Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 14 settembre 2022

Intervista di Paix Liturgique a Mons. Carlo Maria Viganò

In occasione della Conferenza « Agere sequitur esse » : la visione « teologica » del Great Reset – tenuta da mons. Viganò per l'edizione di quest'anno dell'Università d'estate di Civitas [qui], Paix Liturgique ha realizzato un'intervista all'arcivescovo, che riprendo di seguito. Qui l'indice degli interventi precedenti e collegati.

Intervista
di Paix Liturgique

a Mons. Carlo Maria Viganò

1 - Monseigneur, pourquoi, depuis Vatican II, la question liturgique est-elle si brûlante ? [Perché dopo il Vaticano II la questione liturgica è così scottante?]
La questione liturgica è di grande importanza perché nell’azione sacra si compendia la dottrina, la morale, la spiritualità e la disciplina del corpo ecclesiale che la compie. Così, come la Messa cattolica è espressione perfetta e coerente del Magistero cattolico, la liturgia riformata è espressione delle deviazioni conciliari, anzi essa rivela e conferma senza gli equivoci e le verbosità dei testi del Vaticano II la sua essenza eterodossa. Potremmo dire, per usare una similitudine, che nelle vene della Messa tridentina scorre il sangue sano del Vangelo, mentre in quello del nuovo rito scorre il sangue infetto dell’eresia e dello spirito del mondo.

2 - Le pape François, qui ne porte pas un grand intérêt pour la liturgie, n’a-t-il pas le mérite de soulever le vrai problème en disant que les deux formes liturgiques, l’ancienne et la nouvelle, correspondent à deux ecclésiologies ? 
[Papa Francesco, che non ha un grande interesse per la liturgia, non ha forse il merito di sollevare il vero problema dicendo che le due forme liturgiche, l'antica e la nuova, corrispondono a due ecclesiologie?]
È esattamente quello che ho appena affermato, e che prima di me hanno denunciato i Cardinali Ottaviani e Bacci nel loro Breve esame critico [qui], Mons. Lefebvre nei suoi molteplici interventi e altri Vescovi e liturgisti. Quelle che Ella ha chiamato “due forme liturgiche” di un unico rito, sono in realtà due riti, uno pienamente cattolico e uno che tace le verità cattoliche e insinua errori di matrice protestante e modernista. In questo Bergoglio ha perfettamente ragione: chi abbraccia il Vaticano II e i suoi sviluppi ereticali non può trovare quegli errori espressi nella liturgia tradizionale, che per la sua chiarezza nella professione della Fede rappresenta una condanna e una negazione della mens che ha concepito il Novus Ordo.

3 - Les documents de l’offensive contre le rite traditionnel se sont succédés depuis un an avec Traditionis custodes, Responsa de la CCD, Lettre apostolique Desiderio desideravi; peut-on considérer que la tentative a échoué et que la liturgie ancienne ne mourra pas? 
[I documenti dell'offensiva contro il rito tradizionale si sono succeduti da un anno con Traditionis custodes, Responsa della CCD, Lettera apostolica Desiderio desideravi; si può considerare che il tentativo sia fallito e che la liturgia antica non morirà?]
Il primo inganno in cui non dobbiamo cadere è l’uso eversivo degli atti di governo e di magistero. In questo caso abbiamo dei documenti che non sono stati promulgati per confermare i fratelli nella fede, ma per allontanarli da essa, in palese contraddizione con il Motu Proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI che invece aveva riconosciuto pieni diritti alla liturgia tridentina. In secondo luogo, le intemperanze di un tiranno autoritario consumato dall’odio per la Chiesa di Cristo aprono gli occhi anche ai più moderati, mostrando loro che l’intera frode conciliare si fonda sull’avversione per le verità espresse dalla Messa tridentina, mentre nella narrazione ufficiale la riforma liturgica doveva soltanto renderle più fruibili ai fedeli traducendole.

4 - La manière dont Traditionis custodes est appliquées varie beaucoup selon les pays et selon les évêques. Un certain nombre ont approuvé le document du pape, mais en fait n’ont rien changé. N’y-a-t-il pas, en Italie notamment, le sentiment que, quel que soit le successeur de François, il ne pourra pas tenir cette ligne répressive ? 
[Il modo in cui Traditionis custodes viene applicato varia molto a seconda dei paesi e dei vescovi. Alcuni hanno approvato il documento del papa, ma in realtà non hanno cambiato nulla. Non c'è, in Italia in particolare, la sensazione che, qualunque sia il successore di Francesco, non potrà mantenere questa linea repressiva?]
La Chiesa non è una società governata da un Monarca assoluto, svincolato da qualsiasi autorità superiore che può imporre ai sudditi il proprio capriccio. Il Capo della Chiesa è Cristo, e Cristo ne è l’unico vero Re e Signore, di cui il Romano Pontefice è Vicario, così come è Successore del Principe degli Apostoli. Abusare del potere vicario di Cristo e porsi fuori dalla successione col proporre dottrine eterodosse o con l’imporre norme che ad esse fanno riferimento fa venir meno questo legame intrinseco con Cristo Capo e con la Chiesa Corpo Mistico. La potestà vicaria del Papa gode infatti di tutte le prerogative di un’autorità assoluta, immediata e diretta sulla Chiesa solo nella misura in cui essa si conforma al suo fine principale che è la salus animarum, nel solco della Tradizione e nella fedeltà a Nostro Signore. Inoltre, nell’esercizio di questa autorità, il Papa gode delle speciali grazie di stato sempre nei ben determinati confini di questo fine, mentre esse non hanno alcun effetto laddove egli agisca contro Cristo e contro la Chiesa. Ecco perché i furiosi tentativi di Bergoglio, per quanto violenti e distruttivi, sono destinati ad infrangersi inesorabilmente e verranno certamente dichiarati nulli e privi di efficacia.

5 - Que conseillez-vous de faire dans cette situation aux laïcs désemparés ? 
[Cosa consiglia ai laici sconcertati in questa situazione?]
I laici sono membra vive del Corpo Mistico, e come tali hanno il diritto nativo di pretendere che la sua autorità visibile agisca e legiferi in conformità con il mandato che ha ricevuto da Cristo. Quando questa autorità terrena, per una permissione della Provvidenza, agisce e legifera contro la volontà di Cristo, i fedeli devono anzitutto comprendere che questa prova è un mezzo permesso dalla Provvidenza per aprire loro gli occhi dopo decenni di deviazioni e di ipocrisie da cui sono stati travolti, a cui molti hanno aderito in buona fede proprio perché obbedienti alla Gerarchia e inconsapevoli della frode perpetrata ai loro danni. Quando comprenderanno questo, si accorgeranno del tesoro di cui sono stati defraudati da coloro che avrebbero dovuto custodirlo e consegnarlo alle generazioni future, e non nasconderlo dopo averlo svalutato per sostituirvi una pessima contraffazione. A quel punto imploreranno la Maestà di Dio perché abbrevi i tempi della prova e conceda alla Chiesa un Supremo Pastore che obbedisca a Cristo, che Gli appartenga, che Lo ami e che Gli renda culto perfetto.

6 - Les prêtres diocésains semblent être la cible et apparaissent comme les principales victimes des mesures romaines contre la liturgie traditionnelle : quels seraient les conseils que vous leur adresseriez?
[I sacerdoti diocesani sembrano essere il bersaglio e appaiono come le principali vittime delle misure romane contro la liturgia tradizionale: quali consigli darebbe loro?]
Nei decenni precedenti al Concilio i vertici della Chiesa avevano ben presente la minaccia che andava aggravandosi, rappresentata dall’opera di sedizione degli infiltrati modernisti. Per questo Pio XII dovette accentrare il potere, ma la sua decisione – comprensibile, peraltro – ebbe come conseguenza di instillare nel Clero che l’autorità nella Chiesa è indiscutibile a prescindere, mentre la dottrina ci insegna che l’accettazione acritica di qualsiasi ordine è servilismo, non vera obbedienza. Forti di questa impostazione di cui risentivano i Vescovi e i sacerdoti all’epoca del Vaticano II, chi compì il colpo di stato si avvalse proprio di questa obbedienza per imporre ciò che mai sarebbe stato ipotizzabile sino ad allora. Parallelamente, l’opera di indottrinamento del postconcilio e l’epurazione spietata dei pochi dissenzienti fece il resto. Nei decenni successivi la narrazione sugli orrori della “vecchia Messa” divenne l’unica versione ufficiale insegnata nei Seminari e nelle Università pontificie.
La situazione odierna ci consente di guardare gli eventi del postconcilio con maggiore obiettività, anche perché i risultati della “primavera conciliare” sono sotto gli occhi di tutti, dalla crisi delle vocazioni secolari e religiose al crollo della frequenza ai Sacramenti da parte dei fedeli. La liberalizzazione della Messa antica da parte di Benedetto XVI ha fatto scoprire i tesori inestimabili della vera liturgia a molti sacerdoti che ne erano del tutto ignari, e che in quella Messa hanno ritrovato la dimensione sacrificale del loro Sacerdozio, che rende il celebrante alter Christus e lo trasforma intimamente. Chi ha sperimentato questo “miracolo” della Grazia non è più disposto a rinunciarvi. Ecco perché invito tutti i miei confratelli a celebrare la Messa di San Pio V e a lasciare che Cristo Sacerdote e Vittima agisca nella loro anima sacerdotale e dia un senso solidamente soprannaturale al loro Ministero.
Il mio consiglio a questi sacerdoti è di resistere e di mostrare fermezza dinanzi ad una serie di abusi che dura da ormai troppo tempo. Li aiuterebbe comprendere che non è possibile mettere sullo stesso piano la Messa Apostolica e quella inventata da Bugnini, perché nella prima la Verità è affermata in modo inequivocabile per rendere gloria a Dio e salvare le anime, mentre nella seconda la Verità è fraudolentemente taciuta e spesso negata per compiacere lo spirito del mondo e lasciare nell’errore e nel peccato le anime. Compreso ciò, non si pone nemmeno la scelta tra i due riti, dal momento che la ragione e la Fede animata dalla Carità ci mostrano quale di essi sia conforme alla volontà di Dio e quale sia difforme. Un’anima innamorata del Signore non tollera compromessi, ed è disposta a dare la vita per rimanere fedele allo Sposo divino.

7 - Certains pensent qu’il faudra profiter de cette crise pour demander au futur pape non pas le retour à Summorum Pontificum mais la pleine liberté pour la liturgie traditionnelle ? Est-ce possible ? 
[Qualcuno pensa che bisognerà approfittare di questa crisi per chiedere al futuro papa non il ritorno a Summorum Pontificum ma la piena libertà per la liturgia tradizionale? Pensa che sia possibile?]
La liturgia tradizionale gode già de jure di piena libertà e pieni diritti, in forza della sua veneranda antichità, della Bolla Quo primum di San Pio V e della ratifica da parte del corpo ecclesiale per duemila anni. Il fatto che questa libertà non venga esercitata lo dobbiamo alla “prudenza” dei Ministri di Dio, che si sono mostrati acriticamente obbedienti verso qualsiasi decisione dell’autorità della Chiesa peccando di servilismo, anziché obbedire a Dio che di quell’autorità è origine e fine ultimo. La piena libertà per la liturgia tradizionale sarà restaurata certamente anche de facto, ma assieme a questa restaurazione occorrerà necessariamente abolire il nuovo rito, che si è ampiamente dimostrato all’origine della dissoluzione dottrinale, morale e liturgica del Popolo di Dio. Verrà il tempo in cui gli equivoci e gli errori del Concilio saranno condannati, e con essi la loro espressione cultuale.

8 - Quel est selon vous le principal défaut de la messe nouvelle ? 
[Qual è secondo lei il maggior difetto della Messa nuova?]
Credo che vi siano tre criticità che vanno menzionate, riconducibili ad un unico problema di comprensione della liturgia cattolica.
Il primo difetto del nuovo rito è l’essere stato redatto con la cinica freddezza di un burocrate, mentre la Liturgia è un corpus armonioso che si è sviluppato organicamente nel corso dei secoli, adattando il proprio sistema immunitario – per così dire – in modo da combattere i virus di ogni epoca. Credere di poter “restituire la semplicità originaria” ad un corpo adulto, forzandolo a ritornare all’infanzia è un’operazione innaturale, che rivela l’intenzione dolosa di chi ha percorso questa via col solo intento di rendere la Chiesa più vulnerabile agli assalti del Nemico. E chi ha ordito questa frode sapeva benissimo che avrebbe potuto veicolare i propri errori solo eliminando quella Messa che, da sola, li condanna e li sconfessa ad ogni gesto, ad ogni cerimonia, ad ogni parola. Non c’è alcuna buona intenzione in chi ha partorito questo monstrum liturgico, pensato per fungere da canovaccio, a partire dal quale dare libero sfogo alle più aberranti e sacrileghe deviazioni.
Il secondo difetto è rappresentato dall’inganno con il quale il Novus Ordo è stato presentato e imposto alla Chiesa: l’essere una semplice traduzione del Rito antico. Nella Sacrosanctum Concilium i Padri conciliari autorizzarono la traduzione in lingua vernacolare delle letture e delle parti didattiche della Messa, prescrivendo che venisse lasciato intatto il Canone, in latino e sottovoce (qui). Quello che ci è stato preparato dal Consilium ad exsequendam è un’altra cosa, un rito che sembra copiato pedissequamente dal Book of Common Prayer di Cranmer del 1549 e che risponde perfettamente all’impostazione ideologica dei suoi estensori.
Il terzo difetto è la deliberata sostituzione dell’oggetto principale del culto – la Santissima Trinità – sostituita con l’assemblea riunita assieme al celebrante, che è diventata il fulcro intorno al quale ruota tutta la liturgia, il punto di riferimento dell’azione sacra. La visione del sacerdote come “presidente dell’assemblea”, la perdita di sacralità a vantaggio dell’improvvisazione, la sostituzione dell’altare sacrificale con una tavola conviviale sono tutte conseguenze di un errore dottrinale che nega l’essenza della Messa, in cui il Sacrificio di Cristo sulla Croce è offerto in forma incruenta al Padre.
Un rito che nasce sulla menzogna e sulla frode, ideato da un massone modernista, imposto con la forza abolendo un rito bimillenario non merita nemmeno di essere analizzato in tutte le sue criticità: va semplicemente cancellato.

9 - Pourquoi le pape est-il si hostile à l’épiscopat américain
[Perché il papa è così ostile all'episcopato americano?]
Più che all’Episcopato Americano, Bergoglio è particolarmente ostile ai fedeli degli Stati Uniti. Questo trova la propria ragione nella mentalità di questa nazione, che è essenzialmente liberale ma in cui – proprio per la compresenza di religioni e culture diverse ed eterogenee – viene data voce anche ai conservatori e ai tradizionalisti, che di fatto costituiscono una componente numericamente importante, fervorosa ed impegnata. Parrocchie, movimenti, gruppi tradizionali americani manifestano quanto la liturgia tridentina e la dottrina cattolica integrale siano oggetto di una riscoperta e di un grande apprezzamento da parte dei fedeli, mentre le chiese in cui si celebra il rito montiniano vanno inesorabilmente perdendo fedeli, vocazioni e – cosa da non sottovalutare – finanziamenti.
La semplice possibilità che si possa “impunemente” andare alla Messa tridentina senza alcuno stigma sociale è per Bergoglio inaudito e inaccettabile, perché l’evidenza del successo della cosiddetta “opzione tradizionale” mette in crisi decenni di proclami e di autoincensazioni da parte dei progressisti. Vedere migliaia di fedeli, giovani, famiglie con prole riuniti alla Messa antica e che vivono con coerenza il proprio Battesimo – mentre sull’altro versante gli scandali finanziari e sessuali del clero e dei politici sedicenti cattolici svuotano le chiese e perdono consenso nella società civile – costituisce quel fastidioso “gruppo di controllo” che in ambito medico dimostra l’inefficacia di una terapia proprio perché chi non vi è stato sottoposto gode di salute. Così, come si deve imporre a tutti la vaccinazione di un siero genico sperimentale perché non si veda che gli effetti avversi e i decessi riguardano solo i vaccinati, anche in ambito liturgico non dev’esserci alcuna comunità che mostri il fallimento di quella inoculazione di massa del modernismo che fu il Vaticano II.
L’accoglienza e la disponibilità di alcuni Vescovi americani nei riguardi della comunità tradizionale e il loro intervento per la coerenza dei cattolici impegnati in politica manda Bergoglio su tutte le furie, portandolo a comportamenti impulsivi e a reazioni intemperanti che svelano la sua malafede e la totale falsità dei suoi appelli alla parrhesia, alla misericordia, all’inclusività. D’altra parte, dopo decenni di appelli ecumenici a “cercare ciò che unisce piuttosto di ciò che divide” e a “costruire ponti e non muri”, mi pare che le accuse del neo Card. Roche – premiato con la Porpora per la sua fedeltà al satrapo – con cui ha definito “protestanti” i Cattolici tradizionali siano rivelatrici di un’ipocrisia di fondo, perché mentre ai Protestanti sono aperte le chiese ed è loro concessa addirittura la communicatio in sacris alla presenza di Prelati e Cardinali, i Cattolici tradizionali sono trattati dai modernisti come scomunicati vitandi. Mi pare evidente che la valutazione circa la disonestà intellettuale dei fautori delle recenti restrizioni in materia liturgica – tutti emissari di Bergoglio – sia inesorabilmente negativa anche solo partendo dall’aspetto umano, per così dire: non sono persone sincere, né disposte a comprendere le ragioni dell’interlocutore. Dimostrano un autoritarismo spietato, un formalismo farisaico, un’inclinazione alla simulazione e alla menzogna che non può essere la premessa per alcuna equa soluzione.

10 - Washington, Chicago, Arlington, Savannah : pourquoi les évêques de ces quatre diocèses précisément ont déclaré la guerre à la messe traditionnelle ? 
[Washington, Chicago, Arlington, Savannah: perché proprio i vescovi di queste quattro diocesi hanno dichiarato guerra alla messa tradizionale?]
Queste Diocesi – sicuramente Washington e Chicago, senza omettere San Diego e Newark – sono rette da Vescovi che fanno parte del cerchio magico di Bergoglio e della lavender mafia di McCarrick. I loro rapporti di reciproca complicità, la loro azione di insabbiamento degli scandali, le loro relazioni con il deep state e con il Partito Democratico trovano significativo compendio nella stima di cui godono da parte di Bergoglio, che li promuove e che ne ratifica le dichiarazioni e la disastrosa azione di governo.

11 - Derrière toutes ces décisions apparemment décousus (Pachamama, guerre contre les dentelles et la liturgie traditionnelle, recul sur les questions morales etc.) voyez-vous la mise en place d’une stratégie ou d’un plan précis et cohérent ? 
[Dietro tutte queste decisioni apparentemente sconnesse (Pachamama, guerra contro i merletti e la liturgia tradizionale, ripiego sulle questioni morali ecc.) vede l'attuazione di una strategia o di un piano preciso e coerente?]
È evidente che questa azione di guerra senza quartiere ai Cattolici tradizionali preveda una strategia e una tattica, e che risponda a un piano architettato da decenni per distruggere la Chiesa di Cristo e sostituirla con una sua contraffazione ecumenica, globalista e apostata. Sarebbe sciocco pensare che costoro agiscano senza uno scopo e senza organizzarsi. Anche l’elezione di Bergoglio al Conclave del 2013 fu pianificata: non dimentichiamo le mail tra John Podesta e Hillary Clinton a proposito della necessità di promuovere una “primavera della Chiesa” in cui un Papa progressista ne modifichi la dottrina e la morale asservendole all’ideologia del Nuovo Ordine Mondiale. Fu pianificata l’azione contro Benedetto XVI per spingerlo alle dimissioni. Fu pianificata l’opera eversiva dei novatori al Concilio. È pianificata l’azione dei progressisti fedeli a Bergoglio nei Sinodi, nelle riunioni dei Dicasteri di Curia, nei Concistori. D’altra parte, dietro i nemici di Cristo e della Chiesa si nasconde sempre Satana, con le sue trame, i suoi inganni, le sue menzogne.

12 - Comment voyez-vous l’avenir de l’Eglise ? 
[Come vede il futuro della Chiesa?]
Credo che, nel breve periodo, la Chiesa si troverà a dover fare i conti con i disastri causati da Bergoglio e dalla sua conventicola di corrotti. I danni di questo “pontificato” sono incalcolabili, e ormai compresi anche dalle persone semplici, alle quali il sensus fidei rende evidente l’assoluta incompatibilità dell’attuale Gerarchia con il corpo ecclesiale. L’estraneità che vediamo in ambito civile tra classe politica e cittadini è speculare a quella sempre più profonda tra l’autorità ecclesiastica e i fedeli.
Sul lungo periodo, invece, credo che la Chiesa troverà proprio da questa profonda crisi di Fede uno sprone per rinnovarsi e purificarsi, abbandonando definitivamente quell’atteggiamento intrinsecamente liberale che ha sinora messo insieme Dio e Mammona, Cristo e Belial, San Pio V e Bergoglio. Abbiamo visto il volto deforme e raccapricciante del Nemico, che ha potuto infiltrarsi fino al sancta sanctorum facendo leva sulla disponibilità al compromesso, sulla mediocrità dei chierici, sui rispetti umani e sulla pavidità della Gerarchia. Abbiamo sotto gli occhi la santità e l’umiltà di tanti bravi sacerdoti, religiosi e fedeli che si stanno risvegliando dal loro torpore e comprendono la battaglia epocale in atto. Parallelamente vediamo la corruzione, la disonestà, l’immoralità e la ribellione a Dio di coloro che si presentano come veri depositari dell’autorità di Cristo, che invece usurpano con il dolo ed esercitano con la violenza. Anche un bambino comprende da che parte stare, chi ascoltare e da chi prendere le distanze. Per questo oggi sono quantomai valide le parole di Nostro Signore: Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli (Mt 18, 3).

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie, Monsignore, per le sue parole dettate dallo Spirito Santo. Il Quale a tutti conceda lume e fortezza per combattere la buona battaglia. Addolorata Maria, intercedi per noi.

Anonimo ha detto...

Il senso di tenere le domande in francese?? (So che erano così sul sito di Tosatti, però dai...)

mic ha detto...

Il senso è tutto nel rispetto del file originale trasmesso da mons Viganò...

Anonimo ha detto...

Occorrerebbe un insegnamento così ogni giorno, un magnifico, energetico sì sì, no no! Grazie.

Anonimo ha detto...

Occorrerebbe un insegnamento così ogni giorno, un magnifico, energetico sì sì, no no! Grazie.

Anonimo ha detto...

E' una sintesi lucida semplice fruibile anche ai non adetti ai lavori che dignostica il male che ha corrotto la chiesa militante dal CVII in poi. Spero che questo testo possa essere diffuso il più capillarmente possibile specie tra i sacerdoti. Alessandro da Roma.

Anonimo ha detto...


Bergoglio "satrape", c'est bien vu et c'est bien dit. Mais vous allez voir que, même comme cela, ils vont réussir à le canoniser… "Saint Jorge Mario Bergoglio" ! Hé ! Mais, ce jour-là, il n'y aura plus que les démons, sur la place Saint-Pierre, pour le supplier. Too late ! Les jeux sont faits !

mic ha detto...

Per la Chiesa, corpo mistico di Cristo, les jeux ne sont pas faits... jamais faits, fino alla fine dei tempi perché Lui è Presente lì!

Anonimo ha detto...


J'ai dit "Les jeux sont faits !" en pensant au Diable…

Catholicus ha detto...

Tout se tient, mon ami, ma le diable n' aura jamais la victoire. Notre Dame de la Victoire vien de gagner le combat avec lui...

Pio ha detto...

Ottimo mons.Viganò: chiarezza, profondità ed efficacia.
Il clero sia meno timoroso.
Intanto, come sempre, dalla Germania arrivano i fumi dell'oppio modernista con le determinazioni del Sinodo tedesco.
È ormai storicamente provato come dalla terra germanica spiri un forte vento anticattolico, a partire da Lutero (senza dimenticare le ideologie come il comunismo e il nazionalsocialismo).

E.P. ha detto...

Provo immensa gratitudine per mons. Viganò, che di questi tempi è l'unico che ha il fegato di dire ciò che noi cattolici ci aspetteremmo dal Sommo Pontefice.

Anonimo ha detto...

youtube-visione tv- comizi di Italia Sovrana e Popolare con Francesco Toscano oggi da Pescara

mic ha detto...

ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE
PROPRIO DELLA S.MESSA

INTROITUS
Gal 6:14.- Nos autem gloriári opórtet in Cruce Dómini nostri Iesu Christi: in quo est salus, vita et resurréctio nostra: per quem salváti et liberáti sumus. ~~ Ps 66:2.- Deus misereátur nostri, et benedícat nobis: illúminet vultum suum super nos, et misereátur nostri. ~~ Glória ~~ Nos autem gloriári opórtet in Cruce Dómini nostri Iesu Christi: in quo est salus, vita et resurréctio nostra: per quem salváti et liberáti sumus.

Gal 6:14.- Ci dobbiamo gloriare nella Croce di nostro Signore Gesù Cristo: in cui è la salvezza, la vita e la nostra resurrezione; per mezzo del quale siamo stati salvati e liberati. ~~ Ps 66:2.- Dio abbia pietà di noi e ci benedica: faccia brillare su di noi il suo volto e ci usi misericordia. ~~ Gloria ~~ Ci dobbiamo gloriare nella Croce di nostro Signore Gesù Cristo: in cui è la salvezza, la vita e la nostra resurrezione; per mezzo del quale siamo stati salvati e liberati.

Gloria

ORATIO
Orémus.
Deus, qui nos hodiérna die Exaltatiónis sanctæ Crucis ánnua sollemnitáte lætíficas: præsta, quaesumus; ut, cuius mystérium in terra cognóvimus, eius redemptiónis praemia in coelo mereámur. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che ci allieti in questo giorno con l’annua solennità dell’Esaltazione della Santa Croce, concedici, Te ne preghiamo, che, come conosciamo in terra il mistero della Croce, così in cielo ne godiamo il frutto di redenzione. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Philippénses.
Philipp 2:5-11

Fratres: Hoc enim sentíte in vobis, quod et in Christo Iesu: qui, cum in forma Dei esset, non rapinam arbitrátus est esse se æquálem Deo: sed semetípsum exinanívit, formam servi accipiens, in similitudinem hóminum factus, et hábitu inventus ut homo. Humiliávit semetípsum, factus oboediens usque ad mortem, mortem autem crucis. Propter quod et Deus exaltávit illum: et donávit illi nomen, quod est super omne nomen: [hic genuflectitur] ut in nomine Iesu omne genu flectátur coeléstium, terréstrium et infernórum: et omnis lingua confiteátur, quia Dóminus Iesus Christus in glória est Dei Patris.

Fratelli: Abbiate gli stessi sentimenti che ebbe Gesù Cristo: il quale, essendo nella forma di Dio, non considerò questa sua uguaglianza a Dio come una rapina: ma annichilì sé stesso prendendo la forma di servo e, fatto simile agli uomini, apparve come semplice uomo. Umiliò sé stesso facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli diede un nome che è sopra ogni altro nome [qui ci si inginocchia] onde nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio in cielo, in terra e nell’inferno, e ogni lingua confessi che il Signore Gesù Cristo è nella gloria di Dio Padre

GRADUALE
Phil 2:8-9

Christus factus est pro nobis oboediens usque ad mortem, mortem autem crucis.

V. Propter quod et Deus exaltávit illum, et dedit illi nomen, quod est super omne nomen.

Per noi Cristo si è fatto ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.

V. Per questo Dio lo esaltò e gli diede un nome che è sopra ogni altro nome.

ALLELUIA

Allelúia, allelúia.

Dulce lignum, dulces clavos, dúlcia ferens póndera: quæ sola fuísti digna sustinére Regem coelórum et Dóminum. Allelúia.

Alleluia, alleluia.

O dolce legno, amati chiodi, che sostenete l’amato peso: tu che sola fosti degna di sostenere il re dei cieli, il Signore. Alleluia.

mic ha detto...

EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Ioánnem.
Ioann 12:31-36

In illo témpore: Dixit Iesus turbis Iudæórum: Nunc iudícium est mundi: nunc princeps huius mundi eiiciétur foras. Et ego si exaltátum fuero a terra, ómnia traham ad meipsum. Hoc autem dicébat, signíficans qua morte esset moritúrus. Respóndit ei turba. Nos audívimus ex lege, quia Christus manet in ætérnum: et quómodo tu dicis: Opórtet exaltári Fílium hóminis? Quis est iste Fílius hóminis? Dixit ergo eis Iesus: Adhuc módicum lumen in vobis est. Ambuláte, dum lucem habétis, ut non vos ténebræ comprehéndant: et qui ámbulat in ténebris, nescit, quo vadat. Dum lucem habétis, crédite in lucem, ut fílii lucis sitis.

In quel tempo: Gesù disse alle turbe dei Giudei: Ora si compie la condanna di questo mondo: ora il principe di questo mondo sarà per essere cacciato via. E io, quando sarò innalzato da terra, trarrò tutti a me. Ciò diceva per significare di qual morte sarebbe morto. Gli rispose la turba: Abbiamo appreso dalla legge che il Cristo vive in eterno: come dici allora che il Figlio dell’uomo sarà innalzato? Chi è questo Figlio dell’uomo? Disse allora Gesù ad essi: Ancora un poco è con voi la luce. Camminate mentre avete lume, affinché non vi sorprendano le tenebre: e chi cammina nelle tenebre non sa dove vada. Finché avete la luce, credete nella luce, per essere figli della luce.

Credo

OFFERTORIUM
Prótege, Dómine, plebem tuam per signum sanctæ Crucis ab ómnibus insídiis inimicórum ómnium: ut tibi gratam exhibeámus servitútem, et acceptábile fiat sacrifícium nostrum, allelúia.

O Signore, per il segno della santa Croce, proteggi il tuo popolo dalle insidie di tutti i nemici, affinché ti sia gradito il nostro servizio e accetto il nostro sacrificio. Alleluia.

SECRETA
Iesu Christi, Dómini nostri, Córpore et Sánguine saginándi, per quem Crucis est sanctifícátum vexíllum: quaesumus, Dómine, Deus noster; ut, sicut illud adoráre merúimus, ita perénniter eius glóriæ salutáris potiámur efféctu. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

A noi che dobbiamo essere nutriti dal Corpo e dal Sangue del nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo del quale fu santificato il vessillo della Croce, concedi, o Signore Dio nostro, che, come ci permettesti di adorare tale vessillo, così perennemente ne sperimentiamo l’effetto salutare. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

mic ha detto...

PRÆFATIO DE SANCTA CRUCE
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui salútem humáni géneris in ligno Crucis constituísti: ut, unde mors oriebátur, inde vita resúrgeret: et, qui in ligno vincébat, in ligno quoque vincerétur: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che hai procurato la salvezza del genere umano col legno della Croce: così che da dove venne la morte, di là risorgesse la vita, e chi col legno vinse, dal legno fosse vinto: per Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo

COMMUNIO
Per signum Crucis de inimícis nostris líbera nos, Deus noster.

Per il segno della Croce, liberaci dai nostri nemici, o Dio nostro.

POSTCOMMUNIO
Orémus.

Adésto nobis, Dómine, Deus noster: et, quos sanctæ Crucis lætári facis honóre, eius quoque perpétuis defénde subsídiis. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Assistici, o Signore Dio nostro, e coloro che Tu allieti colla solennità della S. Croce, difendili pure coi tuoi perpetui soccorsi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Anonimo ha detto...

Partito composto da comunisti e massoni...sono queste le indicazioni di voto dei cattolici tradizionalisti?

Anonimo ha detto...

"Abusare del potere vicario di Cristo e porsi fuori dalla successione col proporre dottrine eterodosse o con l’imporre norme che ad esse fanno riferimento fa venir meno questo legame intrinseco con Cristo Capo e con la Chiesa Corpo Mistico."

Questa non potrebbe essere una latente o una dissimulata dichiarazione di sedevacantismo?

Anonimo ha detto...

15 settembre 2022 09:58

Lei, cattolico tradizionalista, cosa consiglia? Può fare almeno i nomi di una terna di massoni presenti in questo partito? I comunisti italiani sono quasi tutti battezzati come lei. Crede sia necessario un greenpass/tradizionalista/doc. per votare 'bene'?
Saluti e...buon voto!

Anonimo ha detto...

Potere della Verità! Τό γάρ Άληθές ούδεποτε έλέγχεται! Πλατονος, Γοργιας, 473,ηΟύ μέν οΰγ τή άληθεί, δύνασαι άντιλέγειν, έπεί Σωκράτει γε ούδέν χαλεπόν. Πλατονος, Σιμποσιον, 201C. Padre Réginald Garrigou-Lagrange OP (21 febbraio 1877 - 15 febbraio 1964)

"Solo la Verità, per opposizione all'errore, ha dei diritti, soprattutto quando si tratta di stabilire la vita morale e quella sociale che non possono fondarsi sull'errore o sul dubbio,ma soltanto su una verità incrollabile. [...] Come non ci può essere ordine nel mondo delle leggi fisiche senza un'intelligenza ordinatrice, così non vi può essere una legge morale obbligatoria senza un legislatore supremo che è la Sapienza stessa e il Bene per eccellenza. Non ci sono valori morali e spirituali immutabili senza Dio".

(Dio accessibile a tutti, Reggio Emilia, ERS, 2016, pp. 13, 69). “Infatti, nessuno può attraversare il mare di questo secolo, se non è portato dalla croce di Cristo. A questa croce potrà stringersi, anche chi ha gli occhi malati. E chi non riesce a vedere dove deve andare non si stacchi dal legno dell’umiltà e la croce lo porterà. Tu devi attraversare il mare e disprezzi la croce! O sapienza piena di superbia! Tu irridi Cristo crocifisso; ma è proprio Lui che hai visto lontano:“In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio”. Lui si è fatto via attraverso il mare, lasciati portare da questa nave, lasciati portare dalla croce: credi nel crocifisso e potrai arrivare.”(S. Agost. In Ioan. tr. II, 2. 4) Ricordando che « Humilis est enim ianua Christus Dominus; qui intrat per hanc Ianuam, oportet humiliet se, ut sano capite possit intrare! » (s. Agost. Tr. In Joh. 45,5 )
Prof. D. Pennino

Pio ha detto...

Se posso dare un consiglio: eviterei comunisti e massoni; i primi è facile riconoscerli, i secondi è più difficile perché sono come i serpenti: hanno tante pelli.
La forza della Massoneria è la sua mimetizzazione, il suo carattere oscuro.....però sta uscendo allo scoperto (vedi anche nella Chiesa Cattolica), per cui oggi siamo agevolati da questo punto di vista.

Anonimo ha detto...

Non conosco da vicino massoni, quello che temo è la recita. Molti, mi sembra, che stiano recitando una parte non loro.

Anonimo ha detto...

La colpa del centodestra italiano non è quella di sostenere (assai blandamente) Victor Orbàn.
Ma di esserne la parzialissima, pallidissima, scoloritissima imitazione.
La piccola Ungheria, tanto avversata dai sostenitori del pensiero unico politicamente corretto, anticristiano e antiumano, è oggi l'unico faro di speranza in un'Europa che ha perduto l'anima e le radici, greche e cristiane, svendendosi al materialismo, all'atlantismo e al dirittismo.
Martino Mora

Anonimo ha detto...


Ma chi sarebbero i massoni "usciti allo scoperto" oggi nella Chiesa cattolica?