Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, l'appello delle suore trappiste siriane perché l'Occidente tolga le sanzioni economiche verso la Siria, i cui effetti si fanno sentire soprattutto sulla popolazione, in particolar modo ora che il terremoto ha sconvolto anche le regioni di quel Paese martoriato e rendono persino più difficili i soccorsi.
Personalmente mi ero rammaricata che si sottolineasse l'impegno italiano nei soccorsi in Turchia; ma non risultasse nulla quanto alla Siria. Soltanto ieri è intervenuta una comunicazione del Ministero della difesa che ne parla (immagine a lato)
Basta parole a vuoto, ADESSO è il momento di togliere le sanzioni alla Siria.
Ci uniamo all’appello di P. Bahjat parroco di Aleppo, di tanti altri, ripetiamo le parole che spesso anche noi abbiamo pronunciato e scritto senza che nulla cambiasse :
ORA SI DEVONO TOGLIERE LE SANZIONI ALLA SIRIA ! ADESSO!! SUBITO !
Le parole di conforto di tanti di voi che oggi sono vicini alla nostra gente, i gesti di aiuto con cui vi fate presenti, fanno bene al cuore..Riscaldano, nel freddo che domina in mezzo alle macerie. E la gente è grata del vostro aiuto. Grazie, grazie veramente.
Ma le parole di cordoglio di tante istituzioni fanno reagire: dove eravate in questi anni, voi che avreste potuto fare una grande differenza, quando giorno dopo giorno la nostra gente è arrivata letteralmente a morire di fame ? Certo, non solo le sanzioni hanno portato a questo..
Ma ANCHE le sanzioni, e pesantemente.Certo, si muore sotto le macerie anche se si sta bene, anche se c’è il cibo in casa... Ma se le condizioni generali della gente non fossero state così disperate, oggi ci sarebbero più mezzi per scavare nelle macerie, e salvare ancora qualcuno. Ci sarebbero ospedali più attrezzati, farmacie fornite di tutto il fabbisogno. Più case capaci di accogliere i rifugiati, ci sarebbero anche qui più persone con lavoro e risorse per aiutare i propri fratelli.
Senza dimenticare che, sì, il terremoto è una tragedia immane, che colpisce i nostri cuori e la nostra mente...Ma anche nelle zone non troppo colpite c’è tanta gente che ha bisogno, che muore di fame, oggi come ieri, perché la fame, l’incapacità di far fronte alle malattie per il costo dei medicinali, e tutto il resto esistevano anche prima di questo 6 febbraio…
Ci voleva tutto questo per far aprire gli occhi sulla tragedia siriana, di cui nessuno parlava più da tempo? ... C’era già un terremoto, più silenzioso ma non meno devastante, che da anni scuoteva la vita e il futuro di questa gente.
I morti sono morti, li affidiamo a Dio e alla sua Misericordia, che illumina anche ciò che noi non comprendiamo. Ma i vivi hanno bisogno di una speranza tangibile e concreta che la vita si possa ricostruire. La cosa che più colpisce in questo momento è lo sgomento che invade le persone, lo smarrimento davanti a tutto questo. Gli amici di Aleppo, di Lattakie, da cui abbiamo notizie per telefono, hanno tutti una nota pesante nella voce: hanno macerie non solo davanti agli occhi, ma nel cuore. Anche queste hanno bisogno di essere rimosse, sollevate in qualche modo.
Per favore, alzate la vostra voce PERCHE’ SI TOLGANO SUBITO LE SANZIONI.
Che almeno la tragedia e la sofferenza di tanti morti che ancora sono sotto le macerie serva ad aiutare la speranza dei vivi.
E poi, sì, c’è la preghiera, c’è la fede. Pregate per il nostro popolo, pregate con la nostra gente.
Non potremmo dirlo noi, che a parte la paura grande siamo state risparmiate da questo terremoto; ma un amico di Aleppo, venuto a stare da noi perché la sua casa è inagibile, ci diceva ieri: “che almeno tutto questo serva a riavvicinare la gente a Dio ! Se la fede è debole, le persone si allontaneranno ancora di più dal vero bene. Ma se almeno tutto questo servisse a riportarci a Dio ! “.
Torniamo a Dio, e forse si illuminerà un po’ anche la nostra ragione, e il nostro agire..
E grazie a tutti coloro, e sono tanti, che in questo momento pregano e operano con il cuore in mano.
Suor Marta e le Monache Trappiste di Azer- Syria________________________
RACCOLTA FONDI TERREMOTO, TRAMITE CONTO DEL MONASTERO ITALIANO DI VALSERENA / TRAPPISTE FONS PACIS
Per donazioni in aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto
INTESA SAN PAOLO
intestato a Monastero Cistercense di Valserena
IBAN: IT10K0306909606100000002045
BCITITMM
Causale: Terremoto in Siria
Per chi ha bisogno della ricevuta valida per la detrazione può fare la donazione attraverso l'associazione Nostra Signora della Pace specificando bene la causale.
(deducibili dalle tasse ai sensi del D.L.G. 460/97.)
INTESA SAN PAOLO
intestato a: Associazione Nostra Signora della Pace
IBAN: IT61M0306909606100000002047
BCITITMM
Causale: Terremoto in Siria
4 commenti:
Il rifiuto di aiuti ai terremotati della Siria mostra il vero volto del mondialismo e dell'atlantismo, se mai ve ne fosse stato ancora bisogno. Affido mondialismo ed atlantismo a Cristo Re affinché Egli ne faccia quello che vuole.
Médias-Presse-Info :
Maire d'Ankara : La Turquie pourrait avoir été "ciblée par des tremblements de terre d'origine humaine"
"Vinceremo con l'occidentale" dice l'attore che attenzione sta recitando un nuovo copione. Un pericoloso copione, per noi non per lui che un aereo pronto per gli USA. Non recita più a nome degli ucraini, adesso parla come "capo" dell'Occidente. Dove gli Usa passano in seconda linea e noi europei avanziamo in prima linea.
In poche ore la guerra è stata trasformata in europea contro la Russia.
Non so se vi rendete conto della cosa.
La domanda è se è rientrato a Kiev, non ho notizie fresche su di lui, che immagino non avrà mai nulla da temere, ho letto le affermazioni di un esperto bellico UA che dice che si può vincere riconquistando le terre a sud, quelle che danno sul mare di Crimea, ora mi consta che vi siano circa 80 km. di distanza da dove sono dislocate adesso le truppe ucraine, mentre pare che i Russi si stiano organizzando per la controffensiva, le foto satellitari dicono che il raggruppamento non è massiccio, per ora, ma io ormai non mi fido più di nessuno..........
Posta un commento