Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 6 maggio 2023

Non sarà altro che un'adesione alla moda.

Riprendo il testo che segue da un link segnalato: dal blog La Fede dei nostri Padri su cui leggo il motto che sostanzialmente è anche il nostro: "Facciamo quello che abbiamo sempre fatto, quello che han fatto i nostri Padri". (san Pio da Pietrelcina)

Non sarà altro che un'adesione alla moda. 
Anno 1838. L'incredibile profezia del Vescovo di Oxford

Ai tempi dell'Anticristo, la Chiesa di Dio, come si può facilmente immaginare, vedrà il numero dei suoi fedeli grandemente ridotto, a causa della dichiarata diserzione delle potenze di questo mondo.
Sotto la copertura di una universale tolleranza, questa diserzione inizierà con una indifferenza mostrata verso tutte le forme di cristianesimo, tolleranza che non troverà la sua fonte in un veritiero spirito di carità o di indulgenza, ma nel disegno di minare il cristianesimo moltiplicando e incoraggiando le sette.
Questa pretesa tolleranza andrà molto più lontano di una giusta tolleranza, anche in ciò che concerne le differenti sette cristiane. Perché i governanti si pretenderanno indifferenti a tutte e non accorderanno protezione preferenziale ad alcuna.Partendo dalla tolleranza per le eresie più perniciose, si arriverà alla tolleranza per le false religioni, l'ateismo ed infine si avrà la persecuzione esplicita della verità del cristianesimo.
In questo tempo il Tempio di Dio sarà ridotto al Santo dei Santi, cioè al piccolo numero di cristiani veritieri che adorano il Padre in Spirito e Verità e che regolano strettamente la loro dottrina, il loro culto e tutta la loro condotta sulla Parola di Dio.
I cristiani che non lo sono che di nome abbandoneranno tutta la professione della verità al momento del suo abbandono da parte delle potenze del mondo.
Per me questo tragico avvenimento è prefigurato nell'ordine dato nell'Apocalisse a San Giovanni di misurare il tempio e l'altare, ma di lasciare l'atrio esteriore calpestato dai pagani. I beni del clero saranno saccheggiati, il culto esterno oltraggiato e sminuito per questi disertori di una fede che avevano una volta professato; non si potrà chiamarli apostati poiché essi non avevano mai preso seriamente la loro professione di fede.
Tutto ciò non sarà altro che un'adesione alla moda e all'opinione pubblica.
In fondo, essi sono sempre stati ciò che si riveleranno in quel momento: dei pagani.
Quando si avrà questo abbandono generale della, fede allora inizierà il ministero dei testimoni vestiti di sacco.
Non si avrà nessuno splendore apparente in questa Chiesa; i cristiani di quel tempo non riceveranno alcun sostegno da parte dei governi, nessun onore, retribuzione, protezione, nessuna autorità - ma essi avranno ciò che nessuna potenza terrestre può togliere: il possesso di Colui che ha dato loro la missione di essere suoi testimoni.
Da una Lettera al cardinal Newman di Mons. Horsley, vescovo di Oxford. Anno 1838.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

6 MAGGIO.
Se Gesù si manifesta, ringraziatelo; e se si occulta, ringraziatelo pure: tutto è scherzo d'amore.
La Vergine clemente e pia continui ad ottenervi dalla ineffabile bontà del Signore la forza di sostenere sino alla fine tante prove di carità che vi dona.
lo mi auguro che arriverete a spirare con Gesù sulla Croce; e possiate in lui dolcemente esclamare: «Consummatum est» (Padre Pio AdFP, 563).

*Consummatum est: Tutto è compiuto.

Anonimo ha detto...

OT: Premetto che non ho seguito la cerimonia dell'incoronazione, ho letto qualche articolo in qua e in là e mi ha colpito questa cosa, la cerimonia strettamente religiosa ed PRETTAMENTE CATTOLICA, cioè veste bianca, unzione con oli cresimali e formule in Latino con consegna di simboli sacri ed altro, è stata fatta in forma privatissima, chiusi in una stanza, il Re, il celebrante, forse l'Arcivescovo di Canterbury, e l'erede al trono, la mia domanda è : che senso ha, dato che Carlo è tutt'altro che religioso, se non in maniera formale, non è Cattolico, è capo della chiesa Anglicana, ma soprattutto capo della potentissima Loggia Scozzese che comanda e controlla tutte le altre, cosa non capisco o capisco troppo bene, ma non posso dirlo pubblicamente.

Ricevo e trasmetto: ha detto...

Domani, Domenica 7 maggio, all' Istituto Buon Pastore di Roma la S.Messa sara' celebrata alle 8h, alle 11h, ed alle 12h.
Sia lodato Gesu' Cristo!
Via delle Fornaci 203, 2° piano, citofonare Casa S.Clemente, Istituto del Buon Pastore.

Insieme al Rev. P.Gabriele M.Pellettieri e agli altri FFII . ha detto...

Santuario Madonna dei Boschi
Devozione del Primo Sabato del Mese al Cuore Immacolato di Maria
Programma in diretta per il giorno 6 Maggio 2023 - ore 21:00

https://www.youtube.com/watch?v=Aliu7t0jE8U

Esposizione del Santissimo Sacramento, Santo Rosario, Meditazione sul 3° Mistero Luminoso, Benedizione Eucaristica, Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.

Anonimo ha detto...


I reali inglesi più che "capi" della Chiesa Anglicana e della Massoneria inglese sono "patroni" delle stesse.

Il capo effettivo della Chiesa Anglicana è l'arcivescovo di Canterbury.
Formalmente, usano questi titoli cattolici, come sappiamo.
Non siamo come ai tempi di Enrico VIII.
Come a dire che i reali sono capi onorari di queste due organizzazioni.
Della Grande Loggia Madre di Londra credo sia patrono uno dei membri della famiglia reale, forse il duca di Kent.
Il fatto è che i reali inglesi, dalla rivoluzione "gloriosa" del 1688-89, gloriosa perché senza spargimento di sangue dopo le terribili guerre civili della prima parte del secolo, regnano ma non governano.
Svolgono una funzione soprattutto simbolica, non da sottovalutare.
Rappresentano l'unità nazionale e la tradizione.
Ma come non mettono becco nella conduzione politica del paese, nonostantte le leggi per esser valide debbano portare sempre la loro firma, così non credo governino effettivamente la Chiesa d'INghilterra o la Massoneria locale.
Certo, la scomparsa Elisabetta II ha firmato le peggiori leggi, in campo morale.
Speriamo per il nuovo Re che il suo regno non sia agitato come quello dei precedenti Carli:
Carlo I Stuart fu fatto decapitare dai Puritani di Cromwell.
Carlo II, dopo anni di esilio in Francia, fu invitato a tornare. Il paese era stanco del regime puritano. Cromwell (Lord Protector) era morto, il figlio un incapace. Il generale Monk negoziò il ritorno del Re, con accordi precisi circa le rappresaglie, sia penali che patrimoniali, che non furono eccessive. Fu largamente ricompensato.
Ma la "Restoration" fu agitata. Per reazione, fu un periodo di corruzione dei costumi, anche se vitale. Ci furono la peste di Londra e l'incendio di Londra, nel 1666.
Carlo III, avrà comunque dei problemi, la società inglese è in decadenza allo stesso modo delle altre in Occidente, anzi sono stati gli inglesi tra gli iniziatori di questa decadenza.
C'è poi il tumore della guerra in Ucraina, la cui metastasi appare in pieno sviluppo...

Confidiamo in Dio! ha detto...

L’India ha eliminato la teoria dell’evoluzione di Darwin dalle scuole e dai libri di testo (e non è affatto una decisione da sottovalutare)
La teoria dell’evoluzione di Charles Darwin non comparirà più nei libri di testo utilizzati da milioni di studenti indiani, in base a una controversa politica adottata di recente dai funzionari dell’istruzione del Paese.
https://www.greenme.it/lifestyle/costume-e-societa/india-eliminare-teoria-darwin-scuole/

Anonimo ha detto...

"Per Me reges rregnant et legum conditores justa decernunt"

"Tu sei qui per servire il popolo... la tua sovranità si fonda unicamente sulla grazia di Dio, Re dei Re e unico vero Re, che te l'ha concessa perché tu possa amministrare la giustizia e la grazia nel suo nome." (riassunto dell'omelia di unzione e incoronazione di Carlo III d'Inghilterra ad opera dell'Arcivescovo di Canterbury Justin Welby)

Anonimo ha detto...

LUCI ED OMBRE SULL’INCORONAZIONE DI CARLO III

LUCI
Le caratteristiche della cerimonia sono eccellente espressione dell’autentico spirito Indoeuropeo, richiamanti il concetto di Monarchia Sacrale, che è la forma di governo oserei dire biologicamente più consona al volksgeist dei Popoli appartenenti al grande gruppo Indoeuropeo.

Lo spirito Indoeuropeo si esprime infatti sin dai tempi pre-Cristiani con tale concetto, con quell’unione di valori religiosi e civili che si manifesta a livello Statale con la Regalità Sacrale.

Il Cristianesimo, nel suo massimo fulgore, cioè in età Medievale, attraverso il feudalesimo fu capace di arricchire la già notevole potenza del volksgeist Indoeuropeo con elementi salvifici e soteriologici che solo la Vera Religione può avere.

Tutto l’apparato cerimoniale visto oggi è abbastanza in linea, almeno teorica, con questi principî fondamentali dello spirito delle nostre stirpi.

Osservando la bellezza estetica e concettuale della cerimonia, si rimane sdegnati del fatto che tanti popoli Indoeuropei, come l’Italiano, il Francese o il Tedesco, ne siano stati violentemente privati dalle varie cricche che nel corso dei secoli hanno sovvertito l’ordine naturale delle cose.

In particolare il Regno d’Italia moderno, a causa della pesante partecipazione liberalmassonica alla sua formazione, non ha mai potuto godere in senso profondo del concetto di Monarchia Sacrale. Di fatto una vera Incoronazione Italiana, con la Corona Ferrea, non è (ancora) mai stata fatta, neppure in periodo monarchico.

Se Monarchia Sacrale Italiana dovrà essere in futuro, essa sarà rappresentata cerimonialmente dall’Incoronazione con la Corona Ferrea da parte del Papa, su questo non c’è dubbio.

OMBRE
Se è vero che la cerimonia odierna, come abbiamo visto, è sicuramente espressione del concetto di Monarchia Sacrale, non si può non riconoscere che purtroppo oggigiorno si tratta di un’espressione più teorica che effettiva.

Infatti la Gran Bretagna è oggettivamente uno dei paesi peggiori dal punto di vista valoriale, nonché uno di quelli che meglio rappresenta la decadenza delle stirpi Indoeuropee e del tradimento del suo stesso volksgeist, vuoi per il suo cosmopolitismo estremo, vuoi per il suo sfrenato materialismo capitalista (di cui peraltro è l’inventrice), con conseguente distruzione di tutte le identità.

Non parliamo poi dell’aspetto più squisitamente religioso, che, a causa di un malinteso ecumenismo, ha completamente annacquato se non contraddetto ogni tipo di significato salvifico (basti pensare al titolo ormai totalmente svuotato di Defensor Fidei spettante al Sovrano, già svuotato peraltro a causa dello scisma anglicano).

Siamo quindi di fronte a un’evidente contraddizione: un Paese che di fatto ha perso quasi completamente il proprio volksgeist presenta i migliori cerimoniali adatti a celebrarlo.
Si può dire cioè che sia giusta la forma ma manchi in gran parte la sostanza.

All’interno di questa forma bellissima troviamo la dinastia sbagliata, la religione sbagliata, il popolo sbagliato.

La dinastia è sbagliata sin dal 1689, tanto che la stessa Santa Sede non la riconobbe mai fino ai molli tempi recenti.
La religione è sbagliata sin dai tempi di Enrico VIII perché deriva da uno scisma tutto personalistico e “terreno” che ha causato in seguito un profluvio di eresie.
Il popolo è sbagliato perché è ormai un coacervo supermaterialistico di razze che non hanno nulla a che fare l’una con l’altra: basta fare un giretto a Londra per rendersene amaramente conto.

Siamo cioè di fronte a un bell’abito privato però del contenuto.

CONCLUSIONE
La Monarchia Sacrale ha bisogno sia della forma che della sostanza e il Regno Unito odierno non è certo un’autentica espressione della stessa.

Certo, di fronte all’inesistenza non solo sostanziale ma anche formale di un autentico concetto Statale Indoeuropeo nell’Italia odierna, anche solo l’aspetto formale positivo di un altro Stato lo fa emergere rispetto al nostro (siamo sempre al classico “ti piace vincere facile”).

Anonimo ha detto...


I discorsi sulla "monarchia sacrale" espressione di un supposto "spirito del popolo (Volksgeist) indoeuropeo" sono solo aria fritta.

Vittorio Emanuele II Re d'Italia non poté dichiararsi VE I Re d'Italia (e magari mettersi in testa la Corona Ferrea) per il semplice motivo che tutte le Potenze europee, Gran Bretagna in testa, erano contrarie.
Nel 1861 il nascente Regno d'Italia non includeva Roma con il Lazio né il Veneto e la vallata dell'Adige, in mano agli Asburgo.
Dichiarandosi VE I, il nuovo re avrebbe fatto capire di considerarsi Re di tutta l'Italia e quindi anche di quella ove regnavano il Papa e gli austriaci. Cosa inaccettabile per l'equilibrio europeo che già doveva ingoiare l'inaspettata nascita (non voluta da alcuno, nemmeno dalle Massonerie europee tranne l'italiana) di un nuovo Stato, la cui sola presenza avrebbe potuto sconvolgere gli equilibri mediterranei.
Doveva perciò restare VE II ossia re di un Regno che doveva rimanere nelle dimensioni del Regno di Sardegna accresciuto delle annessioni sanzionate dai plebisciti popolari. La continuità doveva essere con il Regno di Sardegna.
La liberal-massoneria non c'entra niente in tutto questo viluppo politico-diplomatico.
La "sacralità" della monarchia, addirittura "indoeuropea" (andiamo a scomodare Dumezil e compagni per niente), sono solo corbellerie.
San Paolo ci insegna (Rm 13) che ogni tipo di governo o Stato va bene purché faccia la volontà di Dio in tutto quello che fa, cosa che prescinde da cerimonie e simili, "sacrali" o meno.

Incoronazione di re Carlo ha detto...

La scena è andata in onda e debbo dire che - per quel che ho visto, non tutto - mi son piaciute e dispiaciute tante cose! Inizio da quelle che mi son piaciute:
- Musicalità sacra anche gregoriana, hanno cantato il "Veni, Sancte Spiritus" in latino e altre che non sono cattoliche ma hanno un tocco di Sacralità che molte delle canzonette delle nostre Chiese NON hanno!
- Stranamente l'arcilaico travestito sedicente "vescovo di Canterbury"(ricordo che gli anglicani NON hanno successione Apostolica quindi NON sono veri Consacrati per cui NON consacrano NULLA nè ostie nè Olii, nè possono dare Benedizioni a detta di Papa Leone XIII e altri che hanno sempre risposto NEGATIVAMENTE a Londra circa i loro 'rituali" davvero NULLI E INVALIDI) ha officiato la cerimonia-recita teatrale con spiccato senso di Sacro, NON rivolto al popolo (lascito cattolico).
- Lo Spirito Monarchico e la Solennità (ma in questo caso SOLO esteriore perchè di recita si è trattata dato che NON vi è sostanza vista la mancanza di Successione Apostolica) da cui viene anche un certo senso di Appartenenza alla Patria.
- Il senso di Unità Nazionale Britannica!

Cose che NON mi sono piaciute:
- la "pretessa", vi era una donna forse "prete" e non so quante erano, se vi erano altre "pretesse" o "vescovesse".
- Sempre meno Inglesi Nativi e più allogeni.
- Il fatto di aver "giurato"sulla Bibbia per "difendere il protestantesimo" ossia BLASFEMIA Contro lo Spirito Santo!
Insomma, la recita ha avuto del bello ma non del buono!
Carlo è un uomo come tutti gli altri, NON è Re "per diritto Divino" ma per usurpazione di una sua antenata condannando a morte la LEGITTIMA Regina: Maria Stuart cugina di Elisabetta I eretica!

Credo questo basti e avanzi

Anonimo ha detto...

Un tempo venivano incoronati i Papi, il Re di Francia e il Re di Inghilterra.
Oggi la Monarchia Inglese ha dato lezione a tutto il mondo del significato profondo e incancellabile della Tradizione e dei simbolismi medievali, giunti fino a noi.
Il mondo italiano così straccione, così miserabile della Costituzione Repubblicana, dell'antifascismo appare in tutta la sua mediocre e pallida e meschina piccolezza.
Resa ancor più grave dal fatto che tutto il Cerimoniale della incoronazione dei Re d'Inghilterra proviene dai Cerimoniali italiani di incoronazione del Pontefice Romano.
Loro hanno conservato quello che gli straccioni italiani (che si credono moderni) ridicolizzano e gettano alle ortiche!

Anonimo ha detto...

Però chiamiamola pure una nobile scimmiottatura... o reale...

Anonimo ha detto...

Anche il residuo popolo britannico non ha in simpatia la neo regina, neanche io. Carlo poverino, che tante fantasie aveva suscitato, ai tempi, nelle nobili fanciulle europee, ora suscita nelle ormai anziane principesse un sospiro di sollievo per la scampata iattura. Sì, come ha scritto qualcuno la sostanza manca, apparentemente tiene ancora un po' la forma.

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente e con gioia il suo commento.

Anonimo ha detto...


Pensieri sparsi :

- L'arcivescovo di Canterbury, Welby, capo effettivo della Chiesa Anglicana, è quello che ha da poco autorizzato le "benedizioni" delle unioni omosessuali. Un sinodo o assemblea di vescovi anglicani tenutasi in Africa ha condannato duramente la mossa, affermando che l'Unione Anglicana non può più sussitere a meno che Welby non si penta e ci ripensi. Il nuovo Re inghiotte tutto, evidentemente, come sua madre.
I Re nel Regno Unito sono da tempo immemorabile tappezzeria.
- Il discorso sulla "monarchia sacrale indoeuropea" è solo retorica.
Tradizionalismo magico a un tanto al kg.
Conta un accidente, la "sacralità" delle cerimonie di investitura, conta che il governante, lo Stato, quale che sia la sua forma faccia sempre e ovunque la volontà di Dio, possibilmente del vero Dio, Uno e Trino. Rileggere san Paolo, please, Romani 13, sul rapporto tra il fedele e l'autorità legittima.

Anonimo ha detto...

Roberto De Albentiis
Giorgio V fu il primo Re inglese alla cui incoronazione partecipò un dignitario della Chiesa di Roma, dopo secoli di scisma e persecuzione, e questi fu il futuro Papa Pio XII, all'epoca Monsignor Eugenio Pacelli, nel 1911.
Per chi pensa di difendere Roma, o una sua astratta idea della stessa, insultando gli inglesi, i loro nuovi monarchi e la loro Chiesa (che nessuno nega essere separata da Roma non solo nella gerarchia ma anche nell'insegnamento, ma di sicuro non la si fa tornare indietro con gli insulti), una testimonianza da un Messalino romano ad usum fidelium del 1954, proveniente dall'Irlanda, ove lo comprai durante una vacanza nel 2017: tra le tante, le preghiere per i governanti (il Presidente degli Stati Uniti, ma non solo) e per i monarchi (nel caso di specie, il Re d'Inghilterra, certo non cattolico), essendo un dovere cristiano pregare per i propri governanti, anche quando non piacenti e quando non cattolici.
La Tradizione, oserei dire la stessa Romanità, non si limitano in maniera asfittica alla sola esperienza italiana o ispanofona, o ai soli anni pre- o post- Unità e alle relative polemiche o ai soli anni '30 o '50, ma è molto più ampia...

Anonimo ha detto...

Da certi commenti si nota tutto l'odio del cattolicesimo borghese per la Monarchia, da S. Tommaso d'Aquino definita nel De regimine principum come la miglior forma di governo. Un odio antico, di molto anteriore alla tragedia conciliare. Studiare il volume di Adrien Loubier: Démocratie cléricale, ESJA, presso Éditions du Drapeau Blanc (sito online).

Anonimo ha detto...

Concordo.
PS
Gli anni pre-Unità quassù quasi tutti li detestano. Basta che io scriva Asburgo Este... e sto fresco che il mio commento compaia! Scherzo, ma è un po' così!

Anonimo ha detto...


La passione dei tradizionalisti per la monarchia. LImiti dei tradizionalisti

Che S. Tommaso la considerasse la migliore forma di governo, questa è un'opinione personale di S. Tommaso, che può essere giusta o sbagliata. Al Centro e al Nord c'era in parte la tradizione comunale.
La forma monarchica era diventata tradizionale in Europa. Tuttavia in Italia c'erano le oligarchie mercantili che governavano Stati come la repubblica di Venezia e la Toscana con capitale Firenze.
Se S. Tommaso fosse vissuto ai tempi di Lutero forse avrebbe cambiato idea sulla monarchia. Infatti, furono proprio re e principi a tradire la fede, abbandonando la Chiesa cattolica, spinti dall'avidità ossia dal desiderio di impadronirsi dell'immenso patrimonio immobiliare della Chiesa. La Chiesa visibile era da tempo in decadenza, come prestigio, e non ebbero scrupoli. Si trascinarono dietro i sudditi, anche con la forza.
Similmente, con la Rivoluzione francese fu l'aristocrazia a tradire in gran parte, appropriandosi ampiamente dei beni della Chiesa.

Non si tratta di odiare la monarchia o qualsiasi altra forma di governo legittimo.
L'epiteto di "cattolicesimo borghese" è senza senso.
Che significa il riferimento a S. Paolo?
Significa che non esiste una forma predeterminata di Stato che sia quella adatta al cristianesimo. O quella o niente. Tutte le forme legittime sono adatte.
Bisogna accettare quella che ci offre il proprio tempo, si intende, sempre in relazione al suo rapporto con la fede.
La forma migliore di Stato o governo è relativa ai bisogni storici del momento. Si intende, la forma migliore di un tipo di governo legittimo, non della sua degenerazione.
Su questi temi il pensiero greco classico ha riflessioni ancor oggi valide.
Negli anni preunitari l'Italia era una dipendenza austriaca, perché averne nostalgia? Solo perché cattolici i vari regnanti, in genere di una mediocrità assoluta? Gli Asburgo Lorena oltre a favorire il giansenismo (Sinodo di Pistoia) ci portarono in casa la Massoneria. Napoleone III voleva farne di nuovo una dipendenza francese ma gli è andata buca, più per il gioco della fortuna che per l'abilità di Cavour e di VE II.
Quando c'erano re e reucci e gli Stati italiani più antichi erano solo larve di Stati (Genova, Venezia, Regno delle Sante Chiavi) gli italiani erano considerati una plebe di venditori ambulanti, coltellieri, briganti, suonatori di organetto, truffatori, etc.
Qualcuno ad un certo punto si è stufato e ha cominciato a ribellarsi...Con l'Alfieri è cominciata la ribellione.

Oggi c'è una propaganda antiunitaria incredibile che fornisce un'immagine del tutto mitica dell'Italia preunitaria, come se fosse stata una sorta di paradiso in terra violato da quei cattivoni dei piemontesi, liberali, massoni etc.
E la teoria politica del cattolicesimo tradizionale, oltre ad indulgere in rappresentazioni quasi magiche sull'importanza della monarchia "sacrale", non riesce a superiore l'antico limite della visione politica cattolica, quello di avere un insufficiente concetto dello Stato, come istituzione. Continua a rappresentarlo come un prodotto artificioso rispetto a famiglia e società, possibilmente da eliminare o comunque da ridurre al minimo, quando invece lo Stato è "naturale" quanto le altre due forme di vita in comune, anche allo stadio embrionale. Esso infatti rappresenta l'esigenza più che naturale della difesa dai nemici esterni, interni, dagli animali e dell'amministrazione della giustizia, che deve essere super partes.

Anonimo ha detto...

insufficiente concetto dello Stato, come istituzione.
Istituzione che, certamente, nell'Altro MONDO NON C'è.
C'è in questo perché deve collaborare con la Chiesa, nella salvezza delle anime. Il suo compito è aiutare coloro che vogliono salvare la propria e mettere i bastoni tra le ruote a coloro che, non contenti di dannare la propria, vogliono far dannare anche le altre.
>
Quando c'erano re e reucci e gli Stati italiani più antichi erano solo larve di Stati (Genova, Venezia, Regno delle Sante Chiavi)
a)Anche la Germania era un pulviscolo di LUSSEMBURGO e San Marino (che, non per caso, esistono ancora oggi) E allora? Come erano considerati i Tedeschi?
gli italiani erano considerati una plebe di venditori ambulanti, coltellieri, briganti, suonatori di organetto, truffatori, etc.
Qualcuno ad un certo punto si è stufato e ha cominciato a ribellarsi...Con l'Alfieri è cominciata la ribellione.
Secondo voi, in quella plebe di venditori ambulanti etc.. era più o meno facile salvarsi l'anima rispetto ad oggi. Io non so dove sta adesso Alfieri, ma prego per lui. Di Questo suo "stufarsi" pensate che oggi, dove si trova, sia un titolo di merito o una magra figura?

Risposta al testo delle 10.31. ha detto...

L'ho salvato nel mio computer. Se sarà pubblicato, mi farà piacere. Se non sarà pubblicato, comunque non andrà perso. In entrambi i casi, se il Signore mi darà tempo, testa e forza, potrà essere la base di un testo più approfondito.
Ma ne varrà la pena?

I due vecchietti: ha detto...

Titolo : Meglio tardi che mai.
https://gloria.tv/post/1Riw7sT8wFYKBEbTgTVxBJSA2

"ATTENZIONATO" ha detto...

Termine entrato nel gergo giornalistico-"Poliziesco" ai tempi di Tangentopoli, quale sinomimo di "SORVEGLIATO", ma con più discrezione .

Anonimo ha detto...


# Commento delle 11:19

Lei sembra voler dire che per salvarsi l'anima sia necessario essere vili e miserabili, voglio dire moralmente parlando, non solo come popolo ma anche come individui.
Ma questa non è di sicuro una posizione cattolica.

Anonimo ha detto...

"Direi che la questione riconoscimento facciale e fiducia nelle istituzioni è posta a rovescio.

La metterei così:
Non mi fido di istituzioni che vendono tecnologia per sicurezza invece di garantire una società ordinata e giustizia sociale.
La fiducia nelle istituzioni non è dovuta, è conseguenza delle azioni.

Le istituzioni non sono Dio, come la scienza non è Dio.
Vedo gente che odia Dio trattare istituzioni e scienza come divinità.

(Velo pietoso sui credenti che trattano istituzioni e scienza come divinità)".