Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 20 febbraio 2023

La France est chrétienne et donc elle doit le rester!

Uno sguardo Oltralpe per cogliere le analogie che accomunano a quello della Francia il nostro destino, che è quello dell'intero Occidente europeo. Utilizzando il motore di ricerca interno potete trovare molti precedenti sulla crisi identitaria che coinvolge anche la Francia.
La France est chrétienne et donc elle doit le rester! 

È una storia che viene da lontano quella che lega la Basilica di San Giovanni in Laterano alla Francia. Ed è proprio per questo che i Presidenti della repubblica francese vengono insigniti del titolo di Protocanonico onorario della Cattedrale del Papa. La Francia fu designata figlia primogenita della Chiesa, per i suoi re che furono i successori diretti di Clodoveo, il primo re barbaro battezzato nella fede cattolica nel 496. "E solo per questo motivo".

Tuttavia oggi, questa affermazione può essere messa anche in discussione, e sarebbe anche un atto di giustizia, visto e considerato come i cristiani cattolici vengono trattati in Francia con le sue barbare ideologie. Privare ai Presidenti Francesi del titolo di Protocanonico onorario della Cattedrale del Sovrano Pontefice, visto che ci tengono così tanto alla laicità che da quelle parti ne hanno proprio una ossessione al punto di considerarla una religione dello stato, ne fanno una vera battaglia, d'intolleranza e di un estremismo ingiustificato, offendendo e aggredendo, ogni cittadino francese che non si riconosce nel loro agnosticismo. In queste ore una guerra giudiziaria, inutile e puerile prosegue in Francia la battaglia delle associazioni giacobine contro i simboli religiosi. La Corte amministrativa d'appello di Bordeaux ha ordinato al comune di La Flotte-en-Ré, sull'Île de Ré, la rimozione dal pubblico dominio della statua della Vergine Maria situata nel mezzo di un incrocio, ai sensi della legge sulla separazione Chiesa e Stato del 1905, secondo quanto diffuso dalla France Press e riportato anche da Le Figaro
Confermando una prima decisione del tribunale amministrativo di Poitiers, risalente allo scorso marzo, ordina al piccolo comune della Charente-Maritime di 2800 abitanti di "effettuare la rimozione della statua entro sei mesi". Quest'ultima fu realizzata dopo la seconda guerra mondiale da una famiglia grata di vedere un padre e un figlio tornare vivi dal conflitto. Esposta dapprima in un giardino privato, è stata poi donata al Comune, che l'ha installata nel 1983 in un bivio.

Questo non è altro che uno scontro sull'identità, la decisione del tribunale di Bordeaux fa discutere.

"La Corte d'appello di Bordeaux ha ordinato al comune di La Flotte-en-Ré di eliminare dallo spazio pubblico una statua della Vergine Maria. Ancora una volta, dei giudici si rendono complici di associazioni gosciste che vogliono distruggere le radici cristiane della Francia.
Vergogna!", ha twittato il deputato del Rassemblement national Nicolas Meizonnet. "A Bordeaux, il tribunale ha ordinato al comune di La Flotte-en-Ré di rimuovere dal pubblico dominio una statua della Vergine Maria. Ovviamente ci opporremo!" ha twittato Stanislas Rigault, presidente di Generazione Z. La vicenda ricorda da vicino lo scontro analogo che si è sviluppato attorno alla statua di Saint-Michel ("San Michele e il drago") inaugurata nell'ottobre 2018 nella piazza antistante la Chiesa di Saint-Michel del comune di Les Sables-d'Olonne, in Vandea, nella Francia occidentale.

Nel dicembre 2021 Libre Pensée ottenne dal tribunale amministrativo di Nantes il benestare per abbattere entro sei mesi la statua di Saint-Michel. (qui) I giudici dettero ragione, anche in quell'occasione, all'associazione sulla base della legge del 1905 sui rapporti fra Chiesa e Stato la quale "si oppone all'installazione, nello spazio pubblico, di un segno o di un emblema che esprima il riconoscimento di un culto o che indichi una preferenza religiosa" come ricorda la sentenza. Il 16 settembre scorso la Corte di appello di Nantes ha confermato la sentenza del Tribunale, dando sei mesi di tempo al primo cittadino per rimuovere il monumento. Ne sono nate manifestazioni e cortei di migliaia di persone che si oppongono a questa decisione assurda. Perché quella dei cittadini di Les Sables-d'Olonne non è affatto un capriccio: la battaglia - ora legale - assume piuttosto i toni di uno scontro sull'identità francese. Che si basa sì sulla laicità dello stato, ma senza rinunciare a tradizioni e simboli della propria storia cristiana, come vorrebbero i "talebani" del laicismo.

Concludendo
La persecuzione religiosa subita dai francesi cattolici durante la Rivoluzione francese non è mai finita. Il governo francese già dal 2020 come anche in altri paesi europei prima hanno vietato le Messe con i fedeli nelle chiese, (causa covid) poi contra legem, pretende di vietare pure le manifestazioni in cui si recitano preghiere, adesso si abbattono le statue con riferimenti cristiani, le chiese vengono demolite o vendute a speculatori che ne fanno parcheggi o supermercati. La libertà di culto è divenuta “accessoria”. E lo Stato, dopo aver sottratto in nome di Cesare i beni temporali alla Chiesa nel 1790 e 1905, ora vuole sottrarre ai fedeli anche i beni spirituali. Ebbene, noi non l’accettiamo! Uno Stato laicista e antireligioso quello che pretende di strappare dai nostri cuori la nostra fede.
Un diritto non si negozia, si rivendica! Date a Dio quel che è di Dio! Ridateci la nostra libertà di poter liberamente professare la nostra fede Cattolica ! Ridateci ciò che ci appartiene! E riprendiamo insieme questo grido che s’innalza in tutta la Francia e risuona di città in città come l’eco della nostra ira, della nostra speranza e della nostra determinazione: Ridateci le nostre radici cristiane cattoliche ridateci la Messa di sempre che fece grande la Francia L'Europa e il mondo intero!

18 commenti:

Educare, oggi ha detto...

Seconda ora. Classe di diciassettenni. Entro e saluto. Non mi rispondono. Ripeto il saluto. Nessuna risposta. Stavano parlando di attori del cinema e continuano a farlo senza considerare minimamente l'insegnante.
Che fare?
Note à gogo e sfuriata verbale o altro.
Angelo Custode help me, please!
Arriva l'ispirazione: mi metto a parlare con loro di cinema (dopo aver visto migliaia di film qualcosina la capisco). Dopo tre minuti lancio la domanda: seguire ogni giorno 5-6 ore una star del cinema cosa comporta?
Risponde un alunno: "farlo diventare un idolo". "Fregati!", penso tra me e me.
"Sapete cos'è l'idolatria?", chiedo. Comincio a parlare dell'argomento che mi ero prefissato (l'analisi del Primo Comandamento e delle sue "articolazioni", come i divieti di politeismo, idolatria, divinazione, spiritismo, stregoneria, irreligione, simonia, eresia, apostasia, ecc.). Fioccano le domande, tutti attenti, finisce subito l'ora. All'uscita tutti mi salutano.
Deo gratias.
Morale della favola?
Devo pregare di più per gli alunni, usare qualche goccia di miele in più rispetto al metaforico bastone, non cedere di un millimetro sugli argomenti preparati, sui valori proposti, non abdicare al politicamente corretto e al teologicamente corrotto.
Grazie Signore per il dono di un lavoro (missione) per e tra i giovani.
PS. E grazie agli angeli custodi, tanto bistrattati

Anonimo ha detto...

Un insegnante che, addirittura, deve lottare contro la tentazione di dare “note a gogo” o mettersi ad urlare?
Meno male che ho finito la scuola molti anni fa!

Anonimo ha detto...

Per capire quanto sta accadendo in Francia dobbiamo tener presente che le comunita' islamiche sono cola' piu' radicatè di quanto non accada da noi.
Per l'islam le statue costituiscono idoli e quindi debbono essere abbattuti.
I volenterosi francesi che cercano un rapporto privilegiato con le comunita' islamiche abbattono le statue per accreditarsi come interlocutori possibili ( o forse unici ?) nei confronti delle comunita' islamiche.
I petroldollari sostengono poderosamente la cancel culturè nei confronti della civilta' cristiana.

Il preludio della vittoria ha detto...

Intanto Biden, fra strette di mano e grandi sorrisi, celebra in anticipo a Kiev la sfolgorante vittoria delle 'cinquanta democrazie mondiali' (parole sue, non mie) sulla pazientissima Russia, minaccia la Cina nel caso osi inviare armi o schierarsi con la Russia, cose che non farà mai. L'Italietta, che assicura la sua adesione 'a 360°' all'impresa, (parole del nostro Primo Ministro, non mie), questa volta sarà dalla parte dei vincitori. Consoliamoci e prepariamo un oceano di spumante!

Anonimo ha detto...

Leggo qua e là della nuova "legge trans" approvata in Spagna.

Anonimo ha detto...

... domani va da Zelensky...

Anonimo ha detto...

@educare, oggi
Chapeau

michele ha detto...

Personalmente ho sempre pensato la Francia il titolo di "figlia primogenita" non se lo sia mai veramente meritato. Si, il popolo franco fu il primo a convertirsi interamente al Cattolicesimo ma per il resto i loro re non si sono mai meritati il titolo di " re cristianissimi" e la Francia come difesa della chiesa di Roma. I motivi sono diversi:
- l'aristocrazia franca fino alla riforma del xi secolo era dedita alla simonia
- la chiesa francese ha dato vita al giansenismo ancora prima dell'atto di supremazia di Enrico viii
- la monarchia Francese dal regno di Filippo il Bello ha fatto suoi i principi e dell'assolutismo , ha distrutto l'ordine templare, rapito il papa e dato avvio al Cattività di Avignone, sostenuto i protestanti tedeschi per i suoi piani imperialisti in Europa nel 500, mentre l'Impero lottava per resistere contro i turchi la cattolicissima Francia si alleava con i seguaci di Maometto pur di arrecare danno ai loro rivali Asburgo, aiutato i protestanti a vincere la guerra dei 30 anni contro i cattolici ( il tutto durante il regno del cattolicissimo Luigi xiii), la Francia ha poi partorito la Rivoluzione che ha esportato in tutta Europa con saccheggi sistematici e milioni di morti in nome della grandeur francese e da allora e il simbolo di tutto ciò che invece un cattolico dovrebbe combattere.

morale:non hanno mai meritato un simile titolatura, sia perché hanno comunque dimostrato di meritarla e poi perché ancora prima dell'Inghilterra e proprio la Francia a giocare un ruolo chiave nella distruzione del mondo medievale e dei suoi alleati.

mic ha detto...

Editoriale di don Cecotti
Ls sinistra di oggi sarà la destra di domani?

https://www.youtube.com/watch?v=AzMYjQ1LG4A&list=PLP0PWMLNR1SCwOAyI-akgeZAUdlVM-ipT

Anonimo ha detto...

Proprio mentre il Presidente Vladimir Putin sta parlando alla Nazione (soltanto di economia: un discorso 'semiliberista alla russa'), la vassalla italiana è arrivata a Kiev. Biden è in Polonia. I nemici della Russia passeggiano indisturbati e sorridenti per Kiev, lanciano proclami, certi della vittoria finale. Che strana guerra!

Anonimo ha detto...

La primogenitura della Francia fu dovuta principalmente al re dei Franchi Carlo detto Magno che si convertì personalmente e d'obbligo dovettero farlo tutti i suoi sudditi, e siccome alcune tribù opponevano resistenza, vedi Sassoni, usò le maniere forti, insomma ne fece ammazzare parecchi, la qual cosa rimase ben impressa nella loro mente, l'odio verso il Cattolicesimo e verso Roma emerse 700 anni dopo attraverso il monaco ribelle Agostiniano.......per quel che riguarda le innumeri porcate commesse da vari re cattolici, non solo Francesi, non dimentichiamoci di Carlo V e dell'incursione razzia dei Lanzichenecchi, il cui scopo principale era squartare il Papa, la Storia decise altrimenti, adesso forse siamo al redde rationem per tutta l'Europa, nessuno escluso.

Non solo in Francia ha detto...

https://www.economist.com/britain/2022/11/30/christianity-is-a-minority-religion-in-england-and-wales

Anonimo ha detto...


# La conversione della Francia dovuta alla conversione del Re dei Franchi Carlo detto Magno etc.

C'è un piccolo errore, il re dei Franchi che si convertì fu Clodoveo (AD 498) non CArlo Magno, incoronato imperatore tre secoli dopo.
Inoltre, la conversione non veniva imposta con la forza ai sudditi.
Di fatto, era bene imitare quello che faceva il re.
Fu imposta con la forza ai Sassoni, il che fu un errore.
La campagna contro i Sassoni pagani fu dovuta a motivi militari ed economici. Si trattava del resto di popolazioni primitive e selvagge, come i Germani ai tempi dei Romani.
Di "porcate" i re cattolici ne hanno fatto sicuramente, però non più di altri non cattolici e comunque hanno pagato il conto ad abundantiam, con l'estinzione (anche violenta) del regime monarchico in praticamente tutta l'Europa (nelle monarchie costituzionali attuali i re fanno tappezzeria).
Il Sacco di Roma del 1527, effettuato soprattutto da Lanzi e truppe spagnole, rappresentò la punizione da Dio inflitta alla decadenza del papato, troppo mondanizzato e troppo coinvolto nelle cose di questo mondo, dimentico della vocazione divina della sua missione.
Siamo forse oggi al redde rationem, ma della decadenza di tutta la civiltà occidentale nata dalle rivoluzioni democratico-parlamentari (inglese, americana, francese), la cui ideologia è penetrata in vario modo anche nella Chiesa (liberalismo, modernismo, neomodernismo).
H

Anonimo ha detto...


# MIchele

Il giudizio sulla monarchia francese mi sembra manicheo.
Lei si è dimenticato di S.Luigi IX e di Santa Giovanna d'Arco.
Non ci fu nessun rapimento per portare il papa ad Avignone.
Ci andò di sua spontanea volontà aderendo all'invito interessato del Re.
La monarchia franca, con la conversione di Clodoveo alla fine del V secolo, fu il secondo Stato cattolico dell'Europa. Il primo era stato l'impero romano, quando nel 381 (editto di Tessalonica) il cristianesimo divenne l'unica religione ufficiale dell'impero. Nella situazione del V e VI secolo e oltre fu importante per il papa potersi appoggiare ad un sovrano cattolico fedele alla Chiesa, contro i Longobardi (cattolici, ma che avrebbero voluto prendersi tutta l'Italia) e contro i Bizantini cesaropapisti. DA qui nacque l'uso dell'appellativo "figlia prediletta della Chiesa", del resto usato dai Papi anche per altre nazioni o popoli.
I legittimisti ed ultramontani francesi attuali vogliono caricare l'appellativo di un enorme significato simbolico, quasi dovesse indicare una posizione di privilegio della Francia rispetto alle altre nazioni cattoliche. Quest'interpretazione, che alimenta il (residuo) nazionalismo francese mantenendogli un carattere "mistico", va ovviamente respinta. Come disse un illustre storico austriaco polemizzando con questa mentalità, citando san Paolo, siamo tutti "coeredi in Cristo", in quanto battezzati e credenti, quale che sia la nostra appartenenza nazionale.

Concordo! ha detto...

Per salvarci dall’Unione europea c’è solo il Sacro Romano Impero
https://www.marcelloveneziani.com/articoli/per-salvarci-dallunione-europea-ce-solo-il-sacro-romano-impero/

Anonimo ha detto...

Concordo pure io sul Sacro Romano Impero, anche se non ho letto l'articolo, anche se mi sembra una chimera.
Riguardo alla visitatrice del guitto, aprite gli occhi: sconfessatela!

Vive la France Catholique et Royale ! ha detto...

Pio XII e la Francia

Prière pour la France Regnum Galliae, Regnum Mariae, Quod numquam peribit (15 mars 1941)

Si trova online.

Anonimo ha detto...


# La salvezza dal Sacro Romano IMpero redivivo?

Chimere. Fu sempre un impero malaticcio, con poca estensione territoriale, limitata essenzialmente alla Germania, all'Italia, a territori oltre il Reno, oggi francesi o belgi. C'erano poi piccoli territori sparsi, feudi imperiali.
Dissoltosi l'impero carolingio, rinacque più tardi come Stato tedesco con appendici italiane e francesi.Fu sempre contestato dalla monarchie nazionali, in particolare da quella francese, ma anche da quella inglese, Stati sovrani e indipendenti già nel Medio Evo.
Difese la cristianità contro i mussulmani, ma sempre con forze relativamente scarse.
La vita del "Sacro Romano IMpero" fu dominata dalle lotte interne: con l'imperatore romano d'Oriente, che si considerava l'unico vero erede dell'impero romano che fu; con il Papa; con le autonomie locali; con le monarchie nazionali.
Esiziale fu il contrasto tra papato e impero. Legittima era la pretesa della Chiesa di essere indipendente dall'impero nella sua organizzazione, tuttavia ad un certo punto la Chiesa sviluppò una concezione teocratica che incontrò forti ostilità. Inoltre, in Italia, la Chiesa avversò sempre l'impero nel tuo tentativo di instaurare la sua signoria in tutta l'Italia, escluso lo Stato della Chiesa. Questa politica riuscì a caro prezzo contro il Barbarossa e Federico II di Svevia ma naufragò contro Carlo V, che impose il dominio spagnolo (asburgico) in gran parte dell'Italia. Dopo il Sacco di Roma del 1527, fatto dalle truppe imperiali, il papato cessò in pratica di esistere come potere temporale sovrano e indipendente. Ma Carlo V non riuscì a domare i protestanti. Le vaste e violente eresie medievali (p.e. i catari) erano state eliminate con le Crociate interne ossia con lo sterminio militare degli eretici, attuato dalla monarchia francese non dall'imperatore. Con i protestanti la cosa non riuscì, si consolidò un'Europa protestante, che sarebbe sopravvissuta alla Guerra dei Trent'anni (finita nel 1648), politica e di religione, dopo la quale si affermò un'idea di Stato indipendente dalla religione cattolica e quindi dalla Chiesa.
INsomma, se si vuole riproporre l'ideale dell'Impero, figura estinta del passato cristiano, non si può prescindere dalla sua concreta esperienza storica, conclusasi alla fine con un fallimento totale.
INoltre, finché la Chiesa è in preda all'apostasia non ha senso parlare di restaurare un impero cristiano.
Di fronte alla diabolica costruzione che è l'unione europea, l'imperativo per i popoli è quello di riappropiarsi della loro individualità nazionale, rifondandola come Stati la cui costituzione
incarni i valori cristiani perenni.
H