Bene, siamo arrivati al capolinea. Gli USA sono entrati ufficialmente in guerra, attaccando tre siti nucleari iraniani ("C'era una volta un aggressore e un aggredito..."). Lo Yemen ha dichiarato che entrerà in guerra a fianco dell'Iran. Su Tel Aviv e Haifa sono arrivate stamane decine di missili, con effetti che cominciano a ricordare i paesaggi di Gaza.
Se l'Iran non riceverà aiuti esterni da uno dei pesi massimi, Cina o Russia, non sarà in grado di resistere nel lungo periodo ad un attacco congiunto USA-Israele.
Se gli aiuti arriveranno - a meno che non riescano a farli arrivare in forme assai poco visibili - saremo nella Terza Guerra Mondiale.
Qualunque sia l'esito, ne uscirà un mondo diverso da quello che abbiamo conosciuto finora.
(Scusate l'interruzione, ora potete proseguire con la conferenza a reti unificate sulla difesa occidentale dei diritti umani.) (Andrea Zhok)
25 commenti:
Forse la lettura che viene data non è l’unica possibile. Trump sta facendo di tutto per non essere coinvolto nella guerra, anche se tra le sue file, negli USA, pullulano i guerrafondai.
Putin in Ucraina, provocato per anni, disattesi gli accordi di Minsk, ha dovuto agire, ma non ha mai esagerato come avrebbe potuto. Ha ricevuto provocazioni quasi nucleari recenti e ha mantenuto la calma.
Trump sa chi vuole la guerra e sa di essere sotto la minaccia del deep state che la vuole e ha cercato di farlo fuori.
La banda dei malati di mente non si fa scrupolo di far distruggere l’Ucraina è ora Israele, nella versione psicopatica di Netaniahu. Ma la mente che vuole la guerra, l’unica possibilità che gli resta per sopravvivere, sa che gli altri scacchisti l’hanno capito: non solo la Russia, ma anche la Cina.
Quindi non pensiamo che le cose siano proprio come si vedono. C’è chi vorrebbe gli USA coinvolti, ma negli USA c’è chi non vuole e si barcamena, con il consenso di chi permette ad aerei partiti da molto lontano, dichiarati, di fare un tour, scaricare bombe e tornare tutti alla base senza una perdita…
Gatta ci cova.
Di aiuti all'Iran da parte di Cina e Russia non ne arriveranno: anche loro fanno parte della combriccola. Il trionfo di Israele (e USA ossia sempre Israele) è una certezza. Il disegno floreale comparso sul sagrato di San Pietro, il giorno dell'inaugurazione del pontificato dell'eletto, sembra quasi una premonizione del trionfo del Nuovo Ordine Mondiale.
Le considerazioni riportate di sopra di Mons. Strickland, per quanto interessanti, non interessano a nessuno dei belligeranti. I quali, evidentemente, non hanno deciso l'altro ieri la guerra all'Iran e chissà quali altre imprese: è tutto concertato da tempo. E dopo la simpatica guerra telefonica Trump-Putin, ecco che piovono i missili come confetti!
Se Russia e Cina hanno ancora sale in zucca, non si immischieranno nella guerra in corso. Potranno aiutare l'Iran di fatto, come forse già stanno facendo.
C'è in giro una grande ipocrisia: a nessuno fa piacere che ci sia in un domani prossimo una nuova potenza nucleare e che questa potenza sia quella fanatica degli ayatollah iraniani. Però tutti pronti a condannare israeliani e americani che stanno facendo il lavoro sporco, a vantaggio di tutti, non solo del c.d. Occidente.
IL PIANO DI SATANA PER DISTRUGGERE LA CHIESA - Padre Gabriele Maria FFII (Formazione Cattolica) - 3 Piccoli Passi con Gesù
https://gloria.tv/post/1dubMtZRgp4k19r9ejBGwzMXm
Ieri Trump ha detto che avrebbe dato all' Iran due settimane, e oggi ha bombardato l' aggredito a fianco dell' aggressore.
Ma quando l' aggressore è Israele, ogni ginocchio dei rappresentanti delle nazioni occidentali si piega.
Perché Israele è sempre vittima, è sempre aggredito, e ogni uomo sulla terra deve sentirsi in colpa per questo peccato originale.
E combattere al suo fianco, sostenerlo nel suo "lavoro sporco" che fa altruisticamente anche per noi, e si cui dobbiamo essere eternamente grati.
Anche quando bombarda i convogli con gli aiuti umanitari, e quando spara su donne, vecchi e bambini volutamente ridotti alla fame, trattati come animali mentre si ammassano su poche ciotole di brodaglia.
Aloisius
Dalla rete:
Il genero di Donald Trump è Jared Kushner, che ha sposato sua figlia Ivanka Trump. Non ci sono collegamenti diretti tra Jared Kushner e la corrente Lubavitch, che è un movimento ebraico ortodosso. Jared Kushner è di origine ebraica, e la sua famiglia ha legami con il movimento Chabad-Lubavitch, ma questo non lo rende automaticamente parte del movimento.
A Roma si direbbe "culo e camicia".
(Culo e camicia è una locuzione italiana impiegata metaforicamente per alludere all'esistenza di un rapporto di estrema familiarità tra due persone.)
Purtroppo e' così!
Rosari Rosari Rosari davanti al Santissimo....diciamolo a Leone
Più o meno sempre ho avuto l'idea che le guerre scoppiassero per appropriarsi di qualcosa che tuo proprio non è . A questa idea generale si aggiungeva l'erezione, cioè che la guerra provocasse nel maschio l'erezione, quindi che gli piacesse assai. Andando io avanti con gli anni ho capito che l'erezione è strettamente legata al sistema nervoso, dipende da esso. Quindi l'erezione è anche manifestazione di disagio, di paura, di incertezza esistenziale: vivrò o morirò!? Quindi anche questa mia interpretazione giovanile era sbagliata, l'erezione c'è ma è manifestazione nervosa della grande incertezza. È davanti a questa grave incertezza che si fa appello al coraggio e che negli eserciti sono sempre presenti sacerdoti per tenere in alto i cuori. Quindi nella guerra non è questione di erotismo ma, di dubbio, incertezza, paura. Ogni nazione deve avere un esercito sempre in essere per controllare i confini, per curare monti, valli, fiumi che noi abbiamo per lo più torrentizi, laghi e mari.Il lavoro sul suolo nazionale è immenso, più si conosce l'Italia più si capisce quanto una reale, continua, attenta manutenzione ordinaria trasformerebbe il nostro paese in un Paradiso in terra. Mentre un esercito per ammazzare coetanei o farsi ammazzare da coetanei è una bestemmia pessima. Il vescovo Strickland ha citato le condizioni necessarie per dichiarare una guerra giusta legalmente. Osservando tutte le bufale che escono dalle bocche dell'Occidente collettivo, oggi la guerra giusta non è all'orizzonte. Oggi si ammazza per dare l'idea che si è forti. Quindi ognuno riconosca le proprie menzogne, le proprie provocazioni, si ritiri dalla vita pubblica e mettiamo in salvo i nostri giovani che non devono morire a causa dei loro politici dementi e venduti.
Siamo in.una guerra particolare... in ogni nazione é guerra civile. Per cui capire bene quel che succede é complesso.
Forse Un grande strappo sarebbe una processione con a capo il Papa, a seguire tutti i Cardinali, tutti i Vescovi, tutti i Presbìteri, la maggior parte del popolo cristiano per implorare da Dio perdono e pieta' e clemenza.
Abbagli.
Ciò che è complesso può essere reso comprensibile se si dice il vero. La verità è la sola ad essere bandita. Si mente, si missileggia , le notizie sono un mix dinarrazuoni all'impronta
Il senso di colpa è una cosa vile che soprattutto da piccolo ci veniva inculcato a a scuola. Io ai miei miei figli spiego che gli ebrei erano sono una parte di un piano più grande (Generalplan Ost) che prevedeva 50 milioni di morti per lo più slavi. Così la storia torna nell'ottica reale. Spiego anche che genocidio è anche l'aborto perché si basa sugli stessi principi: negazione della dignità di essere umano alla vittima (se non è una persona non è omicidio), metodo scientifico per lo sterminio con programmazione in scala, ostracizzazione di chi si oppone. Questo è il frutto di società senza Cristo come Re.
Lo siamo da tanti anni. Da Mani pulite, Falcone e Borsellino, le torri gemelle, le fialette di Powell, le rivoluzioni colorate, anche in Vaticano, la pandemenza… però molti hanno sempre creduto al mainstream. Dai che è la volta buona che ne uscite!
Non è così difficile comprendere quel che sta succedendo.
Don Julio Meinvielle: I tre popoli biblici, Edizioni Effedieffe
Voce di Meinvielle estratta dal libro:
«Tre forze, dunque, agitano in modo irriducibile e primordiale le profondità dell’umanità: il cristianesimo con la sua preoccupazione immemorabile di conquistare il mondo attraverso la regalità spirituale di Gesù Cristo; il paganesimo al fine di mantenere il mondo per sé stesso, per il proprio sangue o per la propria razza; il giudaismo, che lo vuole conquistare per l’intronizzazione satanica dell’Anticristo. Queste tre forze sono inconciliabili. Il ciclo umano potrà chiudersi, perché la fine ha raggiunto l’inizio. Da Dio il mondo è uscito attraverso la creazione, a Lui deve tornare per il giudizio finale e la vita imperitura. Quando il diavolo si presentò nel paradiso per perdere l’uomo, non c’erano che loro due: Dio e il serpente, che voleva strappargli la prima coppia umana. E l’ultimo giorno dell’umanità, il diavolo, nell’Anticristo, farà il supremo e ultimo sforzo per strappare a Dio l’ultimo resto del genere umano. Tutte le altre forze intermedie, compreso il paganesimo, saranno scomparse, per non rimanere sul palcoscenico che Cristo e l’Anticristo a disputarsi il possesso dell’uomo. Tuttavia, noi non siamo ancora in questa lotta suprema dell’umanità. Ma se quest’attuale lotta dei popoli biblici non può essere quella finale, non può nemmeno andar molto lontano da essa. Il popolo biblico dell’Anticristo si è già installato nel mondo».
Russia e Cina non si mostrano troppo ma restano nell'ombra pare che i danni siano poco rilevanti, in compenso si bombarda Israele, è una partita a scacchi dove nessuno tenta di vincere ma neanche vuole perdere, la testa del serpente da schiacciare resta sempre in città protetta da suo quadrato magico, aspettiamo evoluzioni, noi possiamo solo pregare per la nostra anima, sapete come questo conflitto viene chiamato? Sansone, intelligenti pauca
Ne…u maître du monde… Et Satan conduit le bal…
https://www.youtube.com/watch?v=Wkfm6huIrN4
Appena letta, Vance (vicepresidente USA): "Non siamo in guerra con Teheran". Stento a crederci, se non fosse tutto così drammatico si potrebbe candidare questa dichiarazione, se l'ha fatta veramente, come la battuta del secolo....
(Salvatore Canto)
L' America non si consideera in guerra con l'Iran, la sua è stata una "operazione militare speciale", come quella di Putin contro l'Ucraina, volta unicamente a colpire i siti atomici dell'Iran.
Speriamo che non finisca come "l'operazione militare speciale" di Putin, che dopo tre anni e mezzo di micidiale guerra non si è ancora conclusa. Né la sua conclusione sembra imminente.
Damasco...
Ci sono degli avvelenati ormai riconoscibilissimi, qualsiasi sigla usino. Sono loro.
Odiano Cristo.
Si nascondono perchè sanno che non lo possono dire. Ma lo sanno. E gli rode dentro.
Sentore di inferno, se non ci fossero i martiri a pregare per loro.
Leggo di anonimi che blaterano di Trump come "pazzo criminale", che sarebbe colluso con Israele per via parentale, ecc.ecc.
Questi signori si meriterebbero un Biden o un Obama, o anche un Clinton di ritorno, con tutte le nefandezze che hanno compiuto.
Innanzitutto ringraziamo Trump per quanto sta facendo in USA contro la pestilenza "woke", contro il politically correct e tutto l'armamentario arcobaleno, e nella sua certosina politica di analisi e verifica dell'enorme porcheria che è andata sotto il nome di COVID, o per meglio dire virus cinese.
Per quanto riguarda l'Iran e Israele, c'è un problema di fondo: nessuno Stato ha il diritto di dichiarare pubblicamente ai suoi più alti livelli che un altro Stato verrà annientato; e se lo fa, se ne assume le conseguenze.
Lungi da me santificare Trump, ma le anime belle che sognano il paradiso in terra hanno dimenticato che un'ideologia satanica come il marxismo ha propugnato il paradiso terreno vomitando morti e distruzione ovunque.
E guardate alla Cina (comunista!...ebbene sì, comunista ancora oggi, rossa con i gulag sempreverdi.), che nel silenzio quasi totale sta creando il perfetto diabolico controllo di ogni individuo, una sorta di braccialetto elettronico tarato su ogni cittadino cinese, un identificativo digitale come chiave di Stato attraverso la quale accedere alle varie piattaforme internet. Ma la Cina, si sa, è un concentrato di bellezza per il mainstream, un modello da seguire per tanta borghesuccia radical chic.
De plus en plus de régions et de villes d'Israel, frappées par les missiles iraniens, se mettent à ressembler à la bande de Gaza, systématiquement dévastée par l'armée israélienne. Évidemment, il est plus facile de massacrer une population de deux millions d'habitants, enfermée de surcroît dans des murs infranchissables, qu'un pays aussi vaste que l'Iran (90 millions d'habitants), situé à plus de 2000 km de Jérusalem. Mais la comparaison des situations n'en est pas moins saisissante et tend à prouver, une fois de plus, qu'il existe bien une justice divine rétributive.
Secondo me quelli che inveiscono contro Trump definendolo un pazzo criminale per via del bombardamento dei siti atomici iraniani (non delle città iraniane) sono motivati soprattutto dalla paura. Sono terrorizzati dall'idea che possa scoppiare una guerra mondiale, se la fanno sotto insomma...Una guerra mondiale potrebbe scoppiare solo se la Russia si muovesse per appoggiare militarmente l'Iran, allo scoperto. Ma è piuttosto difficile credere che la dirigenza russa commetterebbe una follia del genere.
C'è poi, nei critici di cui sopra, l'odio per Israele, a prescindere, mascherato dalle critiche (in parte anche giuste) al sionismo.
Intanto, secondo Reuters, Putin in un'intervista ha ripetuto che russi e ucraini sono per lui un solo popolo: un modo obliquo per riaffermare la volontà di papparsi tutta l'Ucraina, che per i moscoviti è nient'altro che "Russia del sud-ovest" (Patriarca di Mosca dixit).
Essendo questo l'obbiettivo di fondo di PUtin sin dall'inizio della "operazione militare speciale", si capisce che non abbia fretta di arrivare ad un accordo di pace, ora che l'esercito ucraino, pur essendo ancora capace di difendersi, non ha più capacità offensiva.
Certo, l'errore americano di voler estendere la Nato ad Est il più possibile andando a pestare i piedi ai russi anche in Ucraina è stato imperdonabile. Esso ha risvegliato nell'orso russo, che era parzialmente in letargo, i peggiori appetiti.
La guerra fluida tra Israele — spalleggiato dagli Stati Uniti — e l’Iran è in realtà solo un esercizio di potere mascherato da conflitto.
Non c’è alcuna battaglia campale, ma una serie di colpi mirati e ritiri studiati, di “escalation” vendute come emergenze patriottiche. Entrambi i regimi giocano a spaventare l’opinione pubblica per giustificare azioni belliche. Israele millanta precisione chirurgica mentre semina morte, l’Iran ostenta resistenza sparando missili e ingaggiando proxy dal Libano allo Yemen.
Chi abbaia “guerra totale” sui giornali non fa altro che dare fiato a chi trae profitto da uno stato di paura prolungato: venditori di armi, apparati di intelligence e governi pronti a stringere alleanze tattiche non certo per la pace, ma per scopi politici e commerciali.
Dietro la retorica della “difesa” e della “resistenza” c’è un cinismo di calcoli, un balletto di minacce reciproche pensato per rimanere sempre sotto il livello di collasso. È una pantomima bellica, un conflitto senza veri vincitori né sconfitte, che diventa la nuova normalità.
Chi voglia chiamarla “guerra” faccia pure: è molto più un reality politico che un confronto reale, un meccanismo di intimidazione globale che regge grazie al terrore inflitto a popolazioni civili – e alle sbrodolate allarmiste di chi non sa o non vuole vedere la semplice, fredda logica del potere.
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