Il cardinale Burke non ci sta, ad essere usato come capro espiatorio per le lotte di potere interne all’Ordine di Malta, con le loro metastasi vaticane. Finché ad attaccarlo erano i giornalisti contigui al cerchio magico pontificio, magari con qualche piccolo aiuto proveniente dalla Segreteria di Stato, molto interessato a ciò che succede fra i Cavalieri, ha più o meno lasciato correre. Ha fatto conoscere in maniera indiretta il contenuto della lettera che gli ha inviato il Pontefice in relazione al caso dei preservativi distribuiti in alcune zone dell’Africa e dell’Asia, in modo da chiarire che agiva su mandato preciso, e basta. Ma poi ha parlato il Reggente, accusandolo; e a quel punto, deve essersi detto il porporato americano, il troppo è troppo.
E ha nettamente negato di aver mai chiesto che il Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta, Albert von Boeselager, si dimettesse. Il porporato ha detto a Edward Pentin, del National Catholic Register, che è rimasto “sbalordito” dall’accusa, fatta la scorsa settimana da Fra’ Ludwig Hoffman von Rumerstein che regge l’Ordine in attesa che si riunisca il Consiglio per l’elezione del nuovo Gran Maestro, di aver chiesto le dimissioni del Gran Cancelliere. “La considero una calunnia”, ha detto.
Fra’ Ludwig Hoffman von Rumerstein ha dichiarato che è stato il cardinale Burke, e non l’ex Gran Maestro Matthew Festing, ad aver chiesto le dimissioni di Boeselager. Ma le dichiarazioni del Reggente sono in conflitto con altre ricostruzioni, in base a cui è stato Festing ha chiedere le dimissioni, durante un incontro a cui Burke era presente a causa del suo ruolo di Patrono dell’Ordine a nome del Papa.
Burke ha affermato:
“Non avevo nessuna autorità per chiedere al Gran Cancelliere di dare le dimissioni. Ho semplicemente detto che una persona che permetteva coscientemente la distribuzione di contraccettivi nelle opere dell’Ordine dovrebbe prendersi le sue responsabilità, e poi il Gran Maestro ha chiesto di nuovo al Gran Cancelliere di dimettersi, e lui si è rifiutato. Allora il Gran Maestro ha proceduto alla sua destituzione, senza che io fossi in nessun modo coinvolto”.
Burke ha anche detto che il suo viaggio a Guam, per far parte del procedimento canonico verso l’arcivescovo Anthony Apuron, non deve essere visto come un confino da Roma. Ha rivelato di essere stato nominato a guidare un tribunale che si occupa del processo l’ottobre scorso, ben prima che esplodesse il caso dei Cavalieri di Malta. Il viaggio a Guam è stato deciso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, e dice Burke che “Il Papa non mi ha mai parlato di questo incarico”.
In realtà si possono discernere due operazioni distinte, e intrecciate, in questa storia piuttosto torbida. La prima riguarda le lotte di potere – e probabilmente di soldi – interne all’Ordine di Malta, molte bene illustrate da questo articolo di Riccardo Cascioli.
Dispiace che la figura del Pontefice sia stata coinvolta in questa operazione, in maniera tanto evidente: è stato suo l’intervento che ha obbligato il Gran Maestro a dimettersi. Quali strumenti abbia usato, non lo sappiamo; ma devono essere stati cogenti e convincenti, e non lasciano una buona impressione né dell’uno né dell’altro protagonista di quel colloquio. Incuriosisce l’intervento della Segreteria di Stato; si sa che la famiglia del Gran Cancelliere, destituito e reintegrato dopo l’Anschluss vaticano, ha ottimi rapporti con la Terza Loggia; ma affidare al Sostituto il compito di rinnovare spiritualmente l’Ordine…
La seconda operazione pare invece un’azione di opportunismo. C’è la possibilità di attaccare qualcuno che da’ fastidio in altri campi, come Burke, screditandolo, e nello stesso tempo creando un po’ di confusione fumogena sulle manovre reali? Perfetto. Basta far sapere in giro attraverso i canali di informazione-disinformazione collaudati che la colpa è sua…Ah quel Burke! Ma come è paziente il Pontefice con lui!
21 commenti:
Visto che lo lasciano fare, Papa Francesco non fa altro che prosseguire nel suo piano di distruzione, perchè lamentarsene? Fa bene! E' ciò che i pavidi cattolici si meritano, perchè chi è meglio in questa battaglia? Chi fa il despota, chi per strana obbedienza accetta tutto anche a danno delle anime, chi non dice più nulla perchè forse ci sarà un riconoscimento? nessuno di questi. In questa battaglia vincono (anche se perdono difronte al mondo) quelli che hanno a cuore le anime e non il proprio interesse e per amore delle anime e specialmente del buon Dio non accettano, non danno cose cattive, ma nella fatica e disagio portano solo le cose buone donate da Gesù alla Chiesa, per la sua maggior gloria e per la salvezza delle pecorelle di Dio. Perciò il cardinal Burke come tutti gli altri facciano il loro dovere partendo dai propri compiti personali (esempio riformare in modo cattolico i seminari, rifiutare la messa nuova, vero cancro, dire no all'ecumenismo intereligioso...)si può sempre lavorare per il buon Dio e per le anime, nessuno ha mai detto sia facile ed indolore, anzi è stato sempre insegnato il contrario, che a seguire Gesù si sarà perseguitati.
Non ho particolari doni di preveggenza ma credo d'aver già detto che è un modo (neanche troppo elegante e furbo) di attaccare Burke e ogni tanto anche i santi (il profeta Elia e il frate del Gargano ad esempio) perdono la pazienza..ed è indubbiamente bene che abbia parlato!! Ma la cosa che davvero quando l'ho letta qualche giorno fa mi ha fatto morire dalle risate è che i soliti sapientoni intenderebbero legittimare un documento odierno basandosi su materiale di 50 anni fa per tentare d'annientare quella parte della chiesa che indubbiamente non vedono affatto di buon occhio perché non intende assecondare le logiche del mondo..
L`Ordine di Malta esce, a mio avviso, molto molto male da questa bruttissima storia.
Questi porporati devono realizzare che , se fanno i miti, obbedienti, rispettosi (al mondo), ci vanno di mezzo le anime che a loro sono state affidate .
Intanto Bergoglio coi migranti sta dando i numeri. E' ossessivo!
http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/notizie/2017-02-21/migranti-papa-proteggerli-leggi-e-programmi-cooperazione-105218.shtml?uuid=AEWhwMa
Un sinodo dedicato ai migranti: è questa la richiesta presentata a Papa Francesco dall'arcivescovo Silvano Tomasi, segretario del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti.
Parlando ad un'udienza concessa dal Santo Padre ai partecpanti al Forum su Pace emigrazioni promosso alla Camera dei Deputati, l'alto prelato ha lanciato così l'idea di una nuova convocazione dei vescovi a meno di tre anni dalla riunione per il sinodo sulla famiglia.
Se un migrante, nel migrare lascia sua moglie e se ne fa un'altra ma è un migrante come si fa non dargli la comunione?. Ci vuole un sinodo dei migranti! E se quattro donne musulmane migranti migrano assieme al loro unico uomo come permette il Dio che abbiamo in comune con loro, come si fa a non dare a tutti la comunione? Sono migranti. Sto cominciando a convincermi che se loro vengono qua non dovremo andare per forza là, poi loro distruggeranno tutto qua come là. Poi quando noi avremo ricostruito là, loro torneranno là così ci toccherà tornare ancora qua e ricostruire ancora. La Civiltà Romana, con buona pace di Bergoglio è stanziale, familiare e costruisce, quella islamica è nomade, di gruppo, e saccheggia. Una volta si scornò contro S.Pio V, Spagna, Austria e Venezia oggi trova un Bergoglio al comando un'elite europea fradicia e omossessualista. Ci toccherà proprio andare nei loro paesi almeno là qualche vero sacerdote cattolico è rimasto. Bergoglio, da buon comunista italosudamericano, non ci riconoscerà come migranti ma come imperialisti e sfruttatori, gretti, meschini, duri di cuore, rigidi etc etc. e non ci darà la comunione. In questo concordo con lui dal 13 marzo 2017 se la può tenere.
Se vogliamo rimanere sul comico, hanno pure proposto di nominare il Oscar Romero... dottore della Chiesa!.
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Fabrizio Giudici
"Più cresce il dubbio sulla verità del Vangelo, più crescono l'attenzione e la fiducia nell'impegno politico, magari partitico.Non è un buon segno che molti ambienti cristiani si caratterizzino oggi non per la fede nella Trinità ma per una triade ripetuta come un mantra:'Pace, giustizia, rispetto per la natura'...Nel sentimentale 'amore per l'uomo' si perde di vista la prospettiva cristiana: l'uomo concreto, quotidiano, è spesso esecrabile, indegno di aiuto, non è amabile di per sé ma, alla fine,solo per amore di quel Gesù grazie al quale siamo tutti fratelli. Quando cede la fede nell'invisibile, è normale che ci si getti nel visibile. Il sociale prende il posto del sovrannaturale...La croce di cui si fregia il cattolico impegnato in un attivismo sociale che dimentichi l'annuncio esplicito del Credo, non è più la croce della Chiesa nata a Gerusalemme e trasmigrata a Roma, bensì quella della Croce Rossa di Ginevra: rispettabile e meritoria, ci mancherebbe, ma che nulla ha a che fare con una storia che comincia nel tempo per sfociare nell'Eterno." (Messori, Emporio Cattolico, Sugarcoedizioni, Milano, 2006, p.295-96)
purtroppo pare che "Cardinale Raymond Burke ora "de facto" stato sospeso, come Patrono del Sovrano Ordine di Malta, secondo il Gran Cancelliere Albrecht von Boeselager."
Anonimo 21:33
Ho letto un tweet di Matzuzzi che riferisce un'affermazione di Von Boeselager che di fatto il card. Bruke non è più il patrono... ed è, penso, una deduzione conseguente alla nomina di Becciu col compito di «curare tutto ciò che attiene al rinnovamento spirituale e morale dell'Ordine».
Una deduzione che, in fondo, avevamo fatto un po' tutti. Ma che non è avallata da un provvedimento ad hoc.
di fatto esautorato a tradimento come nella tradizione di questo pontificato....Negri.....Muller...ma l'ultima parola spetta a Dio....
@mic, un magistero liquido non sente il bisogno di avallare nulla :( con un apposito provvedimento..
Con la macchina da guerra messa in piedi da Bergoglio e dai suoi potentissimi sodali laici non c'è alcuna possibilità. Soprattutto se si pensa candidamente di avere a che fare con gente leale in buona fede disposta genuinamente e fraternamente ad ascoltare e dialogare. Bisogna capire che nei confronti del cattolicesimo dei millenni è stata iniziata, ma non dichiarata, una guerra di sterminio che prevede un solo esito: il ribaltamento totale con conseguente asservimento completo al Potere del Mondo. Naturalmente negando che di ribaltamento si tratti.
Miles
La realtà è quella che è, abbiamo un papa despotico che fa quel che vuole quando e come vuole, che si è creato una curia-corte, un governo e un`agenda paralleli, che defenestra o allontana chi non cammina con lui, che decapita e annienta un ordine religioso perchè troppo fedele e "all`antica", che con l`astuzia di una volpe che conosce i suoi polli semina disordine e confusione per poter continuare a tracciare il suo solco, che sta meticolosamente nominando vescovi e cardinali per assicurarsi che quel solco non potrà essere facilmente cancellato....
Come vivere questa novità di un papa che mette al centro se stesso e la sua visione del Vangelo e della Chiesa, della misericordia e della giustizia?
Come sentirsi in questa chiesa che sembra non aver avuto un passato prima di Bergoglio o allora un passato da sprezzare, seppellire o strumentalizzare?
Come sentirsi nella "chiesa di Francesco", la chiesa della tenerezza, della misericordia, quando la realtà cozza contro quelle definizioni-slogan tutti mediatici?
Remare contro è logorante, mettersi da parte, cercare rifugio in un luogo sopraelevato e osservare il fiume in piena fare danni travolgendo tutto sul suo passaggio, è un` altra soluzione con il rischio di trovarsi solo, perdere il contatto...e forse anche la fede.
A proposito del discorso di Bergoglio a Roma Tre dato ma non letto ecco la reazione di padre Scalese:
http://querculanus.blogspot.ch/2017/02/dato-per-letto.html#more
Solo un passaggio:
" La dottrina, si ripete continuamente, non viene modificata; ma non vi si insiste piú di tanto; viene data per scontata ed è perciò messa da parte, oltre tutto perché fonte di possibili contrasti (“la dottrina è divisiva”), preferendo insistere su ciò che unisce e cercare forme di collaborazione che vadano al di là delle differenze che ci separano. Anche il Catechismo della Chiesa cattolica ormai non viene piú citato; è “dato per letto”; non c’è bisogno di tornarci su. Ben altri sono i problemi da affrontare."
Dice un vecchio proverbio cinese: ""SIEDITI LUNGO LA SPONDA DEL FIUME E ASPETTA, PRIMA O POI VEDRAI PASSARE IL CADAVERE DEL TUO NEMICO"" -
Oggi noi non possiamo fare altro di ciò che dice questo proverbio, non abbiamo ne un popolo, ne forze per ribaltare questa situazione.
Ma ricordiamoci semopre che questa situazione si è creata giorno dopo giorno dal concilio di Roncalli.
Prima la Chiesa era un'altra Chiesa ed era retta con una differenza a 360 gradi.
"La croce di cui si fregia il cattolico impegnato in un attivismo sociale che dimentichi l'annuncio esplicito del Credo, non è più la croce della Chiesa nata a Gerusalemme e trasmigrata a Roma, bensì quella della Croce Rossa di Ginevra: rispettabile e meritoria"
Ancora per poco. Quella Croce Rossa, proprio perché è una Croce, sta sul gozzo a molti finanziatori planetari. Mi sbilancio nel dire che la stessa fine farà quella di Malta. Bergoglio ha accettato compiaciuto e pubblicamente un Cristo attaccato alla Falce e Martello comunista. Non scommetterei su Roncalli e Montini, ma credo che qualunque altro Papa avrebbe gettato a terra quell'oggetto blasfemo e sacrilego distruggedolo,sono convinto che perfino molti allocchi cristiano socialisti miei compagni di liceo sarebbero rimasti disgustati. Bergoglio no! La sua recita è cinica e collaudata. La sua impostura,ormai consolidata, lo richiede, altrimenti il suo destino incrocerà presto quello di Killary. In questo momento sarebbe capace di accettare e promuovere compiaciuto anche una Croce di Malta con al centro un preservativo pagato coi soldi di Soros.
Se Papa Bergoglio sta facendo guerra alla nostra Fede, posso capire lo stupore iniziale (un po' come gli italiani al fronte, che da alleati della Germania si trovano ad essere nemici di questa),ma poi bisogna svegliarsi e combattere. Certo non siamo noi che daremo la vittoria, ma ci è chiesto comunque di combattere, non di brontolare e avere scatti di orgoglio se si viene colpiti personalmente, ma combattere con le armi che ci sono state date quando abbiamo scelto uno stato di vita: dunque un genitore cercherà di educare i figli cristianamente, cercando di contrastare ogni attacco da parte della scuola e della società in generale, facendo scelte, un sacerdote cercherà di santificare le anime a lui date in custodia con la buona dottrina, i buoni sacramenti, la buona Messa; un vescovo riformerà il proprio seminario, butterà al macero i cattivi libri, spiegherà l'importanza della buona Messa, farà comprendere al seminarista, che il suo compito è sublime, ma tremendo, perchè dovrà rispondere delle anime, riprenderà i sacerdoti che vivono nell'eresia modernista e se non abiureranno tale eresia, farà loro quelle sanzioni necessarie; e così via, cose semplici, anche se comportano sacrificio e grattacapi, che vanno fatte. Perchè un giorno non ci verrà chiesto cosa hanno fatto gli altri per impedirci di lavorare bene, ma ci verrà chiesto cosa abbiamo fatto noi di buono nonostante i cattivi Papi, i cattivi politici, il cattivo Demonio.
Ieri c'è stato il funerale di un medico, risaputo massone. Funerale in chiesa! Sulla bara capeggiava in bella vista cazzuola e compasso. Possibile? Tutto è possibile se questa chiesa 2.0 è non solo ecologista, mondialista, ecumenista, socialcomunista ecc.ecc.... oltre che massonica!
http://www.riposte-catholique.fr/en-une/malte-cardinal-burke-suspendu
C’est le site britannique catholique “de gauche” The Tablet qui a repris, le 21 février, une “information” de Dom Radio, la web-radio de l’archidiocèse de Cologne. Dans un entretien que lui accorda le 19 février Albrecht von Boeselager, Grand Chancelier de l’Ordre Malte révoqué par le Grand Maître Matthew Festing puis réintégré dans ses fonctions par la volonté du pape François, déclarait : « Désormais, et dans un premier temps, c’est l’archevêque [Giovanni Angelo] Becciu qui est compétent et, de facto, le porte-parole et l’homme de confiance du pape chez nous. Cela signifie que la fonction du cardinal Burke, en tant que cardinal patron, est de facto suspendue. » Dom Radio en faisait d’ailleurs le titre de l’entretien publié sur son site Internet : « Le cardinal Burke est de facto suspendu. »
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