Ma in questo frangente, la Chiesa dove si è finita, perché tace? No, non mi sto riferendo alla questione dei migranti e degli sbarchi, del governo gialloverde e del plenipotenziario Salvini. E non sto certo dicendo dopo cinque anni di protagonismo mediatico di Papa Bergoglio, che la Chiesa sia troppo taciturna. Altro che. Mi sto riferendo a una questione più importante, cruciale per il mondo, per l’occidente, per l’Europa e soprattutto per l’Italia.
La Chiesa è praticamente assente da tempo su alcuni temi vitali e cristiani a cui è stata sempre sensibile, in particolare nei 35 anni di pontificato di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI: la famiglia, la vita, la nascita, l’educazione, la civiltà cristiana e il loro opposto, la scristianizzazione, il radicalismo ateo, l’edonismo e il materialismo bioetico, l’invasione islamica e la persecuzione dei cristiani. Ogni volta che accade un fatto, che emerge un dato statistico, che un movimento, un anniversario, una manifestazione di piazza pongono l’accento su uno di questi temi, è puntuale il silenzio del Papa, della sua Chiesa e degli organismi più qualificati.
La Chiesa del silenzio. Ma può tacere sull’attacco formidabile che subisce da anni la famiglia? Può tacere sulla sostituzione del diritto naturale col desiderio individuale, della procreazione tramite un padre e una madre con la fecondazione artificiale, uteri in affitto, adozioni gay, ideologia transgender, più l’esaltazione e l’esibizione dell’orgoglio lgbt in ogni spazio pubblico? Può tacere del calo senza precedenti delle nascite, dei morti che superano i nati, dell’assenza di sostegno alle famiglie, alle nascite, alla vita rispetto agli aborti e alle morti agevolate, alla criminalizzazione nei luoghi pubblici di parole promettenti come fertilità? Si può assistere al malcelato fastidio e imbarazzato silenzio delle autorità religiose davanti a ogni polemica sul Natale e sul presepe, sui Crocifissi nelle scuole, sull’educazione religiosa? E si può tacere dell’imponente, radicale, a volte violento, processo di scristianizzazione in atto, che espianta la civiltà cristiana e le sue radici, i suoi valori religiosi e i suoi principi morali, i suoi costumi e i suoi simboli e riti; e fuori d’occidente tramite la persecuzione dei cristiani e l’intimidazione? Si può tacere del fatto che la popolazione italiana ed europea marci a passi da gigante verso la sostituzione dei cristiani con gli atei da una parte e gli islamici dall’altra?
Ma è possibile che la Chiesa, che il Papa, che la Curia, che la Conferenza Episcopale, fino alle parrocchie, siano presi solo dai temi dell’accoglienza e del pauperismo e dai temi che annacquano la fede cristiana e la appiattiscono sul politically correct? Si può ridurre la missione pastorale al tema pur importante della carità, con uno spiccato anticapitalismo? Questo tema, che forse ricorda vagamente il peronismo dell’Argentina di Bergoglio, non era estraneo alla tradizione cattolica e alle encicliche di Papa Woytila, ma era inserito in un contesto spirituale, era dal punto di vista della civiltà cristiana, della tradizione cattolica, del ritenere i beni materiali inferiori e transitori rispetto ai beni spirituali. Non nel contesto della sociologia di Bauman e di un comunismo para-evangelico. Peraltro il tema della carità e dell’accoglienza predicato in Chiesa viene poco praticato: non si conoscono donazioni cospicue ai poveri del patrimonio ecclesiale, adozioni significative di migranti nelle chiese, si predica di abbattere i muri, ma le Mura Vaticane sorgono arcigne nel cuore di Roma, presidiate dalle guardie svizzere o dai loro succedanei in borghese…
Insomma la Chiesa dei poveri è tutt’altro che povera o francescana sul serio. Senza dire delle Chiese vuote, le vocazioni in calo, le messe deserte… Ammirevoli ma sparuti i missionari che vanno nei luoghi della fame e della miseria, troppi invece i sindacalisti dell’accoglienza in casa nostra…
È sparita la presenza e l’incidenza dei cattolici, del Papa, della Chiesa, dei principi cristiani nella vita quotidiana; restano solo vaghe tracce di cattocomunismo, di cristianità proletaria (ma proletariato ideologico, assente nelle periferie proletarie del paese), più qualche spruzzata pauperista e progressista, genere comunità sant’Egidio o cristiani dem (non è abbreviativo di demonio…).
L’irrilevanza politica dei cattolici al tempo di Bergoglio, che già sottolineammo, ha raggiunto un punto estremo: mai come oggi conta così poco il ruolo della Chiesa nell’orientare le coscienze, le famiglie e i cittadini. Insomma la Chiesa si è ritirata dal nostro mondo, è naufragata in mare coi barconi, vive con la testa altrove. E l’altrove non è il paradiso, ma l’Africa nera.
Marcello Veneziani - Fonte
25 commenti:
Il mondo migliore, quello che non alliscia, quello che la coscienza se l'è nutrita tendendo alle egregie cose, ha compreso. Dio, Uno e Trino, sia lodato. Abbiamo amici nel mondo. Grazie Signore!
https://www.maurizioblondet.it/la-terra-guasta-thomas-s-eliot-poeta-cristiano/
LA TERRA GUASTA. THOMAS S. ELIOT POETA CRISTIANO
Maurizio Blondet 16 giugno 2018 0 commenti
Di Roberto Pecchioli
"A conclusione di un processo avviato con l’illuminismo, antroposofia della Dea Ragione, la civiltà europea si è organizzata senza Dio, se non contro di lui. Dio è morto, come proclamò tra angoscia e aspettativa dell’Oltreuomo Friedrich Nietzsche. La nuova umanità ha dapprima messo sull’altare se stessa, quindi la Merce, il Consumo, succedanei del vero demiurgo, il danaro. Estenuato, sull’orlo di una crisi di nervi, l’ateo post moderno razionale ha poi finito per intronizzare il Nulla. Di qui disperazione, corsa all’effimero, smarrimento, perdita di direzione... Tra i pochi che si sono sottratti al materialismo, condotta obbligata verso l’esito nichilista, fu uno dei giganti della poesia del Novecento, Thomas Stearns Eliot. Nato nel 1888, americano presto approdato in Inghilterra, patria dell’anima e terra degli antenati, ha percorso un itinerario intellettuale opposto a quello della maggior parte degli artisti del secolo... "
Silenzi assordanti o slogan ipocriti modernisti e di sinistra, una bella lotta.
Veneziani inquadra un bel passaggio:
"....Si può ridurre la missione pastorale al tema pur importante della carità, con uno spiccato anticapitalismo? Questo tema, che forse ricorda vagamente il peronismo dell’Argentina di Bergoglio, non era estraneo alla tradizione cattolica e alle encicliche di Papa Woytila, ma era inserito in un contesto spirituale, era dal punto di vista della civiltà cristiana, della tradizione cattolica, del ritenere i beni materiali inferiori e transitori rispetto ai beni spirituali...".
Indubbie colpe a parte dei predecessori di Bergoglio, è vero che si manteneva "il contesto spirituale", almeno formalmente.
Grazie a quel "contesto" - che però dovrebbe eseere il cuore della Chiesa !!! - è nato il miracolo autentico del Summorum Pontificum, grazia evidente concessa a tutti noi dall'Alto dei Cieli tramite BXVI, che ci consente, almeno per ora, di avere ancora il rito antico in cui rifugiarci, sperando uri.
Una cosa è certa:
le nostre guide sono cieche e noi fedeli cattolici siamo abbandonati a noi stessi.
Siamo senza guide spirituali e con un papa in palese e grave e inguaribile malattia visiva.
Anche se i preti bravi ci sono ancora, tocca andarli a cercare.
Dal papa alla parrocchia sono quasi tutti cechi e drogati di modernismo, quindi conducono nel burrone, passando dalla desolazione della cristianità cattocomunista modernista.
Un sacerdote, nel Confessionale, mi ha detto che lui non fa recitare l'atto di dolore
"...perchè si nomina il castigo e a me i castighi non piacciono".
A lui non piacciono, quindi cambia la preghiera, giusto no?
Quando ha capito che, dopo breve e secca replica, sarei andato a confessarmi da un'altra parte, me lo ha fatto recitare.
Hanno la presunzione di far diventare persino Dio un buonista politicamente corretto!!!
Con queste guide i fedeli cattolici non possono che diventar ciechi e non c'è oculista che possa fare alcunchè.
Rimbecilliti tra indottrinamenti televisivi, in mano alla sinistra politicamente corretta, buonista, menzognera, rancorosa e velenosa (Diego Bianchi, Damilano, Berlinguer, Annunziata, ora anche Ferrara bastian contrario e mettiamoci pure....il Presidente della Repubblica Mattarella, che invia una lettera di ammirazione a Diego Bianchi 'programma scanzonato e mai banale' !!), da una parte, e clero e papa modernisti dall'altra.
Alleati per rimbecillire e addomesticare le persone.
In questa situazione è una vera grazia divina anche riuscire a scoprire il vero insegnamento di Gesù e la dottrina autentica della Chiesa che ad esso porta.
O te Lo cerchi da solo o diventi una bandieruola destinata al burrone, in mano alle guide cieche e in mala fede.
E se cerchi trovi, Parola del Signore.
Ma siccome la gente si è svegliata e più gli illuminati radical schic tentano di indottrinare e più la gente gli vota contro - e così nella Chiesa, più Bergoglio diventa materialista di sinistra e sempre più cattolici (ancora troppo pochi) non lo seguono, forse passeranno alle cattive.
Intanto preghiamo per Salvini, per Fontana, per Conte (a dire il vero, bravissima persona ma troppo moscio) e per coloro che, in questo governo e nella Chiesa, sono ancora sani di mente e con la vista buona.
É una grande sofferenza tutto ciò. I cattolici ne soffrono profondamente spesso in silenzio ma continuando a testimoniare la verità, nonostante una mentalità di alcuni nostri fratelli che é stata inquinata, nonostante l accanimento di taluna gerarchia nel bloccare, deridere, stigmatizzare, parole ed opere fedeli al magistero. Di tante persone non lo so, ma di altre si. Ci sono diversi cattolici che soffrono per tutto ciò.
forse passeranno alle cattive : alle cattive dovremmo passare noi che ancora ragioniamo con la nostra testa, che coltiviamo il sopranaturale e non gaia, l'animalismo, la raccolta differenziata... Ho letto un post, i giorni scorsi, che diceva che se un papa così fosse stato eletto qualche secolo fa il popolo avrebbe marciato su Roma e avrebbe sbattuto fuori da San Pietro lui e i suoi accoliti, costringendo poi un piccolo gruppo di cardinali non traditori ad eleggerne uno nuovo. Ma noi siamo troppo pochi e ci manca lo zelo che divorava i nostri antenati cattolici. La Madonna delle Tre Fontane disse a Bruno Cornacchiola: "Bisogna che si lavori tra le anime nell’apostolato individuale: chi conosce e sa fare, senza alcuna previa autorizzazione, deve lavorare” (cfr https://www.maurizioblondet.it/leuro-che-unisce-i-popoli-europei/)
Testimoni in privato e in pubblico
Omelìa P.Giorgio Maria Fare' (carmelitano )
VANGELO (Mt 5,13-16)
https://www.dropbox.com/s/42m8k3xk93yu9ow/180612-Omelie-GustosoSale.m4a?dl=0
lui non fa recitare l'atto di dolore
"...perchè si nomina il castigo e a me i castighi non piacciono".
Ci sarebbe da meditare per tre ore :
lui avanti a tutto , avanti alla Chiesa , avanti alla Tradizione , avanti a NSGC .
Eterno Padre Onnipotente per le mani della Vergine Madre Immacolata e Addolorata Ti offriamo il Sacro Cuore di Gesu' con tutto il Suo Amore , con tutte le Sue sofferenze e con tutti i Suoi meriti per espiare i torti commessi dai Tuoi Sacerdoti e da tutto il Tuo popolo . Amen
Non è una Chiesa povera, ma una povera Chiesa...
A Pompei hanno risolto il problema affigendo nei confessionali copie dell'atto di dolore, dove è stata espunta la "gravissima" frase: "perché peccando ho meritato i tuoi castighi".
E vai...
Antonio
Interessantissimo "con pacatezza", bellissima la riflessione proposta.
E si lega benissimo al tema della "Chiesa sparita".
Sono spariti quelli che amano Dio senza tanti ragionamenti da scriba e da fariseo.
Senza i moralismi ipocriti da predicozzo.
Senza la falsa umiltà di chi si dice "cristiano anonimo" per vergogna di essere manifesto.
Soprattutto senza la consapevolezza di un'ignoranza della nostra fede che poi la tira dove vuole per compiacere il mondo ricevendone il plauso.
Pensando a Giobbe viene da pensare che:
-non tutte le prove (=croci) sono castighi per il nostro ieri perverso
-non tutte le prove (=croci) sono per la nostra correzione per qualche peccato del nostro oggi
-non tutte le prove (=croci) sono per metterci alla prova, umiliandoci
Le prove (=croci) sono per seguire Gesù (senza peccato, santo, umilissimo) portando la croce.
Rinunciamo al nostro gusto (Cristo) e rinunciamo ad essere gustosi (speciali, unici, diversi), discepoli di Uno che è speciale, si diventa insipidi, anonimi. Spariti. Inutili.
Ringraziamo il Signore per un ministro come Fontana.
Quelli di prima però piacevano di più alla CEI.
Il sale (Gesù) brucia sulle ferite. E qui l'ospedale da campo è tutto piagato.
"Ma è possibile che la Chiesa, che il Papa, che la Curia, che la Conferenza Episcopale, fino alle parrocchie, siano presi solo dai temi dell’accoglienza e del pauperismo e dai temi che annacquano la fede cristiana e la appiattiscono sul politically correct?"
Per disgrazia è possibile. Ed è esattamente la linea, dettata dai committenti di papa Bergoglio, osservata fin nelle virgole.
A voi che partecipate gaudenti alle tentazioni del mondo, a voi che invocate lo spirito di Lutero, a voi che disprezzate gli insegnamenti dei Padri, dei Santi e dei Dottori della bimillenaria Chiesa cattolica, a voi pusillanimi che ipocritamente pretendete un ritorno alle origini del cristianesimo pre-costantiniano, a voi tutti ricordo che se "il regime imperiale non fosse stato ufficialmente cristiano, la nuova religione era condannata a rimanere una setta".
"Essere un buon cristiano significava innanzitutto essere virtuoso in un mondo che praticava tutti i vizi. La vita di chi riceveva la fede diventava sottoposta a vincoli molto forti, ben sapendo che Dio è un Padre che impone una Legge severa, che fa rigare diritto, anche se è sempre pronto a perdonare. L'amore occupava la subcoscienza dei credenti, motivava la loro fede, ma era della morale che dovevano preoccuparsi e dare prova; l'amore divino rimaneva una questione personale. Per chi si era convertito il grande cambiamento consisteva nell'inizio di una vita santa, controllato dai suoi correligionari. Una volta entrati nella comunità, la parola fondamentale non era tanto l'amore, quanto la disciplina! Era dovere di ogni fedele ammonire caritatevolmente i confratelli peccatori, praticare la correzione fraterna, secondo quanto prescriveva l'Epistula apostolorum, 47-48 o il Pastore di Erma, Visione, III, 9. Nei testi ecclesiali si parlava più frequentemente di obbedienza e castità che non di carità. Ogni fedele si vedeva obbligato a diventare pietra conforme e liscia, adatta a prendere posto nella fortezza per elevarla ancora più in alto. Per costruirla doveva diventare lui stesso santuario di purezza. Sia chiaro che i primi cristiani non appartenevano alla leggendaria 'religione dei poveri e degli schiavi', ma costituivano uno spaccato della popolazione. Educati e di buone maniere, modesti, discreti nei comportamenti, essi erano rispettosi verso i poteri costituiti, conducevano una vita calma e pacifica, con un atteggiamento che mostrava devozione e gravità. Non era sufficiente essere cristiani, bisognava dirsi tali, professarlo. Si sopportava il martirio per non rinnegare la propria fede. Il primo cristianesimo era un organismo completo. Prevedeva dei riti, ai quali però aggiungeva tutta una serie di elementi ignoti ai pagani: sacramenti, libri, riunioni liturgiche, propaganda verbale attraverso le omelie, una morale, dei dogmi. E, come bisognava professare la propria fede e rispettare la legge divina, così era necessario credere a questi dogmi e ai racconti sacri, al peccato originale, alla Redenzione, alla Risurrezione. Il cristianesimo rappresentava una sorta di società quasi a tutti gli effetti, ridistribuiva ricchezza attraverso l'elemosina. Fra i motivi di conversione al cristianesimo, ciò che ne costituiva un altro tratto originale, v'era lo zelo moralizzatore, il desiderio di rispettabilità, l'umile fierezza. I testi cristiani parlano molto più spesso di questo moralismo che di amore. Il cristianesimo aveva un'altra particolarità, praticava il proselitismo. Non ancora soddisfatto di dover essere professato e di volersi ritenere l'unico depositario della verità, il cristianesimo era una religione universalista, che si riteneva in obbligo di conquistare il mondo ed avere il monopolio religioso." (Libere citazioni da Paul Veyne: "Quando l'Europa è diventata cristiana")
E voi bergogliani, zoccolo in frantumi di cattocomunisti, instupiditi dalle banalità del "grande papa", osate paragonarvi ai primi cristiani, voi che non sareste stati degni neppure di sciogliere i lacci dei loro sandali!
Oggi “Giornata mondiale del rifugiato” titolano a tutta pagina i giornali di regime (settimanali diocesani); ciò mi ha fatto venire in mente la canzone partigiana “Bella ciao”, là dove dice “una mattina /mi son svegliato/ e ho trovato l’invasor…”. Proprio così, mi son detto, li ho trovati, ed erano migliaia, centinaia di migliaia, tutti baldi giovanotti dalla pelle scura, ben pasciuti, con lo smartphone ultimo modello (mentre io, pensionato, ho ancora il telefono “a manovella”), incavolati neri perché non gradivano tortellini e lasagne, che gettavano sdegnati per strada.
Poi c’era un uomo biancovestito, superbo ed altezzoso, che gridava “Vergogna! Vergogna”, rivolto al popolo italiano, colpevole, secondo lui, di opporsi all’invasine selvaggia, massiccia ed incontrollata di popoli afro-asiatici di diversa religione (islamica), cultura, lingua e civiltà, alla ricerca di un lavoro da noi inesistente perfino per i nostri giovani e padri di famiglia “esodati”, ragion per cui finivano per dedicarsi a furti, rapine, spaccio, stupri e violenze di ogni genere (specie verso i nostri anziani, le nostre donne, i più deboli e indifesi); ma guai a farlo notare, si rischia di passare per razzisti,a fascisti, nemici dei popoli sofferenti, divisivi e non inclusivi-
E c’era sempre quell’uomo biancovestito che gridava “ Accoglienza, accoglienza, senza se e senza ma, a tutti, perché tutti ne hanno diritto, come hanno diritto di diventare subito cittadini italiani, ed ottenere il diritto di voto”.
Dentro di me, speravo di essere in un incubo, dal quale poi mi sarei svegliato, trovando la mia solita, bella Italia, civile, pulita, sicura, solidale nel vero senso della parola (cioè per i pochi veri bisognosi, prevalentemente italiani); e invece no: mi sono dato un pizzicotto, ed ero ben sveglio! L’incubo lo stavo vivendo realmente, e sembrava essere senza via d’uscita.
Povera Italia, povera Chiesa Cattolica, poveri i nostri figli e nipoti, ho pensato, condannati al meticciato, a paghe da fame, all’emigrazione, oppure alle rivolte sociali (le famose ”banlieux dei nostri cugini d’oltralpe) e ad una guerra fratricida.
Mio dio, vieni a salvarci, Signore, vieni presto in nostro aiuto, invia Tua (e per grazia Tua anche nostra) Madre, Maria SS.ma, Regina delle Vittorie, assieme a San Michele Arcangelo ed alla milizia celeste, per sconfiggere le forze oscure e tenebrose che complottano per distruggere la civiltà cristiana, europea ed italiana, usando a tal fine il potere politico e religioso (un nuovo cesaropapismo, stavolta però di stampo diabolico).
segnalo:
PRIMA COMUNIONE: BAMBINI, A TAVOLA!
di L. P.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2502_L-P_Prima_Comunione.html
e
sulle esternazioni di monsignor Francesco Montenegro e lo storicismo:
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/teologia-per-un-nuovo-umanesimo/5996-giudizio-di-questo-mondo
Anna
'Velatamente peroniana', no,no spiccatamente peroniana e poi chi tace acconsente, cioè sono d'accordissimo con i potentati, sia mai gli togliessero le prebende lautissime......
Atti della prima Giornata nazionale della Compagnia della Buona Morte (26.05.18):
TRE VIDEO:
1) “Il processo della necrocultura: dalla dolce morte agli infanticidi di Stato” (Cristiano LUGLI);
2) “Timore e tremore: i Novissimi e le anime dannate” (don Claudio CRESCIMANNO);
3) “Medicalizzazione della morte e tramonto della vita spirituale” (prof. Matteo D’AMICO).
https://www.radiospada.org/2018/06/da-vedere-compagnia-della-buona-morte-i-filmati-della-i-giornata-nazionale-26-5-18/
Ci sono tre FATTIche stridono con la narrazione in salsa misericordiosa della Chiesa di Bergoglio , povera coi poveri, ’ in linea coi valori base del Vangelo e lontana dalla mondanita’: sono fatti accaduti in questi giorni su cui poi ciascuno puo’ farsi un’ opinione.
1) la partecipazione del Segretario di Stato alla riunione del Gruppo Bilderberg, insistentemente invitato dagli organizzatori come ha rivelato il Vaticano stesso. Perche’ gli organizzatori del Gruppo Bilderberg hanno con insistenza invitato Parolin? Per sentire il pare della Chiesa?
Per sentirsi annunciare il Vangelo di Gesu’ Cristo? O non piuttosto per stringere legami ed accordi con una potenza piu’ mondana che spirituale?
2) la visita di un giorno del Papa a Ginevra per la Conferenza delle Chiese mondiali ha messo sul lastrico la diocesi di Ginevra che si deve accollare tutte le spese del viaggio, della sicurezza, della logistica ecc. Si parla di milioni di marchi svizzeri, piu’ del budget ANNUALE della diocesi stessa. Nel viaggio di UN GIORNO del Papa la diocesi deve spendere piu’ di quanto ha a disposizione in UN ANNO.
Chiediamoci se San Francesco, il poverello di Assisi, approverebbe questo. Chiediamoci se l’ ansia di apparire e di richiamare attenzione dei media non sia per il Francesco dei nostri tempi molto piu’ grande dell’ amore per Madonna Poverta’
3) la grande fotografa delle star fotograferà il Papa, che non contento del film a lui dedicato da Wim Wenders adesso avra’ il suo book fotografico come i divi. Dove sta la spiritualita’ , i valori del Vangelo, la condanna della vanita’ del mondo? Che esempi9 da’ il Papa ai fedeli? Vanity Pope?
Discepolo
Fosse almeno bello!
Fra Enzo Bianchi parla ai sacerdoti su Gaudete et exsultate di Papa Francesco
https://gloria.tv/video/uzgR2EkTHTVs3pNWiJ6bnCe2Z
Catanzaro - Chiesa di Santa Maria della Roccella - 10 maggio 2018
Che problema c'e se mancano i preti..... i vuoti possono essere riempiti dal Fra'
Fra Enzo Bianchi parla ai sacerdoti su Evangelii gaudium di Papa Francesco
padrepasquale 10 mag
Catanzaro - Parrocchia di santa Maria della roccella - 10 maggio 2018
https://gloria.tv/video/b69CbNtwcYAZ2pdHxpNUdwkTm
Conferenza di Fra Enzo Bianchi su DOVE VA LA CHIESA DI PAPA FRANCESCO?
Catanzaro - Parrocchia di Materdomini - 9 maggio 2018 - Conferenza ai laici
https://gloria.tv/video/YQZEiyzytjUE4eQMJEKAFXmTh
Dissento con quanto affermato nel post. Papa Francesco non è "autocrate". Crede nella forza sinodale. La pastorale non può essere ingessata e cristallizzata. Si costruisce insieme. Propongo la riflessione di Fra Enzo Bianchi.
Padre Pasquale 11 mag
Conferenza di Fra Enzo Bianchi su DOVE VA LA CHIESA DI PAPA FRANCESCO?
"Fra" Enzo Bianchi non è frate. Non appartiene ad alcun ordine riconosciuto. È un laico protestante che va per la maggiore perché questo è ormai il sentire comune...
Anch'io passai da Bose. Andai con altri per vedere questa comunità. Non so dire perchè ma, stavo sulle mie, all'erta. Con pregiudizi oscuri e tenaci. Tuttavia dirò solo quello che vidi ed udii. Prima tappa la libreria, poi l'orto, poi una chiesuola, una funzione, il pranzo e una passeggiata libera. Grande attesa per questa funzione, le donne officianti con gli uomini vestiti di bianco e loro vestite di bianco. Le preghiere mi parvero nuove. Durante il pranzo,o prima o dopo, altra donna dava direttive. Finalmente la passeggiata libera, passai davanti alla chiesuola lasciata con le porte mezze spalancate. Casualmente passai vicino ad un piccolo gruppo di uomini confabulanti vivacemente intorno ad un Noi. Infine un cantiere. mi fermai ed osservai. Una voce alle mie spalle, non so chi, mi disse che era la loro nuova chiesa in costruzione. Alzando gli occhi sullo sfondo si vedeva un'altra Chiesa, antica in distanza ma, non tanto distante da non poter essere raggiunta a piedi in poco tempo. La voce alle mie spalle rispose a quella domanda che non posi ma, tanti altri prima di me dovevano aver posto evidentemente: no lì non possiamo più andare, ha fatto difficoltà, è fredda e piccola. Questa nuova sarà più vicina, grande e riscaldata. Poco dopo partimmo e Bose rimase alle mie spalle.
Domanda :
"Padre , e' lecito che i laici si vestano , si abbiglino almeno a carnevale , con le vesti sacre usate per la liturgia "?
Risposta :
"Non e' lecito . La liturgia viene officiata in Persona Christi e le vesti liturgiche vesti sacre devono essere usate solo per il culto a Ns.Signore Gesu' Cristo esattamente come i vasi sacri che non possono essere usati per altri scopi ".
L'ho appena ascoltato da una radio cattolica .
Evidentemente il Padre in questione e' ed era in altre faccende affaccendato se non conosce dello scandalo ( per me ) perpetrato al Museo americano .
http://diariealtro.it/?p=5683
13 aprile 2018 – Il card Ravasi concede una intervista a Vogue
Domande :
1) E' un prete ?
2) E' un consacrato frate ?
3) E' un laico ?
4) E' un teologo cattolico ?
5) Il Papa non risponde ai dubbi , i Vescovi non si immischiano lasciando fare ai preti ed io deduco che questa e' la tattica della politica : aspettano che la gente dimentichi .
6) A Catanzaro non c'e' un Vescovo responsabile delle anime che possa illuminare il gregge affidatogli dal Redentore ? Perche' il potere che gli e' stato dato comporta responsabilita' verso Dio Padre Onnipotente che ha voluto collocarlo lì .
7) Bisogna ricorrere a un dichiarato protestante che alla domanda di un certo Fazio ; "A che serve un frate "? rispose ; " A niente "! E giu' a sganasciarsi dalle risate ...
Posta un commento