Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 16 settembre 2020

Prete del ‘basso clero’: L’entusiasmo per l’accordo sino-vaticano è mal riposto

Indice articoli sulla questione Sino/Vaticana.

Per p. Francis Hu, sacerdote della Cina centrale, gli “esperti” che festeggiano l’accordo non conoscono la reale situazione della Cina e della Chiesa. Da quando l’accordo è stato firmato, è stata bloccata la vendita di materiale cristiano su internet; chiese e croci continuano ad essere distrutte; ai minori è proibito entrare in chiesa o ricevere istruzione religiosa. L’accordo rischia di essere solo un gesto politico, che non ha rilevanza per i cattolici in Cina.
Xian (AsiaNews) – “Da quando è stato firmato l’Accordo sino-vaticano, la situazione della Chiesa in Cina si è deteriorata e lo spazio di sopravvivenza della Chiesa si è ristretto”: è il giudizio di p. Francis Hu, sacerdote della Cina centrale, che si definisce un prete del “basso clero” lavorando in una delle zone più povere del Paese. P. Francis, che appartiene alla Chiesa ufficiale, critica anche “i cosiddetti esperti della Chiesa in Cina” che “saltano di gioia” per l’accordo, ma non conoscono “la vita reale della Chiesa”. Il sacerdote accusa anche “alcuni vescovi e sacerdoti” cinesi (anonimi) che arrivano a conclusioni positive senza permettere “ai loro fratelli e sorelle di esprimere i loro veri pensieri in profondità”. L’amara conclusione è che se da una parte è sperabile un rapporto fra Pechino e il Vaticano, non lo si può fare “con il sacrificio della comunità ecclesiale e dei cristiani”. Il tutto si ridurrebbe solo a una mossa politica, “senza alcuna rilevanza per i cattolici cinesi”. Ecco quanto egli dice.

Nei tre mesi da giugno ad agosto di quest’anno, quattro vescovi sotterranei della Chiesa cinese sono stati installati in modo ufficiale con cerimonie molto sobrie. Questo ha subito fatto vedere la luce per il rinnovo dell’accordo sino-vaticano che sta per scadere. A un tratto, quei pochi che si definiscono esperti della Chiesa cinese sono saltati di gioia, vedendo già lo stabilirsi delle relazioni diplomatiche fra Cina e Vaticano. Alcuni vescovi e preti locali – che restano nell’anonimato – hanno fatto loro eco: Fin dalla firma dell’accordo sino-vaticano, si sono avuti progressi soddisfacenti nelle nomine dei vescovi, nell’installazione pubblica di vescovi sotterranei e nella cooperazione e nella lotta contro la pandemia. Essi non hanno nemmeno permesso ai loro fratelli e sorelle di esprimere i loro veri pensieri in profondità. In effetti, la maggioranza dei membri della Chiesa in Cina ha risposto il modo mediocre alla cosiddetta collaborazione di cui quelli sono così orgogliosi. La lotta contro la pandemia, che richiede la cooperazione di tutta l’umanità, senza riguardo alla religione o alla nazionalità, o l’istallazione di quei vescovi sotterranei…: la maggior parte dei cattolici cinesi non sa nemmeno cosa stia succedendo. Perfino i fedeli delle parrocchie non sanno di cosa parlare e celebrare perché non conoscono cosa significhi. 

La vasta maggioranza dei cattolici in Cina cosa conosce e cosa sperimenta?

Da quando l’accordo sino-vaticano è stato firmato, essi hanno sperimentato che la situazione della Chiesa in Cina si è deteriorata e lo spazio di sopravvivenza della Chiesa si è ristretto. 
  1. La vendita su internet di libri legati al cristianesimo, specie la Bibbia, è proibita. Altro materiale legato al cristianesimo, come foto, dipinti, strumenti sta diventando sempre più raro da trovare su internet. 
  2. La demolizione di chiese e croci, che continua senza sosta dopo la firma dell’accordo, è qualcosa che la vasta maggioranza dei cattolici in Cina sperimenta e sente profondamente. 
  3. Agli adolescenti è vietato entrare in chiesa; è vietato tenere studi di catechismo per loro; alcuni luoghi hanno perfino diramato ordini che in scuole e luoghi di lavoro non si faccia alcuna menzione del cristianesimo.
  4. L’attività missionaria normale è non solo severamente ristretta, ma viene ostacolata in ogni momento e in ogni luogo, bollandoli come [luoghi] illegali; come attività illegali; perfino minacciando la chiusura in nome della mancanza di sicurezza.
Sono questi i profondi sentimenti ed esperienze della Chiesa cinese da quando l’accordo sino-vaticano è stato firmato. 
Voi stranieri, cosiddetti esperti della Chiesa cinese, che non avete davvero vissuto in Cina e nella Chiesa in Cina, e vi esaltate all’estero, non rappresentate la Chiesa cinese e la vasta maggioranza dei suoi membri. Perché noi cattolici cinesi sentiamo e vediamo in un modo totalmente differente da voi. Sono passati più di 40 anni da quando voi avete sempre sostenuto il “dialogo”, ma noi non riusciamo a vedere alcun progresso raggiunto con il dialogo, e invece vediamo la situazione di Hong Kong oggi.
Certo, noi possiamo capire il vostro comportamento, come quello di alcuni vescovi e sacerdoti locali che stanno festeggiando con voi, perché al di là delle relazioni fra Cina e Vaticano, tutto quello che potete fare è solo festeggiare. Ma con le vostre grida di entusiasmo potete solo parlare per voi.
Naturalmente, non vi è alcun cattolico in Cina che non speri per un miglioramento delle relazioni sino-vaticano al più presto e spesso preghiamo per questo. Noi sosteniamo anche in modo assoluto lo spirito di apertura e dialogo del Concilio Vaticano II. Ma se il prezzo del miglioramento delle relazioni sino-vaticane sono il sacrificio della comunità ecclesiale e dei cristiani (vescovi, sacerdoti e laici), allora questo è solo un contenuto politico, senza alcuna rilevanza per i cattolici cinesi.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo scollamento dalla realtà è alla base di tutte queste politiche dialoganti.

E' vero che ad una sincera fede corrisponde un chiaro avvicinamento divino ma, se la fede non è sincera e simula un credo che non è presente o se è presente è contaminato da una qualche ideologia, allora la fede è ipocrita ed ipocriti sono i suoi rapporti con le altre religioni, con gli stati, con i popoli, con le singole persone.

Le ideologie sono fondamentalmente illusioni che costruiscono sistemi illusori volti alla rieducazione e/o emancipazione dei popoli; la realtà prima o poi le ha fatte sempre crollare.

Il Cristianesimo viceversa punta all'incontro del singolo con NSGC attraverso la vita semplice e devota di colui che cerca di convertirsi al Signore, sempre più sinceramente, all'interno della sua famiglia, del suo lavoro, della sua vita sociale, della sua vita politica.

Purtroppo la chiesa ha abbandonato la fede per la politica ma, la politica della gerarchia fu cattolica senza fede perde ed ha perso il sale ed il lievito della fede e non può che essere calpestata dal mondo. Cioè sarà sottomessa, usata, abusata, schiavizzata dal mondo, fino a cercare da se stessa l'annientamento di sé. Come accade a chi rinnega NSGC.

Anonimo ha detto...

Clero ex cattolico e clero tradizionale, QUALE DIFFERENZA?...Io chiedo: dove sta andando la galassia tradizionale, e dove stanno portando la Messa cattolica questi sacerdoti COSIDDETTI della TRADIZIONE ?? Per favore ditemi se una liturgia tradizionale può commettere il seguente scempio ! Germania: FSSP distribuisce Comunione su piattini (video)
Il 13 settembre, durante una Messa tradizionale in latino celebrata da un prete della Fraternità Sacerdotale di San Pietro (FSSP) a Saarlouis, Germania, la Santa Comunione è stata distribuita su dei piattini da dessert.
https://gloria.tv/post/FRHsKprpJfKS1MpPFwYzbp11J

Anonimo ha detto...

Il tramonto di un papato

Francesco non ha una road map di riforme prestabilite, scrive padre Spadaro. E' proprio così? Dai Sinodi alla Cina, un programma chiaro c'è eccome. Il problema, semmai, sono i risultati

MATTEO MATZUZZI  15 SET 2020    

Erano stati i sostenitori più accesi di Bergoglio (cardinali compresi) a definirlo rivoluzionario. Si erano sbagliati tutti o forse qualcosa è andato storto? Indagine

L’ultimo numero della Civiltà Cattolica si apre con un lungo articolo di padre Antonio Spadaro, direttore della rivista, che già dal titolo fa comprendere la serietà della questione posta: “Il governo di Francesco. E’ ancora attiva la spinta propulsiva del pontificato?”. La domanda non è peregrina, visto che negli ultimi mesi da più d’un commentatore, italiano e (soprattutto) straniero è stata posta. Chi con mero gusto dissacratorio e spirito apocalittico – rientrano  nella categoria i vescovi estensori di comunicati antipapisti al contempo  esperti di pandemie globali e  quanti propugnano la storia di “Benedetto vero Papa”: non sono meritevoli però di troppa attenzione se si vuole sviluppare un discorso serio – e chi con intento riflessivo e indagatore. La tentazione, e qui ha ragione Spadaro, è di fare della riforma “un’ideologia dal vago carattere zelota” che “avrebbe da temere dalla mancanza di supporter. Sarebbe alla mercé della disillusione dei circoli di coloro che hanno in mente un’agenda da realizzare”. 
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Marisa ha detto...

A me pare che alla base di tutte queste 'politiche dialoganti' - dove la parola dialogo è una barzelletta - più che lo scollamento della realtà ci sia l'asservimento al Falsario e Nemico di sempre.

Anonimo ha detto...

Gv.10: "11 Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. 12 Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; 13 egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore".

Anonimo ha detto...

L'abito non fa il monaco, così la messa tradizionale non fa il cattolico. La Messa di sempre dovrebbe essere il cuore di una fede creduta, vissuta, approfondita, fatta propria, trasmessa con semplicità e fedeltà.

Personalmente la mia lenta riconversione al Cattolicesimo non è dipesa dal rito, né dalla morale ma, dalle contraddizioni, spesso estetiche, del mondo prima e dei cattolici adulti poi. Ed ora che sono ben dentro non mi aspetto più coerenza a tutto tondo, da nessuno. Perché ognuno ha i suoi punti da rafforzare.

La critica estetica e la critica, in senso lato, se non poggiano saldamente sulla sana, vera morale, il troppo o il troppo poco nella estetica denunciano un troppo o un troppo poco della morale.

Il parlar di pizzi e merletti denuncia che la ricercatezza estetica potrebbe non essere al passo con la morale realmente vissuta.

La vita spirituale è irta di insidie, insidie sfumate che sono presenti in ogni nostro pensiero, parola, opera ed omissione, nostro compito è stanare queste insidie almeno in noi stessi.

Quindi se è pur vero che l'abito non fa il monaco, però l'abito aiuta a diventare monaco ed un santo monaco si spera, parimenti la Messa di sempre; se pizzi, merletti e piattini abbondano e naturalmente stonano non abbiamo che da farlo notare a chi di dovere con fraterna carità.

Anonimo ha detto...

Dei balordi picchiano a morte un ragazzino? Colpa di Salvini che ha creato un clima di odio. Un immigrato uccide un prete a Como? Colpa di Salvini che semina intolleranza. Salvini aggredito da una congolese? Colpa di Salvini che provoca. Ormai abbiamo la certezza matematica che qualunque cosa accada in questo paese, la colpa è di Salvini. E non c’è bisogno di esserne sostenitori per capire che questo atteggiamento ha oltrepassato, e di molto, la soglia del ridicolo. Deve essere proprio comodo poter incolpare di tutto uno che sta all’opposizione. Pensate che pacchia, per i sinistri, se dovesse addirittura prendere in mano il governo.

E questo a Roma . ha detto...

Per 16 settembre 2020 08:47
Certo , bisognerebbe chiedere a quel Sacerdote il perche' di quella decisione ; la mia supposizione e' sempre quella : la paura di trasmettere il virus e la necessita' di 'stare nelle regole' pena la chiusura dell'esercizio . Si noti il distanziamento tra un fedele l'altro , si noti il Sacerdote che si distanzia , la Santa Eucarestia assunta direttamente dai piattini che sicuramente saranno successivamente sterilizzati. Non dimentichiamo che la SS.Eucarestia e' sotto attacco , che molti preti fedeli sono sotto attacco e devono muoversi con molta prudenza , non dimentichiamo che per l'innesco planetario della paura qualche fedele puo' trasformarsi in aguzzino /delatore e facilmente far perdere loro l'Ufficio di Ministro con immenso danno per le anime nostre che perderebbero quel preziosissimo grandissimo poco che questi Sacerdoti ancora riescono a donarci .E noi fedeli che non rischiamo niente non dimentichiamo la grazia di poter adorare NSGC così come Gli si deve , magari sottoponendoci a viaggi di chilometri per raggiungere quell'unica Chiesa . E molti non hanno neanche quella grazia in piu' di avere una Messa VO ,o sono impossibilitati a muoversi...
Personalmente per raggiungere quella data Chiesa impiego due ore di mezzi pubblici , una sera ( la S.Messa e' alle 18,30)sono uscita dalla Chiesa alle 19,30 circa ma a causa delle corse autobus piu' rarefatte alle ore 22,00 ero ancora in strada; ho spettato circa un'ora l'ultimo autobus che copre circa due chilometri ( L'autobus ha saltato una corsa ). Stufa di aspettare ho deciso di coprire quel tratto a piedi senonche' comincia a piovere forte ,sempre piu' forte , tanto che la suola delle mie scarpe a forza di pescare nell'acqua per questo lungo tratto si sono aperte . Ho coperto l'ultimo tratto di strada senza scarpe , con i piedi nell'acqua . Grazie a Dio alle 23,00 ero a casa con grande apprensione dei miei familiari ma comunque io felice ..

Anonimo ha detto...

Sintesi: cerchiamo di non essere troppo severi

Anonimo ha detto...

http://www.asianews.it/notizie-it/Paura-per-l%E2%80%99Accordo-sino-vaticano:-ricorda-la-storia-della-Chiesa-con-Hitler-51050.html

Vedi fin dove arriva la tracotanza dei figli delle tenebre.. ha detto...

Il sindaco di San Francisco (USA), London Breed, ha annunciato col pretesto del coronavirus che le Messe al chiuso saranno proibite, e che i servizi liturgici all'aperto saranno consentiti solo con al massimo 50 fedeli.

Cordileone , il 20 settembre, organizzerà una processione eucaristica per protestare ai limiti della città, passando davanti al municipio, terminando con una Messa pubblica davanti alla Cattedrale.

https://gloria.tv/post/1pAKvhhq34xn1fiiv94CHWSdi

Anonimo ha detto...

La Santa Sede ha deciso di prolungare di due anni l’accordo siglato il 22 settembre 2018 con la Cina, sulla nomina dei vescovi. Un accordo i cui termini sono ancora segreti, e contro il quale diverse voci si sono levate all’interno della Chiesa, deplorando l’abbandono dei cattolici cinesi nelle mani delle autorità comuniste.