Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 27 luglio 2020

Sull' ennesimo colpo all'Occidente cristiano, che diventa una minaccia.

Riprendo di seguito segnalazioni di lettori sull'ennesimo colpo all'Occidente cristiano, che diventa una minaccia. Precedenti quiqui - qui. Senza dimenticare la selvaggia invasione delle nostre coste e dei nostri confini, da parte di orde afro-islamiche ed asiatiche [vedi], vergognosamente incontrastata da un governo costituito per la maggior parte e al suo vertice da personaggi non eletti [qui - qui]

In attesa di "conquistare l'Occidente con il ventre delle nostre donne"(presidente dell'Algeria Boumedienne in un famoso discorso all'Onu), nel venerdì di preghiera nella ex Santa Sofia, l'imam della "religione di pace" (Bergoglio dixit) ha predicato impugnando la scimitarra di colui che sconfisse la cristianità a Costantinopoli (Bisanzio) imponendo col sangue la conversione all'Islam. Un messaggio di pace, di amore e di fratellanza!
Ma l'Occidente scristianizzato purtroppo  non è consapevole che
“La nostra incapacità di imporci di fronte a Erdogan e all'islamismo deriva dalla nostra incapacità di pensare a noi stessi come uno spazio di civiltà cristiano”
E mentre non mancano anche le reazioni, da parte islamica, delle componenti laiche : " AGI - “Kemal Ataturk decise di trasformare Santa Sofia nel 1934, e allora era moschea ottomana, perché voleva sottolineare il fatto che lo Stato turco e il suo governo sono laici. Era anche un messaggio lanciato a livello internazionale”. Come a dire: "Siamo diversi dagli altri Paesi e governi musulmani, noi vogliamo far parte del mondo occidentale". È quanto risponde lo scrittore turco Orhan Pamuk in un’intervista a la Repubblica. Ora invece, sostiene lo scrittore “stanno annullando quel messaggio con un discorso populista, anti-occidentale e islamico. È ovvio che è la nazione a decidere il destino di Aya Sofya. Ma ci sono milioni di turchi come me che credono nel secolarismo e si oppongono a questa decisione”. Perciò, dichiara Pamuk, quel che si sta facendo “è un errore, un errore populista. E temo che ci costerà”."

Non si può eludere, conoscendo l'islam, la seguente riflessione:
La taqiyya, o kitmān, indica la possibilità di nascondere o addirittura rinnegare esteriormente la fede, di dissimulare l'adesione all’islam e di non praticare i riti obbligatori previsti dalla religione islamica se questo aiuta l’espansione dell’islam. È un concetto che i musulmani attuano nell’opera di proselitismo in ambito non islamico, dissimulando alcuni aspetti dell'Islam che non risultano condivisibili da parte della maggioranza dei non musulmani. Questo, ovviamente, intanto che l’islam non ha messo radici stabilmente nella società ove si sta insinuando.
Dal Corano e dalla Sunna: Sura 3-28 - I credenti non si alleino con i miscredenti, preferendoli ai fedeli. Chi fa ciò contraddice la religione di Allah, a meno che temiate qualche male da parte loro. Allah vi mette in guardia nei Suoi Stessi confronti. Il divenire è verso Allah.
Sura 16-106 - Quanto a chi rinnega Allah dopo aver creduto - eccetto colui che ne sia costretto, mantenendo serenamente la fede in cuore - e a chi si lascia entrare in petto la miscredenza; su di loro è la collera di Allah e avranno un castigo terribile. Dalla Sunna: "Il Messaggero di Allah disse, ‘Chi è pronto ad uccidere Ka’b bin al-Ashraf? Ha proferito parole ingiuriose e ha danneggiato Allah e il Suo Apostolo.’ Maslamah si alzò e disse, Vuoi che sia io ad ucciderlo?’ Il Profeta proclamò, ‘Si.’ Maslamah disse, ‘Quindi permettimi di mentire così che io sia in grado di ingannarlo.’ Muhammad disse, ‘Puoi farlo.’”
Ho paura, anzi credo che tutto ciò possa riguardare i cosiddetti mussulmani "moderati"!
Auxilium christianorum, ora pro nobis!

40 commenti:

Anonimo ha detto...

(ANSA) - MILANO, 26 LUG - "Le violazioni unilaterali dello status quo sono il segno che al dialogo si sostituisce la forza.
   
E questo è certamente un segno di debolezza perché la forza viene usata in assenza di altri argomenti. È qualcosa che ci si poteva aspettare dato lo sviluppo di questi anni. Dispiace perché è una ferita in più che brucia per i nostri fratelli greci. Adesso bisogna vedere quali saranno i nuovi passi": lo dice padre Francesco Patton, dal 2016 custode francescano di Terra Santa, sulla Basilica di Santa Sofia divenuta di nuovo moschea per volere del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
    In una intervista realizzata dal giornalista Antonio Sanfrancesco per il sito del settimanale Famiglia Cristiana Patton spiega: "Credo che sia stato eloquente papa Francesco nella breve frase che ha detto, nel tono, nelle pause, nell'espressione del volto e nel movimento del capo". Io "ritengo che sia poco prudente modificare uno status quo quando riguarda luoghi santi o luoghi sensibili perché significa introdurre uno squilibrio lì dove era stato faticosamente raggiunto un equilibrio".
    Patton risponde di non sapere cosa potrebbe accadere adesso: "Non lo so ma so che quando qualcuno comincia a giocare al rialzo smette solo se salta il banco o se perde tutto" anche perché "la nostra esperienza a Gerusalemme ci dice che quando si trattano i luoghi santi rivendicando un diritto esclusivo di possesso e gestione si va incontro ad amarezze e sofferenze per tutti". (ANSA).

Anonimo ha detto...

Ma, esattamente, quante moschee vanno a fuoco ogni anno?
Chiedo per un amico.

Anonimo ha detto...

Per chi non l’avesse voluto capire, l’Islam è questo: cancellare il Cristianesimo.
L’invasione dell’Europa, a differenza degli altri Continenti fa parte di un progetto ben preciso: islamizzare l’Europa e cancellare i segni del Cristianesimo.
Oggi Santa Sofia a Costantinopoli ne è la rivelazione. È nata come Basilica Cristiana. Tutto in essa parla di segni cristiani. Oggi tutti cancellati.
È come dire a noi di distruggere tutte le sculture greche di Fidia e Prassitele perché raffigurano idoli e corpi nudi.
Dove arriva l’Islam tutto deve cancellarsi: cultura, arte, civiltà.
Noi ridiamo quando li vediamo farsi il bagno nudi nelle fontane o defecare in mezzo alle strade.
Della nostra civiltà a loro interessa un tubo. E con loro non ci può essere dialogo, ma solo cedimenti. È scritto tutto nel Corano e non c’è niente da fare.
P. Nuara

Non è considerato un vero islamico ha detto...

In realtà l'intellettuale civile non è considerato un vero islamico e, alla resa dei conti, sarebbe fatto fuori come tutti gli infedeli
_________________
Intervista scioccante dell'accademico e storico turco Taner Aksam sul quotidiano online Ahval.
Lo stimato insegnante scrive:
In effetti, l'unica cosa che si poteva dire sull'argomento di Hagia Sophia è "inappropriata" e "vergogna". Penso, tuttavia, che i miei interlocutori non abbiano la sottigliezza culturale per comprendere il significato di queste parole.
Ecco perché parlerò apertamente del problema e nel modo in cui lo capiranno.
"Viviamo nel 21 ° secolo, la nostra mentalità è ancora quella del 1453"
Quello che è successo in Hagia Sophia è un chiaro esempio di barbaria. È la dichiarazione che i turchi sono incivili e distruttivi.
Perché?
Perché con quello che hanno fatto hanno dichiarato a tutto il mondo che “anche se viviamo nel 21 ° secolo, manteniamo la mentalità del conquistatore del 1453.
"Anche nel 21 ° secolo, non abbiamo l'ansia di proteggere un patrimonio mondiale dell'umanità."
Non abbiamo riserve culturali per andare ben oltre il patrimonio culturale che ci hanno lasciato in eredità.
Non dobbiamo aggiungere una sola pietra al patrimonio mondiale.
Non possiamo creare un nuovo valore culturale. Possiamo solo conquistarlo, rovinarlo, demolirlo e distruggerlo.
Ciò è accaduto con uno dei monumenti più importanti del patrimonio mondiale, la Basilica di Santa Sofia, che abbiamo trasformato in una moschea e conquistato di nuovo come nel 1453, ma nel 21 ° secolo.
Quello che è successo è un disastro culturale.
Erdogan e Bahceli ora capiranno le cause dell'immagine estremamente negativa che prevale nel mondo nei confronti dei turchi?
L'intellettuale russo del XIX secolo Nikolay Denilevski fece una distinzione tra le società che creano cultura e quelle che la distruggono. Elenca in ordine cronologico coloro che hanno creato dieci tipi di civiltà: egiziani, cinesi, assiri, babilonesi, fenici, caldei, indiani, persiani, greci, romani, arabi, europei e continua;
insieme a queste civiltà positive c'erano fattori come gli Unni, i Mongoli e i Turchi che brillavano di volta in volta e poi sbiadivano e scomparivano.
Tutti hanno adempiuto al loro compito distruttivo, hanno contribuito alla morte delle civiltà dei nati morti, e dopo aver sparso i loro resti, ritornano alla loro insignificanza e scompaiono.
Possiamo caratterizzarli come fattori negativi della storia.
Troppo è stato detto contro i turchi in Occidente.
Non solo gli intellettuali, ma anche la gente comune hanno parlato contro la tendenza distruttiva delle civiltà turche.
"I turchi calpestano ogni passo che fanno nella penisola balcanica le opere culturali di migliaia di anni".
"Ovunque il turco trovi un albero, lo taglierà."
"I turchi hanno distrutto le civiltà ovunque e non hanno mai protetto ciò che è stato trovato nelle loro proprietà".
"Non sono affatto un popolo civile e non sono stati in grado di resistere al livello di civiltà delle terre che hanno conquistato".
"Nulla porta frutto sul terreno dove il piede ottomano ha messo piede." "Si sono prosciugati e non cresce erba dove gli ottomani hanno messo piede."
Gli ottomani non fecero altro che bruciare, devastare, distruggere i luoghi conquistati.
Alcune fonti sostengono addirittura che la rabbia catastrofica e l'analgesia dei turchi non siano dirette solo contro gli stranieri.

Non è considerato un vero islamico ha detto...

... segue
I funzionari turchi annegano e uccidono brutalmente la propria gente quando hanno il minimo sospetto.
Se tutto ciò si ripete ora, Erdogan e Bahceli saranno in grado di dire di no, non è giusto? Guarda in che stato hai ridotto il paese!
Ogni persona che critica minimamente il potere è oppressa, torturata e imprigionata.
Non sono solo le persone a essere distrutte.
Accade ail patrimonio culturale e all'ambiente naturale.
In effetti, Erdogan e Bahceli rappresentano la tradizionale barbaria e tendenza distruttiva che ha radici profonde in questo luogo.
Oggi l'Asia Minore è piena di chiese e santuari in rovina che vengono utilizzati come stalle o come magazzini.
Il duo Erdogan-Bahceli (è anche possibile aggiungere Perincek) sono i rappresentanti della catastrofica tradizione che bruciò, rovesciò l'Asia Minore e non si limitò allo sfollamento e allo sterminio delle persone, ma si estese anche al patrimonio culturale.
La rabbia turca di distruzione e sterminio è al potere come coalizione Erdogan-Bahceli.
Per questo motivo, la resistenza nei loro confronti deve essere vista come una lotta culturale per ogni turco.
Di particolare importanza è la detenzione di Osman Kavala, il fondatore della Anatolian Cultural Foundation, che vuole salvare il patrimonio culturale di questo luogo.
L'argomento di discussione è il test dei turchi per la cultura.
Alla fine, la cultura vincerà?
I bizantini furono imprigionati a Santa Sofia negli ultimi giorni dell'impero e attesero che Dio li salvasse.
Erdogan sta facendo lo stesso adesso, facendo ricorso a Hagia Sophia per essere salvata. Che cosa faranno i poveri che non possono nutrire i loro figli? Andranno al tempio per pregare per risolvere i loro problemi a causa della cattiva gestione del sultano?
A parte i leontarianismi e i trucchi politici di basso livello, il sultano farà bene a leggere ciò che Cicerone disse prima a.c: "Non toccare i luoghi sacri non solo con la tua mano ma neanche con il pensiero."
Quello che stanno facendo è un uso terribile e illimitato della forza, che non è altro che l'avidità della rabbia distruttiva del fanatismo.

Anonimo ha detto...

Soggetti che uccideranno un po di "ceociati" per poi riprendere il largo. Nel caso in cui le forze dell'ordine o l'esrcito li intercetteranno, non si faranno mica problemi: andranno nel loro paradiso a tignarsi le loro 72 vergini loro spettanti in quanto martiri. Mi auguro che non accada mai ma visto come difendiamo la nostra integrità territoriale, prima o poi a qualche mussulmano integralista l'idea verrà

Anonimo ha detto...

Stanno trasformando l'italia in un campo profughi libico...

Anonimo ha detto...

"vergognosamente incontrastata da un governo "

Secondo me "favorita e incentivata e protetta da un governo..."
La massa e'inerte, la massa non si muove, quindi (aggiungo io) passera' tutto..

Anonimo ha detto...

La cerimonia della spada sfoderata, tutt'altro che folkloristica, ha un unico e preciso significato, Al Islam, cioè proprietà dell'Islam quindi chiunque si opponga verrà giustiziato per tutti quegli imbecilli che regalano chiese e canoniche ai 'poveri immigrati' giovanottoni palestrati, vestiti all'ultima moda, cell.da migliaia di euro, maschi dai 20 ai 35, un esercito vero e proprio che ad un comando di qualche esaltato imam dell'ultima ora, sgozzeranno e taglieranno teste a destra e manca.......questo è Islam come si disse 15 anni fa a Ratisbona, ma nessuno volle capire.......e adesso è troppo tardi.

Debâcle en France aussi ha detto...

Roland Thévenet: L’évêque de Bayonne pose la question :
"Comment ne pas manifester son indignation devant ce qui apparaît comme un passage en force, en plein cœur de la torpeur estivale, alors qu’après l’épreuve du confinement, les français sont en quête de détente et d’évasion ? Il est même à craindre que la psychose entretenue par la classe politico-médiatique autour d’une hypothétique deuxième vague de l’épidémie, conduisant à la mise en œuvre autoritaire de moyens disproportionnés pour lutter contre la pandémie, serve à détourner l’attention des citoyens de ces basses manœuvres politiques. Pourquoi en effet le Premier Ministre, dans son Discours de politique générale, omet-il d’évoquer le projet de loi bioéthique, alors qu’il est traité en urgence à l’Assemblée nationale ?"
Notre France, notre parole
La France restera-t-elle la France, au terme de cette semaine durant laquelle l’Assemblée nationale va voter les lois sur la bioéthique, ouvrant tout grand la porte à la marchandisation des cellules souches et au clonage humain ?
Les Français qui quitteront cette semaine sans avoir bronché, ce n’est pas la charpente de chêne de Notre Dame de Paris ni le grand orgue de celle de Nantes qu’ils verront voler en fumée sur leurs têtes, mais bien pire, bien pire, il n’est pas besoin de sortir de Saint-Cyr pour comprendre quelle dévastation découle dans la matière de la dévastation consentie par les peuples dans l’Esprit.
Ainsi, les députes qui, conscients ou non de leurs actes, s’apprêtent à voter cette loi ante christique représentent pour le pays un danger bien pire que l’indétectable et loufoque coronavirus contre lequel chacun croit se prémunir en recouvrant son visage d’un masque chirurgical. Un masque de papier ne prémunit pas contre le mensonge des puissants. Et, dans cette sombre pantomime, qui se cache derrière le jeu politique ? Qui sert qui ?
Sur notre sol dévasté, Satan n’a pas encore gagné la partie, quand bien même notre Parole constitue notre dernier territoire : s’il peut pulvériser nos vies, il ne pourra pulvériser notre Parole. Elle demeure notre unique rempart contre cette haine qui séduit, divise et règne à tous les étages du droit que le démon élabore dans la société en devenir. Les hommes s’y répartissent peu à peu entre deux camps : ceux qui poursuivront une existence indolente dans la cécité à ses œuvres et ceux qui, quelque prix dussent-ils payer, en combattront les effets pervers, lesquels ne manqueront pas de se faire sentir de plus en plus autour d’eux dans un « monde » qui n’aura jamais été aussi « bas ». Je ne doute pas que ces derniers vaincront, au terme d’un combat spirituel dans lequel tous les hommes de bonne volonté, se trouvent contraints d’engager toute leur énergie, au risque de perdre leur âme, ainsi que saint Jean l’a prophétisé dans son Apocalypse. Car ce n’est pas nous-mêmes, avec nos faibles forces, qui combattons. Mais nous prêtons, nous offrons toute notre énergie à un combat qui se mène sur l’échiquier de ce monde, où nous ne sommes que des pièces
.. Ô cœur sanctifié de Saint Joseph, Juste parmi les Justes, protecteur de la sainte Famille et père de l’Eglise universel, patron de la bonne mort, intercédez pour nous afin que ces travaux infâmes soient partout suspendus, que triomphe le Bien, que les œuvres du Serpent soient vaincues.

Anonimo ha detto...

Italia verso la dittatura violenta del pensiero unico.
RASSEGNA STAMPA - Commento del Giorno 27 luglio 2020
di Pier Luigi Bianchi Cagliesi.
https://www.youtube.com/watch?v=_LVr7SULIcI

Gederson Falcometa ha detto...

Los Emiratos Árabes reivindican la Mezquita de Córdoba para los musulmanes
https://www.eldiadecordoba.es/cordoba/gobernante-emiratos-arabes-mezquita-musulmanes_0_1483951755.html

mic ha detto...

L'Islam non ha nulla da rivendicare sull'ex moschea ora cattedrale di Cordova, visto che la stessa moschea era stata costruita sull'antica chiesa visigotica di San Vincenzo di pianta bizantina grazie a lle relative maestranze (c'è traccia negli scavi di costruzioni datate IV/V secolo).
Quando i musulmani occuparono Cordova nel 756 la chiesa fu inizialmente suddivisa e utilizzata contemporaneamente da musulmani e cristiani prima di essere trasformata in moschea.
Il vescovo di Cordoba ha resistito e continua a resistere e credo che abbia egregiamente risolto, spero definitivamente. (avevo maggiori notizie e le troverò)

"Non si può continuare ad attaccare impunemente la libertà religiosa esigendo la proprietà pubblica della Cattedrale di Cordova (già Moschea) con sofismi che non convincono neppure quelli che li lanciano."
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2018/12/vescovi-coraggiosi-il-vescovo-di.html

Gederson Falcometa ha detto...

"L'Islam non ha nulla da rivendicare sull'ex moschea ora cattedrale di Cordova, visto che la stessa moschea era stata costruita sull'antica chiesa visigotica di San Vincenzo di pianta bizantina grazie a lle relative maestranze (c'è traccia negli scavi di costruzioni datate IV/V secolo)".

Cara Mic, sono pienamente d'accordo con quanto tu ha scritto. Però, gli hanno richiesto e possiamo essere sicuri che vanno dire ai musulmani ciò che lei ha scritto? Siamo sicuri che non hanno di consegnarla ai musulmani?

mic ha detto...

Sono sicura che il vescovo ha già risposto negativamente e non ricordo quale soluzione politivo/amministrativa ha già trovato. La ritroverò...

Anonimo ha detto...


Si delinea una strategia anticristiana, soprattutto anticattolica, che punta alla distruzione dei luoghi sacri o alla loro "riconquista" da parte dei maomettani.

Da notare: c'è una strategia aggressiva nei confronti della chiese cristiane da parte dei musulmani e delle forze che si appoggiano a loro per distruggere la nostra società.
Erdogan che trasforma di nuovo S. Sofia in moschea, gli Emirati Arabi che rivendicano la cattedrale di Cordoba come moschea, le cattedrali francesi che vanno a fuoco, gli innumerevoli attacchi a luoghi di culto e simboli religiosi, negli USA, nell' America Latina, in parti dell'Europa.
Questi vandalismi portano la firma dei gruppuscoli rivoluzionari antifascisti e dei suprematisti neri, tutti collegati al fronte lgbt, attivo anche con gli attacchi delle femministe alle chiese in Argentina, Cile etc. Ma collegati anche al fronte islamico estremista.
Ci sono poi i numerosi attacchi anonimi, i sospettati sono più o meno gli stessi gruppi con aggiunta di elementi anarchici. E atteggiamenti di autorità nettamente ostili e quasi persecutori (la sindaca di Parigi, p.e.).
Tutto ciò fa vedere una vera e propria guerra contro i nostri luoghi di culto o simboli cristiani (statue di santi abbattute). L'atmosfera di odio vandalico contro il cattolicesimo mi ricorda l'atmosfera sanguinaria e criminale imposta dalle sinistre in Ispagna negli anni Trenta, che provocò alla fine la ribellione militare e la guerra civile.
Ma la storia non si ripete mai. Rispetto al passato ci sono delle varianti: l'azione vandalica rivendicata dall'omosessualismo organizzato, l'inserimento dell'islam, che persevera nella sua strategia di penetrazione nelle nostre società, da un lato con l'azione vandalico-terroristica dall'altro con l'intimidazione sostenuta dai petrodollari, e adesso l'aggressiva campagna per impadronirsi di nostre chiese grandemente simboliche, mentre cattedrali sempre altamente simboliche vanno a fuoco.
Il c.d. Occidente, roso dai vizi, clero incluso, svilito da una ginecocrazia che lo sta spopolando, fa finta di niente, al massimo emette qualche belato isolato, miserevole.
Solo Trump sembra avere gli attributi, cosiddetti. Speriamo che venga rieletto.
Ma sarà dura. ha contro tutti i diavoli dell'Inferno.
H

Anonimo ha detto...


La spada dell'islam

La spada mostrata dall'imam nella cattedrale di S. Sofia trasformata in moschea: è difficile credere che sia quella originale del sultano turco o di altri che entrarono a cavallo nella chiesa, in segno di disprezzo, nel 1453, sciabolando a destra e a manca. È comunque una lunga spada dalla lama ricurca, tipo scimitarra, tipica spada lunga della cavalleria. Le spade della cavalleria erano sempre lunghe e ricurve, piuttosto pesanti, per poter colpire al galoppo nel migliore dei modi. IN modo da falciare al volo le teste della disgraziata fanteria sorprresa allo scoperto. Le spade delle cavallerie cristiane erano uguali. Si trattava di una caratteristica per così dire tecnica.
È un simbolo di forza del quale i musulmani si sono sempre compiaciuti. Uno dei detti del loro profeta, Maometto, dice: "Il Paradiso è all'ombra delle spade".

Anonimo ha detto...


Fuori tema, ma non troppo

Un articolo su la NBQ ci informa che qualcuno sta dibattendo la possibilità che l'Italia venga spartita, come successe alla Polonia nel Settecento, a causa del debito pubblico. Infatti,

la Polonia era gravata dai debiti e i tre Stati che se la spartirono, Prussia, Austria, Russia, si accollarono la loro parte di quel debito. Per l'Italia c'è qualcuno che pensa a
uno soluzione simile? L'articolo dimentica di dire che la causa vera della spartizione della Polonia settecentesca fu l'ingovernabilità. La Dieta polacca, il Sejm, composta di nobili, doveva sempre decidere all'unanimità, potendo il veto di un solo inficiare ogni decisione.
Dilagò l'anarchia, il paese diventà ingovernabile.
IN fatoi di ingovernabilità anche l'Italia attuale sembra sulla buona strada.
Ma andare a pensare addirittura alla spartizione del Paese, dividendolo tra potenze straniere che pagherebbero i debiti, è da menti malate. Gli unici che avrebbero i soldi per pagare i nostri debiti, sarebbero gli arabi, credo, con i loro petrodollari.
Si tratta di fantapolitica, ovvio. Però indicativa del clima attuale, sempre più torbido.
Quello che colpiva, nell'articolo, apparso su un giornale cattolico on line, era la sostanziale indifferenza con la quale l'articolista presentava la cosa, come se si trattasse di una faccenda che riguardasse un paese terzo, da noi lontanissimo. Va bene che nei cattolici attuali l'ostilità per il Risorgimento e l'Italia unitaria è riapparsa in forme che definire masochistiche è eufemistico, però arrivare addirittura a registrare in modo neutrale le ipotesi di spartizione del paese, per quanto avveniristiche....
NOn c'è oggi limite al degrado politico-culturale. Ogni giorno ne esce una peggiore del giorno precedente.
Z.

Anonimo ha detto...

x Mic e Gederson Falcometa

Ma davvero credete che Pedro Sanchez non gliela offrirà su un piatto d'argento la moschea di Cordoba? avete visto cosa ha fatto nella Valle de los caidos?......

Anonimo ha detto...

Mi chiedo se i progressisti italiani si siano resi conto che l'ex basilica di Santa Sofia è stata riconvertita da museo in moschea. Se si siano accorti che l'Imam è entrato in moschea con una spada ottomana, simbolo di conquista. Se abbiano qualcosa da dire sul fatto che sono stati oscurati i mosaici della Madonna e di Gesù. Nessuno ha battuto ciglio.

Non mi stupiscono gli islamisti turchi e la loro ostilità. Mi spaventa il silenzio, miglior alleato dei prepotenti. Il nostro vero problema è chi presta il fianco, chi è pronto a stendere il tappeto rosso, chi spalancherebbe senza problemi le porte alla Turchia in Europa, chi va a braccetto a casa nostra con i supporter di Erdogan e dei Fratelli Musulmani.

Mi preoccupo dei traditori interni. Quelli che non si farebbero scrupoli a cancellare secoli di storia. A differenza di questi signori, io non sono disposto a sottomettermi. Non sono disponibile a rinnegare le nostre radici e la nostra identità.
Matteo Montevecchi su Fb

Anonimo ha detto...

Agli smemorati ricordo che l'icona della blachernitissa veniva portata in campo di battaglia non per farle prendere aria ma per conferire al cristiano imperatore l'appoggio divino in battaglia  e i cavalieri portaspada non erano un'allegra compagnia di boy scout, ma "templari" del nord  che si dedicavano alla guerra santa agli ordini del vescovo di Riga.

I templari del sud, quelli veri diciamo, deposero le loro armi sugli altari del tempio salomonico affinchè esse fosseri benedette e diventassero strumenti litirgici

E proprio sulla spada san Bernardo dice

“Non c’è legge che vieti al cristiano di colpire con la spada. Il Vangelo raccomanda ai soldati la moderazione e la giustizia. Ma non dice affatto loro: gettate le armi e rinunciate alla milizia” (San Bernardo: Epistole)


Il vagelo è testo sacri anche nell'Islam

E d'altronde scrive il missionario Raimondo Lullo:

 “Al cavaliere si da la spada, che nella forma è simile alla croce, per significare che, come Gesù Cristo vinse sulla croce la morte nella quale eravamo incorsi per il peccato di nostro padre Adamo, così il cavaliere dovrà con la spada sterminare i nemici della croce. E poiché la spada ha due tagli e la cavalleria è fatta per mantenere la giustizia, che consiste nel dare a ciascuno il suo, per questo la spada vuole dire che, per mezzo di essa, il cavaliere deve mantenere la Cavalleria e la Giustizia” (Dalmazio Frau pag. 79)

In conclusione: fateci il piacere di stare zitti che è al "dio degli eserciti" a cui vi siete costantemente rivolti per avere ragione sin dall'Esodo e dal qumranico Rotolo della guerra  !

Anonimo ha detto...

" Ma davvero credete che Pedro Sanchez non gliela offrirà su un piatto d'argento la moschea di Cordoba?..."

L'abbandono della chiesa al mondo, al suo relativismo, al suo indifferentismo, al suo materialismo, al suo nichilismo, con la pezza d'appoggio de:'non possiamo non dirci cristiani' declinato nelle diverse lingue europee ed extra/europee, è stato il peccato di OMISSIONE EPOCALE che ha cancellato secoli di santi martiri, santi predicatori, santi insegnanti, santi oranti che hanno insieme a nostro Signore Gesù Cristo strappato i popoli dal degrado della corruzione e della violenza, trasformandoli in costruttori di civiltà. Non riconoscere l'insegnamento di Gesù Cristo, lievito e sale della storia è indice di un imbarbarimento giunto ormai ad un livello molto avanzato. Forse troppo per essere convertito a nuovo, ingentilito,ancor meglio civilizzato senza una grazia che non può che venire dal Cielo.

mic ha detto...

In conclusione: fateci il piacere di stare zitti che è al "dio degli eserciti" a cui vi siete costantemente rivolti

OK. Ma c'è guerra e guerra. Un conto è quella di conquista, un conto è quella di difesa... Millenni di civiltà cristiana non sono trascorsi invano, anche se sembra essere al tramonto e prevale l'imbarbarimento generale. La storia è nelle mani del Signore e non finisce qui!

Anonimo ha detto...

La lama a due tagli è la lingua del Sì sì, No no.
Questa lama non la si è usata come e quando si sarebbe dovuto usarla, così si è dovuto ricorrere e probabilmente si dovrà ancora ricorrere alla spada, a causa proprio della nostra mancanza di fede, della nostra mancanza di preparazione religiosa, quindi a causa della nostra mancanza di forza spirituale.

Anonimo ha detto...


"il vangelo è testo sacro anche nell'islam" -- quando mai?

Cerchiamo di aggiornarci, per favore. Mai il Vangelo è stato considerato testo sacro
nell'islam. Seguendo quanto ha loro raccontato Maometto, preteso Profeta, i suoi seguaci ritengono i nostri Vangeli testi falsificati dai discepoli per invidia di Maometto, che Gesù avrebbe nominato ma loro, cattivoni invidiosi, avrebbero cancellato arbitrariamente. Pertanto, non leggono il Vangelo né tanto meno le Lettere degli Apostoli. Idem per l'Antico
Testamento. Maometto non è mai stato annunziato da nessuna parte, perciò i maomettani si inventano queste "falsità" dei nostri testi sacri, sulla scia di quanto detto da Maometto stesso.
Per loro unico testo sacro è il Corano, il resto non esiste. Nel Corano c'è tutto.
Nel Corano l'Antico e il Nuovo Testamento, spezzoni di essi, sono presenti in modo deformato.
Circa la spada: c'è su di essa una simbologia infinita, si può dire. È anche simbolo della giustizia, almeno in Occidente: la spada sopra le due bilancie della giustizia. La spada è sempre stata considerata un'arma nobile, che richiedeva un duro addestramento, da impiegarsi con coraggio nel corpo a corpo leale contro il nemico. L'arma del colpo a tradimento è il pugnale, che si può nascondere.
Per i maomettani è soprattutto simbolo di conquista, l'arma della guerra santa.
Detti attribuiti a Maometto: "Il Paradiso è all'ombra delle spade" - "Colui che sguiana la spada sul sentiero di Allah ha giurato fedeltà ad Allah" - "Le spade sono le chiavi del Paradiso" - "Una spada è testimonio sufficiente". Concetto generale: "Il miscredente e colui che lo uccide non si incontreranno mai all'Inferno".
Istruzioni di Abu Bakr, conquistatore dell'Egitto, sulla condotta di guerra (632) :
"[...] Incontrerete individui con la sommità del capo rasata [monaci egiziani] e una corona di capelli attorno ad essa: colpiteli con la spada [ossia, ammazzateli]".
Il pseudocattolicesimo attuale diseduca i popoli, abituandoli alla corruzione dei costumi e alla vigliaccheria; esso stesso, questo cattolicesimo posticcio, quasi caricaturale, fonte di corruzione e viltà.
H.

Anonimo ha detto...

Il velo sopra IstanbulIl silenzio assordante dei musulmani moderati contro Erdogan
https://www.linkiesta.it/2020/07/basilica-santa-sofia-moschea-preghiera-istanbul-islam-moderato/amp/

Anonimo ha detto...

Anonimo H 16.07
Apprezzo il suo accalorato intervento che, benché appassionato, si mantiene su un piano comunicativo corretto. Vorrei innanzitutto chiarire che io non sono qui a difendere l’Islam e d’altronde l’Islam ha tante sfaccettature, spesso in aspro e severo conflitto tra loro, che è difficile trovare un soggetto condiviso su cui condurre la conversazione, basti pensare a rapporto sempre tesi tra sch’iti e sunniti per comprendere la difficoltà.
Mi permetto però di ricordare che in tempi non sospetti, ovvero nel preconciliare 1949, fu la chiesa a chiedere attraverso la Propaganda Fide di costituire con i musulmani “UN FRONTE COMUNE PER DIO” contro il pericolo marxista (la coerenza non è una virtù delle alte sfere ecclesiastiche!) cui l’associazione musulmana mondiale (mica il condominio dove abito) aderì entusiasticamente. Cito un passaggio della risposta ””L’Islam è una religione che prescrive a tutti i suoi seguaci l’unione e la comprensione preconizzate dal Corano. Più particolarmente il Corano insiste sui vincoli indissolubili già esistenti tra cristiani e musulmani” Questo è uno stralcio il documento è stato pubblicato dal quotidiano francese Le Monde il 2 dicembre 1949.
Ne tragga le conclusioni
Nel suo intervento le è sfuggito di prendere in considerazione il fatto notorio che i musulmani adottarono comportamenti diversi verso i popoli che incontrarono distinguendo i “pagani” (anche se furono “seguaci” di Platone e Aristotele ) dai popoli del Libro che comprendevano anche gli ormai estinti Sabei di Harran. Le cito un passaggio relativo alle parole di un Imam: ”CHIUNQUE ABBIA LETTO GLI ANTICHI LIBRI DI DIO, i libri di Adamo, di Noè e di Abramo, la Torah, i Salmi, E IL VANGELO, mi deve riconoscere”
Il passaggio, che avevo sottomano, quindi esplicita che uno dei dodici imam della gerarchia sci’ita afferrma il carattere divinamente ispirato del Vangelo
Concludo ricordando che tra Islam e Cristianesimo esiste una sorta di ecumenismo cavalleresco il cui cantore è stato Wolfram von Echembach

mic ha detto...

Anonimo 18:37
Non è questione che si difenda o si condanni l'Islam.
Esiste un momento aureo che si può identificare con Avicenna e poi Averroè è sviluppi corrispondenti.
Ma tutte le sapienti sottigliezze che si vogliano mettere in campo non cambiano di una virgola il fatto che l'Islam è una teocrazia. E dunque esso resta quello che è. E, nonostante la differenza tra sunniti sciiti et alii, condanna chi seguisse quelle antiche vedute e, all'occorrenza, ognuna di queste fazioni ci vedrebbe come infedeli, così come tratterebbe come tali coloro che, influenzati dal pensiero occidentale, mostrano una improbabile visione laica dell'Islam. Sia che siano in buona fede, dia che pratichino la 'dissimulazione', ammessa finché sono in minoranza...

Anonimo ha detto...


Anonimo delle 18:37

Lei cita il detto di un imam duodecimano, uno dei dodici della gerachia sci'ita. È un'opinione che non vale per tutto l'islam, vale solo per gli sci'iti, che non sono la maggioranza dei maomettani, ed anzi vale, possiamo dire, soprattutto per quell'imam che l'ha emessa. Nella Shia ci sono atteggiamenti che possono far credere ad una maggiore apertura nei confronti del cristianesimo? L'ho anche letto da qualche parte. Ma si tratta comunque di spiragli del tutto illusori e comunque puramente intellettuali, da cenacolo di pochi spiriti eletti. Non per nulla la Shia è di origine soprattutto persiana, quanto ad elaborazione dottrinale, risente forse sottotraccia di spunti zoroastriani, dello gnosticismo di marca iranica (il rapporto tra la luce divina e la materia).
Il fronte comune con i musulmani nel 1948 visto oggi fu certamente un errore, provocato sicuramente dalla paura tremenda che incuteva al tempo il comunismo. Io ero ragazzo allora ma ricordo perfettamente il senso di paura che incuteva la massa comunista, mobilitata in scioperi aggressivi, compatta, scatenata sulle piazze dopo l'attentato a Togliatti, che se la cavò. Piazze deserte nelle città, sciopero rivoluzionario, comizi continui, armi pronte ad esser tirate fuori ed usate: la polizia di Scelba (la "Celere") salvò la situazione, randellando mezza Italia (ho visto io stesso in una città del NOrd, dalle finestre di casa, un agit propt comunista mentre stava arringando una piccola folla in costante aumento all'angolo di una piazza deserta, incitandola alla lotta armata: la folla fu dispersa in un baleno dall'arrivo di un gippone di celerini (un mezzo ex bellico americano) che puntò dritto sul gruppo, frenò all'ultimo momento, acchiappò al volo l'oratore, lo caricò sul mezzo legnandolo di santa ragione e ripartì a tutto gas...)

Parlare di "una sorta di ecumenismo cavalleresco tra crist. e islam" è fuorviante, porta a dare significato unvirsale a quelli che al massimo possono esser stati episodi di reciproco rispetto, occasionali.
Ecumenismo cavalleresco, non si comprende a ben vedere che cosa voglia esattamente dire.
H.

Anonimo ha detto...

Direi che è tempo di dire basta al pensiero moscio in qualsiasi ambito si manifesti.

Anonimo ha detto...

Nella comunità musulmana italiana nessuna condanna al gesto di Erdogan, normale?

” Loro sono coerenti, quelli che mancano di coerenza siamo noi. Il famoso dialogo, è tale solo tra posizioni paritarie e in chiave cristiana il dialogo è salvifico quando serve a fare approdare l’ altro alla Verità. L’ ideologia del dialogo ormai avvolge tutto, siamo diventati prigionieri di questa utopia, vogliamo essere inclusivi, vocabolo di moda. Tuttavia nessuno si chiede: che risultati abbiamo avuto? Nessuno. In questo caso, il realismo ci deve portare alla risposta che forse abbiamo sbagliato terapia. In questo caso la si cambia. Al contrario, Cristo non ha parlato di dialogo. Nella Scrittura si legge andate ed ammaestrate le genti. Invece troviamo chi mette in discusione la validità della dottrina che reputa cosa superata e persino museo. Non lamentiamoci dei risultati”.

Anonimo ha detto...


I ricorsi storici, politicamente scorretti

Nel 1920-22 il manganello delle "squadre fasciste" salvò l'Italia dal bolscevismo.
Sgradevole ma vero.
Nel 1948, la piazza comunista, armatissima nei depositi clandestini, fu dispersa dai lacrimogeni, dai gipponi, dal manganello corto di gomma dura della "Celere", nella quale, si dice, l'on. Scelba, siciliano, democristiano e ministro dell'interno (uno dei pochi con gli attributi), e antifascista notorio, arruolò in fretta ex-fascisti, da poco usciti dai campi di prigionia e dalle carceri, dove erano rinchiusi come prigionieri politici. A questi ultimi non parve vero di aver licenza di legnare a man bassa i Rossi facinorosi e faziosi, restando sempre nell'ambito della legalità. Ci furno anche scontri a fuoco con morti e feriti, pochi comunque. Togliatti ferito, dal letto dell'ospedale, diede l'ordine di stare calmi. Sarebbe scoppiata di nuovo la guerra civile, con esiti imprevedibili. Comunque, moti di piazza a sfondo insurrezionale soprattutto al Nord ci furono, se lo Stato avesse ceduto come sarebbe andata a finire?
Ricordi di quei giorni nelle città del Nord: negozi chiusi, odore di gas lacrimogeni che stagnava per giorni, scioperi, l'Unità giornale del PCI gridato per le strade con la voce dell'odio e del sangue, il vuoto delle piazze e delle strade, qualche sparo ogni tanto, durò pochi giorni per fortuna.
La guerra civile negli Stati Uniti, la stanno irresponsabilmente iniziando i Democratici per vincere le elezioni, sostenendo i suprematisti omo e neri, l'antifascismo dei professionisti della violenza e persino la delinquenza comune? Sembra di sì. Speriamo si confermi il detto : chi semina vento raccoglie tempesta. Parlare di razzismo oggi negli USA, come se fossero rimasti ai tempi della Capanna dello Zio Tom è veramente assurdo, un insulto all'intelligenza.

Anonimo ha detto...

Contro gli attacchi di Erdogan l’Europa dovrebbe difendersi. Anche con una risposta culturale. Richiamando il tempo in cui Costantinopoli era il centro della cristianità orientale.
(Lorenzo Fontana)

Anonimo ha detto...

"...l’Europa dovrebbe difendersi.,,"

L'eu non percepisce il Cristianesimo come sua radice foss'anche culturale ma, percepisce l'integrazione / disintegrazione come suo abbandono suicida al caos richiesto dai tempi moderni...gnostico / massonici.

Anonimo ha detto...

Ma cosa volete che condannino i musulmani italiani se noi occidente non riusciamo a condannare un bel niente. Sembra a voi che le 4 parole biascicate da Bergoglio siano una condanna? Ed i deputati del PD e dei 5 stelle cosa possono condannare se i primi sono favorevoli all'immigrazione incontrollata ed i secondi sperano solo di non essere cacciati dal palazzo?Ed a Bruxelles i nobili Von di qualcosa e Gentiloni li avete sentiti dire qualcosa? E voi sperate che gli islamici che vivono in Italia si espongano e rischino la vita per difenderci? Illusi ,questi ci considerano semplicemente degli imbecilli smidollati.Gente senza una cultura,una fede ed un futuro ,buoni solo da sfruttare e da minacciare impunemente.Mentre se si manca di rispetto all'Islam……..

Anonimo ha detto...

https://www.agenzianova.com/a/0/3045957/2020-07-29/siria-il-governo-di-assad-costruira-una-santa-sofia-in-miniatura-con-il-sostegno-russo

Damasco, 29 lug 18:38 - (Agenzia Nova) - Il governo di Damasco ha annunciato che costruirà una replica in miniatura della Basilica di Santa Sofia nella città di Al Suqaylabiyah nella provincia di Hama,

Da Il Tempo ha detto...

cosa è servito vietare la processione della Consolata, interrompendo una tradizione antica di Torino, quando poi si autorizzano le preghiere di massa dei musulmani? Questa è Torino nel giorno della festa islamica del sacrificio, con lo smistamento della folla in diversi punti di raccolta che ha solo aumentato il numero di assembramenti nei vari quartieri della città, dove migliaia di uomini di stanno affollando sui tappeti di preghiera senza il minimo distanziamento, con la consueta segregazione femminile che evidentemente non scandalizza sinistra e grillini". E' la denuncia il parlamentare di Fratelli d`Italia Augusta Montaruli.   

Anonimo ha detto...

https://voxnews.info/2020/08/01/chiesa-di-bergoglio-invita-i-cristiani-a-partecipare-alla-festa-islamica-dello-sgozzamento/

Anonimo ha detto...

....Sull’affaire Santa Sofia, il fronte dei critici del Santo Padre si va sempre più allargando, non essendo ormai solo limitato ai pochi cardinali che nel 2016 avevano avanzato “dubia” sull’enciclica Amoris Laetitia, come il potente Raymond Burke (statunitense), Walter Brandmüller (tedesco) e in seguito anche Willem Jacobus Eijk (olandese), oltre al nostro Carlo Caffarra e Joachim Meisner (tedesco) medio tempore deceduti, ma anche prelati da novanta come Camino Ruini, Giovanni Battista Re, Angelo Sodano e Tarcisio Bertone, così come uno degli uomini più spirituali della Chiesa, Roberto Sarah (guineano), Timothy Dolan (Usa), Ludwig Müller (tedesco) e Péter Erdõ (ungherese) e Albert Ranjith (Sri Lanka). Sono convinti infatti che anche quei musulmani che vengono definiti moderati odiano il cristianesimo e faranno tutto per distruggerlo ed è pertanto impensabile dare loro un tempio consacrato per i loro rituali anticristiani. Sono porporati provenienti dai paesi più svariati e di grande esperienza che immaginano con quale maggiore “vis” i predecessori di Francesco avrebbero affrontato una situazione simile.

Senza bisogno di farsi tirare per la tonaca, qualcuno di loro ha fatto paragoni col passato che appaiono impietosi. C’è chi ricorda, infatti, come Ratzinger cominciò ad essere “sotto tiro” dei servizi e del governo turco già agli inizi del 2000 quando, da cardinale, si espresse contro l’ingresso nell’Unione Europea della Turchia, che avrebbe potuto creare il suo spazio commerciale e politico con le sei repubbliche turkmene dell’ex Unione Sovietica, culturalmente e religiosamente affini. E ancora, nel famoso discorso su Fede e Religione di Ratisbona nel 2006, criticato dal rettore della moschea blu Mustafa Çagrici, papa Benedetto ebbe ragione nel ricordare quello che l’imperatore bizantino disse al Sultano: “Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava”. Pochi giorni fa, il suo successore Ali Erba è salito tronfio sul pulpito di Santa Sofia, a seguito della trasformazione in moschea, tenendo in mano la spada di Mehmet II, il conquistatore di Costantinopoli nel 1453.

Anonimo ha detto...

...segue
E ancora sono numerosi i colpi di pugno che Giovanni Paolo II diede di fronte a diversi capi di Stato musulmani sui diritti dei cristiani e contro le persecuzioni che subivano. E non lo faceva solo quando li riceveva domi suae in Vaticano, ma anche nelle sue visite in paesi musulmani. Di Paolo VI si racconta, invece, che alla richiesta dell’ambasciatore saudita presso il Quirinale di far costruire una moschea a Roma consigliò di rispondere appellandosi all’articolo 60 dell’allora vigente codice civile italiano ai sensi del quale la Repubblica riconosce agli stranieri gli stessi diritti riconosciuti agli italiani nel loro Paese di provenienza. Nel 1935, era già un anno che Angelo Roncalli era a Istanbul, quando il governo kemalista strinse ulteriormente le leggi laiciste e impose ai ministri di tutti i culti di non indossare in pubblico gli abiti religiosi. L’imperitura fama di Roncalli è in buona parte dovuta anche al fatto che riuscì a “far ragionare” Atatürk e i suoi lasciando “respirare” tutte le religioni presenti in Turchia, musulmani compresi. Era riuscito a mantenere un pugno di ferro in un guanto di velluto.

Bergoglio, invece, oggi soffre, lacerato da questi confronti. Sgranocchiando compulsivamente mandorle, visto che dolci e ciliegie gli sono state vietate per via degli zuccheri, ricorda la solitudine di un Papa e pensa a quando Pio XII venne accusato di debolezza durante la razzia degli ebrei in Olanda, ritenendo che prese di posizioni eccessive possano creare difficoltà alle comunità cattoliche nei Paesi musulmani, e forse ha ragione. Ma probabilmente avrebbe almeno potuto evitare quel che è successo il 21 luglio, quando monsignor Yoannis Lahzi Gaid, segretario particolare di Francesco fino a poche ore fa e sostituito in tutta fretta con il calabrese Fabio Salerno, ha presentato il progetto della costruzione di un orfanotrofio e di un ospedale nella “Nuova Cairo”. La presentazione è avvenuta nell’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti presso l’Italia, anche perché nasce nell’ambito del lavoro sulla fraternità iniziato con il Documento sulla Fratellanza umana di Abu Dhabi.

Ma inginocchiarsi così spesso, anche fisicamente, ai piedi dell’Islam, come peronisticamente spesso ha fatto Francesco, è sempre più visto come un simbolo della disfatta del Cattolicesimo, accompagnato dal fallimento economico delle riforme papali, da quello giuridico che ha riportato lo Stato Vaticano ai tempi “manettari” dello Stato pontificio e dal decadimento dottrinale di chi rinuncia ai Simboli per un interesse superiore, porta al relativismo, in cui tutti siamo uguali, fino a quando qualcuno decide che il suo simbolo vale più di un altro, come Erdogan insegna. Forse, con questi venti di neo ottomanesimo, una mano d’aiuto dello Spirito Santo servirebbe proprio, e probabilmente è per questo che ogni domenica il Santo Padre chiede di pregare per Lui. Facciamolo. Ne ha davvero bisogno.

Luigi Bisignani, Il Tempo 2 agosto 2020