Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 11 ottobre 2013

Prassi ateoretica e "magistero liquido". Sembra non ci sia scampo.

Oggi il Foglio, prodigo di riflessioni sul nuovo Papa - controbilanciandone peraltro le tendenze - pubblica anche un articolo di Mattia Rossi, centrato su un tema ricorrente nelle mie recenti e anche pregresse puntualizzazioni sullo sconcertante tema dei "poveri carne di Cristo", centrandone gli elementi essenziali. Qui c'è la verità, ma sembra perdersi nel mare magnum di confusione. Infatti nello stesso giornale, il bilanciamento è dato da un contestuale articolo di Introvigne, che fa da contraltare in termini inaccettabili, di cui parleremo nella pagina che seguirà.

Titolo redazionale, che apprendo ora:
Francesco sta fondando una nuova religione opposta al Magistero cattolico

La chiesa cattolica, da circa sei mesi, ha un nuovo dogma: la continuità. Già, perché chiunque provi a dimostrare la discontinuità innescata da Papa Francesco viene immediatamente additato all’untore e messo al neo-Indice da quelli che Gnocchi&Palmaro hanno efficacemente definito, sul Foglio di mercoledì scorso, “normalisti”, ovvero quelli secondo cui nulla è cambiato a prescindere. Va da sé che la continuità, in quanto superdogma, non viene mai effettivamente dimostrata, ma, perfettamente in linea con l’odierna prassi ateoretica squisitamente conciliarista giunta al Soglio, lanciata solamente attraverso slogan.

La realtà, invece, è chiara: con Papa Francesco è in corso la fondazione di una nuova religione, di una neo-chiesa in netta rottura, non solo con i predecessori, ma con il Magistero cattolico perenne. Il Papa venuto “dalla fine del mondo” sta operando – ed è un’evidenza, per chiunque la voglia vedere – una veloce dissoluzione della dottrina cattolica che, attraverso un erosivo “magistero liquido”, va ad intaccare il sensus fidei così come trasmesso dalla Tradizione, che è la seconda via della Rivelazione. Non occorre aggiungere molto altro alla magistrale requisitoria del duo Gnocchi-Palmaro (sul Foglio citato poco sopra), ma valga come esempio su tutte le varie dissoluzioni bergogliane la doppia concezione di Redenzione e Incarnazione secondo Papa Francesco.

Nella celebre intervista concessa a Eugenio Scalfari, Bergoglio arriva a sostenere che “il Figlio di Dio si è incarnato per infondere nell’anima degli uomini il sentimento della fratellanza”. Quindi, per il Papa, che fa dell’antropocentrismo spinto e della “teologia dell’incontro” la cifra distintiva del suo pontificato, sparisce la finalità redentiva della kenosis del Figlio. Cristo si è incarnato per redimere l’uomo dalla schiavitù del peccato originale (anche questo sparito dal “magistero” bergogliano in luogo di un inaccettabile e pernicioso cainismo) e, attraverso la croce, farlo rinascere alla vita nuova della Risurrezione. Questo dice il cattolicesimo. Qui e solo qui è possibile la vera fratellanza in Cristo che non è quella umanitarista da ong e sentimentalista, tanto sbandierata quanto inaccettabile, di Papa Francesco.
Ad Assisi, poi, nel discorso ai bambini disabili, Papa Francesco è tornato sul tema incalzante dei “poveri-carne-di-Cristo” con parole che, se non lo sono in pieno, rasentano fortemente l’eresia: “Sull’altare adoriamo la Carne di Gesù; in loro troviamo le piaghe di Gesù. Gesù nascosto nell’Eucaristia e Gesù nascosto in queste piaghe. […]Gesù è presente nell’Eucaristia, qui è la Carne di Gesù; Gesù è presente fra voi, è la Carne di Gesù: sono le piaghe di Gesù in queste persone”. Come è possibile bere in tutta tranquillità parole di una gravità inaudita come queste? Come è possibile accettare che venga messa sullo stesso piano (e per di più se lo fa un Papa) la presenza reale nell’Eucarestia e quella nei poveri/disabili? L’inganno, perpetrato senza alcun supporto teologico, è molto sottile ed è intollerabile dal cattolico: la “carne” dei poveri è quella di Cristo solamente per analogia, non realmente come nocivamente buttato lì da Bergoglio; in essi è, sì, riconoscibile Cristo da servire, ma è cosa ben diversa dalla “carne” vera e viva di Cristo rintracciabile solamente nelle specie dell’Altare. Qui si rischia di far passare l’idea che curare i poveri, oltre che considerarli figli come il Figlio, equivalga all’attingere alla stessa “mensa” (la terza, dopo quella già ampiamente ambigua “della Parola”?). Non è da confondere (e, certo, l’antropocentrismo di “Gaudium et spes” al numero 22 non aiuta) la “carne” di Cristo, il Verbo fattosi uomo in Gesù attraverso l’Incarnazione, con quella genericamente umana dei poveri.

Parrebbe giunto il momento di dire davvero basta a questo continuo stillicidio e disgregazione del cattolicesimo, ma chi può farlo se non l’Autorità che, al momento, sembra remare a tutta forza in direzione opposta?
Mattia Rossi
@1mattiarossi

39 commenti:

Rossella ha detto...

Guardate questo video!
http://www.ioamolitalia.it/video/il-patriarca-del-patriarcato-cattolico-bizantino-condanna-di-apostasia-papa-bergoglio-perche--promuove-l-omosessualita.html

Il Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino condanna di apostasia Papa Bergoglio perché "promuove l'omosessualità"
... cosa ne dite? qualcosa si muove anche dall'alto?

RIC ha detto...

SEgnalo un nuovo articolo di Magister che si occupa (anche) di Bergoglio e delle questioni relative alla liturgia

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350621

Anonimo ha detto...

Romano dice,

Ha fatto bene, il Rossi, di nominare la catteveria con il suo nome:

"La realtà, invece, è chiara: con Papa Francesco è in corso la fondazione di una nuova religione, di una neo-chiesa in netta rottura, non solo con i predecessori, ma con il Magistero cattolico perenne."

Adesso, i Cardinali non possano stare zitto più lungo: devono scegliere pubblicamente sia Cristo e la Sua Chiesa, sia Bergoglio e la sua chiesa del Anticristo...

Il Vero Redentore, o la profeta falsa...

I fideli Cardinali devono fare riunione e pronunciare Bergoglio deposto a cagione della sua fede e apostasia, pertinace, manifesta, pubblica....

e poi, elegere un Cattolico ....

Anonimo ha detto...

SEgnalo un nuovo articolo di Magister che si occupa (anche) di Bergoglio e delle questioni relative alla liturgia

Non facciamo in tempo a tener dietro e a sottolineare le falsità e gli inganni, che continuano a dilagare senza che nessuno li freni...
La vedo dura. Ci aiuterà il Signore.

Anonimo ha detto...

Me lo sentivo che sto' Papa era pure pro-neocat, ma c'e' pure la ciliegina sulla torta, addirittura nel blog di confutazione delle dottrine eretiche neocatecumenali, c'e' uno kikista che dice che Bergoglio andra' a dire messa nella cittadella neocatecumenale di porto san giorgio, dove hanno parcheggiato l'astronave, una sacco bbbbello!

Anonimo ha detto...

Rossella,

Comunque, Elia il Patriarco Cattolico-Bizantino di Ucraina

http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=35891

è orthodosso...e rapprasenta qualche gruppo non modernista dei episcopi orthodossi in Ucraina...

Romano

Luisa ha detto...

E così dunque papa Bergoglio ha anche bloccato l`analisi della prassi liturgica neocatecumenale (inventata da due laici spagnoli), analisi della CDF voluta da Benedetto XVI.
Ballate, cantate, comunicatevi seduti al proprio posto e anche la testa in giù se così vi piace, penso sia chiaro che la Liturgia non è più fonte e culmine della vita di fede di un cattolico, sarebbe ora che ci venga detto ad alta e intelligibile voce, e con un atto ufficiale, che il Magistero sull`Eucaristia è stato annullato.

rosa ha detto...

e intanto si regalano schede telefoniche internazionali ai disgraziati immigrati di lampedusa...che evidentemente non ahn perso i loro telefonini nel naufragio, ma in compenso pare dormano per teraa e si prendano le piogge dei gg scorsi sulla testa
e' una notizia vera, rilanciaat da tutti i TG dell' una e dai siti online di giornali
Rosa

Anonimo ha detto...

Certo che questi giornalisti sono proprio bravi (Magister & Co.) ... non lo dico in senso ironico, è un complimento: davvero capaci ed "efficaci".
L'unica riflessione da leggere e tener conto è quella di Don N.Bux.

Anonimo ha detto...

Cara mic, ti è quindi arrivata la notizia. In effetti il cosiddetto blocco è già operante dall'inizio di settembre quando ti scrissi della bella sorpresa di ottobre. In effetti è stata anticipata perchè era prevista una conferenza stampa per il 21 ott. ma tant'è... Ti sta crollando tutto addosso ma ti lascio un ultimo regalo: a gennaio il Papa introdurrà un elemento davvero rivoluzionario per la Chiesa. Tutto ciò che ti ho scritto si è sempre avverato, ora preparati per gennaio.

murmex ha detto...

Per chi ha occhi per vedere,tutte queste analisi sono inconfutabili,ma che conseguenze trarne?Possibile che il Signore permetta al suo Vicario (non tanto di peccare,questo non scandalizzerebbe)quanto di stravolgere la Rivelazione?Il libro del p.Calmel citato in questi giorni risale al pontificato di Paolo VI,lui era speranzoso di un non troppo lontano cambio di rotta,ma ora tutto precipita sempre più.Lo so,è ipotesi che fa paura,ma se a questo punto avessero ragione i sedevacantisti o privazionisti ecc.?Chiedo un parere a chi a studiato più a fondo la questione:in fin dei conti non si tratta di una eresia,(anzi,è dettata da alta considerazione delle promesse divine e del ruolo del Papato)ma solo di una valutazione (che io ho sempre temuto ,considerato temeraria)di uno stato di fatto innegabile

RIC ha detto...

Leggo su un sito spagnolo che qualche sera fa, in occasione della presentazione degli atti del III Convegno Summorum Pontificum, l'ultimo degli oratori, Sandro Magister, ha cominciato ad enumerare gli elementi che caratterizzano il "magistero" di Bergoglio in materia liturgica e che fanno anche oggetto dell'articolo comparso oggi sul blog del giornalista. Ma a meta' dell'intevento di Magister -riferisce il sito- sia il Cardinale Burke sia Mons. Pozzo (presenti all'evento) hanno lasciato la sala. E la domanda che il curatore del blog si pone e' se si siano allontanati perche' avevano un altro impegno o per prudenza. Fosse vera la seconda tesi, avremmo un'ulteriore conferma del clima che si respira fra quelli che una volta erano definiti "i sacri palazzi"

Anonimo ha detto...

Se veramente il Papa andra' a dire messa nella "cittadella neocatecumenale" come da altri qui riferito, saremmo in presenza di un fatto oggettivamente clamoroso, le dicerie sono una bruttissima bestia.... ma come diceva il card. Mazzarino? A pensare male si fa peccato.....

Anonimo ha detto...

RIC,
se è quella che so io (e non penso si tratti di un'altra), la presentazione era per ieri sera. Io avevo un altro impegno e non son potuta andare. Potresti darci il link?

RIC ha detto...

Eccolo

http://www.intereconomia.com/blog/cigueena-torre/lio-crece-por-dias-20131011

Anonimo ha detto...

Non condivido l'articolo di Mattia Rossi. Prendo un punto a caso: la finalità redentiva della kenosis del Figlio di Dio. In un dialogo con un non credente che, appunto, non crede nel peccato e nella redenzione, è normale che il Papa dica che Cristo è venuto per renderci tutti fratelli (richiamando il comandamento dell'amore), in un discorso più "laico". A questo punto si può dire, come ha fatto il Rossi, che la risposta è molto riduttiva. Tuttavia, se leggiamo quanto ha detto il Papa in altre circostanze ai fedeli, ci accorgiamo che non è così. Ad esempio, stamattina nella sua omelia ha ricordato che Gesù è venuto per distruggere l'opera del diavolo e liberarci dalla schiavitù del demonio. Ecco, questa è la dottrina ufficiale della Chiesa, che il Papa richiama prendendo spunto dal Vangelo odierno. Anche alla fine ha detto (cito): "Lui è venuto a lottare per la nostra salvezza, lui ha vinto il demonio". Grazie dello spazio concessomi e cordialità!

Anonimo ha detto...

Anonimo, anche il suo è un modo pressappochista di ragionare.
Dire che il Signore è venuto per combattere e vincere il demonio, non è la stessa cosa che dire che è venuto per espiare una colpa originaria al nostro posto e ribaltare il terribile non serviam che ha contagiato Adamo (e l'umanità tutta) per mezzo della sua obbedienza fino alla fine, che gli è costata la Passione e la Croce. Per poi rigenerarci nella Risurrezione.
Noi siamo qui per fare chiarezza e non lasciarvi incantare da belle parole in libertà

Anonimo ha detto...

Che poi, nel Signore ci sia anche la vittoria definitiva sul male e sul maligno è vero. Ma non è ininfluente il COME, perché i "Suoi", cioè noi, in Lui possiamo fare altrettanto. È il suo "fiat" e il suo Sacrificio compiuto una volta per tutte e rinnovato ogni giorno sull'Altare fino alla fine dei tempi che ci raggiunge e ci salva unendo alla Sua la nostra offerta...

Josh ha detto...

Cara Mic, dobbiamo ammettere, come non bastasse tutto il resto, che

"... è venuto per espiare una colpa originaria al nostro posto..."

che è forse il concetto base su cui è nata la mia conversione, molto chiara in Isaia per es.
beh questa parte di dottrina è un bel pezzo che non va più di moda.

Quel "al nostro posto" alla modernità non va giù. L'uomo ...illuminato e al centro dell'universo, quello delle verità orizzontali, non si vuol sentire messo in discussione.
In pratica si è autoproclamato dio della propria vita, ecco perchè preferisce il messaggio liquido al solido, le chiacchiere "sul tipo di" alla Verità.

rosa ha detto...

e comunque, caro ultimo anonimo- ma che ci vuole a darsi un nick, o si ha cosi tanta paura ad egssere identificati- Nostro Signore e gli Apostoli predicavano anche ai pagani, a quelli che credevano in altri dei, e non e' che modificassero il contenuto delle loro prediche a seconda dell' interlocutore. Di atei ce ne sono sempre stati, ma cio' che si diceva loro non cambiava da cio' che si diceva ai credenti. Scalfari non e' ne' cretino, ne' ignorante, quindi puo' benissimo ascoltare e capire un discorso fatto di peccato originale, Logos, morte e resurrezione, ecc. PUo' non accettarlo e non convertirsi, puo' anche riderci su, ma almeno ha sentito concetti chiari e distinti.
invito a rileggere padre Cristoforo da don rodrigo o il Cardinal Borromeo e l' Innominato. Se Manzoni avesse incontrato certa gerachi attuale, non si sarebbe mai comvertito!
Rosa

Angelo ha detto...

è normale che il Papa dica che Cristo è venuto per renderci tutti fratelli (richiamando il comandamento dell'amore), in un discorso più "laico". Quindi, secondo Lei tutti i pontefici, i missionari, i santi, i concili di 20 secoli hanno sbagliato a cercare di convertire "laici" e non cattolici dicendo, nei modi consoni, la verità intera, e non panzana come quella bergogliesca. Credo che quelle parole dimostrino non tanto la discontinuità con l'insegnamento della Chiesa --che è evidente, tranne che a Socci, Introvigne, CL et similia -, ma la miseria intellettuale (e forse anche morale) di chi osa pronunciarle. Non si può pensare, ovviamente, che lo faccia per ignoranza.

Anonimo ha detto...

Mic scrive:
"Dire che il Signore è venuto per combattere e vincere il demonio, non è la stessa cosa che dire che è venuto per espiare una colpa originaria..."

Ok, ma il Papa stava commentando il Vangelo di oggi, dove si parla del combattimento con satana. Quello che volevo dire è che l'interpretazione data dal Rossi alle parole del Papa, non può prescindere anche da queste parole, che dimostrano come il Papa spiega il Vangelo di Cristo.
Grazie e cordialità.

Signor Angelo, non capisco perchè metterla sul piano del giusto o sbagliato. Non si tratta di questo. Oggi siamo in un contesto diverso da 200 anni fà o da 1000 anni fà. Altrimenti, spieghi lei come fare. Grazie e Cordialità.
DDG

Angelo ha detto...

Signor Angelo, non capisco perchè metterla sul piano del giusto o sbagliato. Non si tratta di questo. Oggi siamo in un contesto diverso da 200 anni fà o da 1000 anni fà.

Quindi, la verità muta col tempo. Oggi Cristo si è incarnato per farci tutti fratelli, ieri per redimere dal peccato, domani chissà.

Altrimenti, spieghi lei come fare.

Il papa dovrebbe dire: Cristo si è incarnato per redimere l'uomo dal peccato, soprattutto di fronte alla capra Scalfari, che non ci crede. E' chiedere troppo?
Lei chi è, un neocatecumenale? Un ciellino? Un pentecostale? O, semplicemente, uno che tira a campare difendendo chi comanda?

Anonimo ha detto...

Se il papa stava commentando il vangelo di oggi, e neanche oggi ha allargato il fiscorso alla radice della vittoria del Signore sul male, dobbiamo concludere che non ne ha parlato neppure oggi.

In ogni caso Mattia Rossi si riferisce a circostanze ben precise.
Inoltre cos'ha di diverso l'uomo di oggi rispetto a quello di 200 o anche 1000 anni fa rispetto alla fede e alla morale, alle domande fobdamentali e ai bisogni primari?

Josh ha detto...

quoto la frase di Mic
l'uomo davanti a Dio si trova sempre nella stessa condizione nelle varie ere...lo stesso bisogno di salvezza in qualsiasi contesto,
sia che fosse con tunica e sandali sia con l'iphone, l'ipod, accessori griffati e sugli shuttle a scoprire pianeti.

cfr. Abdia 4
"Anche se t'innalzassi come un'aquila
e collocassi il tuo nido fra le stelle,
ti farei scendere di lassù,
dice il Signore."

Anonimo ha detto...

Signora Mic, legga sull'Osservatore Romano l'omelia per intero.

Sign. Angelo, non ho detto che cambia la verità, ma il contesto culturale. Va bene l'annuncio che lei ha proprosto solo che il discorso diverrebbe complesso per Scalfari. Ossia bisognerebbe poi spiegargli come la redenzione ci fa diventare fratelli e il perchè il peccato causa tutto ciò. Il Papa va subito alla conclusione. Parte da lì. Per me non c'è niente di male. Se le interessa, non faccio parte di alcun movimento ecclesiale, nè tiro a campare.
Cordialità.

Anonimo ha detto...

Signor Josh, ma lei ha letto bene cosa ho scritto? Non ho detto che l'uomo delle caverne o quello dell'iphon hanno diversi bisogni di salvezza. Ho scritto altro. Chiudo.
Cordialità

Josh ha detto...

Anonimo di poco sopra:
Ma certo che ho letto cosa ha scritto, ecco lo riporto

"Oggi siamo in un contesto diverso da 200 anni fà o da 1000 anni fà."

al che ho risposto che il contesto culturale mutato, non muta la condizione dell'uomo davanti a Dio, nè le cose, quindi, che è necessario annunciargli, sia che il ns. interlocutore sia credente o no.
Il contesto diverso non muta il messaggio da dare, nè la nostra necessità di salvezza a cui si arriva sempre per le solite vie, non per altre.

Angelo ha detto...

Va bene l'annuncio che lei ha proprosto solo che il discorso diverrebbe complesso per Scalfari.

Chi se ne frega di Scalfari. Il papa dovrebbe insegnare la dottrina cattolica, non perdere tempo a chiacchierare con le capre. E poi, Scalfari è povero? E' esistenzialmente periferico?
La realtà è che questo papa insegna continuamente errori. Ora, o è uno che non sa niente del cattolicesimo, tira a indovinare e sbaglia quasi sempre --mi pare inverosimile-- o vuole passare alla storia come fondatore di una nuova religione: il culto della personalità tramite la banalità eretta a sistema.

rosa ha detto...

...Va bene l'annuncio che lei ha proposto solo che il discorso diverrebbe complesso per Scalfari...

cioè Scalfari è un cretino ? uno che ha studiato dai preti prima (detto da lui), poi ha fatto il buon vecchio liceo classico di una volta, dove si studiava bene filosofia, poi ha frequentato l'università, quando all'università ci andavano solo i diplmati con buoni voti del classico, ecc.ecc., non capirebbe i concetti di peccato originale, morte e resurrezione, ecc. ecc., che gli anqlfabeti schiavi dell'impero romano comprendevano, così come i servi della gleba medioevali ? cioè "più che studian, più che sun 'gnurant" ?
ma ci rendiamo conto a quale abisso di illogicità e mancanza di assoluto buon senso si arriva pur di difendere l'indifendibile ? e per non voler ammettere -fa male, lo so - che la Pascendi sembra scritta ieri !
Rosa

Anonimo ha detto...

Ad Angelo e Rosa. Scalfari non è un cretino, ma il Papa non può tenere un corso di teologia in dieci minuti. Inoltre, non sono d'accordo sul fatto del "perdere tempo" e del "chi se ne frega". Il Papa insegna la dottrina cattolica ogni mattina nella sua omelia quotidiana, il mercoledì all'udienza e nelle omelie. Ritenere che il dialogo con un non credente sia perdita di tempo è un errore. Allora era anche tempo perso la presenza di C. de Foucauld tra i tuareg, di M. Delbrel tra gli atei comunisti dei sobborghi di Parigi, di Madre Teresa nei lebbrosari di Calcutta? Gesù cosa doveva dire? Io ho un'opinione diversa. Spero di non offendere nessuno. Cordialità

Angelo ha detto...

Ritenere che il dialogo con un non credente sia perdita di tempo è un errore. Allora era anche tempo perso la presenza di C. de Foucauld tra i tuareg, di M. Delbrel tra gli atei comunisti dei sobborghi di Parigi, di Madre Teresa nei lebbrosari di Calcutta?

Già, ha fatto begli esempi. Peccato che papa Francesco abbia chiacchierato con Scalfari non nel deserto, non nelle periferie dell'esistenza, non nei lebbrosari, ma in un salotto. Peccato che non abbia convertito Scalfari, e che non ci abbia neanche provato. D'altra parte, a che cosa ci si convertirebbe se si aderisse alla proposizione "Gesù si è incarnato per farci fratelli"?

Giustina ha detto...

[...] Io ho un'opinione diversa[..]


La Fede, la sua trasmissione, la catechesi di un papa, (che non si fa a S. Marta) è altra cosa rispetto ad una semplice opinione.

La Chiesa è stata fondata millenni prima della nascita di Bergoglio e ha sempre catechizzato in modo chiaro forte e semplice, la sua voce la sentivano gli atei i lontani di tutti i tempi e di tutte le nazioni.

La Chiesa parlava a tutti coloro volevano ascoltarla non correva dietro a nessuno.

Un'immagine della Chiesa che corre dietro al mondo, sembra quella di una meretrice in cerca di clienti.

Scusate il linguaggio colorito e forte ma questo è ciò che i cattolici seri vedono....poi ci sono gli eterni assopiti e coloro che lavorano incessantemente per mantenere questo status.

Angelo ha detto...

La verità, soprattutto quando incombe un pericolo,
deve essere predicata pubblicamente,
né deve farsi il contrario
per il fatto che alcuni se ne scandalizzano (San Tommaso d’Aquino. Ne ha mai sentito parlare?).

Anonimo ha detto...

Non ha importanza il luogo (deserto, strada o salotto).
Il Papa ha detto che non era lì per convertire Scalfari, cosa secondo me ovvia perchè altrimenti l'interlocutore (almeno io avrei fatto così) si sarebbe alzato e se ne sarebbe tornato a casa. Però, ha parlato con Scalfari di Dio. Secondo lei, come si fa a "provare a convertire" un ateo che non cerca Dio ma che vuole fare un "tratto di strada" nel cammino della vita anche con un credente? Sono curioso di conoscere la sua opinione in merito. Poi non la disturberò più. Grazie e cordialità.

Josh ha detto...

Anonimo delle Cordialità, abbia pazienza, abbiamo già parlato in tanti...Non c'è peggior sordo di chi non voglia sentire.

Le faccio un esempio personale.
Sono nato in una famiglia cattolica ma ho rigettato da adolescente l'educazione cattolica e in parte la fede, per come la percepivo allora. Posso dire che la mia vera conversione l'ho avuta tra i 21 e i 22 anni nel 92, cioè 21-22 anni fa.

Indubbiamente il Signore era all'opera su di me e mi stava richiamando in molti modi, dagli studi letterari (sono stato sempre sensibile al potere delle parole e mi fece scoprire appieno la Sua, fu per me come il velo che cadde dagli occhi degli Apostoli a un certo punto) e conobbi varie persone che amavo moltissimo e che sono tuttora con me che
>pur non volendo convertirmi, facendo un pezzo di strada assieme, mi parlavano di Dio di cuore e della Tradizione Cattolica, ma senza omettere nulla e senza dirmi imprecisioni, mai.

Intendo dire che PF ha parlato di Dio a Scalfari in modo davvero curioso e impreciso, parziale, confermandolo nell'errore. Quasi eretizzante. Almeno le 2 cose che si dicono, anche al principio, che siano quelle vere.

@ "Secondo lei, come si fa a "provare a convertire" un ateo che non cerca Dio ma che vuole fare un "tratto di strada" nel cammino della vita anche con un credente?"

ci parli. magari di varie cose, liberamente. testimoni la tua fede con l'azione. Ma quando il discorso verte su Dio, dici la verità intera. Magari non un trattato. Lo inviti a scorgere la Sua presenza nella vita.
Sicuramente non dici che i poveri sono il Cristo incarnato o che Gesù è venuto per farci fratelli e basta, o che Dio parla indifferentemente in tutte le culture e tutte le religioni, vanificando così il Suo sacrificio, o che ognuno ha una sua propria idea di bene, confermando gli erranti nell'errore. Gli mostri la sacralità della vita.

La croce ha 2 bracci, uno verticale e uno orizzontale, ecco perchè non si tratta di amore per il prossimo e basta, cosa che qualsiasi sindacalista marxista o massone della fratellanza universale già professa. Queste sono idee del mondo, non divine.

Se abbiamo fede sappiamo cogliere l'anelito di Dio che anche un ateo ha nel cuore, da quello deriva la sua infelicità e inquietudine....e assistiti dallo SS sappiamo dargli una testimonianza almeno decente.

Ma è per me errato (e io non lo faccio) quando parlo con un ateo e ho una qualche fattispecie di rapporto con lui, beh se esce l'argomento Dio, non racconto palle su Gesù Cristo.
magari così è più chiaro.

Angelo ha detto...

Secondo lei, come si fa a "provare a convertire" un ateo che non cerca Dio ma che vuole fare un "tratto di strada" nel cammino della vita anche con un credente?

Semplicemente dicendogli, con educazione ma con fermezza e soprattutto con chiarezza, la verità.

tramviere-cattolico ha detto...

Caro anonimo, e cercare di parlarne a quattrocchi, privatamente e non sulla prima pagina di Repubblica, no?
E' evidente quindi l'intenzione di proporre il magistero con contenuti ambigui in modo del tutto anomalo e mai verificatosi in precedenza

sam ha detto...

In effetti mi era sfuggito, Mic!
Imperdonabile ;-)

Grazie.