Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 25 gennaio 2016

Danilo Quinto. Siete stati comperati a caro prezzo, non diventate servi degli uomini

L'articolo della settimana pubblicato di seguito, di Danilo Quinto, mi induce a richiamare l'attenzione su un precedente, di Paolo Pasqualucci, altrettanto chiaro e senza contorsionismi frutto di logiche distorte, da noi proposto sull'onda delle dichiarazioni di Enzo Bianchi, il sedicente "priore" nominato da Bergoglio consultore al Pontificio Consiglio per L'Unità dei Cristiani, molto gettonato in ogni occasione formativa nella maggior parte delle Facoltà pontificie e delle diocesi d'Italia:
« ...se Cristo nel Vangelo parla del matrimonio come unione indissolubile nulla dice in merito all’omosessualità. L’onestà, quindi, ci obbliga ad ammettere l’enigma, a lasciare il quesito senza una risposta. Su questo, io vorrei una Chiesa che non potendo pronunciarsi, preferisca tacere. Che la Chiesa faccia il matrimonio per persone dello stesso sesso – ha concluso – è una cosa senza senso. Tuttavia, se lo Stato decide di regolarizzare una realtà affettiva, lasciamo fare, applicando la misericordia come vuole il Vangelo, non come la vogliamo noi». [Fonte
Mi è tornato alla mente perché, da un'occhiata alle statistiche, ho visto che, solo oggi, evidentemente ripescato dai motori di ricerca, il testo di Pasqualucci è stato letto da oltre 1.400 persone. Il titolo: È falso dire che NS Gesù Cristo non ha condannato l’omosessualità - I Vangeli dimostrano esattamente il contrario [qui].
Ciò dice che questi contenuti destano più interesse di quanto possiamo immaginare.

Siete stati comperati a caro prezzo, non diventate servi degli uomini
di Danilo Quinto 

Quando i libertari-radicali, con la loro azione fuori e dentro il Parlamento, introdussero in Italia, le leggi sul divorzio e sull’aborto, usarono un metodo: affermarono che intendevano regolamentare un fenomeno sociale. Le separazioni di fatto tra i coniugi e le convivenze all’epoca considerate dalla legge illegali, nel primo caso e l’aborto clandestino nell’altro. Non proclamarono il vero obiettivo che stava alla base del loro agire: trasformare il desiderio individuale in un diritto (civile). Avrebbero perso, se lo avessero fatto. Invece, hanno vinto: dissolvendo l’istituto familiare e concorrendo in 40 anni all’uccisione di 6 milioni di italiani. Hanno solo regolato dei fenomeni sociali.

Gli eredi o cloni dell’ideologia libertaria – chiamateli come volete e poco importa se alcuni di loro, Renzi e compagnia, si ammantano di essere cattolici, è solo, in fin dei conti, uno specchietto per le allodole a fini elettorali e tutti, oggi, possono dichiararsi cattolici, perché per instaurare la Felicità Universale basta essere un po' misericordiosi – usano lo stesso metodo. Proponendo il ddl Cirinnà, anche loro dicono e fanno credere di voler semplicemente regolare un fenomeno sociale, situazioni che esistono e alle quali è necessario dare dei diritti. Mentendo, tra l’altro: perché i diritti esistono già. Il loro vero obiettivo, che nascondono – questo è il retroscena, che dovrebbe essere presente a coloro che usano la ragione - è un altro: lo sdoganamento dell’omosessualità, del comportamento omosessuale, rendendolo normale e accettabile, così come stanno facendo per i bambini che frequentano l’asilo o le scuole elementari o quelle successive con la teoria del gender (è stato questo l’esito della manifestazione del 20 giugno, nonostante la presenza dei parlamentari che vi hanno partecipato, che avevano già fatto, come hanno successivamente dichiarato, compromessi a riguardo). Le unioni civili - che equivalgono al riconoscimento del matrimonio omosessuale - sono un falso problema, una conseguenza, se si vuole, della questione centrale. È l’accettazione sociale dell’omosessualità, quella che preme e interessa: insieme all'equiparazione tra Cristianesimo e Islam, è il grimaldello attraverso il quale l'azione del demonio vuole sovvertire la legge divina e dannare le anime.

I movimenti, le associazioni e le organizzazioni che si definiscono cattoliche, che hanno promosso e aderiscono alla manifestazione del 30 gennaio – insieme ai loro parlamentari cattolici di riferimento – sono costituiti da gente esperta, avveduta e accorta: sanno bene che questo è l’obiettivo dell’intera strategia omosessualista. Ciò nonostante, non gridano dai tetti la Verità, non concorrono al che si formi – nelle e per le coscienze – un retto giudizio, sulle situazioni e sui comportamenti, come Cristo stesso ci ha indicato di fare, al fine di distinguere il bene dal male e, di conseguenza, per salvare noi stessi e coloro che ci sono attorno, dalla dannazione eterna. Non indicando l’obiettivo dei nemici della legge di Dio – si deve accettare il comportamento omosessuale e quello che ne consegue, unioni e adozioni – siete anche voi manipolativi, come i vostri apparenti concorrenti e avete già perso da tempo la battaglia. Non avete affermato la fede. Affermare la fede, in questo caso, significa gridare dai tetti che in base alla legge di Dio, alla dottrina e alla tradizione della Chiesa, il peccato impuro contro natura, è un peccato mortale, che al pari dell’omicidio volontario, dell’oppressione dei poveri e della frode nella mercede agli operai, grida vendetta al cospetto di Dio (Catechismo di San Pio X). San Tommaso d’Aquino, nella Summa Theologica, scrive:
«L’intemperanza è sommamente riprovevole, per due ragioni. Innanzitutto perché ripugna sommamente all’umana eccellenza, trattandosi di piaceri che abbiamo in comune coi bruti […]. Secondariamente, perché ripugna sommamente alla nobiltà e al decoro, in quanto cioè nei piaceri riguardanti l’intemperanza viene offuscata la luce della ragione, dalla quale deriva tutta la nobiltà e la bellezza della virtù […]. I vizi della carne che riguardano l’intemperanza, benché siano meno gravi quanto alla colpa, sono però più gravi quanto all’infamia. Infatti, la gravità della colpa riguarda il traviamento dal fine, mentre l’infamia riguarda la turpitudine, che viene valutata soprattutto quanto all’indecenza del peccato […]. Ma i vizi che violano la regola dell’umana natura sono ancor più riprovevoli. Essi vanno ricondotti a quel tipo di intemperanza che ne costituisce in un certo modo l’eccesso: è questo il caso di coloro che godono nel cibarsi di carne umana, o nell’accoppiamento con bestie, o in quello sodomitico». 
Insomma, se l’ordine della retta ragione viene dall’uomo, invece l’ordine della natura proviene direttamente da Dio stesso. Pertanto, «nei peccati contro natura in cui viene violato l’ordine naturale, viene offeso Dio stesso in qualità di ordinatore della natura». San Pier Damiani scrive:
«A me sembra più tollerabile cadere in tentazione con un animale, piuttosto che con un uomo. Deve essere giudicato con molta maggiore indulgenza chi muore spiritualmente da solo, piuttosto che chi trascina con sè nella perdizione del peccato anche qualcun altro. È davvero una ben triste situazione quando il peccato di uno pesa tanto sull'altro da far sì che, mentre il primo si rovina, il secondo necessariamente lo segua nella morte». 
Parole cattoliche. Potreste rispondere che il Papa, in questo momento, non richiama questi principi. È vero, ve ne dò atto. Questo, però, non vi esime dal dire la Verità, perché la Chiesa non è di questo o di quel Papa. La Chiesa è di Cristo.
«La peste della età nostra» – scriveva Pio XI nell’enciclica Quas Primas del 1925 - «è il così detto laicismo coi suoi errori e i suoi empi incentivi; e voi sapete, o Venerabili Fratelli, che tale empietà non maturò in un solo giorno ma da gran tempo covava nelle viscere della società. Infatti si cominciò a negare l'impero di Cristo su tutte le genti; si negò alla Chiesa il diritto — che scaturisce dal diritto di Gesù Cristo — di ammaestrare, cioè, le genti, di far leggi, di governare i popoli per condurli alla eterna felicità. E a poco a poco la religione cristiana fu uguagliata con altre religioni false e indecorosamente abbassata al livello di queste; quindi la si sottomise al potere civile e fu lasciata quasi all'arbitrio dei principi e dei magistrati. Si andò più innanzi ancora: vi furono di quelli che pensarono di sostituire alla religione di Cristo un certo sentimento religioso naturale. Né mancarono Stati i quali opinarono di poter fare a meno di Dio, riposero la loro religione nell'irreligione e nel disprezzo di Dio stesso. (…)». 
Pio XI, nell’enciclica, descriveva le conseguenze della gnosi, ma coltivava una speranza:
«Ci sorregge tuttavia la buona speranza» - diceva - «che l’annuale festa di Cristo Re, che verrà in seguito celebrata, spinga la società, com’è nel desiderio di tutti, a far ritorno all’amatissimo nostro Salvatore. Accelerare e affrettare questo ritorno con l’azione e con l’opera loro sarebbe dovere dei Cattolici, dei quali, invero, molti sembra non abbiano nella civile convivenza quel posto né quell’autorità, che s’addice a coloro che portano innanzi a sé la fiaccola della verità. Tale stato di cose va forse attribuito all’apatia o alla timidezza dei buoni, i quali si astengono dalla lotta o resistono fiaccamente; da ciò i nemici della Chiesa traggono maggiore temerità e audacia. Ma quando i fedeli tutti comprendano che debbono militare con coraggio e sempre sotto le insegne di Cristo Re, con ardore apostolico si studieranno di ricondurre a Dio i ribelli e gl’ignoranti, e si sforzeranno di mantenere inviolati i diritti di Dio stesso».
Qual è l’unica certezza di chi ha fede? È quella che indica San Paolo: ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra (Lettera agli Efesini, cap. I). La conseguenza è l’osservanza di un principio dottrinale fondamentale per il cattolico: la regalità sociale di Cristo, affermata da Pio XI. Il Verbo è Re, è il principio e la fine di tutte le cose, che devono essere ordinate tutte a Lui, che ha ri-creato il mondo e ha dato alla società le regole del vivere – che superano qualsiasi legge umana - in attesa della Sua nuova venuta.

Che cosa faremo trovare a Cristo? Un mondo cattolico che per paura e per viltà non è capace di dire che il comportamento omosessuale è contro la legge di Dio? Lasceremo che le volpi abbiano le loro tane, gli uccelli del cielo i loro nidi e che il Figlio dell’uomo non abbia dove posare la Sua testa, come Lui ci ha predetto? Come dice San Paolo nella Prima lettera ai Corinti, siamo stati «comprati a caro prezzo». Cristo non è morto di freddo, come molti di voi sarebbero disposti ad affermare per ingraziarsi il mondo. Il mondo l’ha ucciso mettendolo sulla Croce, tra atroci sofferenze. E voi, al posto di servire Cristo, servite il mondo che l’ha ucciso non indicando la Verità?
Danilo Quinto

36 commenti:

hr ha detto...

http://isoladipatmos.com/dalla-lavanda-dei-piedi-alla-lavata-di-testa/

Vedere il Sommo Pontefice lavare e baciare i piedi a delle donne, inclusa una donna non cristiana, mi ha profondamente ferito come sacerdote consapevole del fatto che Cristo Signore, tra i Dodici, non ha mai inserito alcuna donna; anche perché se avesse voluto inserirne qualcuna, forse la prima sarebbe stata sicuramente sua madre, l’Immacolata Concezione.

Anonimo ha detto...

Grande Danilo!
O Signore, vi prego, dal profondo del mio nulla, no, non consentite che anche io mi rotoli ancora nel fango.

irina ha detto...

Sono certa che molti di coloro che saranno presenti il 30 gennaio non sono nè manipolativi nè manipolati nè manipolabili. Lei fa benissimo a mettere in guardia dai trucchetti ma,tutto il sale non ha ancora perso sapore a contatto col mondo. E'poco,sicuro ma,c'è. Questo stesso blog è un piccolo cristallo di sale e nessuno di noi sa quante anime abbia insaporito direttamente o indirettamente. Ho piena fiducia che anche il 30 gennaio saranno presenti saporiti cristalli di sale che nessuno può calpestare.Quelli sono sufficienti.

Anonimo ha detto...

http://www.tempi.it/io-cresciuta-con-un-padre-transessuale-vi-chiedo-di-non-approvare-le-nozze-gay

Anonimo ha detto...

Stefano Fontana

http://www.lanuovabq.it/mobile/articoli-non-basta-ai-cattolici-dire-no-a-utero-in-affitto-e-adozioni-inaccettabili-sono-le-stesse-unioni-gay-15047.htm#.VqXWdBnclAh

Anonimo ha detto...

http://blog.messainlatino.it/2016/01/family-day-30-gennaio-2016-tutti-roma.html
Il CNSP – Coordinamento Nazionale del Summorum Pontificum aderisce con convinzione al “Family Day” del prossimo 30 gennaio, ed invita tutti i fedeli del Populus Summorum Pontificum ad accorrere numerosi a Roma a difesa della famiglia e per opporsi strenuamente al ddl Cirinnà ed a qualunque altra ipotesi di riconoscimento delle cosiddette unioni civili.

Il CNSP esorta caldamente tutti i fedeli italiani che vivono la loro fede al ritmo della liturgia tradizionale, ad unirsi nella preghiera per supplicare Colui che tutto può concedere, con l’intercessione di Colei che tutto può ottenere, di illuminare e convertire i legislatori nazionali, e preservare la nostra Patria dalla minacciata offesa alla famiglia ed al mirabile disegno di Dio Creatore, che “maschio e femmina li creò” (Gen., 1, 27).

hr ha detto...

Narra il Mastino
MESSA CON COLPO SCURO FINALE:
SE NON LO DICONO I PRETI,
LO GRIDANO I LAICI (RAGAZZINI)
PRETI
Si sa l'unica cosa che io guardo a messa: se, oltre i fedeli, i sacerdoti si inginocchiano quando è prescritto, ad esempio alla consacrazione delle specie. Per carità, ci vuole poco a passare da mitomani, ma devo dire che alla mia messa all'Africano le cose sono cambiate, in meglio. Dacché ogni santa domenica me ne lamentavo pubblicamente qui: del fatto che i preti "spagnoleggianti" non s'inginocchiassero mai e, dicevo, "perché se i fedeli s'inginocchiano loro no? chi si credono di essere i viceddio?".
Uè rigà, non so com'è, sarà un caso oppure no, ma fatto sta che da alcune settimane a messa s'inginocchiano sempre, i preti: gli sarà arrivata la lagnanza? Può essere, se devo dar retta alla "copertura settimanale" dei miei post che indica 50mila utenti, e certamente ci sarà qualche sacrestano dell'Africano, o i preti stessi.
PREDICHE
Bravi preti eh, prediche soft ma ortodosse, un po' soporifere ma pertinenti, in ogni caso lontane dal politicamente corretto. Ogni domenica mi meraviglio di non sentire eresie e bestemmie nelle omelie: merito della predominanza dei Neocatecumenali in parrochia penso io.
Persino le preghiere dei fedeli, che sembrano in genere scritte da veri megalomani, oggi sembrano vergate da Marco D'Aviano e rivendicavano il primato e l'unicità della Cattolica. Ma il papa lo sa?
LAICI
Quando mi domandano qual è il ruolo dei laici nelle parrochie, io dico sempre "di dire quanto un consacrato, per doveri di comune paternità, non può dire; arrivare laddove il consacrato non può e non deve per non creare scandalo e scompiglio nel gregge".
Ai laici si perdonano molte più cose che non al prete: del resto il diavolo odia i consacrati, dei laici non se ne fa granché e allora lascia correre.
Ebbene, ho notato che all'Africano i preti furbescamente le cose più scottanti le lasciano dire ai laici. Peggio: i giovanissimi laici.
RAGAZZINI
A fine messa monta sul pulpito il ragazzetto, tutto tirato e stirato che legge cantando con la chitarra i salmi (mi piace!, bella voce!), certamente un neocatecumenale.
E attacca: "Con l'autorizzazione del parroco"... a parole nude e crude invita tutti, nonni e carrozzine comprese, al Family Day e, inarrestabile, con un linguaggio spiccio tipico dei neocatecumenali, pur con democristiani accorgimenti (così giovane e già così astuto!), sferza senza misericordia, apertis verbis tutti i sostenitori della Cirinnà e, colpo di genio, senza scrupolo alcuno usa e abusa, di fatto manipola il nome di Papa Francesco che avrebbe "apertamente sostenuto" il F.D. e "caldamente raccomandato a tutti di partecipare in massa". Papa Francesco: non l'ha fatto, ovviamente, ma il cucciolo neocatecumenale cosa volete se ne fottesse, lo fa lui per il papa "Perchè qua non è politica, è il NO della Chiesa! Una sola è la Famiglia, come dice Francesco". Je sarebbe venuto er coccolone all'Argentino a sentillo...
E infine, conclude in bellezza, con la evidente soddisfazione del parroco che lo osservava come chioccia i suoi pulcini:
"PERCHE', LO SAPPIAMO: DIETRO LA CIRINNA' C'E' SATANA!"
Buuum! Bello de zio suo!
Come aveva detto Gesù:
SE NON LO DIRETE VOI, LO GRIDERANNO LE PIETRE.
SE NON LO GRIDANO GLI ADULTI, LO FARANNO GLI IMBERBI.
SE TACCIONO I SAPIENTI, PARLERANNO GLI IGNORANTI.
SE NON LO PROCLAMANO I PRETI, LO FARANNO I LAICI
Il Parroco, incoraggiato dal ragazzino (quanti anni? 18?), in un brodo di giuggiole, prima della benedizione finale, ammonisce: "Perché a voi genitori spetta difendere i vostri figli, non ai politici, i quali semmai fanno il contrario".
Questo succede all'Africano, a Roma, in Italia, cioè Europa, ossia al mondo. In una parrocchia cattolica. Succede. Grazie a Dio!

mic ha detto...

Apprezzo la fede e la verve letteraria del Mastino. Come quella di Socci e della Miriano. Ma evidentemente conoscono i neocatecumenali solo dall'esterno e si lasciano abbagliare dal loro entusiasmo arrembante.
Certo che i neocat sono a favore delle famiglie, oltretutto sono il loro migliore investimento. Ma la loro è un'enfasi settaria e questo dato, positivo nei suoi aspetti esteriori e efficace per far numero, visto che i raduni sono la loro specialità, non toglie che essi siano e restino una realtà giudeo-luterano-gnostica purtroppo incistatasi nella Chiesa. Il che è potuto accadere in virtù delle sperimentazioni movimentiste post-conciliari e del fatto che le eresie non sono più riconosciute né condannate...
Lo dico qui sommariamente ma ci sono montagne di analisi, documenti e testimonianze che testimoniano le numerose deviazioni dottrinali ma anche comportamentali, a partire dall'onnipotenza dei catechisti che, proprio riguardo alla famiglia, si sostituiscono alla responsabilità genitoriale.
Si contano a migliaia le defezioni di coloro che hanno dato un nome ai loro disagi non solo spirituali grazie all'aver riconosciuto corrispondenti ai loro vissuti le nostre denuncie. Tant'è che io non seguo nemmeno più il sito e il blog dedicati attivi da oltre un decennio. Sono loro, oggi, a portarli avanti...

mic ha detto...

Inserisco qui il link a : Perché i Neocatecumenali non potrebbero partecipare al Family Day
e perché l'Argüello non ha titolo a parlare della famiglia cristiana


http://www.internetica.it/neocatecumenali/noFamily.htm

mic ha detto...

Quanto esposto sopra, per amore di verità, non intende per nulla scoraggiare chi si senta di partecipare alla manifestazione del 30.
Pur convinta della necessità che la vera efficacia delle azioni risieda negli interventi nella sedi adeguate e apprezzando la coerenza di Danilo, in questo particolare momento è giusto incoraggiare le forze sane e reattive anche se, come detto e ripetuto, certe manifestazioni di piazza sono cavalcate anche da chi porta avanti i propri interessi (vedi Arguello) e da coloro che sono disposti al compromesso per non perdere le loro posizioni.
E chi sa che il numero, se non altro perché può significare anche "elettorato", non riesca ad avere il suo peso in questo momento.

Alessandro ha detto...

Ognuno visioni e tragga nel bene o nel male le conseguenze! Sentire una campana diversa non fa mai male: Dio ha dato a tutti intelligenza e libera volontà, ognuno giudichi e agisca secondo coscienza. Nel mio piccolo, inviando questo commento, penso di averlo fatto!

LINK 1 = http://gloria.tv/media/wn47qMbDSrL

LINK 2 = http://gloria.tv/media/J1zzBEtma6m

LINK 3 = http://gloria.tv/media/EHbbrzBZidk



Anonimo ha detto...

http://it.radiovaticana.va/news/2016/01/25/a_lund_la_commemorazione_ecumenica/1203516

Il 31 ottobre il Papa in Svezia per commemorare i 500 anni della Riforma

Lino ha detto...

Lascia che ti spieghi un paio di cose, essendo stato io da ragazzo un manifestante semiprofessionista.
1) In Parlamento se ne fregheranno del milione di manifestanti. Dall'altra parte già hanno scritto: "eravamo un milione nelle piazze di Italia". Trinchetto sempre alza il gomito più del commensale e ogni oste si approvvigiona del vino che gli porta più profitto.
2) C'è una prima dizione che ancora non ho sentito pronunciare: "referendum abrogativo". Una seconda poco: "ricorso alla Corte Costituzionale". Così funziona in una democrazia parlamentare; le piazze lasciano il tempo che trovano, anzi generalmente lasciano un cumulo di immondizia da spazzare via. Tra un mese del Family Day di Kiko resteranno tracce soltanto in internet.

Le persone serie - dovesse andare male - cominceranno a muoversi dopo. Considerata l'opinione prevalente degli italiani accertata mediante numerosi sondaggi, con il cavolo passerebbero l'adozione e l'assimilazione al matrimonio in un referendum. Non i reali diritti civili, su quelli i gay hanno la maggioranza ma, come si dice a Napoli, rischiano di perdere "Felippo e 'o panaro".
Lino sul blog Osservatorio sul cammino nc

mic ha detto...

Il 31 ottobre il Papa in Svezia per commemorare i 500 anni della Riforma

Lui penserà che la Riforma sia da 'commemorare'; ma questo è un controsenso, cattolicamente parlando.

... se non ci pensa la Provvidenza! ha detto...

Sua Santità Francesco ha in animo di prendere parte ad una cerimonia congiunta fra la Chiesa Cattolica e la Federazione Luterana Mondiale, per commemorare il 500° anniversario della Riforma, in programma a Lund, Svezia, lunedì 31 ottobre 2016.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/01/25/0052/00110.html

Rr ha detto...

Si, che nei parlamenti, italiano, francese, europeo, ecc., se ne freghino delle milionate , vere, in piazza, è purtroppo un dato di fatto.
Le "milionate"servono solo ad abbattere governi di centrodestra o di destra liberamente e legittimamente eletti ( dal governo Tambroni in Italia, in poi). Se invece al governo ci sono i " sinistri sinistrati e sinistranti", delle manifestazioni del "popolo" se ne fregano altamente , Polonia e DDR docunt.
Ma anche del referendum abrogativo ( v. quelli sulla responsabilita' dei magistrati, sull'abolizione del Mministero dell'Agricoltura, ecc.ecc) se ne fregano, e sulla Corte costutuzionale, cosi come su tutta la magistratua italiana, intesa come corpo, stenderei in velo pietoso.
Che fare allora? Boicottare, disinvestire, sanzionare. No canone Rrai, tasse il meno possibile ed il più tardi possibile, no giornali, no otto x mille, no libri di certe case editrici, no film di certe case di produzione, meno tasse comunali e regionali, pagandoli il più tardi possibile...Se tutti facessimo uno sciopero fiscale vero, gente come la Boldrini, Pisapippa et alii dovrebbero tornare a lavorare, ammesso l'abbiano mai fatto, ma non starebbero in Parlamento, in Comune, Regione, ecc., mangiapane a tradimento. E come loro molti altri, a cominciare da certi giornalai della carta stampata e della Rai TV( non che Mediaset e la Sette siano meglio, ma almeno non chiedono una tassa).
Rr

ancora Lino ha detto...

questi della "Terza Repubblica" non hanno capito un fico secco. Credono di poter condizionare una legge con un po' di schitarrate in piazza, quando i Sindacati, con i forzuti metalmeccanici in testa, nemmeno il Jobs Act sono riusciti a impedire. Al massimo riusciranno a favorire qualche passerella, non so quanto positiva, come quelle di Salvini, dei capi di Forza Nuova, di vari berlusconiani e piddini di (interessata) osservanza cattolica. Oltre ai vari blogger e scrittori citati nel topic, naturalmente.

Anonimo ha detto...

Che scendere in piazza serva a poco per influenzare le scelte politiche, è vero: a poco, però, non a nulla. La pressione popolare non è ininfluente, se davvero è di massa.
Di certo serve a disciulare (de-rimbambire, in questo caso) milioni di Italiani che, come diceva una vecchia canzone, "fan tüt quel che g'han dì in televisiun" (non penso sia necessaria alcuna traduzione, comunque, scanso equivoci, fan tutto quel che vien loro detto in tv). Conosco gente che per pura passività si lascia fuorviare da qualsiasi opinione idiota: se ne sentono qualcuna intelligente, di opinione, chissà che non ascoltino anche quella... e magari aprano gli occhi.
Boicottare? Volentierissimo. Andrebbe organizzata, la cosa, lo sciopero fiscale è un'ottima idea, ma dovrebbe essere portata avanti in massa, e davvero non so come ci si possa arrivare. Sarebbe uno strumento certamente efficace. Secondo me se si va avanti così ci si arriverà, ma in modo violento, non dico da guerra civile ma quasi...
Continuiamo a pregare, con l'oradiguardia, con Operation Storm Heaven del buon Burke, con tutto quello che possiamo: è l'ora della battaglia, ragazzi, e si combatte con le armi della fede, del digiuno e della preghiera. La piazza servirà solo se supportata da queste armi, altrimenti saranno sforzi vani.
humilitas

mic ha detto...

Continuiamo a pregare, con l'oradiguardia, con Operation Storm Heaven del buon Burke, con tutto quello che possiamo: è l'ora della battaglia, ragazzi, e si combatte con le armi della fede, del digiuno e della preghiera. La piazza servirà solo se supportata da queste armi, altrimenti saranno sforzi vani.

Quoto

Danilo Quinto ha detto...

Quello che ho scritto non significa boicottare. Significa tener presente che la manifestazione prescinde dal "cuore del problema": GRIDARE DAI TETTI LA VERITA' RIVELATA RISPETTO ALLA PRATICA DELL'OMOSESSUALITA'.
Mentre coloro che avversano Cristo sono chiari e vincono, i figli di Colui che ha detto "Non temete. Sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo", temono di dire la Verità e molti di loro (come il passato ha dimostrato), chiudono accordi politici cercando il compromesso e il male minore.
Danilo Quinto

Anonimo ha detto...


@ Qualcuno dice che si andrebbe verso la "guerra civile"?

C'e' strisciante e a intervalli in Italia dai fatti dell'estate del 60, che portarono alla caduta del governo Tambroni. Ora la sinistra,che e' sempre stata il partito della guerra civile, la fa con i gay e le lesbiche perche' la Rivoluzione Sessuale e' diventata il grimaldello della rivoluzione, esauritisi gli ideali marxisti e socialistici. Rivoluzione sessuale + Immigrazione indiscriminata. Non sanno quello che fanno, ma questo non cambia le cose. Sogni a occhi aperti di una risposta da guerra in corso, per ora utopistica: i cattolici e affini che si svegliano e cominciano un'opera di sistematico attacco ai gay bar e ai sex shop. Tanto per cominciare.
Marzio.

Mah! ha detto...

Credo che umanamente il boicotaggio sarebbe una buona arma, perchè ormai loro vedono solo i soldi, in effetti un po' difficile mettersi d'accordo tutti per fare ciò, ma pagare tasse perchè sovenzionino l'aborto, la ptropaganda radicale, la rai con i suoi giornalisti sempre di parte, e le sue trasmissioni deleterie, oltre a mantenere una scuola per nulla buona, una sanità piena di buchi.....non è che pagare le tasse diventa in realtà un accondiscendere e partecipare attivamente ad attività illecite e contrarie alla legge di Dio? Siamo tenuti a mantenere chi opera contro Dio e l'umanità? In questa falsa democrazia nemmeno ci chiedono più di votare, perchè si autoproclamano da se e fanno i governi senza la nostra approvazione (dittatura?).Comunque concordo nel dire che la preghiera e i sacrifici sono la vera arma da utilizzare nella battaglia, perchè la battaglia la vince Dio, non noi. Un appunto a Roma non ci si va solo per salvare la famiglia voluta da Dio e i bambioni, ma anche per salvare gli ingannati omosessuali che a ben vedere hanno come amici solo noi, perchè gli altri, quelli dalle pacche sulle spalle e proclamatori di diritti, li vogliono tutti all'Inferno.
Come diceva un amico: siamo giunti al punto che bisogna essere disposti pure ad andare in galera, non vi è altra via di uscita. Se però fossimo in tanti da far si che le galere non riescano a contenerci......

Rr ha detto...

Danilo,
scusi, sec.me quelli che fanno accordi politici NON sono figli di Gesù, ma delle Tenebre. Ed infatti si accordano con l'altra parte.
Gesù mica si accordo' con Caifa.
Nel momento attuale credo che tutto possa servire: la preghiera, innanzitutto, ma anche la piazza.
Rr

Rr ha detto...

Humilitas e Mah: ogni volta che dobbiamo pagare qualcosa, chiediamoci a chi vanno i nostri soldi.
Quel film...uhm, bello, ma chi lo produce ? Hollywood che da anni cerca di inculcarci la sua visione del mondo, della storia, della società, della realtà. E' la nostra visione ? Certo che no, ed allora...niente soldi nostri. Sara' una goccia, ma goccia a goccia si prosciuga anche il mare. Idem libri, giornali, videogiochi, canzoni, telefonini o ipad( ce l'ho, ma non ne comprerò certo un altro, e sono riuscita a non far comprare altri gadgets Apple a mia figlia)
Cartella tasse: cercare ogni possibile detrazione, deduzione, rinvio, opposizione possibile. Perché? V. Sopra quanto scritto da Mah.
E non accettare mai il loro linguaggio: mai gay, ma omosessuali, mai eterosesuali, ma normali, mai coppia di, ma due omo ( anche perché spesso non sono due a stare insieme, ma c'e il terzo, il quarto, ecc. ). Mai " migranti", ma "immigrati" e "clandestini" se non sono rifugiati certificati ( un'esigua minoranza). Ecc.ecc.
E non Cattolici tradizionali, -isti, ma semplicememte Ccattolici Sono gli altri che NON sono più o non sono MAI stati Cattolici. E quindi chiamiamoli criptoprotestanti, modernisti, "newchurch", ma NON cattolici.
Ce ne sarebbero altre, di cose da dire, ma non è qui il caso.
Rr

Anonimo ha detto...

Si fa quel che si può... Io vivo benissimo senza tv da vent'anni suonati e Hollywood fosse per me sarebbe in bancarotta, su altre cose come consumatrice media diciamo che proprio non faccio testo...
Il linguaggio è fondamentale, Rr, hai ragione: non cedere alla neolingua è un'arma molto potente e tende a spiazzare gli interlocutori, che improvvisamente - a volte - vengono richiamati bruscamente alla realtà. Bisogna richiamarli più spesso che si può. Mi è capitato di ribattere, a chi mi dava (...ovvoveee!...) dell'eterosessuale, che io a sentirmi apostrofare così mi offendo, perché io non sono una pulsione, sono una donna. Punto. Ha fatto il suo effetto, devo dire. Si è sentito il rumore delle fette di insaccato che precipitavano a terra dagli occhi del mio interlocutore. Magari invece era la mascella che rivinava sul pavimento, boh, comunque è stato istruttivo (per il mio interlocutore cattoprogressista).
Parola d'ordine: chiamare le cose con il loro nome. Sempre.
humilitas

Angheran70 ha detto...

Visto che si rivolge a tutto il mondo cattolico , credo che il dott. Quinto debba dire se aderisce al sedevacantismo. Così come hanno detto altri illustri ospiti del blog , in spirito di "parresia" come si usa dire oggi.

Sostenere come in altri casi che la questione è ininfluente perchè "rappresenta solo una parte" , non aiuta a instaurare un confronto franco. A richiederlo , se non altro , è la rilevanza stessa del blog , seguito da persone di varia estrazione.

Mons. Livi ha dimostrato più volte l'errore rappresentato dal trasferimento sul piano
teologico di categorie che sono espressione della politica, riproducendo gli schieramenti tipici di quest'ultima. E' un vizio a cui siamo tutti soggetti , poichè è la chiave di lettura che ci forniscono i media.

E' vero che da una cattiva teologia *discende* anche una cattiva politica , ma non è
vero il contrario: Problemi teologici richiedono una risposta teologica , problemi politici
una risposta politica.

Come già detto , non è l'omosessualità in sè il punto in questione.

L'omosessualità c'è sempre stata nella storia , sin dall'antichità.
Il punto è che nessuno si è mai sognato di farne un istituto , nessuno si è
mai sognato di definire famiglia il "matrimonio gay".
Siamo in un ambito esclusivamente socio-politico, anche per coloro che
non fossero d'accordo.

Questo non vuol dire che non esista anche un corrispettivo teologico,
ma di certo non è possibile far derivare conseguenze teologiche da un
aspetto meramente politico.

In altre parole nessuno tra i credenti può pensare di guadagnare qualcosa
per la salvezza dell'anima partecipando al "Family day", nè non partecipandovi.
Gli strumenti per la salvezza dell'anima sono altri.

Per il sedevacantismo non è invece così semplice. Poichè questa visione
confonde continuamente il piano politico con quello teologico , ogni
manifestazione politica pone il problema della "liceità teologica",addirittura
secondo costoro per il bene dell'anima.

I sedevacantisti si agitano infatti non solo per il "Family day" , ma
persino per la "Marcia per la vita" che vede spesso la partecipazione
attiva di prelati.

La questione dell'omosessualità è stata affrontata da tempo nella Chiesa.
Il catechismo nei vari punti ne specifica i termini.

Se Quinto - pare di capire - non riconosce il CCC è un problema suo. Il CCC continua ad
esistere per il cattolico.

mic ha detto...

Posto che il Papa non è sempre infallibile, non capisco questo supporre l'ineluttabilità di esiti sedevacantisti per ogni critica serrata e più che motivata.
Per quanto ormai evidente a tutti è la neo-Chiesa che Bergoglio rappresenta, sia pur con gesuitiche gesuitanti alterne esternazioni, a non riconoscere oltre al catechismo gli insegnamenti dei suoi immediati predecessori.

Rr ha detto...

E meno male, humilitas, che una donna non è riducibile ad una sua parte e che quindi dobbiamo sentirci offese se ci apostrofano dicendo, come complimento, " bella f..a" ! Però è "moderno" chiederti se sei normale o omosessuale. Ma robb de' matt !
E si cercheranno da farci sentir fuori posto, anomali, una minoranza...sono proprio figli della Menzogna !
Rr

Anonimo ha detto...

rob de matt, rob de ciood, Rr, te gh'é resun.
humilitas

rob de ciood, cioè roba da chiodi, è un'altra di quelle espressioni impagabili, lo diceva sempre mio nonno, credo abbia a che fare con gli avanzi di ferraglia

Silente ha detto...

Angheran
io non sono sedevacantista, ma trovo arrogante e insolente la sua imposizione, secondo cui: "il dott. Quinto debba dire se aderisce al sedevacantismo";
io non sono sedevacantista, ma trovo che il CCC contenga errori, orrori e ambiguità - discendenti dall'abominevole concilio - che mi riservo il diritto, da cattolico, di rifiutare;
io non sono sedevacantista ma, con Donoso Cortes e Carl Schimitt - ma dubito che lei sappia chi siano -, sono consapevole che ogni orrore politico ha un origine teologica;
io non sono sedevacantista, ma credo che dichiarare, in sintesi è quello che lei afferma, che la legge Cirinnà sia semplicemente un "problema socio-politico" sia semplicemente aberrante;
io non sono sedevacantista, ma credo che la sua affermazione: "nessuno tra i credenti può pensare di guadagnare qualcosa per la salvezza dell'anima partecipando al "Family day" sia incredibilmente temeraria e altrettanto temeraria sia la sua frase "Gli strumenti per la salvezza dell'anima sono altri". Mi permetto di ricordarle che un Pontefice a lei certamente molto caro - non a me - Paolo VI dichiarò che: "la politica è la forma più alta di carità.";
io non sono sedevacantista, ma sono convinto che il suo uso del termine "sedevacantista" sia terroristico e diffamatorio.
E, tanto per scandalizzarla fino in fondo e per mio gusto personale del paradosso, le dichiaro che se dovessi invitare a casa mia un sedevacantista, lo farei senza remore. Se lo dovessi fare con un progressista, chiuderei a chiave l'argenteria.
E io non sono sedevacantista.

Silente

Anonimo ha detto...

Le esternazioni di Angheran direi che sono un filino fuori posto. Illogiche, soprattutto.
Mi accodo, nella sostanza, alle osservazioni di Silente, in particolare circa il ddl Cirinnà, aberrante orrore che NON è affatto solo socio-politico. Non è l'aumento dei salari, Angheran, è una devastazione antropologica... e come tale va affrontato.
humilitas

Rr ha detto...

SILENTE UBER ALLE.
Volevo intervenire anch'io, ma avrei trasceso. Concordo assolutamente con quanto scritto da Silente.
Rr
PS: a proposito di Schmitt, Silente: Blondet pubblica oggi un articolo, non suo, sull'Europa e l'immigrazione, nel quale Schmitt viene ripetutamente citato. Impressionante la sua attualità

Anonimo ha detto...

Rr cara, quando dai un input, dai le coordinate, sono diventato scemo a cercare l'articolo ;).....neanche io sono sedevacantista, magari non ci fosse nessuno, invece c'è e sproloquia, andare in piazza forse non servirà perché era già tutto previsto, ma negare che il cirinnino sia un decreto di legge liberticida e suicida allo stesso tempo, vuol dire non capire il pericolo che stiamo correndo, ci stanno togliendo tutte le libertà, anche quella di dissentire da programmi di governo aberranti e antiumani, e qualcuno bizantineggia sul colore politico-religioso di un giornalista, ma per favore......l'Europa pare il pagliaccio del circo che grida al fuoco al fuoco e tutti ridono, ma ci vogliamo svegliare o no? Qua si dice (e niente 777) I quaijoun i sta béin in ti calzoun e abasta acsé. Lupus et Agnus.

Silente ha detto...

Grazie, cara Rosa, per il tuo endorsement. Lo apprezzo molto. La stima è, come sai, reciproca. Forse sono stato un po' polemico, nella mia reazione a un blogger, ma non sopporto l'ipocrisia di alcuni e soprattutto non sopporto che si usi il termine "sedevacantista" come una clava polemica. Mi ricorda quando, anni fa ma ancora oggi, il termine "fascista" veniva utilizzato a fini diffamatori e per zittire gli avversari. E, se certamente non sono sedevacantista, riguardo a "fascista", beh, parliamone...
Ho letto l'articolo sul sito di Maurizio Blondet della Cirrincione. Con qualche riserva, lo condivido.
Carl Schmitt, cattolico, grande studioso di Donoso Cortes, è stato uno dei più lucidi pensatori giuridico-politici del '900. Recentemente, sono state rieditate due sue opere: Stato, grande spazio, nomos, da Adelphi, e Imperium, da Quodlibet. E' un autore da riscoprire e leggere. La sua lettura delle dinamiche geopolitiche attuali è esemplare e profetica, considerati i decenni passati. Pochi sanno che Carl Schimitt ha influenzato assai Aleksandr Dugin, teorico russo dell'Eurasia, che a sua volta ha ispirato Vladimir Putin e la sua teoria dei "grandi spazi".
Beh, cara Rosa, in fondo dobbiamo ringraziare Angheran, che ci ha permesso di parlare di un gigante del pensiero.

Silente

Rr ha detto...

Infati, Lupus, il problema non è che siamo sede-vacanti, ma semmai iper sede-pleni, visto che abbiamo un Papa sicuro, ma emerito, ed un VdR , che personalmente non reputo Papa.
Scusa se non ho inserito un link preciso, ma è facile trovare il sito di Blondet, basta digitare il suo nome e cognome e lo trovi subito. Prossima volta prometto di essere più brava. Per altro ti consiglio di leggere Blondet tutti i giorni o quasi, perché e' sempre una miniera d informazioni, che vanno magari poi vagliate, ma intanto lui le fornisce.
Il nuovo proverbio romagnolo e' perfetto. Lo riciclerò in Italiano.
Rr

Anonimo ha detto...

Blondet lo leggo spesso, ma siccome vado di fretta, non guardo ai lati e quando lo faccio sbircio sempre la parte destra, quello era a sinistra, che come tu ben sai, mi dà sempre l'orticaria fin dai tempi della scuola.....grazie, a buon rendere, passerò qualche altra pillola di saggezza, che, parrà strano, ma c'era anche in Romagna. Lupus et Agnus.