Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 1 agosto 2017

Un resoconto della Processione riminese - Cristiano Lugli

Rimini, 29 luglio 2017.
Le terra trema davanti ai peccati che gli uomini continuano a commettere con una superbia senza eguali storici. Sodoma e Gomorra erano due città, non rappresentavano il mondo intero. Oggi è il mondo tutto ad essere peggio di Sodoma e peggio di Gomorra. Cosa fare dunque? Ritirarsi? Stare a guardare? 

Forse per certuni sì. Forse, per chi ritiene che non si possa ottenere nulla sotto un profilo pubblico e manifesto perché "i media sono troppo forti e poi ci schiacciano", è meglio rimanere in pantofole sul divano stando a guardare ciò che passa il convento, ormai marcio sin dalle sue radici. Libertà di critica e libertà di non far nulla "perché tanto il nemico è pieno di alleati" sono argomenti facenti parte del gioco, ci mancherebbe; tuttavia qualcuno ad un certo punto ha pensato di dire basta. Qualcuno, facendo due conti, ha capito che la partita si stava facendo tragica ed era ora di intervenire. Prima o poi, quando si arriva al fondo, c'è sempre chi rizza la testa: nulla di nuovo sotto il sole, sono fatti già visti in tutte le epoche decadenziali che, pur avanzando nel proprio decadimento, si sono trovate davanti dei freni, delle barriere composte da uomini di buona volontà pronti per reagire e resistere fino all'ultima goccia di sangue. 
L'immagine dei "nuovi" cattolici degli anni 2000 nelle catacombe pare farsi sempre più reale, seppur il finto prospetto di pace e libertà di espressione giochi ancora la sua parte discretamente bene. Ciò detto non ci è ancora impedito quanto meno nel concreto di manifestare pubblicamente la nostra fede. Anzi, forse è vera un'altra cosa: per il pensiero laico ci è pure concesso - salvo interagire attraverso la gogna mediatica, quasi per vendicarsi dei "diritti" costituzionali di cui godiamo -, per quello apparentemente "cattolico", no. Manifestare la propria fede per questa anti-chiesa è un affronto alla libertà di culto quasi come presentarsi davanti ad un rappresentante di un'altra religione con il Crocifisso pettorale. 

Quanto or ora detto lo abbiamo toccato con mano sabato a Rimini, giunti al termine della Processione dinanzi alla chiesa di San Nicolò. Lì si è notato un atteggiamento frettoloso da parte di un tizio (parroco? Fac totum? Giardiniere? Non potremo mai saperlo...) , tutto intento a chiudere ogni spiraglio di accesso alla chiesa eretta sulla memoria di un Santo che coraggiosamente combatté l'eresia. Lo spettacolo qualificava ben bene la situazione attuale, dove le chiese vengono chiuse in faccia ai cattolici che domandano di fare i conti con la consapevolezza di ciò che è Vero e di ciò che è Falso, di ciò che è Male e di ciò che è Bene. 
Chi chiede questo e si prefigge di parlare di questo viene immancabilmente tacciato di integralismo ed estremismo, quasi come che la Verità debba fare i conti con parametri di "integrità" o "estremità".

Eppure sabato - e veniamo qui a ciò che ci interessa davvero - non abbiamo visto nulla di tutto questo. Abbiamo visto invece, nella medesima giornata e nel giorno successivo, tante falsità provenienti dal mondo mass mediatico, intento a dare giudizi, calcolare numeri e offrire sgradevoli paragoni con il gay Pride, come che qualcuno dei presenti alla processione cercasse una sfida con una sfilata immonda (sì, ho detto IMMONDA). 
Al contrario quella mattina si è visto qualcosa di splendente e trionfante riempire con un boato di calore le vie di Rimini imbrattate di volgarità e vizio. Si è vista una vera e propria Processione, ormai sconosciute agli occhi dei più specie se di carattere penitenziale come quelle dedicate alla riparazione vera e propria. Nonostante l'impegno premeditato della città per rimanere silente ed indifferente, non sono passati inosservati gli sguardi attoniti della gente, stupefatta - alcuni nel bene altri, forse la maggioranza, nel male - per quanto accadeva attorno alle loro orbite. Molte le anime affacciate alla finestra, alcune delle quali con sorrisi quasi commossi intonavano un qualche "ora pro nobis" al momento delle litanie. 

Sembra inopportuno descrivere più di tanto ciò che è così palese da vedere, ed ecco perché lasciamo il finale a qualche descrizione molto semplice e riconducibile alle foto che sono state trasmesse in rete questi giorni a proposito della Processione del 29 luglio.
Una moltitudine di giovani ragazzi e ragazze, bambine e bambine, entusiasti di essere presenti al servizio del Cielo e della Santa Chiesa per riparare alle offese recate a Cristo in primis, e poi alla innocenza dei fanciulli vittime più colpite dalla ferocia di un'ideologia contro natura che ha lo scopo di risucchiare l'anima fin dalla più tenera età. 
Il complimento più bello arrivato in questi giorni, segno tangibile di un livore tracotante, è quello proveniente da un quotidiano online di Rimini che ha dato come titolo "Benvenuti nel Medioevo". Inutile precisare il taglio dato all'articolo, ma dal canto nostro non possiamo che rallegrarci! Se questa è stata l'impressione data allora vuol dire che il risultato è stato ottenuto.

Fieri di essere paragonati ai cattolici del Medioevo: semplici e contadini, ignoranti ma puri. Felici di aver dato quell'impressione a chi non conosce più ciò che è bello ma vive di chimere materialiste, grigie e prive di buon gusto. Il Medioevo non è cosa per moderni, i quali sono riusciti a costruire solo piatte città, a differenza di borghi arroccati strategicamente in cui l'orologio del tempo, oggi, è ancora fermo all'anno mille in tutta la magnificenza che gli è propria. 
Ancor più fiere le saranno tutte quelle belle famiglie cattoliche che sabato hanno pregato insieme alla loro prole, punto di speranza per il mondo che avrà da venire.
E se malgrado tuffo saremo sempre pochi, questo giammai dovrà sconfortarci! Noi dobbiamo essere un tarlo che instancabilmente corrode, una resistenza che si mette di traverso al moto inarrestabile che scuote la terra nelle sue fondamenta: se anche verremo travolti questo accadrà perché il nostro operato desterà sempre e comunque fastidio. 400 persone al cospetto di 10.000 sono un nulla agli occhi del mondo, eppure laddove vi è l'affermazione della Verità, dell'Apsotolato e sopratutto dove si alza a somma sovrana la Santa Croce, il ruggito della Bestia infernale chiama a raccolta tutti gli adepti. 

Tocca a noi non cedere e continuare perseveranti nella battaglia: abbiamo da fronteggiare un campo nemico votato alla morte dell'uomo (nell'anima e nel corpo), all'auto demolizione della civiltà e alla negazione della realtà sovrannaturale. Che abbiano da tenere? 

Tutto sommato se la vita non è milizia rischia di essere vana vita.

21 commenti:

Silente ha detto...

Qualcuno resiste. Qua e là, nonostante le intimidazioni, le violenze, gli insulti, le calunnie, qualcuno resiste contro le perversità del feroce, demoniaco regime che legittima ed esalta le perversioni contro natura.
La dittatura omosessualista colpisce duramente, vuole impedire l'affermazione della verità, intimidisce i mass media, occupa le agenzie educative, punisce con l'ostracismo e la violenza chi si batte per l'ordine naturale contro chi vuole il trionfo di ciò che è odioso a Dio e alla natura.
Attraverso subdole manovre, nell'indifferenza silenziosa dei cosiddetti "moderati", gli Ordini professionali (e.g. giornalisti, psicologi) hanno elaborato codici che impediscono ai loro membri di dire la verità sui sodomiti. Addirittura frasi di ovvia verità quali: "i bambini hanno bisogno di un padre e una madre" sono stati sanzionate colpendo le persone (stimatissimi professionisti) che le hanno pronunciate.
Possiamo fare qualcosa? Sì, molto. Anche a costo di essere molesto, ripeto quanto già ho detto qui in passato. Può essere utile.
1) Non "lasciate passare" alcuna attività sovversiva nella vostra parrocchia. Che siano innovazioni liturgiche nella messa (ma è meglio, se potete, partecipare alla S. Messa in rito tradizionale), attività immigrazioniste o altre aberrazioni, protestate, protestate, protestate con il parroco. Mobilitate i parrocchiani. Non tutti sono di sinistra, scrivete ai giornali locali, rivolgetevi al vescovo, rompetegli le scatole più e più volte, se serve, costituite comitati, fatevi sentire;
2) state attenti alle pubblicità televisive. Molte di queste, in modo più o meno occulto, contengono pubblicità omosessualiste. Magari per pochi secondi. Boicottate i prodotti di queste aziende, informando i loro uffici marketing (li trovate sui loro siti);
3) la potentissima lobby omosessualista, di cui in Italia è un membro importante Ivan Scalfarotto, deputato del PD al parlamento autore di una proposta di legge che vorrebbe togliere ogni diritto di critica alla sodomia, ha creato un'associazione che raggruppa le aziende, e sono le più importanti, filo-omosessualiste. Volete sapere quali sono, per boicottarle? Ecco il loro sito: http://www.parksdiversity.eu/
4) votate solo per partiti che non sostengono l'agenda sodomitica. E' facile: non sono molti: Lega, Fratelli d'Italia, CasaPound, Forza Nuova; che io sappia, e salvo situazioni locali, non ne vedo altri;
5) scrivete ai giornali: lettere/email brevi, decise, concise, ma radicali. Privilegiate testate come Il Giornale, Libero, La Verità. Non scoraggiatevi se non vi pubblicano: riprovate giornalmente;
6) esistono ottime riviste cattoliche tradizionaliste, di vario taglio e natura. Ne cito, alla rifusa, alcune: Radici cristiane, Sì sì No no, Instaurare omnia in Christo, Controrivoluzione (la mia preferita) e altre. Abboniamoci, diffondiamole;
7) contribuiamo ai siti tradizionalisti, come questo. E' facile: ci sono le indicazioni;
8) esistono alcune piccole/medie case editrici più o meno tradizionaliste o comunque vicine al nostro mondo: Lindau, D'Ettoris, Fede e Cultura, Solfanelli e altre. Guardiamo i loro siti, acquistiamo i loro libri;
9) abbiamo amici e parenti: diffondiamo le buone idee, le buone riviste, i buoni libri:
10) stiamo attenti al linguaggio, che è veicolo di ideologie: quindi bandiamo parole come "gay", "omofobia", "lgbt", "diversità" (e altre): sono termini, inventati dalla sovversione, che servono a contrabbandare una visione perversa e demoniaca del reale.

Combattere il male, anche nel nostro piccolo, si può. Facciamolo.



Anonimo ha detto...

Dico solo GRAZIE per il coraggio di esprimere la Fede e la volontà di rendere manifesta la differenza tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra vero e falso in un contesto in cui tutto si annacqua e tutto si giustifica. Ancor di più dico grazie a chi era umilmente in processione per l'atto d'amore fatto, in riparazione del male oggetivo di china volte nemmeno è consapevole e non trova alcuno che glielo rende noto.
Mi piace proporre però anche un altro tipo di processione di riparazione che mi piacerebbe vedere, riparazione per gli abusi dei sacerdoti verso i minori, per le deviazioni sessuali alle nterno della Chiesa, episodi sempre più frequenti e spesso strumentalizzati con grande soddisfazione di tanti che sfruttano questo marciume per ribadire che alla fine bene e male non sono poi tanto diversi se coloro che dovrebbero esprimere non solo a parole quest'abisso poi in molte occasioni finiscono per precipitarvi.
Che ne direste di proporre una marcia penitenziale, una processione di riparazione di queste immondizie nelle nostre diocesi o almeno a questo nostro gruppo di fedeli cattolici che hanno a cuore la Santa Chiesa e il trionfo glorioso di Cristo RE!

mic ha detto...

Lasciamo stare le pecche e gli scandali noti già amplificati ad abundantiam dai media. Tenendo poi conto che purtroppo si tratta di perversioni che purtroppo non sono esclusive del clero né dei cattolici...
Il venerdì di ogni settimana è dedicato alla "preghiera di riparazione" e credo che chi vuole possa unirsi spiritualmente senza tanti strombazzamenti.
Diverso è il caso delle offese "pubbliche" come certi eventi da riparare "pubblicamente", come più volte sottolineato.

Anonimo ha detto...

Prendo la parola, scusate ma io sono del posto, erano fra i 250/300 non di più, indigeni neanche l'ombra, il percorso è stato fatto passare per vie interne con poca visibilità, la chiesa di San Nicolò non appartiene più alla diocesi, è stata venduta al patriarcato ortodosso di Costantinopoli che ha donato una reliquia del Santo molto cara e venerata anche dai russi che fanno la fila, nella stessa chiesa ogni domenica alle ore 11 vi si celebra messa tradizionalista cui partecipano molti ortodossi ed un gruppo tradi riminese non facente parte della FSSPX, che peraltro ha una sua chiesa al priorato, le chiese ortodosse sono 3 attualmente, una sede patriarcale con Pope residente, una albanese e San Nicolò che va bene per tutti, ed un'altra varrà venduta a breve dalla diocesi agli ortodossi romeni, per fare cassa, visti i 35 mln. di debiti della curia, 2 conventi di padri cappuccini sono già stati venduti per farne resort di lusso, al momento abbiamo bloccato la costruzione della moschea, ma i mussulmani hanno acquistato molti ex poderi per farne cimitero islamico ben lontano dai nostri. Un accenno al summer festival, che ha sponsor di peso, radio D ghei, Aquafan, 4 discogay tra Rimini e Riccione e molti privé, e media di vario genere,tv commerciali, la politica del nostro gaio sindaco è tutta focalizzata nel fare di Rimini una piccola Ibiza, un albergatore che si era rifiutato di accogliere gai ospiti è stato lapidato dai media locali ed ha dovuto fare marcia indietro, solo 4 comuni non PD si sono rifiutati di sottostare al diktat lgbtt e si sono dissociati. Ometto di parlare dello schifo della manifestazione cui la tv locale, diretta da prete, ha dedicato ampio spazio,come pure l'organo stampa settimanale della diocesi, stesso direttore, un ultimo appunto a Silente, d'accordo su alcuni punti, francamente i partiti da lei indicati sono uguali agli altri, populisti e velleitari, e non mi danno nessuno affidamento e credibilità, visti i leaders, oltre alla preghiera personale e al filarsela davanti a ignobili convegni parrocchiali, non vedo cos'altro possiamo fare . Lupus et Agnus.

Anonimo ha detto...

Eppure sono convinto che uscire allo scoperto per rendere manifesto che queste azioni di alcuni preti e religiosi per noi cattolici sono immondizie e aberranti crimini, che al pari di altre schifezze necessitano di riparazione, e dei quali noi cattolici ci vergognano e ci scandalizziamo, secondo me avrebbe un valore. Amici non possiamo stracciare le vesti pubblicamente per il gay pride, che è oggettivamente l'ostentazione di qualcosa di sbagliato e fare gli struzzi di quanto avviene in casa nostra, che potrebbe tra l'altro toccare i nostri figli. Ho come la sensazione che questo fraintendimento tra bene e male sia anche nella Chiesa e ne abbiamo ahimè le prove, ma noi cattolici facciamo troppo poco per cercare in ogni modo anche ricorrendo alle processioni pubbliche di riparazione, per far capire ad un certo clero che questi crimini da un lato e vizi dall'altro non sono cattolici.
Pensavo che si parla tanto di carrierismo ma sempre meno sento parlare di sanare il clero e i novelli sacerdoti dalla piaga dell'omosessualità che ripeto, non appartiene alla cattolicità.
Io arriverei un network di queste processioni anche per dare unn messaggio di coerenza al popolo e di desiderio di purezza al clero.

giuseppe rocco ha detto...

Appoggio pienamente il Comitato Beata Giovanna Scopelli per il coraggio nel condurre la "buona battaglia": quella del bene sul male, ma con il bene. La processione riparatrice ha scosso molte coscienze e ha suscitato interrogativi e questo è già un segnale positivo. Spero che i cattolici autentici trovino la forza di andare contro corrente, non per il gusto di essere anticonformisti, ma per essere testimoni della fede nel Risorto. E' questa che ci spinge a uscire da noi stessi, dalla nostra indifferenza e dal comodo vivere per annunciare i valori cristiani. Non si può sempre tacere: il cristiano deve testimoniare.

Anonimo ha detto...

Amici non possiamo stracciare le vesti pubblicamente per il gay pride, che è oggettivamente l'ostentazione di qualcosa di sbagliato e fare gli struzzi di quanto avviene in casa nostra, che potrebbe tra l'altro toccare i nostri figli.

Nessuno ha intenzione di minimizzare la gravità dell'esistenza dei preti pedofili, però c'è un punto che sfugge nel ragionamento: non esiste nessun "prete pedofilo pride" - almeno per ora - ed è convinzione del 99.99% delle persone, cattolici e non, che i preti pedofili/efebofili siano pervertiti da punire. Viceversa, nel caso del "gay pride", quella perversione viene pubblicamente elevata a virtù da diffondere - e si sta infatti diffondendo. La drammaticità dei tempi che viviamo, da cui l'esigenza di riparazioni, non è tanto nell'esistenza e nella diffusione del peccato - è sempre esistito - quanto dal tentativo di normalizzarlo, anzi di scambiare il bene con il male; con tantissimi cattolici che non lo capiscono, e tantissimi pastori conniventi o addiritura traditori. Peraltro, riguardo alla diffusione, essa è probabilmente maggiore alla media nella storia, ma questo per l'appunto accade quando si perde totalmente la bussola. Per questo le processioni di riparazione, per ora, vengono associate ai "gay pride".

Detto questo, è solo l'inizio. Le riparazioni pubbliche dovranno (e sono sicuro che sarà così) presto essere estese e generalizzate, visto che questo sovvertimento del bene con il male sta dilagando a macchia d'olio, una vera ribellione globale contro Dio, e non solo per quanto riguarda la sodomia.

Anonimo ha detto...

Carissimo Comitato grazie per aver riparato all'orgoglio ,
per aver mitigato le frustate inferte al Volto Santo di Dio .
Vi abbiamo accompagnato con la preghiera .
Mi fa gioire , in quella foto che documenta l'evento , intravvedere delle Suore che fanno le Suore vestite da Suore , dei Preti che fanno i Preti vestiti da Ministri di Dio quali sono , dei chierichetti seri consci del loro compito che fanno i chierichetti e tutti , insieme ai fedeli , continuano a trasmettere la Fede in Gesu' Cristo , facendo quello che si puo' , senza strafare , a vantaggio della propria anima e di quella altrui . Se questa processione di riparazione avesse fatto riflettere anche solo un'anima Dio ne sarebbe felice e S.Paolo ce lo assicura :
"Fratelli, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio."
Signore , donaci di essere conformi all'immagine del Figlio Tuo ...............

Anonimo ha detto...

A quanto ha scritto molto bene Silente aggiungerei
1) Preferire atti di culto e preghiere che conservino lo “specifico cattolico”: per es. preferire il rosario alla recita dei salmi, che caratterizza i “movimenti”, ma che è comune ai protestanti.
2) Visitare i santuari, soprattutto mariani, anche per la liturgia domenicale
3) Partecipare ad atti di culto pubblici: rosari davanti alle edicole, processioni, Viae Crucis...[nella mia parrocchia si fanno...]
4) Combattere la laicizzazione della giornata e del calendario. Ascoltare l’Angelus alle 12 (Radio Maria, Radio Mater...) e segnare sul telefonino l’ora di quello del tramonto, variabile*. Seguire e pregare i santi del giorno con il Martirologio romano (http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/cult-martyrum/martiri/009.html a cura dell’Istituto San Clemente I Papa e Martire);
5) Offrire una piccola somma simbolica all’Offertorio; dare somme più rilevanti accendendo ceri davanti a statue e immagini se non ci sono, non fare altre offerte. La voce si spargerà fra gli economi delle parrocchie!)
6) Andando in gita, ritornando al “paese”, portare in macchina dei lumini. Dovunque ci sono statue della Madonna o di Padre Pio, croci delle missioni popolari, capitelli, davanti ai quali accenderli.

*Angelus della sera
Dal calendario-atlante De Agostini 1920 (non si trova altove?!)
gennaio 14: 17,30
“ 27: 17,45
febbraio 9: 18,00
" 22: 18,15
marzo 7: 18,30
“ 20: 18,45
aprile 2: 19
“ 15: 19,15
“ 28: 19,30
maggio 11: 19,45
“ 24: 20
giugno 11: 20,15
luglio 15: 20
agosto 1: 19,45
“ 11: 19,30
“ 21: 19,15
“ 31: 19
settembre 8: 18,45
“ 16: 18,30
“ 24: 18,15
ottobre 4: 18
“ 13: 17,45
“ 22: 17,30
novembre 4: 17,15
“ 20: 17
Dicembre 28: 17,15




Anonimo ha detto...

Gli orari di albe e tramonti si possono trovare in molti posti, per esempio qui:

http://www.sunrise-and-sunset.com/it/sun/italia/

Ci sono anche molte app per i telefonini (p.es. usate dai fotografi).

Sulla cosa del santo del giorno, io da un po' di tempo ho preso l'abitudine di scrivere il santo del giorno vicino alla data di pubblicazione degli articoli nel mio blog. È anche quella una piccola forma di inculturazione da mantenere. P.es., incredibilmente, le previsioni di Meteo France ancora ce l'avevano fino ad un paio di giorni fa; ora vedo che il sito è stato ridisegnato ed è sparito (il sindacato del libero pensiero, o come diavolo si chiama, deve aver fatto reclamo).

Anonimo ha detto...

Prima Lettura Sir 24, 1-4. 22-31
Quelli che mi faranno conoscere, avranno la vita eterna.

Dal libro del Siràcide
La sapienza loda se stessa, si vanta in mezzo al suo popolo. Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, si glorifica davanti alla sua potenza. In mezzo al suo popolo si esalta e nella comunità santa si glorifica. Tra la moltitudine degli eletti si darà lode, e tra i benedetti si benedirà.
Come un terebinto ho esteso i rami e i miei rami son rami di maestà e di bellezza. Io come una vite ho prodotto germogli graziosi e i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza.
Io sono la madre del bell’amore e dei timore, della cogni­zione e della santa speranza. In me è ogni grazia di via e di verità, in me ogni speranza di vita e di virtù.
Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate, e saziatevi dei miei prodotti. Poiché il ricordo di me è più dolce dei miele, il possedermi è più dolce del favo di miele. La mia memoria rimarrà per tutti i secoli.
Quanti si nutrono di me avranno ancora fame e quanti bevono di me, avranno ancora sete. Chi mi obbedisce non si vergognerà, chi compie le mie opere non peccherà. Quelli che mi faranno conoscere avranno la vita eterna.

Antonio ha detto...

Per Fabrizio Giudici: l'ora dell'Angelus non coincide con il tramonto, ma è posteriore di circa mezz'ora. Non l'ho trovata neanche sul tradizionale calendario di Frate Indovino, ma solo nel Calendario Atlante De Agostini del 1920, pre-concordato. Ho anche quello del 1940, dove le date del regime hanno dilagato, e l'Angelus è scomparso.

A. V.

Rr ha detto...

Silente,
d' accordo con te totalmente.
Visto che sei di Milano, un'informazione di servizio: visita il sito del Centro medico S. Agostino, e scoprine le " affinità elettive".

Silente ha detto...

Scrive Lupus et Agnus, riferendosi a un mio post precedente: "francamente i partiti da lei indicati [Lega, Fratelli d'Italia, CasaPound, Forza Nuova, ndr] sono uguali agli altri, populisti e velleitari, e non mi danno nessuno affidamento e credibilità, visti i leaders,". Bravo. Voti pure PD o i Cinque stelle, che sono entrambi di estrema sinistra. Oppure si astenga, che è la stessa cosa. Poi non lamentiamoci se le Camere approvano l'eutanasia o l'oscena legge sullo ius soli. E' anche grazie a posizioni simili se la malvagità anticristiana e antiumana avanza.

marius ha detto...

Carissima Anna,

ho ricevuto con grande piacere il messaggio che mi hai inviato sul scholacantorumsummorumpontificum.
Ti ho risposto sull'indirizzo mail da te indicato ma il provider segnala che non è valido.

Potresti per favore fare un secondo tentativo, in modo che possiamo finalmente entrare in comunicazione diretta?
Grazie
A presto.

Anonimo ha detto...

Spesso si dice che vada giudicato l’errore ma non l’errante. No: va giudicato l’errore ed anche l’errante, nel senso che bisogna riconoscere che l’errante sta errando, e in tal senso (come impongono le opere di misericordia spirituale) l’errante deve essere ammonito. Se non si giudica l’errante come errante, non lo si può aiutare. Se il medico non riconosce che il malato è ammalato, non si attiverà a curarlo con la speranza di guarirlo.

http://itresentieri.it/si-giudica-lerrore-ma-non-lerrante-no-va-giudicato-lerrore-ed-anche-lerrante/

Anonimo ha detto...

Per Fabrizio Giudici: l'ora dell'Angelus non coincide con il tramonto, ma è posteriore di circa mezz'ora.

Sì, ma non dovrebbe essere molto difficile fare il calcolo a mano, se è sufficiente una certa approssimazione.

Sulla questione del voto... In questo momento la vedo come Silente e Rr (aggiungo il PdF come partito accettabile): se non si riesce ad ottenere altro, intanto si possono mettere i bastoni tra le ruote al manovratore. Traparentesi, oggi LNBQ ha pubblicato un articolo sullo stato dell'aborto negli USA e, seppur nessun governo locale sia riuscito a proibirlo (impossibile finché non si ribalta la Wade vs Roe), un certo numero di governi locali sta imponendo restrizioni sempre più forti. Per come è fatto il sistema sanitario americano, per esempio, togliere i finanziamenti statali è importante. Tutti quei governi locali sono a guida repubblicana. insomma, quando non si può combattere una guerra aperta, si può optare per la guerriglia.

Tuttavia capisco anche la posizione astensionista (per esempio, Cristiano Lugli l'ha recentemente difesa in un'intervista).

Anonimo ha detto...

"Tutto sommato se la vita non è milizia rischia di essere vana vita".
Parole Sante!

segretario

Anonimo ha detto...

@ Silente

io non ho mai votato a sx, ne mai lo farei, ma ripeto, i partiti da lei indicati non spostano nulla a meno di nuove regole elettorali che dubito si faranno, qua si impedisce a Salvini di parlare, si immagini agli altri, i ragazzotti di nerovestiti di FN possono sostare in piedi, in silenzio, colle bandiere in vista, guardati da PS e CC con tanto di mitraglietta, tempo max concesso 1h, qui siamo in pieno regime PCUS di staliniana memoria e c'è poco da fare, ci vorrebbe una rivoluzione tipo la Terreur francese, ma non è il caso dell'Italia, troppi inciuci e menefreghismo della politica seria, non so come va a Milano, ma qui è sempre rosso di sera e tutto il giorno pure, io votavo dx quando c'era un grande partito, adesso si salvi chi può. Cordialità. Lupus et Agnus.

Annarita ha detto...

Il compito del demonio è dividere, infatti cosa possiamo notare in questa nostra povera Italia? Notiamo che la maggioranza delle persone non hanno capito che c'è una battaglia in corso che coinvolge tutti, ma molti credono che coinvolga volta per volta solo qualche fetta della popolazione, così vediamo scendere in piazza qualche centinaia di persone contro il decreto Lorenzin, mentre gli altri credono che riguardi solo quelli che hanno figli in età di vaccinazione,senza pensare che in realtà la battaglia è per la libertà e la verità, e coinvolge tutti, perchè tra poco saremo marchiati con il simbolo del Nemico (sta per arrivare il micro chip per tutti, le vaccinazioni per tutti, l'eutanasia per tutti). Vediamo che la maggior parte di persone che decenni fa sarebbe insorta contro un governo dittatoriale autoelettosi e che sta distruggendo e affamando l'Italia e la sua popolazione, oggi sta a guardare perchè pensa che non la riguardi, o forse che non si può fare nulla. Bisogna riportare la verità tra le persone e il coraggio, pertanto essere visibili è importante, perchè non si deve far credere che il male ha già vinto, il male ha già perso in realtà, è solo questione di tempo.

Anonimo ha detto...

"La malvagità era giunta fino a Dio, ci dice il libro di Giona, e Dio decide di intervenire, ciò che è malvagio deve essere superato. I misfatti di Hitler, di Stalin, di Pol Pot, di tanti altri, così come dei loro complici e simpatizzanti, sono misfatti che rovinano il mondo e precludono la strada verso Dio.
No, il duplice invito a Giona "alzati", non era una finzione, ma un comando impellente il cui adempimento Dio imponeva a dispetto della resistenza del profeta. E Cristo non è venuto perché tutto è già buono e sta sotto il regime della grazia ma perché l’appello alla bontà e al pentimento è assolutamente necessario.
Il libro di Giona e la sua prosecuzione neotestamentaria è la più decisa negazione del relativismo e dell’indifferenza che si possa immaginare.
Anche per i cristiani di oggi vale "Alzati... e annunzia quanto ti dirò" (Gn 3,2). Anche oggi deve essere annunciato l’unico Dio, il Dio che ha fatto il cielo, la terra e il mare, e regna sulla storia.
Anche oggi è necessario agli uomini Cristo, il vero Giona. Anche oggi deve esserci pentimento perché ci sia salvezza. E come la strada di Giona fu per lui stesso una strada di penitenza, e la sua credibilità veniva dal fatto che egli era segnato dalla notte delle sofferenze, così anche oggi noi cristiani dobbiamo innanzitutto essere per primi sulla strada della penitenza per essere credibili"
(Card. Joseph Ratzinger - dalla Lectio Divina tenuta nella chiesa romana di Santa Maria in Traspontina il 24 gennaio 2003)