Leone XIV. Altro che delusione!
Più conciliari (anzi conciliaristi) di così non si potrebbe. Cito la conclusione dell'allocuzione rivolta oggi da Leone XIV ai rappresentanti di altre religioni qui e conseguenti riflessioni di massima. Non senza poi proseguire con altre considerazioni sull'intero contenuto del documento. Vi prego di approfondire attraverso i numerosi link di riferimento perché altrimenti dovrei scrivere una articolo chilometrico (e non ne ho le forze).
Carissimi, grazie ancora della vostra vicinanza. Invochiamo nei nostri cuori la benedizione di Dio: la sua infinita bontà e sapienza ci aiuti vivere come figli suoi e fratelli e sorelle tra di noi, perché cresca nel mondo la speranza. Vi ringrazio di cuore.
È la falsa "fratellanza" eretica di Bergoglio.
Intanto mi chiedo in cosa consiste il Cristo al Centro nel motto e nelle parole di questo papa, quando sulle affermazioni che precedono sono costretta a fare le seguenti precisazioni.
Siamo tutti creature di Dio, ma fratelli possiamo essere solo in Cristo, in quanto - in Lui, col sigillo del Battesimo - siamo figli adottivi nel Figlio unigenito del Padre, al quale possiamo dire Padre nostro... [vedi]
Il vizio di fondo è nella Gaudium et spes, 22 che afferma (ed è la radice di tutte le eresie successive) “con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo” (Ipse enim, Filius Dei, incarnatione sua cum omni homine quodammodo Se univit).
Preciso meglio l'affermazione iniziale. Il Figlio è Uno solo e non è stato creato ma generato prima di tutti i secoli e si è fatto uomo, nel seno della Vergine Maria, in Gesù di Nazareth e non in tutta l'umanità, anche se Cristo ha assunto la natura umana per redimerci, il che rende possibile la fratellanza (e molto altro)... Cristo Signore non dà un sentimento di fratellanza, cambia la nostra natura, la trasforma con la sua grazia che riceviamo nei sacramenti; il che ci rende capaci di viverla la fratellanza e comportarci di conseguenza. Infatti Cristo è il Verbo, la Seconda Persona della SS. Trinità, generato non creato, della stessa sostanza (consustanziale) del Padre, che si è fatto uomo in Gesù, non in tutti gli uomini.
Dunque noi siamo figli solo nel Figlio e solo se accogliamo Lui. Quindi gli uomini, creature pur sempre a immagine e somiglianza di Dio, non partecipano ontologicamente della natura divina di Cristo ma diventano figli - e ricevono la figliolanza divina per adozione cioè vedono incorporata e trasformata ma non sostituita la loro natura umana nel sigillo del Battesimo -, e, poi devono rimanere in Cristo Signore, altrimenti diventano figli degeneri. Ce lo insegna il Prologo di Giovanni 12-13: «A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati». Dunque non creati, ma inseriti nella generazione eterna del Figlio, il diletto, colui nel quale il Padre si compiace perché vi riconosce la sua Vera immagine.
I «Suoi», cioè noi cristiani diventiamo figli per adozione - e non per natura - e riceviamo il dono di diventare sempre più a Lui configurati (la nostra natura è trasformata ma non sostituita), nel senso paolino (2 Cor 3,18). È ciò che i Padri chiamano Theosis, per effetto della grazia che la vita di fede e dunque la fedeltà ci dona attraverso la preghiera e il munus sanctificandi della Chiesa. È proprio questa distinzione tra adozione-partecipazione in Cristo e natura che fa la differenza. E mi pare che si crei confusione tra naturale e Soprannaturale non considerandola.
Tutti gli uomini condividono la creaturalità e l'immagine del Creatore, ma la connaturalità, che è configurazione al Figlio Unigenito Gesù Cristo la si riceve nella e dalla Chiesa.
Il che non significa dire che Cristo non si incarnato per tutti e non ha salvato TUTTI; ma che la salvezza non è un fatto automatico: va accolta (qui è anche la ragione del pro multis (qui) rispetto a tutti). Ed è la funzione della Chiesa, affidatale dal Suo Signore, quella di annunciarla e dispensarla, altrimenti che senso avrebbe la Chiesa?
Preciso meglio l'affermazione iniziale. Il Figlio è Uno solo e non è stato creato ma generato prima di tutti i secoli e si è fatto uomo, nel seno della Vergine Maria, in Gesù di Nazareth e non in tutta l'umanità, anche se Cristo ha assunto la natura umana per redimerci, il che rende possibile la fratellanza (e molto altro)... Cristo Signore non dà un sentimento di fratellanza, cambia la nostra natura, la trasforma con la sua grazia che riceviamo nei sacramenti; il che ci rende capaci di viverla la fratellanza e comportarci di conseguenza. Infatti Cristo è il Verbo, la Seconda Persona della SS. Trinità, generato non creato, della stessa sostanza (consustanziale) del Padre, che si è fatto uomo in Gesù, non in tutti gli uomini.
Dunque noi siamo figli solo nel Figlio e solo se accogliamo Lui. Quindi gli uomini, creature pur sempre a immagine e somiglianza di Dio, non partecipano ontologicamente della natura divina di Cristo ma diventano figli - e ricevono la figliolanza divina per adozione cioè vedono incorporata e trasformata ma non sostituita la loro natura umana nel sigillo del Battesimo -, e, poi devono rimanere in Cristo Signore, altrimenti diventano figli degeneri. Ce lo insegna il Prologo di Giovanni 12-13: «A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati». Dunque non creati, ma inseriti nella generazione eterna del Figlio, il diletto, colui nel quale il Padre si compiace perché vi riconosce la sua Vera immagine.
I «Suoi», cioè noi cristiani diventiamo figli per adozione - e non per natura - e riceviamo il dono di diventare sempre più a Lui configurati (la nostra natura è trasformata ma non sostituita), nel senso paolino (2 Cor 3,18). È ciò che i Padri chiamano Theosis, per effetto della grazia che la vita di fede e dunque la fedeltà ci dona attraverso la preghiera e il munus sanctificandi della Chiesa. È proprio questa distinzione tra adozione-partecipazione in Cristo e natura che fa la differenza. E mi pare che si crei confusione tra naturale e Soprannaturale non considerandola.
Tutti gli uomini condividono la creaturalità e l'immagine del Creatore, ma la connaturalità, che è configurazione al Figlio Unigenito Gesù Cristo la si riceve nella e dalla Chiesa.
Il che non significa dire che Cristo non si incarnato per tutti e non ha salvato TUTTI; ma che la salvezza non è un fatto automatico: va accolta (qui è anche la ragione del pro multis (qui) rispetto a tutti). Ed è la funzione della Chiesa, affidatale dal Suo Signore, quella di annunciarla e dispensarla, altrimenti che senso avrebbe la Chiesa?
Dunque il Vaticano II, suggerendo una novità come quella esposta nell’art. 22 GS, ha indotto a mutare il senso della missione della Chiesa, il cui nuovo messaggio è ora il seguente: gli uomini contemporanei dovrebbero rendersi conto che, già con l’Incarnazione, Cristo si è unito a ciascuno di loro, per ciò stesso elevandolo ad una dignità sublime e conferendogli un’altissima missione, indicata dal Concilio e fatta propria dalla Gerarchia come suo compito specifico; missione che consiste nel realizzare la pace nel mondo, la fratellanza universale nel dialogo che non mira a convertire ma ad acquisire le posizioni dell’avversario per superarle in una Comunione universale d’amore, una nuova Chiesa, “ecumenica”, incontro solidale di tutti i popoli e di tutte le religioni!
Le rimanenti affermazioni
Ho letto con non poco raccapriccio la sfilza di altri riferimenti ripresi pari pari (che potete leggervi nel documento qui), purtroppo pienamente confermativi senza remore delle altre gravi cantonate (eufemismo) di Bergoglio, a partire da 'Fratelli tutti' (qui), col chiaro riferimento alla dichiarazione di Abu Dhabi (qui) e, poi, a Nostra Aetate (qui) e al falso rapporto privilegiato con gli ebrei (vedi) nonché la falsa affermazione che adoriamo lo stesso Dio dei musulmani [vedi qui - qui - qui (la questione del "Dio unico")]. In più sulla sinodalità (qui - qui indice articoli sul recente sinodo).
Non ho parole per esprimere il mio dolore e la mia indignazione. Mi affido al Signore per rimanere calma in Lui, a Lui affidata nel cuore della Sua e nostra tenera Madre, ormai nella convinzione che sta continuando a metterci a dura prova; mentre il mondo, anche e soprattutto a causa della grave crisi della Chiesa, sta andando a rotoli... La nostra civiltà sorta sulle radici greco romane del cristianesimo è estinta e nemmeno ci è consentito farla rivivere con le nostre accorate e precise riflessioni e affermazioni. Ne è prova anche questa recente iniziativa a livello europeo (La Ue finanzia il Corano e cancella il cristianesimo) che ho pubblicato (qui) per non veder censurato l'ennesimo articolo insieme ad una nuova rimozione del blog.
Domani pubblicherò un avviso sulla situazione delle ormai quasi quotidiane censure e conseguenti iniziative a proposito di questi che, insieme al problema del gender e annessi e connessi, sono diventati argomenti tabù dal nostro punto di vista autenticamente cattolico... Sostanzialmente non si può più parlare secondo i nostri parametri né di ebrei né di musulmani né di inversioni di ogni tipo.
Anche questo articolo, su questa piattaforma, è a rischio. La vostra costernata, ma non arresa, Maria Guarini
65 commenti:
Concordo pienamente. Grazie di cuore per questo suo articolo. Con la Santa Cresima siamo diventati soldati di Cristo: onoriamo il nostro titolo perseverando nel combattimento per la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime.
Vieni, o Spirto Santo!
Beh, l'8 maggio sapevamo già che non era stato eletto un Benedetto bis, magari!!!!!
Per mettere mano al Concilio è ancora presto, molto presto, se un giorno lo si farà.
Bisogna solo sperare che i danni non aumentino, e questo per mancanza di numeri. La chiesa va ad estinguersi in Europa. L'apostasia è il peggior castigo!
Le piccole isole tradizionali cresceranno, perseguitate ma cresceranno. Non c'è altra speranza. Questione di tempo
Senza dubbio ci sono evidenti criticità ma non so cosa vi aspettavate in quel contesto oltre un discorso mieloso alla Mattarella. Intanto si è rivolto agli ospiti come rappresentanti di tradizioni religiose e non di fedi o religioni, tanto meno le ha messe sullo stesso piano del cattolicesimo come fece Bergoglio.
La buona notizia di oggi è la rimozione di mons. Paglia come Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Teologico “Giovanni Paolo II” per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia.
Mi sembra una prima bella stoccata verso uno dei più scandalosi rappresentanti del bergoglismo militante, sperando naturalmente che non riceva più alcun incarico.
Fatti non parole!
OT
OMS, Europarlamento e “sovranità pandemica”: arriva il golpe sanitario silenzioso
Con 514 voti a favore e solo 126 contrari, il Parlamento europeo ha dato il via libera a uno dei passaggi più inquietanti della governance sanitaria globale: l’approvazione degli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) dell’OMS. https://presskit.it/2025/05/11/regolamento-sanitario-internazionale-delloms-adottato-dalleuropa-con-un-maggioranza-schiacciante-514-si-126-no/ Un documento vincolante senza necessità di ratifica parlamentare nazionale, che entrerà in vigore il 19 settembre 2025 — a meno che uno Stato non si ribelli formalmente entro luglio. Spoiler: non lo farà nessuno.
Nel silenzio mediatico più totale, si affida a una burocrazia sovranazionale il potere di dichiarare “emergenze pandemiche” sulla base di criteri vaghi e senza più bisogno del consenso degli Stati. Una volta proclamata l’emergenza, l’OMS potrà:
imporre raccomandazioni temporanee e permanenti (artt. 15-16, rispettivamente per misure di emergenza e misure sanitarie ordinarie a tempo indeterminato: ad esempio obbligo di mascherina, certificazione sanitaria, limitazioni alla mobilità, anche dopo la fine dell’emergenza) anche dopo la fine dell’emergenza;
gestire l’accesso “equo” ai “prodotti sanitari pertinenti” — una formula omnicomprensiva che include vaccini, terapie geniche, mascherine, disinfettanti e più avanti chissà cos’altro;
imporre documenti sanitari digitali (art. 35) aggiornabili dall’OMS secondo “specifiche tecniche” non definite, ma ovviamente “conformi” al trattamento dati personale (si rassicura, quindi…);
dettare le misure da adottare nei porti, aeroporti e valichi terrestri (artt. 20-21), con possibilità di quarantene, blocchi, sorveglianza e ispezioni senza autorizzazione parlamentare;
coordinare un “meccanismo finanziario globale” (art. 44 bis) a supporto della compliance sanitaria planetaria — ovvero un sistema che, di fatto, condiziona gli aiuti economici all’adesione ai diktat pandemici.
Il tutto condito da una struttura decisionale verticale in cui il Direttore Generale dell’OMS (non eletto da nessun cittadino) acquisisce un potere simile a quello di un imperatore sanitario: potrà dichiarare una “emergenza pandemica” anche contro la volontà di uno Stato (art. 12) e far partire immediatamente la macchina della risposta, compresa la censura della “disinformazione”.
Come se non bastasse, l’intera riforma si fonda su un principio di “solidarietà ed equità” che, tradotto in burocratese, significa: tutti i Paesi dovranno contribuire a un sistema centralizzato di risposta alle pandemie, e accettare che le forniture critiche vengano ridistribuite secondo “necessità globali” (e non nazionali). Bello vero?
Tra le gemme più inquietanti:
la ridefinizione di pandemia, che ora può essere attivata anche per un rischio “potenziale” di perturbazione sociale;
l’estensione dei poteri dell’OMS su trasporti, merci, viaggiatori e perfino corpi umani in transito (art. 23 e 28);
l’obbligo per gli Stati di aggiornare leggi interne per renderle conformi al RSI (art. 4.2bis), cancellando ogni residuo di autonomia legislativa in materia sanitaria.
Nonostante tutto ciò, il “gruppo Meloni”, quello che fa finta di opporsi alle élite globali, ha votato a favore di questa mannaia sanitaria che rende ogni futura “crisi” un’occasione per bloccare, schedare, vaccinare, trattenere e “coordinare” i cittadini a piacimento. Con buona pace dei “patrioti”.
Infine, un dettaglio da non sottovalutare: non c’è nessun obbligo di consultazione democratica. Gli Stati sono già vincolati per default. Se vogliono dire “no”, devono attivarsi formalmente entro il 19 luglio 2025. Un silenzio-assenso perfetto per una tecnocrazia sanitaria senza volto ma con molto potere.
Vuoi salvarti da tutto questo? Preparati a essere chiamato “negazionista antiscientifico”.
Ho capito, dovremo schiattare tramite la chimica.
Durante i lunghi anni in cui Jorge Bergoglio ha regnato sulla Chiesa( mi vien voglia di scrivere chiesa tanto l`orizzontalité bergogliana non aveva nulla di sacro) io mi sono tenuta lontana, non ho seguito , non ho letto nessun documento, dunque non conoscevo quello di Abu Dhabi, l`ho appena letto e mi fa orrore, mi delude assai che Leone XIV lo riprenda come un testo fondamentale, con quei termini degni del nuovo ordine mondiale, sì sono delusa, in fondo se una certa continuità bergogliana non dovrebbe stupirmi, quel discorso non può che inquietarmi.
Vedrò, nel contempo non dimentico i primi interventi del Papa che hanno suscitato in me fiducia e speranza.
https://www.aldomariavalli.it/2025/05/19/caro-leone-xiv-mi-hai-dato-la-prima-delusione/#google_vignette
E come salvarsi?
Dove fuggire da questa vera e propria dittatura?
Eh, se si 'veste' come un modernista (ho notato che tiene le omelie senza mitra e in piedi, come il suo predecessore morto di recente), se cita modernisti, se parla come un modernista, se agisce da modernista... È dunque probabile che sia un modernista.
Concordo pienamente con lei, Luisa, da un primo, flebile entusiasmo siamo passati subito a una delusione dopo laltra, in pieno stile e spirito vaticansecondista, ecumenista suicida, finanvo bergogliano, il che è tutto dire. L'accenno di papa Leone allo " spirito di Bergoglio' che sentiva aleggiare attorno a sé, richiederebbe l'intervento di un esorcista, roba da brivido, da film di Alfred Hitchcock
Era ingenuo attendersi che Leone XIV denunciasse l'ecumenismo ed implicitamente il Vaticano II. Questi sono tabù che nessun ecclesiastico ha oggi il coraggio di infrangere.
Se lo avesse fatto sarebbe scoppiato il finimondo. Ma sicuramente il papa non vede il problema.
L ' ecumenismo non fu del resto sostenuto sempre integralmente anche da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI? Certe timide critiche di Ratzinger si persero per strada e lo stesso Benedetto XVI nel dicorso di addio ai parroci romani non difese a spada tratta il Concilio e non si congedò sempre come papa del Concilio? La denuncia che non fecero i suoi due predecessori, la dovrebbe fare adesso Leone XIV?
Si delinea quello che al momento è l'unico campo nel quale il nuovo Pontefice sembra intenzionato a porre rimedio ai disastri del predecessore: quello etico (riaffermata la famiglia naturale; cacciato il card. Paglia dalla direzione della PAV, manutengolo di Bergoglio al cento per cento).
Mic ha fatto bene a ricordare l'art. 22 della Gaudium et spes. Ricordo agli smemorati che la supposta unione di Cristo incarnato ad ogni uomo, Giovanni Paolo II, già nella sua prima enciclica, l'ha intesa in senso non simbolico ma ontologico, attribuendo ad ogni uomo, già nel seno di sua madre, un'unione con il Verbo, per quanto ancora inconsapevole (teoria farlocca dei 'cristiani anonimi', sviluppata in particolare da Karl Rahner SI).
Con questo falso concetto (un'eresia bella e buona) si ponevano le premesse teologiche per il dialogo ecumenico: tutti gli uomini dovevano considerarsi già salvati dal Cristo cosmico, incarnatosi. Condividendo questo principio, si poteva "dialogare" per una ecumene religiosa di nuovo tipo.
Che questa falsa dottrina sia quella insegnata dalla Gerarchia odierna, risulta anche dal fatto che nei documenti ufficiali a proposito della morte di un credente, si scrive, come si è scritto da ultimo per la morte di Bergoglio, che " [...] è tornato alla Casa del Padre" ossia è in Paradiso. E noi come lo sappiamo che lo scomparso è tornato alla Casa del Padre? In ogni caso, questo modo di esprimersi dimostra che la Gerarchia attuale non crede più alla verità di fede (divina e cattolica) secondo la quale alla sua morte l'anima di ciascuno viene subito giudicata dal Cristo Giudice nel giudizio particolare, che ne fissa per sempre il destino ultraterreno.
E come potrebbe crederci visto che professa l'errore della salvezza garatita a tutti già dall'Incarnazione del Verbo? Di questo errore il profeta e gran sacerdote è stato GP II, ben prima di Bergoglio.
Circa la censura silenziosa che perseguita chi cerca di difendere la verità cattolica: la situazione è peggiore di quella esistente sotto il fascismo, del quale tutto si può dire ma non certo che fosse ipocrita. Dal maggio del 1937, con il Ministero della Cultura Popolare, c'era un controllo rigido sulla carta stampata, che verteva soprattutto sui temi politici in senso stretto. Ma tutti lo sapevano, l'autoritarismo del regime non era subdolo, come l'attuale. Il dissenso giovanile comunque il regime cercava di convogliarlo in certe riviste di tipo cultural-accademico, sempre controllate, ma che lasciavano una certa libertà di opinione. Nonostante il culto del Duce e l'insegnamento della "mistica fascista" al fine di creare un popolo di guerrieri, la ricerca nel campo culturale a livello accademico era relativamente libera. Proprio uno come Bobbio, antifascista schedato, ha dichiarato nella sua biografia che i suoi corsi universitari ha potuto sempre articolarli liberamente, persino a Padova, al tempo tragico della R.S.I. Bastava un minimo di prudenza nell'usare un certo linguaggio.
Politicus
La salvezza non vá necessariamente accolta. Basta semplicemente non rifiutarla. É questo il minimo indispensabile che ci chiede Dio Padre. Chi é nato in Amazzonia ad esempio , non ha mai conosciuto il Cristianesimo e non ha potuto battezzarsi. Quindi? Sono perduti? Niente affatto dice Sant'Agostino. Perché non se ne perda neppure uno.
I primi giorni da Papa e già tante (desiderate) novità
P. Serafino Maria Lanzetta
https://www.youtube.com/watch?v=6ofu9ah2f8k
DIO é uno solo ( e quindi Trino e Uno per tutti) e quindi é lo stesso per tutti gli uomini. Non tutti gli uomini tuttavia Lo conoscono nella veritá. Tuttavia nella parziale o errata conoscenza resta sempre lo stesso per tutti. C' é una certa veritá quindi anche in certe affermazioni. GLI uomini vengono tutti da Adamo e quindi tutti creati da Dio e le anime sono create tutte da Dio al concepimento umano. Quindi veniamo tutte da Dio come anime. C' é una certa veritá anche in questo. Lo stesso Gesú é sempre lo stesso Dio di tutti anche di coloro che non lo conoscono o non vogliono conoscere.É lo stesso Dio anche per chi é all' inferno. Diamo tempo al tempo di chiarirci meglio, Leone XIV non può essere interessato ad una religione mondiale sincretista, alla data lo escludo. Che Iddio ci aiuti a discernere . Ed a vivere nel Suo Volere.
Tutti torniamo alla Casa del Padre per il giudizio, per quell' attimo c' é la Presenza di Cristo Giudice, Dio. Per tutti quindi. Poi le scelte sono diverse, Paradiso Purgatorio Inferno, ed in una definitivamente esiliati da Dio seppure sempre sotto Dio. Errato mandarli tutti nella Luce eterna,questo sì. Ma questo mandare tutti i defunti nella luce in senso salvifico generale é da decenni che si sente dai parroci nostrani. Quindi insegnato nei seminari da decenni.Mi pare che a Papa Leone si possa chiedere chiarimenti su cosa intende. Chiarendo la Dottrina dogmatica in merito nella domanda stessa.Privatamente magari prima. Non mi pare del tipo di Bergoglio che non rispondeva. Oppure pubblicamente. E chiedendo risposta pubblica.
Ma basta con questo fucile puntato, Leone XIV ci stupirà ma non a comando nostro, vedo che non è ancora arrivata la notizia della rimozione di Paglia dal Giovanni Paolo II
Leggendo i vostri commenti, mi trovo in bilico tra il ridere e il piangere. Siete seri o state scherzando? Sperate davvero che Papa Leone XIV ripristini la Tiara, sconfessi Papa Francesco, reintroduca il Messale di Pio V o addirittura annulli il Concilio Vaticano II? Vi rendete conto di quanto sia irrealistico tutto questo? La vostra visione del termine *cattolico* appare profondamente distorta. Essere cattolici non significa semplicemente utilizzare il messale Tridentino, che peraltro non è affatto un rito "antico" né rappresenta "la Messa di sempre". Si tratta, piuttosto, di un messale rinascimentale, il cui legame con il Messale di San Gregorio Magno, risalente al V secolo, è molto remoto. Se analizziamo la storia liturgica, il messale di Pio V conserva elementi del sacramentario gregoriano, ma è sostanzialmente diverso da esso. In realtà, il Messale di Paolo VI, promulgato dopo il Concilio Vaticano II, ha una continuità liturgica più prossima al sacramentario di Gregorio Magno rispetto a quello di Pio V. Questo dimostra come la liturgia della Chiesa sia sempre stata in evoluzione, adattandosi alle necessità pastorali e teologiche delle varie epoche. Essere cattolici non significa limitarsi a indossare la mozzetta o utilizzare il latino, per quanto queste tradizioni siano degne di rispetto. Il vero senso della cattolicità risiede nell'universalità: nella capacità di accogliere tutti, senza ancorarsi a schemi nostalgici che non rappresentano l'essenza del Vangelo. Riflettete bene: una visione cristiana imprigionata in un passato idealizzato rischia di perdere il suo cuore missionario. Siete davvero certi di non rendervi ridicoli?
Le ultime notizie dicono che Leone XIV è intensamente impegnato nelle trattative di pace per far finire la guerra in Ucraina. Lo ha detto Trump. In questo clima, non si può certo pensare che possa denunciare l'ecumenismo e il "volemose bene" universale promosso da Bergoglio. Non li denuncerebbe comunque ma sicuramente questo non sarebbe certo il momento adatto.
L ' impegno concreto per arrivare ad una pace decente in Ucraina è comunque una cosa buona.
La Chiesa ha sempre condannato il lassismo da un lato (tutti si salvano, a prescindere) e il rigorismo dall'altro (si salvano solo i cattolici e quelli che godono del desiderio di Battesimo esplicito).
È possibile la salvezza anche fuori della Chiesa, ma solo su base individuale (dottrina del battesimo di desiderio esplicito ed implicito). Dottrina intorbidata dal Vaticano II.
Nel primo caso è salvo chi voleva esplicitamente battezzarsi e viveva già da cristiano ma muore prima di esser batttezzato.
Nel secondo si tratta di chi ignorando il vero cattolicesimo vive tuttavia da uomo pio, crede in Dio, non muore in peccato mortale.
Pio XII scomunicò un sacerdote americano il quale sosteneva che fuori della Chiesa si salvavano solo quelli che avevano il desiderio esplicito del battesimo.
La dottrina del battesimo di desiderio implicito la troviamo già adombrata da san Paolo, all'inizio della Lettera ai Romani, quando scrive che mentre gli ebrei sarebbero stati giudicati in base alla loro legge, i pagani sarebbero invece stati giudicati dalla legge inscritta (da Dio) nei loro cuori, che parlava loro attraverso la loro coscienza.
Il primitivo dell'Amazzonia che ignora il cristianesimo: l'argomento fu usasto da Blondel per costruire la sua tesi del Cristo cosmico che appunto avrebbe già salvato tutti (una forma di gnosticismo, Cristo come Eone o presenza salvifica in tutto l'universo, percepibile da noi - per gli gnostici - solo mediante una conoscenza (gnosi) articolata su simboli e pratiche esoteriche.
Oggi più che mai si ignora la vera dottrina della Chiesa.
Il Vaticano II ha creato l'assurda concezione di una salvezza "meno piena" che sarebbe comunque offerta dalle altre chiese cristiane e persino religioni. Il concetto di una salvezza "meno piena" rispetto a quella offerta dalla Chiesa cattolica, che sarebbe invece "piena", è del tutto privo di senso.
T.
Guardi… mi sono fermato a metà articolo. Lei è in confusione totale.
Il pastore porta le pecore al pascolo, cerca di dar loro riparo al troppo caldo ed al troppo freddo. Poi istintivamente ogni pecora bruca e si disseta quanto le è necessario e parimenti istintivamente digerisce ed assimila. Questo sinteticamente è il compito del pastore unito all'istinto delle pecore che varia lievemente da pecora a pecora. Il pastore con il tempo conosce ogni singola pecora, mentre pecore e agnelli riconoscono la voce del pastore. Questo è il compito del pastore delle pecore. Altri erbivori diversi, fisicamente più grandi, hanno altri guardiani e/o vivono allo stato brado nelle stagioni che lo consentono. Può darsi che nella transumanza si uniscano un paio di greggi, ma il cammino diventa più complesso sia per i pastori che per le pecore.
Il sacerdote è il pastore dei suoi parrocchiani e parimenti lo è il vescovo come pastore supervisore del suo territorio e parimenti lo è il Papa che aiuta tutti i pastori sparsi nel mondo affinché siano preparati per accudire le loro pecore.
Quindi il sacerdote è pastore e come tale insegna alle pecore come comportarsi e le difende dai lupi. Molto altro tempo al pastore non resta per aggiornamenti vari, dialoghi e chiacchiere al vento. Chi conosce e pratica il mestiere del pastore, anche se si occupa di altre pecore lontane mille miglia, conosce la fatica e la responsabilità che richiede la cura del gregge e naturalmente rispetta e stima chi come lui governa e cura le sue pecore.
Il compito del sacerdote è essere pastore delle sue pecore secondo le regole che vengono a lui da centinaia e centinaia di anni e di milioni di pecore allevate, curate, accudite come fiori di una serra. Il mestiere del pastore non cambia e non è cambiato nei secoli e non cambierà nel futuro. Parimenti non cambia l'opera del sacerdote, ministro del culto, ministro della educazione spirituale e culturale dei fedeli, ministro della difesa dell'anima e dello spirito dei fedeli, quindi della loro Vita in Terra ed in Cielo.
E ora che son quasi alla fine mi viene in mente che un concilio cattolico pastorale non può essere in nessun modo diverso da quello dogmatico perché la dogmatica è l'ossatura della pastorale, se l'ossatura non è completa o assente il corpo o è invalido o non può vivere. Così è anche per ogni scienza se la teoria manca non esiste pratica che tenga.
Oggi si manca di Intelletto. Lo abbiamo bruciato simulando onniscienza e onnipotenza, perché volevamo farci dei.
La confusione è in chi non riesce a vedere la verità dopo oltre sessant'anni di 'pastorale' arbitraria rispetto al Depositum fidei...
È un discorso sofista. Su questi temi ho scritto un libro mettendo bene in chiaro le cose. Comunque, per l'antichità della Messa tridentina può essere utile leggere qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/p/cari-amici-quando-ho-ascoltato-il-testo.html?m=0
Vada il signor anonimo a dare un'occhiata alla realtà: la chieaa in foere ritirata, un messale non più usato per mancanza di fedeli, e parroci da soli neanche celebrano per la gloria di Dio. Se c'è continuità mi dica dov'è l'opera dello Spirito.
Médias-Presses-Info
Ottimo articolo:
Léon XIV sur le chemin de « Fratelli tutti » à la suite de François
(Francesca de Villasmundo)
È incredibile, invece, come certi siti o canali Telegram, i quali fino a ieri si fingevano tradizionali, si siano allineati anima e corpo all'eletto, illustre rapprentante della setta conciliare. Credo che le ragioni siano unicamente di bassa politica: siti e canali devono rispondere a chi sciorina i trenta denari!
Ridicolo è lei. E non aggiungo altro.
Ma cara signora, lei è la prima a fare tabula rasa del pensiero che non si uniforma al suo! I commenti "divergenti" che - bontà sua - lascia passare sono solo l'ovvio stratagemma per mostrare una parvenza di democrazia. In realtà spaccia ideologia per ortodossia e si vanta pure di pararsi dietro a Schneider e Gherardini, che ben conosco. Abbandoni il tradizionalismo per la Tradizione e abbia il coraggio di guardarsi dentro: può mai lo Spirito Santo aver abbandonato la Sposa negli ultimi 60anni??? Voi tradizionalisti è questo che state comunicando!!! Rientrate nell'Ovile Santo! Prima col cuore e poi con la testa. E dall'unico Ovile Santo, per tanto disastrato sia, combattete con umiltà e rispetto la vera battaglia, che è di tutti i veri cattolici!
UNAVOX
Papa Leone XIV
Messa di intronizzazione in piazza San Pietro
18 maggio 2025
di Belvecchio
Riporto un passaggio dell'articolo di Belvecchio:
La cerimonia di intronizzazione di Papa Leone XIV, che si è svolta in piazza San Pietro, a ridosso della Basilica, ha visto la presenza di un convitato di pietra: sul pavimento davanti alla pensilina con l’Altare dove il Papa ha celebrato la Messa era presente una gigantesca composizione floreale che non raffigurava la Croce di Cristo, ma la Menorah, il simbolo ebraico del candelabro a sette luci.
Ci stiamo ancora chiedendo quale potrebbe essere il significato recondito di questa presenza impropria e certamente non cristiana.
Possiamo solo tenere presente che tra le delegazioni presenti in piazza San Pietro, c’era una rappresentanza della comunità ebraica composta da 15 rabbini guidati dal rabbino capo di Roma: Riccardo Di Segni, a cui Leone XIV ha inviato una lettera subito dopo la sua elezione; nella quale si impegna «a continuare a rafforzare il dialogo e la cooperazione della Chiesa con il popolo ebraico, nello spirito della Dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano II».
Constato poi, che dopo l'elezione di Prevost, sono comparsi quassù nuovi commentatori (solo commentatori?) tutti schierati con l'eletto, il Concilio, la nuova messa, i quali RIDICOLIZZANO i cattolici fedeli a Gesù Cristo e alla Sua Dottrina.
RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO.
Qui a déclenché la guerre en Ukraine, en 2014 ? Les néo-cons Américains, nommément la Nuland, qui s'en est vantée. Qui a armé les Ukrainiens, qui a entraîné leurs troupes, qui a attaqué le Donbass russophone, contraignant les Russes à réagir, finalement, en 2022 ? Les Américains. Si les Américains voulaient sincèrement arrêter la guerre en Ukraine, ils n'auraient qu'à cesser de fournir des armes aux Ukrainiens. Pourquoi Trump ne le fait-il pas ? Pourquoi cette hypocrisie américaine ?
Quando si tratta dei dogmi, della tradizione e del magistero della santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana le parole sono fatti : ha presente il Credo ? Valeria Fusetti
"Rientrate nell'Ovile Santo! Prima col cuore e poi con la testa"
Ma quando mai ne siamo usciti!!!
Le critiche che ripareggiano la verità non in base a nostre opinioni ma in base al magistero di sempre sono non solo lecite ma diverose (legga San Tommaso et alia) e non costituiscono di certo uno scisma...
Inolte, se davvero conoscesse Gherardini, non mi contesterebbe!
I commenti che non passo sono quelli apodittici per i quali so già per esperienza consolidata che replicare ssrebbe tempo perso. E non mi manca solo il tempo...
Cara Mic, mi permetta di dirle che lei si sta esponendo troppo. Suona cinico, ma è imprudente manifestare la propria spossatezza: se si mostrano le ferite non arriva il medico, ma le mosche. Lei ha visto giustamente in quel richiamo alla “fratellanza” umana un “volemose bene” slegato dal Cristo, perché conosce i precedenti di un linguaggio pseudoteologicamente sornione. Ma chi vuole che la capisca? Anche perché chi non ha capito finora non lo farà mai. Prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. E lasciamo che i vari troll si dedichino all’onanismo col loro nuovo Papa Instagram XIV. Che Dio la benedica e ci benedica.
"Il vero senso della cattolicita sta nella capacità di accogliere tutti." L'essenza della Buona Novella e' che la Salvezza è nella fede in Cristo e non nella nascita nel popolo eletto. Cap 3: 1-21 dove il colloquio tra Gesù e Nicodemo spiega tutto quello che c'è da sapere in merito. Questa Verità, che sembra comunque spesso fraintesa, viene ben esplicitata nelle Lettere di san Paolo. L' apostolo delle Genti afferma che il muro di divisione tra categorie e etnie di persone è il popolo eletto, in Cristo sono cadute e tutti, tutti, tutti possono diventare figli adottivi di Dio: sia schiavi che liberi, uomini o donne, ebrei di nascita o pagani mediante la Fede in Gesù Cristo, il Figlio di Dio generato e non creato. I pagani, e gli ebrei che rimangono pagani ed ebrei, e perciò non fanno una Confessione pubblica di Fede e non sono battezzati, non sono compresi tra tutti coloro che sono salvati. Questo dice il Vangelo,e la santa Chiesa ha ripetuto fedelmente, e questo è, piaccia o non piaccia a chi si sente desideroso di dare dei "punti" di "misericordia" a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, laico o Papa che sia. In cordibus Jesu et Mariae.
Valeria Fusetti
Vale la pena ricordare e meditare la parabola del contadino. A chi é entrato nella vigna nel pomeriggio viene corrisposta la stessa paga di chi ha lavorato dal mattino. Oppure la parabola del figliolo prodigo, nella quale il fratello fedele si rivolta al padre perché accoglie con una festa il suo ragazzo perduto. La misericordia di Dio é infinita. Cristo salva tutti, Cristo salva l'umanità intera. Cristo salva gratuitamente. Per i suoi meriti, acquisiti col sacrificio della Croce. Come giá qualcuno ha scritto, Dio parla attraverso la coscienza, a qualunque latitudine. Come questo sia possibile é un mistero! Come é un mistero l'incastro perfetto tra la libertà umana e la volontà di Dio. Sant'Agostino auspica che si chieda aiuto allo Spirito Santo, che mandi la sapienza di Dio, ad illuminare poco a poco questo Arcano.
« … continuare a rafforzare il dialogo e la cooperazione della Chiesa con il popolo ebraico, nello spirito della Dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano II… ».
Pur masochisme, quand on connaît un peu le Talmud, texte qui régit l'existence juive — notamment le traité Gittin, 57a, où il est affirmé que « Yeshu » (Jésus) a été justement condamné à bouillir dans ses excréments pour l'éternité... Voir Peter Schäfer, "Jesus in the Talmud", Princeton University Press, 2007, p. 87.
Le prof. Peter Schäfer, qui est juif, a longtemps dirigé le département d'Études juives de l'Université de Princeton avant d'être nommé directeur du Musée juif de Berlin. Il sait de quoi il parle, contrairement à certains œcuménistes "catholiques"…
Chi è in "confusione mentale"? Andiamo a vedere.
-- Chi afferma che il Messale di san Pio V è un "messale rinascimentale" l'ha mai letti gli studi di mons. Klaus Gamber sulla liturgia? È stato uno dei più illustri liturgisti del XX secolo. Ha dimostrato che san Pio V, per ovviare alla confusione creatasi con lo scisma protestante, si è limitato a rendere obbligatorio il Messale usato dai Papi da diversi secoli, il cui canone, per ininterrotta tradizione pontificia, risaliva addirittura ai tempi apostolici. Venivano lasciati in vita riti che dimostrassero almeno duecento anni di antichità. Così si sono mantenuti l'ambrosiano e il mozarabico. Su questo aspetto, il presente blog ha ospitato non pochi interventi (nei commenti), a parte le pubblicazioni di Mic. Stupisce che chi ci critica non tenga conto di tutto questo.
-- Cercare di dimostrare che l'uso ormai invalso di dire "è tornato alla Casa del Padre" per chi è appena morto (a meno non si tratti di un notorio delinquente, pluricondannato) è coerente con la dottrina cattolica tradizionale, mi sembra impresa del tutto vana. Esser tornato/a alla Casa del Padre può solo significare esser già in Paradiso. Che l'anima di ciascuno di noi appena morti venga subito giudicata dal Signore e il suo destino ultraterreno subito fissato per sempre, questo è articolo di fede mantenutosi nei secoli, tant'è vero che quando uno moriva si diceva appunto che "era andato al Giudizio". La nuova terminologia va messa in relazione alla sparizione dalla pastorale del dogma del peccato originale e all'oscuramento della effettiva esistenza dell'Inferno (e del Purgatorio). Al penetrare dell'idea della salvezza già garantita a tutti perché con l'Incarnazione il Figlio di Dio si sarebbe unito [in certo modo] ad ogni uomo (GS 22) unito "ontologicamente", come sostenuto da Giovanni Paolo II. La decadenza della pratica del Sacramento della Confessione va pure messa in relazione a questo sfondo teologicamente erroneo ed ereticale: tout se tient.
-- Infine, c'è la questione della "pienezza della salvezza", in relazione alla pienezza della verità insegnata. E la questione dell'adorare l'unico Dio, anche da parte dei membri di altre religioni.
Ciò richiede un discorso a parte, per quanto breve. Mi limito intanto a fare una proposta ai sostenitori della Chiesa "conciliare": andate a dire a un mussulmano o a un ebreo (che non sia un intellettuale ateo) che entrambi credono nell'unico Dio, nel quale credono anche i cristiani; insomma che abbiamo la stessa fede in Dio - e vediamo cosa vi rispondono.
Non lo sanno anche i sassi che il nostro Dio, Uno e Trino, per loro è una spaventosa bestemmia, un'idolatria da punire con la morte? E allora di cosa ciancia il Concilio, LG 16 quando dice che i musulmani sarebbero inclusi nel "disegno di salvezza" del Creatore perché "professando la fede di Abramo, adorano con noi [nobiscum] un Dio unico etc". "Con noi", come se appunto si trattasse dello stesso Dio. Per un mussulmano questa frase è da apostati, da eretici, estremamente offensiva. Ed anche per un ebreo osservante. L'ecumenismo però torna loro utile e lo perseguono, stando bene attenti a quello che dicono e che non dicono [segue].
T.
Diamo tempo a Papa Leone. Chi, come me, lavora nella scuola sa ad esempio quali lezioni si possono fare e quali tempi ci sono per farne altre. Tutto dipende dall’ambiente in cui sei e da chi hai davanti. “Siate semplici come colombe e astuti come serpenti” significa semplicemente discernere le vie giuste per annunciare il Vangelo. Papa Francesco non iniziò in modo dirompente, ma piano piano… Davanti a un episcopato in larga parte non cattolico serve prudenza per rimettere a posto le cose.
1) Il "Depositum fidei" è il contenuto immutabile della fede rivelata da Dio, trasmessa agli uomini attraverso la persona di Cristo (vero Dio e vero Uomo) e affidata agli Apostoli. Esso rappresenta il contenuto oggettivo e definitivo della rivelazione divina, che la Chiesa è chiamata a custodire, interpretare e annunciare senza aggiunte, né diminuzioni;
2) La "Tradizione" è la trasmissione viva e concreta del deposito della fede attraverso i secoli. Detto diversamente, è la continuità della vita ecclesiale che mantiene, custodisce e manifesta la rivelazione originaria;
3) La "Scrittura", infine, è la manifestazione scritta della rivelazione divina, ispirata dallo Spirito Santo e raccolta nel canone biblico. È con il Concilio di Trento (1545-1563 con interruzioni) che la Chiesa cattolica ha definito dogmaticamente e infallibilmente il canone dei 73 libri della Bibbia (46 dell’Antico Testamento, inclusi i deuterocanonici, e 27 del Nuovo).
« … continuare a rafforzare il dialogo e la cooperazione della Chiesa con il popolo ebraico, nello spirito della Dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano II… ».
Pur masochisme, quand on connaît un peu le Talmud, texte qui régit l'existence juive — notamment le traité Gittin, 57a, où il est affirmé que « Yeshu » (Jésus) a été justement condamné à bouillir dans ses excréments pour l'éternité... Voir Peter Schäfer, "Jesus in the Talmud", Princeton University Press, 2007, p. 87.
Le prof. Peter Schäfer, qui est juif, a longtemps dirigé le département d'Études juives de l'Université de Princeton avant d'être nommé directeur du Musée juif de Berlin. Il sait de quoi il parle, contrairement à beaucoup d´œcuménistes…
Incredibile come certi cattoprotestanti (a loro insaputa?) seguaci rigidi del verbo umanista e vaticansecondista si ritengano in grado di dare lezioni di cattolicità ai cattolici. I cattolici, intendo, che non hanno smarrito la via Maestra, nonostante decenni di cammino indotto tra le selve oscure
Mi chiedo che differenza c'è tra "accogliere" e "non rifiutare"... In ogni caso la Chiesa non ha mai negato la salvezza dei giusti non battezzati se senza loro colpa non hanno mai conosciuto il cristianesimo.
Noi qui parliamo della responsabilità dei cristiani e di chi dovrebbe confermarli nella fede.
Condivido pienamente questo prezioso articolo. Non possiamo rifugiarci in un mondo fantastico o in una fumeria di oppio per sognare quello che non è realtà. Constato che molti hanno il compito, questo già da decenni, di anestetizzare le anime a mò di eutanasia:vi invito a seguire questo video e ad intervenire su questo canale, per esortare il Reverendo a smetterla perché il teatro è concluso https://www.youtube.com/watch?v=6ofu9ah2f8k
Bisogna prendere atto della crudele realtà: Leone XIV, che avrebbe il compito di custodire il depositum fidei, con il “discorso ai rappresentanti di altre chiese e comunità ecclesiali e di altre religioni” ha avvallato l’apostasia di Bergoglio e accoratamente la sta promovendo con tutto se stesso. Si tratta di una bestemmia contro lo Spirito Santo. Alessandro da Roma
La salvezza é offerta gratuitamente a tutti gli uomini. Lo Spirito Santo attesta al nostro spirito personale che siamo figli di Dio. Nel Santo dei Santi c'è solo Dio e la nostra coscienza. Siamo a tú per tú con Dio. Ma possiamo rifiutare questa eredità che Cristo ha guadagnato e condiviso con noi.
Non serve inseguirla affannosamente. Ci viene offerta gratis. A corredo della nostra anima. É lí a nostra disposizione, la nostra porzione personale di Gloria. Come abbiamo acquistato il peccato originale? C'è stato un battesimo? L'abbiamo ereditato nella carne fin dai tempi di Adamo. Non c'è stata scelta. Non abbiamo potuto rifiutare questa condanna a morte. Come per un solo uomo la morte é entrata nel mondo, raggiungendo tutti noi a qualsiasi latitudine, per un solo uomo la morte é stata vinta a qualsiasi latitudine, e questa vittoria é condivisa con tutta l'umanità. Questo non vuole dire che il battesimo non serva! Vuol dire che il battesimo non é necessariamente legato alle nostre formule umane, che seppur sacramentali rimangono obbligate a percorsi e mezzi umani. Per chi non ha avuto modo di conoscere Cristo, la grazia del battesimo arriverà in altre forme a noi sconosciute e misteriose. Ma nella sapienza di Dio tutto é possibile e ogni porta puó aprirsi.
Mostra di non aver letto oppure non recepito le mie osservazioni su GS,22.
E in questo discorso dov'è la funzione della Chiesa, corpo mistico di Cristo, da Lui istituita?
Si, comme l'a déclaré Ursula von der Leyen, présidente de la Comission européenne, lors d'un discours à la Ben Gurion University of the Negev, le 14 juin 2022, « Europa has the values of the Talmud : the jewish sense of personal responsability, of justice and of solidarity (sic)… », pourquoi le Vatican serait-il le seul État européen à en être exempt (desdites « valeurs » du Talmud) ?
Mais, demandera-t-on, et les « valeurs » de l'Évangile ? Pourquoi Madame Leyen n'en parle-t-elle jamais ? Ou serait-ce que celles du Talmud, plus universelles, sont destinées à supplanter, peu à peu, par petites touches, comme sur la place Saint-Pierre lors de l'intronisation de Léon XIV (ménorah, drapeaux, rabbins, etc.), celles de l'Évangile ?
Trump propone al Vaticano di ospitare i colloqui Russia-Ucraina
Lunedì, dopo una conversazione telefonica di due ore con il Presidente russo Putin, il Presidente degli Stati Uniti Trump ha suggerito che i negoziati per il cessate il fuoco tra Mosca e Kiev si svolgano in Vaticano.
Papa Leone XIV si è offerto di ospitare i negoziati di pace.
Secondo Trump, questa offerta è stata accolta con interesse dopo le sue successive telefonate a diversi leader europei, tra cui Zelensky, von der Leyen, Macron, Meloni, Merz e Stubb.
Dopo l'elezione di un americano come Papa, l'Imperium statunitense sembra aver guadagnato una certa presa sulla Chiesa.
https://gloria.tv/post/UwKHjNCaUds94cK8i4Aier41X
Leggendo quanto sopra, sempreche' sia veritiero, m'e' venuto da ridere:
Comunita' europea di Bruxelles ideata dagli americani per avere un unico interlocutore e non perder tempo a consultare tutti 'sti statarelli ; Zelensky sotto controllo americano e di Davo; von der Leyen sotto controllo americano e di Davos; Macron sotto controllo del patron di Davos, Meloni sotto vigile attesa americana, Merz ( quello dell'europa forte (!), e Stubb (quello della super difesa europea(!)...con chi colloquiera' Trump, con se' stesso?
Se la Russia accetta di recarsi in Vaticano per dei "colloqui" si mette in trappola da sola. Non v'è luogo più sinistro del Vaticano odierno, autentico nido di vipere. Occorre che la Bella addormentata nel bosco - la Russia - si svegli e non si lasci abbindolare dai suoi nemici, che stanno stravincendo dappertutto. Ci mancava solo il Vaticano!
Una Vox questa volta ha toppato. Prima di parlare e scandalizzarsi bisognerebbe informarsi.
Se si guardano bene le foto si vede bene che i bracci non sono 7, come dovrebbero essere nella Menorah, bensì 9, come nel candelabro ebraico della Festa di Hanukkah. Dunque, la tesi risulta fantasiosa. Io direi semplicemente che i fiorai hanno rivestito la scalinata per come essa è, che non è a forma di Menorah ma di ''conchiglia" (si vede molto bene se non si hanno pregiudizi). Tipica ignoranza internettiana, che conquista però click e followers tramite scandali costruiti sul nulla e sulla disinformazione. Aggiungo a chi ha la memoria corta che anche ai tempi di Benedetto XVI la scalinata a forma di conchiglia veniva addobbata in tal modo.
Altra ignoranza manifestata da Una Vox: non sanno che i sei candelabri posti sull'altar maggiore nella Messa preconciliare, insieme alla croce posta nel mezzo sul tabernacolo, costituiscono una riproposizione della Menorah in chiave cristiana, a testimoniare che la Chiesa è nata sulle ceneri della Sinagoga?
Ultima ignoranza... La Menorah è stata usata anche nelle chiese cattoliche di paesi germanici o anglo-sassoni dal Medioevo fino all'800. E alcuni esemplari sono sopravvissuti fino a noi e ancora visibili in tali chiese.
No, il Concilio di Trento, di fronte ai protestanti che negavano la canonicità ad alcuni libri (o parti di libri dell'Antico Testamento) ha ribadito quali fossero i libri canonici della Bibbia. Ma tali libri erano già stati definiti "canonici" in modo dogmatico e infallibile (anche se ai tempi non si usavano questi termini... Non ce ne era bisogno!) da Papa Damaso nel 382.
Se al contrario si fosse dovuto aspettare il Tridentino nel 1500 per sapere con precisione quale libro era canonico e quale apocrifo... Poveri noi!
"L'esclusione dal canone dell'Antico Testamento dei deuterocanonici da parte di Lutero portò la Chiesa cattolica a pronunciarsi in maniera ufficiale sul canone biblico. Questo avvenne nel 1546 durante il Concilio di Trento (Sessione IV, 8 aprile 1546, DS 1502-1503). Confermò il proprio uso antico di considerare canonici 73 libri, 46 dell'Antico Testamento (inclusi i deuterocanonici) e 27 del Nuovo Testamento.
La decisione del Concilio di Trento non fu però un pronunciamento originale: riprendeva infatti l'elencazione proposta dalla bolla Cantate Domino, promulgata dal Concilio di Firenze in data 4 febbraio 1442 (DS 1335). A sua volta il Concilio di Firenze riprendeva l'elenco dei libri contenuti nella Vulgata realizzata da Girolamo, che seguì le indicazioni di papa Damaso I, il quale nel 382 fissò l'attuale canone cattolico (DS 179-180)."
https://it.cathopedia.org/wiki/Canone_della_Bibbia
Quella della menorah mimpare una forzatura, sul resto concordo...
Quindi nonostante
a) la scomparsa di fatto del Canone della Messa codificato da San Gregorio e pregato per 1350 anni da TUTTI i preti cattolici latini
b) il ribaltamento degli altari contrariamente ad ogni tradizione liturgica occidentale ed orientale, nonché al buon senso
c) la ricezione dell'Ostia sulle mani, pratica indubbiamente già scomparsa in epoca altomedievale
il rito di Paolo VI sarebbe più vicino alla liturgia gregoriana?
Mi pare una visione estremamente ideologica, nel senso letterale di dare alle idee la priorità sul reale.
La fissazione di vedere "i Talmudisti" dappertutto...La Russia attuale come una "bella addormentata" e ingenua che si lascerebbe abbindolare... Certi commenti lasciano
sbalorditi.
Le dichiarazioni così veloci di Leone XIV a mantenersi fedele alla "Nostra Aetate", vanno anche viste, forse, in relazione alla situazione politica attuale, che vede i cristiani duramente vessati a Gaza, in Siria. E anche in Israele ci sono problemi. E pure in Libano.
È assai probabile che il papa creda nell'ecumenismo con annessi e connessi. Ma certe dichiarazioni di fedeltà al magistero precedente, alla ffigura dello scomparso, sono anche una prassi, un atto dovuto e infine una tradizione che sempre si mantiene.
Voglio dire che si può ipotizzare che non abbiano un valore assoluto.
Anche se al presente si presentano come tali.
Intanto, Leone ha compiuto due atti significativi in contraddizione con l'opera del predecessore: - la definizione della famiglia come famiglia naturale tra l'uomo e la donna - l'allontanamento del card. Paglia.
Speriamo sia solo l'inizio di una "restaurazione" dei valori morali autenticamente cristiani e cattolici.
Italia
Martedì 20 maggio 2025
L’Italia si è astenuta su un importante voto all’OMS sulla gestione delle pandemie
Si votava un documento che chiede un maggiore coordinamento internazionale: il governo Meloni lo ha definito un rischio per «la sovranità degli stati»
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L'Assemblea mondiale della sanità, l'organo decisionale dell'OMS, nella sua sede di Ginevra, in Svizzera (Magali Girardin/Keystone via AP)
L'Assemblea mondiale della sanità, l'organo decisionale dell'OMS, nella sua sede di Ginevra, in Svizzera (Magali Girardin/Keystone via AP)
Martedì l’Italia si è astenuta durante un voto all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’agenzia dell’ONU per la salute, che riguardava il testo dell’Accordo sulle pandemie, un testo vincolante che serve a coordinare la risposta dei vari paesi a un’eventuale futura pandemia. L’accordo ha richiesto tre anni di trattative ed è stato approvato col voto favorevole di 124 paesi e con 11 astensioni. Oltre all’Italia si sono astenuti paesi come Russia, Iran e Israele, che su diversi aspetti sono distanti dalle posizioni dei paesi occidentali.
Nella sua dichiarazione di voto il governo italiano ha spiegato di essersi astenuto perché considera il documento una forma di ingerenza di un’organizzazione sovranazionale in questioni di salute pubblica che ritiene dovrebbero essere di competenza dei singoli stati.
Certo, la Chiesa ha sempre affermato che ci si può salvare in ragione del battesimo di desiderio implicito. Ricordo, tuttavia, che oggi non sono poi così tanti a non conoscere Cristo e la Chiesa, con i suoi mezzi di salvezza. Inoltre, questo, non è sufficiente. È anche necessario sforzarsi di vivere secondo la legge naturale, per la quale è sufficiente la ragione, se usata rettamente. Se così non fosse, del resto, quasi quasi converrebbe non conoscere il cristianesimo, cosí ci si salverebbe sicuramente e senza sforzo.
Ancora a proposito della "confusione mentale" circa il Vaticano II.
L ' art. 8 della Dei Verbum, costituzione sulla divina Rivelazione, scrive, a proposito della tradizione, che questa tradizione, di origine apostolica, "progredisce" con l'assistenza dello Spirito Santo, mediante la contemplazione, lo studio, l'esperienza delle cose spirituali, la predicazione. "Così la Chiesa nel corso dei secoli tende incessantemente alla pienezza della verità divina, finché in essa vengano a compimento le parole di Dio".
Dunque: la Chiesa non possederebbe ancora "la pienezza della verità divina", dopo tanti secoli, visto che "vi tende incessantemente" ancor oggi, secondo il testo del Concilio.
Ma non si è sempre ritenuto che la Rivelazione si è conclusa con la morte dell'ultimo Apostolo? Che con la loro predicazione si è conclusa la formazione del Deposito della fede, che la Chiesa gerarchica ha il dovere di preservare? Ci sono state nei secoli pronuncie dogmatiche isolate su questioni non primarie che erano considerate ancora aperte, ma non si è mai condiviso il concetto di una "pienezza della verità divina" cui la Chiesa tenderebbe sempre senza mai raggiungerla.
Il par. 3 del Decreto sull'ecumenismo, afferma che i separati, a causa del battesimo "sono costituiti in una certa comunione sebbene imperfetta con la Chiesa cattolica", quando Pio XII aveva scritto che erano uniti a noi solo "in voto", se ben mi ricordo, non in una "comunione imperfetta", concetto che appare alquanto dubbio.
Su questa base, il decreto affermava che anche le comunità cristiane separate sono "strumenti di salvezza", sia pure in modo imperfetto. Infatti, "solo per mezzo della cattolica Chiesa di Cristo, che è il mezzo generale della salvezza [non l'unico, n.b.] si può ottenere tutta la pienezza dei mezzi di salvezza". La Chiesa cattolica possiede pertanto essa sola "tutta la pienezza dei mezzi di salvezza". Evidentemente essa sola possiede la verità rivelata che conduce pienamente alla salvezza.
Ma come si concilia questo art. 3 del decr. sull' ecumenismo con il citato art. 8 della Dei Verbum, secondo il quale la Chiesa "tende incessantemente alla pienezza della verità divina"? Secondo quest'articolo la Chiesa la "pienezza" non ce l'ha ancora; secondo l'art. 3 del decr. sull'Ecum. all'opposto ce l'ha.
Insomma: ce l'ha o non ce l'ha la Chiesa, la "pienezza della verità divina" e quindi "la pienezza dei mezzi della salvezza"? Non si contraddice qui il Concilio?
Che significa poi una "salvezza" che sarebbe meno piena rispetto a quella della Chiesa cattolica? Salvezza che sarebbe procurata da eretici e scismatici in quanto tali, dalle loro "Chiese" e "comunità" in quanto tali.
Non riesco a capire come possa darsi una "salvezza" meno piena in relazione ai suoi mezzi di attuazione.
Forse qualche difensore del Concilio potrebbe gentilmente spiegarmelo, entrando nel merito del discorso.
Grazie e buona notte,
T.
A proposito del discorso del Papa ai rappresentanti di altre religioni: Condivisibile l’ aspetto dialogante e paciere. Però , e sicuramente erro, questi discorsi così benevoli e rispettosi dei credo altrui, non vorrei lasciassero il tempo che trovano; ossia ciascuno rimarrà nelle proprie convinzioni, essendo sicuro di onorare Dio (il suo, naturalmente). A mio parere, invece di creare confusione, nei Cristiani e negli altri - chiarirei che l’unico VERO Dio è Uno e Trino: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figlio. Chiarire , von tutto il rispetto e sensibilità possibili che, gli Ebrei non riconoscono Gesù quale Figlio di Dio; i Musulmani, non adorano Dio Uno e Trino e Gesù è, per loro il profeta di Maometto! Ora, rispettando ogni tradizione religiosa, occorre essere molto chiari e non confondere gli uni e gli altri! Gesù ha dato un comando:” Andate ed evangelizzate tutto il mondo” perché ogni uomo è costato la vita Cristo e la Chiesa, ha il dovere di testimoniare la Verità. L’ecumenismo senza verità- trascura la missione della Chiesa di Cristo; Gesù che pregò affinché tutti fossero uniti sotto un solo Pastore. Pertanto , un antico adagio recita: “ Attira le mosche più una goccia di miele che un barile di aceto”! C’è da essere grati per l’avvicinamento della Chiesa Cattolica alle differenti religiosità, sentirsi “fraternamente amici con tutti” è positivo, dialogare con atei, abortisti, simpatizzanti: eutanasia, omosessualità con relativo ‘matrimonio’ ecc. ecc. purché questo / dialogo/ porti ad una riflessione e forse ad una conversione… altrimenti la Chiesa, Una, Santa, Cattolica, Apostolica - sarà applaudita dal mondo ma, tradirebbe la sua Missione: riportare nell’unico Ovile le molte pecorelle, smarrite. Sia lodato Gesù Cristo. Nei secoli.
Jacqueline Masi Lanteri
Prevost, leggendo attentamente, sebbene timidamente e in "equilibrismo", ha ribadito la Verità di Cristo.
E ha invitato le chiese orientali a conservare l'elevata spiritualità dei loro antichi riti liturgici, sapendo bene che la Chiesa cattolica ha il suo e che esso è oggetto di controversia interna dal CVII in poi.
Indizi positivi che possono portare una ragionevole speranza di miglioramento rispetto alla barbarie precedente, non certo di un'improbabile restaurazione pre conciliare.
La Russia attuale come una "bella addormentata" e ingenua che si lascerebbe abbindolare... Certi commenti lasciano
sbalorditi.
E certi fatti rumeni non lasciano sbalorditi?
Propongo:
https://www.aldomariavalli.it/2025/05/20/la-via-della-verita-passa-da-nicea/
Quanto scrive acutamente T. nel suo commento di ieri alle 23:21 la dice lunga sullo stato confusionale in cui è precipitata la gerarchia vaticana negli ultimi decenni, a partire dal CVII, tutta presa affannosamente dalla voglia (indotta) di unire in un sincretismo da nouvelle cuisine le diverse "chiese" come le chiamano ora (mentre l'unica vera chiesa è la Chiesa cattolica).
¥¥¥
Noi cattolici conosciamo la Verità RIVELATA. Non TUTTA la Verità. TUTTA la Verità (sulle cose visibili ed invisibili) la sà soltanto il Signore Dio Onnipotente.
Noi Cattolici, per mezzo della santa Chiesa Sposa di Cristo abbiamo accesso a tutta la Verità Rivelata (quella che ci basta per la salvezza), non a tutta la Verità oggettiva completa, a quella vi ha accesso soltanto Dio. Molte altre Verità le scopriremo quando e se avremo la fortuna di salvarci e arrivare alla visione beatifica di Dio nel Paradiso, ma anche a quel punto non sapremo mai TUTTO come sa soltanto Dio.
"...la Chiesa Cattolica ha il suo" (Rito).
Le Chiese Orientali di cui lei parla fanno parte a pieno titolo della Chiesa Cattolica, così come i loro Riti. Dunque c'è una pluralità di Riti all'interno della Chiesa.
Lei confonde Chiesa Cattolica con la Chiesa di Rito Latino, di cui facciamo parte. Ma anche qui, c'è più di un Rito: Rito Romano, Rito Ambrosiano, Rito Mozarabico eccetera. Inoltre, le Chiese Cattoliche Orientali (ciascuna con il suo nome specifico) così come tutte le altre entità 'sui juris' (per esempio l'abbazia di Grottaferrata) posseggono anche altre caratteristiche loro proprie: un diritto canonico particolare, diverso dal nostro latino; consuetudini diverse e così via.
Il nome "Chiesa Cattolica Romana" dunque non è esatto. I Cattolici di paesi protestanti (soprattutto l'Inghilltera e paesi anglofoni) hanno cominciato ad usarlo per sottolineare l'unione con Roma e differenziarsi dai protestanti, ed ora è una fissa dei tradizionalisti. Rimane però sbagliato. Non solo perché come abbiamo visto la Chiesa Cattolica include più Chiese 'sui juris' che non sono affatto Romane, ma anche perché definire con un aggettivo al contempo limita...
E la Chiesa Cattolica, unica, vera, inimitabile, non ha bisogno di limitazioni. Questa limitazione in particolare indirettamente legittima l'esistenza di altre Chiese Cattoliche non veramente cattoliche, perché loro sì limitate / eretiche / scismatiche. Per esempio, la Chiesa Vetero-Cattolica, sorta dopo il Vaticano I; la Chiesa Anglo-Cattolica (facente parte degli Anglicani); la Chiesa Cattolica Ortodossa (piu recente, che mescola cattolicesimo e ortodossia) eccetera.
Dà fastidio l'aggettivo "romana"? E perché mai?
Circa i protestanti anglosassoni. Ho sempre saputo che sono stati i protestanti anglicani a chiamare i cattolici "Roman Catholics". Infatti, lo sventurato Enrico VIII cominciò a far fabbricare dai suoi teologi il vero "cattolicesimo", che sarebbe quello anglicano. Il "cattolicesimo" proveniente da tanti secoli da Roma non sarebbe stato autentico, bisonava differenziarlo come "romano" e quindi non veramente universale. Universale si considerava quello fabbricato a tavolino dagli eretici.
Ma forse questa mia conoscenza non è esatta? Eppure l'ho trovata confermata dai contatti personali casuali che in passato ho avuto con protestanti di tipo anglicano, soprattutto inglesi.
Inoltre: accanto al rito ambrosiano e mozarabico, limitati ad aree molto ristrette, quali sarebbero i (tanti) altri riti racchiusi nello "etc" usato nel commento?
La Chiesa cattolica stessa non usa più l'aggettivo "romano". Tuttavia, non bisognerebbe aver paura di usarlo. Qui "romano" non ha a che vedere con l'antica Roma ma individua soprattutto la continuità dell'insegnamento e della tradizione, rappresentata appunto dalla Sede di Pietro, essendone i papi i successori legittimi. Questa continuità è stata momentaneamente oscurata dal famigerato VAticano II, ma noi appunto ci battiamo nel nostro piccolo perché venga un giorno ristabilita.
L ' uso dell'aggettivo "romano" non si capisce perché dovrebbe "legittimare" quello degli aggettivi di "chiese" sostanzialmente eretiche.
Non bisogna vergognarsi di essere quello che si é: cattolici apostolici e romani, nel senso sopra chairito.
Non lo sapevo. Viceversa la von der Leyen ha citato anche il Corano.
https://roma-perenne.blogspot.com/2025/04/la-ue-finanzia-il-corano-e-cancella-il.html
E invece la Bibbia (che davvero ha innestato sulle radici greco-romane la civiltà dell'Occidente europeo) questa sconosciuta!
Uno dei tanti articoli sulla Romanità
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2014/02/cattolicita-e-romanita-della-chiesa.html
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