Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 14 giugno 2016

don Curzio Nitoglia. Compromesso storico tra modernismo e cattolicesimo

L’ultra-modernismo attuale di Francesco I ha liquidato non solo la filosofia metafisica e la teologia teoretica classiche, ma anche ogni forma di teoresi modernistica, rimpiazzandole con  il primato della prassi.

Papa Bergoglio non si interessa della dottrina, ma punta all’azione e al risultato. Non vuol sentir parlare di teoresi, ma vuole sottomettere il dogma alla realizzazione pratica e  concreta. 
Si può dire che Bergoglio propone la “de-teologizzazione” ai cattolici tradizionali come Togliatti proponeva nel 1963 la “de-ideologizzazione” ai cristiani progressisti. 
Tuttavia proprio questo rifiuto della teoresi diventa il dogmatismo pratico più rigido del post-concilio (v. la distruzione dei Francescani dell’Immacolata).

Non si parla più di ermeneutica della continuità, di esistenza del limbo, di ortodossia della Messa di Paolo VI, di “pro multis o per tutti”, ma si mira ad omologare ogni cosa mediante il marciare assieme.

Francesco I applica alla a-teologia (“a” da alfa privativo, non ci si interessa più di problemi teologici senza arrivare al dogmatismo di segno  contrario  di chi nega Dio e la teologia; si vive come se la teologia non esistesse) quel che Giovanni XXIII (Enciclica Pacem in terris) e Paolo VI (Enciclica Ecclesiam suam) applicarono alla nuova prassi del cristianesimo nei confronti del marxismo: cioè la possibilità di agire assieme per la pace nel mondo e la giustizia sociale, lasciando da parte le divergenze dottrinali, adesso Francesco I lo applica a tutti gli indirizzi e sensibilità cattoliche, compresi i tradizionalisti. 

La strategia della “mano tesa” del comunismo - con Gramsci, Togliatti e Berlinguer[1] - ha agguantato i cristiani ingenui, che son stati il cavallo di Troia introdotto  nel santuario. I cristiani ingenui risposero, basandosi sulla presunzione falsa, che ogni dottrina  anche se originariamente erronea può evolvere verso il “bene”, non necessariamente verso il vero, che non ha più alcun interesse per i pragmatisti cristiani come per i marxisti. 

San Tommaso invece insegna che “un piccolo errore iniziale diventa grande al termine”. Il realismo tomistico si scontra immancabilmente con l’utopismo liberal/modernista, che non tiene conto della ferita della natura umana dopo il peccato originale per cui l’uomo è più inclinato al male e all’errore che al bene e alla verità.

Ciò che accomuna il modernismo al marxismo è l’assioma di Hegel: “Dio senza il mondo non è Dio” (Begriff  der Reeligion, Werke XII, 1, Leipzig, 1925, p. 148). Così modernisticamente si può dire: “la Messa senza popolo non è Messa”; “la Chiesa senza dialogo non è Chiesa”; “il cristianesimo senza mano tesa non è cristianesimo”; “il nuovo Tempio universale senza modernisti e tradizionalisti non è universale”.

In breve dal campo dei principi dell’immanentismo kantianamente modernistico (Benedetto XVI) siam passati a  quello marxiano del primato assoluto della prassi, dell’incontro personale (Francesco I). Per cui non si parla più (come Santa Maria Maddalena) di continuità con la Tradizione del Vaticano II, di piena ortodossia della Messa di Paolo VI, ma ci si incontra, si parla, si fraternizza (come Marta… a “Santa Marta”) e si finisce per pensare come si agisce poiché non si agisce più come si pensa (“agere  sequitur esse”).

Purtroppo i più fragili, vulnerabili, esposti sono i cattolici fedeli poiché a differenza dei modernisti sono pieni di “buone intenzioni”, mentre il modernismo come il marxismo non si preoccupa del bene e del vero, della metafisica e della morale, ma solo del risultato pratico, come nella favola di Cappuccetto rosso, il quale dice ingenuamente al lupo che lo invita ad entrare nella sua tana: “che begli occhi che hai; - è per vederti meglio… che bella bocca che hai; - è per mangiarti meglio”. È nella natura delle cose che il pesce grande mangi quello piccolo, che il lupo sbrani la pecora, che il modernismo edulcori e trasformi pian piano, insensibilmente, il cristianesimo dal di dentro, lasciandone solo le apparenze (la bella Liturgia) senza più la sostanza (la filosofia, la teologia, l’ascetica e la mistica). Eppure al tempo di Ario i cattolici per un solo iota (homousios / homoiusios) si son fatti scomunicare e persino martirizzare. 

Nel lontano 1945 Palmiro Togliatti (Discorso al Comitato Centrale del PCI, 12 aprile[2]) rilanciò in grande stile l’idea leninista/gramsciana dell’incontro, nei Paesi a maggioranza cristiana, delle masse comuniste e cattoliche, al di sopra dei dissidi teoretici e nelle azioni sindacali, sociali, pacifiste. Sapendo bene che  il marxismo o la pura prassi non aveva nulla da perdervi, mentre il cristianesimo, in cui il primato spetta alla teoria, avrebbe perso il sale e sarebbe diventato insipido e “quando il sale diventa insipido è buono solo ad essere gettato a terra e calpestato” (Mt., V, 13). 

Togliatti (come Francesco I) prospettava l’incontro tra comunisti e cattolici (modernisti/cattolici) unicamente sul piano dell’azione, senza nessun riferimento all’ideologia (teologia). Togliatti disse chiaramente “se si apre un dibattito filosofico, io non ci voglio entrare”[3]. Lo stesso fa Francesco I. Togliatti non ha ceduto nulla  della dottrina comunista come Francesco I non cede nulla della teologia ultra-modernista. L’importante è agire inizialmente assieme per giungere finalmente alla leadership del movimento marxista su quello cristiano e del modernismo pratico sul cattolicesimo romano.

Cosa è successo? Ebbene l’imprudenza, la fiducia, l’ottimismo esagerato, la presunzione di sé, l’utopismo insano hanno portato i cristiani nelle fauci del marxismo, come successe a Cappuccetto rosso, che finì in quelle del lupo. 

Antonio Gramsci nel 1920 scriveva: “In Italia, a Roma, c’è il Vaticano, c’è il Papa; lo Stato liberale ha dovuto trovare un sistema di equilibrio con la Chiesa, così lo Stato operaio dovrà trovare anch’esso  un sistema di equilibrio”[4]. 

Bergoglio dice: oggi nel mondo è rimasta ancora una bella fetta di cattolici non modernisti, ebbene bisogna trovare un sistema di equilibrio per fagocitarla. Per costoro, come per Hegel,  “l’astuzia della ragione è l’unico principio che giustifica o meno l’azione” e Bergoglio è astutissimo. Attenzione a  sottovalutarlo!   

Ancora Togliatti nel discorso al Convegno di Bergamo (20 marzo 1963)  disse: “Oramai anche la Chiesa [dopo Giovanni XXIII e con Paolo VI, ndr] è d’accordo che è finita l’era costantiniana, degli anatemi, delle discriminazioni religiose”[5].

Nelle proposta comunista e modernista del “compromesso storico”  si fanno pubbliche e concrete garanzie per l’esercizio della fede dei cattolici, ma non si pensa volutamente a una domanda che sorge spontanea: “e dopo?”. Si scorge, quindi, la disonestà della promessa marxista/modernista e l’ingenuità dell’accettazione cattolica. 

La crisi interna all’ambiente cattolico post-conciliare, favorevole alla collaborazione pratica col marxismo è simile alla crisi che sta mostrando il mondo cattolico anti-modernista, quando si mostra incline alla compattazione col super-modernismo. 

In breve come nel 1963 si diceva che Cristo e Marx non possono andar d’accordo, ma i cristiani e i marxisti possono trovarsi insieme a collaborare sulla conduzione della cosa pubblica; così oggi si dice modernismo e cattolicesimo sono inconciliabili, però i cattolici e i modernisti possono marciare assieme e collaborare nella conduzione della Chiesa, aiutandola a sormontare questo lungo periodo di crisi. 

L’importante è, come diceva Lenin, “non attaccare frontalmente il nemico, ma invischiarlo nei compromessi”[6].  
d. Curzio Nitoglia
____________________________________________
1. Cfr. A. Del Noce, L’eurocomunismo e l’Italia, Roma, Europa Informazioni, 1976; C. Fabro, La trappola del compromesso storico, Roma, Logos, 1979; G. Morra, Marxismo e religione, Milano, Rusconi, 1976, G. Napolitano, Intervista sul PCI, Bari, Laterza, 1976; E. Berlinguer, La questione comunista, Roma, Editori Riuniti, 1975, F. Rodano, La politica dei comunisti, Torino, Boringhieri, 1975; Id., Questione democristiana e compromesso storico, Roma, Editori Riuniti, 1977.
2. P. Togliatti, Comunisti e cattolici, Roma, Editori Riuniti, 1966, p. 50.
3. Ibidem,  p. 72.
4. A. Gramsci, Quaderni dal carcere, Roma, Editori Riuniti, 1975, p. 20.
5. P. Togliatti, op. cit., p. 96.
6. V. Lenin, L’estremismo, malattia infantile del comunismo, in Opere scelte, Mosca, 1948, tomo I, p. 584.

34 commenti:

Anonimo ha detto...

Quello che colpisce è la continuità del progetto modernista pur nella apparente vaghezza dei suoi assunti. All'inizio del '900 viene identificato, denunciato, condannato. Continua il suo percorso sottotraccia. Con il Concilio VII tutti i suoi affluenti emergono a formare un unico fiume riconosciuto e continuamente gonfiato ed idolatrato. All'inizio del secondo millennio arriva alla foce con la demitizzazione del Papato che da foce, del grande fiume della chiesa VIIista, diventa delta.
Davanti a questo panorama si notano due caratteristiche di fondo: inizi di pochi e spesso isolati tra loro, saldatura al CVII con divisione dei compiti e nuovo proselitismo fino alla picconata finale al Papato; il manipolo dei guastatori è esiguo,irriducibile e non demorde davanti a nulla.
Mi chiedo che cosa anima ed ha animato questi guastatori? Quella "società segreta" dei primi anni del '900 esisteva dunque? Su qual patto si fondava?

Rr ha detto...

Patto di sangue ? Patto col Diavolo ?

Pietro C. ha detto...

Mentre in Occidente il modernismo ha avuto la meglio, ancor oggi in Oriente viene buttato fuori dalla Chiesa, nonostante molti prelati ortodossi siano tentati di modernismo (come pare lo sia lo stesso Bartolomeo). Ecco un resoconto attuale sul concilio panortodosso che sta miseramente fallendo perché in Oriente esiste ancora la libertà di dire di no.

http://traditioliturgica.blogspot.it/2016/06/il-concilio-pan-ortodosso-e-i-soloni.html

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?time_continue=291&v=ekIRdrOuVVg

murmex ha detto...

Molto opportuna questo intervento di don Curzio , in un momento cruciale per la Tradizione : ci mostra come cedere alle sirene sarebbe esiziale , sulla base di inoppugnabili avvenimenti storici . E se è vero che la storia è magistra vitae , cerchiamo di non essere ingenui come in quegli anni , in cui molti di noi sono cascati come pere mature . Propongo la lettura del commento di Le sel de la terre ad alcune dichiarazioni di don Schmidberger su Una Vox . Anche queste di grande buon senso . Per fortuna , parlando con un giovane sacerdote della FSSPX , ne ho ricevuto conforto perchè ho costatato accortezza e prudenza (ricordiamolo , la prudenza è l'auriga delle altre virtù ) . Forse anche la c. d. resistenza , che tanto dispiace a Luisa (e non voglio riaprire con ciò diatribe personali ) può giocare il ruolo provvidenziale di spina nel fianco , un fastidioso pungolo che avverte chi eventualmente vi fosse propenso , a non buttarsi nelle fauci del lupo , tanto accogliente da tendere "unilateralmente " la mano .

mic ha detto...

Ecco un resoconto attuale sul concilio panortodosso che sta miseramente fallendo perché in Oriente esiste ancora la libertà di dire di no.

Interessante.

murmex ha detto...

Scusate , sembra che di grande buon senso siano le dichiarazioni di don Schidberger , invece io volevo riferirmi al commento critico di Le sel de la terre .

marius ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
marius ha detto...

Ecco un resoconto attuale sul concilio panortodosso...

"Per qualcuno di essi (tal “professor” Riccardi), la colpa è dei russi che hanno fatto fallire tutto poiché – egli dice – essi hanno una visione “imperialistica” di Ortodossia."

"Mi chiedo: questo professore in nome di chi parla? In nome dell'Ortodossia non credo, dal momento che non è ortodosso e, da quanto mi risulta, nessun gerarca ortodosso gli ha dato il permesso di parlare di casa sua."

"Come sarebbe fastidioso sentire mani estranee nelle proprie parti intime, così mi pare particolarmente fastidioso questo commento!"

"Non scandalizzatevi ma per me quel "professore" che parla sull'Ortodossia (dimostrando di NON conoscerla!) conta meno del due di picche. Da quando in qua l'Ortodossia ha bisogno di essere illustrata da "soloni" di tal genere?"

"È come se io, che non ho mai visitato l'Antartide e non so cosa sia, mi presentassi “esperto” di pinguini e li descrivessi. Che presunzione!"

Come si spiega cotanto colorito livore nei confronti di un giornalista che ha solo esposto la sua tesi?

Anonimo ha detto...

"Come si spiega cotanto colorito livore nei confronti di un giornalista che ha solo esposto la sua tesi?"

Mi sembra che Pietro C. stia dicendo che la tesi è sballata, visto che conosce i fatti di "casa sua". D'altronde Riccardi già è inaffidabile sul cattolicesimo, non mi stupisco che lo sia pure sull'ortodossia.

--
Fabrizio Giudici

Rr ha detto...

Essendo ormai i Russi il "male assoluto", e ovviamente comunque colpa loro se il Sinodo fallisce, e l'Ortodossia non si allinea al NWO.

Aloisius ha detto...

Complimenti a don Curzio, belliasimo articolo, coglie l'essenza della situazione in corso e del papato Bergogliano:
"...nuova prassi del cristianesimo nei confronti del marxismo: cioè la possibilità di agire assieme per la pace nel mondo e la giustizia sociale, lasciando da parte le divergenze dottrinali, adesso Francesco I lo applica a tutti gli indirizzi e sensibilità cattoliche, compresi i tradizionalisti"
La soluzione dunque e'nessun compromesso con il modernismo per riuscire a essere fedeli a Cristo, tenersene lontani come la peste, ormai è una certezza.

Anonimo ha detto...

La nuova chiesa di Bergoglio è andata ben oltre al compromesso: ha portato al servizio dei Poteri Globali, sottomettendola completamente ai loro dogmi, l'intera Chiesa Cattolica che è diventata parte attivissima nella imposizione della strategia dei suddetti Poteri al modico prezzo del rinnegamento dei precedenti duemila anni.
Sulla Russia assolutamente d'accordo con Rr: la parola d'ordine dei Poteri di cui sopra è che la Russia va criminalizzata in ogni modo e in ogni modo va attaccata. Tutto fa brodo: ad esempio molto più banalmente anche con i campionati di calcio. Ovviamente anche in ciò i mezzi di informazione cattolici fanno la loro ligia parte di propaganda come il resto dei mezzi del Potere Globale.
Aggiungo tornando al tema: nella Chiesa di Bergoglio, con questa operazione, non vi più è alcuna traccia di spiritualità, di soprannaturale se non quella strumentale di facciata per accalappiare i gonzi e portarli dove devono stare. Ciò con il conformismo ferreo su tutti i fronti, ammesso che sia vera, la rende arida e insopportabile.
Miles

Anonimo ha detto...

Se dovessimo sintetizzare in una formula, il più possibile comprensiva e sintetica, la posta in gioco nel contrasto, oggi palese, fra vero e finto Cristianesimo, fra la Chiesa cattolica di sempre e quella modernista ormai dilagante, fra il Vangelo come ci è stato affidato dalla Tradizione e il vangelo taroccato e stravolto dai teologi progressisti e dai preti demagoghi, diremmo semplicemente: la necessità della Redenzione.
Per il vero Cristianesimo, questo è il punto centrale; per quello fasullo, è una questione secondaria, che quasi non emerge, o che sparisce addirittura (e non certo a caso) nel gran cicaleccio a proposito d’impegno sociale, di accoglienza e inclusione, di misericordia a senso unico, di gioiosità e letizia, e via zuccherando e gigioneggiando.

Francesco Lamendola

http://www.ilcorrieredelleregioni.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8932:vero-e-finto-cristianesimo&catid=70:chiesa-cattolica&Itemid=96

Luisa ha detto...

Sì, Rosa, la Russia è il male assoluto e Putin il nemico no1 da abbattere a tutti i costi, e siccome l`onestà intellettuale non è ciò che caratterizza politici e giornalisti tutto fa brodo, anche gli hooligans russi di Marsiglia che certe marionette mediatiche pretendono essere telecomandati da Putin!
Bisogna vederli, quando interrogano uno "specialista", avere la domanda che brucia sulle loro labbre, evidentemente senza prenderne la responsbilità ma attribuendo quell`ipotesi ad altri : "taluni pensano che dietro gli hooligans russi ci potrebbe essere la mano di Putin, lei che cosa ne pensa"?
Sono patetici, ridicoli, prevedibili, ma in fondo anche pericolosi perchè il quidam, la cui coscienza è oramai assopita, addomesticata e occupata ad altro, a forza di vedersi martellare ogni giorno, e da più parti, il mantra del Putin ( Bachar al Assad subisce lo stesso trattamento) pericoloso nemico delle libertà, dei diritti degli omosessuali( questo un crimine maggiore che lo condanna al rogo), finisce per crederci e ripetere come un papagallo addomesticato le stesse fandonie, e non solo sul"tema" Putin.

PS Del resto, restando in tema calcio, chi l`UEFA ha condannato?
La Russia sospesa al comportamento dei suoi supporters, niente invece per l`Inghilterra e i suoi hooligans, motivo? Secondo l`UEFA i loro misfatti si sono prodotti fuori dallo stadio.

Anonimo ha detto...

Due debolezze non fanno una forza e marxismo e modernismo non mi sembra che se la passino così tanto bene da poter fare calcoli sul lungo periodo.Certo hanno il potere ,ma si tratta di un potere più apparente che reale.Senza stare a perdere tempo col marxismo ,che non mi interessa,parlando dei modernisti siamo proprio sicuri che abbiano realmente la forza per imporre le loro idee ,se di idee si può parlare? Io non credo che sia così.Nella chiesa attualmente ci sono due minoranze che si combattono ed una larghissima maggioranza che non prende posizione perché o poco interessata o semplicemente per paura.Questo grande centro adesso sembra pendere verso i modernisti e ne adotta gli slogan ma con un Papa diverso da Bergoglio cambierebbe direzione senza pensarci due volte.La cosa invece da sottolineare è la determinazione di Francesco che con le buone e spesso con le cattive dirige la Chiesa a suo piacimento.E' questa la vera forza dei modernisti ma si parla di un uomo di 80 anni sul quale non si possono fare calcoli sul lungo periodo.bobo

berni ha detto...

Da quello che ho letto del vescovo in Sardegna, ho capito anche perchè B.XVI non ha mai celebrato la Messa in rito antico (il Rito Apostolico) -se si permettono di snobbare il Card. Burke, pensate cosa avrebbero fatto al vecchio Papa.

Pietro C. ha detto...

Per Marius

Un'opinione come quella di Andrea Riccardi in Italia è LA DESCRIZIONE veritiera, poiché non esistono molti altri mezzi per verificare se ciò che egli dice è sbagliato o meno. In realtà quanto detto da questo signore è molto, molto ideologico e, in sinetesi, è come se dicesse: "Il buon Bartolomeo ce la mette tutta ad aggiornare l'Ortodossia sullo stile del Cattolicesimo (più o meno) e ora questi cattivi russi gli mettono i bastoni tra le ruote!". Una lettura così mi irrita e ho mille e più ragioni per essere irritato e farolo capire. Io, forse a differenza di lei (ma voglio sbagliarmi, spero) non mi faccio imbevere dal primo che mi si presenta come "professore" e crede di impormi la "sua" versione dei fatti che temo funzionale a tutto un certo "tipo" di pensiero.

Per Rr. Sono d'accordo. Qui o si è con il NWO o si è contro. Il resto è letteratura...

Anonimo ha detto...

“La crisi della Chiesa è profonda, sapientemente organizzata e diretta, tanto che si può veramente credere che il maestro concertatore non sia un uomo, bensì satana in persona. È un colpo magistrale di satana l'essere arrivato a far disobbedire i cattolici a tutta la Tradizione in nome dell'obbedienza (alle autorità vaticane - ndr)”.

Queste ultime parole sono di Mons. Lefebvre, bandito dalla neochiesa conciliare e diffamato a tal punto che persino noi, che pur non lo conoscevamo, nutrivamo dei preconcetti e ingiustificate ritrosie nei confronti suoi e dei sacerdoti e fedeli a lui vicini, sentendoli bollati sprezzantemente come “lefebvriani”.
Andando a scavare, a vedere coi nostri occhi la realtà delle cose, non esitiamo a dire che Mons. Lefebvre era in realtà un santo vescovo, pieno di zelo cristiano e soprattutto di Fede. Ha lasciato che infangassero il suo nome piuttosto che tradire Gesù Cristo. Ma verrà il tempo in cui la Chiesa tutta, come i grandi Santi prima di lui perseguitati e poi riconosciuti uomini inviati da Dio, gli restituirà il mal tolto: è merito di Mons. Lefebvre se la vera Messa è ancora celebrata ed è ancora in vita...."

Si è voluti andare al mondo per dialogare amichevolmente con esso, evitando le condanne della Chiesa del passato; per dialogare amichevolmente si sono dovuti “velare” o “nascondere” la Croce e il Sacrificio di Cristo, perché il dialogo con la società moderna, con le sue religioni, restasse sereno e amichevole; con il risultato doppiamente tragico di non aver portato nulla agli uomini del tempo e, peggio, di aver devastato il santuario della presenza di Dio che è la Chiesa.”
Perciò il monito finale: “O Crux, ave, spes unica, salve o Croce, unica speranza: se non si tornerà a questa chiarezza in tutto, veramente in tutto nella Chiesa, il disastro sarà inevitabile.
Ma questo ritorno inizia dal Santo Sacrificio della Messa...."


http://www.corsiadeiservi.it/it/default1.asp?page_id=1426

Anna

Luisa ha detto...

"Romani e barbari. Perché è fallito il Concilio panortodosso"


http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/06/15/romani-e-barbari-perche-e-fallito-il-concilio-panortodosso/

Rr ha detto...

L' UEFA avrebbe dovuto innanzitutto sanzionare la Francia per aver lasciato libera vendita degli alcolici il giorno della portaipartita e perché la polizia non è subito intervenuta ( comme d'habitude ormai con la polizia francese, semi paralizzata dalPC). Ad Italia 90 ciò non successe. Poi l'Inghilterra che non si è premurata di prolungare il divieto di espatrio agli hooligans riconosciuti tali, cioè delinquenti, ed infine la Russia. Ma siccome l'UEFA è l' equivalente dell' ONU, ergo...infatti contro gli hoologans olandesi che avevano messo Roma a ferro e fuoco, nisba.
Ultima ora: l'ambasciatore francese a Mosca e' stato chiamato aL Ministero degli Esteri, perché alcuni tifosi sono stati arrestati, non si sa perché, ed inoltre ieri è stato bloccato fuori Nizza un autobus di tifosi russi, pàcificamente in viaggio. Lavrov è su tutte le furie.
Dichiareremo finalmente guerra a Putin, cosi impara ad aver salvato la Russia dagli oligarchi ed amici loro americani - tutti cugini ovviamente - che la stavano spolpando viva ? E che per giunta è sicuramente un vir probatus, cosa che non si può dire con altrettanta certezza di Obama ?
Sul Sinodo: in un certo senso sono contenta del fallimento, altrimenti ci avrebbero rotto la testa con Bartolomeo e Francesco e Bartolome e Francesco, avete presente ? e la Nuova Chiesa ortodossa che si avzvicina alla Nuova Chiesa Cattolica e tutte insiem gioiosamente si genuflettono a Lutero chiedendo perdono e riabilitandolo, e poi tutte insieme a Gerusalemme a costruire il Nuovo Tempio con i fratelli maggiori...Meno male ci sono i Russi.

Rr ha detto...

Riccardi è uno dei tanti che, non sapendo fare nulla di costruttivo nella vita - non zappare, non stringere bulloni, non scrivere a macchina o stenografare, non curare i malati, non insegnare, ne' dare un gratutito patrocinio ai poveracci in tribunale, ne' progettare case, ponti, scuole... fa il politico ed è capo di S.Egidio, l'ONU sul Tevere, che come si muove fa danno. Ricordate Lesbo e le tre belle famiglie
mussulmane con le carte in regola, tutte upper class?

mic ha detto...

L'attività frenetica della S. Egidio nel mondo musulmano è vecchia di decenni.
Ricordo che, anni fa, nel corso di ricerche affidatemi dal mio capo che doveva tenere una conferenza in un evento da loro promosso, scoprii che erano stati richiamati dal Ministero degli Esteri per indebite interferenze di natura politica con Paesi musulmani...
Del resto ho lavorato con loro gruppi in Parrocchia, scoprendo che rifiutano i dogmi, sono per il dialogo interreligioso senza rete, fanno molta assistenza di poveri e anziani (per mezzo di volontari generosi e in buona fede), ma anche questa è una delle attività da cui si rastrellano e gestiscono fondi in molti modi...

Rr ha detto...

Mic,
...fanno molta assistenza per mezzo si volontari generosi....
quelli assistono gratis, e loro raccattano soldi a più non posso, ufficialmemte "per la carità".
Altrimenti come campano ? Visto quanto scritto sopra ?
Non mi stupirei fossero sostanzialmente stipendiati dal Qatar, Arabia saudita, ecc...
A proposito pubblicano i bilanci ?
Per il resto mi sembrano dei protestanti che non hanno il coraggio, o meglio hanno l'astuzia, di non dichiararsi tali.
Se poi pensi che Riccardi era ministro con Monti, nel governo dei grembiuli...

Rr ha detto...

Peccato che i cari fratelli ortodossi non avessero inviato lui e la sua Comunità a spiegare quant'e' bella la Nuova Religione del NWO !
Passati di tempi di Atanagora !

marius ha detto...

"Romani e barbari. Perché è fallito il Concilio panortodosso"
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/06/15/romani-e-barbari-perche-e-fallito-il-concilio-panortodosso/

In fin dei conti tutto si riduce ad una questione di politica e potere tra le diverse fazioni autocefale.
Il commento in questo caso non è di un occidentale estraneo ed ignorante in materia orientale, ma di un oriundo, per cui qui non si può certo ripetere: "È come se io, che non ho mai visitato l'Antartide e non so cosa sia, mi presentassi “esperto” di pinguini e li descrivessi. Che presunzione!"

Azzeccatissima la conclusione di questo ortodosso russo Alexei Tchoukhlov:
Ma dove siano il Cristo e il Vangelo in tutto ciò è probabilmente la sola domanda giusta, a conclusione di questo spettacolo tristemente ridicolo.

Rr ha detto...

Che la Chiesa ortodossa sia sempre stata molto attenta al potere, è noto. Che sia molto difficile mettere d'accordo una decina, se non più, di si Chiese autocefale, amche questo non sorprende: 100 teste, 100 sentenze. Che ilPatriarcato di Mosca dovrebbe essere molto più ascoltato, anche questo e' nella " ragione delle cose": 2/3 di tutti gli Ortodossi sono russi.
Comunque mi sembrano molto più attenti alla " ortodossia" e molto meno al " volemose bene" generalizzato che affligge ormai da 50 anni la Chiesa cattolica.
NB: loro non dicono che la Chiesa ortodossa " susistit in", loro dicono "è ".

marius ha detto...

@ Rr
NB: loro non dicono che la Chiesa ortodossa " susistit in", loro dicono "è ".

...e quando dicono "è" dicono la verità? Questo è il problema.
In effetti, è vero, sono molto determinati e rocciosi... ma purtroppo per loro nell'errore

Anonimo ha detto...

@ Anonimo 14 giugno 18:48
@ Rr 14 giugno 19:14

Certamente un Giuramento Modernista:
in barba al Giuramento Antimodernista. Una cosa da ragazzi che devono fare esattamente il contrario di quello che il padre loro comanda perchè ispirati da altri (leggi protestanti e filosofanti vari) e/o perchè usati da qualche vecchio maestro che s'era legato al dito chissà cosa.

Anonimo ha detto...

Il garante della Fede continua a piacere, soprattutto agli Atei, lo riconoscono senza alcuna difficoltà come "uno di loro" e dopo Scalfari, anche Sgarbi manifesta il suo pensiero, anche se, nella prima parte dell'intervista, riconosce la bruttezza delle chiese edificate dopo il concilio Vaticano II perché si è perso il senso del sacro (da un'intervista sul sito la fede quotidiana):
"Le piace Papa Francesco?
” A me sì. Lui è ateo, per questo lo amo. Egli mette l’ uomo al posto di Dio, con lui, interprete del Vaticano II, il protagonista è l’ uomo terreno e sociale, non più Dio. Fa parte della idea progressista della Chiesa. Le ripeto, è ateo “.

Luisa ha detto...

Beh, penso che ci sia del "secondo grado" e molta "ironia" nelle parole di Sgarbi, una picca molto avvelenata la sua.
Che Jorge Bergoglio piaccia ai nemici della nostra Fede e della Chiesa cattolica lo si è visto sin da subito, una realtà che non fa che confermarsi ma che, per imbarazzante possa essere, non sembra stupire o suscitare domande e reazioni, anzi, provoca l`ammirazione e aumenta l`idolatria visto che la misura della qualità, anche quella di un papa, sono gli applausi del mondo.
La "chiesa di Francesco" piace, e molto, al mondo.

mic ha detto...

Chi è onesto intellettualmente qualche domanda comincia a farsela...

irina ha detto...

Questa dichiarazione di Sgarbi è una bomba a mano,a disposizione della collettività, da maneggiare con cura e da usare soltanto in casi di emergenza, per non farle perdere il potenziale di deflagrazione.
L'ambiente degli artisti è il paradosso,l'iperbole, l'oltre misura ma, colgono quello che ancora non è pienamente manifesto intensificandolo,quello che sembra errato è giusto, quello che sembra esagerato è gonfiato.
Mi dispiace profondamente che tutta questa storia sia già commedia dell'arte.

Rr ha detto...

OT in parte: alcuni bloggers americani e Rorate coeli stanno discutendo vivamente di una delle ultime uscite del VdR riguardo il matrimonio.
L'articolo di Rorate cita, tra gli antecedenti delle idee attuali del VdR sul matrimonio(" la maggior parte dei matrimoni religiosi eè nulla, perché i coniugi non sanno cosa significa il sacramento) quel che racconto' la nipote circa due anni ( Simood straordinario) a proposito dell sua vicenda semtimemtale: si legò ad un uomo già sposato, l'annullamento del cui matrimonio, le cui pratiche erano state preparate dall'allora Vescovo di Baires ( conflitto d'interessi anyone ?), andava per le lunghe. Al che lei, stufa di aspettare, dopo 4 anni di convivenza (!), lo sposò civilmente. Poi in chiesa, ottenuto finalmente l'annullamento ( dubito che qualcuno l'avrebbe rifiutato). Quando annunciò allo zio la decisione di sposarsi civilmente, lui rispose che era la più bella notizia che potesse dargli. Certo meglio sposata pur se civilmente che convivente more uxorio con un uomo sposato e non ancora divorziato. La prima moglie e magari figli ? Chi se ne frega!
Quindi quando mesi fa affermai che il VdR stava ribaltando l'insegnamento dottrinale sul matrimonio solo per evitare che la nipote fosse l'unica allegra signorina in una situazione socialmente e moralmente disdicevole, fui accusata di propalare notizie false ed infamanti.
Bene questi sono i fatti : Invece di chiedersi in che cosa avese fallito come sacerdote, se neanche sua nipote credeva nell'indissolubilita del matrimonio sacramento, ha introdotto il divorzio cattolico ( Motu proprio) e l' orrore dell' Amoris laetitia in cui, tra al'altro, si magnificano le convivenze.
E questo sarebbe un Papa ?