Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 2 giugno 2018

Il parlamento portoghese respinge la legalizzazione dell’eutanasia

Nella nostra traduzione dal Catholic Herald.

Con un voto pieno di tensione tenutosi martedì sera, il parlamento portoghese ha respinto la legalizzazione dell’eutanasia.

Quattro leggi erano state proposte per la legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito, dal partito Popolo-Animali-Natura, dal partito dei Verdi, dal blocco radicale di sinistra e dal partito socialista al potere.

Fino alla settimana precedente la votazione, gli attivisti a favore dell’eutanasia sembravano avere l'impeto necessario, ma il partito comunista ha sorpreso molti annunciando che avrebbe votato contro le leggi.

Le quattro leggi sono state respinte con il voto contrario dei comunisti e del partito popolare di destra in blocco, con la maggioranza dei socialdemocratici contrari e con una manciata di voti contrari o di astensioni da parte dei socialisti.

Il Patriarca di Lisbona, il Cardinale Manuel Clemente, ha accolto con favore la decisione, affermando che il rifiuto dell’eutanasia dovrebbe ora tradursi in un maggiore investimento nelle cure palliative.  Negli ultimi due anni il servizio sanitario nazionale ha aperto solo 14 posti letto per i pazienti che necessitano di cure palliative, e la rete nazionale ne scarseggia.

Secondo il Patriarca, “il grande progetto che ci si presenta è lavorare per la dignità della vita in tutta la sua esistenza, specialmente per coloro che si trovano in una situazione più precaria, o che hanno bisogno della nostro accompagnamento, come società e come Stato”.

Il vescovo di Leiria-Fátima, cardinale António Marto, ha detto che il Parlamento ha dato prova di buon senso e ha deciso secondo l’orientamento generale della popolazione, su un tema che “è così delicato e complesso che va al di là dell’ideologia partigiana” [più che il buon senso e l'orientamento generale non è da invocare l'insegnamento costante della Chiesa che è quello del suo Signore? - ndT]

I vescovi, e molte altri ecclesiastici, non si sono risparmiati nel parlare dell’argomento durante le settimane e i mesi che hanno preceduto la votazione, e a loro si sono aggiunte molte figure della società in generale, tra cui l’attuale presidente dell’associazione dei medici e tutti i suoi predecessori viventi. Anche il Comitato etico nazionale si era pronunciato contro la legalizzazione dell’eutanasia.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

5 commenti:

EMANUELE ha detto...

"In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede..."

mic ha detto...

No c'è solo il problema dell'Eutanasia, ma anche quello dell'espianto di organi a cuore battente in base al principio di 'morte cerebrale' (rivelatasi in molti casi reversibile).
Per questo è utile la testimonianza che segue che ho trovato su Fb:

Vi racconto una storia vera, che conosco da vicino.
Un anestesista chiamato d’urgenza da un amico prete nel pieno della notte gli chiede di andare in reparto perché un giovane ragazzo che aveva avuto un grave incidente in moto era in rianimazione.
Questo amico anestesista andò nel pieno della notte (verso le 2.30) nel suo reparto e trovò una equipe di chirurghi con le valigette pronti per fare l’ espianto degli organi al ragazzo. L’anestesista chiese di poterlo visitare. All’uscita dalla visita disse ai chirurghi che in realtà il ragazzo ce la poteva fare nonostante fosse in coma e con ferite profonde.
La squadra dei chirurghi se ne tornó via delusa.... l’anestesista attivó nel frattempo tutte le cure del caso, per oltre 18 mesi, con la sorveglianza continua giorno e notte... c’era infatti il rischio che alcuni suoi colleghi affiliati alla “squadra” facessero degli “scherzi” al ragazzo per dimostrare al mio amico anestesista che aveva sbagliato in tronco la sua diagnosi.
Alla fine nel giro di due anni il ragazzo non solo uscì dal coma, ma con le stampelle andó all’altare per sposarsi con la sua fidanzata. Ora ha 2 figli e ha ripreso la vita normale, corre e cammina e svolge la sua attività senza problemi.
Cosa significa tutto questo?
Io credo che il business degli organi dei “donatori” sia immenso non per tutelare davvero i pazienti riceventi ma per usare i donatori come “pezzi da ricambio” per avere alti introiti per l’ospedale e il personale che sta al giochino. Questi medici non lo fanno per missione perché sono medici MERCENARI!
Volete sapere com’è andata al mio amico anestesista?
Mobbing per 4-5 anni finché è stato costretto a lasciare la professione. E chissà a quanti pazienti è costata davvero la vita! (Andrea Stile su Fb)

mic ha detto...

Ne avevamo parlato qui:
Trapianti e fine vita. problemi di bioetica
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2012/04/trapianti-e-fine-vita-problema-di.html

irina ha detto...

E Pamela Mastropietro?

E quelle poche donne, che arrivano sui barconi, morte o tramortite?

Qui se non si mette in piedi la questione etica, si costruisce sulla sabbia.

Partendo da qui, dalla predazione degli organi, i 5Stelle non si tireranno indietro.

Però non ingolfiamoli; Ministro della Sanità è una dottoressa grillina? Non ricordo bene.

Anonimo ha detto...

A me sembrano sciacquati e risciacquati .

https://fermenticattolicivivi.wordpress.com/2018/06/04/la-memoria-non-e-piu-un-valore-aggiunto/

https://www.diegofusaro.com/clero-giornalistico-governo-buon-segno/