Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 24 gennaio 2020

Enrico Maria Radaelli, "All’attacco! Cristo vince"

Enrico Maria Radaelli, All’attacco! Cristo vince, Edizioni Pro Manuscripto Aurea Domus, 2019, pp.136

La Civiltà Occidentale è in crisi, drammaticamente vicina al suicidio morale e materiale. Lo è perché in primo luogo è in profonda crisi religiosa. La sua crisi nasce infatti dalla Chiesa, che da più di cinquant’anni ha abbandonato e distorto il proprio annuncio di Dio, velando persino a se stessa quella che Radaelli chiama la sua Grande Fuga dalla realtà: in verità, una “fuga” dal Dogma.
L’autore definisce, prova ed evidenzia tale situazione con dovizia di esempi seguendo con attenzione la dottrina cattolica e il più rigoroso tomismo, affinché inizi quel faticoso ma decisivo percorso di risalita a Dio della Chiesa, oggi materialmente modernista -per cattivo volere di pochi e acquiescenza di molti, anche falsi “Tradizionalisti” e “Conservatori”-, ma domani tornata santa, gloriosa e splendida come l’ha voluta e creata nostro Signore, suo Sposo e Pietra angolare del mondo. L’unica cosa da fare, spiega Radaelli. è serrare di nuovo l’Anticristo nel katéchon del Dogma, e dunque prima, adesso -noi tutti che in Cristo amiamo la verità e la vita, la Sua verità e la Sua vita-, implorare il Papa per molti “quasi eretico”, ma non eretico, di esprimersi in uno straordinario pronunciamento ex cathedra.
L’ “Ordalia”, o “Giudizio dottrinale di Dio” sull’ereticità di una dottrina, è la formidabile arma con cui la Chiesa deve contrattaccare difendendosi dal falso ideologico in cui è precipitata, così da riportare se stessa e la civiltà -il suo gregge-, allo splendore che la somma Gloria di Dio merita ricevere da lei e da tutto il suo gregge: splendore di senso, di moralità, di vita terna.

L’autore
Enrico Maria Radaelli, docente di Filosofia dell’estetica e direttore del Dipartimento di Estetica dell’Associazione internazionale “Sensus Communis” (Roma), ha collaborato per tre anni alla cattedra di Filosofia della conoscenza della Pontificia Università Lateranense.
Per acquistare il libro, clicca qui

7 commenti:

Angheran70 ha detto...

-per cattivo volere di pochi e acquiescenza di molti, anche falsi “Tradizionalisti” e “Conservatori”

Di chi si tratta? Devo correre subito in libreria per scoprirlo, yawn.

Mi chiedo di cosa parleranno quando non ci sarà più...

Anonimo ha detto...

sono a dir poco stupita...il prof. Radaelli sta parlando di supplicare il papa, intendendo Bergoglio ? ma non è proprio lui che disse nel febbraio 2013 che inevitabilmente sarebbe stato eletto un antipapa, dopo l'abdicazione anomala di BXVI ? e dopo i tremendi fatti del 4 e 7 obttobre, pensa realisticamente di poter rivolgere a JB quell'implorazione ? mi chiedo se lo abbia osservato e ascoltato in questi 7 anni. Oppure la sua visione è certamente più lungimirante della mia, che fatico a capire il senso di quell'appello riguardo al "dogma". Chi leggerà il libro lo capirà ?

Anonimo ha detto...

Concordo: deve essere imposto un pronunciamento ex cattedra onde metter fine a questo schifo letterale e sostanziale locale e del vertice. Qualche cardinale lo richieda visto che mons.Bassetti ha dichiarato che i tradizionalisti han solo da fare quel che vogliono se non piace loro questo papa Francesco, come dire di fare uno scisma come all'epoca fece qualcun altro (ed allora non c'erano i gravi motivi di oggi), invece di sbatter fuori chi non è cattolico. Un'ordalia ben venga, accetta e gradita a Dio che parlerà come sempre ha fatto quando si è pentiti e sinceri.

Anonimo ha detto...


Quest'idea della "ordalia" appare poco comprensibile. Si intende un'ordalia in senso
figurato immagino o dovrebbero vedersi ecclesiastici camminare a piedi nudi sui carboni ardenti, mentre il popolo avidamente scruta se si bruciano o meno? Chi si bruciava, era
considerato colpevole, tale l'ottusa barbarie dell'ordalia, arcaico istituto di origine
germanica.

fabrizio giudici ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
fabrizio giudici ha detto...

L'ordalia è semplicemente il pronunciamento ex-cathedra. Questa parte della proposta di Radaelli mi pare chiarissima. Quello che non comprendo è come convincere Francesco a fare questa cosa, dato che è del tutto evidente che non ne ha nessuna intenzione. Qualche mese fa Radaelli scriveva che bisognava procedere con vescovi che, unitamente, sollecitino questa cosa. Comprendo che i suoi scritti sono orientati a sensibilizzare questi vescovi. Ma non se ne vede neanche uno disponibile a farlo. Neanche i buoni cardinali, che continuano a muoversi in ordine più o meno sparso.

Anonimo ha detto...

Ma, hanno 'pensato' anche il CVII Pastorale pur di non infilarsi nell'entrata stretta, nel corridoio stretto, nell'uscita stretta del Dogma. I bamba sono i fedeli che a stento solo ora, un po' per volta, cominciano ad avere qualche ombra di dubbio sull'onestà del Concilio Pastoralmisericordioso. Ed i fedeli non sono tutti, sono pochi e sparsi. E noi che abbiamo un po' compreso, dobbiamo riconoscerlo, siamo stati miracolati! Forse dovremmo capire perché ai pochi e sparsi è stata donata la comprensione, forse anche loro malgrado.