Il Servizio di nozze
Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». (Giovanni 2, 1-3)
Dio vuole consumare connubio nuziale con noi tutti, con tutta l’umanità. Egli è lo Sposo che prepara le nozze di tutta l’umanità col Figlio suo.
Maria è colei che prepara, per noi uomini, il più bel regalo di nozze. Pensiamo! Proprio quando gli uomini non avevano più nulla per poter vivere e non avevano maturato nessun diritto per il connubio nuziale, Maria, vera e cara Madre, preparò tutto, la dote, la mensa, il cibo e perfino lo stesso Sposo: né poteva esserci altro Sposo! Meraviglioso servizio d’amore!
A te diciamo il nostro grazie, Madre che ci ami e ci garantisci sempre la totalità del dono di nozze col Figlio di Dio. Ci sorregge una certezza: non si è mai udito che qualcuno abbia invocato la protezione di Maria e non sia stato esaudito. Ed è la nostra certezza.
(Itinerario Mariano tratto da “Con Maria amabile Maestra” di don Nicola Giordano – Edizioni Vivere in)
3 commenti:
«Maria Santissima è veramente la mistica scala per la quale è disceso il Figlio di Dio sulla terra e per cui salgono gli uomini al cielo» (Sant’Agostino).
Preghiera per Roma
Noi, o Regina nostra, veniamo a unire all’allegrezza pasquale la gioia, suscitata in tutti i figli della Chiesa, del ricordo del tuo intervento in favore della cristianità, in quel giorno memorabile in cui Roma rivide il suo pastore e il suo re. Tu che hai riportato la vittoria, ricevi il nostro omaggio. Tutto questo mese risuona delle tue lodi; ma oggi salgono più calde verso di te. Degnati dunque di volgere il tuo sguardo su Roma e il suo pontefice. Nuovi pericoli sono sorti: la pietra posta da Gesù è tornata a essere un segno di contraddizione. Noi sappiamo, o Maria, che essa non potrà essere divelta e che la santa Chiesa vi riposa sicura; ma sappiamo pure che i destini di quella Chiesa non sono eterni quaggiù. Un giorno essa sarà trasportata in cielo e quel giorno sarà l’ultimo che vedrà questo mondo colpevole. Fino a quel terribile momento, non sei tu la nostra potente ausiliatrice? Degnati allora di stendere il tuo braccio al quale nulla resiste! Ricordati di Roma, dove fu sempre così caro il tuo culto; dove tanti nobili santuari proclamano la gloria del tuo nome.
…per la Chiesa
Ma Roma non è il solo punto della terra che reclama il tuo potente soccorso, o Maria! Da ogni parte la vigna del tuo figlio è esposta ai guasti portati dal cinghiale. Il male è dappertutto, l’errore e la seduzione dilagano ovunque; non vi è alcuna regione in cui la Chiesa non debba soffrire, dove non sia violata o minacciata la sua libertà. I popoli, trascinati lontano dalla tradizione cristiana nelle loro leggi e nei loro costumi, sono impotenti e continuamente esposti a cadere nell’abisso. Soccorri il mondo in questo pericolo così grande, o nostra Ausiliatrice! Tu ne hai la forza e il potere; non lasciar perire quella stirpe che Gesù riscattò e che ti ha affidato dall’alto della croce.
…per tutti
O Maria, aiuto dei cristiani, tu sei la speranza delle anime nostre; ed esse sono minacciate dallo stesso nemico che rivolge i suoi attacchi alla società umana. Tu, o Maria, hai riportato trionfi clamorosi per la salvezza dei tuoi figli; non ti stancare, te ne supplichiamo, di essere il soccorso dei poveri peccatori. Sei soprattutto tu, e lo provano i fatti, che Gesù aveva in vista quando, volendo riempire di convitati la sala del banchetto eterno, disse ai ministri del suo amore: «Spingeteli a entrare» . Le nostre supplichevoli voci si elevano verso di te, Madonna Ausiliatrice, poiché la necessità c’incalza; ma ci guardiamo bene dal dimenticare i particolari doveri che dobbiamo renderti in questi giorni in cui la santa Chiesa onora le comunicazioni ineffabili che avesti col tuo figliolo risuscitato. Con quale delizia ella si unisce alla felicità che ha improvvisamente sostituito, nell’anima tua, le angosce del Calvario e del sepolcro! È alla madre consolata e trionfante nel suo figlio che offriamo, insieme ai fiori della primavera, l’omaggio annuale delle nostre lodi, durante tutto il corso di questo mese; l’incanto e lo splendore del quale sono tanto in armonia con la tua immortale bellezza. Ricambiaci, conservando alle anime nostre la luce che esse hanno attinto dalla Pasqua al contatto con Gesù risorto, e degnati di prepararci tu stessa a ricevere degnamente i doni dello Spirito Santo che verrà presto, risplendente del fuoco della Pentecoste, a suggellare, per mezzo della discesa in noi, l’opera della rigenerazione pasquale.
Di Dom Prosper Guerangėr
Da L'anno Liturgico
Don Bosco mi ha insegnato che l'aiuto dei cristiani è la Madre celeste. Oggi la famiglia dei salesiani festeggia Maria Ausiliatrice. Quante volte mi sono rifugiato sotto il suo scettro di Regina, prima di chiamarla mamma.
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