Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 7 giugno 2017

Card. Sarah: «Diabolico chi ha attaccato BXVI: demolisce la Chiesa»

Sarà interessante avere il testo integrale. Lo pubblicheremo appena disponibile. Nel frattempo condividiamo da La Bussola quotidiana. Vedi precedenti da qui.

Con il discorso inaugurale tenuto ieri alle 17,30 dal cardinale Robert Sarah hanno preso avvio i lavori del convegno internazionale Sacra Liturgia [qui], quattro giorni che vedono impegnati relatori da tutto il mondo. Quest'anno l'incontro si svolge a Milano e il discorso tenuto ieri nell'Aula magna dell'Università Cattolica dall'attuale prefetto della Congregazione per il Culto Divino era particolarmente atteso.

L'indirizzo di saluto di monsignor Dominique Rey, vescovo di Toulon, ha ricordato la postfazione che il papa emerito Benedetto XVI ha scritto all’edizione tedesca del libro di Sarah, La Forza del Silenzio. Come sappiamo questo breve testo di Joseph Ratzinger ha fatto perdere la bussola a qualche personaggio interessato al tema, che si è spinto in apprezzamenti pesanti nei confronti della persona di Benedetto XVI e del prefetto (qui).

«Prego devotamente», ha detto Sarah nell'avvio del suo discorso, «per coloro che hanno il tempo e la pazienza di leggere attentamente questo volume [La forza del silenzio, nda]: che Dio li aiuti a dimenticare la volgarità e la bassezza usate da alcune persone quando si riferiscono alla "Prefazione" e al suo autore, Papa Benedetto XVI. L'arroganza, la violenza del linguaggio, la mancanza di rispetto e il disprezzo inumano per Benedetto XVI sono diabolici e coprono la Chiesa con un manto di tristezza e di vergogna. Queste persone demoliscono la Chiesa e la Sua profonda natura. Il Cristiano non combatte contro nessuno. Il Cristiano non ha nemici da sconfiggere».

Poi l'intervento del cardinale si è sviluppato cercando di focalizzare il tema più volte espresso da Joseph Ratzinger sul fatto che la Chiesa si regge e cade sulla liturgia. Per comprendere questo ha richiamato l'attenzione su tre domande: Chi è Gesù Cristo?; Come conoscere Gesù Cristo?; Che cos'è un Cristiano?

NON SEPARARE IL CRISTO DELLA STORIA DAL CRISTO DELLA FEDE

Nella liturgia «non stiamo celebrando il "Gesù della storia", e nemmeno "il Cristo della fede". Riconosciamo umilmente il Cristo risorto come Dio, nostro Signore. Non viene demitizzato e allontanato da tutto ciò che riguarda la nostra fede: nonostante il valore accademico di questa separazione, non può essere considerata un’impresa legittima nel culto della Chiesa. Quando celebriamo la Sacra Liturgia, partecipiamo nell’adorazione del Cristo diventato uomo per la nostra salvezza, pienamente umano e pienamente divino». Perciò, ha sottolineato Sarah, «la liturgia non può diventare semplice celebrazione della fratellanza, ma deve diventare culto di Dio».

CRISTO SI INCONTRA NELLA CHIESA

Come Persona vivente il Cristo si incontra nella Chiesa. «Il nostro rapporto con Cristo parte dall’unica vera Chiesa che egli ha fondato per questo scopo. Come disse Papa Benedetto XVI: “Cristo lo scopriamo, lo conosciamo come Persona vivente, nella Chiesa. Essa è il ‘suo Corpo”». Oggi, ha aggiunto, «questa realtà è negata, perchè si accoglie Gesù, ma non la Chiesa. L'incontro personale è un seme che non riesce a maturare e a produrre frutto da solo perché ha bisogno di nutrirsi della vita della Chiesa». Quindi il cardinale ha fatto riferimento all'appello che Giovanni Paolo II fece a Sidney nel 1996, rivolgendosi ai battezzati: “Tornate a casa”. E' vero, infatti, che tanti battezzati si assentano dalla liturgia e questo viene considerato da Sarah come «un continuo e grave scandalo presente nella Chiesa che mette in pericolo la loro vita eterna. Se diciamo alla gente di tornare occorre essere sicuri che la Sacra liturgia sia fatta come vuole la Chiesa».

In riferimento alla cosiddetta “riforma della riforma”, il cardinale ha detto che «occorre considerare questa questione con urgenza. In alcuni ambienti c'è separazione tra “vecchio” e “nuovo” [rito, nda], questa opposizione non può continuare. La liturgia non può essere modificata ad ogni sviluppo ecclesiologico. La Chiesa prima e dopo il concilio non ha due identità separate».

ESSERE RIVOLTI A CRISTO

Il cardinale ha quindi richiamato alcune parole di Sant'Ambrogio rivolte al battezzato: “Ricorda le domande che ti sono state poste, ripensa alle risposte: tu ti volti verso oriente, perchè chi rinuncia a Satana guarda Cristo faccia a faccia” (De Mysterii). «Attraverso l’uso di una postura fisica comune di profondo significato accanto ai suoi fratelli, il neofita prende il suo posto come Cristiano nel culto della ecclesia. Ho parlato diverse volte sull’importanza di recuperare questo orientamento, di essere rivolti a Est durante la celebrazione della liturgia di oggi, e continuo a sostenere ciò che ho detto. Vorrei semplicemente notare che in queste parole di Sant’Ambrogio possiamo apprezzare il vero potere, la bellezza, e anche il significato quando guardiamo a est. Così siamo uniti nella Chiesa che si rivolge al Signore per adorarlo, per guardare Cristo “faccia a faccia”».

In definitiva, «un Cristiano è una persona che prende il suo giusto posto nell'assemblea liturgica della ecclesia, che prende da questa fonte la grazia e l'istruzione necessaria per la vita Cristiana. Queste persone iniziano a penetrare e quindi vivere sempre di più i profondi misteri trasmessi dalla Sacra Liturgia. Per ciò, partecipare nella Sacra Liturgia rimane essenziale per il Cristiano».

LA COMUNIONE IN BOCCA E IN GINOCCHIO

«Oggi vorrei espressamente proporre di riflettere e promuovere la bellezza, appropriatezza e il valore pastorale di una pratica sviluppata durante la lunga vita e tradizione della Chiesa, cioè l’atto di ricevere la Santa Comunione sulla lingua mentre inginocchiati. Se San Paolo ci insegna che, “nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra” (Fili 2:10), quanto più dobbiamo piegare le nostre ginocchia quando riceviamo il Signore nel sublime e intimo atto della Santa Comunione!».

Per riflettere su questo delicatissimo tema il cardinale ha proposto ai presenti l'esempio di due santi: Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta. «L’Intera vita di Karol Wojtyla è stata segnata da un profondo rispetto per la Santa Eucarestia. (…) Oggi vi chiedo semplicemente di ripensare agli ultimi anni del suo ministero, un uomo segnato nel corpo dalla malattia, ma Giovanni Paolo II non si è mai seduto al cospetto dell’Eucarestia. Si è sempre imposto di inginocchiarsi. Aveva bisogno dell’aiuto di altri per piegare le ginocchia e poi alzarsi. Fino ai suoi ultimi giorni ha voluto darci una grande testimonianza di riverenza al Santissimo Sacramento».

Madre Teresa «sicuramente toccava quotidianamente il “corpo” di Cristo presente nei corpi rovinati dei più poveri. Tuttavia, con stupore e rispettosa venerazione, decise di non toccare il Corpo di Cristo transustanziato. Invece, lo adorava. Lo contemplava silenziosamente. Si inginocchiava e si prostrava di fronte a Gesù nell’Eucaristia. E la riceveva come un piccolo bambino umilmente nutrito dal suo Dio. Vedere Cristiani che ricevevano la Santa Comunione nelle loro mani la riempivano di tristezza e dolore. Ella stessa disse: “Quando entro nel mondo, la cosa che mi rattristisce di più è vedere la gente ricevere la Comunione nelle loro mani.”».

Sarah si è detto consapevole del fatto che «l'attuale legislazione contiene l'indulto di ricevere l'eucaristia in piedi e in mano, ma quella di riceverla in ginocchio e sulla lingua è la norma dei cattolici di rito latino».

31 commenti:

Anonimo ha detto...

"Queste persone demoliscono la Chiesa e la Sua profonda natura. Il Cristiano non combatte contro nessuno. Il Cristiano non ha nemici da sconfiggere".

Senza entrare nella polemica tra BXVI, e quelli che gli hanno attaccato, questo pensiero del cardinale Sarah non è cattolico, e non è condivisibile. La profonda natura della Chiesa, non è irenica.

F. M. Des Anges ha detto...

L'intervento è stato magistrale, magnifico il lunghissimo applauso.
Molto triste invece che in sala non fosse praticamente presente alcun prete italiano (con qualche dovuta e meritevole eccezione: volti che ormai abbiamo imparato a conoscere e venerare, a cui dobbiamo tutto).
Milano è raggiungible in breve tempo, in giornata, da tutto il Nord e centro Italia. Dove sono tutti quei preti cosiddetti 'tradizionali', che a parole esaltano il card. Sarah, ma poi non accorrono là dove è il momento di manifestargli stima e sostegno?
A parte i milanesi, e salvo sviste, dal Piemonte: due. Dalla Liguria: uno. Dal lazio: uno.
Per fortuna ci sono i giovani laici, qui, come altrove, veramente commuoventi nel loro sano entusiasmo e volgia di fare.
Così comunque, di strada ne faremo poca, sia noi sia il cardinale.
Questo commento non è stato pubblicato su messainlatino (ormai La Pravda del tradizionalismo politically correct). Spero che almeno qui lo sia.

Anonimo ha detto...

http://formiche.net/2017/05/20/ecco-come-in-un-colpo-solo-si-rischia-di-strumentalizzare-francesco-e-benedetto-xvi/

Luisa ha detto...

Un articolo, a mio avviso, da leggere assolutamente:


"La fine di Benedetto. I mandanti alla luce del sole"

http://www.campariedemaistre.com/2017/06/la-fine-di-benedetto-i-mandanti-alla.html

Anonimo ha detto...

questo pensiero del cardinale Sarah non è cattolico, e non è condivisibile

Ci ho riflettuto anch'io e nel passaggio c'è qualcosa da chiarire... ma è vero che non abbiamo nemici "da sconfiggere". Irenismo sarebbe dire "non abbiamo nemici". E non è vero: ce li abbiamo eccome. Ma il card. ha specificato "da sconfiggere". Satana è un nemico; ma non lo possiamo certo sconfiggere noi, è già sconfitto da Cristo. Invece i nemici umani - da cui dobbiamo certamente difenderci - non vanno sconfitti di per sé, ma convertiti. Non tutti si lasceranno convertire, peggio per loro. La sconfitta se la infliggeranno con il loro rifiuto.

Comunque, attendiamo l'uscita del discorso per intero.

Anonimo ha detto...

L'attacco alla chiesa è più che condivisibile, visti i suoi attuali rappresentanti, il card.Sarah a questo si riferisce, non alla Chiesa, Sposa di Cristo, ma a questa trista congrega di lupi che si azzannano tra di loro per il potere, solo quello interessa, oltre ai soldi, della Chiesa e del Cattolicesimo frega niente a nessuno di loro e comunque la ferocia che hanno sempre usato nei confronti di Ratzinger cardinale e Papa, non ha nessuna giustificazione, se non invidia personale dovuta a complesso di inferiorità, che colpisce tutti, dal più alto in carica al più basso. Sarah e Müller, bellissima intervista alla presentazione del suo libro, sono ai titoli di coda e si tolgono qualche sassolino dalle scarpe, in giro circolano voci di avvicendamento al papato, Bergoglio lascerebbe l'anno prossimo, erede designato Parolin, Pietro II........voci, sussurri, forse qualcosa di vero ci sarà, aspettiamo...... Anonymous.

Anonimo ha detto...

avremo un Papa nero? (ma non nel senso di gesuita)

Mazzarino ha detto...

«Diabolico chi ha attaccato BXVI: demolisce la Chiesa»
Tantissimi hanno attaccato Benedetto XVI. Ma è uno solo quello che ha attaccato BXVI ed ha il potere di demolire la chiesa attuale (il minuscolo è voluto). "Diabolico" lo definisce Sarah. Al suo confronto l'Evil Clown di Mundabor fa quasi tenerezza. E' di dominio pubblico che sono iniziati rastrellamenti e liste di proscrizione, ricatti, intimidazioni e violenze su tutto il clero.. Tutto facilmente prevedibile da almeno tre anni e nessuno ha fatto nulla.Giusto che tutto crolli. Preghiamo perchè l'agonia sia breve. Intanto Sacerdoti cattolici che volete restare tali, siate pronti al D.Day.

Janua coeli ora pro nobis ! ha detto...

O gloriósa dómina

O gloriósa dómina
excélsa super sídera,
qui te creávit próvide,
lactas sacráto úbere.

Quod Eva tristis ábstulit,
tu reddis almo gérmine;
intrent ut astra flébiles,
sternis benígna sémitam.

Tu regis alti iánua
et porta lucis fúlgida;
vitam datam per Vírginem,
gentes redémptæ, pláudite.

Patri sit et Paráclito
tuóque Nato glória,
qui veste te mirábili
circumdedérunt grátiæ. Amen.
_____________

1. O gloriosa Signora, eccelsa più delle stelle, Tu nutri al sacro seno Colui che sapientemente ti ha creato.
2. La grazia, che l’infelice Eva ci tolse, Tu ci restituisci nell’almo Figlio; e appiani benigna il cammino, affinché noi deboli (possiamo) entrare nel Regno dei cieli.
3. Tu sei l’ingresso dell’altissimo Re, e porta splendente di luce; o genti redente, applaudite alla vita donataci per la Vergine.
4. Sia gloria al Padre, al Paraclito e al tuo Figlio, che ti rivestirono della veste mirabile della grazia. Amen.

(La traduzione è stata curata dalle Benedettine dell'Adorazione perpetua del Monastero SS. Annunziata di Alatri.)

marius ha detto...

In riferimento alla cosiddetta “riforma della riforma”, il cardinale ha detto che «occorre considerare questa questione con urgenza. In alcuni ambienti c'è separazione tra “vecchio” e “nuovo” [rito, nda], questa opposizione non può continuare. La liturgia non può essere modificata ad ogni sviluppo ecclesiologico. La Chiesa prima e dopo il concilio non ha due identità separate».

Vedremo da come verrà sviluppato questo tema molto delicato.
Sulla base di quel poco che abbiamo per ora a disposizione viene comunque da porsi qualche scottante interrogativo che sarebbe bello poi sapere se sarà oggetto di riflessione in quel convegno, o se sarà saltato a piè pari in favore della concezione tanto cara al Cardinale:

La Chiesa prima e dopo il concilio non ha due identità separate
il card. Sarah non si accorge di parlare di ciò che vorrebbe che fosse invece di ciò che in realtà è?

In riferimento alla cosiddetta “riforma della riforma”, il cardinale ha detto che «occorre considerare questa questione con urgenza.
beh, non si accorge che ormai i buoi sono usciti dalla stalla?

In alcuni ambienti c'è separazione tra “vecchio” e “nuovo” [rito, nda], questa opposizione non può continuare.
Non si accorge che se c'è separazione i motivi sono dovuti a diversità sostanziali e inconciliabili?

La liturgia non può essere modificata ad ogni sviluppo ecclesiologico
Non si accorge che questa è storia di un passato risalente a Paolo VI?

Anonimo ha detto...

il card. Sarah non si accorge di parlare di ciò che vorrebbe che fosse invece di ciò che in realtà è?

Sarah si riferisce alla vera Chiesa, corpo mistico, la cui natura non cambia. Se ne deduce che quella parte che rivendica una rottura non è vera Chiesa.

Anonimo ha detto...

Per riprendere le giuste obiezioni di Marius: ecco altri bei frutti del Concilio Vaticano II (coerentemente riconducibili alla "Nostra aetate"), per non parlare poi di quelli scaturiti ogni volta dalle varie parate assisane. Tutti in parrocchia appassionatamente.
Chissà cosa ne pensa Sua Eminenza...

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/musulmani-cena-parrocchia-celebrare-ramadan-1406758.

Basta chiacchiere, cari prelati, pur meno modernisti di altri. Ma quando inizierete coraggiosamente a non giustificare più tutto ciò che da quel Concilio uscì? Forse quando anche l'ultimo dei VERI fedeli alla Dottrina bimillenaria se ne sarà finalmente reso conto? Ma sarà assai tardi. Anzi, lo è già.

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda i frutti della Nostra Aetate, ci siamo portati molto più avanti:

http://traditiocatholica.blogspot.it/2017/06/non-avrai-altro-dio-allinfuori-di-me-ma.html

irina ha detto...

"...Molto triste invece che in sala non fosse praticamente presente alcun prete italiano (con qualche dovuta e meritevole eccezione: volti che ormai abbiamo imparato a conoscere e venerare, a cui dobbiamo tutto)..."

Da quello che mi sembra di capire vescovi e/o arcivescovi non impegnano più il clero a partecipare a questo o quello, né caldeggiano, né invitano. Probabilmente le locandine del convegno neanche sono arrivate nelle parrocchie. Forse, per il Papa soltanto, i vescovi e/o gli arcivescovi mobilitano clero e laici, per far massa. Si barcamenano di solito, non dicono né sì, né no. Se poi, clero e laici vanno in processione in Germania sulle orme di Lutero, è cultura. Protestante. Quella cattolica è morta. Non interessa nessuno, è roba passata, vecchia, stantia. Non è al passo con il nostro tempo. Che è protestante, rivoluzionario, ecumenico, globale. NUOVO.

irina ha detto...

"...Molto triste invece che in sala non fosse praticamente presente alcun prete italiano (con qualche dovuta e meritevole eccezione: volti che ormai abbiamo imparato a conoscere e venerare, a cui dobbiamo tutto)..."

Da quello che mi sembra di capire vescovi e/o arcivescovi non impegnano più il clero a partecipare a questo o quello, né caldeggiano, né invitano. Probabilmente le locandine del convegno neanche sono arrivate nelle parrocchie. Forse, per il Papa soltanto, i vescovi e/o gli arcivescovi mobilitano clero e laici, per far massa. Si barcamenano di solito, non dicono né sì, né no. Se poi, clero e laici vanno in processione in Germania sulle orme di Lutero, è cultura. Protestante. Quella cattolica è morta. Non interessa nessuno, è roba passata, vecchia, stantia. Non è al passo con il nostro tempo. Che è protestante, rivoluzionario, ecumenico, globale. NUOVO.

Barbara ha detto...

Il primo ed unico ad uscire allo scoperto fu il povero Don Minutella. Gli è toccato il trattamento in stile brigatista "punirne uno per educarne cento", con tanto di Messa solenne in Cattedrale contro di lui (una roba inaudita), e tutti gli altri hanno subito capito l'antifona.

marius ha detto...

@ fabriziogiudici 7 giugno 2017 20:53

Il Corpo Mistico di Cristo comprendente la Chiesa Trionfante, Purgante e Militante certo non cambia natura.
Ma nella Chiesa Militante sono state introdotte delle notevoli variazioni dottrinali e liturgiche.
Per limitarsi al tema liturgico: il Novus Ordo Missae è basato su un concetto CONVIVIALE, mentre quello classico cattolico è SACRIFICALE. Due concezioni diverse aventi addentellati dottrinali divergenti.

Il convegno è stato fatto per trattare dei problemi della Chiesa Militante, dell'evidente frattura che essa sta vivendo da mezzo secolo e che non si può sanare fingendo che essa non esista, escogitando una terza via che salvacapraecavoli, in modo da creare una forma liturgica valorizzante quanto c'è di buono nell'antica e nella moderna.
Quale può essere la soluzione in tale ottica? Un nuovo ibrido che concili la concezione conviviale con quella sacrificale?

Qualcuno dirà: è innegabile che una riforma liturgica negli anni '60 fosse indispensabile.
Io sono convinto invece che piuttosto che cambiare i Messali fosse necessario essere più sinceri, convinti e seri (quindi non abitudinari) nel celebrare.
In altri termini: la partitura era perfetta, gli esecutori non sempre soddisfacenti (cosa che talora si nota anche a tutt'oggi).

Idem con l'abbandono del gregoriano:
"È troppo difficile? Non lo sappiamo cantare? Diventa noioso impegnarsi?
Dai che gli sostituiamo una semplice canzoncina con la chitarra...
che bello, che bello, così non dobbiamo fare fatica, tutti possono partecipare e... ci divertiamo pure!"

marius ha detto...

@ Barbara

Barbara, ha visto le omelie di don Minutella stile comizio intercalate da urla e battimani nel Templum Dei?

irina ha detto...

@Barbara
"...Il primo ed unico ad uscire allo scoperto fu il povero Don Minutella..."

Ecco, mi stavo chiedendo se qualcuno avesse notizie recenti di Don Minutella, dov'è? che fa? Lo si può contattare?

Anonimo ha detto...

dell'evidente frattura che essa sta vivendo da mezzo secolo e che non si può sanare fingendo che essa non esista,

Ma dov'è che Sarah ha fatto finta che la frattura non esiste? Stiamo commentando un post che cita una frase del prelato, che contiene la parola "diabolico", riferito chiaramente ad una parte di sedicente chiesa militante.

Marisa ha detto...

Cristo invitò i suoi ad essere semplici come colombe e prudenti come serpenti.
A quanto pare però al CVII i Padri persero per strada la prudenza raccomandata da N.S. e procedettero armati solo di tanta fiduciosa semplicità.

Oggi c'è chi sostiene che ci furono 'esperti' ammessi ai lavori conciliari (non ne so di più) che ne approfittarono manipolando teologicamente, senza scrupoli, i Padri conciliari.

irina ha detto...

@Marius

Qualche omelia.Davanti a tanti tiepidi ed altro Don Minutella deve fare solo qualche aggiustamento. Per il resto vivadio, sangue nelle vene lo ha. Qui siamo alla Sangemini gelata.

Luisa ha detto...


E intanto continua la crociata della "chiesa di Francesco" contro i cattolici non allineati:

"Piano vaticano nelle Conferenze Episcopali e nelle Diocesi per bandire i conservatori e i tradizionalisti?"

http://blog.messainlatino.it/2017/06/piano-vaticano-nelle-conferenze.html

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-l-occhio-vaticano-si-accende-sugli-araldi-del-vangelo-20078.htm

Sotto sotto c`è un olezzoso e attirante odore di soldoni ai quali quale la chiesa povera e misericordiosa di Jorge Bergoglio sembra non essere indifferente ma al contrario molto interessata

Luisa ha detto...

E qui Rusconi commenta alcune esternazioni del nuovo presidente della CEI apparentemente folgorato sulla via di Santa Marta:

http://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/700-per-francesco-totti-brividi-buoni-per-il-card-bassetti-brividi.html

Anonimo ha detto...

OT: dal Giornale: Ventimiglia: Musulmani a cena in parrocchia per celebrare il ramadan.
Islamici e cattolici seduti allo stesso tavolo per celebrare il digiuno. Nella stessa parrocchia si erano tenuti le elezioni del direttivo della moschea e i corsi di arabo. All'inizio della cena è stata recitata una sura dal corano. Presente il vescovo che ha lodato l'iniziativa.

Anonimo ha detto...

http://itresentieri.it/le-contraddizioni-della-pubblicita-per-l8-per-mille/

Anonimo ha detto...

@Anonimo 10:14

Lentamente ma inesorabilmente ci scaviamo volontariamente la fossa nella quale l'islamismo ci seppellira'. Queste sono le pratiche conseguenze della politica suicida del nostro governo e, nel caso specifico, del Papa.

irina ha detto...

"...Presente il vescovo che ha lodato l'iniziativa..."

Mi auguro che presto il vescovo parli loro di Gesù Cristo, dei Sacramenti che NSGC ci ha lasciati per poter sempre più e sempre meglio essere Santi come Suo Padre è Santo e così poter entrare nella Vita Eterna della Santa Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo,accanto a Maria Santissima, San Giuseppe e tutti i Santi che ci hanno preceduti.
Se così non fosse, vorrà dire che anche il vescovo ha bisogno che qualcuno gli parli di Gesù Cristo Signore nostro.

Rr ha detto...

A proposito di "Chiesa povera per i poveri", ho letto che un convento di suore benedettine in Inghilterra è stato recentemte restaurato per una spesa di oltre 7 MILIONI di sterline per renderlo eco-compatibile ed ambiente-friendly.
Mi sono chiesta quante suore ci vivano, e perché sia necessario renderlo ecocompatibile. A meno che, in realtà, non vogliano usarlo come lussuoso resort.

Guardiamo a noi , le conosciamo ? ha detto...

Istruzione Cattolica
Le leggi della Chiesa sul digiuno e l'astinenza.
https://gloria.tv/article/NyBTELjHKYZo1L1DG8GzhBVeF

marius ha detto...

Ma dov'è che Sarah ha fatto finta che la frattura non esiste? Stiamo commentando un post che cita una frase del prelato, che contiene la parola "diabolico", riferito chiaramente ad una parte di sedicente chiesa militante.

Fabrizio, in quelle righe mi riferisco alla frattura liturgica che è appunto l'argomento in questione.
È sulla frattura liturgica che egli di solito glissa, riguardo nella fattispecie alle differenze tra le cosiddette "due forme dello stesso rito".
Lei Fabrizio vede continuità tra il VO e il NO?
Quando vi saranno gli interventi completi e non solo come finora qualche accenno, vedremo come sarà stata trattata la delicatissima questione.

Peraltro concordo con Lei sul fatto che egli ha denunciato una rottura in termini anche molto severi, soprattutto in difesa di BXVI.
Per inciso: il titolo attribuisce il "diabolico" alle persone, mentre nell'intervento il "diabolico" è riferito alle azioni