Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 17 febbraio 2017

Il Papa all’Università Roma Tre. Discorso laico: disoccupazione, 'linguaggio violento' (non conforme al pensiero unico) della politica, migrazioni...

Poi vogliono farci credere che non sia cambiato niente!
Ci sarà un motivo nell'abissale differenza e contrasto tra un rifiuto aspro e inappellabile opposto a Benedetto XVI ad un'accoglienza calorosa, tra cori e applausi. Scrive la nostra Luisa.
Tante cose sono cambiate, è cambiato il papa. Vi ricordate quando Benedetto XVI dovette rinunciare a parlare alla Sapienza? C'è da ricordare anche il perché: il rifiuto vergognoso della sua lectio magistralis di Ratisbona!!!
Il Papa con Nour Essa, siriana giunta da Lesbo con lui
insieme ad altri musulmani e nessun cristiano...
Ebbene il suo successore è accolto con entusiasmo da una università romana, un papa che non parla da papa ma come un uomo politico, un leader politico per di più perfettamente in linea con l`ideologia suicidaria del multiculturalismo, del rispetto delle differenze per non discriminare le minoranze, i migranti ecc.; il suo abituale e molto costruito "linguaggio semplice che parla al cuore"; i soliti facili psicologismi da manuale; tante generalizzazioni e banalità sul dialogo ecc.; il rifiuto di dire che se, come riconosce, siamo in guerra, chi ci sta facendo la guerra vuole imporre la sharia e non certo dialogare; e inoltre tanta ignoranza o ideologia sulla storia dell`Europa, sulla situazione della Svezia che non è affatto quella rosea da lui descritta, ma che conosce una crisi molto grave legata all`immigrazione di massa, oltre che alla secolarizzazione. [vedi come parla invece dell'evento secondo il 'pensiero unico' la Pravda vaticana]
Vedi: Testo integrale della splendida Allocuzione che Benedetto XVI avrebbe dovuto pronunciare a La Sapienza il 17 gennaio 2008.

31 commenti:

Rr ha detto...

Beh, dopo un Ministro dell' Istruzione con appena la terza media, mancava alla nostra Universita' una "lectio magistralis" !
E meno male che è la "Tre" e non la "Sapienza".
Che vergogna! Ed ennesimo schiaffo al predecessore, ancora in vita, oltrettutto.

Mazzarino ha detto...

Tutto molto "bello" un bel quadretto di gente che la pensa allo stesso modo. Espulso Cristo il mondo va d'accordo. Bergoglio ha cacciato Cristo Dio dalla Chiesa. Il mondo se ne è accorto e gioisce fraternizzando con lui. Tutti insieme appassionatamente guidati da Martini verso il baratro. E' vero, mancano purtroppo Pannella e Fidel, ma un'ovazione e un sermone a ricordo li sostituirà. Solo noi non "riusciamo" a farcene una ragione e perdiamo tempo. Meglio una passeggiata in Via Veneto canticchiando THAT'S AMORIS............

Anonimo ha detto...

Evito ogni tipo di commento per rispetto a Mic, passo link da vedere e gustare per anglofoni, non traduco ché ci fanno chiudere bottega.....
thatthebonesyouhavecrushedmaythrill.blogspot.com/The top of the Church. Anonymous.

Mazzarino ha detto...

Rr non riesco a non "seguirti"... Cercherò di frenarmi. Credo di poter sperare che il "titolo" dell'invitato riguardi la teologia o discipline affini. Bene. Di solito quando si "invita" all'Università si chiede il curriculum. Bene. Diploma argentino di perito chimico, praticantato presso le discoteche argentine im particolare pratica all'uso della forza per buttare fuori i disturbatori. Pubblicistica: saggi vari sull'Inesistenza della Santissima Trinità. OK allora ci siamo: e' proprio l'attuale università italiana costruita scimmiottando e male l'estero" protestante. Devo dire che provo enorme soddisfazione a vedere che i giochi con la politica la hanno sottomessa ad un minitro con la terza media e della CGIL. Chiesa e Università: luoghi in cui Giustizia sembra far capolino.

Luisa ha detto...

Dopo aver precisato che Bergoglio è andato in un`altra università, vorrei aggiungere che ho percorso il Sismografo alla ricerca degli articoli su quella visita, volevo vedere chi avrebbe sottolineato la differenza fra il rigetto sprezzante e la censura subiti da Benedetto XVI e l`entusiasmo di oggi per il suo successore, ebbene silenzio generale compreso dell`OR, il solo a menzionare quella differenza è Cernuzio che interroga il rettore Panizza che risponde dicendo che non ha mai

"avuto alcun dubbio che le cose potessero andare male o che ci fossero delle contestazioni. Sia per il clima di comunità qui nell’Ateneo, sia per la personalità di Papa Francesco che mi sembra travalichi ogni tipo di polemica o appartenenza». 

!?!

Perchè che personalità aveva Benedetto XVI? Che tipo di appartenenza che avrebbe potuto porre problema?

Dirvi ancora che Bergoglio, o chi per lui, aveva scritto un discorso che non ha pronunciato ma solo dato al rettore perchè ha detto:
"risponderò direttamente con il cuore, vorrei quindi rispondere spontaneamente perché mi piace un pò così."

Ebbene se nel discorso scritto ma non detto Cristo è presente e ci sono dei passaggi molto belli in quello fatto "con il cuore" Gesù Cristo e la fede sono spariti.

http://ilsismografo.blogspot.ch/2017/02/vaticano-visita-del-santo-padre-presso.html

http://ilsismografo.blogspot.ch/2017/02/italia-visita-del-santo-padre-presso.html

Silvano ha detto...

L'insofferenza verso Benedetto nasceva dall'essere baluardo ad argine del nichilismo con i valori non negoziabili. Ora invece che sono stati rimossi da questo vergognoso pontificato, si trovano davanti uno come loro che odia la figura del papa. Non so se mi sono spiegato.

irina ha detto...

Da Maurizio Blondet: LA NATO ADOTTA LA STRATEGIA DELLA S-RAGIONE. E FORSE E’ VINCENTE.

"...Questa mi sembra la ulteriore (ed ultima) “emancipazione” dei poteri globali: che, dopo aver scosso da sé da gran tempo le norme morali, e poi anche i trattati internazionali sottoscritti, si liberano l’ultimo ostacolo alla piena liberazione: la ragione, l’intelletto, l’intelligenza, il principio di non-contraddizione, le norme della logica, sostituite dagli impulsi neurologici. Si può fare molto più e meglio senza testa, quando si ha il potere: evitare la coerenza, che è un limite. Evitar di motivare. Infischiarsene del senso di responsabilità. Come ha avuto modo di illustrare El Papa ad un capo dipartimento che gli chiedeva perché gli avesse ingiunto di licenziare in tronco due suoi buoni dipendenti, gli ha risposto: “…e io sono il Papa, non ho bisogno di dare ragioni di ciò che decido”. Inutile dire quanto questo sia un sintomo caotico terminale, apocalittico. E anticristico, visto che Cristo è il Logos."

Questo brano mi ha fatto ricordare l'ultimo libro di Padre Silvano Fausti dove nelle ultime pagine scriveva del superamento del principio di non-contraddizione, cito a memoria, il libro non era mio e non posso controllare. Mi colpì.

Anonimo ha detto...

La differenza di trattamento mediatico tra questa visita e quella di Benedetto XVI è stata enorme anche da parte dei media cattolici ufficiali tutti tesi a rimarcare tacitamente il divario a favore di Bergoglio. Nessuno stupore comunque visto che come sempre il nuovo Papa della nuova chiesa ha ostentato il massimo conformismo e la massima omologazione con i Poteri e slogan del Mondo.
Che "Poi vogliono farci credere che non sia cambiato niente!" è il massimo "segreto" della neochiesa ex cattolica. Se lo ammettessero ora crollerebbe l'operazione in fase di completamento. Come sempre lo ammetteranno a cose fatte, consolidate e irreversibili. Vantandosene.
Miles

Luisa ha detto...

Per il vescovo di Roma "non esiste il terrorismo islamico, come può avere il "coraggio" di negare la realtà di quel terrorismo che obbedendo alla lettera del Corano ha seminato e continua a seminare morte e violenza?
Apprezzeranno le famiglie delle vittime del terrorismo islamico del quale può negare l`esistenza solo un discorso ideologico, opportunista, nel caso di Jorge Bergoglio l`irenismo e l`ignoranza sono esclusi.

http://www.lastampa.it/2017/02/17/vaticaninsider/ita/nel-mondo/nessun-popolo-criminale-nessuna-religione-terrorista-X4BiBLdkrRyCbZPlK7cu4I/pagina.html

Anonimo ha detto...

Grande Valli!

http://www.aldomariavalli.it/2017/02/17/due-papi-due-universita-due-climi-diversi-con-una-sensazione/

Luisa ha detto...

Leggendo Valli mi sento meno sola, anche se non condivido la sua generosa spiegazione sul perchè Bergoglio ha lasciato da parte il discorso scritto nel quale Cristo, trascendenza e fede erano presenti, in effetti perchè, per esser presenti e vicini "con il cuore" ai giovani e ai loro problemi, anche in un`università, sarebbe meglio non parlare di Gesù Cristo ?
E, se Valli ha ragione, vi sembrerebbe normale che sia un papa ad avere quel tipo di pensiero e di comportamento?
Terribile ma lucidamente realista la sua conclusione:

"Tuttavia, osservando gli elogi e la simpatia riservati a Francesco e ripensando al divieto posto a Benedetto XVI nel 2008, è difficile sottrarsi all’impressione che l’uomo di fede, perfino quando è il papa in persona, sia oggi più apprezzato nel dibattito pubblico quando non affronta la questione di Dio e della verità. Quando, cioè, non è troppo papa e non troppo cattolico."

Qui il discorso che Benedetto XVI avrebbe dovuto pronunciare alla Sapienza:

http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2008/january/documents/hf_ben-xvi_spe_20080117_la-sapienza.html

Altri tempi.

Anonimo ha detto...

Due papi, due università, due climi diversi. Con una sensazione
di Aldo Maria Valli

"Resta però un certo retrogusto amaro se si pensa che Francesco, rispondendo alle domande di alcuni studenti, non ha toccato nemmeno uno dei grandi temi riguardanti la verità e il rapporto tra ragione e fede. Francesco in effetti, più che da papa, più che da vescovo, più che da religioso, ha scelto di parlare da sociologo e da economista. Ha affrontato le questioni legate alla disoccupazione giovanile, alle migrazioni, alla globalizzazione. Ha chiesto, anche con accenti accorati, di cercare l’unità salvaguardando le differenze e non l’uniformità. Questioni importanti, sia chiaro. Ma colpisce il fatto che mai una volta ha nominato Dio o la fede".
"Tuttavia, osservando gli elogi e la simpatia riservati a Francesco e ripensando al divieto posto a Benedetto XVI nel 2008, è difficile sottrarsi all’impressione che l’uomo di fede, perfino quando è il papa in persona, sia oggi più apprezzato nel dibattito pubblico quando non affronta la questione di Dio e della verità. Quando, cioè, non è troppo papa e non troppo cattolico".

http://www.aldomariavalli.it/2017/02/17/due-papi-due-universita-due-climi-diversi-con-una-sensazione/

irina ha detto...

"Il principio di non-contraddizione è stato formulato da Aristotele nel iv libro della Metafisica, sulla linea del Sofista di Platone, quale principio supremo dell'essere e del pensiero..." (Enciclopedia Garzanti di Filosofia)

Bah ! ha detto...

Riprendo :
- non ha toccato nemmeno uno dei grandi temi riguardanti la verità e il rapporto tra ragione e fede-

Commento :
4,1 Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, ... 2 annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ...

Domanda :
Questa visita e' stata l'occasione per suscitare nei giovani e menogiovani (ritardatari) l'inquietudine , il desiderio di ricercare il vero , il bene , Dio ?
Oppure e' stato solo "un volo radente "che non li ha scalfiti punto ?

Nel discorso , perche' : "neppure voglio fare proselitismo "
Non e' stato dato un compito : seminare la Parola di Dio ?
Sta poi all'interlocutore accoglierla o non accoglierla , in assoluta liberta'..

Anonimo ha detto...

http://www.veritatemincaritate.com/2017/02/seguire-gesu-come-teneri-agnelli-che-senza-farsi-domande-e-voler-capire-tutto-e-subito-lo-seguono-ovunque-va/

Deo gratias

Luisa ha detto...

Bergoglio non ha "ha scelto di parlare da sociologo e da economista", non ne ha le competenze, non ha parlato da religioso eppure a tutte le domande poteva rispondere offrendo l`occasione agli studenti di elevare l`anima e la mente, poteva interpellarli sul confronto tra fede e ragione parlando da testimone di Cristo, ha parlato come uno degli innumerevoli autori di libri su crescita personale e benessere psicologico che riempiono gli scaffali delle librerie e che sono zeppi di quelle formulazioni banali che l`articolista di Avvenire definisce "pillole di saggezza del papa, per il vescovo di Roma la medicina è il "cuore", non Cristo, non la sua sequela.

Anonimo ha detto...

Non l'ha letto semplicemente perché non l'aveva scritto lui e perché ha manie di protagonismo......intanto per pareggiare un po' di conti col passato,il 28 p.v. si recherà nella chiesa anglicana di All Saints per cerimonia comune, ivi compresa eucarestia e Paternoster cantato tutti insieme appassionatamente.....Alles Heiligen Kirche, in lingua germanica, mi ricorda qualcosa,intanto in Svezia proseguono gli incontri inter religiosi in attesa della grande reunion......e la nave va.......Anonymous.

Anonimo ha detto...

Segnalo l'articolo di Matzuzzi sul Foglio:Il papulismo.
Mi sembra che questo neologismo si attagli alla perfezione alla figura di Bergoglio:il papulismo e'il populismo+il papismo.
Chi vuol piacere sempre a tutti e ricever applausi da ognuno pero'come la Storia ci insegna finisce spesso dagli applausi alla polvere. Perche'i populisti credono di essere gli idoli del popolo in realta'ne sono spesso solo le vittime.

Luisa ha detto...

Segnalo la riflessione-reazione di Raffaella che sottoscrivo in toto:

http://ilblogdiraffaella.blogspot.ch/2017/02/due-papi-due-universita-due-climi.html

Luisa ha detto...

Quando vedo la popolarità di cui "la chiesa di Francesco" gode presso il mondo, quando leggo l`entusiasmo di chi, in particolare i chierici, dovrebbe solo interrogarsi di fronte quel successo presso chi odia la Chiesa di Cristo, la fede cattolica e i suoi valori, quando vedo questa chiesa tutta umana all`orizzontale e mondana correre dietro il plauso del mondo, ogni tanto penso al successore di Jorge Bergoglio e mi dico che, a meno che sia un suo clone che continuerà a fare e disfare sulla sua stessa linea, il prossimo papa dovrà essere un uomo non solo con una fede retta ma con un forte carattere capace di rimettere sui binari tutto quel che è stato fatto deragliare e resistere all`ondata di reazioni critiche che non potranno mancare.

Loredana ha detto...

Bergoglio, ho la brutta sensazione che sia stato messo li per distruggere la Chiesa, Benedetto non sarebbe mai arrivato a tanto, troppe coincidenze nei cambiamenti del mondo, il peggiore sembra sia stato proprio quello del capo dei cattolici. Un giorno la storia sarà scritta, noi purtroppo non conosceremo mai la verità. Ogni suo gesto o parola sembra un macigno che cade sui fedeli, generando sempre più confusione e discussioni litigiose anche tra semplici parrocchiani che condividono e chi invece guarda questo papa come pericolo per la fede e la pratica religiosa, non ricordo un aria così agitata con i predecessori. Scriveva Julian Huxley, primo direttore dell'Unesco: QUANTO ALLA CHIESA CATTOLICA , ESSA DOVRA' ESSERE GRADUALMENTE PURGATA DALLE SUE DOTTRINE INTRANSIGENTI E PARTICOLARI E NON CONSERVERA' CHE LE ESPRESSIONI BASILARI DELLA RELIGIONE CONDIVISIBILI CON UNA VASTA FRATERNITA' RELIGIOSA E CULTURALE CHE DOVRA' INCLUDERE TUTTI I CULTI E TUTTE LE CIVILTA' .......... Bergoglio e compagni stanno attuando a pieno questo pensiero, ed è stato eletto a questo scopo.

Anonimo ha detto...


"I ragazzi che hanno fatto la strage a Zaventem erano belgi: nati in Belgio, immigrati di seconda generazione, ghettizzati non integrati".

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/papa-francesco-attentatori-bruxelles-erano-belgi-1365431.html

Sarebbe come dire che se noi diamo la cittadinanza agli immigrati e qualcuno fa una strage ci ammazzano da italiani. Sono soddisfazioni!

A parte il fatto che attribuisce esclusivamente alla società la mancata integrazione e non all'inesorabile radicalizzazione dell'islam, che ha nel suo DNA spirituale le radici del terrorismo..

mic ha detto...

parte il fatto che attribuisce esclusivamente alla società la mancata integrazione e non all'inesorabile radicalizzazione dell'islam, che ha nel suo DNA spirituale le radici del terrorismo..

Senza contare che è impossibile integrare una massa così ampia e culturalmente eterogenea (a prescindere dalla religione) come i musulmani che tra l'altro sono loro a rifiutare l'integrazione. Mentre tutti, a partire da lui per finire con i politici, sembrano ignorare che ogni comunità intorno ad una moschea è da loro considerata islam a tutti gli effetti secondo il loro principio di extraterritorialità. Il che significa che si appropriano e sempre più si approprieranno del nostro suolo...

Anonimo ha detto...

Pero' e' pur vero che ...
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-video-laicismo-e-secolarizzazione-avanzano-indisturbati-cattolici-sveglia-18991.htm

mic ha detto...

http://itresentieri.it/sosta-santo-padre-ma-dove-la-croce-nelle-sue-parole/

Anonimo ha detto...

Souad Sbai a Papa Francesco: "Sul terrorismo islamico sta sbagliando, esiste eccome"

«Caro papa Francesco, mia nonna è stata sgozzata dal terrorismo islamico. Essere offesi dai buonisti o dai fondamentalisti noi musulmani moderati lo accettiamo, ma dal Santo Padre no». Souad Sbai è ferita, delusa, arrabbiata dalle parole di Papa Francesco che negano l’esistenza di un terrorismo islamico. «Non voglio mancare di rispetto al Santo Padre, ma non ci sto. Negare il fondamentalismo islamico è un’offesa ai tanti genocidi perpetrati nella storia. Agli oltre 380 mila morti della Jamaat Al Islamya algerina, alle vittime afghane e siriane di al Qaeda, ai morti per mano di al Shabaab in Kenya».

Signora Sbai, papa Francesco ha dichiarato che il terrorismo islamico non esiste, ma è un fenomeno figlio della disoccupazione.
«Le parole del papa mi hanno scioccata. Sono come acido su una ferita, molto profonda e mai guarita. Non intendo mancargli di rispetto, ma vorrei dirgli una cosa: Santo Padre, qui la situazione è drammatica, il buonismo fa danni. La disoccupazione non c’entra niente. Il terrorismo islamista esiste, eccome se esiste. E ci girano attorno un sacco di soldi. Il terrorista islamico non è un disoccupato, su di lui vengono investiti fior di quattrini. Le parole del Santo Padre a me suonano come un insulto a chi è veramente disoccupato, a chi lascia il suo Paese, si lascia sradicare ed emigra altrove per lavorare. Sono un’offesa anche per quei tanti disoccupati che non hanno mai preso in mano un’arma. E sono un’offesa per noi donne, che ogni giorno combattiamo un fondamentalismo che ci toglie la libertà di vestirci, di studiare, di convertirci, di respirare»......

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12308798/souad-sbai-papa-francesco-terrorismo-islamico-esiste.html

Anonimo ha detto...

GESUITI/PADRE SOSA: PAROLE DI GESU’? DA CONTESTUALIZZARE!
http://www.rossoporpora.org/rubriche/interviste-a-personalita/672-gesuiti-padre-sosa-parole-di-gesu-da-contestualizzare.html

Anonimo ha detto...

https://bonumsemen.blogspot.it/2017/02/roma-tre-17022017-in-morte-della-storia.html

Anonimo ha detto...

L'orizzontale senza il verticale

Anonimo ha detto...

Asia news risponde al papa:

Come tutti conosciamo bene, la religione è il centro d’interesse di tutto il mondo musulmano. Da secoli questo mondo ristagna su tutti gli aspetti della vita e non offre nulla all’umanità, salvo la morte, il terrorismo e l’estremismo religioso. Le istituzioni religiose ufficiali e le università cosiddette islamiche sono la causa di questa calamità. Al Azhar, che è una delle più antiche università islamiche al mondo, esercita una ipocrisia per eccellenza e gioca un grande ruolo nella chiusura di cui è oggetto il mondo musulmano.

Nel maggio 2016, dopo l’incontro inedito con papa Francesco in Vaticano, Ahmed el-Tayeb, il grande imam della moschea di Al Azhar, ha dato ai media del Vaticano un’intervista esclusiva. Com’è noto, egli è stato interrogato sui conflitti e l’avanzata del terrorismo islamico in Medio oriente. Come risposta, egli ha dichiarato di voler approfittare della sua presenza in Vaticano per lanciare un appello al mondo intero affinché esso possa unirsi e serrare le fila per affrontare e mettere fine al terrorismo. Il Gran Mufti non ha esitato un momento ha fare un appello a tutti “gli uomini liberi del mondo” alla concordia, perché si metta fine “ai fiumi di sangue”.

Purtroppo, è proprio la letteratura di Al Azhar ad essere la base del radicalismo e del terrorismo! Ne è prova il fatto che essa non ha mai osato fare il passo di scomunicare i terroristi islamici e l’organizzazione dello Stato islamico di Daesh. Secondo voi perché? Semplicemente perché i programmi insegnati ad Al Azhar sono gli stessi che sono applicati sul terreno da tutti i terroristi armati!

In effetti, questi terroristi non hanno inventato nulla, essi hanno a disposizione una letteratura già pronta. Una letteratura imbastita un po’ dappertutto, in particolare a Al Azhar. La sola differenza con i diversi movimenti fondamentalisti sta nella maniera e nella misura dell’applicazione dei diversi insegnamenti. Se non fosse per questo, essi hanno gli stessi riferimenti e la stessa letteratura.

Anonimo ha detto...

Dottrina imposta con insistenza.....!?!....maddeche'...
Io VOGLIO la Dottrina , sì che la voglio con insistenza , mi deve entrare in ogni neurone , perche' non voglio cadere nel dirupo sottostante .
http://querculanus.blogspot.it/2017/02/dato-per-letto.html#more