Ma se Mons. Barron [qui] et alii e ora anche il cardinale Burke condannano giustamente l'abortismo e l'omosessualismo di Biden, costui però se la ride, a mio modesto avviso
E perché, se la ride? Perché il papa è dalla sua parte! Incredibile dictu.
Ma come, dalla sua parte!? Non ha anche di recente Bergoglio sferzato duramente la pratica dell'aborto? Certo, ma allora perché non ha sostenuto Trump, apertamente e fortemente pro-life? Già, come si spiega?
Si spiega così: condanna a parole, perché non può fare altrimenti, ma poi contraddice questa condanna con le sue azioni.
Le sue azioni in politica vanno nel senso di appoggiare gli abortisti al potere, come Biden e non solo.
Pratica della doppia verità.
Papa Francesco sta facendo qualcosa di simile con la donna prete. A parole mantiene l'impossibilità dell'ordinazione femminile, dogma di fede, anche se non definito formalmente. Nei fatti, sta facendo di tutto per introdurre il più possibile le donne nella gerarchia della Chiesa, attorno all'altare, di fianco all'altare, davanti all'altare cioè alla tavola protestantica che lo ha sostituito, avviandole piano piano al diaconato, che poi non si sa mai, magari approfittando della scarsità di sacerdoti per imporre di fatto le sacerdotesse...
Sull'omosessualismo, invece, la sua strategia è più diretta, al di là delle ambiguità di circostanza, e non occorre ripetere fatti notori e sconvolgenti.
E anche diretta, quando elogia apertamente Lutero e la sua eresia, e quando dissacra il matrimonio, se così possiamo dire, con la famosa autorizzazione a dare la comunione ai divorziati risposati conviventi, sanzionando in tal modo un malcostume vigente da alcuni decenni, nella Chiesa.
Conclusione: possono criticare quanto vogliono, Barron, Burke, Mueller, l'arcivescovo di S. Francisco, vero "Cuor di Leone" [qui], e altri coraggiosi. Ma le loro critiche resteranno sterili perché i falsi cattolici alla Biden e alla Pelosi, e i milioni che li imitano, si trincereranno sempre dietro le "aperture" e le "novità" dottrinali e pastorali del Papa in persona, ivi trovando valide pezze d'appoggio per la loro funesta politica.
È papa Francesco che i Barron, i Burke, i Mueller, e i (pochi) vescovi coraggiosi dovrebbero criticare, ampliando il fronte tenuto sinora dai soli Viganò e Schneider - chiamandolo finalmente direttamente in causa per gli errori e le eresie che sta spargendo a piene mani, per lo scandalo dei buoni e la gioia di tutti i nemici della Chiesa.
Finché questi prelati coraggiosi resteranno a metà del guado, la loro difesa della vera fede resterà inane, a mio modesto avviso.
Devono decidersi una buona volta ad imitare san Paolo quando ad Antiochia affrontò apertamente san Pietro, rimproverandolo per una colpa che poteva avere serie conseguenze (il mantenimento della purezza rituale giudaica) ma non era nemmeno paragonabile alla devastazione che sta portando Bergoglio oggi in quello che ancora restava della Vigna del Signore.
Ancora più coraggio, monsignori ed eminenze, ricordatevi che il Signore vi incita i n p i e d i alla Destra del Padre!!
Dixi, et salvavi animam meam.
C'è chi dice:
"Non si può fare niente, assolutamente niente se non pregare"
Preghiamo da tanti anni e in tanti. Con quali risultati? Sembra una presa in giro: più si prega e più le cose peggiorano. Vedi come sono andate a finire le recenti elezioni americane. E allora, smettiamo di pregare e liberi tutti? No, certamente. Dobbiamo continuare a pregare ed anzi pregare più di prima, con fede immutata. La prova continua, sempre più dura ma questo deve fortificare la nostra fede.
Però la nostra azione in difesa della fede deve esser completa. Il Signore vuole da noi un impegno totale, senza pensare al risultato, al domani.
Pertanto, pregare non basta, per chi può intervenire nella disputa, sul piano culturale e teologico. San Paolo non si è limitato a pregare che lo Spirito Santo facesse recedere Pietro dal suo (disastroso, falso) attaccamento esteriore alle pratiche del giudaismo. Glielo ha detto in faccia che stava sbagliando e pubblicamente.
Quanti chierici hanno fatto la stessa cosa con Bergoglio? Solo in due, mons. Viganò e mons. Schneider, in misura diversa.
In verità, che i papi stavano sbagliando, lo si sarebbe dovuto dir loro sin dai tempi del Vaticano II, cominciando con Roncalli e il suo "aggiornamento". Ma tant'è: a quasi 60 anni da quel funesto Concilio pastorale, con la Chiesa e la società devastate da una crisi morale senza precedenti e avviate all'estinzione, si trovano
solo due ecclesiastici che abbiano avuto il coraggio di richiamare il Papa alle sue grave responsabilità nella crisi, chiamando anche in causa il Vaticano II. (E solo in due si opposero al Concilio e alle sue riforme: mons. Lefebvre e De Castro Mayer).
Interpretare il disegno della Provvidenza non è mai semplice, è inutile negarlo. Quante volte ho letto che l'inverno nel quale la Wehrmacht giunse davanti a Mosca fu uno dei più freddi del secolo, cosa che danneggiò enormemente i tedeschi, favorendo la vittoriosa controffensiva sovietica con i siberiani e i mongoli? Dio evidentemente non voleva che Hitler vincesse la guerra.
Però ho anche letto nel nel 1917 l'inverno russo fu pure eccezionalmente freddo, con temperature medie che a Pietrogrado si stabilizzarono attorno ai 12 C sotto zero, il che rese la vita civile quasi impossibile, date le forti penurie di tutti i tipi che già si registravano per colpa della guerra, che aveva messo in grave crisi il sistema dei trasporti. Il freddo eccezionale favorì il crollo del regime e la rivoluzione, che trionfò nel marzo del 17. Era questo, allora, che Dio voleva?
E l'apparire della sciagurata epidemia attuale, non è stato un colpo basso terribile a Trump, avviato ad una quasi sicura riconferma, con l'economia che andava a gonfie vele?
Dio ha dunque permesso (e quindi, in una certa misura, voluto) che Biden, l'abortista e omosessualista, il transgenderista, vincesse?
Addentrandosi in questa "ermeneutica" delle divine intenzioni, si rischia di perdercisi. Se sono chiari gli obiettivi generali dell'economia della salvezza, difficile appare però spesso coglierne il senso (ciò che Dio ha veramente voluto) nel momento storico contingente, mentre ci si è dentro.
A mio modesto avviso, dobbiamo attenerci soprattutto a ciò che il senso comune e la recta ratio ci consentono di capire con certezza e lavorare su di esso.
Ciò che è certo, secondo me, è che non bisogna smettere di lottare contro la degenerazione imperante, che è religiosa, morale, civile, politica, culturale - non solo perché questo è sicuramente ciò che Dio vuole da noi (ognuno secondo i suoi mezzi) ma anche perché l'intelligenza e la cultura in senso proprio non possono accettare questo ludibrio. Bisogna reagire, replicare, dimostrare la vacuità e la povertà intellettuale degli argomenti dell'Avversario. Tacere, è in primis un reato di lesa cultura. (Paolo Pasqualucci)
61 commenti:
"...e ora anche il cardinale Burke condannano giustamente..."
Ricordo che il cardinale Burke a Roma era sempre presente ad ogni manifestazione che riguardasse la tutela della vita, tanto che alcuni giornalisti buonisti arrivarono a sottolineare il suo presenzialismo. Loro, a lui!
Biden 78 anni ,Francesco 84.
Il card Burke (non dimentichiamo i Dubia e molto altro documentato puntualmente da questo blog) è sempre stato in prima fila.
Il problema è quando si è trovato isolato per la 'correzione fraterna', l'atto che avrebbe dovuto concludere la trafila dei Dubia...
Credo che il motivo del mancato, finora, 'fronte comune' sia duplice e accomuna sia Burke che Schneider:
1) la renitenza a vedere le radici della crisi nei 'bachi conciliari' che di fatto non hanno mai avallato ma neppure condannato esplicitamente e coraggiosamente come mons. Viganò...
2) la renitenza ad una esplicita e inedita contestazione del Pontefice a partire dalla mafia di San Gallo (oltre alle patenti eresie e successiva apostasia) e connesse implicazioni (che non escludono le anomale e inedite modalità dell'abdicazione di Ratzinger)
Obiettivamente non è facile. E al momento sembra che lo stesso Viganò abbia fatto marcia indietro...
A proposito dell'abdicazione o rinuncia di Benedetto 16°,secondo news tedesche, da prendersi con le dovute cautele, il testo in latino venne scritto dal papa stesso e non dubito che fosse scritto in modo assai migliore, ma passò al vaglio del decano del collegio cardinalizio e venne, per così dire, aggiustato in qualche modo , il che spiegherebbe gli errori grossolani che mai e poi mai uno del livello di Ratzinger farebbe . Ambasciatore non porta pena, ma non mi sembra un'ipotesi tanto campata in aria, gli unici 3 ad essere a conoscenza del fatto erano il decano, Bertone, e mons. Gaenswein.
Ascoltato il contributo di V.Putin a Davos. Sarebbe importante avere una traduzione scritta di questo intervento. Sicuramente sarà già fruibile nelle traduzioni inglese, francese, tedesco, lingue per noi facilmente traducibili. Spero che possa essere tradotta presto in italiano e comparire sul blog. Grazie.
Oggi un'altra amica mi ha raccontato di essere rovinosamente caduta su un tombino causa mascherina che non le ha consentito di vederlo, con suture e un paio di giorni di ospedale. Questa è la seconda amica che finisce in ospedale altre tre persone sono recentemente cadute, uno è finito in ospedale, devo informarmi se aveva la mascherina. Incidenti tutti di questo ultimo anno. Visto che avvocati ed avvocati si sono organizzati per mille motivi causati dalla gestione del covid, salute, economia, religione, cultura, bisognerebbe radunare tutti quelli che in questo anno oltre i danni respiratori hanno avuto traumi ossei causa mascherina. Ora mi accerto con le altre persone che sono cadute causa mascherina che non ha permesso loro di individuare in tempo l'ostacolo. Se una sola persona(io), fin qui, ne conosce certamente due (gli altri devo verificare se al momento della caduta indossassero la mascherina)significa che non pochi sono caduti o causa ostacolo non visto o causa cattiva respirazione causa mascherina che ha procurato un mancamento. Cerchiamo di stare attenti a questo particolare e vedere quanti incidenti di questo tipo sono accaduti da quando indossiamo la mascherina. Poi cerchiamo gli avvocati per tutta Italia e si chiedono i danni al governo in carica al tempo della mascherina.
Maria, bisognerebbe telefonare a Byoblu, la televisione dei cittadini, e sentire se sono in grado di fare una ricerca a livello nazionale delle persone cadute causa mascherina, con obbligo di fermo per quaranta/sessanta giorni, fisioterapia, punti e altro. Valuta. Grazie.
"al momento sembra che lo stesso Viganò abbia fatto marcia indietro... "
Mic, could you tell us what you know ?
Obiettivamente non è facile, ma Cristo non ha chiesto cose facili ai suoi apostoli: tutt’altro.
Sarò particolarmente duro, ma la mia è una durezza che nasce dalla delusione e dal senso di abbandono. Tante belle (e sante, indubbiamente) parole. E basta.
Ringrazio per la generosa pubblicazione del mio modesto intervento.
Una cosa mi ha lasciato assai perplesso, quanto Mic dice a proposito di
mons. Viganò che avrebbe fatto o starebbe facendo "macchina indietro"...
Che significa?
Speriamo di saperne presto di più.
PP
Al momento è solo un'impressione. Mi riprometto di chiederglielo.
Bisognerebbe telefonare a Byoblu per chiamare a raccolta tutti i cittadini caduti a
causa della mascherina, in modo da organizzare una bella causa collettiva contro lo
Stato italiano, per i danni...
Ma non avete altro cui pensare? E per iniziative del genere questo non è sicuramente il blog adatto. Maria ha forse cose più importanti cui dedicare il suo tempo.
Un vero cattolico non dovrebbe condividere la mentalità vittimistica del "piove governo ladro".
IN UNA LETTERA DEL 12 APRILE DEL 1970 SUOR LUCIA DI FATIMA PARLAVA GIÀ DI UN “DISORIENTAMENTO DIABOLICO” CHE «INVADE IL MONDO»
«La Madonna ha raccomandato che si reciti il Rosario tutti i giorni, poiché Ella ha ripetuto questa richiesta in tutte le apparizioni», affinché «in questi tempi di disorientamento diabolico, non dobbiamo lasciarci ingannare da false dottrine che fanno diminuire l’elevazione della nostra anima a Dio per mezzo della preghiera».
«È il Rosario che alimenta la piccola fiamma della Fede, che ancora non si è spenta del tutto in molte coscienze. Anche per quelle anime che pregano senza meditare, il semplice atto del prendere la corona per pregare è già un ricordo di Dio, del Soprannaturale… Perciò il demonio gli ha fatto tanta guerra. La cosa peggiore è che è riuscito a illudere e a ingannare anime piene di responsabilità per via della carica che occupano! ... Sono ciechi che guidano altri ciechi!». E sempre nella lettera del 12 aprile aggiunge: «Quanto alla ripetizione dell’Ave Maria, non è una pratica antiquata come vogliono far credere…
Mai come oggi, il mondo ha bisogno del Rosario. Ricordate che sulla terra vi sono coscienze prive della luce della fede, peccatori da convertire, atei da strappare a Satana, infelici da soccorrere, giovani disoccupati, famiglie nel bivio morale, anime da strappare all'inferno.
ià, come si spiega? Si spiega così: condanna a parole, perché non può fare altrimenti, ma poi contraddice questa condanna con le sue azioni.
Si tratta di un deja vu, che risale a Roncalli in persona.
Estende la scomunica ai comunisti, che prima colpiva solo chi si isriveva al partito, anche a chi lo vota e poi tiene in non cale assoluto tale atto, ricevendo in pompa magna il genero di Kruscev.
Risultato?!? Il PCI fece un balzo in avanti di quasi un milione di voti .
"...Un vero cattolico non dovrebbe condividere la mentalità vittimistica del "piove governo ladro"."
Nessuno di noi fa la vittima. Che il governo mediamente sia ladro è un fatto. Anche a questo ci hanno assuefatto. Credo sia importante raccogliere le conseguenze di una gestione molto opinabile del covid 19. Personalmente non trascurerei di verificare se queste cadute son un accidente che è venuto all'orecchio solo a me oppure è un'esperienza nazionale, il che farebbe la differenza. Sarebbe la goccia che si sommerebbe ad altre gocce. Potrebbe anche essere considerata come simbolo della 'caduta nazionale' sotto tutti gli aspetti dovuti al malgoverno più che decennale. Comunque cercare di vedere chiaro tra queste ossa dei nostri connazionali non è peccato. Certamente a noi del vil danaro importa poco poco, ma questo è l'unico tasto a cui 'il governo ladro' è interessatissimo, se dovesse indennizzare gli azzoppati da mascherina sarebbe un buon insegnamento per essere più accorti in futuro cadute o non cadute. Questo blog si occupa di ciò che concerne la vita e la verità. Vita e Verità e Via sono maiuscole, sono però anche minuscole e nessuno si sente sminuito se si occupa delle gambe, bacino, braccia, costole e del viso di chi si è trovato steso in mezzo alla strada suo malgrado. Spero di aver spiegato meglio l'intento. Ho citato byoblu perché da quello che ho capito dai suoi tg spesso le sue notizie arrivano in redazione via i cittadini che segnalano qualcosa che non funziona come dovrebbe. Se ha qualche altro dubbio in merito, si senta libero di manifestarlo serenamente.
Chiamare in causa il papa? Oramai il papa da chiamare in causa dovrebbe essere tradizionale ma questo non esiste più.
Il papa dovrebbe essere prima di tutto "vescovo di Roma", ossia pastore del suo popolo, il popolo romano.
Ricordo Pio XII, le riprese delle sue benedizioni e il popolo che accalcava piazza san Pietro.
Vedendo Pacelli, pur nel fasto barocco che lo rendeva essere trascendente, vedo il pastore della sua gente.
Bergoglio è tale? Assolutamente no! E non perché il mondo è cambiato ma perché si ha voluto cambiare il papato, renderlo alieno, "altro da sé", appunto.
L'alienazione si è resa possibile prima di tutto con la banalizzazione della figura del pontefice, banalizzazione già iniziata con Paolo VI nella celebre foto che lo ritrae con il copricapo da pellerossa, nella quale Pier Paolo Pasolini, che certamente tradizionalista non era, ravvisava il ridicolo, la frattura, la patetica simulazione.
Questa banalizzazione con Bergoglio è approdata alla dissacrazione voluta, meditata, imposta, già il giorno in cui è stato eletto, con l'umiliazione del maestro di cerimonie perché, come disse, non voleva fare "pagliacciate" per un semplice rocchetto papale da indossare.
Poi l'alienazione è proseguita con il suo rifiuto sussiegoso dell'Europa nel proporre il peggio del Sudamerica, il suo miserabilismo ideologico-religioso, la superstizione pagana della Pachamama.
Nell'orizzonte bergogliano il popolo romano non compare più e il popolo stesso d'Italia si sente orfano al punto che molti non si riconoscono in chi ha finito di lacerare, in sé, la figura storica del papa, oramai ridotto ad essere un misero burattino manovrato dai poteri forti.
In questo senso, sì!, il papa è divenuto il cappellano delle Nazioni Unite e di nessun altro, una figura oramai stinta, patetica, commiserata e da commiserare. Solo i mezzi di comunicazione lo decantano come un essere vivo e potente ma sappiamo che è una pura finzione.
Il Cattolicesimo che tale ancora rimane ha scoperto l'inedita novità di dover proseguire senza papa perché non esiste più, anche se formalmente nella sua cattedra siede ancora un uomo, non si sa ancor per quanto!
Morto Bergoglio non sarà semplicemente morto un papa ma il papato stesso che Bergoglio ha assassinato, svuotandolo e alienandolo.
Un paio di giorni fa, intervenendo in questo blog, mi chiedevo perché il Card. Burke non fosse intervenuto a sostenere pubblicamente Mons. Cordileone.
Oggi sono contentissimo di essere stato smentito, voglio bene al Card. Burke e prego per lui e i Monsignori Viganò, Shneider, Cordileaone e tutti i sacerdoti della "Chiesa che soffre".
Condivido in linea generale anche l'esortazione del prof. Pasqualucci (e di Antonio) a passare all'azione, i fatti a sostegno sono tantissimi.
In otto anni di pontificato di Bergoglio (tra poco il tristo anniversario del 'buonasera')
l'attuale Papa, con le sue esternazioni, aeree e non, dà ai cattolici il dolore della protestantizzazione quotidiana della Chiesa cattolica, più o meno esplicita.
E' vero anche che, per passare all'azione, non ci sono mezze misure e la linea giusta è quella di Mons. Viganò: accusare il CVII.
Perché usando il linguaggio del regime sanitario vigente, se non si elimina la causa della malattia, i sintomi prima o poi ricompaiono.
Ma c'è una difficoltà oggettiva:
supponiamo che Cardinali e Vescovi decidano si accusare pubblicamente, e in modo unanime, gli errori del CVII e quelli di questo pontificato- evento che sarebbe di per sé eclatante - quale sarebbe il passo successivo?
Cosa possono fare i coraggiosi, oltre a una presa di posizione pubblica contro gli errori e in difesa della Chiesa Santa?
Chiedo, perché non so.
Aloisius
Non possono fare niente.Assolutamente niente ,se non pregare .
Qualche misera considerazione: uno,la giustizia va ricuperata su tutto, anche su danni da mascherina, non siamo alieni,l'assuefazione all'ingiustizia non è gradita a Dio, due, non si muove nessuno per fare stop a questo disastro. Si dice ma poi? Si diventa pagani ugualmente, vuoi per l'aria teologicamente inquinata che si respira
a cui ci siamo assuefatti in massa, per eccessiva prudenza e rispetto umano della gerarchia,con le tante divisioni tra papi eretici, papi materiali,papi anticristici,papi vacanti,papi conciliari, papi in esilio,ateismo, e con una gioventù vissuta e cresciuta in tale miasma, ormai acritica e post cristiana, che fa pena vedere. Se la responsabilità è certamente di tutti, pure mia, è maggiore nei cardinali, nei vescovi, nei preti che hanno seguito una falsa bandiera chiamandola pure, oltraggio massimo, di Cristo. Manca un principe cristiano pure. A meno di vedere in Orban,Bolsonaro,Putin,Trump una speranza. Speranza che esiste. Pregiamo dunque e convertiamoci e le mura di Gerico cadranno in qualche modo Provvidenziale. Ho letto una tesi interessante, nel 1871 per cui nel 1871 la repubblica degli us è stata trasformata in corporation acquistata da vaticano e london city nonchè parti cinesi con tradimento del popolo.Ragion per cui esistono due stati paralleli come in vaticano, uno di Washington dc corporation con Biden, e una repubblica us con Trump nella casa invernale presidenziale. Fantasie ? Vedremo.
"Non possono fare niente, assolutamente niente se non pregare"
Preghiamo da tanti anni e in tanti. Con quali risultati? Sembra una
presa in giro: più si prega e più le cose peggiorano. Vedi come
sono andate a finire le recenti elezioni americane. E allora,
smettiamo di pregare e liberi tutti? No, certamente. Dobbiamo
continuare a pregare ed anzi pregare più di prima, con fede
immutata. La prova continua, sempre più dura ma questo deve
fortificare la nostra fede.
Però la nostra azione in difesa della fede deve esser completa. Il Signore vuole
da noi un impegno totale, senza pensare al risultato, al domani.
Pertanto, pregare non basta, per chi può intervenire nella disputa, sul piano
culturale e teologico. San Paolo non si è limitato a pregare che lo Spirito Santo
facesse recedere Pietro dal suo (disastroso, falso) attaccamento esteriore
alle pratiche del giudaismo. Glielo ha detto in faccia che stava sbagliando
e pubblicamente.
Quanti chierici hanno fatto la stessa cosa con Bergoglio? Solo in due,
mons. Viganò e mons. Schneider, in misura diversa. In verità,
che i papi stavano sbagliando, lo si sarebbe dovuto dir loro sin
dai tempi del Vaticano II, cominciando con Roncalli e il suo
"aggiornamento". Ma tant'è: a quasi 60 anni da quel funesto
Concilio pastorale, con la Chiesa e la società devastate da una
crisi morale senza precedenti e avviate all'estinzione, si trovano
solo due ecclesiastici che abbiano il coraggio di richiamare il
Papa alle sue grave responsabilità nella crisi, chiamando anche
in causa il Vaticano II. (E solo in due si opposero al Concilio e alle sue
riforme: mons. Lefebvre e De Castro Mayer).
Interpretare il disegno della Provvidenza non è mai semplice, è inutile
negarlo. Quante volte ho letto che l'inverno nel quale la Wehrmacht
giunse davanti a Mosca fu uno dei più freddi del secolo, cosa che
danneggiò enormemente i tedeschi, favorendo la vittoriosa controffensiva
sovietica con i siberiani e i mongoli? Dio evidentemente non voleva che Hitler vincesse la guerra.
Però ho anche letto nel nel 1917 l'inverno russo fu pure eccezionalmente freddo,
con temperature medie che a Pietrogrado si stabilizzarono attorno ai 12 C sotto
zero, il che rese la vita civile quasi impossibile, date le forti penurie di
tutti i tipi che già si registravano per colpa della guerra, che aveva messo
in grave crisi il sistema dei trasporti. Il freddo eccezionale favorì il crollo del
regime e la rivoluzione, che trionfò nel marzo del 17. Era questo, allora, che Dio voleva?
E l'apparire della sciagurata epidemia attuale, non è stato un colpo basso terribile a Trump, avviato ad una quasi sicura riconferma, con l'economia che andava a gonfie vele?
Dio ha dunque permesso (e quindi, in una certa misura, voluto) che Biden, l'abortista e omosessualista, il transgenderista, vincesse?
Addentrandosi in questa "ermeneutica" delle divine intenzioni, si rischia di perdercisi. Se sono chiari gli obiettivi generali dell'economia della salvezza, difficile appare però spesso coglierne il senso (ciò che Dio ha veramente voluto) nel momento storico contingente, mentre ci si è dentro.
A mio modesto avviso, dobbiamo attenerci soprattutto a ciò che il senso comune e la recta ratio ci consentono di capire con certezza e lavorare su di esso.
Ciò che è certo, secondo me, è che non bisogna smettere di lottare contro la degenerazione imperante, che è religiosa, morale, civile, politica, culturale - non solo perchè questo è sicuramente ciò che Dio vuole da noi (ognuno secondo i suoi mezzi) ma anche perché l'intelligenza e la cultura in senso proprio non possono accettare questo ludibrio. Bisogna reagire, replicare, dimostrare la vacuità e la povertà intellettuale degli argomenti dell'Avversario. Tacere, è in primis un reato di lesa cultura.
PP
PP.Verissimo ma non dimentichiamo che Dio usa una pedagogia che a noi non risulta sempre comprensibile.Lo capiremo oltre il tempo ma qui dobbiamo solo fidarci di Lui.Anche la vittoria del comunismo o Biden sono fatti che vanno inclusi nella Volontà Divina,a meno di mettere Dio in una posizione di perdente,il che è impossibile.Se Lui ha voluto così così ci va bene, sempre però lottando nel bene.Dio mai vuole il male ma permette nel libero arbitrio al malefico di affermarsi in un progetto di maggiore bene,che è la conversione dell'anima e sua salvezza che,oltre il contingente, è il massimo bene.Dio permette il male pur non volendolo quando ne trarrà un bene maggiore. I guai che abbondano coi malefici sono ottimo pane per la nostra superbia.Comunque che ci siano 2 presidenti potrebbe essere.Ho letto di un documento di richiesta di fallimento della corporation us a cui Trump avrebbe risposto con tanto di n.protocollo.Quindi Biden potrebbe veramente essere solo un presidente di una corporation fallita.Tra l'altro Mussolini avrebbe venduto l'Italia nel 1933 a tale coporation acquistata con fondi vaticani nel 1871.Triangolo Londra coi reali inglesi,vaticano con Bergoglio,Washington con Biden e Cina.Se la corporation è in stato fallimentare anche i suoi padroni sono in fallimento.
Quest'ultimo commento contiene elementi per me criptici...
Torniamo al sì sì, no no. Senza sbilanciarci con le speculazioni.
Qui si tratta di avere il coraggio della verità. Chi avrà questo coraggio non so, ma spero che un bel giorno un signor xy, alzatosi, con voce chiara e ferma, dirà, pane al pane e vino al vino a Mattarella, a Bergoglio, a Conte.
CITTA DEL VATICANO, 30 GEN – Coloro che criticano il Concilio Vaticano II o non lo seguono, sono fuori dalla Chiesa. “O tu stai con la Chiesa e pertanto segui il Concilio”, “o se lo interpreti a tuo modo non sei nella Chiesa, il Concilio non va negoziato”. Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza all’ufficio catechistico della Cei. “Per favore nessuna concessione a coloro che cercano di presentare una catechesi che non sia in accordo con il magistero della Chiesa”, ha aggiunto il Papa.
Papa Francesco ha invitato la Chiesa italiana ad avviare il processo per un Sinodo nazionale. Menzionando il Convegno di Firenze, ha detto: “Dopo cinque anni la Chiesa italiana deve ritornare a quel Convegno, deve cominciare un processo di Sinodo nazionale, comunità per comunità, diocesi per diocesi”. Nei lavori di quello storico incontro che si tenne a Firenze “c’era l’intuizione per fare questo Sinodo”; il Papa ha invitato a “riprenderlo, è il momento di incominciare a camminare”. (ANSA).
Non sapevo che il Cattolicesimo fosse nato col Concilio pastorale Vaticano II.
Vorrei proprio sapere cosa ne diranno i soliti normalisti ermeneuti della continuità. Probabilmente faranno la solita arrampicata sugli specchi, uno sport in cui sono campioni olimpici.
Bisogna parlar chiaro. Altrimenti giorno dopo giorno ci troviamo sempre più irretiti nella loro rete. Qui bisogna dire, caro signor J.M.B. lei sta seduto su quella seggiola causa Mafia di San Gallo e da qui via sciorinando le sue eresie. Parimenti con Conte, parlar chiaro, caro signor G.C lei è qui causa suo mentore il fu card. Silvestrini frequentatore della Mafia di San Gallo e qui via elencando le sue parole opere ed omissioni. Con voce chiara e calmissima. Bisogna trovare un maschio che conosca e pratichi il coraggio della verità. Eppoi si va in compagnia di amici ad ascoltare una qualche udienza e si consegna davanti alle persone lì raccolte il messaggio completo, circostanziato, dei fatti delle parole dette e dei dogmi contraddetti. Poi si ringrazia per l'ascolto e si esce. Due persone mi sembrano essenziali per la preparazione della nota da preparare e da leggere poi, De Mattei per la conoscenza della Pascendi, Radaelli per la conoscenza dell'opera di Romano Amerio. Non ho i nomi perfetti per preparare la nota da leggere a Conte. Non so.
L'OMS in un documento ufficiale sostiene che "le persone che non lavorano nelle aree sanitarie non devono portare una mascherina se non sono a contatto con pazienti Covid." In pratica, l'OMS ci sta dicendo che le persone sane non hanno necessità di portare le mascherine. L'OMS ha confermato che l'obbligo di indossare le mascherine è una enorme truffa.
Link: https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/337199/WHO-2019-nCov-IPC_Masks-2020.5-eng.pdf
Visto che ora lui ha lanciato la sfida, sfida sia. Prepararsi meticolosamente su i testi scritti durante e dopo il CVII. I viventi Pasqualucci, De Mattei, Radaelli. Guarini, Siccardi e quelli che non conosco ed altri che ora non mi vengono in mente devono pubblicare a raffica. Bisogna preparare articoli per farli stampare sui quotidiani, La Verità per esempio. Bene, siamo tutti coinvolti dai foglietti parrocchiali ai giornaloni. Lamendola da ricordare, Gnerre, Viglione, Valli, Tosatti... bisogna scrivere anche sui muri. Che sia la nostra evangelizzazione tradizionale di sempre dell'Europa. Scrivere e scrivere. Chiamare a raccolta tutti i tradizionalisti del mondo.Le nostre schiere si stanno formando. Lanciare la caricaaa scritta, demolitrice delle eresie!
Mussolini avrebbe venduto l'Italia nel 1933 a tale corporation, acquistata con fondi vaticani? Quale "corporation"? Qui siamo nel campo della fantasia, anzi della politica a fumetti. Lo stesso dicasi per il discorso sui "due presidenti" USA.
È fuori della Chiesa chi non accetta il Vaticano II e in blocco? Temo lo sia chi lo accetta e in blocco, visto che tal Concilio muta la missione della Chiesa, che da docente (della Parola di Cristo conservata nel Deposito della Fede) ha voluto far discente mettendola in ascolto del mondo, pronta ad imparare da esso per realizzare l'unità politica e religiosa (sincretistica) del genere umano, mediante il famigerato "dialogo".
Un rovesciamento, un tradimento inaudito della missione della Chiesa, i cui disastrosi risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Il Giorno del Giudizio si vedrà chi è rimasto nella Chiesa di Cristo, quella vera, e chi se ne è andato fuori, "ove sono pianto e stridor di denti"! Dio giudicherà.
PP
"Nessuno di noi fa la vittima"
IL nostro sgangherato governo merita le più ampie critiche, per tanti motivi.
Ma il popolo italiano i sacrifici per liberarsi dalla stretta strozzina del
mercato finanziario li vuole fare?
Quando si legge che la massa di risparmio privato, sia pure non ugualmente
distribuito, è in Italia, quasi uguale al PIL, cosa dobbiamo pensare?
Con il debito pubblico che abbiamo, cosa che ci espone a tutti i ricatti
politici ed economici possibili, non dovremmo fare dei tagli alle nostre provvidenza
sociale?
Si legge che il deficiti annuale dell'INPS è tra i 40 e i 50 miliardi di euro. E
che la spesa per le tredicesime ogni anno è tra i 40 e i 43 miliardi di euro.
Ebbene, perché non abolire le tredicesime e così azzerare o quasi il deficit
dell'INPS? Non si può vivere senza la tredicesima, che tra l'altro in molti
Paesi occidentali non esiste? È o non un privilegio che non possiamo più permetterci
e che potremmo tagliare senza peraltro risentirne sul piano dell'esistenza individuale?
Questo delle tredicesime è solo un esempio, tra i più macroscopici.
Ci sarebbero poi tanti tagli da fare nelle spese per l'apparato pubblico: i famosi "commissari", la burocrazia regionale, che si è ritagliata, a tutti i livelli, stipendi
piuttosto pingui, a quanto dicono; etc.
Tutti fanno le vittime, questo è il fatto.
"O tu stai con la Chiesa e pertanto segui il Concilio", "o se lo interpreti a tuo modo non sei nella Chiesa, il Concilio non va negoziato".
E TANTI CARI SALUTI ALL'"ERMENEUTICA DELLA CONTINUITÀ"
"Il Concilio non va negoziato".
Giusto.
Il Concilio va cassato, dall'A alla Z.
@ Anonimo
30 gennaio 2021 17:52
Ora non ricominciamo con la questione delle cicale italiane.Gli amministratori amministrino senza farsi scappare milioni e milioni dalle mani. Basta con i sensi di colpa indotti. Sono gli amministratori che sperperano il danaro in mille rivoli inconcludenti. Abbiamo vissuto anni con i numeri del debito di ognuno, ora basta. Ci sono pensioni da capogiro che pensionati onesti non sanno come impiegare il resto dopo aver condiviso con i poveri le loro entrate mensili. Queste storie non si raccontano. Allora i pensionati onesti o condividono già con chi non ha o tengono i soldi in banca. Queste lagne del governo ladro basta. Poi non facciamo tanto i superiori, sa quanto è importante una tredicesima in una famiglia con i figli da crescere? Chi ha soldi in avanzo, si guardi intorno e faccia quello che è giusto. A ben vedere alcune famiglie intorno un aiutino discreto lo gradiscono. Allora chi può apra gli occhi ed intervenga secondo le sue disponibilità. Senza più fare il lamento di quanto è fuori l'istituto x o y. Questi istituti statali gestiscano meglio i loro soldi.
Ecco una replica misericordiosa:
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/01/30/papa-chi-non-segue-il-concilio-e-fuori-dalla-chiesa_183128c5-94c0-4a74-84f7-cb8441df7a26.html
Sottinteso, ciò che Bergoglio IMPONE come "Concilio".
È diventato un “principio non negoziabile”. Ognuno poi ci proietta i contenuti che vuole
http://www.aduic.it/files/L-Italia-non-e-una-REPUBBLICA.pdf
PP faccia una ricerca personale.... e si accorgerà che i traumi sembrano infiniti...
Al primo impatto ho reagito come lei...ma le notizie ci sono.
https://ununiverso.blog/2021/01/21/rinascita-della-repubblica-americana/comment-page-1/
Sui 2 presidenti....
Pare che i msm diano fake e che si debba aggirare la censura dei privati al Presidente americano...soldati digitali può cercare.
La persecuzione finale inizia, il magistero cvII ct 20 secoli di Magistero o meglio ancora il magistero nuovo, da zecca non autentica, post concilio anzi bergogliano e pachamamiano. Che martirio. Chiesa e post concilio comunque continua a non essere condivisibile dopo una breve parentesi, in quanto notizie pericolose , dice la censura...si incita alla violenza: ed allora ,come qualcuno dice sopra , facciamola la guerra.
Una nota.
Bergoglio pare aver detto, citiamo dall’Ansa, frasi del tipo:
“O tu stai con la Chiesa e pertanto segui il Concilio", "o se lo interpreti a tuo modo non sei nella Chiesa, il Concilio non va negoziato", "Per favore nessuna concessione a coloro che cercano di presentare una catechesi che non sia in accordo con il magistero della Chiesa".
Il favore glielo facciamo subito e - a differenza di altri - saremo chiari e diretti.
Ribadiamo: non rigettiamo solo lo “spirito”, le “conseguenze”, gli “eccessi successivi” ma proprio la lettera dei testi conciliari (vaticansecondisti) che si oppongono alla Dottrina Cattolica.
Respingiamo senza esitazione l’ecumenismo indifferentista (tutto), la cosiddetta “libertà religiosa”, la collegialità orizzontale.
Rifiutiamo la liturgia conciliare (e non solo il Novus Ordo mal celebrato, ma proprio la liturgia che da quel conciliabolo è uscita, anche quella “ben celebrata”, mascherata da incensi, ori e pizzi).
Insomma, vogliamo esser inequivocabili: sì sì no no.
Ci “scomunichino” pure: su questa materia siamo in compagnia di 2000 anni di Papi, Dottori e Santi.
Fonte: Radio Spada
Bergoglio sa che se toccano il Concilio possono "farsi domande" sui suoi ordini e sulle sue imposizioni.
Perciò, meglio evitare: "il Concilio dice quello che dico io. E se non sei d'accordo col Concilio, sei fuori!"
(Riccardo Zenobi)
Se c'è uno fuori dalla Chiesa...sappiamo chi è! Insieme ai suoi compagni di merende.
Bergoglio è ecumenico e misericordioso con tutti gli storici nemici della Chiesa Cattolica ma è risoluto oscurantista dei Cattolici tradizionalisti perché, come tutti i suoi 5 predecessori della "deep Church conciliare" aderisce ed è promotore del Conciliabolo Vaticano II, figlio di tutte le dottrine condannate da Gesù e dai Papi. "SE ANCHE UN ANGELO VI ANNUNCIASSE UN VANGELO DIVERSO DA QUELLO CHE VI È STATO DATO, SIA ANATEMA" (S. Paolo, Galati 1,6-10) Bergoglio e chi è in comunione con lui sono fuori dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana per eresia manifesta.
https://www.aldomariavalli.it/2021/01/30/laltro-vaticano-ii-perche-non-si-puo-continuare-con-il-metodo-della-quadratura-del-cerchio/
Il CVII è in opposizione di contraddizione con il Magistero Infallibile (e pertanto vincolante!) precedente.
Bergoglio NON HA MODO di vincolare nessuno al CVII, si metta l'animo in pace.
E poi, SE ANCHE IL CVII FOSSE IL CONCILIO DEI CONCILI ED ASSOLUTAMENTE PERFETTO IN OGNI SUA MINIMA PARTE, bisognerebbe che Bergoglio ci spiegasse se EBREI e MUSULMANI, che rifiutano Cristo e tutti i Concili, si possono salvare.
Poi ci deve spiegare se protestanti, anglicani ed ortodossi, che rigettano parecchi Concili (fra cui il CVII), si possono salvare.
Solo dopo aver risposto NEGATIVAMENTE ad entrambe le domande potrà provare a convincere i cattolici a dare l'assenso al CVII (ovviamente per poter vincolare qualcuno dovrà anche dimostrare che non c'è nessuna contraddizione fra il CVII ed il Magistero precedente).
Fino a poco tempo fa si ignoravano le voci di chi avanzava perplessità sul Concilio Vaticano II. Al massimo li si indicava come "lefebvriani", ovvero, secondo il pensiero del cattolico mediamente praticante, nostalgici para scismatici.
Nella vulgata comune, il Concilio non solo non veniva messo in discussione, ma proprio non doveva nemmeno trasparire l'idea che qualcuno pensasse anche solo lontanamente di avanzare delle critiche.
Il fatto che oggi papa Francesco abbia voluto rilasciare queste dichiarazioni, dimostra che comincia a serpeggiare un po' di inquietudine e, probabilmente, sentono che il "mito" del Concilio Vaticano II inizia a scricchiolare.
Monsignor Viganò ha colpito il bersaglio grosso.
Bisognerebbe raccogliere la sfida lanciata da Bergoglio (a cui piace moltissimo la parresia) e fare un documento di chiara condanna (teologicamente motivata) degli errori conciliari, dell'Amoris laetitia e di tutti gli errori sparsi dai papi conciliari e post-conciliari (Wojtyla e Ratzinger compresi).
TUTTI dovranno avere la possibilità di firmarlo, dai prelati ai semplici fedeli.
Il documento e le firme dovranno essere spedite a Bergoglio, alla CDF ed a tutte le diocesi del mondo.
Sarebbe l'occasione per far cadere tante maschere e per distinguere gli amici dai nemici.
Sarebbe inoltre molto interessante vedere come reagirà la "Chiesa ufficiale": scomunicherà qualcuno? Scomunicherà tutti i firmatari? E con quale accusa? E soprattutto DA COSA LI SCOMUNICHERÀ?
E che cosa faranno i vescovi tolleranti verso ariani, protestanti, abortisti, sodomiti, ecc. ?
Sarebbe anche una grande occasione per far vedere che i cattolici non temono le censure e le eventuali rappresaglie dei conservatori e dei modernisti.
Secondo quanto riferisce la Nuova Bussola Quotidiana, l'ammonimento del papa a non
criticare il Concilio e a non pretendere di più rispetto a quello che dice,
sarebbe rivolto soprattutto alle derive ultraprogressiste come quella dei
vescovi tedeschi. Sarebbe insomma un monito rivolto soprattutto alla
"sinistra" rivoluzionaria, senza (ovviamente) escludere la "destra" conservatrice.
Papa Francesco ha incontrato sabato il cardinale Blase Cupich, 10 giorni dopo che il porporato di Chicago ha criticato pubblicamente la dichiarazione ufficiale dei vescovi statunitensi sull’insediamento del presidente Joe Biden.
È astuto sposta il conflitto tra conservatori e modernisti
Non cadiamoci
Il vero conflitto è tra apostati e cattolici
Il Concilio Vaticano secondo ha deliberato prevalentemente di pastorale quindi non è vincolante
La pastorale e le ritualità possono essere diverse quello che non può essere cambiato è il Credo i dogmi ed è proprio quello che l attuale guida del Vaticano( al servizio del NWO è della Massoneria) sta astutamente e progressivamente cambiando
Confidiamo
Il Cuore Immacolato di Maria trionferà
Il 31 gennaio le parrocchie celebrano la giornata della pace...
Signor parroco, leggo nel Suo editoriale dell'ultimo numero del bollettino ("Il nuovo nome della pace") che è dal "lontanissimo 1968" che "questo grande e urgente tema" è stato proposto "per la nostra coscienza e impegno" dai "papi, San Paolo VI in primis".
Ne deduco che mai prima di allora, per quasi duemila anni, Santa Madre Chiesa (che con le "tregue" e le "paci di Dio" era riuscita quasi a eliminare le guerre, nel Medioevo) si sia occupata di questo "grande e urgente tema".
Questo "nuovo nome della pace" sarebbe, come insegna l'occupante la sede apostolica, il "prendersi cura dell'altro", espressione che a mio avviso vuol dire tutto e niente.
La tradizione cattolica aveva dato un altro nome alla pace, la "tranquillità dell'ordine", dove per ordine s'intende quello cristiano, dato che il "princeps pacifer" è per eccellenza Nostro Signore Gesù Cristo. Del quale ahimè nel Suo editoriale non ricorre nemmeno una volta il nome. Allora mi domando davvero se la religione che professo io sia la stessa che professa Lei.
Bravo, lei ha colto nel segno.
Questa affermazione del Papa - come al solito rozza e brutale - dimostra che la questione sta emergendo.
E se ciò è avvenuto, il merito recente è di Mons. Viganò, l' unico alto prelato che ha accusato il CVII in modo approfondito, argomentato e sistematico, ammettendo di essere incorso anche lui nell'errore.
Ma prima ancora il merito e' dei noti laici eruditi, storici, filosofi, teologi, intellettuali, giornalisti, che hanno iniziato da anni a riprendere la fiammella di Mons. Lefebvre.
Quindi anche della nostra Mic, con questo blog, nel quale molti di essi scrivono.
Ha ragione, occorre dire basta alla cricca di ottantenni che dagli anni '60 monopolizzano le cariche ecclesiastiche pretendendo di imporci la loro personale interpretazione del concilio.
E quindi occorre anche rivedere le c.d. riforme fatte in tutti questi anni per vedere se siano veramente compatibili coi decreti conciliari. A cominciare da quelle liturgiche.
Maggiore chiarezza sarebbe quella di eliminare tante riverenze, etichette, nomi e nomignoli quando si parla e ci si rivolge educatamente a lui, signor Bergoglio, basta e avanza. Pari pari all'indimenticabile 'buonasera' con cui lui, fuori sul(o come un) balcone, indirizzò alle moltitudini cattoliche in mondo/visione come terrestre inizio del suo pedestre ufficio.
La Bussola ha ragione in parte.
La frase può riferirsi anche agli eretici modernisti che interpretano il CVII con derive eretiche varie.
Ma la rozza minaccia del Papa, travestita da semplicità evangelica, è riferita soprattutto a coloro che sono rimasti cattolici e da alcuni anni hanno iniziato, in modo crescente, a sollevare le critiche al Concilio VII, alimentando la fiammella tenuta accesa da Mons. Lefebvre.
Non dimentichiamo che Mons. Viganò ha recentemente pubblicato l'unica (dopo Mons Lefebvre) trattazione critica del CVII in modo analitico, sistematico, argomentato e docimentato, comprovato dalla moltitudine di fatti e derive eretiche che esso ha generato.
Questa critica autorevole di Mons. Viganò è stata divulgata e appoggiata da numerosi e noti intellettuali e teologi cattolici laici (compresa la nostra Mic).
Questo dimostra che è bastato un solo Vescovo che, con competenza e cognizione di causa, ha avuto il coraggio di accusare gli errori del CVII, in modo consono all'importanza della questione, per compattare tutte le voci e "meritare" una risposta indiretta del Papa, anche se a distanza di molto tempo e astutamente rivolta a destra e a manca.
Ora la palla sta ai Cardinali e ai Vescovi che hanno a cuore la difesa della Chiesa Santa dalle eresie.
Il Papa infatti ha detto:
"Dopo cinque anni, la Chiesa italiana deve tornare al Convegno di Firenze, e deve incominciare un processo di Sinodo nazionale, comunità per comunità, diocesi per diocesi: anche questo processo sarà una catechesi. Nel Convegno di Firenze c’è proprio l’intuizione della strada da fare in questo Sinodo. Adesso, riprenderlo: è il momento. E incominciare a camminare».
Un "convegno" (come se fosse un'assemblea di partito politico) per un "Sinodo nazionale" in cui i Vescovi e i Vardinali potranno dire la loro, presumo.
QUESTA È DUNQUE UN' OCCASIONE, E AL TEMPO STESSO UNA PROVA, CHE VIENE DAL CIELO.
E' il momento nel quale sollevare il problema del CVII in modo analitico, argomentato, sistematico e documentato, come ha fatto Mons. Viganò (e prima di lui Moond. Lefebre).
Una trattazione che Bergoglio non gradisce, perché farebbe emergere il contrasto del suo papato dal Magistero della Chiesa.
Emergerebbe come sia stato Bergoglio ad interpretare il CVII, che era solo pastorale, in modo contrario al Magistero bimillenario e dogmatico della Chiesa.
Forse i gesuitoidi modernisti "si sono dati la zappa sui piedi", come si suol dire.
Ma Vescovi e Cardinali ancora fedeli al Vangelo e che vedono il degrado totale della Chiesa (che anche un cieco vedrebbe, come disse il Card. Caffarra), avranno il coraggio di cogliere questa occasione divina per alzarsi in piedi in questo "convegno" e in questo " Sinodo nazionale", per denunciare in modo analitico, sistematico e documentato le derive moderniste che sono nate e dal CVII e che sono state amplificate da questo papato bergogliano?
Sapranno affrontare questa prova di coraggio, intelligenza e sapienza a cui il Signore li sottopone?
Preghiamo per questo!
Aloisius
Scusate gli errori di battitura e correzioni automatiche
"...Sapranno affrontare questa prova di coraggio, intelligenza e sapienza a cui il Signore li sottopone?..."
Certamente, no. I pochi, che oseranno mettersi contro corrente, saranno immediatamente zittiti. Quindi è essenziale la voce dei laici; primo, per sostenere i pochi consacrati rimasti Cattolici; secondo, in assenza di consacrati ancora Cattolici, farsi loro voce della Chiesa tradita, manipolata, venduta al signore del mondo. Costi quel che costi.
«[Sembra che] da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio. Non ci si fida più della Chiesa, ci si fida del primo profano che viene a parlarci da qualche giornale per rincorrerlo e chiedere a lui se ha la formula della vera vita [...] Si credeva che dopo il Concilio sarebbe venuta una giornata di sole per la storia della Chiesa. È venuta invece una giornata di nuvole, di tempesta, di buio, di ricerca, di incertezza. Predichiamo l'ecumenismo e ci distacchiamo sempre di più dagli altri. Cerchiamo di scavare abissi invece di colmarli.»
(Paolo VI, Omelia del 29 giugno 1972)
Il Concilio è stato purtroppo la fessura attraverso cui il fumo di Satana è entrato nel tempio di Dio. Prima l'errore serpeggiava, ma nel Concilio ha trovato l'insperata occasione di trovare diritto di cittadinanza nella Chiesa, affermandosi, estendendosi e consolidandosi sempre più col passare del tempo. Tutti i disastri successivi sono stati presagiti e presupposti dalle conclusioni e dalle risoluzioni pastorali di questo Concilio anomalo ed unico nella storia della Chiesa, come creando delle crepe nell'asfalto che poi si sono trasformate in voragine. Il Concilio Vaticano II non è infallibile ed io non lo accetto e non lo seguo nella misura in cui si discosta dalla piena e retta dottrina cattolica, o la mette anche vagamente in discussione con studiate ambiguità.
tutti che parlano, e che danno ricette, ma intanto, il bergoglio,è al suo posto, e quest'anno sono 9 anni di chiesa liberale e libertina, dove la moralità e la spiritualità è stata svenduta...
Per non limitarsi a parlare e a dar ricette il modo ci sarebbe, ma richiede nascondimento.
La Beata Sempre Vergine Maria e San Giuseppe giusto lo vissero umilmente, stando con Gesù.
Crebbero nella comprensione come Gesù crebbe fino al giungere dell'ora stabilita dal Padre.
L'ora vide Maria presente sotto la croce, mentre a Giuseppe fu risparmiato questo strazio.
Ora (quella che ci attende) che Gesù non rivelò con precisione, pur parlandone apertamente.
Il modo, per essere espliciti, è quello di chi espia e ripara, in comunione con il Signore.
E' un gran mistero quello di Dio: il massimo di misericordia unito alla perfetta giustizia.
Mentre si vuol salvare non è tempo di giudicare chi sta perdendosi: ho pietà del suo stato.
Se chi può esser salvato capisce e si converte, vive. Altrimenti va dove è giusto che vada.
Ora ci è chiesto di stare con Gesù, a riparare e ad espiare, per chi rischia davvero tanto.
Non significa non vedere la realtà: proprio perché la vediamo, necessita di riparazione.
Quindi, dopo otto anni di Chiesa così (e non che prima brillassimo), zitti ed espiare.
Non possiamo dire di essere dei veri adoratori di Nostro Signore se non portiamo la croce.
Questo ci purifica, vivendolo come penitenza: l'umiltà poi ci renderà più veri nell'agirlo.
La Fede nell'Unico Salvatore ci fa saldi in questa prova, consegnandovicisi dietro di Lui.
La Speranza attende il compimento di quanto detto: Gesù non dorme mai e noi siamo con Lui.
La Carità (non la filantropia) ci urge a non sentirci a posto salvando solo noi stessi.
Il "nascondimento" dei bravi cattolici dura da quasi 60 anni,
anche per questo ci siamo ridotti in questo stato e i
Beroglio spadroneggiano.
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