Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 17 giugno 2017

La 'Riparazione' a Varese

Deo gratias anche per Varese. Ottimo seguito! I dettagli verranno. Intanto ecco alcune immagini.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Deo gratias!
Essere lievito...

Anonimo ha detto...

Ringraziamenti
Nel ringraziare veramente di cuore TUTTI i partecipanti compreso quelli che si sono uniti a noi spiritualmente,devo per forza menzionare in primis,l’amico Matteo Borghi,correttore prezioso e delicato della bozza della lettera di risposta al Vicario di Varese che ha tanto fatto scalpore permettendo di far conoscere l’evento ovunque e per il suo interessamento nel trovare almeno un prete che ci seguisse e qui menzione speciale per don Giuseppe della Fraternità di San Pio X che ha accettato con attenzione paterna l’invito a guidare la preghiera riparatrice; ringrazio il giornalista Paolo Deotto per il consiglio di aprire un blog specifico sulla iniziativa ed entusiasta sostenitore della stessa ,il giornalista Marco Tosatti prezioso e pronto informatore dell’iniziativa,l’amico Fabio Battistoni sempre entusiasta e pronto che più di così non si può, gli amici Giorgio Celsi e Vittorio Cristinelli dell’Associazione Ora et Labora in Difesa della Vita per il prezioso supporto personale e tecnico ,altoparlante e stendardi, sempre presenti;Peter Moscatelli, conosciuto nell'occasione della preparazione di questo evento,per il sostegno e i consigli; gli amici della Messa di sempre per la loro preziosa presenza; ringrazio per il sostegno ricevuto a “spada tratta” dai fratelli Gianfranco e Massimiliano Amato , ringrazio per la preziosa presenza Diego Zoia di SOS Ragazzi !ho provveduto a ringraziare le autorità competenti per la “copertura” in piena sicurezza dell’evento.
Un pensiero particolare di gratitudine a Qualcuno di lassù che ci ha fatto la grazia di una giornata stupenda sotto tutti i punti di vista!
Unico rammarico l’assenza totale della Chiesa locale ma …. da un male Dio sa trarre del bene facendo si che giungessimo proprio ai piedi di Sua Madre per l’invocazione di riparazione all’offesa di suo Figlio Gesù!
Alberto

Anonimo ha detto...

Nessuna novità da Genova?

Anonimo ha detto...

Caro Alberto , mi scusi se mi permetto tanta confidenza , al momento ...la Chiesa ha la febbre , per la peste di errori e vizii che ammorba il mondo , per i numerosi peccati ( soprattutto i miei ) , la tiepidezza della Fede . Pensiamo in umilta' , facciamo quello che possiamo , senza superbia , asciughiamo le lacrime di sangue della Madre . Ringraziamo Dio che continua ad essere in mezzo a noi e cammina con noi , ringraziamolo per la Sua Presenza nelle Chiese , ben costruite o mal costruite , ma che si distinguono tutte per Cattoliche per via di quella lucina rossa accanto al Tabernacolo , dove Gesu' , fedele , ci aspetta giorno e notte ..
Dio vi benedica tutti per la riparazione a vantaggio dei presenti e degli assenti , di chi ha fede e viene così stimolato a rafforzarla , di chi non ha fede e viene stimolato a porsi delle domande sul presente , sul passato e forse ...sul futuro , di chi passando risveglia un po' della luce del Battesimo ed anche per tutti gli altri che non conoscono Gesu', il Cristo .
Amatevi come IO ho amato voi ! Grazie per questa dimostrazione di amore . Perdona Signore la mia incostanza , abbi di me pieta'.
Eternamente grata
Elle

Anonimo ha detto...

Inizio della Processione del Corpus Domini
http://www.telepace.it/web-tv.php

Anonimo ha detto...

Mi e' molto piaciuta la seguente espressione : " Il Pane che noi mangiamo e' il Pane di Maria ", infatti Gesu' e' Carne della Sua Carne e Sangue del Suo Sangue .

Anonimo ha detto...

C’è un paese in cui si rende necessaria la presenza di quattro agenti della Digos per garantire l’incolumità di un singolo cristiano che prega il rosario sul sagrato del duomo cittadino.
Non è, o meglio non è ancora, uno stato a maggioranza islamica; è tuttavia certamente uno stato asservito alla lobby lgbt.
E’ quello che succede in Italia, per la precisione a Varese, durante il gay pride che si e ‘svolto sabato 17/6/17.
Ma non si tratta di un caso isolato: durante il mese di giugno, tradizionalmente dedicato alla devozione del Sacro Cuore, il nostro povero stivale è percorso dalle brigate arcobaleno, generosamente foraggiate da istituzioni pubbliche, amministrazioni locali e imprese private in cerca di facili consensi.
Niente può e deve contrapporsi alla patetica sfilata di un’umanità che, oppressa da chili di trucco, parrucche, piume e pailletes nasconde il proprio volto tragico e degradato.
Alcuni fedeli hanno quindi deciso di organizzare, in concomitanza ai gay pride locali, preghiere di riparazione.
A questo piccolo gregge viene a mancare quasi sempre l’appoggio del clero locale che, intimidito dalla potenza mediatica delle lobby omosessualiste e timoroso di apparire politicamente scorretto, preferisce dispiacere a Dio piuttosto che agli uomini, dissociandosi da tali iniziative, se non addirittura osteggiandole.
A Varese, quindi, a tre giorni dal gay pride locale viene negato ai fedeli l’utilizzo del sagrato del duomo per la recita del rosario (evidentemente si tratta di un’attività fortemente eversiva), preferendo esiliare il fastidioso gregge sul Sacro Monte e provocando sconcerto e inevitabili problemi a livello organizzativo.
Viene impedita anche la possibilità di concedere ad una sola persona di sostare in preghiera sul sagrato del Duomo per poter avvisare quei fedeli a cui non fosse giunta la tempestiva notizia del dirottamento in altro loco.
(segue)

Anonimo ha detto...

... segue
Sono segnali molto gravi di una dittatura montante, che dovrebbe preoccupare non solo i cattolici, ma ogni italiano che abbia ancora a cuore quelle fondamentali libertà sulle quali si è edificata la superiorità culturale dell’Occidente, costruita proprio sui principi morali della religione cattolica.
Non è stata e non è nostra intenzione entrare nella vita privata di nessuno, non vogliamo ergerci a maestri, ma sentiamo il dovere di richiamare i nostri connazionali, specie quei pochi che ancora hanno il coraggio di definirsi credenti, di difendere i principi basilari della nostra vita e della nostra fede.
Come cattolico autentico – definito con disprezzo ultracattolico dal solito quotidiano radical chic Repubblica – non posso assistere a questo scempio senza provare compassione per il mio prossimo e avvertire l’urgenza di una riparazione a Dio.
Silenziosa e dignitosa, ma pubblica, come pubblica è stata l’offesa: per questo avevamo chiesto di poter pregare sul sagrato del Duomo. Non abbiamo chiesto di sostare a pregare “dentro” la chiesa, ma solo di poter dare la nostra testimonianza “dinanzi” al Duomo, cuore della vita sociale e spirituale della Città.
Siamo stati dirottati dove la nostra preghiera non potesse turbare gli occhi oltre che i cuori.
Non se Gesù è d’accordo su questo imboscamento dei suoi seguaci:
“Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada” (Mt 10, 32-34).
Al catechismo, da bambina, mi avevano spiegato che “testimonianza” significa martirio, cioè dare la vita. Forse debbo iscrivermi ad un corso di aggiornamento catechetico, magari mi spiegheranno anche che quella parola “spada” Gesù oggi non la userebbe proprio, oggi parlerebbe di diritto ai matrimoni omosessuali e – poiché l’Amore non conosce confini – con diritto all’adozione di bambini. Oggi Gesù, l’uomo della pace, parlerebbe colorato, parlerebbe di arcobaleno: non è l’arcobaleno il massimo segno biblico di pace e di riconciliazione?
La preghiera di riparazione, guidata da un bravo sacerdote, nonostante tutto c’è stata ed è stata vissuta con profonda partecipazione, raccoglimento e spirito di fraternità.
Non ha partecipato, com’era prevedibile, nessun giornalista.
E, poiché Nostro Signore si compiace di scrivere dritto sulle nostre righe storte, uno dei partecipanti ha acutamente osservato che il luogo, scelto per isolare il gregge, si è rivelato essere invece il più adatto per la preghiera, perché più vicino a Dio.
Tutto sommato ci è andata bene: espulsi dal centro storico non siamo stati aggrediti dai variopinti gruppi ai quali è stato permesso di invadere il centro città. Piazza Duomo incluso.
Wanna Massa : Segretaria Associazione “Ora et Labora in Difesa della Vita”
http://www.varesenews.it/2017/06/la-lobby-lgbt-contro-le-nostre-preghiere/630891/

irina ha detto...

Vi spiace se togliamo l'h? Radical-cic.

Anonimo ha detto...

http://www.milanopride.it/
parata il 24 giugno
...anche a Milano encefalogramma piatto come a Torino?