(Testi tratti da La preghiera della Chiesa, piccolo gioiello della produzione teologico-spirituale di Edith Stein, stupenda figura di donna, di pensatrice, di credente)
«Quando il Signore prese il calice, rese grazie: le benedizioni prima dei pasti contenevano un ringraziamento al Creatore e noi sappiamo che Cristo era solito, prima di compiere un miracolo, rendere grazie alzando gli occhi al Padre che sta nei cieli. Egli ringrazia perché sa di essere esaudito e rende grazie anche per la forza divina che ha in sé, mediante la quale manifesta agli occhi degli uomini la onnipotenza del Creatore. Ringrazia per l'opera di redenzione che ha il potere di compiere e la sua azione di grazie si compie per mezzo di quest'opera, che, in se stessa, è glorificazione della Trinità divina, perché rinnova in pura bellezza l'immagine deformata del Creatore. Possiamo così considerare tutto il continuo donarsi del Cristo sulla croce, nella santa Messa, e nella gloria eterna del cielo - come un solo, grande rendimento di grazie, l'Eucaristia, azione di grazie per la creazione, per la redenzione e per il suo ultimo compimento». [...]«la pasqua della antica alleanza è diventata la Pasqua della nuova alleanza nell'ultima cena del Signore, nel sacrificio della croce sul Golgota, nelle agapi gioiose del tempo tra la Pasqua e l'Ascensione, durante le quali i discepoli riconoscevano il Signore alla frazione del pane, e, nel sacrificio della Messa, nella santa Comunione». [...]«La vita di orazione di Gesù è la chiave che ci introduce nella preghiera della Chiesa. Abbiamo visto che il Cristo ha partecipato al culto del suo popolo (che generalmente si chiama Liturgia), lo ha unito nel modo più intimo alla sua offerta di vittima e gli ha dato il suo pieno e proprio significato, quello di rendimento di grazie della creazione al Creatore, portando così la liturgia dell'Antico Testamento nella liturgia del Nuovo Testamento» [...]Cristo ha edificato un tempio di pietre vive, la comunione dei santi. Egli sta nel mezzo come l'eterno sommo sacerdote e sull'altare Egli stesso è la vittima perpetua. Di nuovo tutta la creazione, i frutti della terra, misteriose offerte, i fiori, i candelabri ed i ceri, i tappeti e il velo, il sacerdote consacrato, l'unzione e la benedizione della casa di Dio, è inclusa nella «Liturgia», solenne ufficio divino. Creati dalla mano di artisti anche i cherubini non mancano e in forme visibili vegliano ai lati del Santissimo, e i monaci, loro «immagini viventi», circondano l'altare del sacrificio e fanno in modo che la lode di Dio continui sempre sulla terra come nel cielo. Le preghiere solenni che essi, portavoce designati dalla Chiesa, recitano, accompagnano il santo Sacrificio, circondano, avvolgono, santificano tutto il «lavoro della giornata» così che dalla preghiera e dal lavoro nasca un solo opus Dei, una sola «liturgia». Le letture tolte dalle sacre Scritture e dai Padri, dai libri liturgici, dalle Encicliche dei Sommi Pontefici sono un canto di lode più ricco all'azione della Provvidenza e al progressivo compimento dell'eterno piano salvifico». [...]«Egli è sempre e dovunque dinanzi alla faccia di Dio e la sua anima stessa è il Santo dei Santi perché non è solo dimora di Dio, ma è unita per essenza indissolubilmente a Dio. Dinanzi al Signore non doveva nascondersi in una nube protettrice di incenso: Egli guarda nel volto senza veli dell'Eterno senza aver nulla da temere, poiché lo sguardo del Padre non lo può annientare. Con questa preghiera Egli svela il segreto del sommo sacerdozio e tutti i suoi, udendolo parlare con il Padre nel santuario del suo cuore, possono imparare a parlare nel loro cuore con Dio. La preghiera sacerdotale del Salvatore svela il mistero della vita interiore: l'intima unità delle persone divine e l'inabitazione di Dio nell'anima. In queste segrete profondità, nel nascondimento e nel silenzio, si è preparata e compiuta l'opera della Redenzione e così sarà fino alla fine dei tempi, fino al momento in cui tutti saranno veramente una sola cosa in Dio».
A rendere pienamente ecclesiale la preghiera personale è lo stesso Cristo che ci nutre ed edifica Chiesa, suo Corpo mistico, mediante i sacramenti, nell'indissolubile comunione della persona orante con Cristo, come membro del suo corpo, nell'atto di adorazione alla Trinità (al Creatore, al Redentore, al Consolatore)
«Chi si dona completamente al Signore viene scelto da Lui come strumento per la costruzione del suo regno. Egli solo sa quanto la preghiera di santa Teresa e delle sue figlie contribuì a proteggere la Spagna dall'eresia, quale forza spiegò nelle lotte ardenti delle guerre di religione sul suolo di Francia, dei Paesi Bassi, della Germania. La storia ufficiale non parla di queste forze invisibili e incalcolabili, ma la fede del popolo credente e il giudizio attento e vigile della Chiesa le conosce, e il nostro tempo sempre più si vede costretto, quando ogni altra cosa viene a mancare, a sperare l'ultima salvezza da queste sorgenti nascoste».
Quanto queste sorgenti devono continuare a fluire nel nostro oggi attraverso la liturgia vivente dei veri adoratori in spirito e verità! (Gv 4,21-24)
5 commenti:
GIOVEDI’ SANTO
Rammenta Anima Devota:
Nel Giovedì Santo la Santa Chiesa rivive, possiamo ben dire, quel grande eccesso d’Amore che fu l’Istituzione dell’Eucarestia con il Sacerdozio Divino nel quadro indelebile dell’Ultima Cena. (..)
Lo chiamiamo Sepolcro, ma sappiamo che non è; in Esso è chiuso il Cuore stesso di Cristo che è Re ed è Vita. E Gesù va al Getsemani, piange e suda sangue, è tradito, è arrestato ed è condotto ad un tribunale come un comune malfattore.
(...)
Entrate Anime fedeli nel Cenacolo, interrogate gli sguardi di Gesù, accostatevi anche voi al suo petto e fermatevi a contare i palpiti di quell’amabile Cuore Divino.
Contemplatelo quando prende il pane e dice: ” Questo è il mio Corpo, è il mio pegno per voi, il pegno di tutte le mie promesse, il pegno dell’eternità – Ecco questo è il mio Sangue con il quale sigillerò le mie nozze con la Sposa, con la Santa Chiesa che avrà in dote i miei Sacramenti”,(..)
Offritevi per le tante Comunioni mal fatte, piangete per i tanti sacrilegi che si compiono con l’Eucarestia, diventate Anime Riparatrici, state in ginocchio anche più tempo per supplire a quanti non si inginocchiano più davanti al Divino Sacramento, benediteLo e ringraziateLo dell’Eucarestia anche da parte di chi non ringrazia più o non ha più tempo. In questo giorno entrate dentro quell’Urna, cercate i piedi divini, cercate le piaghe redentrici per baciarle e ribaciarle.
Sul Suo Sacro Cuore palpitate, vivete, respirate con Lui, struggetevi amando e giammai disperando! Adorate sapendo di essere circondati dai Santi e dagli Angeli, e bramate di penetrare dentro nei tesori della eterna Carità,
(..) In questa sera Santa entrate con Gesù nel Getsemani, condividetene le lotte, gli affanni, la preoccupazione, la tribolazione, adorate queste ore Sante, salutate tra le ombre della malinconica notte l’anima di Gesù affaticata e con Essa rattristatevi col Dio mesto sino alla morte. Le Anime fedeli fanno ora ciò che fecero gli Angeli: consolano il Divin Verbo, l’Eroe Divino, lo acclamano vincitore del peccato e terrore della morte!
O Anime Amanti e devote, sappiate quanto brillate allo sguardo di Gesù, raccogliete ora le stille del Divin Sangue, aprite le vostre braccia alla Vittima Sacrificale che a voi si abbandona: i Suoi occhi vi cercano, Anime affrante, e allora accorrete, correte e consolate il Dio mesto!
https://cooperatores-veritatis.org/2016/03/25/settima-santa-lanima-dvota/
http://www.lanuovabq.it/it/pedofilia-sulle-accuse-a-pell-lombra-del-complotto
LNBQ, Marco Tosatti,CLAMOROSO
Pedofilia, sulle accuse a Pell l'ombra del complotto
ECCLESIA30-03-2018
Il cardinal Pell è ancora in Australia per difendersi dall'accusa di pedofilia, ma durante l'ultima udienza la Polizia di Victoria ha ammesso dell'esistenza di una task force per investigare sul porporato prima ancora di aver ricevuto denunce. “L’Operazione Tethering ricercava un crimine, perché nessun crimine era stato denunciato"
http://www.lanuovabq.it/it/scalfari-e-il-papa-una-farsa-che-deve-finire
LNBQ, Riccardo Cascioli,
Scalfari e il Papa, una farsa che deve finire
EDITORIALI30-03-2018
Il Papa che nega l'esistenza dell'Inferno. Una enormità che per ore e ore è rimbalzata sui giornali di tutto il mondo, prima che la Santa Sede smentisse il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari. Eppure nel comunicato della Sala Stampa troppe cose non tornano....
Anche quest'anno si è consumato il miracolo della scomparsa della sciatica bergogliana, rarissima malattia che trova temporaneo sollievo un solo giorno all'anno coincidente nel Giovedì Santo e limitatamente ai 5 minuti di durata della Lavanda dei piedi a infedeli, apostati, atei e impenitenti. Nessun apostata modernista inoltre si ricorda di insegnare che detta cerimonia è strettamente correlata alla Divina Eucaristia, in vista della Cui ricezione rappresenta una necessaria preparazione. Tale rito non vuol invece esclusivamente significare la disponibilità al servizio caritatevole, che oltretutto deve avvenire nella Verità e non nella menzogna! Ormai è diventato tutto un patetico show da cui stare alla larga per conservare intatta la Vera Fede!
La liturgia "vespertina" del Giovedì Santo: storia e significato
Il Grande e Santo Giovedì tutta la Chiesa commemora l'Ultima Cena di Nostro Signore Gesù Cristo, durante la quali Egli donò se stesso, per anticipazione (dovendo ancora patire il sacrificio), ai suoi discepoli, il Corpo sotto specie di pane e il Sangue sotto specie di vino, istituendo così per la nostra salute il gran Sacramento dell'Eucaristia.
http://traditiomarciana.blogspot.it/2018/03/la-liturgia-vespertina-del-giovedi.html
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