Il cardinale Raymond Leo Burke è il Patrono dell’Ordine di Malta. Da qualche giorno il porporato americano, 68 anni, considerato da molti un oppositore di Papa Francesco per via delle sue posizioni tradizionali, è stato inviato a 12.000 km da Roma, sull’Isola di Guam per indagare su un caso di pedofilia risalente agli anni 70.
Secondo alcuni si tratta di una punizione del Pontefice nei confronti del cardinale, ma a quanto risulta a Stanze Vaticane – Tgcom24, il Papa è stato informato dell’incarico affidato al card. Burke dalla Congregazione per la Dottrina della Fede soltanto a cose fatte, quando il porporato era già sull’isola del Pacifico.
Secondo alcuni si tratta di una punizione del Pontefice nei confronti del cardinale, ma a quanto risulta a Stanze Vaticane – Tgcom24, il Papa è stato informato dell’incarico affidato al card. Burke dalla Congregazione per la Dottrina della Fede soltanto a cose fatte, quando il porporato era già sull’isola del Pacifico.
Cardinale Burke come nasce questa missione sull’Isola di Guam?
La missione è nata per una richiesta della Congregazione per la Dottrina della Fede che io servo quale preside del suo Tribunale Apostolico. Dovrò trattare una delicata causa ecclesiastica penale.
Perché è stato scelto lei?
Il Papa ha affidato la causa alla Congregazione, e la Congregazione ha proceduto secondo la giusta procedura a formare i membri del Tribunale. In ogni caso, penso di esser stato scelto in base ai miei studi di diritto canonico e la mia lunga esperienza con i processi ecclesiastici.
Quindi non è stato il Papa a chiederle di andare?
Il Papa non ha mai parlato con me di questo compito. Ho comunicato esclusivamente con i superiori della Congregazione per la Dottrina della Fede che è la procedura usuale in questi casi.
Quanto durerà questo incarico sull’Isola di Guam?
La parte della mia missione che si deve svolgere a Guam sarà prossimamente completata. Quanto tempo ci vuole per completare tutta l’istruzione della causa non è chiaro, ma spero di poter finire il lavoro prima dell’estate.
In tanti hanno detto che si tratta di una “punizione” del Papa perché lei è un oppositore. È così?
No, non vedo questa missione come una punizione del Papa e certamente non la sto vivendo come una punizione! È normale per un Cardinale, secondo la sua preparazione e disponibilità, di ricevere speciali incarichi per il bene della Chiesa. Non sono stato sorpreso dalla richiesta della Congregazione per la Dottrina della Fede e ho accettato, conscio della grave responsabilità che comportava, ma senza nessun pensiero di altre motivazioni da parte di Papa Francesco o dalla Congregazione.
Fabio Marchese Ragona
15 commenti:
- Quant'e' buono, Lei- ( da leggere con il tono del ragionier Fracchia)
Lui, Burke, è sicuramente buono. Spero non ingenuo, ma " candido come colomba, astuto come serpe".
Saggia consapevole serenità:
"No, non vedo questa missione come una punizione del Papa e certamente non la sto vivendo come una punizione! È normale per un Cardinale, secondo la sua preparazione e disponibilità, ricevere speciali incarichi per il bene della Chiesa".
Che il Signore lo benedica e lo protegga perché comunque la 'missione' ha i suoi risvolti 'rischiosi, sia in riferimento ai soggetti con cui si trova coinvolto che per la materia scottante non solo riguardo agli abusi, anche se il suo incarico riguarda quelli e non altro, almeno per ora.
Un professionista serio va.
Nella letteratura, il caso difficile è quello al quale l'eroe risponde comunque. Ed anche nella realtà!
Dunque, non e'stato il Papa a mandare il card. Burke a Guam ma il card. Mueller, senza che il Papa lo sapesse, a causa della grande competenza canonistica e processuale del card. Burke. Questi i fatti che risultano finora.
Un figlio obbediente della Chiesa.
Sarebbe tutto normale in condizioni normali, ma abbiamo imparato che quando c'è di mezzo l'abusivo, ti viene in mente l'Andreotti che dice" pensar male è peccato però, però..."
Tutto bene, dunque. normale amministrazione.... Ma i Dubia che fine hanno fatto? Non doveva succedere qualcosa dopo le feste natalizie?
https://www.ewtn.co.uk/news/holy-see/cardinal-burke-firmly-rejects-account-by-order-of-malta-s-acting-head-as-calumny
Non è una punizione? Vedremo.
http://www.marcotosatti.com/2017/02/19/la-strategia-del-ragno-come-gestisce-il-potere-in-curia-e-altrove-il-pontefice-ora-regnante/
Tutto ciò che si fa.....è controllato dall'alto....
Figuriamoci se si tratta di Burke poi....
Oddio magari la punizione arriva se condanna il vescovo che è neocatecumenale, questa conventivola starebbe per ottenere anche una importante sede arcivescovile in germania, roba da produrre una berretta in concirstoro,mah!.
(su mandato del Card. Müller della CDF)
Ho decodificato questa notizia come una protezione , toglierlo per un po' dall'occhio del ciclone ( leggasi stampa ) .
Le perplessita' dottrinarie su AL, nonostante siano state espresse da piu' Cardinali , quello continuamente bersagliato dalla stampa e' lui . La mia modesta convinzione e' di lasciarlo lavorare in pace ( di non parlarne fino alla conclusione dei lavori ). Il terreno su cui e' chiamato a pronunciarsi e' oltremodo scivoloso , la Madre di Dio lo protegga con il suo manto e il suo Angelo Custode non si distragga nemmeno per un momento .
Se Dio è con lui; Chi può essere contro di lui ?
Come già detto Guam è un'opportunità.
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