Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 3 ottobre 2013

Una ferita, un "vulnus". Potrebbe portare alla lenta morte del Summorum?

Riprendo da Rorate Caeli una sottolineatura che effettivamente rischia di passare inosservata. Purtroppo sia la fonte che la circostanza: "conversazioni con suoi visitatori" (parla del Papa emerito) sono molto generiche. Ma Magister in genere non parla a vanvera. Chissà se anche in questo caso ha informatori attendibili...

Nella sua lunga presentazione del pontificato di Bergoglio finora, Sandro Magister dedica, ben a ragione il suo spazio a molte parole di Francesco. Nell'analisi complessiva, corre il rischio di rimanere inosservata questa rivelazione esplosiva, molto rilevante per tutti i cattolici. Non la lasceremo passare inosservata:
[...] Fin qui le parole. Ma a distanziare tra loro gli ultimi due papi stanno arrivando anche i fatti.
Il divieto imposto da papa Bergoglio alla congregazione dei frati francescani dell'Immacolata di celebrare la messa in rito antico è stata un'effettiva restrizione di quella libertà di celebrare in tale rito che Benedetto XVI aveva assicurato a tutti.
Risulta da conversazioni con suoi visitatori che lo stesso Ratzinger abbia visto in tale restrizione un "vulnus" al suo motu proprio del 2007 "Summorum pontificum".

Nell'intervista a "La Civiltà Cattolica" Francesco ha liquidato la liberalizzazione del rito antico decisa da Benedetto XVI come una semplice "scelta prudenziale legata all'aiuto ad alcune persone che hanno questa sensibilità", quando invece l'intenzione di Ratzinger – espressa a suo tempo in una lettera ai vescovi di tutto il mondo – era che "le due forme dell'uso del rito romano possono arricchirsi a vicenda". 
Nella stessa intervista Francesco ha definito la riforma liturgica postconciliare "un servizio al popolo come rilettura del Vangelo a partire da una situazione storica concreta". Definizione fortemente riduttiva, rispetto alla visione della liturgia che era propria di Ratzinger teologo e papa. [noi ne abbiamo scritto qui]

Inoltre, sempre in questo campo, Francesco ha sostituito in blocco, lo scorso 26 settembre, i cinque consultori dell'ufficio delle celebrazioni liturgiche papali.
Tra i rimossi c'è ad esempio padre Uwe Michael Lang, un liturgista a cui lo stesso Ratzinger ha scritto la prefazione del libro più importante, dedicato all'orientamento "al Signore" della preghiera liturgica.
Mentre tra i promossi ci sono liturgisti inclini ad assecondare lo stile celebrativo di papa Francesco, anch'esso visibilmente lontano dall'ispirata "ars celebrandi" di Benedetto XVI.

71 commenti:

Pietro C. ha detto...

Forse vi interesserà:
http://traditioliturgica.blogspot.it/2013/10/leterna-incomprensione.html

Anonimo ha detto...

Discorso interessante e ben sviluppato, sostanzialmente condivisibile.

Mi lascia perplessa questo:
In una Chiesa una tradizione ecclesiale sentita di fatto come un rottame ha, evidentemente, perso il suo ruolo ben prima d'essere ufficialmente rifiutata.

Non assolutizzerei l'affermazione. Il ruolo la tradizione lo perde nei confronti di chi la rifiuta, di certo non in assoluto. Tanto più che c'è ancora chi la rispetta ed è fedele. Anche perché, senza Tradizione, non c'è più la Chiesa. E sappiamo che ciò non può darsi de fide.

Riporto la conclusione:
.......
Questa risposta è la conseguenza di quanto sopra esposto. Se il modo di agire della Chiesa nel mondo non è sociale ma è, prima di tutto, soprannaturale, allora la strada della Chiesa non può mai prescindere dal confessare la fede e dal celebrarla nella liturgia. Nella confessione di fede e nella liturgia si attua l'unico possibile incontro con Cristo. In altre parole, disponendo il cuore nel modo indicato dalla tradizione ecclesiastica, che poi discende dal vangelo, si può incontrare il mondo nel modo più conveniente e vi si può operare.
Prescindendo da tutto questo e incontrando direttamente il mondo, magari con intenzioni lodevoli, non si porta che se stessi: l'uomo secolarizzato porta l'uomo, trova l'uomo e lascia l'uomo!

Anonimo ha detto...

Da prendere con le molle...tutto da verificare...e comunque sono curioso di sapere se ci sarà un saluto ufficiale del Santo Padre per il pellegrinaggio tradizionale ad Petri sedem. Da li si capiranno molte cose, circa l'opinione di Francesco sul SP.

Micus

hpoirot ha detto...

Secondo me Ratzinger é comunque molto più vicino alle posizioni di Bergoglio che a quelle cattoliche di S.PioX. I papi del post-concilio sono una punizione per i nostri peccati, ma sono un disastro in blocco.

Faccio un esempio con due articoli usciti proprio oggi.

Da un parte S.Magister parla di rottura della "contituintà" che comincerebbe con Bergoglio...

http://radiocristiandad.wordpress.com/2013/10/03/vaticanista-revela-ruptura-de-la-continuidad-con-bergoglio/

... dall'altra VaticaInsider ricorda come già PaoloVI auspicava un C8 per una nuova chiesa orizzontale e multicefala.

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/paolo-vi-pablo-vi-paul-vi-curia-28300/

Bergoglio non é un pazzo: é uno che applica senza remore il solo Concilio possibile: quello che le alte gerarchie ecclesiali hanno predicato per 50 anni (con qualche rara eccezione, lo concedo...)

Andrea Carradori ha detto...

Copio, facondolo mio il commento di Micus : " Da prendere con le molle...tutto da verificare...e comunque sono curioso di sapere se ci sarà un saluto ufficiale del Santo Padre per il pellegrinaggio tradizionale ad Petri sedem. Da li si capiranno molte cose, circa l'opinione di Francesco sul SP.".
Secondo me il movimento pro-traditione, che ovviamente è pessimamente rappresentato da cardinali e vescovi, avrebbe dovuto autopresentarsi al Santo Padre nella sua vera faccia poichè, a parte i puerili commenti al vetriolo sui blog - quasi tutti opera di anonimi quindi che potrebbero anche provenire dalla parte avversa - non ha colpe tali da non poter meritare le paterne attenzioni papali. Certo che se i collaboratori del Papa che ogni giorno navigano su internet ( specie dalle parti dei nostri blog ) trovano un giorno si e uno pure articoli contro il papa ( escluso, ma non lo scrivo per piaggeria ruffiana - questo sito e fides et forma ) conditi da inaudite espressioni ironiche ( ? ) che mettono in dubbio pure la leicità canonica di questo papa... Buona festa del Patrono d'Italia !

Luisa ha detto...

Effettivamente, Micus, vedremo se il Papa così vicino a tutti, così "empatico" e simpatico, lo sarà anche con quelle pecore del suo gregge, e se si rivolgerà a loro vedremo in quali termini lo farà.
Ma non dimentico che, e confesso ne fui rattristata, Benedetto XVI si è rivolto ai cattolici del`ultimo pellegrinaggio SP non direttamente ma attraverso un messaggio firmato da Bertone.
La sua mancata presenza e il suo silenzio anche all`Angelus mi aveva fatto pensare alle pressioni che, ne son certa, aveva subito e stava subendo nella "vicenda" della FSSPX.

hpoirot ha detto...

rimando quell'ingenuotto di Carradori ai punti di domanda (?) dopo la parola papa degli ultimi articolidi MiL

Persino quei teneroni di MiL dubitano! Hanno ragione: un cattolico puo' SOLO dubitare di un papa come Bergoglio...

http://blog.messainlatino.it/2013/10/il-proselitismo-e-una-solenne.html

http://blog.messainlatino.it/2013/10/de-marco-su-papa-francesco.html

Anonimo ha detto...

Andrea,
se persone come De Marco, Stefani, molti teologi americani e francesi - limitandoci a ciò che possiamo vedere - si pongono gli stessi interrogativi e sentono il dovere di non tacere, vuol dire che sono accadute cose inaudite e dette parole inaudibili da parte di un papa.
Che tu ci venga a fare il solito monito, sia pure inzuccherato, su ciò che si denuncia, oggettivamente gravissimo, serve solo ad attribuire responsabilità che stanno altrove. Soprattutto nei cardinali, vescovi e sacerdoti che non vedono non sentono non parlano o nei vaticanisti e compagnia uniti al coro delle piaggerie o degli osanna fanatici, ma interessati, perché sentono musica per le loro orecchie 'mondane'.
I pregiudizi del papa sono seri e potrebbero essere cancellati da aerie testimonianze pro tradizione. Il problema è che i consiglieri che si è scelto la pensano come lui.
Quanto ai blog e alla rete sono le uniche zone di libertà rimaste per far sentire la nostra voce, ma soprattutto per diffondere correttamente la nostra Fede o quanto ne resta.

hpoirot ha detto...

ricordo poi a Carradori che Bergoglio:


A) piace a Hans Kung che loa gha definito la miglior scelta possible:
http://www.hebdo.ch/news/politique/fran%C3%A7ois-est-le-meilleur-choix-possible-pour-le-th%C3%A9ologien-k%C3%BCng

B) piace a Omaba che oggi si é sorpreso della sua apertura ai gay...
http://www.cfnews.org/page88/files/f2dcdb189089a547b79c0209cdebd046-147.html

C) piace a Caroline Fourest (leader femminista francese anticlericale)...
http://www.huffingtonpost.fr/caroline-fourest/mariage-gay-pape-francois_b_3982342.html?utm_hp_ref=france



Anonimo ha detto...

Stiamo con i piedi per terra e non diamo retta a tutte le rivelazioni dei bene informati. Non possiamo dimenticarci che il Papa emerito dopo avere promulgato il SP ben poco fece per farlo realmente applicare, e se oggi dovesse parlare di vulnus vorrebbe dire che è smemorato. Che poi il Papa attuale sia eufemisticamente poco ben disposto verso la liturgia tradizionale non è un segreto. Vedremo se cercherà di revocare il poco che è stato fatto sotto il suo predecessore.

hpoirot ha detto...

addirittura il giornale di sinistra Le Monde si chiede stamattina :

"Papa Francesco sta esagerando?"

http://religion.blog.lemonde.fr/2013/10/03/le-pape-francois-en-fait-il-trop/

Luisa ha detto...

Andrea, osservo che qui e altrove lei critica Mil (perchè non dire chiaramente a chi si riferisce?), non ho la memoria corta, ho lasciato quel blog, si trattava allora di problemi di moderazione, mi sembra che ora Mil abbia a quel livello fatto dei progressi, invece osservo che segue da vicino, e in modo a mio avviso molto meritorio, le vicende che tengono a cuore ai cattolici tradizionali, come quella gravissima dei FFI, dà spazio, come lo fa questo blog, allo sconcerto che suscitano certe parole e gli atti di papa Bergoglio.
E per fortuna ch esistono i blog e i siti che danno voce a chi è confuso, disorientato e anche sgomento di fronte allo tsunami mediatico, alla fiumana inarrestabile di parole di Bergoglio e dei suoi idolatrici ammiratori.
E spero anche che il Papa legga quei commenti, che veda lo sconcerto che suscita con le sue parole in libertà, che non si accontenti delle folli plaudenti e dei feedback della sua corte.
Poi il tutto è parlare con rispetto, il rispetto che è dovuto ad ogni essere umano, quel punto interrogativo che tanto la disturba, Andrea ( che ha sorpreso anche me), si voleva, immagino, nello sconcerto e nel contesto, riferirsi alla realtà di un Papa che non di definisce come tale, che non si firma come tale, che sta centrando l`attenzione del mondo e dei cattolici sulla sua persona e sul nome che si è scelto, prima decisione molto abile e mi fermo qui.

hpoirot ha detto...

un papa che

* sgrida pubblicamente chi offre e conta i rosari (come la Madonna in tutte le sue apparizioni)

* chiama al telefono C.Petrini, fondatore di Slow Food per parlare immigrazione e ambiente

* dice che fare proselitismo cattolico é una sciocchezza solenne

* dice che il compito della Chiesa é aiutare l'uomo a seguire la sua (dell'uomo) idea di bene

* si autodecapita col "G8"

* invita le alte religioni a pregare per la pace in Siria "nel modo che più ritengono opportuno"
...

non merita almeno un punto di domanda???

Luisa ha detto...

Aggiungo, Andrea, che non si tratta di "articoli contro il Papa", ma di articoli e commenti di cattolici che reagiscono in coscienza alle parole dette da colui che dovrebbe, anzi, DEVE, confermarli nella loro Fede e che invece suscita confusione e sconcerto.

Anonimo ha detto...

In fondo, cara Luisa, i cattolici prefigurati da queste 'campane' sono quelli silenziati pur di rimanere nel ghetto, fino a naturale esaurimento. Ma il Signore è venuto per incendiare il mondo non per rimanere in un ghetto.

Angelo ha detto...

Si possono pubblicare i miei commenti contro Carradori e Pastorelli, o debbo diventare mellifluo e ipocrita come il primo e saccente come il secondo per vederli?

RIC ha detto...

D'altronde anche dal lato "progressista" arrivano ormai critiche al modus operandi di Bergoglio. Riporto nuovamente le parole di Piero Stefanini

“‘Le sue permutazion non hanno tregue: / necessità la fa esser veloce’ (Inferno VII, 88-89). I versi riservati da Dante alla Fortuna calzano a pennello per il comportamento di papa Francesco. Si è di fronte a un incessante susseguirsi di parole, fatti, gesti. Quasi quotidianamente c’è qualcosa di nuovo: encicliche pubblicate e annunciate, digiuni, preghiere, interviste, lettere, discorsi, nomine, udienze, viaggi, telefonate, twitter. Figura straordinaria, Francesco apre prospettive inedite in cui la voce del vangelo a volte è forte e da tutti riconoscibile. Le ‘permutazion’ però non cessano ed è questa bufera a far passare in secondo piano quanto poche ore prima riempiva i titoli di testa. Non si riesce a fissare un punto, non dico di sosta, ma neppure di svolta. A partire da tutto ciò, palesemente contro l’intenzione profonda del papa stesso, quanto resta al centro è la persona stessa di Francesco e non già il suo messaggio. Lo stile umile, semplice e comunicativo accentra l’attenzione sul papa più di ogni incedere solenne e di ogni discorso autorevole. In virtù di una vera e propria eterogenesi dei fini, Francesco rischia di identificare il messaggio evangelico con se stesso. Nel mondo mass-mediatico è raro che ci sia l’ottimo, tuttavia quando c’è non vi è nulla di più facile che si trasformi in pessimo”.

Angelo ha detto...

Se si celebra con un altro rito, sostanzialmente diverso ed opposto a quello classico --che si abolisce, di fatto, o si confina a margini ininfluenti -- significa che questa è un'altra Chiesa. Tra Ratzinger e questo argentino non c'è possibilità di paragone: troppo fine, serio e prudente il primo, troppo furbamente ammiccante il secondo. Ieri, ne sono certo, se Ratzinger non avesse abdicato, avrebbe fatto un discorso profondo sulla morte di quei poveretti a Lampedusa (pace all'anima loro: non credo che siano tutti all'inferno perchè musulmani, francamente). Il papa (?) in carica ha detto, col suo tipico stile sloganistico e vago: "Vergogna". Chi si dovrebbe vergognare? Noi cainiti? Noi pelagiani? Perchè non specifica? Perchè non gli fa comodo: diverrebbe impopolare. Lui tiene molto alla popolarità, da saltimbanco qual è. In questo senso, lo stesso GPII gli era infinitamente superiore.
Tutti i nostri problemi si risolverebbero semplicemente negando la possibilità di identificare la gerarchia attuale alla Chiesa cui Cristo promise l'indefettibilità. Che, tra l'altro, è un assurdo: una Chiesa rappresentata da eretici!
A Carradori: "inaudite espressioni ironiche" fa parte del linguaggio automatico tipico della neolingua, che lei unisce ad una doppiezza non comune. Tipicamente italiano. Sono sicuro che Lei, l'8 settembre del '43, non avrebbe avuto dubbi su che parte scegliere. Qui ci troviamo di fronte a uno che ha messo un pallone sull'altare di SMM, e lei si dedica a fare le pulci agli sfoghi di gente che magari non ne può più! Guardi la trave, o taccia!
D'altra parte, hanno ragione HPoirot e Luisa. Ratzinger è pur sempre un conciliare: un conciliare di cui avere gran rispetto, ma talmente ambiguo (non moralmente, ma intellettualmente) e contorto che potrebbe rappresentare un pericolo maggiore di Bergoglio, da certi punti di vista.
Contro quest'ultimo, i suoi sgherri e la sua claque decerebrata, tranne che per Introvigne, Socci e servitù cantante, non si può dare che un solo modo di relazione ("la verità è una relazione"!): la guerra. Contro il papa, cara Luisa, non c'è dubbio: sempre che lo sia.

Seraafino ha detto...

che mettono in dubbio pure la liceità canonica di questo papa... Buona festa del Patrono d'Italia !
Carissimo ed Illustre Maestro,
sia franco in primis con se stesso.
Mi può giurare che non ha dubbi sull'ultimo conclave?
Se la sente di disapprovare chi li avesse?
Se poi un giorno, magari tra cento anni all'altro mondo (quanto meno lì, sarà tutto chiaro) dovesse scoprire che coloro che avevano i dubbi erano più vicini (o meno lontani) dalla verità, di quelli che non li avevano, come immagina che si sentirà? Circa il vulnus al SP, ma vi rendete conto che è NATO, tale documento, con un vulunus "ad orologieria" insito?
Il carattere di esperimento e di esperimento "TRIENNALE" , per giunta. Per qaunto ci vogliamo arrampicare sugli specchi rendetevi conto che, a partire dal 15 settembre 2010, ogni giorno di vigenza del SP è, per così dire, un " di più"? Ci vogliamo arrampicare sugli specchi ricordando che, come scrissero su MiL, tale termine indicava solo che, dopo il triennieno, se ne dovevano verificare i risultati? Ed anche prendendo per buona tale "Ermeneutica", non vi sembra che, da molti punti di vista, ci sono le basi affinchè i nemici lo possano definire "Esperimento fallito"? Il fatto che, ancora non abbiano, tali avversari, (*sottolineo ANCORA*) dato seguito a questi aspetti è conseguenza del mancato accordo con la FSSPX? Il Motu proprio SP, nonostente le presumibili attese vaticane al riguardo, non ha tolto moltissismi fedeli alla FSSPX. Al contrio, la sua abolizione, provocherebbe, un afflusso di fedeli alle sue cappelle. Fedeli che, oltretutto, delusi da ciò che hanno subito, darebbero nuovo vigore all'ala intransigente.

Anonimo ha detto...

Al tuo elenco hpoirot, manca la più grave (ma purtroppo non è l'unica):

*Cristo si è incarnato per infondere negli uomini il sentimento della fratellanza ...

Non per redimerli dalla schiavitù del peccato originale, unica ragione che rende possibile ogni autentica fratellanza, che non è quella di conio umanitaristico che emerge da tutti i suoi discorsi!

Anonimo ha detto...

Si possono pubblicare i miei commenti contro Carradori e Pastorelli

Angelo, dovresti aver capito che non pubblico i commenti "contro" le persone o che prendono di mira puntigliosamente alcuni loro atteggiamenti.
E' bene discutere sulle idee, evitando la polemica che serve solo ad appesantire e non lascia passare il succo del messaggio.
Si può essere efficaci anche senza essere offensivi.
Esempio: si possono, anzi devono, criticare parole e atti del papa senza dargli del 'buffone' o ancor peggio

Anonimo ha detto...

Da li si capiranno molte cose, circa l'opinione di Francesco sul SP.

Sinceramente non capisco questa vostra ricerca di approvazione e di considerazione del Santo Padre . Egli ha già espresso a più riprese il suo pensiero a riguardo di gruppi e movimenti tradizionali e non mi pare fossero giudizi entusiasti.
In secondo luogo visto quello che pensate di Lui, che scrivete di Lui, che "analizzate" di lui , come scrivo sopra, non si capisce cosa vi interessi l'approvazione di uno che quasi non considerate Papa (?)
San Francesco fedelissimo in tutto al " Sig Papa" ci sia di esempio

Angelo ha detto...

A me pare che il discorso sull'incarnazione avente fine riconciliativo (tra gli uomini: non con Dio!) e il primato della coscienza postulato da Bergoglio, mi pare con Scalfari (ma non si occupava solo di poveri? Ma non doveva lavorare?), siano due eresie strettamente connesse. Tutto il discorso è centrato sull'uomo. Di qui, ecco le invocazioni per il lavoro: ma per quello ci sarebbero i sindacalisti. Bergoglio scambia i poveri in spirito coi poveri di soldi. Ora, questa cosa è talmente in contraddizione con la tradizione della Chiesa, il Vangelo, il buon senso, che si danno due possibilità:
1) Bergoglio è completamente idiota, e/o ignorante;
2) Bergoglio strumentalizza a fini di popolarità le parole di Cristo.
Io, francamente, non so quale delle due sia la versione corretta. Per me, Bergoglio è un mistero. Forse il pressappochismo tipicamente sudamericano (e gesuitico: ricordiamo quanto diceva il sant'uomo Pascal!) è il tratto di unione tra ignoranza colpevole e malafede.
Addirittura, la verità è una relazione. Senza neppure saperlo, questo patetico figuro traspone le tesi gnoseologiche di Kant sul piano metafisico. Dio esiste perchè ci siamo noi? Esempio strabbocchevole di superbia blasfema.

Luisa ha detto...

Ho appena ascoltato il discorso del Papa a Assisi.
Prima novità, il vescovo che lo ha accolto si è rivolto al Papa dandogli del tu!

Papa Bergoglio ha mostrato che legge i giornali (se solo leggesse anche i blog) prendendo in giro chi ha preannunciato grandi novità=spogliazioni, in realtà ha riparlato di un tema ricorrente nei suoi discorsi e cioè della mondanità, per lui spogliarsi è spogliarsi dello spirito del mondo.

Raoul de Gerrx ha detto...

Entièrement d'accord avec les commentaires que fait (et les questions que pose) Angelo.
Raoul de Gerrx

Anonimo ha detto...

Tanto per chiarire, Anonimo, cominciamo da qui:

non si capisce cosa vi interessi l'approvazione di uno che quasi non considerate Papa (?)

In nessuno dei miei (o di altri) articoli pubblicati da questo blog è stata mai messa in dubbio la legittimità dell'elezione di questo papa.
Quindi sgombriamo il campo da calunnie del genere, che fanno comodo ai denigratori al solo scopo di delegittimarci.

Inoltre:
Sinceramente non capisco questa vostra ricerca di approvazione e di considerazione del Santo Padre . Egli ha già espresso a più riprese il suo pensiero a riguardo di gruppi e movimenti tradizionali e non mi pare fossero giudizi entusiasti.

Il problema non è tanto la nostra "ricerca di approvazione", è il fatto che il papa non ci riconosce per il semplice motivo che "disprezza" la Tradizione, compresa la santa e divina Liturgia mai abrogata (lo dimostrano sue reiterate esternazioni).

Abbiamo detto basta alla "pastorale del disprezzo", esprimendo sconcerto per il fatto che un papa disprezzi la tradizione che è la vita e la giovinezza perenne della Chiesa. E sono termini ai quali diamo un significato profondo e inalienabile più volte affermato e spiegato...

Se scriviamo e analizziamo di lui, è perché ce ne dà spunto e materiale ogni giorno. Non lo facciamo a cuor leggero e molto ci costa. Se prestasse attenzione ai contenuti, forse potrebbe rendersene conto.


Angelo ha detto...

Si può essere efficaci anche senza essere offensivi. Questa regola però non vale per Pastorelli, che non è efficace ma è offensivo? E' meglio essere ipocriti e subdoli che dire, argomentando, ciò che si pensa? Esempio: si possono, anzi devono, criticare parole e atti del papa senza dargli del 'buffone' o ancor peggio. Il buffone di corte ha una lunga, gloriosa tradizione. Doveva allietare il re. Quindi, tutto sommato, sono buono con Bergoglio, se non fosse che è lui il re.

Anonimo ha detto...

Angelo, a Pastorelli ho detto quel che c'era da dire, tant'è che si è defilato di nuovo. E de hoc satis...
Ma ammetterai che c'è modo e modo di rivolgersi alle persone.

Angelo ha detto...

Se prestasse attenzione ai contenuti, forse potrebbe rendersene conto.

Sei ingiusta, Mic, gli stai chiedendo troppo. Lui è uno di quelli, magari un prete, che è oggi a Assisi, almeno in voto, a batter le mani, a far foto col telefonino da postare su Facebook e a far volare colombe in cielo per celebrare questa infinita pentecoste.

Anonimo ha detto...

Toscano dice,

un sutdioso della storia del giornale, La Civiltà Cattolica, commenta sull'intervista...

http://www.remnantnewspaper.com/Archives/2013-0930-rao-civilta-cattholica-pope-francis.htm

mostra in modo liquido che Bergoglio ha imbuto gli errori di Lamenais...

Anonimo ha detto...

Toscano dice,

Bergoglio in favore di nominare le donne come Cardinali...

http://elpais.com/elpais/2013/09/23/inenglish/1379952868_934748.html

Anonimo ha detto...

Toscano dice,

un pastore Battista dice che la intervista era incidente stradale-teologico...

http://erlc.com/article/some-thoughts-on-pope-francis

Anonimo ha detto...

"Non per redimerli dalla schiavitù del peccato originale..."

Mic però non faccia finta di dimenticarsi che c'è tutta una scuola di pensiero teologico che insegna che Gesù cristo si sarebbe incarnato ugualmente anche se l'uomo non fosse caduto. L'Incarnazione- Redenzione è ciò che avvenuto per il peccato di Adamo ed è stato il "piano" efficacissimo di Dio, il piano di Amore altissimo di Dio, per recuperare l'uomo. Gesù però si sarebbe incarnato ugualmente per portare alla gloria la natura umana

Anonimo ha detto...



In nessuno dei miei (o di altri) articoli pubblicati da questo blog è stata mai messa in dubbio la legittimità dell'elezione di questo papa.
Quindi sgombriamo il campo da calunnie del genere, che fanno comodo ai denigratori al solo scopo di delegittimarci.


Scusi Mic ma lei li legge i commenti o no??
saluti framp
(e non si stracci le vesti perché basta leggere i vari commentatori per capire cosa pensate)
Blogger hpoirot ha detto...
rimando quell'ingenuotto di Carradori ai punti di domanda (?) dopo la parola papa degli ultimi articolidi MiL



Persino quei teneroni di MiL dubitano! Hanno ragione: un cattolico puo' SOLO dubitare di un papa come Bergoglio...

Angelo ha detto...

Gesù però si sarebbe incarnato ugualmente per portare alla gloria la natura umana

E' solo un'ipotesi, mai entrata in dottrina ufficiale. E poi, portare alla gloria la natura umana non è la stessa cosa che "far tutti gli uomini fratelli". Mi scusi, ma bisogna essere precisi, sennò facciamo come Bergoglio.

Anonimo ha detto...

Non mi dimentico.
Ma non mi risulta che il papa sia uno scotista.
E, in ogni caso l'affermazione che lei ricorda presuppone un preliminare SE, che non mi pate si sia dato. Per cui di cosa stiamo parlando?

Anonimo ha detto...

Scusi Mic ma lei li legge i commenti o no??
saluti framp
(e non si stracci le vesti perché basta leggere i vari commentatori per capire cosa pensate)
Blogger hpoirot ha detto...
rimando quell'ingenuotto di Carradori ai punti di domanda (?) dopo la parola papa degli ultimi articolidi MiL


Persino quei teneroni di MiL dubitano! Hanno ragione: un cattolico puo' SOLO dubitare di un papa come Bergoglio...


Mi pare non si renda conto che ho 'passato' dei commenti a raffica.
Magari se mi desse il tempo di replicare...

In ogni caso su questo blog non scrive solo hpoirot.

Angelo ha detto...

Scusi Mic ma lei li legge i commenti o no??

Scusi, ma secondo Lei cosa dovremmo fare? Non farci domande e andare a Assisi con le colombe? Mettere anche noi palloni sull'altare di SMM (quod absit!)? Scrivere a Scalfari postulando il primato del tango sulla tarantella? Dire che non si deve chiacchierare e sparlare e poi farlo continuamente? Ripetere slogan pubblicitari-sindacalistici dalla mattina alla sera solo per avere l'applauso di milioni di poveracci?
Guardi che so benissimo che tutto ciò ci farebbe comodo, magari potremmo trovare anche un lavoro e non farci il sangue amaro; si dà il caso però che c'è gente, a questo mondo, che anche se tutti dicono che uno più uno fa tre, non ci credono. Anche se lo dicono Scalfari, Socci o Bergoglio.

Luisa ha detto...


"In nessuno dei miei (o di altri) articoli pubblicati da questo blog è stata mai messa in dubbio la legittimità dell'elezione di questo papa."

Ed è perfettamente vero!
Solo chi è in malafede può dire il contrario, articoli è diverso da commenti, in nessuno dei post di mic o di altri è stata messa in dubbio la legittimità dell'elezione di papa Bergoglio.
Che poi nei commenti alcuni si siano espressi in quel senso è poissibile, ma sempre mic rimette les "pendules à l`heure".

Anonimo ha detto...

Luisa e Mic,

Forse la critica è fondata dal fatto che a cagione del rispetto che tutti noi abbiamo per il Papato, spesso diciamo Papa Bergoglio quando l'argomento riguarda i suoi defetti umani, inveche di nominarlo Papa Francesco, come spesso facciamo quando egli fa qualche cosa lodevoli...non tanto spesso, ma comunque quando Egli fa...

Maurizio ha detto...

Gesù, alla religione esteriore e legalistica dei farisei e dei maestri della Legge, contrappone la religione interiore del cuore, che per Dio è l’esigenza primaria della risposta dell’uomo, perché lo porta ad aprirsi all’amore. Gesù, predicando una religiosità fondata sull’ascolto sincero della parola di Dio, denunzia spesso l’incredulità dei suoi ascoltatori ed i loro ragionamenti ipocriti. La sua missione infatti avrà come effetto di svelare i segreti dei cuori. Tutto questo genererà incomprensione e ostilità da parte del popolo giudaico, e sarà motivo di frattura insanabile con le guide spirituali del popolo. Costoro, irritati dai discorsi e dal comportamento provocatorio di Gesù nei loro confronti, incominciarono ad ostacolare la sua predicazione con astiose controversie, accusandolo d’infedeltà alla legge mosaica e, in tutti i modi, cercavano qualche pretesto per farlo arrestare dalle guardie del governatore romano.

Raoul de Gerrx ha detto...


A propos de cette polémique, de la nécessaire polémique en matière religieuse, qu’on me permette de rappeler ce qu’écrivait le grand théologien espagnol Don Félix Sardá y Salvany, dans son livre “Le Libéralisme est un péché” (1884).
Je ne sais s’il existe une traduction en italien de ce livre, que tout traditionaliste — je veux dire tout catholique véritable — devrait avoir dans sa bibliothèque. En tout cas, j’encourage ceux qui le peuvent à se le procurer, soit dans l’original espagnol, soit dans ses traductions (une des éditions françaises a été préfacée par Mgr Lefebvre).

Au chapitre XXIII, intitulé “Convient-il, en combattant l’erreur, de combattre et de discréditer la personne qui la soutient ?”, Sardá, s’appuyant sur de nombreux exemples tirés du Nouveau Testament, de la littérature patristique et des théologiens du Moyen Age, répond « oui, indubitablement ».
Et il va même plus loin, affirmant que c’est un crime de non-assistance à personne en danger que de ne pas le faire — autrement dit, un crime contre la charité, car il en va, en matière de vérité, du salut des âmes.

Après avoir cité, entre autres, saint Paul, saint Jérôme, saint Jean Chrysostome, saint Bernard, Sardá écrit ceci :

« Le pacifique saint Thomas d’Aquin oublie le calme de ses froids syllogismes pour lancer contre son adversaire Guillaume de Saint-Amour et ses disciples les violentes apostrophes qui suivent : “Ennemis de Dieu, ministres du diable, membres de l’antéchrist, ignorants, pervers, réprouvés.” Le séraphique saint Bonaventure, si plein de douceur, se sert contre Gérald des épithètes “d’impudent, de calomniateur, d’esprit de malignité, d’impie, d’impudique, d’ignorant, d’imposteur, de malfaiteur, de perfide et d’insensé” », etc.

Et Sardá conclut :

« D’où les libéraux ont-ils donc tiré l’obligation nouvelle de ne combattre l’erreur qu’en faisant abstraction des personnes et en leur prodiguant des sourires et des flatteries ? Qu’ils s’en tiennent là-dessus à la tradition chrétienne et qu’ils nous laissent défendre la foi comme elle a toujours été défendue dans l’Église.
« Que l’épée du polémiste catholique blesse, qu’elle blesse, qu’elle aille droit au cœur ! C’est là l’unique manière réelle et efficace de combattre. »

Le livre de Sardá y Salvany a été honoré d’un décret d’approbation de la Sacrée Congrégation de l’Index du 10 janvier 1887.

Vigiliae Alexandrinae ha detto...

Quello che Bergoglio aveva da dire sulla Tradizione, l'ha detto:

1. Pelagiani: leggi: rifiutano la grazia della nuova chiesa e rimangono attaccati alla vecchia natura (vecchia Chiesa).

2. Un gruppo di diversamente sensibili sedati con l'atto prudenziale del Motu Proprio SP: bisogna dare ragione ai matti perchè è proprio della ragione che hanno bisogno.

3. Testardi che resistono al vento dello Spirito.

Sulla Messa in particolare:

4. Il NO è irrevocabile perchè risponde alle esigenze dell'uomo moderno: leggi: il VO è assolutamente inadeguato.

Bisogna poi riflettere sugli ultimi momenti di Benedetto XVI prima dell'atto delle dimissioni:

1. "Rimango nel recinto di Pietro".

2. "Rimaniamo uniti nella preghiera. Andiamo avanti insieme"

e sulle decisioni successive:

3. Veste bianca.

4. Titolo di "Papa"

5. Permanenza nel "recinto di Pietro".

Che un tedesco, un raffinato teologo, un uomo prudente e precisissimo nelle definizioni, abbia potuto procedere in questo senso solo sentimentalmente, è pressochè incredibile. Se si esclude la mala fede, sorge il sospetto che in coscienza (la sineresi questa volta!) lo stesso Ratzinger non sia del tutto convinto dell'efficacia delle proprie dimissioni e qualcosa di molto grave sia accaduto e abbia iniziato ad accadere con le strane nomine degli ultimi tempi (vedi Müller).

L'escalation del "pontificato" di Bergoglio ricorda la normalizzazione dopo un colpo di stato o una rivoluzione. L'ipotesi sedevacantista continua a essere poco convincente, perchè poco convincente è in astratto. Si può continuare a ripetere diligentemente che Bergoglio, finchè non parla ex cathedra, può dire quello che vuole. Ciò che riesce ultimamente difficile da pensare è che un Papa che:

1. si definisce "vescovo di Roma"

2. non perde occasione di eccepire contro la propria competenza e di negare la propria giurisdizione ("chi sono io per giudicare?")

3. ribadisce fino alla durezza di cuore la "autonomia della coscienza" e la sua costitutività del"bene" da seguire, che è come rifiutare legge naturale, decalogo, rivelazione, redenzione, autorità della Chiesa e dello stesso Sommo Creatore e Reggitore dell'Universo)

4. ritiene poco pastorale occuparsi di aborto, matrimoni sodomitici, eutanasia etc.

possa realmente essere assistito dalla grazia di stato.

Detto tutto ciò, qualche dubbio sull'ultimo conclave effettivamente sorge. Naturalmente si preferirebbe che domani Bergoglio si affacciasse per proclamare la Fede cattolica nella sua interezza. Così finora non è stato, e la Chiesa più che in balia dell'anarchia, persino desiderabile, sempra essere preda di una volontà o di un apocrifo dell'autorità.

C'è davvero da augurarci che - rebus sic stantibus - Bergoglio riversi la sua pelagiana misericordia sul lato apostolico della Chiesa ovvero sul clero e sul popolo fedele alla Tradizione? Carradori, maestro e musico, ci pensi bene!

Pietro C. ha detto...

Infatti la frase "la tradizione ecclesiale sentita di fatto come un rottame ha, evidentemente, perso il suo ruolo" non è in assoluto ma solo relativamente a quelli che la rifiutano!

Anonimo ha detto...

Beh,ne avevo sentite tante da PF,ma "essere cristiani da pasticceria con tante belle torte dolci,buone",francamente mi mancava...vorrei riallacciarmi a quanto scritto da Vigiliae Alexandrinae,sì,penso anch'io che qualcosa di estremamente grave sia in atto all'interno della CC,Ratzinger ha sempre pesato le parole col bilancino dell'orafo,se ha detto quello che ha detto è perchè sapeva benissimo perchè,non è un sentimentale e non penso sia rimasto in Vaticano per nostalgia dei palazzi o perchè innamorato di Roma,no,l'ha fatto a ragion veduta ,non ha rinunciato alla simbologia delle vesti,un motivo ci sarà che a noi comuni mortali sfugge,sarebbe dovuto ridiventare vescovo,magari tornarsene nell'amata Baviera,non l'ha fatto,resta nel recinto,è l'assalto finale del drago,ci vuole una preghiera molto potente,la sua,poi'Il Signore vince'sono le ultime parole in piazza da Sommo Pontefice regnante,lui mai parlava a vanvera.GR2

murmex ha detto...

Raoul,anche S Francesco di Sales,Dottore della Chiesa,uno dei Santi più miti e dolci che mai siano apparsi,afferma che è lecito diffamare (non calunniare)l'eretico ostinato,mostrando la falsità della sua apparente virtù,per distogliere dall'inganno i fratelli.Non ricordo il riferimento preciso,stasera lo cercherò.Segnalo che il libro sul liberalismo di don Sardà y Salvany viene pubblicato a puntate sul sito Non possumus.Magari lo avessi letto quando ho scritto la mia tesi ,inficiata di liberalismo da cima a fondo!Ora però mi autosmentisco in tutte le occasioni possibili

Andrea Carradori ha detto...

Carissimi amici ringrazio tutti quelli che mi hanno citato. Mi rendo conto perfettamente che il momento che stiamo vivendo è assai difficile e nebuloso. Cosa dobbiamo fare ? Non ho detto che non ci siano buoni motivi di critica nei confronti del Papa. Anche per me alcune cose sono indigeribili. Vorrei citare alcuni passi che Marco Bongi il 16 marzo 2013 volle consegnare per i nostri blog " A tutti coloro che, armati soltanto di tanto zelo amaro, si sono subito gettati a capofitto nell'accusare Papa Francesco I di modernismo, faccio notare che occorre sicuramente tempo prima di poter capire davvero la Sua personalità. ... I suoi insegnamenti però, almeno per ora, appaiono improntati ad una Fede semplice e genuina..." Penso che la strada che tutti, io oper primo, abbiamo imboccato non conduca da nessuna parte soprattutto non faccia il bene della Tradizione e della Messa la cui leicità che difendiamo da decenni. C'è modo e modo di dissentire... Difatti un chierico ha scritto : “...Accoglierò con l'"ossequio" della ragione e della volontà gli atti del Magistero semplicemente autentico. Conforme ai canoni 779, 750, 751 e 752 del Codice di Diritto Canonico. Le interviste giornalistiche, le idee socio-economico-ecologico politiche, i suggerimenti pastoralizzanti, le omelie estemporanee, le battute, ecc. le considererò unicamente per il loro intrinseco, opinabile, valore”.
Che il Signore ci aiuti !

Anonimo ha detto...

Per il capzioso Maurizio 11.32

Gesù, alla religione esteriore e legalistica dei farisei e dei maestri della Legge, contrappone la religione interiore del cuore, che per Dio è l’esigenza primaria della risposta dell’uomo, perché lo porta ad aprirsi all’amore.

Invece Bergoglio, alla religione interiore del cuore, contrappone il predominio del sentimento, vago superficiale e pressappochista, che non rivela Colui che ci si fa conoscere. Non possiamo amare ciò o Chi non conosciamo. Altrimenti si tratta di un vago 'sentire', che non va in profondità - nel luogo dell'Adorazione e della ri-generazione - che nulla ha a che vedere con religione esteriore e con il legalismo.

La dottrina che nasce dalla Rivelazione Apostolica, non è giuridismo farisaico, non ingabbia, orienta e rivela, dona i fondamenti retti che non fanno oscillare né la persona né il suo "esserci", nel Signore. Altrimenti è solo illusione ed inganno.

Gesù, predicando una religiosità fondata sull’ascolto sincero della parola di Dio, denunzia spesso l’incredulità dei suoi ascoltatori ed i loro ragionamenti ipocriti

Gesù non ha "predicato una religiosità fondata sull'ascolto" o solo sulla Parola e neppure ha fondato una nuova religione con i "pezzi" di quella vecchia. Ha portato a compimento l'Antica Legge, cioè l'ha oltrepassata e conduce i "suoi" nell'orizzonte nuovo dell' Ottavo giorno... e lo fa donando Sé stesso ogni giorno su ogni Altare, fino alla fine dei tempi, così come ha fatto durante l'Ultima Cena e sulla Croce; e così porta ognuno di noi sotto quella Croce e ci riscatta col Suo Sangue Prezioso. Dopodiché, inserendoci nella sua offerta che arriva al Trono dell'Altissimo, ci porta anche oltre una tomba vuota, alla destra del Padre, dove ha ricondotto l'umanità, redenta sulla Croce e ri-generata nella Risurrezione, fecondata dal Suo Spirito di Risorto, Vero Dio e Vero Uomo, che tuttora vivifica la Sua Chiesa.

Tutto questo comporta che la Legge non è più data come attraverso Mosé, ma è venuta la grazia e la verità che scrive la Legge nei nostri cuori e dunque è solo il Signore (non uno sterile legalismo imposto) che ci rende giusti e capaci di rispondere secondo il disegno del Padre per ognuno di noi.

Questo è quello che la Chiesa ha sempre insegnato, questo è ciò che abbiamo ricevuto, questo è ciò che poveramente testimoniamo. Il resto sono chiacchiere o discorsi capziosi.

Ciò che lei ha buttato lì come un'accusa, è quanto dicevo a me stessa ogni volta che nel mio cuore parole e gesti di questo papa stridevano con la mia fede: è il Papa!

Ma quando la Verità è così palesemente tradita e deformata (e purtroppo c'è chi sull'onda di un entusiasmo sentimentaloide nemmeno se ne accorge) non si può più tacere...

Maurizio ha detto...

Gentile mic, io non ho "buttato lì come un'accusa" quelle parole - le ho "buttate lì" perchè spesso me le ricordo quando leggo i vari commenti e volevo infatti ricevere qualche chiarimento come il suo ... grazie :)
Non accuso mai nessuno.
Vivo un periodo molto confuso per quanto riguarda la mia religione.

Anonimo ha detto...

Grazie del suo chiarimento Maurizio.
Mi perdoni se avevo preso la sua - che è stata ed è anche la mia domanda - per un'accusa.
E' che ne ricevo tante e questo strumento, nella sua asetticità, non aiuta a distinguere.

Angelo ha detto...

Vorrei citare alcuni passi che Marco Bongi il 16 marzo 2013 volle consegnare per i nostri blog " A tutti coloro che, armati soltanto di tanto zelo amaro, si sono subito gettati a capofitto nell'accusare Papa Francesco I di modernismo, faccio notare che occorre sicuramente tempo prima di poter capire davvero la Sua personalità. ... I suoi insegnamenti però, almeno per ora, appaiono improntati ad una Fede semplice e genuina..."

Lo zelo amaro è la classica critica di chi non ha argomenti, e Bongi non ne ha mai avuti. In classico stile Bergoglio: pelagiani! Lenti di cuore! Pasticcieri. Ora, dico: se MArtini diceva certe cose, giù critiche. Se le dice Bergoglio, oseequio della ragione?


Penso che la strada che tutti, io oper primo, abbiamo imboccato non conduca da nessuna parte soprattutto non faccia il bene della Tradizione e della Messa la cui leicità che difendiamo da decenni.

Certo, come no. Invece partecipare al PSP fa benissimo, andare da un papa (?) che ha vietato ai FI la Messa --per fare che, io non l'ho mai capito-- è utile per la messa e la tradizione: messa e tradizione che quel papa non vuole. Chi ci capisce qualcosa è bravo.

C'è modo e modo di dissentire... Difatti un chierico ha scritto : “...Accoglierò con l'"ossequio" della ragione e della volontà gli atti del Magistero semplicemente autentico. Conforme ai canoni 779, 750, 751 e 752 del Codice di Diritto Canonico. Le interviste giornalistiche, le idee socio-economico-ecologico politiche, i suggerimenti pastoralizzanti, le omelie estemporanee, le battute, ecc. le considererò unicamente per il loro intrinseco, opinabile, valore”.

Qui si fa finta che non ci siano state espressioni chiaramente eretiche da parte di Bergoglio. Questo chierico non vuol aver problemi, come Lei, Carradori: umanamente comprensibile, anche se non accettabile. Per favore, fate quel che volete, Lei se vuole vada a suonare l'organo ad una messa officiata da ballerini di tango per non contraddire l'autorità: non prendeteci in giro, però.

Raoul de Gerrx ha detto...

« … un chierico ha scritto : “...Accoglierò con l'"ossequio" della ragione e della volontà gli atti del Magistero semplicemente autentico. Conforme ai canoni 779, 750, 751 e 752 del Codice di Diritto Canonico. Le interviste giornalistiche, le idee socio-economico-ecologico politiche, i suggerimenti pastoralizzanti, le omelie estemporanee, le battute, ecc. le considererò unicamente per il loro intrinseco, opinabile, valore » (Andrea Carradori).

Le point de vue de cet ecclésiastique est purement légaliste et formel, je dirais presque : rabbinique. Il ne témoigne pas d'un grand zèle apostolique.

Angelo ha detto...

Per Mic.
In risposta al tuo argomento sull'infallibilità: se le condizioni sono 4, e tra queste non vi è quella secondo cui un papa potrebbe "resistere" all'infallibilità, come si giustifica quanto da te asserito.?

Raoul de Gerrx ha detto...

Cher murmex 14:31, merci de l'information.

Sardá y Salvany est de ces rares auteurs qui nous aident à envisager les temps apocalyptiques que nous vivons avec lucidité et sérénité.
Quoi qu'il arrive entre tant, la Parousie est proche et la certitude du retour du Seigneur doit nous conforter.

Andrea Carradori ha detto...

Signor Angelo . Lei ha scritto in chiusura del Suo intervento " Per favore, fate quel che volete, Lei se vuole vada a suonare l'organo ad una messa officiata da ballerini di tango ..." Mi dispiace per Lei ma, fin tanto la Provvidenza me lo consentirà io l'Organo lo continuerò a suonare per le Liturgie della Chiesa celebrate " digne, attente ac devote " cercando di presentarmi in Chiesa meno peccatore del solito. Che il Signore mi aiuti !

seraafino ha detto...

Possibile che, questo aspetto, che a me sembra serio, non merita attenzione?
O forse tale disattenzione, è voluta, per non farne accorgere chi di dovere?
Circa il vulnus al SP, ma vi rendete conto che è NATO, tale documento, con un vulunus "ad orologieria" insito?
Il carattere di esperimento e di esperimento "TRIENNALE" , per giunta. Per quanto ci vogliamo arrampicare sugli specchi rendetevi conto che, a partire dal 15 settembre 2010, ogni giorno di vigenza del SP è, per così dire, un " di più"? Ci vogliamo arrampicare sugli specchi ricordando che, come scrissero su MiL, tale termine indicava solo che, dopo il triennieno, se ne dovevano verificare i risultati? Ed anche prendendo per buona tale "Ermeneutica", non vi sembra che, da molti punti di vista, ci sono le basi affinchè i nemici lo possano definire "Esperimento fallito"? Il fatto che, ancora non abbiano, tali avversari, (*sottolineo ANCORA*) dato seguito a questi aspetti è forse conseguenza del mancato accordo con la FSSPX. Il Motu proprio SP, nonostente le presumibili attese vaticane al riguardo, non ha tolto moltissismi fedeli alla FSSPX. Al contrario, la sua abolizione, provocherebbe, un afflusso di fedeli alle sue cappelle. Fedeli che, oltretutto, delusi da ciò che hanno subito, darebbero nuovo vigore all'ala intransigente.

Anonimo ha detto...

Caro seraafino,

vedi forse "esperimento" nelle parole che riporto sotto?
Io ci vedo la volontà di seguire l'evolversi della situazione anche con l'esplicitazione di responsabili considerazioni allo scopo dichiarato, non credo fittizio, di "cercare vie per trovare rimedio" alle difficoltà che dovessero esserci o essere accampate.

"... Inoltre, vi invito, cari Confratelli, a scrivere alla Santa Sede un resoconto sulle vostre esperienze, tre anni dopo l’entrata in vigore di questo Motu Proprio. Se veramente fossero venute alla luce serie difficoltà, potranno essere cercate vie per trovare rimedio."

Angelo ha detto...

Le point de vue de cet ecclésiastique est purement légaliste et formel, je dirais presque : rabbinique.

Je dirais (sans "presque"): rabbinique.

Luisa ha detto...

"Le interviste giornalistiche, le idee socio-economico-ecologico politiche, i suggerimenti pastoralizzanti, le omelie estemporanee, le battute, ecc. le considererò unicamente per il loro intrinseco, opinabile, valore”.

Questo dice un chierico a Andrea Carradori, ma la stragrande maggioranza del popolo di Dio non è costituita da chierici in grado di fare la distinzione descritta qui sopra (temo che anche molti chierici non sappiano farla), la stragrande maggioranza è costituita da persone che non hanno gli strumenti per distinguere nella fiumana di parole di papa Bergoglio quel che è opinabile, tenendo conto che considerano magistero tutto le parole del Papa che i media pubblicano.
Mercier ne ha parlato su "La Vie"( vedi post seguente).

vighi ha detto...

Mic decidi tu se pubblicare questo mio commento perché ho visto che hai già scritto tu in merito al rispetto e tu sei quella che ne ha più diritto visto che sei la padrona di casa .
Voglio solo esprimere il mio disagio leggendo post che rasentano l’offesa quando di questo blog ho apprezzato e apprezzo la ricerca sempre delle argomentazioni e lo scambio di dee anche a volte accese. Premesso che io non sono tradizionalista, ma una cattolica in ascolto questo si. Capisco la vostra stanchezza e rabbia nel sentirvi sempre sotto attacco, magari non del tutto non essendo parte in causa dirà qualcuno, però mi sembra che i toni usati da qualcuno su questo blog siano eccessivi. Angelo ma perché si erge a dispensatore di giudizi su tutti e lo fa con rabbia , perché quello che traspare è rabbia e rancore, magari mi sbaglio io e chiedo scusa anticipatamente , ma nei sui commenti attacca il sig. Bongi, Andrea Corradori, Pastorelli e lo fa rasentando l’offesa. Ma come si fa a postare una cosa simile “Si possono pubblicare i miei commenti contro Carradori e Pastorelli, o debbo diventare mellifluo e ipocrita come il primo e saccente come il secondo per vederli? “ oppure “Questo chierico non vuol aver problemi, come Lei, Carradori: umanamente comprensibile, anche se non accettabile. Per favore, fate quel che volete, Lei se vuole vada a suonare l'organo ad una messa officiata da ballerini di tango per non contraddire l'autorità: non prendeteci in giro, però “ senza i vari epiteti detti al Santo Padre. Ma davvero credete che scrivere certe cose vi porti avanti nella vostra lotta a far riconoscere la liturgia che voi tutti amate ? ma chi le legge cosa deve pensare ? cosa si costruisce così ? Non pensate che io sia troppo buonista o troppo mellifua niente di più lontano da me però credo che quando si parla e si scambiano idee con le persone la prima regola da seguire è il rispetto delle opinioni altrui e nessun motivo, nemmeno una Santa liturgia o la Fede, deve esser causa per non seguirla. Angelo lei dice rispondendo al Sig. Corradoni in merito alla strada intrapresa secondo lui sbagliata “certo, come no. Invece partecipare al PSP fa benissimo, andare da un papa (?) che ha vietato ai FI la Messa --per fare che, io non l'ho mai capito-- è utile per la messa e la tradizione: messa e tradizione che quel papa non vuole. Chi ci capisce qualcosa è bravo “ secondo Lei cosa si dovrebbe fare rompere definitivamente ? se non si cerca un dialogo e si dimostrano con i fatti che non siete quello che loro dicono che futuro ci sarà ? non pensa che partecipare in molti a questo appuntamento e dimostrare che siete parte integrante della Chiesa nonostante tutto sia meglio che ritirarsi da questo confronto ? grazie dell’attenzione saluti Vighi

Anonimo ha detto...

ma nei sui commenti attacca il sig. Bongi, Andrea Corradori, Pastorelli e lo fa rasentando l’offesa. Ma come si fa a postare una cosa simile “Si possono pubblicare i miei commenti contro Carradori e Pastorelli, o debbo diventare mellifluo e ipocrita come il primo e saccente come il secondo per vederli?

Vighi,
sono la prima a non approvare questo modo di apostrofare le persone piuttosto che discutere sulle idee, l'ho detto e l'ho ripetuto e censuro decine e decine di interventi in questo senso.
A volte, tuttavia, nel contesto, una parola forte ci può stare e non sempre è priva di fondamento...

Meglio sarebbe evitarla comunque e vigilo e vigilerò perché non succeda.
Ma forse tu non conosci abbastanza i meccanismi e le dinamiche evidenziatesi in questo e in altri blog per giudicare con perfetta cognizione di causa.

Sull'appuntamento del Summorum in linea di principio sono d'accordo, anche se non penso che questo papa sia il tipo da lasciarsi influenzare. Occorrerebbe un vescovo o un cardinale di sua fiducia che rompesse i pregiudizi contro la Tradizione e soprattutto contro le Santa Messa. E' ben strano che accada tutto questo, lo affido al Signore e sarà Lui ad aiutarci ad andare avanti e come.

Anonimo ha detto...

Capisco la vostra stanchezza e rabbia nel sentirvi sempre sotto attacco, magari non del tutto non essendo parte in causa dirà qualcuno, però mi sembra che i toni usati da qualcuno su questo blog siano eccessivi.

Aggiungo che in me (e penso anche negli altri), a prescindere da qualche momento di scoramento, non c'è né stanchezza né rabbia, ma solo il desiderio e la volontà e l'impegno di "resistere" come il Signore ci fa vedere giorno dopo giorno...

Marco Marchesini ha detto...

Cara Maria,
Vighi ha ragione da vendere!
Io non sono stato tenero con Papa Francesco visto che siamo all'eresia materiale come minimo per quelle parole dell'intervista. Mi ha sconvolto davvero. Ho il forte sospetto che Papa Francesco sia modernista e relativista.

Quello che non tollero sono le offese verso persone che si firmano con nome e cognome. Questo non vuol dire essere d'accorco con le loro opinioni, sia chiaro!

Si può tornare a parlare di argomenti lasciando perdere gli sfoghi?

Anonimo ha detto...

Quello che non tollero sono le offese verso persone che si firmano con nome e cognome. Questo non vuol dire essere d'accorco con le loro opinioni, sia chiaro!

Si può tornare a parlare di argomenti lasciando perdere gli sfoghi?


Caro Marco,
le persone meritano tutte rispetto, sia quando si firmano con nome e cognome, il che va a loro onore, che quando per qualunque motivo (non necessariamente per vigliaccheria) sono costrette all'anonimato.

Francamente anch'io non ne posso più di sfoghi di qualunque genere e da chiunque vengano.

Il momento è talmente grave che francamente mi pare sciocco perdersi in diatribe sterili, sprecando tempo ed energie da spendere in maniera ben più costruttiva e edificante per tutti.

Condivido lo sconvolgimento sul relativismo del papa.
Rimaniamo uniti nella preghiera e nel "resistere".

vighi ha detto...

Chiedo scusa cercherò di entrare meglio nelle dinamiche dei blog forse non sono abituata come dice Mic, ma soprattutto non voleva essere una critica a Lei.
Sono felice di sentire che non siete stanchi ne avete rabbia, in realtà davvero non voleva essere un giudizio e spero continuerete a resiste con l’impegno che vi contraddistingue.
Per quello che riguarda il Summorum forse il papa non cambierà idea ne si lascerà influenzare ma sicuramente non potrà ignorare tante persone che umilmente pregheranno nella basilica di San Pietro, è non è il campione di umiltà lui stesso!!! Scherzo così per stemperare….
Poi le vie del signore sono infinite e chissà magari senza saperlo a qualche cardinale a Lui vicino vedendo con quanto amore celebrerete la Santa messa in San Pietro si aprirà il cuore. Perché non invitate ufficialmente qualche cardinale che sapete ostile a questa messa oppure a dialogare con voi durante il convegno ? così tanto per metterli in difficoltà anche solo nel rispondervi di no. Un caro saluto a tutti come dice Vighi.

Angelo ha detto...

Mi scuso con tutti, a cominciare da Mic, per continuare con Pastorelli, Carradori e Bongi, e con ogni persona che sia rimasta offesa dalla mia veemenza. Rimango delle mie idee --che perlatro nessuno è riuscito a smentire: cfr. tema dell'infallibilità--, ma non per questo sono autorizzato a insultare la gente (neanche gli altri, però). Spero che il minimo contributo da me apportato alla discussione sia una piccola attenuante alla mia protervia.
Cari saluti

Anonimo ha detto...

Anonimo del 4 ottobre delle 9.41

San Francesco fedele al Papa e alla curia romana? Ma mi faccia il piacere, la smetta di leggere Enzo Bianchi, e si vada a leggere la versione originale del discorso di S. Francesco agli uccelli...guardi che S. Francesco non è un personaggio della Disney.

Micus

murmex ha detto...

Forse,gent.Angelo,le condizioni sono 4 perchè non poteva essere mneppure presa in considerazione l'ipotesi che un Papa nella sua VOLONTA DI DEFINIRE intendesse in realtà DEFINIRE UNA ERESIA ;chiaramente un simile figuro non potrebbe essere Papa,se ciò avvenisse dovremmo tutti aderire al sedevacantismo,che sarebbe a quelpunto l'unica spiegazione

Marco Marchesini ha detto...

Se ti interessa Angelo,
ho trovato questo link interessante:

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV378_Catechismo_Sedevacantismo.html

Anonimo ha detto...

Per l'anonimo che diceva che Cristo si sarebbe incarnato ugualmente anche senza il nostro peccato originale: questa teoria va così tanto di moda che non si capisce chi l'ha formulata. Si vada a rileggere San Tommaso sulla condizione umana prima del peccato e poi ci dica di cosa aveva bisogno l'uomo. Se poi l'uomo non avesse peccato, perché chiamare Cristo col titolo di Salvatore? I teologi che si mettono a fare ipotesi con i "se" oggettivamente lasciano il tempo che trovano. Il peccato c'è a causa della libertà umana e a causa della libertà di Dio è avvenuta la redenzione.
Zag

rosa ha detto...

senza il peccato originale, vivremmo tutti nel Paradiso terrestre, e vedremmo Dio tutte le sere passeggiare con noi e parlarci. sarremmo immortali, e non avremmo ne' malattia, me' miseria, e soprattutto niente peccati. Che bisogno quindi ci sarebbe dell' Incarnazione, passione, Morte e Ressurrezione ?
Rosa