Nella nostra traduzione da The Catholic Thing un interessante articolo di David Warren dello scorso 23 febbraio, sul filo conduttore della Speranza cristiana.
Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Contro l’eresia woke
La verità vince sempre, spesso più rapidamente di quanto ci aspettiamo. Questa è una visione ottimistica spesso sostenuta dalla Chiesa cattolica, anche nei momenti in cui è messa alla prova.
Non è una dottrina formale, né è mai stata una promessa di Cristo, Che invece ci ha avvertito di non dare le cose per scontate (tranne la persecuzione). È quindi solo un parere pieno di speranza. Eppure ho più fiducia in esso che in tutti i vari esperti e tuttologi.
La speranza in sé non è un argomento a favore dell’autocompiacimento, bensì contro la disperazione. La virtù cristiana della speranza — come tutti gli altri misteri di grazia — presenta difficoltà alle menti rigidamente razionaliste e alla loro coscienza logica, intrisa di naturalismo.
Quando entra in azione, la speranza — virtù fondamentale cristiana — si dimostra sorprendentemente robusta. Ma nella nostra cultura eretica attuale, ciò non è facilmente comprensibile. in cosa dovremmo mai sperare?
La speranza è una virtù teologale, in un certo senso superiore a qualsiasi virtù cardinale. Le virtù “cardinali”, in effetti, possono ricevere una spiegazione razionale da parte delle persone intelligenti, cristiane o no. Nel perseguimento di un degno fine, si mettono “in mostra”. Sono virtù “ragionevoli”, facili da difendere.
Mentre le virtù “teologali” — fede, speranza, carità — non possono avere senso per l’uomo puramente razionale, per una mente formata sull’ideale della scienza “pura”, scrollandosi di dosso la religione. Una persona del genere deve essere un puro scettico e arrivare, per coerenza, al puro cinismo.
Le sue speranze possono essere riposte solo nelle piccole cose; nelle cose naturalistiche o materiali, incontrate per caso. È un turista in questo mondo, come lo sono tutti gli esseri umani. Senza le virtù teologali non può sperare di “scrivere a casa” per mezzo della preghiera. Le sue speranze per se stesso devono sempre dipendere dalla sua conoscenza umana. Sa che morirà. Niente può finire bene.
Il cattolico, e come lui anche altri fedeli cristiani ed ebrei, costruirà invece la propria risposta alla domanda: “Speranza in cosa?”, in ricordo della promessa divina.
“Venga il Tuo Regno” è la frase chiave del Padre Nostro in questo senso. È nella venuta del Suo Regno che è riposta la nostra speranza individuale e, per il cristiano, si tratta di una speranza in grande stile.
Non si tratta di una speranza “scientifica” che possa dimostrare la realtà e l’autenticità del Regno di Dio. Non siamo nemmeno nella posizione di poter speculare su questo. Ci viene DETTO che ciò è la realtà e noi o accettiamo o rifiutiamo ciò che ci è stato detto.
Immaginare che questo Regno POSSA esistere, è come immaginare che la terra possa esistere; che nonostante ogni riserva, le apparenze del qui e ora NON sono un velo di Maya o un’illusione, come vengono presentate nelle religioni orientali.
Desideriamo piuttosto essere salvati davvero. E lanciamo il nostro appello in questa vita complicata; nel qui e ora. È in questo appello di speranza che la vita nel mondo diventa vivida per noi. Il Regno di Dio è, per così dire, a portata di mano.
Naturalmente, qualsiasi concezione dell’immortalità diventa causa di una grande quantità di “scienza” speculativa. Le nostre percezioni ci infondono l’idea secondo cui ciò che sentiamo è reale e ciò che è reale continua. Che un essere umano abbia un corpo, che abbia memoria, che abbia il potere e la chiamata a essere un santo — lo diamo per vero, perché è così che stanno le cose qui e ora.
Quindi: “Sia fatta la Tua volontà come in Cielo così in terra”. Questa è un’altra frase che esprime la nostra speranza teologica — da non confondere con un’espressione di aspettativa. Il nostro compito, nell’avvicinamento al Cielo, deve iniziare qui e ora. Il nostro lavoro “è tagliato su misura per noi”.
La fede, la speranza e la carità vanno oltre la ragione, illuminando la via verso il Cielo. Queste non sono semplicemente cose in cui “credere”, ma cose da fare. In complemento, virtù cardinali come la prudenza offrono controlli razionali sul nostro “viaggio” o “pellegrinaggio”, ma sarebbero utili ovunque andassimo.
Invece, le virtù teologali sono oziose, inutili, per l'uomo che percorre il sentiero naturalista. A volte vengono menzionate in modo sentimentale, ma proprio per questo diventano semplici parole.
Ed Feser — un pensatore americano di rilievo — scrive altrove dei trionfi dell’eresia woke. Usa il termine “eresia” in modo abbastanza preciso, per significare qualcosa di più che “risposte errate a un quiz”.
Come Eric Voegelin, Hilaire Belloc e molti, molti altri nel corso dei secoli, non si abbandona alla vanità della “caccia all’eresia”, come se fosse una sorta di gioco ecclesiastico. Si confronta con qualcosa di reale e molto oscuro che è tornato a vivere nel nostro mondo “qui e ora” e lo sta capovolgendo.
Questa eresia è inequivocabilmente grande. Eppure si dimostrerà che inizia e finisce con il nulla, come hanno sempre fatto le empie eresie.
Ciò che a suo tempo abbiamo chiamato gnosticismo, manicheismo, albigianesimo, catarismo, etc., in passato prima ha resistito e poi è evaporato, lasciando in ogni caso una scia di distruzione terribile, molto tangibile. Anche il puritanesimo sembra essere andato e venuto. Nelle nostre società moderne e “secolarizzate”, varie ideologie socialiste e progressiste sono andate e venute.
Che sia “religiosa” o “laica”, in ogni caso l’eresia offre una parodia della religione giudaico-cristiana[1]. (Anche il comunismo lo ha fatto.)
L’eretico finge di offrire la pace, se i suoi termini vengono rispettati; e se vengono soddisfatti, instaurerà il caos.
Che sia confezionata come un culto post-religioso o come un movimento secolare alla moda, l’eresia woke presenta comunque essenzialmente la stessa lista di prodotti di TUTTE le precedenti grandi eresie. In modo significativo, nega la fioritura umana e ci mette sotto la guida di un ordine gnostico autoproclamato di “esperti” che ci dicono come vivere.
È la “rivoluzione” perpetua — ricorrente, come suggerisce la parola. Perché gira e ritorna, come la luna.
L’ideología woke è la follia attuale, la fase attuale. Ma può essere sconfitta per mezzo di un’autentica virtù cristiana. La speranza.
————[1] Ci risiamo: da quando in qua esiste UNA religione “giudaico-cristiana”?. — N.d.T.
* * *
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio per le traduzioni
IBAN - Maria Guarini
IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731
l'impegno di Chiesa e Post-concilio per le traduzioni
IBAN - Maria Guarini
IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731
12 commenti:
Leggete qui!
https://m.youtube.com/watch?si=6SP3TVzRvgeWnBV3&fbclid=IwAR1oSROaTqYcTDveAVB9wwtalATo9_5JWT07dIePJ3PlBqwNfffJMBEMMqc&v=m_yI5fzuj34&feature=youtu.be
Gli sconvolgenti contenuti dell'accordo tra Italia e Ucraina spiegati bene
Cito Martino Mora
Una dolce signorina "cionciana"dal nome spagnolo ieri mi ha definito "comunistoide" e "nemico della destra".
Potrei farmi due risate, ma lo trovo rivelativo della confusione mentale imperante.
Intendiamoci: se per "destra" si intende quella dei Valditara, dei Tajani e dei Crosettto, cioè del nulla cosmico, allora la seconda definizione ci può stare. Ma "comunistoide" perchè?
E evidente che la tanto esaltata "società aperta" è la società del caos calmo. Caos spìrituale, morale, sociale, soprattutto intellettuale.
Tutte le categorie logiche sono ormai saltate, tutte le distinzioni del Logos non esistono più. Vige ormai solo la ragione ridotta a calcolo tecnico-economico. La confusione mentale regna quindi sovrana. Sotto la spinta emozionale del momento è possibile affermare tutto e insieme il suo contrario.
Come gli studenti possono occupare le scuole contro "il capitalismo" e al contempo "per la fluidità di genere" voluta proprio dal grande capitale; così la cionciana può vedere in me un "comunistoide" perchè contesto il regno del denaro o perchè critico il "conservatorismo" politico od ecclesiastico attuale, nonostante la mia chiara impostazione trascendente e antimaterialista.
Enorme è la confusione sotto il cielo.
L'oscurantismo spirituale del mondo moderno è innanzitutto Caos, e il Caos è innanzitutto Caos mentale.
CI SIAMO: LA SIBERIA EUROPEA È ALLE PORTE
AZIONE ALLA BOCCONI:
NO ALLA VOSTRA RIEDUCAZIONE!
Nel pomeriggio di oggi, alcuni militanti di DSP-giovani hanno manifestato democraticamente il loro dissenso contro la sospensione di alcuni studenti all’
Università Bocconi.
Sospesi per una battuta “politicamente scorretta” e condannati a 200 ore di “rieducazione”.
Un episodio grave che crea un precedente pericoloso all’interno degli atenei italiani.
Oggi è toccato a questi due studenti, domani potrebbe toccare a te.
Non saremo mai come ci voglio loro.
Cit. Antonio Margheriti
Perché non vuole cambiare.
La Verità non è solo una questione di ragionamento, è una questione di morale, di cuore. Se uno non vuole cambiare, non vede una Verità che gli chiede di cambiare.
Occorre, per vedere il vero, una radicale umiltà.
L’umiltà non è un atteggiamento remissivo, è riconoscere che la realtà non la faccio io, c’è già.
Io devo riconoscere come è fatta la realtà, il mondo, la vita, la morte.
Devo riconoscere come stanno le cose, non le decido io. Il male del secolo è non accettare il principio di realtà.
“Per me è così” si dice.
Andrebbe abolito quel “per me”.
È così o non è così?
Per lui è così, per me è cosà.
Il problema è se Dio c’è o non c’è!
Non lo decidi tu. Non fai tu la realtà.
Allora quando la verità mi sta di fronte, può darsi che mi chieda di cambiare tutta la vita, che io capisca in quel momento che ho sbagliato tutto.
(Don Alberto Secci)
Il Patriarcato Latino di Gerusalemme rilascia un fermo comunicato di condanna della carneficina perpetrata dall'esercito israeliano due giorni fa nei confronti della folla affamata e inerme che stava cercando di ricevere gli aiuti umanitari.
Le atrocità odierne hanno radici antiche.
Bisogna fermare lo scempio del paesaggio italiano ad opera dei deliranti progetti di invasione di pale eoliche e occupazione impropria di suolo coltivabile. Fermiamo il delirio "green", verdi fuori rossi dentro, eredi del carnefice comunista.
La Germania, Dio non voglia, perseverando nella sua diabolica e perversa corsa iniziata secoli fa con Lutero, proseguita con le deliranti ideologie marxista e nazionalsocialista, sino al determinante contributo alla rivoluzione conciliare ad opera di teologi innervati di protestantesimo e filosofie hegeliane e idealiste, rischia di condurci alla terza guerra mondiale, dopo l'emersione di un audio che vede alcuni generali tedeschi bofonchiare circa il bombardamento del ponte russo di Crimea.
La Germania, dopo essersi coperta di ridicolo per non aver neppure tentato di reagire all'esplosione eterodiretta del gasdotto North stream che l'ha privata del costante e solido sostegno del gas russo alla propria industria, ora, come nei peggiori momenti della sua storia, torna ad essere protagonista negativa, dimostrando nei suoi alti vertici politici e militari quanto sia sottile la membrana che distingue la civiltà (ricordiamo i grandi compositori tedeschi) dalla barbarie.
M.
Parce, Domine, parce populo tuo: ne in aeternum irascaris nobis.
Chi comanda in Germania non sono i tedeschi, almeno a partire dal 1945. La situazione è la stessa in tutte le altre Nazioni. Non c'è bisogno di nessuna indagine sulle conversazioni telefoniche intercettate; non si tratta di visioni, di voci misteriose in un roveto, sono reali. I politici occidentali sono dei mentitori. Mentre dicono di non volere inviare contingenti in Ucraina, li stanno già allineando per inviarli. Intanto, in spregio del diritto internazionale, si stanno preparando a rubare i beni congelati russi per finanziare la guerra in Ucraina. Putin non andrà al di là dei discorsi. Can che abbaia non morde. La Russia non resterà seduta ad aspettare i missili Nato, ma non userà nessuna arma nucleare; la paura dell'opinione pubblica occidentale paralizza la Russia. Si sa che l'opinione pubblica - un mostro - è interamente nelle mani di coloro che governano realmente tutte le Nazioni, non solo la Germania. La Cina e la Turchia, con la solita ambiguità - e comunque schierate con gli USA -, stanno preparando una via d'uscita per questa guerra. Non succederà niente di spettacolare. La vittoria arriderà nuovamente agli USA, o meglio a coloro che governano gli USA e il mondo intero. Non sogniamo vittorie impossibili, miracoli a catena. Per intenderci: i miliardari che conosciamo, dai quali dipendono le nostre sorti, non spariranno mai dalla faccia della terra; anche nel caso di una guerra mondiale, risorgeranno dai loro bunker vivi, vegeti e vittorosi. Insomma, il nostro destino è già scritto. E i campi fra poco pieni di pannelli fotovoltaici (non sono sicuro che si chiamino così, ma ne ho già visti nella campagna a circa 7 km da Reggio Emilia) saranno il meno! Siamo in trappola e dobbiamo restarci. La trappola ce la siamo costruita da soli e ci siamo entrati da soli credendo ciecamente alle menzogne dei "padroni del mondo". Sparito ogni ideale, sostituito il culto di Dio con il culto dell'Uomo nella religione cattolica, siamo rimasti preda delle menzogne dei due artificiali schieramenti fintamente opposti. In questi ultimi anni ne abbiamo viste di cotte e di crude, a partire da elezioni palesemente contraffatte, come quelle americane. I popoli sono anestetizzati dalla propaganda, senza una visione chiara dello stato miserevole in cui si trovano; l'auto di lusso è la momentanea ricompensa per uno stato di frustrazione permanente, che non si riesce a guarire. Al punto in cui siamo, le telefonate e le intercettazioni, i discorsetti sui missili - come se fossero confetti -, possono tranquillamente proseguire, la commedia può continuare all'infinito. Noi siamo in trappola e in trappola resteremo. O vivi o arrostiti. Dio vede e Dio provvede. Tuttavia, dopo averlo così tanto sbertucciato, non aspettiamoci che ci invii una pioggia di rose in ricompensa del mal fatto.
Boris Karpov Chronique de Russie - Telegram
L'Occident enverra des troupes en Ukraine, même si beaucoup le nient
- Président serbe
Con video.
Polemia.com
De la déclaration des droits de l'homme à la décadence wokiste
Eric Delcroix
01/03/2024
https://www.open.online/2024/03/04/new-york-cultura-woke-minoranze-etniche/
Posta un commento