Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 21 gennaio 2016

“Sacerdoti per il Terzo Millennio”

Dopo l’uscita, ormai tre anni fa, di “Monsignor Lefebvre. Un Vescovo nella tempesta” [qui], la Fraternità Sacerdotale San Pio X ha voluto realizzare un nuovo audiovisivo per parlare del vero e proprio “cuore” della sua opera: la formazione di sacerdoti autenticamente cattolici, chiamati a continuare “ciò che la Chiesa ha sempre fatto”.
È nato così “Sacerdoti per il Terzo Millennio” che, con la viva voce dei seminaristi, illustra la formazione di questi giovani che si preparano a salire all’altare per rinnovare il Sacrificio di Nostro Signore.
Il film, girato nel Seminario di Zaitzkofen (Germania) e doppiato in italiano con le voci dei seminaristi italiani, sarà visibile, a partire dal prossimo 2 febbraio, sia sul sito internet www.sanpiox.it, sia su Gloria.tv da cui sarà liberamente scaricabile.
La data del 2 febbraio, giorno in cui la Chiesa ricorda la Presentazione al Tempio di NSGC, è stata scelta non casualmente; in quel giorno i seminaristi dell’anno di spiritualità vestono per la prima volta quell’abito talare che, a Dio piacendo, porteranno per sempre.
In attesa di quel giorno, possiamo render visibile anche da questa pagina un breve trailer del film accompagnato da una intervista di don Pierpaolo Petrucci, Superiore del Distretto italiano, che ne racconta genesi e finalità. Intervista che pubblichiamo di seguito, dal sito del Distretto italiano della Fraternità [qui]


Reverendo don Pierpaolo, prima un film sul vostro fondatore, ora un nuovo documentario centrato su quello che si può ben definire il cuore della sua provvidenziale opera.
In effetti si può dire che tutta la vita del nostro fondatore fu consacrata alla formazione sacerdotale. Infuocato dall'ideale del regno di Cristo sulla terra che S. Pio X aveva riassunto nel suo motto "instaurare omnia in Christo", Mons. Lefebvre, alla stregua del santo Pontefice, era persuaso che per trasformare la società e fondarla sui principi del vangelo occorrevano sacerdoti di una grande vita interiore e ben formati intellettualmente. Per questo fondò la Fraternità San Pio X che nei suoi seminari cerca di realizzare questo ideale.

Quanti sono i seminari della FSSPX nel mondo e quanti giovani vi studiano?
Per il momento abbiamo nel mondo 6 seminari; primo fra tutti il Seminario ‘San Pio X’ di Ecône, in Svizzera, che fu il primo e rimane il punto di riferimento degli altri; intimamente legato a lui vi è il Seminario ‘Santo Curato d'Ars’ a Flavigny, in Francia, dove si svolge il primo anno di spiritualità e dove risiede anche il noviziato dei frati della Fraternità di lingua francese. La Germania accoglie il nostro seminario del Sacro Cuore di Zaitzkofen, che ha realizzato il film fra qualche giorno disponibile sul nostro sito, doppiato dai nostri seminaristi italiani.
Negli ultimi anni il nostro Seminario ‘San Tommaso d'Aquino’ a Winona negli Stati Uniti, ha visto un notevole afflusso di vocazioni e i nostri superiori hanno dovuto metter mano ad un grande progetto di costruzione  di un nuovo seminario, in Virginia, sufficientemente capiente per accogliere i giovani che desiderano rispondere alla chiamata di Dio. L'inaugurazione è prevista per il prossimo settembre. In America del Sud, e più precisamente a La Reja, vicino a Buenos Aires, in Argentina, il Seminario ‘Nostra Signora Corredentrice’ accoglie le sempre più numerose vocazione di lingua spagnola ed è diretto dal nostro don Davide Pagliarani. Infine in Australia, si trova l'ultimo nato fra i nostri seminari, quello di Santa Croce a Goulburn, frequentato dai seminaristi anglofoni residenti nell'emisfero sud.

Questo film sarà messo on-line, nella sua versione italiana, il prossimo 2 febbraio, sul sito internet del Distretto. C’è un significato particolare in questa data?
Il 2 febbraio è la festa della Purificazione di Maria e della Presentazione del Bambin Gesù al Tempio ed è una data molto importante per la nostra Fraternità. In quel giorno infatti in cui il Bambin Gesù fu consacrato a Dio come la legge prevedeva per i primogeniti, nei nostri seminari situati nell'emisfero nord, i giovani seminaristi del primo anno rivestono l'abito ecclesiastico.

“Sacerdoti per il Terzo Millennio” è un titolo che colpisce. È, dunque, possibile che un prete in talare, che parla in latino e non sembra, mi passi il termine, “aggiornato” alle meravigliose sorti dell’attuale “pastorale della misericordia”, possa aver qualcosa da dire all’uomo contemporaneo?
L'uomo contemporaneo, certamente più che in altri periodi storici meno burrascosi, ha bisogno più che mai che gli si parli di Dio e che gli si trasmetta integralmente la dottrina rivelata da Nostro Signore, la quale, in quanto divina, non può cambiare con il tempo. Solo l'insegnamento di Gesù Cristo infatti può risponderà alle domande e alle esigenze più profonde dell'uomo sullo scopo ed il senso della vita e solo nel suo insegnamento si possono trovare le vere risposte anche ai problemi sociali. Per trasmettere integralmente il suo Vangelo occorrono sacerdoti che lo predichino con la parola e soprattutto con l'esempio, anche con il proprio abito. La veste talare infatti rappresenta la consacrazione totale che il sacerdote ha fatto della sua persona a Dio ed il suo desiderio di essere come morto alla cose mondane per divenire un tramite visibile fra gli uomini e Dio e trasmettere le cose sacre. Deve essere prima di tutto il sacerdote e non una specie di assistente sociale che vuole come mimetizzarsi fra gli uomini quasi a nascondere il suo carattere sacerdotale e dimentico dello scopo primordiale della sua missione che è la salvezza delle anime. Il sacerdote è chiamato ad essere ministro della misericordia di Dio nel confessionale ogni volta che il penitente manifesta una vera contrizione dei propri peccati. La vera misericordia infatti Dio la concede sempre, quando vi è il fermo proposito di non più peccare, ma se non vi è questa disposizione si tratta soltanto di una parodia e una mistificazione del dono di Dio di cui, come ci dice san Paolo, non ci si prende gioco. Quanto al latino non è certo la lingua di cui ci serviamo per la predicazione. La sua conoscenza è comunque molto utile perché ci permette l'accesso alle opere teologiche e filosofiche di secoli di tradizione ecclesiastica. Nella liturgia poi la lingua latina esprime il senso del sacro ed unisce i cattolici del mondo intero e di ogni tempo negli atti pubblici del culto a Dio.

Una delle sue prime realizzazioni, come Superiore del Distretto Italiano, è stata l’istituzione, presso il Priorato di Albano Laziale, del Pre-Seminario ‘S. Giuseppe’. Quali sono i suoi scopi e quanti frutti ha dato, in questi primi quattro anni di vita?
Nel fondare il Pre-seminario, lo scopo che ci siamo prefissi è stato duplice. Da una parte permettere ai giovani che lo desideravano di consacrare un tempo al discernimento della loro vocazione, dando loro le basi spirituali e dottrinali fondamentali per permettere loro eventualmente di accedere al seminario o al noviziato per coloro che si sentono chiamati alla vita religiosa. Dall'altro dare la possibilità ai giovani che hanno conseguito la maturità, di consacrare un anno alla loro formazione spirituale e dottrinale tramite i corsi che sono forniti: spiritualità, dottrina cristiana, atti del magistero, sacra scrittura, lingua straniera, latino, liturgia ecc. Dalla sua fondazione nell'ottobre 2012, numerosi sono stati i giovani che hanno trascorso un periodo di tempo fra le nostre mura e fra di essi, sei sono entrati in seminario e uno nel noviziato dei nostri religiosi. Attualmente quattro giovani ed un sacerdote stanno seguendo i nostri corsi.
"Sacerdoti per il Terzo Millennio” sarà visibile sul sito internet del Distretto e sul canale GloriaTv. Non è film ‘ad uso interno’, vuole arrivare a tutti per far conoscere la realtà della formazione sacerdotale della nostra congregazione. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno condividerlo sui loro siti, blog e social network. 

4 commenti:

hr ha detto...

http://www.news.va/en/news/296565
Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti sul Rito della “Lavanda dei Piedi

le nuove norme che recepiscono quello che Francesco ha già "attuato"

er ha detto...

Nuove norme per la lavanda dei piedi.
Sono appena usciti l'interpretazione di Tornielli
http://www.lastampa.it/2016/01/21/vaticaninsider/ita/vaticano/il-papa-ammette-anche-le-donne-alla-lavanda-dei-piedi-il-gioved-santo-yiXJ3K2hPKxMhEfuWMllLN/pagina.html

e l'anticipazione di un articolo dell'Osservatore Romano
http://ilsismografo.blogspot.it/2016/01/vaticano-vi-ho-dato-lesempio-l.html

Anonimo ha detto...

http://press.vatican.va/content/salastampa/de/bollettino/pubblico/2016/01/21/0041/00085.html

Anonimo ha detto...

Ammappete che creativita' !
Questo e' eclettico , meglio di Cicerone !