e di conventicole "favorevoli alla 194" non ce n'erano,che io sappia ed abbia visto. Se Quinto ha altre informazioni,ce lo dica,invece di lanciare generiche accuse di tal fatta.Se poi si riferisse a singoli uomini politici presenti,essi non rappresentano né caratterizzano minimamente il popolo presente.Vi erano anche persone (tipo tanti Ciellini)convenuti al Circo Massimo CONTRO le indicazioni dei loro capi,di cui non condividono la "svolta carron-galantiniana",ed alcuni di loro,come forma di obiezione di coscienza, hanno anche esposto i loro striscioni "CL".Così per dire.Renzi ce ne ricorderemo,vuol semplicemente dire che se Renzi(come poi ha fatto) si picca contro la maggioranza reale del popolo italiano ad approvare una legge ingiusta ed empia,i cattolici (almeno quelli militanti(sicuramente tali quelli presenti al family day)se ne sarebebro ricordati alle elezioni.Cosa c'è che non torna in questo a Quinto? Perché parla-inopinatamente- di "ricatto"?No no, nessun ricatto:solo legittima,democratica MINACCIA.Queste posizioni,lungi dall'essere feconde in un momento in cui si devono utilizzare tutte le energie per partecipare alla guerra epocale in corso,tendono sempre a seminare scoraggiamento e sospetti reciproci.Gandolfini e C. vogliono fondare un partito che sia presente alle prossime elezioni per avere finalmente VERI cattolici in parlamento?Se- come è ovvio- lo faranno avendo come piattaforma le istanze pro vita e pro famiglia rappresentate al Family day,BEN VENGA,non vediamo l'ora.Voglia il Cielo!
E' in un certo modo un continuo processo alle intenzioni.Il dire che le "conventicole" favorevoli alla legge 194 (!?) erano presenti al Family Day, mi pare affermazione apodittica e gratuita.Io al family Day c'ero,e intorno a me di persone,famiglie,e di conventicole "favorevoli alla 194" non ce n'erano,che io sappia ed abbia visto. Se Quinto ha altre informazioni,ce lo dica,invece di lanciare generiche accuse di tal fatta.
Il foco,
lei c'era come c'erano moltissimi altri in buona fede. Ma sta facendo un discorso pressappochisticamente semplicista. Le 'conventicole' Danilo Quinto non se le è sognate e ne abbiamo parlato a lungo smascherandole e individuandone le pecche.
Non si può affermare che qualcosa non esiste dalla propria visuale ristretta che però non riesce a guardare oltre e ad ascoltare altre posizioni.
Totalmente stupida, invece, l'assimilazione del "Renzi ci ricorderemo" ad un "ricatto". Ma cosa si è bevuto Quinto? Forse che ora il mio forte desiderio, da cittadino dotato di diritto di voto, di vedere Renzi ed il PD prendere batoste elettorali è un "ricatto" e addirittura incompatibile con il mio essere cattolico? Ma mi faccia il piacere!
Anch'io ho fatto dei distinguo. Ma il discorso del "ricatto" vale per gli strumentalizzatori, che purtroppo ci sono e traggono in inganno molti convogliando i loro voti. E così loro mantengono la poltrona mentre vince il compromesso del male minore. E' questo che non è cristiano. E Danilo Quinto lo ha spiegato bene.
@ Cerchiamo di evitare il rigorismo
L'analisi di Quinto e' come sempre lucida, impietosa e mira a ribadire senza fallo i valori
non negoziabili, denunciando le molteplici ipocrisie dominanti. Tuttavia, la sua interpretazione del "Renzi, ci ricorderemo" in chiave di "ricatto" mi sembra pecchi di rigorismo. "Ricatto", si intende, in chiave elettorale, che fa parte della logica politica di una democrazia rappresentativa. Onestamente non vedo lo scandalo nel minacciare Renzi di "punirlo" alle urne. Piu' che di scandalo si potrebbe parlare caso mai di risposta insufficiente o che comunque da sola non basta. La "minaccia" veniva poi da un genuino sentimento popolare, quello dei tanti che si erano recati a Roma, anche a proprie spese, per ribadire la loro fedelta' ai valori naturali e alla vera dottrina cattolica.
La "minaccia" va spiegata anche alla luce della triste realta' politica attuale, quella di una massa consistente della popolazione che si trova ad essere un corpo senza testa, cioe' senza una rappresentanza politica adeguata, costretta a votare formazioni di ripiego come la Lega o i sopravvissuti della Destra o la sgangherata scolta del senescente Berlusconi. I gruppi cattolici al di fuori dei partiti riescono oggi al massimo a mobilitare folle piu' o meno grandi per le giuste battaglie che sappiamo (anche se purtroppo ininfluenti sul piano dei risultati politici immediati) ma non riscono a costituire la base per far nascere dal corpo la testa, cioe' una formazione politica veramente cattolica e nazionale, dotata di un chiaro programma di restaurazione dei valori del Cattolicesimo nella societa' civile alla deriva.
PARVUS
IL MOMENTO DELLA LOTTA! ORA CI VUOLE UN CIRCO MASSIMO GRANDE QUANTO L'ITALIA!
Lottiamo sempre, metro per metro, passaggio per passaggio, ma iniziamo già tutti a operare per lo scontro finale!
L'avv. Pillon ha ragione, elencando tutti i passi possibili, tutti i muri di resistenza, come fosse veramente una città assediata da difendere pietra su pietra. Come se fossimo al Fosso di Elm...
In pratica, però, sapendo che non abbiamo Aragorn e Re Theoden a guidarci, realisticamente suggerisco, a partire già da domani, di iniziare - senza tralasciare i passi precedenti e soprattutto il primo - a lavorare tutti per l'ultimo passaggio, quell'ultimo baluardo, quello vero, il "trombatorrione", quello peraltro dove tutti possiamo veramente fare qualcosa, quello che può riunirci di nuovo come popolo che difende con il coltello fra i denti i propri bambini e l'ordine del creato.
Se si vuole prolungare quanto di positivo vi è stato al Circo Massimo il 30 gennaio (dimenticando il resto), iniziamo tutti a lavorare per il referendum abrogativo. Su questo possiamo tutti agire, tutti resistere, tutti lottare. Questo ci può veramente unire tutti e sarà il banco di prova definitivo per tutti. Una raccolta firme non può essere fermata né "moderata" e imbrigliata da nessuno. Non vi potranno essere trucchi, inganni, fraintendimenti e cedimenti.
Non so quanti esattamente eravamo al Circo Massimo. Ha poca importanza: eravamo tanti, eravamo un popolo. Beh, per il referendum, dovremo essere molti di più. Non 500.000: dovremo essere milioni. E ancor di più.
E metteremo così questi "signori" in difficoltà, dinanzi a un popolo che non si arrende. Mai.
Dinanzi agli Italiani!
SURSUM CORDA!
(E aspettiamo con fede e speranza sempre "Gandalf", che prima o poi arriverà, all'alba del quinto giorno...)
(massimo Viglione)
Grande Danilo,
condivido tutto, parola per parola. A quelli a cui bruciano queste parole, bruceranno anche quelle di Gnocchi su riscossa cristiana.
http://www.riscossacristiana.it/fuori-moda-la-posta-di-alessandro-gnocchi-160216/
Grazie Danilo, anche per averci rammentato le stupende parole di quel grande cattolico che è stato Mario Palmaro.
Non è rassegnazione quella di Quinto, ma solo realismo cristiano che non confida nell'uomo e, men che mai, in questi falsi pastori e falsi profeti.
Sia lodato Gesù Cristo
I gruppi cattolici al di fuori dei partiti riescono oggi al massimo a mobilitare folle piu' o meno grandi per le giuste battaglie che sappiamo (anche se purtroppo ininfluenti sul piano dei risultati politici immediati) ma non riescono a costituire la base per far nascere dal corpo la testa, cioe' una formazione politica veramente cattolica e nazionale, dotata di un chiaro programma di restaurazione dei valori del Cattolicesimo nella societa' civile alla deriva.
E' questo il focus del problema.
Mi faceva giustamente notare Paolo Pasqualucci che il presupposto per la nascita di un partito del genere non può che essere una compatta unità nazionale che, al momento, ancora purtroppo non è stata promossa né si è formata. D'altronde unità poi intorno a quali valori, se quelli dominanti sono i dis-valori illuministi e se viene meno la compagine ecclesiale, l'unica a poter coagulare, ma prim'ancora a formare e santificare un vero popolo intorno a valori autentici?
La voce di un sacerdote, Padre Maurizio Patriciello, il celebre prete che difende le vittime “della terra dei fuochi”, nei confronti di Nichi Vendola, il fondatore di SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) che in Canada, insieme al compagno, ha comprato, per 135mila euro, il figlio di una povera donna di origine indonesiana, autodichiarandolo “suo figlio”.
«C’erano una volta i comunisti», scrive don Patriciello, senza nominare Vendola. «Tutelavano – dicevano – gli interessi dei poveri. Lottavano per l’ uguaglianza sociale. La liberazione dei proletari. Oggi, purtroppo, non ci sono più. C’erano una volta le femministe. Tutelavano – dicevano – gli interessi della donne. Lottavano per l’uguaglianza sociale. La liberazione delle donne. Oggi, purtroppo, non ci sono più. C’era una volta la Chiesa. Tutelava – diceva – gli interessi dei poveri e delle donne. Lottava per l’ugualgianza sociale. La liberazione dei poveri e delle donne. Oggi è ancora là a gridare al mondo la vergona dell’utero in affitto. Dei bambini ordinati come se fossero salsicce. Dei figli strappati alla loro mamma poverissima e dati dietro pagamento ai ricchi che possono permettersi di ordinarli a pagamento. “Nessuno tocchi Caino” è stato lo slogan scandito per tanti anni contro la pena di morte. Ed è giusto. Purtroppo le stesse persone che vogliono che “nessuno tocchi Caino” fanno di tutto perché si possa fare scempio di Abele. Abele: l’innocente cui viene rapinato il diritto ad avere un papà e una mamma. Un innocente che viene strappato dalla mammella di chi lo ha messo al mondo e dato a chi ha pagato denaro contante per soddisfare un suo desiderio che ama definire “diritto”. Nostalgia tiranna. Che mi fa rimpiangere i vecchi comunisti e le femministe toste ed agguerrite di una volta. I poveri saranno sempre più poveri. E i ricchi sempre più ricchi con i figli dei poveri. Verranno giorni in cui solo ai ricchi sarà consentito di avere figli. Figli fatti dai poveri, naturalmente. Verranno i giorni in cui questi figli diventati adulti chiederanno spiegazioni a chi andò a comprarli approfittando della povertà della loro vera mamma. Quando ci sarà dato di vedere una donna ricca di un paese ricco partorire un figlio per una coppia povera di un paese povero? Chi lo avrebbe detto. La Chiesa si ritrova a difendere non più la fede ma la semplice ragione. È proprio vero. Il peccato prima di renderci peccatori ci ottunde la vista, il senno e la ragione. Dio benedica tutti. Soprattutto questi bambini trattati come se fossero merce».
http://www.lafedequotidiana.it/paternita-di-nichi-vendola-la-durissima-posizione-di-don-maurizio-patriciello/
Però il problema è ancora più serio e va in profondità. Certo in un contesto del genere si consumano ingiustizie a vari livelli che anche chi è ingabbiato ideologicamente riesce a riconoscere. Ma il vero dramma è la turpe rivoluzione antropologica, introdotta addirittura per legge e promossa con ogni mezzo mediatico, che nessun sacerdote vescovo (salve sporadiche eccezioni) cardinale o Capo in testa sta contestando. E andrebbe fatto tuonando urbi et orbi. E forse qualcuno dei tanti anestetizzati si sveglierebbe!
"gli strumentalizzatori, che purtroppo ci sono e traggono in inganno molti convogliando i loro voti. "
Se, come penso, stiamo parlando degli "alfaniani", non vedo un leader del Family Day che non abbia scritto esplicitamente di "tradimento"; e sottolineato che il "ci ricorderemo" vale pure per loro. Francamente il post di Quinto è l'ultimo di una serie di post denigratori dei leader del Family Day - tipicamente di provenienza da Riscossa Cristiana - che li hanno sempre associati al compromesso; mi sta bene che abbiano esercitato una sorta di pressione per correggere le sbavature - che in alcune isolate dichiarazioni ci sono state - ma i fatti hanno chiaramente dimostrato che non c'era proprio nessuna intenzione di arrivare ad un compromesso. Infatti, hanno chiesto sino all'ultimo il ritiro del provvedimento, anche dopo lo stralcio delle infami adozioni; nessuno ha difeso il pasticcio che è stato votato; stanno puntando il dito contro tutti i "traditori".
PS Quanto al referendum, si faccia tutto quanto è necessario. Tuttavia, vorrei ricordare che la Cirinnà non è ancora legge dello Stato. So benissimo che ora è tutto in discesa, ma leggo che la calendarizzazione alla Camera è per aprile. In un mese e mezzo possono succedere tante cose. Quindi si continui a pregare, nel frattempo, perché "la legge non passi" e, per quanto io sia umanamente molto scettico, si facciano pressioni sulla Presidenza delle Repubblica e sulla Corte Costituzionale. Non poniamo limiti alla Provvidenza.
Fabrizio Giudici
Scusatemi mi inserisco per poter dire sommessamente la mia.
La questione del "ricatto": io credo che abbia ragione Danilo Quinto e spiego perche'.
Se "ci ricorderemo", allora vuol dire che qualcuno di loro l'ha votato.
Altrimenti che "ti ricordi" a fare?
Se uno ha votato Renzi, come fa a "punirlo nelle urne" visto che non perderebbe un voto?
Allo stesso modo l' "annuncio", chiamiamolo cosi', di votare contro nel referendum costituzionale. Vogliono forse dire che se non fossero passate le "unioni civili" avrebbero votato SI' a questo obbrobbrio costituzionale? E da quando uno approva o non approva una legge in base all'approvazione di un'altra legge che sta a cuore? E come lo dovremmo chiamare questo?
Io credo che solo un allocco potrebbe votare PD, ritenendosi cattolico, e sperando che le "unioni civili" non sarebbero state approvate.
Non trovate?
Piero
Mi faceva giustamente notare Paolo Pasqualucci che il presupposto per la nascita di un partito del genere non può che essere una compatta unità nazionale che, al momento, ancora purtroppo non è stata promossa né si è formata.
Stimo il Prof. Pasqualucci, ma non capisco su quali basi dovrebbe fondarsi l'unità nazionale.
Evidentemente su dei valori comuni, fondamentali e non negoziabili.
Il problema e che se ci fossero (questi valori) non sarebbe necessario fondare nessun partito ne inseguire un ipotetica unità nazionale.
Ci sarebbe bisogno di una Chiesa e di un Papa in grado di sollecitarli e, magari, di dare l'impulso per la costruzione di un vero partito cattolico.
Temo che oggi, dopo decenni di DC,partito ,lo ricordo, per definizione aconfessionale, sia praticamente impossibile.
Meglio le Messe e tanta preghiera, come suggerisce Gnocchi, il resto, forse, verrà.
Meglio le Messe e tanta preghiera, come suggerisce Gnocchi, il resto, forse, verrà.
Senza escludere le Messe e la preghiera, dire "il resto, forse, verrà" è come aspettare la manna dal cielo e quasi lavarsene le mani. L'Incarnazione esige anche l'impegno personale. L'accento sulle Messe a la preghiera è, anche questo, un punto di vista ed è comunque il fondamento di ogni azione. Fermarsi lì vale per chi, in base alla sua situazione, non ha altre possibilità.
Il problema è che noi parliamo tanto e non riusciamo ad unirci, rimanendo compatti nel concreto.
Sembra che ognuno continui a parlare dal suo 'recinto', mentre si sente la mancanza di colui che si è ritirato nel "recinto di Pietro", espressione che dà da pensare perché evoca un Pietro circoscritto, che è quanto di più improprio possa esserci.
Il problema è che noi e alcuni fedeli lo avremmo seguito; ma molti, troppi vescovi e cardinali, anche da lui ordinati, lo ostracizzavano... Sostanzialmente nel recinto ce lo avevano già messo.
Sono pienamente d'accordo con quanto scritto qui:
http://www.riscossacristiana.it/fuori-moda-la-posta-di-alessandro-gnocchi-240216/
Per quanto riguarda ciò cui continuiamo ad assistere impotenti, secondo me vale l'adagio di Kierkegaard: "quanta più angoscia, tanta più sensualità".
Con quel forse verrà, intendevo quando il Signore dirà il suo basta, sia all'umanità che a questa Chiesa malata e risolverà, come Lui solo sa e può, questa drammatica situazione a vista umana irrisolvibile.
Ho sempre auspicato un partito "cattolico", ma non ne vedo oggi le condizioni.
Chi dovrebbe dare l'input, Bergoglio, Bagnasco, ( Ruini )Galantino?
Il fatto è che siamo tutti orfani di papa(à)
Mic, hai detto bene, alcuni fedeli. Il fatto è che oggi, a differenza, di altre crisi, è venuto meno il senso della fede in gran parte dei fedeli.
@ Marco Toti
Se la sensualità è commisurata all'angoscia, entrambe derivano dall'assenza di Dio.
per chiarezza....mai votato a sinistra nè centrosinistra nè radicale nè centro nè centrodestra nè liberale in tutta la mia esistenza.....:-) non è che mi devo ricordare di qualcosa, ero già "saputo", essendoci nato, cresciuto e vissuto in mezzo a questi prodi, mio malgrado.
A parte che Renzi non lo ha votato nessuno, perchè sono anni che in Italia non si tiene più conto degli elettori, il"Renzi ci ricorderemo", è piuttosto patetico, proprio per questo, perchè forse qualcuno non se ne accorto, ma siamo in una vera dittatura e i governi non nascono dal volere popolare, ma da un volere che lavora nel segreto (e neanche più tanto segreto). Non credo che qualche buon cattolico riesca ad entrare nel Palazzo dove risiede (è risaputo) anche la loggia massonica italiana. Mi sa che quando si varca tale entrata, si debba ricevere il timbro della Bestia per riuscire a lavorare. Bisogna veramente che sorgano dei cavalieri, puri, incoruttibili, pronti al martirio per la verità, altrimenti se sorgerà un partito di pavidi, accomodanti, ricercatori del male minore, osannanti il "non mi immischio" di Bergoglio, non servirà a nulla e non servirà Dio e la sua causa, pertanto fallirà inesorabilmente come sempre. Dio da più potere a pochi santi, che a tanti tiepidoni, dalle belle parole e dalla vita incoerente.
Quaesitum: essendo notorio che il signor Niki Vendola si professa cattolico praticante, qual è la sanzione canonica per aver egli ottenuto un figlio ricorrendo all'utero in affitto? Si può considerarlo nuovamente colpito da scomunica, dopo quella in cui egli è incorso per il pubblico scandalo di sodomia? Provvederà l'Ecc.mo Ordinario del luogo a comminargli le dovute sanzioni canoniche e a darne comunicazione ai reverendi Parroci, affinché ne diano lettura dai pulpiti?
Annarè, concordo col tuo intervento, ed estendo una tua impressione più che legittima a molte più istituzioni.
Ecco, proprio dove dici:
"Non credo che qualche buon cattolico riesca ad entrare nel Palazzo dove risiede (è risaputo) anche la loggia massonica italiana. Mi sa che quando si varca tale entrata, si debba ricevere il timbro della Bestia per riuscire a lavorare."
Vale per il governo e Palazzo Giustiniani, ma ormai vale anche per quasi tutto il pubblico. Se non hai certe idee, certe militanze e se non le esibisci, non sei gradito. Se è vero che è da un pezzo che era così, la situazione si è oltremodo infiammata. Cfr. anche la scuola che ora si occupa di gender, di portare bambini dall'imam, ma di tenere fuori la benedizione pasquale dagli edifici pubblici, fino ai programmi, in cui biosgna dire che il 1789 è stata la nostra vera nascita, o la rivoluzione d'ottobre o il multiculturalismo o il '68.
Quando Gesù parlò a Padre Pio disse che i suoi sacerdoti erano diventati dei macellai. Ecco perchè si permette ad un Vendola che vive in peccato mortale, da sodomita (ricordo:peccato che grida vendetta al cospetto di Dio)di dichiararsi cattolico e magari di fare la Comunione, così come si permette a Renzi e apostati vari di fare la comunione (Casini forse non fa la Comunione, se persino Luxuria l'ha fatta?). il problema è che nessuno ama più Gesù e ha pietà del suo corpo e sangue donatoci con amore estremo.Macellai!!!!Giusto il lavoro che Papa Francesco avrebbe amato fare.
IL VERO RETROSCENA CHE SPIEGA L’OSTINAZIONE DI RENZI PER LA LEGGE CIRINNA’. L’IMPERO E LA GUERRA DENTRO LA CHIESA
http://www.antoniosocci.com/il-vero-retroscena-che-spiega-lostinazione-di-renzi-per-la-legge-cirinna-limpero-e-la-guerra-dentro-la-chiesa/
@Baronio
risponderanno con questa stessa ...limpidezza di dottrina
http://www.barinedita.it/inchieste/n283-comunione-ai-gay-a-bari-ci-sono-preti-che-dicono---si----%C2%ABla-sessualita-e-personale%C2%BB
Forse, Josh, sarà un paradosso, ma i mussulmani saranno i nostri unici alleati nel combattere il gender nella scuola, ho letto degli interventi da giornali islamici e mi pare non venga tollerato affatto il lavaggio del cervelo che vogliono fare ai loro figli, i toni non sono pacifici, loro si "immischiano" non come il Papa che tace ed acconsente. Certo non c'è da gioire di questo, ma a volte Dio usa mezzi di disuasione che non erano da noi contemplati. Credo che per un mussulmano sia molto più offensiva la teoria gender, che il presepe ed il crocifisso a scuola. Speriamo che il buon Dio venga in nostro aiuto: non so sarebbe bello lo squarciarsi del pavimento mentre la camera va a formalizzare il si alla nuova depravata legge, poi un colpo apopletico ad ogni direttore scolastico, professore e attivista dell'arci gay che mette piede in una scuola per rovinare l'innocenza dei giovani. Grazie al cielo non sono io Dio, perchè avrei già mandato all'inferno molta gente, folgorandola all'istante.
per chi ha postato l'art. di Socci e su quell'interpretazione:
Socci ha ragione in gran parte. Sicuramente i 2 soggetti in questione, renzie e l'altro, stanno compiacendo poteri globali e massonerie vere e proprie, di cui sappiamo l'intento disgregante, ma non si trattava tanto di compiacere Obama in sè, come invece dice Socci....
Obama è alla stra-fine del mandato, lui stesso è stato una pedina e un prodotto preparato delle medesime massonerie che l'hanno messo là: abbronzato ma non vero portatore di quella cultura profondamente nera dell'America evangelica fondamentalista, anzi ultraliberale para-ateo, discendente di madre ebrea 68ina e di padre freakettone più o meno muslim, una politica demenziale la sua, durante il lungo mandato in cui non è successo nulla di buono nemmeno per il popolo americano, nonostante gli alti proclami sul nulla. Non tanto renzi e l'altro ossequiosi con obama (anche certo, non sia mai) ma tutti e 3, renzi, obama e l'altro ossequiosi se non prodotto delle massonerie internazionali e ad esse del tutto funzionali.
http://www.vanthuanobservatory.org/notizie-dsc/notizia-dsc.php?lang=it&id=2301
Quanti danni dai cattolici in politica. Intervista all’ Arcivescovo Crepaldi pubblicata sul numero di febbraio della Rivista mensile “Il Timone”
@ Marco Toti
Se la sensualità è commisurata all'angoscia, entrambe derivano dall'assenza di Dio.
Ho appena ascoltato al giornale radio sia Livia Turco che la Boldrini che commentavano l'ultimo evento .
Secondo me le mele della mensa provengono dall'orto di Grimilde .
Concordo con Annare'!
Ancora parla la Livia Turco ? Ma non doveva essere rottamata !
La sapete la storia della vaccinazione anti papilloma virus ? Quando la Turco era, ahinoi, Ministra della Sanità, fece partire la campagna per la vaccinazione delle ragazzine (11-13 anni) contro il papillomavirus responsabile (non da solo) del cancro alla cervice uterina.
Formigoni, allora Governatore della Lombardia, non aderì subito alla campagna, per motivi in parte di natura religiosa.
La Turco fece fuoco e fiamme (mi ricordo certi interventi in radio), finché anche in Lombardia partì la vaccinazione di massa.
Devo confessare che inizialmente ero molto favorevole, finché non lessi alcuni articoli su riviste scientifiche che gettavano dubbi sull'efficacia e allertavano su possibili rischi. Decisi allora, sentendomi un po' in colpa, di non sottoporre mia figlia alla terza somministrazione.
Qualche tempo dopo, Turco non più ministrante, la vaccinazione e la campagna di stampa e TV a favore scivolarono nell'oblio. Non so ora come stia la situazione, ma mia figlia non è stata più richiamata.
Altro ennesimo esempio di cosa non si fa sulla pelle delle donne (ed in questo caso delle bambine o ragazzine) per motivi puramente ideologici.
RR
Josh,
concordo su tutto.
Solo una cosa: "padre" di Obama: non si sa neanche se fosse lui. "Madre": origini ebree ? Fonti ?
RR
Personalmente non conterei troppo su un referendum la cui ammissibilità non è atto dovuto, ma sottoposto a giudizio di ammissibilità della Corte costituzionale.
Ed un cavillo si trova sempre...
Leggo qui: ...cioe' una formazione politica veramente cattolica e nazionale, dotata di un chiaro programma di restaurazione dei valori del Cattolicesimo nella societa' civile alla deriva...
Troverei preoccupanti questi auspici se coincidessero con una malaugurata ipotesi di ricostituzione della D.C. (che non era né veramente cattolica, né per nulla nazionale). La D.C. favorì oggettivamente l'egemonia culturale della sinistra, che perseguiva la ben nota strategia gramsciana. Raccoglieva voti a destra e tra i conservatori per attuare politiche di sinistra e, talvolta, di estrema sinistra. Era fortemente inquinata da influentissimi elementi dottrinariamente modernisti (come Dossetti e La Pira). Perseguì, fin dal dopoguerra, una politica di accomodamento con il Partito Comunista, che sfociò nel famigerato "compromesso storico". Perseguitò, in mille modi, la Destra nazionale, cattolica e veramente anticomunista: basti pensare alla miserabile legge Scelba e poi alla legge Mancino, alla strategia della tensione, all' "arco costituzionale", alle provocazioni dei servizi e della polizia. Nulla fece (salvo pochi, isolati esponenti) contro l'approvazione del divorzio e dell'aborto e ben poco s'impegnò nel supporto ai relativi referendum. Fu affarista, corruttrice e corrotta, clientelare e, spesso, mafiosa. Non elaborò mai una cultura politica coerente e solida e fu sempre a rimorchio, intellettualmente, della sinistra. Il grande Del Noce, eletto senatore nelle sue file, se ne allontanò inorridito. Il P.C.I. occupava la scuola, le università, i giornali, le case editrici, la magistratura. La D.C. pensava alle banche e all'IRI. Fu sempre prona ai diktat statunitensi e, con qualche lodevole eccezione di alcuni suoi esponenti, impedì all'Italia di avere una politica estera indipendente.
E qualcuno vorrebbe riesumare questo cadavere? Ma non bastano i "morti viventi" del N.C.D., che della D.C. sono i degni eredi?
Spiacente, con tutte le loro rozzezze, pressapochismi e superficialità culturali, meglio la Lega e i Fratelli d'Italia. Che almeno, sono coerenti, naturaliter cattolici e qualche, sia pur vago, non riconosciuto e spesso non valorizzato, merito politico-culturale (che non sanno "vendere") ce l'hanno.
Oh mamma mia , questa e' l'ultima conquista della scimmia di Dio !
E Gelsomino ci pone anche la domanda : Si puo' fare ?
http://it.aleteia.org/2016/02/29/e-valida-la-comunione-comprata-al-supermercato/
"Ma sta facendo un discorso pressappochisticamente semplicista"
Ma per piacere , si è avuta sin troppa pazienza.
Dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io
"Ma sta facendo un discorso pressappochisticamente semplicista. Le 'conventicole' Danilo Quinto non se le è sognate e ne abbiamo parlato a lungo smascherandole e individuandone le pecche".
Mi pare che lei Mic, nella sua difesa d'ufficio, mi accusi di pressapochismo senza argomentare né motivare. Io non vedo come tali conventicole siano in relazione con i family day:se il comitato Difendiamo i nostri figli (Gandolfini,Amato,Adinolfi,Amato,Pillon etc) che ha organizzato il Family day, è pro LEGGE 194,o chi vi ha partecipato,lo è,evidentemente mi è sfuggito qualcosa ( può anche darsi,capita). Ma se è così, invece di etichettare personalmente gli altri di "pressapochismo",mi spieghi (visto che Quinto non lo ha fatto) cosa mi sono perso,perchè i suoi vaghi cenni a "ciò di cui vi siete occupati" in questo caso non è conferente. Lei,Mic,mi consenta,ha la discutibile abitudine,quando qualcuno esce dal suo coro,di tacciarlo subito in modo acido e,quel che più conta,apodittico.Le sue accuse mi paiono- quelle sì- "semplicistiche.
"Non si può affermare che qualcosa non esiste dalla propria visuale ristretta che però non riesce a guardare oltre e ad ascoltare altre posizioni".
Lezioncina fuori bersaglio:la visuale ristretta mia, può essere simile alla sua. Io guardo e ascolto molte posizioni:lei da come risponde a me, non saprei. Il fastidio che lei mostra nei confronti delle (credo legittime e soprattutto motivate)critiche, e le etichette che appioppa a chi osa tanto,lo mostra. La sua posizione, se coincide con quella di Quinto,in questo specifico caso mi pare corta di visuale e mostra un certo amaro zelo nel voler sempre criticare per partito preso le "iniziative altrui".....senza dare mai un poco di credito. Due "Family day",li ha organizzati forse Quinto, o Gnocchi, o lei?Perchè disconoscerne il grand evalore in questo tempo di totale subalternità del mondo cattolico? Pensare qualche volta in positivo,no,mai? Vi viene mai il dubbio di essere talvolta eccessivamente lì sempre col fucile puntato verso i bersagli sbagliati? E usare parole come "vergogna", "ricatto", etc, non è dare mostra di mancanza di "ampio sguardo", e dunque di "visuale ristretta", "pressapochismo", magari "semplicista"? (se pubblica questa replica, avrà la mia stima per questo, nonostante la diversità di vedute)
Un modo più chiaro per dire ciò che pensa Angheran? Non riesco a capire il suo messaggio trasversale a me diretto.... Sono indeciso tra un cenno di solidarietà verso chi è trattato con malcelata iattanza solo per aver detto la propria opinione su un intervento molto duro come quello di Quinto (e per me, in gran parte fuori bersaglio e non costruttivo); ed all'opposto, un invito alla "TOLLERANZA ZERO" verso interventi (tipo il mio) non allineati col pensiero unico (anche in un blog cattolico può esserci- Dio ci scampi- il pensiero unico...). Speriamo sia la prima ipotesi, la prima sarebbe molto triste.
Ma se è così, invece di etichettare personalmente gli altri di "pressapochismo",mi spieghi (visto che Quinto non lo ha fatto) cosa mi sono perso,perchè i suoi vaghi cenni a "ciò di cui vi siete occupati" in questo caso non è conferente. Lei,Mic,mi consenta,ha la discutibile abitudine,quando qualcuno esce dal suo coro,di tacciarlo subito in modo acido e,quel che più conta,apodittico.Le sue accuse mi paiono- quelle sì- "semplicistiche.
Se dico che ne abbiamo discusso, le argomentazioni vanno cercate in quelle discussioni. Non può pretendere che ogni volta stia a tirar fuori tutti gli argomenti già prodotti in precedenza. Mi capita di essere sbrigativa e mi spiace, ma il tempo e l'impegno sono quelli che sono. E se affermo che certe cose sono state già dette non credo di essere apodittica. Potrebbe aver la pazienza di scorrere gli articoli precedenti (e relative discussioni) sull'argomento.
In questo blog non c'è "un pensiero unico", ci sono convinzioni espresse con vigore ma non apoditticamente. Quella che lei chiama tolleranza zero è l'espressione di uno sfinimento nei confronti di persone che non ascoltano o non approfondiscono...
@ il foco
Rispondevo a Mic , mi pareva chiaro. Comunque non interverrò più su questi articoli.
@ Silente, ma come le viene in mente?
Come le viene in mente che il riferimento al non esistente (e che mai esistera', sia chiaro) partito cattolico nazionale sia fatto pensando a ricostituire una specie di DC? Per respingere l'idea sarebbe piu' onesto non costruirsi un bersaglio di comodo, del tutto fasullo, come quello rappresentato da una supposta aspirazione alla rinascita di una DC o di un Partito Popolare. Parvus
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