Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 1 agosto 2022

Perché non va adottata la strategia del non-voto

Condenso ed estrapolo dalle segnalazioni dei lettori. Considerazioni squisitamente politiche. E dunque approfitto per ricordare i consigli pastorali con cui Mons.Viganò ha gettato un salvagente al popolo italiano perché non decida, già da ora, che preferisce morire. Morte nello spirito, ma anche nella carne.

Di fatto il povero popolo sovrano non sa più a chi appellarsi e neanche pensa più a ribellarsi perché in troppi e da troppo tempo sono in attesa del 'bonus' che il tecnocrate di turno gli elargirà a suo piacere quando il popolo cane si sarà comportato come il domatore richiede. Finora i bonus sono parte fondamentale, insieme ai sieri genici, alla ipnosi di stato, alle droghe chimiche e tecnologiche, dell'addestramento del restante popolo ex sovrano, che sopravviverà alla soppressione simil/naturale della parte non sufficientemente prona ad essere completamente assoggettata. In questi giorni si parla tanto di astensionismo. È bene quindi riflettere sulle sue cause e farvi fronte:
  • La conflittualità esasperata del dibattito politico spinge molti ad estraniarsi.
  • La scarsa qualità dei candidati induce alcuni a non fidarsi.
  • La scarsa credibilità della politica in generale scoraggia altri.
  • Non ultimi gli effetti dell'ipnosi da addestramento attraverso i media di regime
La strategia del non voto ha come unico risultato quello di lasciare inalterati gli equilibri politici (atlantisti e neoliberisti) nel Paese. 
La narrativa improntata sul leitmotiv “non mi fido di nessuno” se vogliamo ha un che di paranoico (a questo punto gettiamo alle ortiche 2.000 anni di civiltà giuridica e ripariamo in comunità boschive autogestite in cui vale la legge occhio per occhio dente per dente…); ma, soprattutto, è il risultato del più grande successo delle classi dominanti liberali: queste sono infatti riuscite in passato e nel presente a costruire non solo il consenso ma anche e soprattutto il dissenso. E sono riuscite a illudere, attraverso il dissenso pilotato e sintetico, milioni di persone in buona fede. 

Il più grande successo del capitalismo liberale è stato quello di indebolire la società rendendone i suoi attori “del basso” da un lato diffidenti e, dall’altro, spesse volte incapaci, per fragilità emotiva intrinseca o veicolata tramite attente e pervasive politiche di ingegneria sociale liberale, ad andare controcorrente per più di 10 minuti nel corso di una vita intera. 

O si ricostruisce una società, “nel basso”, basata sui concetti di coraggio, determinazione e comunità coese, oppure il capitalismo liberale trionferà incontrastato. Non fidarsi di nessuno a priori equivale, di fatto, a fidarsi solo di chi il potere già ce l’ha perché l’obiettivo principale dei detentori del potere, in un regime liberale, consiste nel ridurre e limitare il più possibile la partecipazione politica attiva “del basso”.

L’astensionismo, quando non è una protesta nei confronti della situazione, è indice di distacco e di distanza critica dalle responsabilità pubbliche. In ogni caso manifesta un atteggiamento rinunciatario e di rassegnazione.

Invece, il cristianesimo esige responsabilità attraverso un ruolo attivo di partecipazione anche alla vita pubblica. Il che comporta l'esercizio del proprio diritto di voto senza delegare ad altri le scelte proprie della democrazia rappresentativa che riguardano tutti o senza alimentare forme di spiritualismo che testimoniano un disinteresse per la vita sociale, economica, culturale, politica, e dunque pubblica.

Non ho sufficienti elementi per inquadrare il suo tipo di adesione all'Aspen,  che ha fatto molto scalpore, tanto da aumentare la schiera degli astensionisti, anche sulla scia della sua opposizione rivelatasi blanda su molti temi (green pass,  guerra ad oltranza, ad esempio). Ma quando porta a avanti le istanze del popolo di destra e i suoi valori è convincente. E non può uniformarsi al mainstream al punto di tradirli del tutto. In ogni caso, se vincesse il cdx sarebbe il segnale di dove batte il cuore di chi è stufo del servilismo rovinoso e vergognoso della sinistra nei confronti dei poteri forti. Molte delle istanze e dei valori del popolo di destra entrerebbero in campo: temi etici come la famiglia; l'argine al gender con annessi e connessi; l'argine all immigrazionismo incontrollato; l'attenzione alla sicurezza; il lavoro, la flat tax e quanto incentiva la produttività e l'imprenditoria in luogo dell'assistenzialismo... Quanto all'atlantismo, è ineludibile; ma c'è  modo e modo di starci dentro in maniera più dignitosa. Da lei possiamo almeno sperarlo. Anche se la situazione non consente realisticamente l'optimum, per lo meno ci si può attendere la decelerazione della china rovinosa nella quale siamo incanalati, fino a poterne definitivamente invertire tendenze ed effetti. 

Un fenomeno emergente è la galassia delle numerose neo-formazioni che, a prescindere da quella che dichiara di voler portare avanti l'"agenda Draghi",  si autoproclamano tutte anti-sistema. Comporteranno una ulterior frammentazione dei voti  e alla fine, tolto il partito degli astensionisti,  i giochi si polarizzeranno tra Letta e Meloni. 

Di seguito la significativa riflessione di Andrea Zhok.

Circola, anche tra persone di cui ho stima, l’idea che la strategia da adottare in queste elezioni sia quella del non-voto. Una delle argomentazioni più elaborate che ho trovato a proposito sostiene che quando raggiungeremo una massa critica di astensionismo il “potere istituzionale” sarà costretto a venire a patti e ad accettare le richieste del popolo, richieste che riapriranno i giochi ed elimineranno l’attuale forma di partita truccata.
Confesso di avere considerevoli difficoltà nel seguire questo ragionamento.

Banalmente constato che in diversi paesi occidentali si è già arrivati ad affluenze sotto il 50%, e che ciò ha prodotto come massimo risultato qualche articolo pensoso sui quotidiani all’indomani delle elezioni; stop. 

Constato inoltre che la dinamica per cui il “potere istituzionale” va a Canossa e chiede al popolo cosa vuole per tornare a votare è schietta fantapolitica, e lo è per mille motivi, a partire dal fatto che nessuno nel “popolo” avrebbe legittimazione a fare richieste a nome di tutti (mancherebbe di legittimazione democratica). Senza un’organizzazione democratica dell’opposizione a monte chi avrebbe titolo a sollevare quali proposte?

Detto questo, che si sia chiamati a giocare una partita truccata è fuor di dubbio.
La partita è truccata a monte in molteplici modi, dall’atteggiamento dei media alle regole di accesso ai finanziamenti per le forze politiche, fino alla scandalosa scelta della data delle elezioni e delle regole per parteciparvi.


Infatti magari non tutti sanno che tra le tre date tecnicamente possibili dopo lo scioglimento delle camere è stata scelta la più vicina (25 settembre), cioè casualmente quella che faceva cadere la raccolta firme a cavallo di Ferragosto. E magari non tutti sanno che sono state fatte nel corso della legislature modifiche normative per cui sono esentati dalla raccolta firme per poter accedere alle elezioni tutte le forze maggiori già presenti in parlamento (questo valeva già con legge precedente), + sono esentate anche le forze che hanno costituito un gruppo in almeno una camera prima del 31 dicembre 2021 (LeU, Italia Viva, Coraggio Italia) + è esentata Noi con l’Italia (Maurizio Lupi), perché ha contribuito all’attribuzione di seggi per i propri alleati in una coalizione avendo più dell’1% (anche se meno del 3%), + è esentata +Europa, perché si è presentata con il proprio contrassegno alle ultime elezioni politiche e ha ottenuto un seggio nella circoscrizione estera Europa, dove ha superato lo sbarramento, e dove non vale lo sbarramento nazionale.

Insomma, curiosamente, questa normativa è stata ritagliata in modo da lasciare il compito di cercare firme a ferragosto per potersi presentare alle elezioni a tutte e sole le forze “antisistema”, mentre esime da questo compito tutte le forze simpatetiche con il sistema, tutti quelli che hanno applaudito prima alla geniale strategia pandemica di Speranza e poi all’ancora più geniale strategia geopolitica verso la Russia. 

Dunque, sì, la partita è truccata, non c’è dubbio.

Ciò che resta da capire è se la popolazione italiana deciderà che, dopo tutto, va bene così, che il sistema ha funzionato, che ci si può fidare di lasciarlo al comando senza opposizione, barricati in parlamento, ad imperversare sotto chiave per altri cinque anni.

Se sarà così vorrà dire che alla fin fine avranno avuto ragione i vari Letta, Brunetta, Speranza, Pregliasco e Draghi: dopo tutto della democrazia gli italiani non sanno che farsene.
Una volta che siano di nuovo “pienamente legittimati dalle urne” per un altro cinquennio, quest’allegra compagnia potrà di nuovo occupare militarmente ogni ganglio del paese, dall’ISS ai giornali, dalle partecipate ai Talk Show

Il sollievo per la caduta di Draghi sarà durato lo spazio di un mattino: si passerà dal governo Draghi al governo dell’agenda Draghi.
E di tutto quanto accade “nel sistema” non ci sarà modo neppure di sapere che accade. Già, perché a questo innanzitutto serve un’opposizione: a rendere consapevole il paese di cosa accade, a denunciarlo, a chiederne conto al governo. E poi, certo, sperabilmente, a creare il germe per forme di governo differenti, con agende differenti.

Visto il tasso di abbandono della logica democratica in corso è chiaro che a moltissimi italiani non pone nessun problema avere rappresentanze parlamentari senza opposizione.
Alcuni pensano semplicemente che chi non è prono allo status quo non debba avere voce (e lo hanno mostrato ampiamente negli ultimi anni).

Altri – tra cui molti compagni di strada - pensano di potersi ritirare dalla sporcizia della politica ricreando forme di vita locale alternativa.
Questa seconda opzione ha il mio totale rispetto, perché ricreare forme di vita comunitaria alternative è la più fondamentale ed autentica forma della politica; tuttavia chi alimenta questo scenario dimentica la facilità con cui il potere centrale, con un paio di leggi ben assestate, possa sciogliere e demolire qualunque cosa sia stata costruita con tanta fatica sui territori (dalle scuole parentali alle comunità di scambio agricolo, ecc.). 

Senza rappresentanza istituzionale l’unica strada in cui il dissenso finisce per essere incanalato è la stessa percorsa negli "anni di piombo", e per chi non lo avesse ancora capito è una strada catastroficamente perdente.
Dunque, mi permetto in conclusione di fare un appello a chiunque semplicemente ritenga giusto che in un parlamento siano presenti voci dissenzienti, voci che chiedono più democrazia, conformemente al dettato costituzionale. 

Chiunque abbia a cuore le sorti democratiche del paese cerchi di dare un contributo a questa fase cruciale della raccolta firme, fase preliminare, resa artificialmente complicatissima, e che semplicemente consente di partecipare alle elezioni.
(E chi invece pensa sia giusto bloccare preventivamente la possibilità di partecipare alle elezioni, forse dovrebbe farsi domande sul proprio modo di intendere la democrazia.)

88 commenti:

Anonimo ha detto...

La democrazia non è compatibile con il Cristianesimo: il popolo non è sovrano, quindi, niente voto. Una nuova società dal basso invece si: più sarà grande più sarà autonoma.

E.P. ha detto...

Ad eccezione della Cunial sono tutti compromessi, chi da complice, chi da esecutore, chi omertoso, con la pandemenza covidiota, il vaccinismo e greenpassismo isterici, l'ossessione antirussa che colpisce invece solo noi poveracci.

Sono personalmente propenso a non andare a votare, per un motivo molto semplice: è inutile. Sulla scheda elettorale troverò solo il Regime e l'Opposizione Controllata dal Regime, quest'ultima di solito corredata di specchietti per le allodole perché il Regime sa che noialtri vorremmo dare fiducia a qualcuno perché speriamo ancora di veder cambiare le cose.

Anonimo ha detto...

Condivido interamente il suo ottimo commento, che onora la verità.

mic ha detto...

E.P. hai perfettamente sintetizzato un pensiero realisticamente ricorrente. Ma che altra possibilità c'è di frenare la china rovinosa (in attesa di poter cogliere la possibilità di un'inversione) se non votare l'opposizione che, per quanto controllata, esce dallo schema peggiore?

Anonimo ha detto...

democrazia non è compatibile con il Cristianesimo.
San Tommaso d'Aquino non la pensava in questi termini.

Anonimo ha detto...

Se riusciranno a raccogliere le firme voterò per 'Italia Sovrana e popolare'( vedi: visione tv).

Altrimenti andrò a votare e annullerò la scheda.

La partita è truccata ha detto...

Dunque, sì, la partita è truccata, non c'è dubbio.

E perché mai dovrei recitare - gratuitamente - come comparsa in una partita truccata?

Anonimo ha detto...

Se vuoi un'immagine del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano.
George Orwell

La logica dell'assurdo ha detto...

Hanno preteso la firma del consenso informatico per qualcosa su cui vige il segreto militare.

Anonimo ha detto...

Una recente interrogazione parlamentare chiede lumi su una vicenda che mette i brividi: i legali di due associazioni avevano chiesto il 29 novembre all’Aifa l’accesso agli atti per le relazioni sulla sicurezza dei vaccini Pfizer-Biontech, Moderna, Astrazeneca e Johnson & Johnson: “Aifa avrebbe risposto che i rapporti sulla sicurezza dei vaccini hanno natura riservata, sono di proprietà delle case farmaceutiche e l’Agenzia del farmaco non possiede la documentazione richiesta”.

Non basta: “Quando le due associazioni si sono rivolte a EMA (Agenzia europea del farmaco), questa ha risposto che i report non possono essere divulgati per non pregiudicare il processo decisionale sull’autorizzazione incondizionata, perché rientrano nel regolamento dell’ordine pubblico e in quello del segreto militare”.

I senatori chiedono dunque al ministro “se non ritenga che gli studi scientifici non siano, per loro natura, pubblici; se non ritenga che sia indegno di un Paese civile far rientrare nel segreto militare i dati sulle reazioni avverse a dei vaccini e se non intenda abrogare quel segreto; se non ritenga che, data l’obbligatorietà dei vaccini per alcune categorie sociali, sia come minimo dovuto a quelle persone la conoscenza completa di cosa gli si sta iniettando nel loro corpo”.

E meno male che chi nutriva dubbi era un complottista. Ricapitoliamo: ci hanno praticamente costretto a iniettarci un vaccino usando la mannaia del green pass, della sospensione lavorativa e delle multe.

Anonimo ha detto...

"Hanno preteso la firma del consenso informato per qualcosa su cui vige il segreto militare."

E' stata una mossa omeopatica: per pararsi il loro cxlx, hanno preso per il cxlx il popolo sovrano.

Anonimo ha detto...

Il poeta ribelle, l'eroe solitario, è un individuo senza seguaci: non trascina le masse in piazza, non provoca le rivoluzioni. Però le prepara. Anche se non combina nulla di immediato e di pratico, anche se si esprime attraverso bravate o follie, anche se viene respinto e offeso, egli muove le acque dello stagno che tace, incrina le dighe del conformismo che frena, disturba il potere che opprime.
Oriana Fallaci

Da La Verità ha detto...

È salita alle stelle la tensione in Kosovo nelle scorse ore. E il rischio di una nuova crisi internazionale sembra realisticamente dietro l'angolo.

Oremus invicem ha detto...

Votare un'opposizione controllata? È una tentazione diabolica. Una trappola. Invochiamo il Cuore Purissimo di Maria (22 agosto) affinché non cadiamo in trappola.

C'entra perché ce cape. ha detto...

La scuola per dittatori di Klaus Schwab. Ecco da dove sono usciti i leader del grande reset
https://www.aldomariavalli.it/2022/08/01/la-scuola-per-dittatori-di-klaus-schwab-ecco-da-dove-sono-usciti-i-leader-del-grande-reset/
Ancora dal genio di un nativo della terra di Germania.
Forse la dittatura e' una loro fissa?

Anonimo ha detto...

NON caschiamo nella trappola delle guerre per far smaltire agli Stati Uniti il loro surplus di armi. Occhio ai paesi 'troppo armati'!
Neutralità perpetua.

Anonimo ha detto...

Premessa della tecnocrazia è delegittimare la politica. Che si sviluppa in una duplice attività: sponsorizzare i cretini in politica per poi poter dimostrare che la politica è inadeguata a risolvere i problemi. Hanno mezzi, uomini, strategie, soldi, media e servi utili allo scopo. Ci stanno riuscendo da trent'anni. Oggi qualche timida consapevolezza affiora, ma ancora debole. Credo che le armi della democrazia non bastino più.

Anonimo ha detto...

Un'altra crisi internazionale fomentata ad arte dagli Stati Uniti d'America.

Anonimo ha detto...

L'UE continua a fare la figura del clown!

Oggi è un giorno straordinario: E' appena partita dal porto ucraino di Odessa la prima nave carica di grano dopo l'accordo mediato da Turchia e ONU.

È una notizia importantissima perché dopo aver raggiunto l'accordo, adesso si mette ufficialmente in atto.

Ciò significa che entrambe le parti, sia quella Russa che quella Ucraina hanno mantenuto fede agli impegni presi. Non era semplice mantenerli, specie quando in questa situazione c'è chi dall'esterno fomenta senza sosta il conflitto.

Bisogna prendere atto che se in questo caso si è riusciti a prendere accordi e a mostrare l'impegno per attuarli portandoli a termine, qualche spiraglio di pace concreto ci può ancora essere.

Un pensiero speciale per i disfattisti, per coloro i quali si riempivano la bocca dicendoci che questo accordo non sarebbe mai stato attuato. Questo ovviamente per portare avanti sempre la tesi pregiudiziale del "buono e cattivo".

Potrebbe essere l'inizio di un confronto serio tra Russia ed Ucraina, c'è riuscito Erdogan che non è di certo il Nelson Mandela dei giorni nostri a chiudere l'accordo sul grano. Pensate un po' se l'Unione Europea si muovesse compatta per cercare di risolvere il conflitto ed arrivare ad un "cessate il fuoco"!

Purtroppo torniamo sempre ai nastri di partenza, e a quel nastro il via libera arriva sempre da una parte, da Washington!

P.S: speriamo che il dialogo sul grano vada avanti in modo costruttivo e che nessuno si metta in mezzo per farlo saltare!
(Giuseppe Salamone)

Anonimo ha detto...

L'attuazione di questo accordo è una sconfitta morale per UE NATO e guerrafondai USA ed affiliati

Anonimo ha detto...

NON CI FANNO MANCARE NULLA: DOPO IL CONFLITTO RUSSIA/UCRAINA E LE SCIMMIE, ORA RISCHIO DI GUERRA TRA KOSOVO E SERBIA!
Marcello Pamio - 31 luglio 2022
I vecchi dissapori che sembravano dimenticati stanno tornando ad incendiare i balcani! Ma guarda caso...
Da oggi 1° agosto 2022 le autorità dell'autoproclamato Kosovo non riconosceranno più i documenti serbi nel loro territorio! In sostituzione rilasceranno un certificato provvisorio all'ingresso nella regione, ma poi tutti dovranno immatricolazione di nuovo le auto! È la “guerra delle targhe” tra Serbia e Kosovo già iniziata nel 2021 dopo che il governo di Pristina ha imposto alle automobili serbe di esporre targhe provvisorie recanti la dicitura “Repubblica del Kosovo”, della validità di 60 giorni, per poter entrare nel paese. Chiaramente sono provocazioni che mirano allo scontro.
Oggi il presidente serbo Aleksandr Vucic ha dichiarato che la polizia avvierà un'operazione nel nord della regione bloccando l'ingresso. In serata nelle zone settentrionali del Kosovo popolate da serbi sono suonate le sirene d'allarme, mentre le forze speciali con tanto di giubbotto antiproiettile e mitragliatrici sono state schierate alla frontiera nella parte centrale della Serbia.
Non si è mai sopito quell'odio tra serbi, albanesi e croati che ha portato alla guerra di fine anni Novanta, con l'intervento armato della NATO e dell'Italia guidata dal governo di Massimo D'Alema (premier) e Sergio Mattarella (vicepresidente del Consiglio, con delega ai servizi di sicurezza).

Ma ovviamente il sostegno dei serbi alla Russia di Putin ha lanciato qualche fiammifero qua e là...
https://www.agi.it/estero/news/2022-07-31/alta-tensione-fra-kosovo-e-serbia-si-teme-scontro-armato-17618463/

colassatina ha detto...

cos'altro si puo' fare per opporsi al sistema? semplicissimo,armarsi come i Cristeros in Messico e operare di conseguenza,tanti di lor signori abbasserebbero la cresta in un amen.
Giampiero




DePicchi ha detto...

L'unica strada moralmente doverosa (anche senza farsi illusioni sugli esiti) è il voto, e il voto utile.

Nessuno ricorda chi nella Germania del 1933 si astenne in segno di protesta per una classe politica che non lo rappresentava, né chi votò per il tal partitino che non avrebbe preso nemmeno un seggio.

Oggi, visto il panorama, ci tocca votare il meno peggio.
Pace: il voto non è né mai sarà quell'atto sacrale che vi vedono i liberali; ma nemmeno quella totale inutilità predicata dai cattolici della astensione.
È azione moralmente neutra (si tratta, in fondo, di mettere una X su una casella, esprimere una preferenza), e tutta la moralità la prende dall'oggetto di quella preferenza. Ci tocca di applicare il principio del doppio effetto e di soppesare bona et mala di ogni opzione, con il realismo della consapevolezza che tante proposte anche buone (o meno cattive) non si avvicineranno nemmeno alla soglia di sbarramento. Tolti ovviamente i propugnatori delle peggiori aberrazioni morali, che nemmeno possono essere presi in considerazione, e i loro corifei, le scelte utili e possibili a un cattolico si riducono a ben poco. Il "non voto" non è tra quelle scelte.

Anonimo ha detto...

La liberal-democrazia all'inglese (l'unica democrazia possibile nell'Occidente a guida USA) non cesserà mai di esistere, fintantoché esisteranno i nostri amati protettori americani; ma continuerà ad esistere anche perché, a ogni tornata elettorale, non mancheranno mai forze politiche pretesamente nuove, pronte a prendere il posto di quelle vecchie, che, a detta degli aspiranti ''nuovi'' sostitutori, avrebbero tradito il mandato, i dettami costituzionali, avrebbero instaurato dittature (sanitarie, o simili)... (Aggiumgete voi il richiamo demagogico acchiappa-voti che più v'aggrada).

Perché la democrazia liberale in fondo è come marketing (che, come si sa, crea dipendenza psicologica).

Anonimo ha detto...

SI DEVE ANDARE ASSOLUTAMENTE A VOTARE PERCHE' TUTTI I SINISTRI VANNO A VOTARE PER NON FAR VINCERE IL CENTRO DX. MI RIVOLGO A TUTTI COLORO CHE SI ASTENGONO PERCHE' GIUSTAMENTE SCHIFATI DA QUESTA POLITICA CHE HA TRADITO IL POPOLO ITALIANO. SE NON VOLETE VOTARE UN PARTITO DI DESTRA COME 2FRATELL9I D'iTALIA" ALLORA FATE FRUTTARE IL VS. VOTO A QUEI NUOVI PARTITI CHE SI SONO OPPOSTI AL VERGOGNOSO OBBLIGO VACCINALE E GREEN PASS. TIPO "ITAL EXIT" ED ANCORA "ITALIA". CHI NON VA A VOTARE ABBANDONA LA BATTAGLIA ED E' DA CONSIDERARE UN DISERTORE... NON DOBBIAMO FAR VINCERE LE SINISTRE ED I CINQUE STELLE PERCHE' CON I GOVERNI CONTE 2 E DRAGHI HANNO INTACCATO IL TESSUTO SOCIALE ED ECONOMICO DEL PAESE... SE VINCESSE LA SINISTRA SAREMO RASI AL SUOLO COME PAESE... IN NOME DELLA UE E DELLE ELITES FINAZNIARIE. FORZA E CORAGGIO DOBBIAMO RINVERDIRE LA VITTORIA DEL 18 APRILE 1948 QUANDO IL FRONTE SINISTROSO FU SCONFITTO E L'ITALIA NON SUBI' IL COMUNISMO RUSSO. ORA LE PARTI SI SONO INVERTITE UN VOTO CONTRO AL UE E CONTRO LA NATO.

Socialismo reale ha detto...

https://www.corriere.it/elezioni/22_agosto_01/tassa-successione-pd-dote-giovani-25ef5e8a-1170-11ed-987b-bc2e15ee3b43.shtml

Anonimo ha detto...


Qualche riflessione sulle esternazioni degli astensionisti in servizio permanente ed effettivo.

-- Democrazia e cristianesimo
Sono forse sono incompatibili? Se andiamo a rileggere il cap. 13 della Lettera ai Romani, quello famoso che giustifica l'autorità dello Stato in quanto autorizzata da Dio, vediamo che san Paolo (o meglio, il Signore che ispirava le sue parole) non mostra preferenza per alcuna forma di governo o Stato rispetto ad un'altra. Bisogna rispettare l'Autorità, e quindi lo Stato in quanto tale, perché "disposta da Dio" per governarci. San Paolo ci esorta a rispettare le leggi, pagare le tasse, insomma a fare il nostro dovere, di sudditi o cittadini.

Storicamente, la Chiesa ha mostrato la sua preferenza per la monarchia. Diventò "religione ammessa" e poi unica religione ammessa nell'Impero Romano (313, 382). Sacerdozio e Impero furono anche teorizzati come le due uniche fonti di bene per l'umanità: nel corpo (nella società) e nello spirito (per la vita eterna).
Ma con lo Scisma Protestante, la Chiesa ha dovuto ricredersi sulla bontà (a prescindere) della monarchia e delle aristocrazie per il cristianesimo: si videro re e nobili passare all'eresia soprattutto perché guidati dal desiderio di impadronirsi delle grandi proprietà immobiliari della Chiesa (utilizzate le loro rendite anche per le vite poco evangeliche di certi prelati ma soprattutto per l'esistenza stessa della Chiesa e delle sue innumerevoli opere di bene). E dal desiderio di eliminare l'indissolubilità matrimoniale.

L'AFFERMAZIONE APODITTICA PER CUI DEMOCRAZIA E CRISTIANESIMO SONO INCOMPATIBILI È ERRATA.
Il concetto giusto è il seguente: nessuna forma di governo è a priori incompatibile con il Cristianesimo (il quale cercherà di rendere ogni forma il più possibile conforme ai principi del Cristianesimo).

Con forma di governo si intende quella della tripartizione classica, per quanto in parte astratta (perché ogni forma reale è mista - Arist.): monarchia, aristocrazia, democrazia. Ma l'incompatibilità con il cristianesimo non è facilmente determinabile a priori: l'impero romano sembrava all'inizio incompatibile e poi non divenne cristiano ed anzi l'impero cristiano per eccellenza?
Quindi: piano con le sentenze.
Nel caso dell'Italia, si deve stabilire quale forma di democrazia (questa oggi abbiamo) sia compatibile con il cattolicesimo. Certo, non quella attuale, atea, ugualitaria, di massa etc.
PP

Da La Verità ha detto...

La sondaggista Ghisleri: «Centrodestra sempre avanti, le polemiche su fascismo e Russia non spostano voti, la gente chiede proposte concrete. Il problema dei partiti, tutti, è convincere più persone possibile ad andare alle urne»

Viva Cristo Re! ha detto...

Andare a votare e annullare la scheda significa pur sempre onorare il Sistema, per il quale una massiccia astensione è una catastrofe.
I partiti sono caduti in totale discredito, hanno beffato gli italiani tanto quanto hanno potuto, il Sistema democratico parlamentare è marcio e per sopravvivere deve suonare continuamente il vecchio disco del fascismo. La farsa deve finire. Il teatrino deve chiudere i battenti per sempre.
Viva Cristo Re!

Anonimo ha detto...


-- Chi invita alla ribellione armata contro il sistema, alla maniera dei Cristeros messicani degli anni venti del XX secolo, non si rende conto di quello che dice.

Innanzitutto perché nel Messico di allora c'erano masse rurali molto religiose, guidate da preti a loro volta pieni di fede, forse un po' fanatici, ma giustificati nel loro estremismo dalla persecuzione messa in atto dal governo laico messicano, ferocemente anticlericale, che aveva messo la Chiesa nell'impossibilità di attuare la sua missione e quasi di esistere, con una serie di crudeli leggi. C'era inoltre una questione agraria, causa di gravi problemi sociali.
In Italia oggi non abbiamo nulla di tutto questo, voglio dire condizioni socio-economiche che forniscano motivo di rivolta armata. E non abbiamo un clero pieno di fede e desideroso di combattere per essa. Al contrario, sappiamo tutti in che condizioni è il clero, con i suoi vertici impegnatissimi a sostenere la decadente democrazia di massa attuale. La Gerarchia cattolica attuale è diventata acquiscente (ufficialmente) ai nemici di Cristo, di tutti i tipi.

Pertanto, nella situazione attuale, non si vedono altre possibilità di riscatto al di fuori di quelle LIMITATE offerte dal sistema parlamentare vigente ossia da un VOTO che premi l'unica forza, per quanto imperfetta, capace di opporsi su punti vitali alla degenerazione imperante.
Questa forza è il CD. Piaccia o meno.
Gli astensionisti non si rendono conto di un altro aspetto della questione. A volte cambiamenti notevoli sono cominciati in sordina. SE il CD conquistasse, si fa per dire, una valanga di voti, se avesse una maggioranza schiacciante, allora potrebbe cominciare ad introdurre cambiamenti costituzionali veramente rivoluzionari, pur non previsti nel suo programma elettorrale: p.e. introdurre nella Cost. il principio che il matrimonio è solo tra l'uomo e la donna, biologicamente determinati dalla natura.
Insomma, usciamo dagli schemi e facciamo lavorare il cervello il più possibile. E bando ai risentimenti, alla cultura del rancore.
PP

Anonimo ha detto...

CI DANNO UN ALTRO MESE DI TREGUA
Vista la rapida escalation che glli eventi stavano avendo tra ieri sera e stanotte, il Governo fantoccio di Pristina, capitale del Kosovo (leggi NATO-USA), ha rinviato di un mese l'entrata in vigore dell'iniqua legge sui documenti di circolazione per i cittadini di origine serba (targhe e carte d'identità).
Si ricordi che il Kosovo è serbo come l'Umbria è italiana, ma la prepotenza dei mondialisti USA ha stuprato la Storia creando uno staterello fantoccio nei Balcani come strumento di destabilizzazione da usare quando serve.
A ogni giorno basti la sua pena. Per oggi il rischio di escalation militare, per via della storica alleanza spirituale tra Russia e Serbia, è scongiurato.

Anonimo ha detto...

"i consigli pastorali con cui Mons.Viganò ha gettato un salvagente al popolo italiano"

Che esagerazione! Ha fornito il suo modesto contributo. Nulla di più.

Anonimo ha detto...

Nella coalizione Italia sovrana e popolare, in primis, ci sono i comunisti di Rizzo, non dimentichiamolo

Anonimo ha detto...

Invece di menare il can per l'aria, ci dica chiaramente TRE COSE:

1 la posizione del cdx sui sieri genici sperimentali,
2 la posizione del cdx sul green pass,
3 la posizione del cdx sull'invio di armi in Ucraina.

La gente non è scema.


Pio IX ha detto...

Proposizione LXXX del Sillabo condannata da Pio IX, autentico Vicario di Cristo:

Romanus Pontifex potest ac debet cum progressu, cum liberalismo et cum recenti civilitate sese reconciliare et componere.
Alloc. Iamdudum cernimus, 18 martii 1861.

Il Romano Pontefice può e deve col progresso, col liberalismo e con la moderna civiltà venire a patti e conciliazione.
Alloc. Iamdudum cernimus, 18 marzo 1861

Anonimo ha detto...

Il non voto è una tentazione diabolica.Gli ex comunisti votano sempre e votano sempre tutti.Basta guardare quello che succede ai ballottaggi per le elezioni amministrative.Se non si battono al primo turno vincono loro al 90%.Anche quando al primo turno i loro avversari hanno preso il doppio dei loro voti .Non date retta a chi vi dice di non votare ,già contiamo poco,se non conteremo niente.

Anonimo ha detto...

La corruzione morale dei media ha raggiunto livelli incredibili e spaventosi .A poche ore di distanza sono avvenuti in Italia , due gravi fatti di sangue,due omicidi .
1)A Civitanova Marche un nigeriano è stato ucciso per strada , a mani nude da un italiano per futili motivi dopo un diverbio.
2)A Monteforte Irpino un nigeriano ospite della locale Caritas,dopo aver picchialo il responsabile della struttura che lo ospitava ,ha ucciso a martellate un commerciante cinese nel suo negozio, e ferito in modo gravissimo un cittadino bulgaro che cercava di fermarlo.Solo l'intervento di alcuni meccanici ha evitato che una volta per strada l'assassino non infierisse su una passante e la sua bambina.
Questi sono i fatti.Giornali e le televisioni parlano tutte all'unisono del primo episodio mentre del secondo non ne parla nessuno.Come si può essere tanto servi e falsi ?

Anonimo ha detto...

La campagna elettorale francese è stata uno scontro fra visioni del mondo e ci si è divisi sulle grandi questioni ideologiche e strategiche che percorrono l’Occidente e ne decidono il futuro (Islam, immigrazione, deindustrializzazione e declino economico, demografia, società liquida, Cina…). In Italia c’è solo questa patetica corsa alle nomine e agli accaparramenti, un tripudio di veline su sigle e nomi inesistenti, plebei culturali, istupiditi elettorali, generoni romani, lagnosi che non falliscono mai riclicandosi sempre e fanzine sugli sculettamenti uninominali, uno spietato vuoto e conformismo nascosti dietro la frivola vivacità estiva di un paese in cui tutti cambiano per non cambiare mai. La decadenza italiana è totale e comica. Pensarla è ormai da capogiro. Il partito dell’astensione ha le sue ragioni…

Anonimo ha detto...

L’UDC E L’APPELLO DEL PRESIDENTE DELLA CEI, CARDINALE ZUPPI IN VISTA DELLE ELEZIONI
Di Wojtek Pankiewicz, Responsabile Nazionale Cultura Udc

In una lunga e articolata dichiarazione, che ho letto il 22 luglio su www.acistampa.com , il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, rinnova un appello alla responsabilità individuale e collettiva in vista del prossimo appuntamento elettorale.
"In questo momento così decisivo e pieno di rischi per l’Italia e l’Europa – scrive tra l’altro il Cardinale - desidero rinnovare il forte appello alla responsabilità individuale e collettiva per affrontare la prossima scadenza elettorale. L’indispensabile interesse superiore impone di mettere da parte quelli personali o individuali, per affrancare la politica da tatticismi ormai, peraltro, incomprensibili e rischiosi per tutti".
Il presidente CEI sottolinea che "dobbiamo pensare alla sofferenza delle persone e garantire risposte serie, non ideologiche o ingannevoli, che indichino anche, se necessario, sacrifici, ma diano sicurezza e motivi di speranza".
L’Udc profonde da sempre un impegno speciale per la promozione della cultura politica del popolarismo, dato che consideriamo una necessità, per il bene nel nostro Paese, una presenza dei cattolici, nel sociale e nel politico, limpida, coerente, coraggiosa.
Una cultura cristianamente ispirata al servizio dell‘Italia e dell’Europa, per il bene comune, sull’esempio del pensiero e dell’azione del beato Giuseppe Toniolo, del beato don Luigi Sturzo, di Alcide De Gasperi. Il nostro attuale particolare impegno culturale è teso proprio a dare sempre di più un contributo significativo per dimostrare e diffondere l’attualità del loro pensiero e del valore della cultura cristiana come realtà fondamentale e costruttiva della vita buona della comunità. Con iniziative ed interventi concreti mettiamo sempre in evidenza come oggi la cultura d’ispirazione cristiana possa essere motore di un cambiamento autentico.
L’Udc dunque scende in campo con il proprio simbolo, le proprie liste, le proprie idee, le sue posizioni valoriali e programmatiche per cercare di promuovere concretamente la buona politica, quella orientata alla costruzione del bene comune.
Lo afferma in una nota, Wojtek Pankiewicz, Responsabile Nazionale Cultura Udc.

Anonimo ha detto...

...segue
Basti pensare in primis ai continui interventi per i giovani, per il lavoro, per la giustizia sociale e per la difesa della vita da parte del segretario nazionale, on. Lorenzo Cesa e le continue innumerevoli proposte concrete fattibili e sostenibili per la famiglia, per i disabili, per tutti i fragili, e per la tutela e la cura della vita in ogni sua fase, da parte della senatrice Paola Binetti.
Siamo perfettamente consapevoli che “La Chiesa, in ragione del suo ufficio e della sua competenza, in nessuna maniera si confonde con la comunità politica e non è legata ad alcun sistema politico” (GS, 76). L’affermazione conciliare esclude opportunamente qualsiasi collateralismo fra comunità cristiana e partiti politici.
Il 22 luglio, abbiamo anche registrato con viva gioia l’annuncio del nostro segretario nazionale on. Lorenzo Cesa che l'Udc sarà presente con proprie liste e con il simbolo dello scudo crociato in tutti i collegi. Evviva ! Siamo noi gli eredi di un simbolo e di una cultura politica, quella del popolarismo, che hanno consentito di ricostruire l’Italia, dalle rovine della guerra, economicamente e civilmente e che ancora oggi possono consentirci di elaborare una nuova piattaforma politico-programmatica che si prenda seriamente in carico la “trasformazione” di cui il Paese ha urgente bisogno.
Ringraziamo quindi il Cardinale Zuppi per il suo accorato ed elevato messaggio e riteniamo nostro dovere rispondere. Così con deferenza diciamo che noi Udc riteniamo di essere in perfetta sintonia con quanto egli ha auspicato e, dirò di più, riteniamo pure, lo diciamo con umiltà, ma con vigore, la nostra presenza e la nostra azione particolarmente preziose, considerato che ci sono diverse forze politiche che portano avanti in modo aggressivo una cultura di morte (eutanasia, droga, gender e altro ancora) e un finanziarismo esasperato che persegue solo gli interessi delle elite e dei poteri forti e no di certo del popolo, con la finanza separata dall’economia, dal lavoro, dalla produzione di beni, proprio come nel 1986, l’allora Cardinale Ratzinger aveva “profetizzato”.
Giorgio La Pira disse : “I profeti del nostro tempo sono coloro che hanno protestato contro lo schiacciamento dell'uomo sotto il peso delle leggi economiche e degli apparati tecnici, che hanno rifiutato queste fatalità".

Da La Verità ha detto...

Il filosofo Oncone: «Non puoi chiedere voti ai partiti mentre contrasti quello che propongono. Il premier ha cercato lo scontro e l’ha trovato. Come la sinistra pensa da sempre, anche per lui il popolo ha torto e va rieducato».

Ecco cos'è la sinistra ha detto...

Gad Lerner che fa gli auguri ad Adriano Sofri per i suoi 80 anni «vissuti dalla parte giusta», onestamente, dice una cosa vera. Quella che dopo fiumi di odio politico - i «fascisti rossi», li chiamava già De Gasperi, evoluti decenni dopo ad antiberlusconiani, non senza falangi e parentesi terroristiche - quella parte, dicevo, se oggi riesce ancora a moraleggiare, ecco, è senza dubbio la «parte giusta». Però un'alternativa esiste, e ve la consiglio.
È stare fieramente dalla parte sbagliata.

Anonimo ha detto...

Francesco Agnoli
1999, bombardamenti Nato in Serbia ( la guerra di Clinton e Biden)

Anche un altro principe della Chiesa americana, il cardinale arcivescovo di New York John J. O’Connor, è tornato a esporre la dottrina della guerra giusta così come è definita nel Catechismo della Chiesa cattolica, per far risaltare che tale dottrina non può essere strumentalizzata per giustificare l’intervento alleato in Serbia. Lo ha fatto in un intervento sul settimanale diocesano Catholic New York del 29 aprile. Pur riconoscendo la necessità di fermare anche con la forza le brutalità che si stavano compiendo in Kosovo, O’Connor mette in questione i metodi attuati nell’intervento: «Per me è difficile rispondere alla domanda se uno di questi argomenti (le “ragioni” dell’intervento) o anche tutti essi presi nel loro complesso, possano spiegare in maniera soddisfacente perché noi sembriamo impegnati a distruggere un Paese. I bombardamenti in cui siamo impegnati si accordano al criterio per cui “l’uso delle armi non deve produrre mali e disordini maggiori di quelli che devono essere eliminati”? Rispondono al criterio secondo cui “ci devono essere serie prospettive di successo?” […]. Possiamo dire onestamente che il tipo di bombardamenti in cui siamo evidentemente impegnati include solo attacchi chirurgici, senza serio pericolo di distruzione indiscriminata, che implichi la morte di esseri umani innocenti?». L’arcivescovo di New York, che conosce bene la vita militare, avendo passato 27 anni in servizio militare attivo, divenendo ammiraglio di marina, aggiunge: «Io posso solo sperare e pregare che il governo degli Stati Uniti e dei Paesi della Nato stiano seriamente ponendosi queste domande. È forse sufficiente dire a tutto il mondo “fidatevi di noi”? È adeguato dire “abbiate pazienza, vi promettiamo che i bombardamenti avranno effetto se noi li continuiamo per un periodo abbastanza lungo”? Possono forse gli “effetti collaterali” essere liquidati con una semplice richiesta di scuse, o come una conseguenza necessaria dell’uso della forza armata?». Anche nella sua omelia della messa di domenica 30 maggio il cardinale O’Connor è tornato sull’argomento, ribadendo che «è estremamente difficile, se non impossibile, giustificare il modo in cui viene condotta questa guerra».

Pubblicato su 30 giorni, rivista diretta da Giulio Andreotti

Anonimo ha detto...

Lorenzo Coperchione
Andreotti era atlantista ma con la dignità di tutelare l'autonomia italiana, come Craxi. Una volta l'Italia aveva una politica autonoma verso il mondo arabo-islamico, i paesi postcoloniali, e perfino l'URSS. Solo che per perseguire queste politiche servono uomini di spessore.
E oltretutto era atlantista quando dall'altra parte c'era un impero armato fino ai denti le cui truppe non stavano a Donetsk e Lugansk ma a Berlino e Budapest

Anonimo ha detto...

Gli astenuti saranno pochi, ma stravincerà il centro sinistra. I nuovi partitini, che non conosce nessuno, avranno risultati modestissimi. Non è il caso di inquietarsi, centrosinistra e centrodestra sono identici, la contrapposizione è una finzione.
Tutto proseguirà come prima, però questa volta ci sarà la piena legittimazione popolare. Queste elezioni sono state volute da tutti i partiti proprio in vista dei venturi cambiamenti epocali, che necessitano appunto della sanzione popolare. Prepariamoci innanzitutto al ritiro del denaro contante. Non siate così ingenui da credere che i miliardari che governano il mondo depongano le armi e spariscano per via di queste elezioni. Con la benedizione di Bergoglio e Zuppi il great reset e il nuovo ordine mondiale trionferanno, come del resto è previsto dalle Sacre Scritture. Astana sarà una tappa importantissima del trionfo del mondialismo.
Bisognava pensarci prima e non rinnegare la propria identità per compiacere la sinistra liberista e marxista. Il vergognoso imperdonabile processo di allineamento non è incominciato a Fiuggi con Alleanza Nazionale, ma molto prima, anche se il tradimento di Fiuggi è stato deleterio per la destra.

Anonimo ha detto...

Il caso di Civitanova. Pare l'assassino sia matto al 100%, se non fosse per la legge Basaglia, voluta dalle sinistre, starebbe in manicomio. Certo i manicomi sotto il regime democristiano erano disumani. Se l'assassino fosse un immigrato, tutti i sinistri a dire è un povero matto, invece dato è italiano, in zona amministrata dal CDX e siamo sotto elezioni, diventa il mostro razzista e il CDX per difendersi si accoda. Strumentalizzazione da ambo le parti. Il povero ambulante pare sia stato troppo insistente, pare abbia afferrato la donna che era con l'assassino per un braccio e lei si sia dovuta divincolare. Trattasi credo di reato di molestie, non si può fare. Ovviamente la reazione sproporzionata del matto, è inaccettabile. Riguardo al mancato intervento dei presenti, bisognerà valutare chi fossero, difficile pretendere che la moldava 28enne (che ha fatto il video, utile per le indagini) potesse intervenire contro l'energumeno. Gli altri non so chi fossero, come se i soccorsi siano stati fulminei o meno.

Anonimo ha detto...


I disfattisti per il non-voto credono che non andando a votare si farà crollare il sistema.

Si farà crollare l'Italia, non il sistema. Il "sistema" resisterà alla grande, con una maggioranza di governo di Centro sinistra. Avremo la legge Zan, lo ius soli, più Africa, più Islam, predominio delle magistrature d'assalto, etc etc Più Bergoglio, ossia ancora maggiore invadenza della Chiesa "conciliare" nei confronti della politica italiana. L'Italia ridotta a provincia afro-mussulmana della c.d. Unione Europea, con élites che continueranno a godere dei loro vantaggi in quanto collegate ai padroni della finanza e politia globalizzata (sempre che la guerra in Ucraina non sparigli tutto, ma questa non è una incognita sulla quale si possa contare).

Per chi vota: è conveniente votare per le piccole formazioni c.d. "emergenti"? Se questo voto è l'ultima spiaggia per noi italiani allora non è conveniente perché porterebbe ad una pericolosa dispersione del voto. Si rischia di dare il proprio voto ad una miriade di formazioni che non riuscirebbero nemmeno ad entrare in Parlamento. Voti perduti, buttati.
PP

Anonimo ha detto...

Personalmente voto cdx, ma non voto lady Aspen per le sue posizioni troppo belliche, per l'appoggio deciso all"invio delle armi che pagheremo noi... è stata poi troppo debole all'opposizione (che si è rivelata solo opp. elettorale), per niente convincente. Non mi fido di atteggiamenti troppo calcolatori

Anonimo ha detto...

1 agosto 2022 14:30

Lo so,lo so! E so anche, per averli visti con i miei occhi due o tre anni or sono, che questi comunisti con le bandiere rosse, durante una loro manifestazione in una grande città italiana davanti al più grande ospedale cittadino, erano minimo dieci, massimo quindici. E' una evangelizzazione che può essere tentata dall'interno di 'Italia Sovrana e popolare', anche solo con un esempio da 6+. No?

Silente ha detto...

Ho militato nel "vecchio" MSI. Ho scribacchiato per anni su molti giornaletti d'area e sproloquiato da una radio di Destra. Negli ultimi periodi, finché il mio stomaco ha retto, ho votato Fratelli d'Italia. Ma ora, con il suo disprezzo verso i cosiddetti “nostalgici”, con il suo aggregarsi a “Conservatori e Riformisti” (“Riformisti”?) che nulla hanno a che fare con la tradizione della vera Destra, con il suo tradimento di quel simbolo che pure fiammeggia ancora nell’emblema di Fratelli d’Italia, con i suoi recenti insulti a Orban, con il suo sottomesso appecorarsi all’atlantismo e all’americanismo, la Meloni almeno un voto lo ha perso: il mio. Cosa voterò? Non lo so, vedremo chi riuscirà a superare le tagliole della raccolta di firme volute dal regime.
Silente

IMMOBILIS TRANQUILLITAS ANIMI ha detto...

Una forte ATARASSIA (o APATIA o ADIAFORIA) ci sarà di supremo aiuto per non cadere vittime del circo elettorale.
Cassiano: IMMOBILIS TRANQUILLITAS ANIMI.

Anonimo ha detto...

I carlisti (tradizionalisti cattolici e monarchici) in Spagna non partecipano sistematicamente alle elezioni di qualsiasi livello da anni. Motivo? Semplicemente non si rendono complici dell'appoggio ad un sistema anticristiano e liberale (in una monarchia dinasticamente non legittima) che hanno combattuto sui campi di battaglia in ben 4 guerre civili (e col pieno sostegno della Chiesa di allora). Si chiede troppo a queste latitudini nel dimostrarsi altrettanto coerenti? Ricordiamoci che il perseverare nell'errore è cosa diabolica.

Anonimo ha detto...



- Ma i critici di FdI l'hanno letto il programma elettorale del partito?
Si trova in rete un programma "sfogliabile".
Secondo me non l'hanno letto, altrimenti non direbbero certe cose.

- Circa i Carlisti. La quarta guerra civile, quale sarebbe stata? So che nell'Ottocento ce ne furono tre, tutte perse, se non erro.
La Quarta è, credo, la Guerra di Spagna del 1936-1939. Ma non fu contro la monarchia alfonsina o liberale, da loro considerata illegittima, monarchia caduta nel 1931, data di inizio dei disordini in Ispagna. Fu contro la II Repubblica Spagnola, la Spagna Rossa dominata prima dai sanguinari e anticristiani anarchici, quelli che distruggevano le chiese e ammazzavano preti e suore, e poi dai comunisti, nella fase finale della guerra. Entrambi contro la famiglia e al religione, già propagatori della Rivoluzione Sessuale (libero amore, libero aborto, etc).
Questa "quarta guerra" era diversa dalle precedenti, rientrava nella Crociata per difendere la Spagna cattolica dall'annientamento. I carlisti furono aiutati nel 1934 da Mussolini, una loro delegazione si era recata a Roma in segreto sollecitando aiuti finanziari, che ebbe in misura limitata. Nella Guerra di Spagna, i Carlisti, in gran parte Navarresi, combatterono fianco a fianco alle Camice Nere nella brillante campagna che portò alla riconquista dei Paesi Baschi. Al contrario di quanto sostengono certi Carlisti odierni, tra fascismo e cattolicesimo, tra fascismo e tradizione cattolica non ci fu affatto incompatibilità, sui campi di battaglia.
Ora, al posto del fascismo abbiamo partiti patriottici leali alla democrazia parlamentare ma uniti dall'intenzione di salvare l'Italia: bisogna unire di nuovo le forze per una battaglia decisiva contro un nemico che, a ben vedere, è sempre lo stesso, nonostante le sue mutate forme: una battaglia politica che bisogna vincere, in un momento storico drammatico come questo, oscurato anche da gravi minacce di guerra.
PP

Anonimo ha detto...


# L'atarassia completa, l'immobilità assoluta dell'animo e dell'intelletto caratterizza anche l'idiota più completo.
O no?

Anonimo ha detto...

I gloriosi carlisti di una volta ,votavano se c'era da votare ,e sparavano quando c'era da sparare.Adesso anche in Navarra contano poco o niente ,anzi al potere ci sono i socialisti,peggiori del PD ,ed è tutto dire.Bisogna votare per non condannarsi all'irrilevanza.

Anonimo ha detto...

I programmi elettorali sono meri specchietti per le allodole dall'alba dei tempi, tanto più mi verrebbe da dire quando i presunti "patrioti" a cui fa riferimento sono gli stessi che non hanno mosso un dito quando milioni di cittadini venivano privati manu militari dei loro diritti dal gerarca eurocrate al governo (ed anzi lo criticava per mancanza di organizzazione ed efficienza nella sua campagna di inoculazioni).
Sono gli stessi che stanno andando in TV quotidianamente a fare voti di fedeltà cieca ed assoluta nella santità della guerra in ucraina contro il mostro russo.
Sono gli stessi che una volta criticava o l'egemonia dei mercati sulla politica e ora fanno pubbliche letterine di allineamento ai desiderata di Bruxelles e Francoforte (BCE) per "rassicurare i mercati della nostra affidabilità" (cit.da telegiornale di ieri sera).
Sono quelli che "la legge 194 va bene così non si può pensare di copiare quanto fatto negli USA contro l'aborto".
Sono quelli che silurato (cronaca di pochi anno orsono) i dirigenti che fanno delle battute innocenti sui sodomiti.

Solo in un volo pindarici di portata epocale si può pensare di accostare questi liberali con sfumatura patriottarda-risorgimentale a quello che era la Falange in Spagna.

Anonimo ha detto...

Il minestrone su fa con la verdura che si ha.Inutile pensare al passato ,adesso si possono solo limitare i danni.

Anonimo ha detto...

Concordo interamente. E mi piace di ricordare due opere eccellenti:

- Arnaud Imatz: José Antonio. La Phalange Espagnole et le national-syndicalisme, Godefroy de Bouillon, Paris, 2000, pp. 600

-Adolfo Munoz Alonso: Un pensatore per un popolo, Volpe Editore, 1972, pp. 378

Anonimo ha detto...


# Accostamenti sbagliati con la Falange spagnola. Non facciamo confusione.

Intanto si parlava di Carlisti e non di Falangisti, due entità politiche alquanto diverse tra loro, che si trovarono alleate nella lotta contro la Spagna anticristiana. I Falangisti si ispiravano al fascismo italiano, i Carlisti alla monarchia tradizionale spagnola, quella della società supposta "organica". In quanto (autoproclamatosi) difensore della civiltà cristiana contro i Rossi, Mussolini trovava naturale appoggiare i Carlisti, anche se poteva avere scarsa simpatia per la loro concezione della società, del tutto antimoderna.
Non possiamo certo chiamare il CD una coalizione fascista. NOn lo è. È una coalizione di partiti che possiamo definire "patriottici" in contrapposizione al Centro Sinistra. Il paragone col passato è partito dalle dichiarazioni dell'anonimo carlista, alle quali si replicava che i Carlisti combatterono spalla a spalla con le Camice Nere nella riconquista dei Paesi Baschi, senza problemi, anzi. Il fascismo era uno Stato cattolico e ci teneva ad esserlo. Certo, alla sua maniera, con il suo culto bellicoso della Nazione e il partito unico. L'alleanza tra il tradizionalismo carlista e la Destra di origine laica ed anzi rivoluzionaria come il fascismo fu storicamente possibile (anche perché il fascismo si modificò rispetto alle sue origini soreliane e socialiste, pur senza mai rinnegarle mai del tutto, sanò la frattura che il Risorgimento aveva aperto con la Chiesa, favorì la rinascita dei valori cattolici nella società).


Ora, nell'Italia di oggi, le forze di Destra sono quelle del CD attuale, questo passa il Convento. Le formazioni politiche tradizionaliste, se vogliono impedire la vittoria definitiva e letale del CS, devono allearsi a queste forze, con tutti i loro limiti, o comunque votare per loro, senza disperdere voti. Non c'è scelta.
A causa dell'enorme debito dubblico la libertà d'azione di ogni governo italiano è assai limitata. Per questo bisogna rassicurare i mercati internazionali.
Più che agli errori, sia veri che presunti, del passato, io guarderei ai programmi elettorali e cercherei di organizzare un'opinione pubblica che spinga sui punti di questi programmi più vicini ai valori cattolici.
La politica del rancore porta solo disastri.
PP

Anonimo ha detto...

Per chi vota: è conveniente votare per le piccole formazioni c.d. "emergenti"? Se questo voto è l'ultima spiaggia per noi italiani allora non è conveniente perché porterebbe ad una pericolosa dispersione del voto.
Siamo proprio certi di tale esito?
Se tutti la pensano in questi termini, queste formazioni si ritrovano condannate all'irrilevanza e si consente ai "discutibili" di vivere di rendita, appellandosi al fatto che sono gli unici che, almeno, un po' di (finto) freno lo riescono anche a fare a" a legge Zan, lo ius soli, più Africa, più Islam, predominio delle magistrature d'assalto, etc etc Più Bergoglio, ossia ancora maggiore invadenza della Chiesa "conciliare" nei confronti della politica italiana. L'Italia ridotta a provincia afro-mussulmana della c.d. Unione Europea, con élites che continueranno a godere dei loro vantaggi in quanto collegate ai padroni della finanza e politia globalizzata" . E' UN DEJA VU.
La DC e il MSI, sulla base "se non votate per noi, i Rossi chissà che faranno", sono vissuti di rendita per decenni. Intanto i rossi hanno lavorato lo stesso .

Anonimo ha detto...

E quindi dovrei votare Meloni pro vaccino e pro guerra???? Se il dissenso preferisce dividersi per dissolvere il voto dovrei votare gente che non mi rappresenta? Se non voto non possono pretendere che siano miei rappresentanti. Non lo sono. E se in tanti non votano il messaggio diventa chiaro: non vi vogliamo.

Anonimo ha detto...

Dopo aver letto le interviste della Meloni e di un suo uomo sull'idea di governo che hanno ho rafforzato l'intenzione di non votarla. Non credo sia giusto scegliere di non candidare come ministri quelli del suo partito, per paura che possano essere indagati oppure di considerare un premier che appartenga alle due forze politiche alleate per non bruciarsi lei. Inoltre l'idea di pescare ministri tra i competenti somiglia molto ad un governo tecnico.. Ci sarebbe nella lista anche Starace che, come la Meloni, appartiene ad Aspen Institute, e questa la dice lunga sul suo grado di appartenenza

Silente ha detto...

Io non potrò mai, mai, mai, votare un partito antifascista, e Fratelli d'Italia tale si è dichiarato. Meloni è antifascista? Che differenza con Letta? Antifascista entrambi. Io non potrò mai votare un partito atlantista e filo americano e FdI tale si è dichiarato. Ricordo che il primo MSI, quello pre-micheliniano, fu ferocemente antiatlantico. Votare per FdI significherebbe, per me, votare contro la mia storia, la mia memoria, la mia cultura.
Silente


Anonimo ha detto...


Chiamare Meloni Lady Aspen significa non avere il senso del ridicolo.

Anonimo ha detto...


# Silente
E chi la obbliga? Ma qui non si tratta tanto di essere coerenti con la propria storia quanto di fare il bene dell'Italia, anche a prescindere dalle nostre vedute personali, se del caso.
Il MSI comunque era un partito fortemente "atlantista", anche per via del suo anticomunismo. Per l'Italia non c'era alternativa all'adesione all'Alleanza Atlantica.
Non so cosa abbia detto Meloni sul fascismo e, per la verità, mi interessa relativamente. In ogni caso, se solo accenna ad un giudizio obbiettivo sul fascismo la crocifiggono. Il clima mediatico, di perfetta malafede, è questo.
Già la attaccano ferocemente, anche all'estero, per il solo fatto di aver militato nel MSI.
In questa situazione, vogliamo pretendere che dia sul fascismo un giudizio equo, da storico super partes, alla maniera di De Felice?

# Intanto i Rossi hanno lavorato lo stesso.
Certo ma non semplifichiamo. Nel 1948 il voto alla DC, su cui confluirono tanti ex fascisti e monarchici, ha salvato l'Italia dal diventare uno Stato comunista. Oggi ci troviamo in una situazione simile, ma ben più difficile, visto che c'è stato di mezzo il tradimento della Chiesa cattolica, a partire dal Concilio; oggi complice la Chiesa del sistema anticristiano che ci opprime.

Le forze nuove emerse dopo il crollo della c.d. Prima Repubblica (FI, Lega, ex MSI) bloccarono di nuovo l'avanzata di comunisti e affini ma poi entrarono in crisi per via dei contrasti interni e per gli errori di capi come Fini, che non avrebbe mai dovuto confluire in FI. Il CD di allora subiva la contraddizione fra il leghismo secessionista di Bossi e la vocazione unitaria di All Naz, le liti tra Bossi e Fini erano continue, per chi se ne vuole ricordare. Poi si inserirono altri fattori. La contraddizione serpeggia anche oggi, al fondo per motivi simili, e la coalizione resta poco compatta, almeno in relazione a certi valori. Ma una sua vittoria comunque bloccherebbe la deriva etica in corso, aiuterebbe la piccola impresa, se ampia potrebbe portare alla riforma della giustizia, etc. C'è il macigno della guerra ucraina, nel cui ambito i margini di manovra sono miseri ma sui quali si deve comunque cercare di lavorare, anche già dal programma elettorale: il CD dovrebbe chiedere la fissazione di un fine realistico alla guerra.

Alternative? I piccoli movimenti "emergenti"? Attenzione, i (post)comunisti sono sempre stati maestri nell'organizzare formazioni di disturbo.
Astenersi in massa?
A chi ha una formazione culturale di un certo tipo, ricordo questi versi di Ezra Pound, nei Canti Pisani:
"Ma avere fatto in luogo di non avere fatto/ Questa non è vanità [...]
Qui l'errore è in ciò che non si è fatto/ Nella diffidenza che fece esitare".
PP

Anonimo ha detto...

La "strategia astensionista" non è una strategia, è una resa.

Anonimo ha detto...

C'è un problema di fondo nel continuare a illudersi nell'anno del Signore 2022 che ci sia una qualsiasi differenza sostanziale a livello di difesa della morale ed etica tra cdx e csx. La mera differenza è di qualche anno di elaborazione, i conservatori conservano la Rivoluzione e null'altro.
Poi se si pensa di poter salvare l'Italia votando questa feccia si è liberi di farlo, giocare coi balocchi non ha mai ucciso nessuno.

Anonimo ha detto...

«Dio, Patria e famiglia non è uno slogan politico ma il più bel manifesto d’amore che attraversa i secoli. Affonda le sue radici nel “pro Aris et Focis” di Cicerone: “l’altare e il focolare” che da sempre fondano la civiltà occidentale»

Anonimo ha detto...

Il popolo non elegge chi lo cura, ma chi lo droga.

Oggi a partecipare, si finisce per essere complici.

Nicolás Gómez Davila

"Avv. T. SOLIGNANI" ha detto...

Mi scrivono molte persone in privato per chiedermi di votare e far votare per il centrodestra, che votare per uno dei piccoli partiti alternativi potrebbe causare dispersione e che è meglio un centrodestra che lascia a desiderare di un esito diverso a favore del centro o della sinistra.
É un atteggiamento, é un'opinione che comprendo e rispetto, e che ha persino un suo senso e una sua ragionevolezza, ma, a parte le svariate considerazioni che si potrebbero fare a riguardo, a partire dalla vera natura di centrodestra di partiti come la Lega e FdI, non posso in alcun modo votare né un partito né una persona che siede nel Parlamento attuale.
Accetto piuttosto volentieri che il mio voto vada disperso, ma non lo darò mai a questa classe politica e consiglierò sempre a tutti parimenti di non darne.
Il perché lo spiego subito.
Sai come ho trascorso il mio ultimo anno di vita professionale?
L'ho speso trovandomi di fronte almeno tre o quattro persone al giorno letteralmente violentate nel corpo e nello spirito dal governo e dall'intera classe politica italiana che lo ha sostenuto.
Buttando il sangue tutti i giorni per più volte al giorno per cercare di aiutare quelle persone, aprire loro un po' di luce, di speranza, di alternativa, trovando, solo nei casi più fortunati, una soluzione.
Ho davanti agli occhi e nella mente e nel cuore ognuno di loro: sanitari, operai, insegnanti, impiegati, genitori, ragazzini, vaccinati pentiti, persone con disabilità gravi che i medici non volevano esentare.
Se votassi anche solo uno di coloro che hanno firmato e/o tollerato la normativa psichiatrica su lockdown, greenpass e obblighi vaccinali vari non potrei più guardarmi allo specchio per il resto dei miei giorni.
Tu la realtà politica e sociale spesso la contempli dal tuo salotto attraverso la tivvù o il cellulare; a me nell'ultimo anno é entrata in casa più volte al giorno dal lunedì al venerdì e qualche volta anche al sabato ed alla domenica.
Io da Salvini, Meloni, Letta, Conte, la Stampa, Corriere e Repubblica non compro più niente[...].
(l'eventuale condivisione é sempre gradita).

Anonimo ha detto...

Ottimo post Telegram di Cesare Sacchetti sul "conservatorismo" della Meloni.
Leggetelo!

Anonimo ha detto...


# anonimo 22:41

Lei che ha paura di sporcasi le mani con la feccia, come pensa di "salvarla l'Italia"?

Paolo Montagnese ha detto...

Chiedere il "permesso preventivo" ai vari Macron & C è un grande segno di autonomia e amor patrio !!!!!!! (peraltro, la totale submission alla banda Biden è già assodata).

Voto svuotato di di ogni significato, eterodirezione assicurata. Meloni e Letta pari sono.

Povera Italia.

De profundis.....

Paolo Montagnese


http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/flash-ndash-capito-rsquo-aria-che-tira-bruxelles-contrarissima-319526.htm 

mic ha detto...

Francamente, pur con riserve su altri fronti, non vedo niente di strano che un politico che si candidi al governo cerchi e attui contatti con i premier degli altri paesi, Francia in primis...

mic ha detto...

E non ce la vedo la Meloni a scodinzolare come altri. La politica serve anche a trovare soluzioni condivisibili. E magari si riuscisse a invertire l'andazzo di servilusmo strisciante!

Anonimo ha detto...

A parte tutto la situazione è tremenda.
Leggete questo articolo
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/02/bollette-per-lauthority-dellenergia-lautunno-sara-drammatico-per-il-gas-aumenti-senza-precedenti-e-si-rischiano-default-dei-fornitori-con-costi-a-carico-dei-clienti/6750244/

Milvia ha detto...

Votare per una candidata favorevole all'aborto è un peccato grave. Chiedere a don Curzio Nitoglia.

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente. Non dimenticherò mai di essere stato ricattato e obbligato dal governo ad iniettarmi i sieri genici sperimentali, giusto per sopravvivere. Le iniezioni sono avvenute il 7 gennaio 2022 (Reggio Emilia) e il 5 febbraio 2022 (Correggio). Per ora, esisto. Oggi, 3 agosto, è il mio compleanno.

mic ha detto...

Non credo che la Meloni sia favorevole all'aborto... solo che, realisticamente, in questo contesto è impensabile abolire la 194, che la Meloni chiede di applicare per la parte che prevede aiuti per le donne che scelgono di non abortire, totalmente oscurata!

Anonimo ha detto...

L'assoluto silenzio del centrodestra su "transumanesimo", "gender", "dirittismo" e "meticciato", nonchè il posizionamento atlantista, ne dimostra la subalternità al pensiero unico.
Il centodestra come copia moderata e insipiente della sinistra liberal.
Martino Mora

mic ha detto...

Giorgia Meloni sul gender e sul meticciato ha più volte detto come la pensa. E non credo cadrà in contraddizione. Quanto al posizionamento atlantista, ineludibile realisticamente, non la vedo completamente asservita come siamo stati fino ad oggi e, forse, potrà segnare un cambiamento di passo in termini di dignità anche se dovrebbe uscire dalla posizione di belligeranza accentuata che anche a me fa problema...

Anonimo ha detto...


Meloni è anche apertamente contro la c.d. "maternità surrogata", popolarmente nota come "utero in affitto", una pratica abominevole,
che umilia la maternità in modo incredibile.

Comunque Meloni si presenta alle elezioni alleata con il CD.
Stanno mettendo a punto i 10 punti del programma.
Serve poco accapigliarsi adesso sul "Meloni-pensiero", peraltro raccontato in maniera faziosa e deformata dai suoi detrattori.
Qui si continua a perseguitare la gente per quello che ha detto e fatto o non ha detto e non ha fatto trent'anni fa. O comunque ieri e l'altroieri.
Ha detto un'esperta (il Giornale di ieri) che le elezioni si decidono in genere gli ultimi 10 giorni di campagna elettorale. In quel lasso di tempo la metà circa degli indecisi (oggi sarebbero il 40%) si decide. Sulla loro decisione incidono anche le mosse di tipo economico dei partiti (p.e., reddito di cittadinanza etc).
Pertanto i sondaggi attuali hanno un valore relativo.
L'unica soluzione sensata per tentare di salvare il Paese resta razionalmente votare compatti per il Centrodestra.

#elezioni2022 ha detto...

Enrico Letta parla di "area Draghi" ma imbarca Fratoianni (che ha votato 5 volte la sfiducia a Draghi), e lascia fuori Matteo Renzi, che il governo Draghi lo ha fatto nascere quando il Pd twittava "Avanti con Conte".
Poi c'è Carlo Calenda, che da "mai con Di Maio" andrà con Di Maio.
Dulcis in fundo Luigi Di Maio, che da "io col partito di Bibbiano non ci voglio avere nulla a che fare" pare si faccia mettere in lista col Pd.
Ma che roba è?

Da Fb ha detto...

BARUFFE CHIOZZOTTE.
Fra gli adepti di Ancora Italia c’è un, peraltro lieve, scompiglio per il divorzio del partito col filosofo Diego Fusaro.
Personalmente, penso che il rapporto sia durato anche troppo.
Poteva avere un senso all’inizio, quando il partito era ai primi passi e ci si arrampicava a qualsiasi cosa.
Ma dopo no.
Fusaro e’ un marxista.
Già questo crea problemi, per via della schematicità del modo di pensare dei marxisti, di quel voler far rientrare tutto in meta categorie astratte.
Ma, fondamentalmente, il problema con Fusaro sta nel fatto che non si è emendato dalla visione orizzontale delle cose.
Egli, per esempio, ha una sua visione geopolitica.
Il problema non è tanto di capire se la sua visione sia migliore di altre quanto di capire che la stessa geopolitica e’ attualmente obsoleta.
L’avremo, di nuovo, quando le forze globalizzanti saranno state sconfitte con ignominia.
Ma che senso ha, oggi, ragionare per categorie geografiche?
Per Fusaro gli USA sono il Male e la Cina il bene perché si opporrebbe all’egemonia statunitense.
Ma non e’ così.
Gli USA a guida Trump hanno poco da spartire con gli USA a guida Obama, Clinton, Biden ed anche Bush.
America First e’ compatibile con Russia first come con Italy first e così via.
Fusaro non vede (rectus chiude gli occhi al riguardo) che la Cina e’ il modello cui tende lo “Occidente secondo Davos”.
Se gli USA di Biden stanno litigando con la Cina non è per il modello esistenziale e manco per l’economia reale del Paese, della quale a Davos non frega un tubo.
Stanno litigando perché i cinesi non accumulano più bond statunitensi.
Il che manda in crisi il sistema finanziario sul quale e’ fondata l’economia reale personale dei Vipsss.
Tornando ad Ancora Italia, si tratta di un partito che possiede nel DNA la visione verticale delle cose.
Dubito che Fusaro abbia capito il film con Leonardo DiCaprio, “Don’t look up”.
Ancora Italia e’ un partito di gente che cerca di alzare lo sguardo.
Di osservare chi sta in cima alla piramide.
Iniziando dal fondatore del partito, Francesco Toscano.
Che, a volerlo definire, a me sembra un moroteo.
Uno con vedute troppo larghe per poterle rinchiudere in una ideologia materialistica.

San Domenico, prega per noi! ha detto...

Tanto faranno un "governo di unità nazionale" per via delle "emergenze", il quale eseguirà punto per punto l'agenda di Davos. Tutto continuerà come prima, peggio di prima. Astana sarà la consacrazione del nuovo ordine mondiale. Altro che consacrazione al Cuore Immacolato di Maria! Quella era pura propaganda antirussa. E voi ci siete cascati!

Da Fb (Finalmente se ne sono accorti) ha detto...

Nel tramestio preelettorale, stando a Radio 24 quella di Speranza è considerata una candidatura "divisiva": che è chiaramente un eufemismo per dire "impresentabile".

Quanta ingratitudine: ha salvato la vita a milioni e milioni di italiani e i risultati si vedono ancor oggi, sono sotto gli occhi di tutti. E poi, a Draghi piaceva tanto: e se piaceva a lui, era bravo per forza.

Eppure non vogliono candidarlo, chissà perché

Anonimo ha detto...

“Speranza lasciaci in pace”, l’affondo di Frajese dalla piazza - “Speriamo di non rivederlo mai più”

https://www.radioradio.it/2022/08/speranza-lasciaci-in-pace-laffondo-di-frajese-dalla-piazza-%e2%96%b7-speriamo-di-non-rivederlo-mai-piu/

Anonimo ha detto...

Errore, ieri ha firmato un dpcm per il rientro a scuola non con la nuova ventilazione, costa troppo, bensi' con la solita apertura finestre e le immancabili mascherine, che tralaltro costano milioni, perche' le camere sono sciolte, ma il governo del drago sputa fuoco ugualmente e indisturbato.