Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 6 marzo 2024

Votazione sull'aborto segna il punto più basso dell’intera storia della Repubblica Rivoluzionaria Francese / Chiosa: Vaticano riprende ma lo fa nell'errore

Arcivescovo Carlo Maria Viganò su X. Vedi indice precedenti e correlati. E la mia chiosa che segue.
@CarloMVigano
La votazione con cui l’Assemblea Nazionale ha osato dichiarare “diritto umano” l’uccisione *nel grembo materno di bambini innocenti segna il punto più basso dell’intera storia della Repubblica Rivoluzionaria Francese. Nel silenzio pavido e vile della “chiesa” bergogliana si consuma l’ultimo, esecrabile affronto alla vita nascente e a Dio, “che è Signore e dà la vita”. Si levi la voce unanime dei Cattolici di Francia, perché Iddio onnipotente li risparmi dai flagelli che colpiranno la loro Nazione a causa di un’autorità corrotta e perversa. Che il Signore abbia pietà dei buoni, quando abbatterà la Sua destra sui malvagi. « Ahi Francia, ahi Francia! Chiamata dai Nostri predecessori «specchio di tutta la Cristianità e sicura colonna della Fede» […], sei diventata la più implacabile nemica fra tutti gli avversari della Fede che mai siano esistiti! » (Pio VI, Allocuzione “Quare Lacrymæ”, 17 Giugno 1793).
https://vaticannews.va/it/vaticano/news/2024-03/pontificia-accademia-vita-aborto-francia-costituzione-vescovi.html
Dal link riportato vediamo in cosa consiste il "silenzio pavido e vile della chiesa bergogliana".

Conferma nella fede o nell'errore?
Leggiamo che monsignor Vincenzo Paglia ribadisce la vicinanza ai vescovi francesi affermando: " ...Davanti a vite segnate da dolori e fatiche, dobbiamo lavorare tutti insieme perché la vita sia sempre custodita e preservata, la vita di tutti, particolarmente quella dei più deboli". Mentre, in conclusione dell'articolo (parole di Bergoglio del 2020): "... la cultura della vita coinvolge tutti i cristiani nella consapevolezza che non è patrimonio esclusivo dei cristiani, ma appartiene a tutti coloro che, adoperandosi per la costruzione di relazioni fraterne, riconoscono il valore proprio di ogni persona, anche quando è fragile e sofferente".

Si tratta di una comunicazione falsata perché non riafferma la sacralità della vita in relazione al suo Autore che l'ha creata e la sostiene e, per di più, non riafferma neppure l'unicità del cristianesimo – anzi la nega – riconducendo tutto alla "fratellanza umana", che non garantisce l'unione tra i suoi membri tramite la Grazia; tant'è che se ne vedono le conseguenze... 
Certo, possono esserci in ogni tempo e in ogni contesto uomini di buona volontà che riconoscono il valore di ogni persona, anche delle più fragili come i bimbi ancora nel grembo materno; ma non è così scontato né frequente, soprattutto oggi... 
E dunque ci risiamo! Ancora una volta, ecco l'eco di Fratelli tutti [vedi], che ignora che solo in Cristo Signore si realizza l'unione delle membra del suo corpo mistico nel Suo Spirito che è l'anima di questo corpo. E, se tutti gli uomini sono chiamati a far parte del Corpo mistico di Cristo per grazia di Dio, nessun'altra "religione" (la nostra, prima che religione, è Fede in una Persona) può dar vita alle più alte aspirazioni dell'uomo secondo la volontà del Padre di Nostro Signore Gesù Cristo e nostro in Lui. (Maria Guarini)

16 commenti:

Viandante ha detto...

Da qui discende sempre che, senza una Chiesa Cattolica che sia Chiesa Cattolica del sì sì, no no, i risultati non possono essere che quelli che stiamo vivendo, con buona pace del futuro tutto da inventare alla luce degli illuminati dal folto pelo sullo stomaco o da idee distorte...

Anonimo ha detto...

"La Francia ha corrotto l'universo, un giorno lei sarà punita.
Grandi disturbi arriveranno, in chiesa e ovunque”.

Messaggio della Madonna a La Salette Francia, 19 settembre 1846.

Anonimo ha detto...

VEXILLA REGIS prodeunt, fulget crucis mysterium,
quo carne carnis conditor suspensus est patibulo.

Confixa clavis viscera tendens manus, vestigia
redemptionis gratia hic inmolata est hostia.

Quo vulneratus insuper mucrone diro lanceae,
ut nos lavaret crimine, manavit unda sanguine.

I vessilli del Re avanzano; risplende il mistero della Croce,
al cui patibolo il creatore della carne con la propria carne fu appeso.

Confitti con i chiodi le membra, tendendo le mani, e i piedi,
per la [nostra] redenzione qui è stata immolata la vittima.

Oltre a ciò, trafitto da crudele punta di lancia,
per lavarci dalla colpa, effuse acqua e sangue.

Mercoledì della III settimana di Quaresima ha detto...

Doveri verso Dio ed il prossimo.

Oggi la Chiesa ci richiama alla mente i precetti che riguardano il prossimo, cominciando da quello che impone il rispetto verso i genitori. In questo tempo di riforma e di conversione giova ai fedeli rammentarsi che i nostri doveri verso gli uomini poggiano sull’autorità di Dio; donde risulta che noi offendemmo lo stesso Dio, quando peccammo contro i nostri simili. Anzitutto il Signore reclama i suoi propri diritti, esigendo d’essere adorato e servito e interdicendo il culto grossolano degl’idoli; quindi prescrive l’osservanza del Sabato, i sacrifici e le cerimonie. Ma nello stesso tempo vuole che l’uomo ami il prossimo suo come se stesso, dichiarandosi vendicatore dei nostri fratelli, qualora li offendessimo e non risparmiassimo il torto o l’ingiuria. Nel reclamare i diritti del nostro prossimo, la sua voce suona come quando, sul Sinai, promulgò agli uomini i loro obblighi verso il Creatore. Chiarita così l’origine dei nostri doveri, comprendiamo meglio lo stato delle nostre coscienze, e quanto siamo debitori alla giustizia di Dio. Ma se l’antica legge, scolpita su tavole di pietra, sanziona con tanta autorità il precetto dell’amore del prossimo, quanto più la nuova legge, suggellata dal sangue di Gesù Cristo, morente sulla Croce per i suoi fratelli ingrati, ci rivela l’importanza del precetto della carità fraterna! Queste due leggi stanno davanti a noi come il doppio testo sul quale saremo giudicati. Siamo dunque solleciti a conformarci a ciò ch’esse prescrivono, perché si compia in noi la parola del Signore: “Da questo conosceran tutti che siete miei discepoli, se avrete mutuo amore” (Gy 13,35).

Anonimo ha detto...

Bisogna riconoscere a Bergoglio la coerenza con la fede che professa apertamente da dieci anni.

Anonimo ha detto...

Giustificare parole e atti di Francesco vuol dire essere complici dell'affondamento del cattolicesimo. Alterna parole da cattolico ad altre anti cattoliche: è confuso oppure è realmente disposto a rinunciare ai dogmi cattolici per andare incontro ai protestanti, o peggio al globalismo?
Bisogna avere il coraggio di dire che mette in discussione il primato Petrino.
Sulla fratellanza universale è meglio stendere un velo pietoso.

Anonimo ha detto...

Un Papa, per il quale la politica e i 'processi' prevalgono sulla dottrina teologica e morale...

Anonimo ha detto...

A prescindere dal fatto che non esiste vera fratellanza se non in Cristo, una delle pecche di questo papa, che è anche
una seria minaccia sia per la salvezza delle anime che per il futuro dell'occidente, è l'islamismo, diffuso con l'invasione incontrollata di migranti.
E con l'islam non c'è fratellanza che tenga, nonostante fratelli tutti, le firme congiunte (vedi anche Abu Dhabi) e i proclami ricorrenti.

Anonimo ha detto...

Tenendo conto anche del fatto che gli islamici i figli non li abortiscono, ma li sfornano...

Viandante ha detto...

A volte si dice che questo sia un omicidio. È più di un omicidio. È una pugnalata al dono di Dio, ai figli di Dio, quindi si può dire che sia una specie di deicidio. Chiunque alza la mano contro il bambino che si sta formando nel seno della madre, alza la mano contro il volere di Dio e la potenza del Creatore, contro il Padre del bambino, il quale ha in sé il marchio di figlio di Dio.

Beato Cardinale Stefan Wyszyński

Anonimo ha detto...

Da noi in Italia è già partita la valanga satanica che unisce radicali, liberal, PD, e tutti i sinistri portatori di morte che osannano il boia francese.

Anonimo ha detto...

La Bonino, uno dei personaggi politici più cari a Bergoglio, sta già fremendo al pensiero di poter inserire in Costituzione il "diritto all'aborto" (e anche a livello europeo). I "sorosiani" italici sono molti più di quelli immaginabili.

Anonimo ha detto...

Al momento in Italia non se ne parla proprio di fare una pagliacciata come quella che hanno fatto in Francia.Poi l'avvenire non lo conosciamo e tutto è possibile.Ma al momento c'è da stare tranquilli.

Anonimo ha detto...


Prima della Francia, la Repubblica d'Irlanda, con due referendum, ha inserito nella propria costituzione due emendamenti con i quali:
1. si riconosce il "matrimonio gay" + 2. si autorizza il libero aborto (termination of pregnancy), che viene così ad esser costituzionalmente garantito.
A questo proposito, l'art. 40.3 della Costituzione irlandese recita: "Provision may be made by law for the regulation of termination of pregnancy" (La legge può disporre di regolamentare l'interruzione di gravidanza). Poiché l'aborto era considerato reato, sulla scia della vecchia legislazione britannica vittoriana, che lo puniva con molti anni di galera, era necessaria una norma di livello costituzionale che permettesse al legislatore ordinario di regolamentarlo.
Questa modifica costituzionale fu introdotta il 18 sett. 2018.

La modifica a favore del "matrimonio gay" fu introdotta il 29 agosto 2015. Pertanto, l'art. 41.4 recita: "Marriage may be contracted in accordance with law by two persons without distinction as to their sex". (Il matrimonio può contrarsi secondo la legge tra due persone senza che siano di sesso diverso [lett.: senza distinzione quanto al loro sesso]).
Le due folli e infami norme citate costituiscono un unicum in senso negativo nell'intera storia del diritto e della civiltà. Adesso si è aggiunta la Francia.
Tra l'altro, sembra che il numero degli aborti sia aumentato esponenziamente da quando le irlandesi possono perpetrarli a casa loro. Prima, andavano in Inghilterra.

Domani, 8 marzo, giorno della festa mondiale della donna (e inizio della Rivoluzione russa secondo il nostro calendario), si terrà un nuovo referendum in questo sciagurato paese, per eliminare dalla costituzione i riferimenti alla missione domestica (e cristiana) della donna, colonna della famiglia. Bisogna adeguarsi all'esistenza delle nuove famiglie, accogliere la "diversità", ovvio. Il premier del momento (i due partiti principali della coalizione di governo si alternano ogni sei mesi al potere) è un omo dichiarato e convivente. La modifica costituzionale dovrebbe prevalere anche se, in modo inaspettato, gli opinion polls mostrerebbero che la popolazione non è tanto contenta di questo referendum. C'è malumore contro il governo per via dell'accoglienza indiscriminata ai migranti (dodici edifici adibiti a centro di raccolta sono stati bruciati - vuoti - da anonimi, negli ultimi mesi). E per altri motivi, dal caos sanitario ai costi improbi degli affitti e delle case, per chi non è ricco. A Dublino per una stanza singola con annesso bagnetto e cucinino si pagano sino a 2000 € al mese.
La Chiesa tace, si limita a suggerire di votare secondo coscienza, domani. Non ha nemmeno il fegato di dire "votate No", cioè contro la modifica voluta dal governo.
Irlanda, terra di santi e missionari, dove sei?

Anonimo ha detto...

Quello che più deprime è l'indifferenza della stragrande maggioranza delle persone ,anche in Italia. L'aborto è ormai accettato come un comportamento normale , in pratica un metodo contraccettivo. Anche per questo sarebbe necessaria una condanna forte da parte del Papa. Non bastano le parole soft di Mons.Paglia.

Anonimo ha detto...

«Servirono i loro idoli / e questi furono per loro un tranello. / Immolarono i loro figli / e le loro figlie agli dèi falsi. / Versarono sangue innocente, / il sangue dei figli e delle figlie / sacrificati agli idoli di Canaan; / la terra fu profanata dal sangue, / si contaminarono con le opere loro / si macchiarono con i loro misfatti» (Sal 105,36-39)