Marcello Foa ufficialmente presidente della Rai è una notizia favolosa. Chi lo ha letto e conosciuto, infatti, sa che professionista e che galantuomo sia. Temo che per certo giornalismo di nani e lacchè, oggi, sia un pessimo giorno: anche per questo, è un gran giorno. (Giuliano Guzzo). Di seguito la recensione a Gli Stregoni della notizia. Atto secondo. Come si fabbrica informazione al servizio dei governi, il suo ultimo libro.
Prima di leggerne il libro, avevo avuto modo d’incontrare il giornalista Marcello Foa un paio di volte, apprezzando le sue doti di relatore con riferimento, in particolare, al tema della manipolazione dell’informazione. Essendo già reduce da due conferenze dell’autore, mi sono quindi detto, il suo testo mi apparirà interessante per modo di dire. E invece mi sbagliavo: Gli stregoni della notizia (Guerini e Associati, 2018) è stata per me una lettura non soltanto non banale, ma assai arricchente. Di più: uno fra i saggi più illuminanti che abbia mai letto, un testo che gli insegnanti, già alle superiori, dovrebbero consigliare ai ragazzi. Per quale motivo?
Perché Marcello Foa con questo volume – che è una completa rivisitazione di quanto scrisse nel 2006 -, mostra i numerosissimi stratagemmi con cui i mass media posso manipolare (e hanno già manipolato) l’informazione e, dunque, l’opinione pubblica. Per opera di chi? Dei giornalisti, senza dubbio, ma ancor prima degli spin doctor, che sono i veri stregoni della notizia. In estrema sintesi, si tratta di esperti di comunicazione – molto spesso a loro volta giornalisti – i quali, operando all’interno delle istituzioni come consulenti o assistenti di politici di primo piano, riescono a dettare l’agenda dei media; addirittura a programmarla, in un certo senso.