Di fatto il recente rito d'incoronazione di Carlo III non riflette l'odierno decadente Regno Unito, ma mostra l'eco lontana di una nazione cattolica che, fino al XVI secolo, esprimeva nell'incoronazione dei propri Re una visione del mondo monarchica, cattolica e sacrale. Precedente qui. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica e dunque anticristiana.
Con l'approvazione di Carlo III:
Tolta la croce dalla corona canadese.
Al suo posto un fiocco di neve
Federica Di Vito
Eppure la cerimonia nell'abbazia di Westminster ha inneggiato al medioevo quando si esprimeva nell'incoronazione dei propri Re una visione del mondo monarchica, cattolica e sacrale
Croce, stoltezza per i pagani. Ebbene sì. La riprogettazione della Corona reale canadese è stata raccomandata dal Primo ministro canadese Justin Trudeau. Croci e fleurs-de-lis sono ora rimpiazzati con «elementi che enfatizzano l'identità canadese della monarchia», afferma il sito web del governatore generale del Canada. Re Carlo ha approvato il "nuovo look" su consiglio del governo canadese. La designer è Cathy Bursey-Sabourin, che funge da Fraser Herald of Arms, ovvero artista principale dell'Autorità araldica canadese.
L'emblema della Corona reale canadese è «un importante simbolo dell'autorità del sovrano, della monarchia canadese e del potere dello Stato che agisce in nome del sovrano», secondo l'ufficio del governatore generale del Canada, che rappresenta il re Carlo III nel suo ruolo di re del Canada. «Al posto della sfera e della croce in cima alla corona c'è un fiocco di neve stilizzato, un riferimento al fatto che il Canada è un regno settentrionale», continua. Il disegno canadese, a differenza dell'emblema ufficiale di re Carlo che utilizza la corona Tudor, sostituisce croci e fleurs-de-lis con foglie d'acero - un po' come le confezioni di sciroppo per pancakes. Il sito web del governatore generale ha descritto la foglia d'acero come «un simbolo canadese per eccellenza ampiamente utilizzato dal XIX secolo per rappresentare il Canada e tutti i suoi cittadini».
La sfera e la croce in cima alla corona di re Carlo sono state a lungo utilizzate dai reali cristiani come promemoria che il mondo è soggetto al dominio di Gesù Cristo. Il simbolo fa parte delle insegne di incoronazione della monarchia britannica. Nella liturgia dell'incoronazione della Chiesa d'Inghilterra, l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby ha dato in mano a re Carlo una sfera e una croce dichiarando: «Ricevi questa sfera, posta sotto la croce, e ricorda sempre che i regni di questo mondo sono diventati i regni di Nostro Signore e del suo Cristo». L'iconografia cristiana a volte mostra Gesù Cristo che tiene in mano la sfera e la croce.
Ora, i gusti sono gusti. Ma senza girarci troppo intorno è evidente che in un Paese che è teatro di aggressioni sempre crescenti verso i cristiani, far fuori la croce non è di certo un gesto casuale. Ennesima prova di cancel culture? Probabile. Tra i commenti su Twitter si trova di tutto, c'è chi la prende sul comico «questo nuovo design sembra un cartone», chi si sente offeso «si sta scherzando con i nostri simboli e la nostra tradizione in modo così impertinente». E poi qualcuno centra il punto scrivendo: «Perché i canadesi ora odiano Dio? No, lo fa solo il governo che è senza Dio». Proprio così. Che questo continuo andare contro Dio passerà di moda? Perché qui di stile ce n'è ben poco. - Fonte
12 commenti:
Considerando l'atto, ecco il commento che mi viene spontaneo: il nuovo ordine mondiale avanza a passi da gigante e l'eliminazione della Croce dalla corona è la conferma dello stato di cose attuale. Purtroppo è così. Contra factum non fit argomentum.
Se guardate bene l'immagine, compare la foglia d'acero, simbolo nazionale del Canada ed altri piccoli particolari che la distanziano dalla corona reale Britannica, pare che dietro richiesta specifica, leggasi ordine, re Carlo III abbia preteso il giuramento di fedeltà alla sua persona da parte di tutti i sudditi di quel che resta del British Empire, Commonwealth se piace di più, e i 'sudditi' canadesi non hanno gradito vedere giurare Trudeau, molte sono state le voci contrarie dappertutto, su Tweeter un buontempone ha scritto che il nome Carlo porta sfortuna..........show must go on.
Da Trudeau non c'è d'aspettarsi altro.
È un'icona del più sfacciato NOM.
In compenso, i cattolici possono contare sul sostegno indefesso della gerarchia vaticana e dei templi del giornalismo cattolico come l'Avvenire, che, nel suo continuo sforzo di difesa delle ragioni del cattolicesimo più profondo, pubblicizza la devoluzione del 5 per mille all'Arci (vedasi articolo su MIL).
Gz
Invece lo show dell'incoronazione di Carlo, che ci ha fatto vedere elementi della tradizione mescolati insieme a innovazioni green e politicamente corrette (dalle vescovesse al crisma vegano), è stato un qualcosa di tremendamente inglese, ossia, è stato un parto della tipica mentalità (corrotta) inglese.
Mi dispiace.
Concordo pienamente.
Si, si tratta di cancel culture in salsa canadese. Il fiocco di neve fa pensare a un richiamo alle bellezze della natura , considerata come origine del mondo , della vita e della bellezza senza bisogno di un Creatore.
Se una religione vale l'altra e siamo "Fratelli tutti" perchè tenere ancora in bella vista la croce? E' anche questa una conseguenza di comportamenti vergognosi da parte di tanti ecclesiastici post conciliari.In questi giorni ho letto ,su Wikipedia ,la storia dei Martiri Claretiani di Barbastro ed ho capito chiaramente il dramma che la Chiesa sta vivendo.Durante la loro breve detenzione ,prima di essere torturati e fucilati , a quei giovanissimi seminaristi fu chiesto di spogliarsi della tonaca ed arruolarsi nelle milizie per avere salva la vita .Tutti rifiutarono di farlo pagando con la vita.Adesso si celebrano messe in costume da bagno ,in pantaloncini o avvolti in paramenti arcobaleno....Se questa non è crisi la vogliamo chiamare suicidio?
PIù che un fiocco di neve sembra appunto l'immagine stilizzata della foglia d'acero (maple tree leaf) simbolo del Canadà, in quanto albero tipico delle sterminate foreste di quel Paese.
La foglia d'acero è anche sulla bandiera canadese.
Resta il fatto che la Croce, come simbolo cristiano, oggi la si vuole togliere, in tutti i sensi.
A proposito di Trudeau, pare che abbia avuto in Giappone un 'vivace' scambio di opinioni con Meloni a proposito della propaganda della cultura gender pro lgbtqr+&schwa che in Italia sarebbe poco supportata e non adeguatamente messa in rilievo, al che GM avrebbe risposto piuttosto piccata che nell'agenda governativa Italiana ci sono al momento temi ben più importanti su cui discutere.........stém a' veda.
Bisogna iniziare a dire pane al pane e vino al vino e se possibile non citare più quelli al passo dei tempi. Ignoriamoli, sono dei bamba anche se frequentano circoli esclusivi, noi escludiamoli. Parliamo invece di persone che potrebbero avere la stoffa per resistere al presente. Antonino Galloni per esempio potrebbe essere la persona di cui parlare e con cui parlare.
Trudeau e Meloni in Giappone - Meloni risponde bene, anche se sempre sulla difensiva.
Trudeau avrebbe chiesto chiarimenti a Meloni a proposito delle "discriminazioni" delle persone lgbt in Italia, citando l'accusa in tal senso fatta dalla Commissione europea. Meloni (cito sempre il Giornale) avrebbe risposto che il Governo italiano si attiene alle decisioni dei tribunali (che hanno negato i c.d. diritti lgbt). E che la politica nei confronti di queste persone non è cambiata. Insomma, sempre una risposta da profilo basso, se la ricostruzione giornalistia è esatta.
A quando una dichiarazione pubblica, che condanni come si deve tutto l'apparato lgbt? Questo è uno degli "elefanti nella stanza", che nessuno vuol vedere e che sta diventando un mammuth.
Dobbiamo però tener presente la realtà: la pressione delle nazioni anglosassoni dominatrici del mercato finanziario internazionale nel senso di imporre questa legislazione pro lgbt è fortissima. Anche il Giappone, finora tiepido in materia, ne sta facendo le spese. Messo sotto pressione, pare, almeno a parole, si stia affrettando a varare qualche legge in tal senso (fonte, LSNews).
I governanti radical usa e canadesi attuali sembrano ormai in preda ad autentica follia, una follia che sta diventando criminale.
Noi poi ce la prendiamo con Meloni, per la sua timidezza e allineamento su certi temi chiave, come se fosse lei da sola a dettare la linea del governo. Ma Meloni deve sempre mediare fra tre partiti diversi. Ora, sui temi "etici" non è che il partito del Cavaliere si sia mai speso ad abundantiam. Il quale cav è uscito alla grande dall'ultimo processo perché l'accusa ha commesso errori marchiani in punto di diritto, violando i diritti della difesa, pur di dargli addosso, non perché le famose "cene eleganti", una volta congedati gli ospiti di passaggio, continuassero come cene di educande.
Meloni (il governo italiano) è anche messo sotto pressione perché ratifichi l'infausto Mes. Insomma, pressioni e ricatti e intimidazioni si sprecano un giorno sì e l'altro pure. Anche i francesi l'attacco a Meloni lo fanno ormai come sport nazionale.
Bisogna tener duro, criticare il governo dove è timido e carente (anche sulla guerra in corso), chiedergli perché non fa nulla p.e. conro la pornografia.
Comunque adesso Nordio sta finalmente facendo partire la battaglia forse più dura di tutte, quella della riforma della giustizia, un compito sovrumano quasi.
E contro Meloni non sta già partendo il fango di supposte vicende finanziarie della famiglia, dei suoi parenti? Una mera coincidenza,
si capisce.
Z.
L’immagine non è pertinente. La croce e il fiocco di neve sono sulla cima della corona, che non compare nell’immagine dell’articolo
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