Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 25 marzo 2024

Se persino i trinariciuti riconoscono l'importanza della religione per avere un futuro (cioè una Patria)

Leggo su Facebook un testo che condivido perché esprime, in termini pungenti ma efficaci, i nostri pensieri sulla temperie in cui siamo immersi e che ci vede testimoni consapevoli e non indifferenti. Ben consapevoli anche che anche l'ipotesi che possa bastare una religione senza FEDE per garantire principi sani e non distruttivi, di fatto vanificherebbe l'Incarnazione di Nostro Signore. Con tutte le conseguenze ben descritte; il che può servire per dare ulteriore ardore alle nostre suppliche.

Se persino i trinariciuti riconoscono l'importanza 
della religione per avere un futuro (cioè una Patria) 

In questo paese ci stanno ancora vecchi e giovani "vecchi comunisti", dei vecchi comunisti disposti anche a pagare sulla loro pelle le loro idee, della serietà che mettevano nella causa, ho sempre avuto rispetto. Soltanto che poi si rivelarono una esigua minoranza: la grande maggioranza era composta da pescicani golosissimi di capitalismo e individualismo arrampicatore: i Napolitano, i D'Alema, i Bersani, altre carogne. 
E allora mi suscita ormai da tempo una certa impressione seguire un dibattito dove qualcuno citando l'opera di Todd (che so di che parla ma non l'ho letta perché è in franzoso) dice dell'importanza della "religione per credere nel futuro", per mantenere viva la coscienza di un popolo, l'intera struttura sociale e dunque produttiva. E quando si smette di credere a una religione, tutto si spengono tutte le luci: si comincia col chiudere le fabbriche, si finisce col non fare più figli, non si fa più nemmeno all'amore [siamo immersi nella pornografia qua, ma io da cattolico arrivo a preoccuparmi che la gente, i ragazzi... al massimo si prostituiscono, ma non scopano, scopano poco, non si cercano: arrivo a preoccuparmene io e sta a vedere che dovrò mettermi a farlo io per tutti].
E questo Putin lo ha capito. 
E mentre si enumerano queste tesi dell'importanza fondamentale della religione per la vita di una comunità, dello stato... il mio occhio cade sui volti dei due comunistoni presento, un versione rasta-rave-comune-canne e l'altro in versione nerd. 
Guardo le loro teste in tutta questa laica apologia della santa religione, e che fanno quei due comunisti a questo punto? Annuiscono vistosamente con la testa. O era il parkinson. 
Se solo qualche paio d'anni fa fosse andato tipo uno come me a ripetere esattamente l'acqua calda che ha scoperto oggi Todd e che noi si sapeva da sempre e da anni (vi ricordate?) annunciavamo il crollo "imminente" di tutte queste illusioni nichiliste e crepuscolo degli dei nietzschiani, nel solo modo possibile, nella tragedia prima della catarsi, se solo l'avessi detto orsono due anni fa mi avrebbero dato non solo dall'integralista cattolico (e tale sono: nel senso che accetto TUTTO il cattolicesimo) ma pure del fascista. Come del resto lo davano a Putin (salvo ovviamente per quel giuggiolone di don Fanzaga che è ancora convinto che in Russia c'è l'URSS e Putin è il primo segretario del PCUS cornutissimo). A questo punto siamo. 
Non riesco a trovare quell'articolo dove anni fa dicevo "alla Chiesa" di "non cedere, resistere ancora un quarto d'ora: poi avrà trionfato nel momento stesso in cui sembrerà distrutta". Invece anticiparono addirittura di un quarto d'ora il cedimento e il rompete le righe. La fede di un popolo è la vera ricchezza dei popoli. Quando ventenne a Roma chiesi alla donna che abitava sotto il mio monolocale sulla Cassia, una polacca, quanto le fosse pesata la povertà sotto il regime comunista, mi disse: "Ma in realtà non mi sono mai sentita povera: cioè, avevamo poco, tant'è che sono poi venuta qui a fare la colf, eravamo poveri, sì, ma non ci sentivamo poveri: Dio è qui ed era anche lì. Non ci sentivamo poveri, perché avevamo Dio". La guardai con la miscredenza e lo scetticismo tipico dell'età crudele: i vent'anni. Ora, che non sono più tanto giovane, e ho perduto molta della crudeltà propria della giovinezza, e guardo tutto con compassione e senso del mistero, e quindi con ironia gentile, la capisco, e sono d'accordo.
Io mi sento addirittura miliardario, proprio come avessi il patrimonio di Bill Gates. Tuttavia non ce l'ho. Sta scritto: "Hai trasformato il mio lamento in danza di gioia". A parte questo si sta ben attenti a distinguere tra Dio e Cesare e non finire per avere ancora una religione senza avere più una fede, altro rischio magno, e molte volte è successo che si avesse l'una perdendo l'altra. Io ho una religione perché ho la fede e guardo il mondo con gli occhi del soprannaturale; non succeda che io abbia una fede perché ho una religione, altrimenti si fa solo della filosofia. Meglio in tal caso non avere una religione e, come invitò Ratzinger, comportarsi "come se Dio esistesse".
Ecco, il punto centrale è questo. Avere un futuro significa avere una religione, ma perché funzioni bisogna avere una fede. Prendi il Vaticano: ha ancora e manco tanto una religione, non ha più la fede: si autodemolisce ogni giorno, è assalito dal desiderio di morte e dissoluzione. E così l'Occidente.
Di quale futuro parlano i nostri leader e le aristocrazie plutocratiche? Di nessuno: parlano e promettono solo lacrime, sacrifici, sangue e morte, soprattutto morte. Quali sono i punti della loro "agenda del futuro"? Tutte cose che hanno a che fare con la morte e la dissoluzione: ABORTO, EUTANASIA, DEPOPOLAZIONE, SESSO STERILE, DEPOPOLAMENTO, CANCELLAZIONE DELLA MEMORIA, DISTRUZIONE DELL'AGRICOLTURA, SCOMPARSA DEL CIBO, GUERRA GUERRA GUERRA ARMI ARMI ARMI
È il rifiuto della vita di chi non credendo più in niente guarda al futuro e alla perpetuazione della vita come alla più grande delle minacce, sino al colpo scuro finale di dichiarare l'uomo come il "cancro del mondo".
Un nuovo catarismo, un nuovo gnosticismo. (Antonio Margheriti su Fb)

11 commenti:

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

Religione senza fede? Certe volte mi chiedo se tanti che mi capita di vedere a Messa siano veramente credenti o si comportano come se credessero. Ma fosse solo questo. Due anni fa un parroco (gli avevo fatto l'assicurazione auto) mi aveva detto che era certo che il suo predecessore non fosse credente, su che basi abbia espresso un pensiero così grave non so.

Anonimo ha detto...

Uno va in chiesa perchè credente ,poi fra gli uomini anche se credenti la coerenza è merce rara .Però non bisogna disperare ,a volte ci si imbatte in persone veramente belle e buone.Andare in chiesa ,secondo me ,ci aiuta a manifestare il bene che è in ciascuno di noi. Questo periodo per fortuna passerà .....

Anonimo ha detto...


Questo periodo per fortuna passerà...

Certamente. Bisognerà però vedere quali macerie si lascerà dietro.
Anche Machiavelli diceva che la religione era necessaria agli Stati.
E se la prendeva con i papi del suo tempo se, sciveva, gli italiani erano diventati "sanza religione e cattivi".

Visuale allargata ha detto...

E le decisioni ricadono sui popoli che restano inconsapevoli del processo. «Questo è il tanto citato sistema internazionale basato sulle regole: In questo modo il partenariato globale pubblico-privato controlla contemporaneamente molte nazioni senza dover ricorrere a veri e propri atti legislativi. Ciò ha l'ulteriore vantaggio di rendere estremamente difficile qualsiasi sfida legale alle decisioni prese»
Marcello Foa, “Il sistema invisibile”
https://amzn.to/47Qo2n8

In questo libro Foa analizza le logiche e i condizionamenti che influenzano la nostra società, descrivendo un sistema che è visibile e al contempo volutamente invisibile. L’autore sostiene che le decisioni che contano vengano prese altrove, da élite che modellano le masse, cambiano i valori, orientano la politica, l'economia e i media, avvalendosi anche di tecniche di influenza psicologica.

Tutto questo può essere compreso solo uscendo dai classici schemi interpretativi. Foa sostiene che non siamo più padroni del nostro destino perché la nostra società è sottoposta a condizionamenti visibili e invisibili che limitano la possibilità di cambiare davvero le cose. Non siamo in presenza di una grande Spectre ma di una coincidenza di interessi che si alimenta e condiziona l'insieme della nostra società occidentale.
Un libro che analizza in maniera lucida e precisa la nostra attuale situazione.

Anonimo ha detto...

Ci mancava la Chiesa queer secondo una monaca benedettina.
Grande confusione con al centro l’idea che nel mondo si trovi la Verità interpretativa di Dio.
Le mode attraggono e seguirle è la nuova esperienza che seduce intelletto e ragione.
La storia del Cristianesimo insegna che la Chiesa è rimasta viva ogni volta che non ha seguito mode e seduzioni dell’intelletto ed è entrata in crisi ogni volta che ha abbracciato il mondo fascinoso del nuovo dettato dal mondo.
Resta sempre viva la pre lezione di s. Tommaso d’Aquino e della mela posta sulla cattedra ai suoi studenti (tra i quali mancava evidentemente la monaca benedettina…): “Questa è una mela. Chi non è d’accordo può uscire…”.
Chiesa omosex, Chiesa trans e ora pure queer… Avanti la prossima…

Viandante ha detto...

"Il cristianesimo chiede ubbidienza, a Dio, ma anche ubbidienza agli uomini... Ma nel momento in cui l'autorità umana si pone con i suoi comandi in conflitto, riconosciuto chiaramente dalla propria coscienza, con la volontà di Dio, distrugge la propria dignità, perde il suo diritto di comandare, sta abusando del proprio potere... un'ubbidienza che asserve le anime, che attenta alla coscienza ed al sacrario più intimo della libertà umana è la più rozza schiavitù... è un attacco a Dio stesso"

Clemens August von Galen

Anonimo ha detto...

Omofobo maledetto! I queer ti passeranno davanti nel regno dei cieli.

mic ha detto...

Ma quale 'omofobo'! Qui non si condannano le persone ma il peccato contro natura.
Allora il primo 'omofobo' era ed è Gesù, il Signore!

Anonimo ha detto...


# Maledetto omofobo, i queer ti passeranno avanti nel regno dei cieli...

Tipica retorica "arcobaleno", quella che attua i linciaggi mediatici e promuove le leggi c.d. di "crimini d'odio". Una retorica piena d'odio.
Come si vede dalla presente frase.
I queer, cioè i sodomiti e pederasti e le lesbiche convertitisi a Cristo potranno certamente passarmi avanti "nel regno dei cieli", se ci andrò. Ma tutti gli invertiti che si vantano del loro peccato, che ci si induriscono ottenendo addirittura leggi che lo proteggano con pene crudeli per chi lo denuncia - un peccato che comporta anche l'estinzione della società, la sparizione dei popoli --- tutti costoro si sono già prenotati il posto all'Inferno.
Facciano il mea culpa di fronte a Dio e invochino la Grazia della conversione, invece di offendere chi denuncia il loro vizio e il male che esso fa alla società.

Anonimo ha detto...

Sembra che ciò che ha detto Guareschi sull'Italia provvisoria se appliche anche alla Chiesa Conciliares.

Aloisius ha detto...

Sarebbe giustissimo sentire il lupo.
Soprattutto quando il "lupo" non è certamente peggiore degli altri lupi, quelli occidentali, che si travestono da agnelli e compiono nefandezze peggiori, e non mi dilungo nell' elenco.
Lupi travestiti da agnelli "democratici" che hanno destabilizzato, finanziato regimi criminali, scatenato guerre e invasioni dappertutto, compreso il golpe ucraino del 2014
Ma che ora si indignano e frignano per "l' invaso e l' invasore" facendo gli eroi che difendono la libertà.
E osannano persino i nazisti del battaglione Azov e il nazista ed eroe nazionale ucraino Bandera.
Inoltre il lupo russo, pur non essendo un esempio di bontà democratica, non è certo il pazzo che vuole conquistare l'Europa, come vogliono farci credere.
Cosa che non aveva e non ha alcun interesse a fare.
Potrà farlo se scoppierà la terza guerra mondiale voluta dai lupi travestiti da agnelli, che hanno provocato e voluto sia l' invasione dell' est Ucraina che la guerra aperta Nato/Russia.