Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 24 giugno 2017

Video delle lezioni del seminario tomistico di Modena

Approfondimenti da non perdere

Proseguono gli appuntamenti del seminario permanente di studi tomistici di Modena tenuto dal Professor Giovanni Turco presso la Parrocchia dello Spirito Santo di Modena. Inserisco il link al video del primo incontro [qui] e quello al canale video dei successivi [qui]. Di seguito potete consultare i video dei due più recenti.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Ot ma non tanto che cosa pensate delle opere di Maria Valtorta?

mic ha detto...

Che ci lasciano indifferenti, perché nella Scrittura e nella tradizione, nonché nella vita sacramentale abbiamo giù tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Anonimo ha detto...



Non bisogna eccedere con le rivelazioni private, sopra tutto se non riconosciute dalla Chiesa. Come ha detto Mic, non ne abbiamo bisogno per rafforzare la nostra fede, già soddisfatta da Scrittura e tradizione, dai sacramenti, dall'insegnamento tradizionale della Chiesa. Ricordiamoci che Nostro Signore disse: - Se non vedete miracoli, non credete!
Quindi: i miracoli sono utili per credere ma non c'è bisogno dei miracoli per credere, basta la testimonianza della parola e della vita del Signore. E se non c'è bisogno dei miracoli tanto meno c'è bisogno delle visioni private, soprattutto se di dubbio conio.

Anonimo ha detto...

Mi accodo , non abbiamo bisogno di tanti dettagli per credere , abbiamo gia' tutto .

mic ha detto...

Spero abbiate ascoltato le conferenze del prof. Turco. Molto interessanti e coinvolgenti. Ringrazio gli amici che ce le hanno segnalate.

Sacerdos quidam ha detto...

Non è esattamente così.
E' vero che la Rivelazione divina ufficiale si è definitivamente chiusa "con la morte dell'ultimo Apostolo", ossia San Giovanni, e che nella Chiesa abbiamo tutti i beni spirituali che ci occorrono; ma ciò non toglie che il Signore possa intervenire, a Suo beneplacito, quando e come Egli voglia, tramite rivelazioni 'private' (l'aggettivo è impreciso, ma è quello in uso in teologia) per diversi scopi.
Ad esempio, per ricordarci ciò che teoricamente sappiamo ma a cui non pensiamo più: la Solennità del Sacro Cuore di Gesù, che abbiamo festeggiato ieri, ne è un esempio, essendo 'partita' appunto da rivelazioni 'private' (Santa Margherita Maria Alacoque).

Oppure per metterci in guardia da un pericolo: pensiamo ad esempio alle profezie del Terzo Segreto di Fatima, rivelate l'anno scorso dal santo sacerdote Ingo Dollinger (una preghiera per la sua anima), su un "cattivo Concilio e una cattiva Messa". Giovanni XXIII e i Successori erano stati messi sull'avviso (le buste dovevano essere aperte nel 1960) e se avessero ascoltato la Madonna ora non ci troveremmo in questa situazione...

Quanto ai miracoli, per restare anche solo a quello solare a Fatima del 13 ottobre 1917, esso ottenne l'immediata conversione di molti agnostici o increduli che probabilmente, senza di quello, non si sarebbero mai convertiti.
E' ovvio poi che la Chiesa debba discernere profezie e miracoli veri da quelli falsi, e che occorra prudenza.
Ma non per questo dobbiamo disinteressarci di queste cose:
"Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono." (1 Tessalonicesi, 5, 19-21).

Anonimo ha detto...

Come ausilio per comprendere i tempi, come rivelazioni private sono più che sufficienti La Salette, Fatima, Akita, Quito, eccetera.

mic ha detto...

E' ovvio poi che la Chiesa debba discernere profezie e miracoli veri da quelli falsi, e che occorra prudenza.
Ma non per questo dobbiamo disinteressarci di queste cose:
"Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono." (1 Tessalonicesi, 5, 19-21).


Mi riferivo alla Valtorta, rispondendo alla lettera alla domanda. Questo non significa che sottovaluto tutto quanto nella Chiesa ascoltiamo e ci è di aiuto.

Anonimo ha detto...


E'un tempo in cui i falsi profeti e le false profetesse abbondano, ragion per cui
bisogna esser molto cauti con le profezie "private". C'è anche un'inflazione dell'uso del termine "profetico", appiccicato spesso a vanvera e soprattutto dai neomodernisti.
Bisogna esser comunque cauti non solo con le profezie private approvate come autentiche dalla Chiesa (Fatima, La Salette p.e. - restano fuori la Valtorta e Medjugorie) ma anche con le profezie canoniche, quelle del Nuovo Testamento voglio dire. Infatti, alcune cose sono in esse chiare ma altre sono e restano oscure poichè è tipico della profezia dire e non dire, svelare e nascondere per quando i tempi saranno maturi alla comprensione di ciò che viene profetizzato in enigma ("ora vediamo come in uno specchio, oscuramente"), e che sarà spiegato da coloro cui il Signore vorrà concedere i necessari lumi.

Anonimo ha detto...

OT Almeno un paio di reazioni scomposte (e miserabili: zero argomenti, ma solo insinuazioni contra personam) su Avvenire: contro i quattro cardinali per le ultime notizie sulla mancata udienza, contro La Verità per aver pubblicato articoli contro lo "ius soli" citando Ida Magli e mons. Biffi, e contro don Bux per la sua intervista a Pentin. Sempre più nervosi oltretevere.

Anonimo ha detto...

Preghiere di riparazione (nonostante i vescovi) anche fuori dall'Italia:

http://www.lafedequotidiana.it/granada-larcivescovo-sconfessa-un-rosario-riparazione-anti-islamico/

Sacerdos quidam ha detto...

I falsi profeti e le false profetesse sono sempre abbondati, fin dall'Antico Testamento. Non è questa una ragione per astenersi dallo stare in ascolto di quanto il Signore vuole dirci, pur con tutte le cautele possibili.
Ribadisco che è proprio a causa di un atteggiamento eccessivamente scettico che gli avvisi datici a Fatima dalla Madonna (il Terzo Segreto non era riservato al Papa, ma destinato ad essere divulgato a tutti) sul "cattivo Concilio" e la "cattiva Messa" che i neomodernisti stavano segretamente preparando sono stati trascurati, o visti come fantasie della fervida mente di Suor Lucia.
La punizione divina non è tardata, e oggi stiamo qui a piangerci addosso. Ma forse non è bastato.

Sacerdos quidam ha detto...

Ho letto le ragioni accampate da vescovo di Granada per dissociarsi dal Rosario di riparazione promosso dai fedeli: sono, si potrebbe dire, un puro distillato del Vaticano II (libertà religiosa, ecumenismo, dialogo interreligioso). Un distillato così puro che più puro non si può.

Del resto, anche l'atteggiamento del nostrano Camisasca più che 'cerchiobottista', come è stato definito, è tipicamente 'conciliare'. L'apertura al mondo del Vaticano II, sigillata dal famoso discorso di Paolo VI a conclusione del suddetto ("Dategli merito di questo almeno, voi umanisti moderni, rinunciatari alla trascendenza delle cose supreme, e riconoscerete il nostro nuovo umanesimo: anche noi, noi più di tutti, siamo i cultori dell’uomo") costituisce la bussola impazzita a cui si affidano i prelati - appunto - 'conciliari'.

Anonimo ha detto...


L'assalto dei neomdernisti alla Chiesa era stato capito per tempo, con il discernimento ordinario dell'intelletto, senza conoscere il Segreto di Fatima, tant'è vero che gli schemi preparatori conciliari condannavano tutti gli errori del Secolo, tranne il marxismo per ordine di Roncalli, e mettevano in riga anche l'esegesi cattolica, già inquinata dal razionalismo protestante. Ma quegli schemi furono buttati a mare con la complicità di Giovanni XXIII, in odor di modernismo sin dai tempi del seminario. Decisivo fu il fatto che i neomodenisti siano riusciti ad aver Papa uno dei loro, grazie anche agli errori di valutazione di quei cardinali conservatori che lo votarono, ingannati dalla modesta levatura intellettuale e dalla apparente affabilità di Roncalli, famoso quand'era nunzio a Parigi soprattutto per i pranzi che dava, a quanto sembra.
Non si tratta di non dare ascolto alle rivelazioni private riconosciute come valide dalla Chiesa ma del fatto che spesso esse, come quelle cononiche, non si lasciano facilmente interpretare su alcuni punti essenziali. P.e. ancora si discute su come debba intendersi il concetto di "conversione della Russia": al cattolicesimo, o semplicemente come ritorno al suo cristianesimo "ortodosso", antiromano e cesaropapista?
Che poi nelle visioni di FAtima ci fosse una parte non ancora rivelata, accennante a un cattivo Concilio, è possibile e voglio crederlo, ma non è stato ancora dimostrato.

Anonimo ha detto...

A parte i dettagli ancora senza conferme, le rivelazioni mariane parlano di castigo e di rischio di andare all'inferno, della necessità di conversione e penitenza. Il linguaggio è opposto a quello della neo-chiesa. Tanto basta.

Sacerdos quidam ha detto...

D'accordo, ma la Madonna voleva che il suo messaggio di allarme fosse reso pubblico, sapendo appunto che i neomodernisti stavano organizzando il loro golpe e che sarebbe stato intronizzato un Papa liberale come Roncalli, il quale avrebbe vanificato ogni velleità degli estensori dei documenti della Commissione preparatoria.

Ripeto: il Terzo Segreto non era per nulla riservato al Papa, e tutti dovevano venirne a conoscenza, ne avevano il diritto.

La battaglia era certamente impari per le forze in campo, ma appunto per questo, se nel 1960 clero e fedeli - almeno i più attenti - fossero stati messi sull'avviso dell'avvento di un cattivo Concilio, allora in preparazione, e di una cattiva Messa, non avrebbero accettato così supinamente il Vaticano II e la 'cena comunitaria' montinbugniniana.
I neomodernisti non avrebbero avuto così facilmente campo libero per ingannare i semplici e devastare la Chiesa. La Madonna a Fatima era intervenuta per questo.

E' ovvio poi che, non avendo noi sotto gli occhi il testo materiale completo del Terzo Segreto, si debba procedere per indizi. Per questo in campo giuridico esistono anche - appunto - i processi indiziari.
E quanto alla veridicità delle dichiarazioni del p. Dollinger sul cattivo Concilio e la cattiva Messa, e alla rettitudine d'animo ed affidabilità del dichiarante, rimando ai seguenti link:
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1536_Hickson_Ratzinger_Terzo_Segreto_non_intero.html

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1543_Intervista_Padre_Kramer_8.5.2009.html

http://www.fatimacrusader.com/cr92/cr92pg7.pdf

Anonimo ha detto...


Il Segreto di Fatima è arrivato in Vaticano quando era Papa Pio XII. Sembra
che non l'abbia letto. E'vero che l'appena eletto Giovanni XXIII trovò la busta ancora sigillata in una piccola cassaforte per i documenti riservati, presente nella stanza del Papa?
Se questo è vero, perché Pio XII non ha letto il Segreto?
E perché le cose sono andate in modo che a leggere il Segreto fosse proprio un Papa che mai l'avrebbe reso pubblico? Il Signore voleva castigare la Chiesa e noi tutti, lasciando che i neomodernisti sconvolgessero la Chiesa con il Concilio? Sono i giorni dell'Ira, no? Ma quando sono cominciati?
Domande senza risposta. Diciamo tuttavia che, in generale, una cosa sembra certa: il Signore vuole purificare tutta la Chiesa attraverso questa tremenda prova, che ha permesso, voluta evidentemente dal Padre. E che è lungi dall'esser finita.

Anonimo ha detto...

perché Pio XII non ha letto il Segreto?

Forse perché il Papa che avrebbe potuto fare errori a causa del suo "scellerato ottimismo" (copyright by Spaemann) non era Pio XII... Non si mandano avvertimenti a persone che non rischiano di fare errori.

a leggere il Segreto fosse proprio un Papa che mai l'avrebbe reso pubblico

Forse perché il Papa che avrebbe potuto fare errori a causa del suo "scellerato ottimismo" era proprio GXIII... ma non capì?