Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 25 gennaio 2021

Sulla decadenza degli stati, delle civiltà. Le università americane fomiti di subcultura afro e femminista.

Commenti interessanti estratti dalle discussioni perché offrono spunti importanti, ulteriormente da approfondire, sulle dinamiche che ci sovrastano e sulle loro radici prossime e remote. Per non rimanere invischiati. Essere consapevoli è indispensabile per un pensiero e un'azione efficaci ed equilibrati.

Sulla decadenza degli Stati, delle civiltà,
tema purtroppo attualissimo

Ci siamo dentro sino al collo. La corruzione dei costumi radicata e ramificata è sicuramente causa di decadenza. Ma in genere non opera con un taglio netto, nel senso che ad essa si contrappongono anche per lungo tempo forze vive. Nascono così periodi di lotte culturali e anche civili e guerre civili. La decadenza del mondo romano originario cominciò nel I sec AC con le guerre civili che portarono alla fine all'instaurazione del principato di Augusto. Ma fu una lunga decadenza, contrassegnata da periodi di forte ripresa. Con lo stesso Augusto, con gli Antonini, con la monarchia militare. Con l'impero si affermò una classe media urbana transnazionale. Nel III secolo la crisi fu terribile, l'impero fu assalito simultaneamente dal Reno ai confini con la Persia, ma inaspettatamente si riprese, sia pure militarizzandosi nelle istituzioni. Poi crollò, ma in Occidente; in Oriente resistette e continuò come impero greco, bizantino, un altro Stato, che ebbe momenti di grande splendore e contribuì validamente alla civilizzazione degli slavi, nonché a bloccare l'avanzata musulmana per secoli, fino al prevalere dei turchi ottomani.
Accanto alle cause morali della decadenza, ci sono quelle economiche, istituzionali e infine quelle occasionali, come appunto le pestilenze, che travagliarono il mondo romano nel 165-80 AD e 251-66 AD, e continuarono secondo gli storici moderni per circa 500 anni ad intervalli (forse morbillo e vaiolo). Quindi la popolazione non diminuì solo per i vizi e il femminismo (le donne non volevano più fare 6 o 7 figli in media come ai tempi della grandezza di Roma). Ci furono le malattie endemiche e in aggiunta le stragi compiute dai barbari, per esempio durante la crisi del III secolo. La debolezza militare dell'Occidente dipendeva anche dalle periodiche lotte per il potere imperiale, brevi guerre civili tra eserciti contrapposti, che falciavano gli uomini validi. In Occidente il crollo fu dovuto alla mancanza di un esercito nazionale. Gli imperatori assoldavano negli ultimi tempi solo capitribù germanici con il lor seguito e uno di questi, Odoacre, si mise in proprio, rimandando le insegne imperiali a Costantinopoli (476 AD). Gli italici da tempo non erano più reclutati. Denatalità, vizi o motivi politici?

Massenzio, sconfitto da Costantino a Ponte Milvio, aveva reclutato un esercito locale numeroso, di romani e italici, tra i quali certamente anche cristiani, però meno addestrato delle legioni di Costantino, che si giovavano anche di ausiliari germanici. La battaglia fu accanita e feroce ma quello che può considerarsi l'ultimo esercito nazionale romano-italico fu alla fine sconfitto dalle legioni ormai romane quasi soltanto di nome. Le ironie della storia.

La decadenza, proprio pensando all'antica Roma, non è mai indolore, come non lo sono i cambi di regime autentici. Ci sono sempre disordini gravi o vere e proprie guerre civili, guerre, invasioni straniere. Per questo il cambio di regime della Russia Sovietica, quasi pacifico e fatto da un giorno all'altro dalla stessa classe dirigente, qualche dubbio lo solleva, soprattutto considerando la tradizionale vocazione russa alla violenza e all'estremismo. È un bene che non sia quasi scorso il sangue in Russia, ovviamente. Il popolo russo attuale del resto deve ancora riprendersi dalla crisi demografica e morale provocata da guerre mondiali, guerre civili, stermini staliniani. Tanta voglia di menar le mani non credo l'abbia. E la crisi del marxismo, già come ideale, era reale. La mummia di Lenin però è sempre al suo posto e il marxismo non è stato ufficialmente ripudiato.

Per la nostra decadenza, colpevole della ribellione contro il vero Dio, è arrivato il tassello dell'epidemia, manca ancora quello della carestia, della fame.

Invece di agitarsi tanto per i vaccini, dovrebbero abrogare le loro leggi infami contro la famiglia e la morale e chiedere perdono a Dio, come i niniviti. Forse la decadenza si arresterebbe.

Ancora sulla decadenza.
Le università americane fomiti di subcultura afro e femminista

La decadenza comincia con la decadenza della cultura. Quando una cultura comincia a prodursi come subcultura o sottocultura.
Restando all'America. Il dilagare del politicamente corretto nelle Università ha rappresentato il prevalere della subcultura. Che significa? I neri nelle università furono inizialmente imposti con le quote fisse da JF Kennedy. Come studenti e professori. Ma si cominciarono ad imporre certi settori di studi: cultura e tradizione africane etc. Idem con il femminismo. Si sono alla fine creati i "Women Studies", corsi insegnati da donne sulla storia delle donne, la cultura delle donne, il femminino nella storia, etc. il tutto improntato, come si può immaginare, all'ideologia omosessualista e anticristiana delle femministe. Questi rami di "studio" erano inizialmente secondari ma hanno contribuito a creare una mentalità sulla quale si sono inseriti intellettuali di taglio marxista-terzomondista per mettere sotto processo l'intera cultura occidentale, da Omero a noi, perché fatta da uomini, da uomini bianchi [sissignore, che avevano la colpa di essere bianchi], per le élites e non per il popolo, misogini, etc.

Siamo arrivati al punto che da un certo tempo nelle università USA ci si rifiuta di studiare classici del pensiero liberale come Locke, J.S.Mill etc perché, vien detto, non si vuol perder tempo con "vecchi uomini bianchi". (Vuoi mettere qualche racconto di qualche scrittore nero della generazione beat o della protesta negra del recente passato o i comizi di Malcom X, famoso estremista afroamericano mussulmano morto ammazzato, che faceva finire la II guerra punica alla battaglia di Canne, perché diceva, Annibale, africano e quindi nero, lì aveva battuto i Romani e vinto la guerra contro di loro?). (Al punto che Biblioteche possono rifiutare l'omaggio di un testo su Mozart con l'impiegato nero che ti dice in faccia - non accettiamo libri su anziani bianchi - però la ripulsa non è razzista perché fatta da un afroamericano, elementary Watson!).

Insomma questa pseudocultura, sempre più arrogante ed aggressiva, non contenta di abolire i nostri classici togliendone i libri dagli scaffali e dai corsi, l'ultimo è stato Omero mi pare nel Massachussetts, si è messa anche a bruciar quartieri di città e ad abbattere statue, simbolo della nostra cultura. Contro questa mostruosa e infame decadenza dobbiamo continuare a batterci con "le armi della critica", come diceva Marx, preparandoci però, nello stesso tempo, a batterci con "la critica delle armi", sempre per parafrasare il medesimo Marx, in una sua frase un tempo molto citata. (Historicus)

16 commenti:

Anonimo ha detto...

CONOSCIAMO IL SANTO DEL GIORNO: CONVERSIONE DI SAN PAOLO APOSTOLO

MARTIROLOGIO ROMANO SECONDO IL CALENDARIO DEL VETUS ORDO

Oggi 25 gennaio 2021 si festeggia la Conversione di san Pàolo Apostolo, avvenuta nel secondo anno dòpo l'Ascensione del Signore, al quale, mentre percorreva la via di Damasco spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, Gesù in persona si manifestò glorioso lungo la strada affinché, colmo di Spirito Santo, annunciasse il Vangelo della salvezza alle genti, patendo molto per il nome di Cristo. Uno dei più gloriosi trionfi della grazia divina é senza dubbio la conversione di S. Paolo, che la Chiesa celebra oggi con festa particolare.
S. Paolo era ebreo della tribù di Beniamino. Fu circonciso l'ottavo giorno dopo la nascita, e fu chiamato Saulo. Apparteneva, come il padre, alla setta dei farisei: setta la più rigorosa, ma nello stesso tempo la più recalcitrante alla grazia di Dio.
I suoi genitori lo mandarono per tempo a Gerusalemme, alla scuola di Gamaliele, celebre dottore in legge. Sotto questa sapiente guida. Saulo si abituò alla più esatta osservanza della legge mosaica. Questo zelo fu quello appunto che fece di Saulo il persecutore più terribile dei primi seguaci di Gesù.
Lo vediamo nella lapidazione di Stefano custodire le vesti dei lapidatori, non potendo far altro, non avendo l'età prescritta; egli stesso però lapidava nel suo cuore, non solo Stefano, ma tutti i Cristiani, avendo in mente una sola cosa: sradicare dalle fondamenta la
Chiesa di Cristo e propagare in tutto il mondo il Giudaismo.
Con questo zelo quindi non vi è niente da stupire se fu uno dei più fieri, anzi il più terribile ministro della persecuzione che infierì contro i Cristiani di Gerusalemme e ben presto fece scomparire i Cristiani che colà si trovavano; ma non pago di ciò, chiese lettere autorizzative al Sommo Sacerdote, per poter fare strage dei Cristiani rifugiatisi in Damasco. Qui però il Signore l'attendeva: qui la grazia divina doveva mostrare la sua potenza.
Eccolo sulla via di Damasco, accompagnato da arcieri, spirante furore e vendetta. Ma d'improvviso, mentre galoppa, una luce fulgida lo accieca; una forza misteriosa lo sbalza da cavallo ed egli ode una voce dal cielo che gli grida: « Saulo, perchè mi perseguiti? ».
- Chi sei tu? - risponde Saulo, meravigliato e spaventato ad un tempo.
Ed il Signore a lui:
- Io sono quel Gesù che tu perseguiti.
- Che vuoi ch'io faccia, o Signore?
- chiede Saulo interamente mutato dalla grazia.
- Va' in Damasco
- gli risponde il Signore colà ti mostrerò la mia volontà.
Saulo si alza, ma essendo cieco, si fa condurre a Damasco, dove rimane tre giorni in rigoroso digiuno e in continua orazione. Al terzo giorno Anania, sacerdote della Chiesa Damascena, per rivelazione di Dio, si porta nel luogo dove si trova Saulo, lo battezza e gli ridona la vista. Da quel momento Paolo è mutato da feroce lupo in docile agnello: la grazia di Dio opera in lui per formare il vaso di elezione, l'Apostolo delle genti.
Paolo, docile ai voleri di Dio, tanto crebbe nell'amore di Gesù, che arrivò a dire: « Chi mi separerà dalla carità del mio Gesù? forse la persecuzione? la fame? i sacrifici o la morte? Ah, no, né la vita, né la morte, né il presente, né il futuro saranno capaci di separarmi da quel Gesù per cui vivo, per cui lavoro e col quale sono crocifisso. Egli sarà la mia corona perché non sono io che vivo ma è Gesù che vive in me ».

A zerbino.. ha detto...

I mezzi di comunicazione hanno accelerato i tempi specialmente per gli italiani che oltre alla cocacola bevono tutto quello che e' di moda in America e importato con la cinematografia e quant'altro . Perche' loro sono emancipati ( da chi ?) , sono piu' avanti di noi (!); per dove , per il baratro ?Italia bene o male da quinta potenza a serva cenerentola.

C'entra , c'entra , non e' fuori tema ha detto...

Aldila'di qualche intermezzo e dei messaggini (per me un po' stucchevoli) ho trovato molto interessante la ricostruzione del Dr.Citro Massimo su la sig.ra Covid19 / il sig.Sars cov 2

https://www.facebook.com/leretico2020/videos/vb.106058901130742/222348129608290/?type=2&theater

COME DIFENDERSI DALLE CONTRAVVENZIONI AI DPCM ED ALLE ORDINANZE SINDACALI ILLEGITTIME? DISPONIBILI SUL SITO DELL’ERETICO DECINE DI MODULI AGGIORNATI PER OPPORSI.

Da oggi sono disponibili sul sito dell’Eretico (https://www.leretico.org/ ) nuovi moduli con dichiarazioni da allegare ai verbali di contravvenzione, diffide per la disapplicazione di dpcm ed ordinanze illegittime, ricorsi in autotutela contro le contravvenzioni ai DPCM ed alle ordinanze sindacali, ricorso al Prefetto per l’annullamento di ordinanze sindacali illegittime, ricorsi al giudice di pace, atti per mascherine e vaccini e tanti altri documenti.

Anonimo ha detto...

P.S.
Definizione dell'attuale demo(n)crazia : oligarchìa con dei tratti di tirannide ben chiara . Quale e' la finalita' di questa terapia genica ?

Anonimo ha detto...

Diciamo però che la furia omosessualista non nasce dal femminismo, pur se ne ha scaltramente approfittato. Oggi le femministe sono di fatto in difficoltà, anche se stentano a riconoscerlo; come i girondini coi giacobini, o i menscevichi coi bolscevichi.

Anonimo ha detto...

"La libertà cristiana è: la verità vi farà liberi. Cioè per essere libero devo prima sapere cosa è vero, devo sapere cosa sto scegliendo, a cosa sto rinunciando, le conseguenze delle mie azioni e delle mie omissioni.

La libertà moderna (gran parte del liberalismo ottocentesco e novecentesco) invece dice: la libertà vi farà veri. Cioè non è importante se una frase sia vera o falsa, basta che sia stata liberamente detta; non è importante se un'azione sia benefica o dannosa, basta che sia stata liberamente eseguita; l'importante è che l'individuo sia libero, tutto il resto viene dopo.
E dunque la libertà di drogarsi, di dire il falso, di divorziare, di abortire, di prostituirsi e di suicidarsi. Libertà considerate "buone" in quanto, semplicemente, libere. Questa è la libertà moderna".
- Claudio Otto Menghini

mic ha detto...

Libertà senza orientamento a Dio e quindi senza verità, non è libertà. È licenza...

Anonimo ha detto...

https://www.aldomariavalli.it/2021/01/25/autolesionismo-e-suicidio-boom-tra-giovanissimi-dati-choc-da-oms-e-istat/

Anonimo ha detto...


La libertà come "licenza" si annienta da se medesima, distruggendo i popoli.
Essa rappresenta la decadenza del pensiero liberale classico.

Ma la libertà moderna intesa come libertà individuale di fare tutto ciò che si vuole (il corpo è mio e lo gestisco io, vale oggi per tutti, femmine e maschi), rappresenta l'idea di libertà dei moderni tout court oppure la sua degenerazione?
È la libertà come potevano intenderla i libertini e mateerialisti del Settecento o un Nietzsche, anche se espressa in termini meno rozzi, ma non certo, per esempio, la libertà come poteva intenderla un Emanuele Kant. E tantomeno uno Hegel. (Tale forma di dissoluzione della libertà attraverso la libertà dei costumi appare invece nella componente utopica del pensiero di Marx, con l'abolizione della famiglia, del matrimonio, il mito della liberazione della donna).
Anche nell'ambito di un concetto sbagliato della libertà, sbagliato perché separato da quello della verità, bisogna distinguere. Il pensiero liberale classico, non elimina certamente l'idea del dovere e quindi del limite che la libertà deve trovare nelle leggi. DAl 1789 al 1795, nel primo, convulso periodo della Riv. Franc., furono emanate ben 5 costituzioni, una dietro l'altra. Sin dalla prima, la più famosa, "I diritti dell'uomo e del cittadino", abbiamo, all'art. 4 : "La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri; così l'esistenza dei diritti naturali di ciascun uomo non ha altri limiti che quelli che assicurano agli altri membri della società il godimento di questi stessi diritti. Questi limiti non possono essere determinati che dalla Legge." Principio poi sempre mantenuto.
Non c'è quindi l'idea di una libertà indiscriminata.
Quest'ultima è tipica invece della decadenza, quando la libertà degenera in "licenza", per usare il termine di Machiavelli.
Oggi, domina la "licenza", uno stato di cose belluino (Hobbes, homo homini lupus ), nel quale si organizzano e predominano i gruppi più forti, per imporre la loro legge, il loro interessse particolare; e in un modo prevaricatorio, che fa appunto emergere una "dittatura del pensiero unico": l'imposizione di fatto di una visione della società e della cultura basata sulla negazione dei valori, sulla "trasgressione", sul "rovesciamento", sull'imposizione di una dittatura culturale che esalta l'ignoranza, falsificando tutto il nostro passato spirituale (esempio classico in passato ne è stata la pseudocultura "vulgarmarxista" vigente nell'URSS di infausta memoria). Questo "dispotismo culturale", prodotto da élites ben individuate, va di pari passo con la creazione di un "dispotismo" economico che lo foraggia, quello delle grandi concentrazioni di proprietà e di ricchezza nelle mani dell'élite finaziaria, mediatica, tecnologica.
L'anarchia e la licenza ci preparano a quello che Montesquieu chiamava appunto "dispotismo asiatico", il governo dispotico degli imperatori d'Oriente, come visto in Occidente.
Le masse dei sottomessi negli antichi imperi erano però prolifiche, in genere. Le nostre sono invece votate all'autodistruzione mediante i vizi della "licenza" e quindi in via di sostituzione (finora) pilotata con le masse degli ancora prolifici popoli dal Sud del Mondo, dall'Africa, dall'Asia.
Policratico

Da incorniciare ha detto...

Condivido con voi le parole di un mio contatto di VK ( non so chi ci sia dietro questo nome, ma non importa, l'importante è il contenuto ).

"Biden ha giurato, questo non cambierà però il fatto che Trump resterà il presidente più amato da molti di noi. E dunque dedicherò a Trump le mie parole.

È un dato di fatto che quel ragazzo biondo che compariva in “mamma ho perso l’aereo” offrendo indicazioni ad un bambino, lui, Mr. Donald Trump, ha bucato la “bellissima” bolla dei “valori universali” forgiati, sdoganati e propagandati dagli USA. Quel caricaturale assalto al cuore del loro disumano potere - epilogo glorioso della sua epopea storica - ha svelato ulteriormente al mondo l’inganno e l’ipocrisia dietro la “più grande e antica democrazia del mondo”. Un processo sintomatico della sua irreversibile crisi interna, chiaro da tempo, non fosse per la dissonanza cognitiva del sistema PD. Vale a dire pensare che l’Occidente sia ancora il simbolo di qualcosa di positivo e piangere per giorni del fatto che sia stato sputtanato nelle sue immonde (e criminali) contraddizioni. Potrebbe essere prematuro decretare la fine del suo eccezionalismo messianico così come lo conosciamo oggi. Ma il giorno in cui non può più permettersi di essere esempio e dare lezioni di moralità, etica e governance ad altri è arrivato.

Ed il merito è solo di quest’uomo. Un Uomo con la U maiuscola, un vero presidente come non se ne vedevano da quasi un secolo.

Quattro anni tutto sommato goderecci che probabilmente non si ripeteranno, ma alla fine poco importa. Lui é l’unico vero presidente ad aver vinto le guerre senza sparare un colpo di fucile.

Grazie di cuore Mr, President Donald J. Trump, grazie di tutte le emozioni che ci hai offerto. Guarderemo a te, al tuo paese con invidia, con speranza perché tutti speriamo che prima o poi possa nascere un Uomo italiano, una donna italiana con il tuo inimitabile carisma e la tua forza d’animo che ha risvegliato il patriottismo nei nostri cuori.

Non ti dirò addio, ma arrivederci!

Parola di Italia Moli

I cinesi entrati nel Gruppo Poste (radio radio) ha detto...

"Scandaloso: hanno permesso alla Cina di entrare nei conti delle famiglie italiane!" Michetti (23 gennaio)
https://gloria.tv/post/nKE1gRVTToQE6gxLJUFRcsrXR

Anonimo ha detto...


Diciamo che la furia omosessualista non nasce dal femminismo..

Più esatto dire che omosessualismo e femminismo vanno a braccetto, si implicano e sorreggono a vicenda. Le scrittrici novecentesche considerate profetesse dell'emancipazione femminile in chiave femminista erano quasi tutte "dell'altra sponda" anche se non disdegnavano, a quanto pare, la pratica del c.d. "bisessualismo", con i relativi trinagoli, quadrati, esagoni etc: Simone de Beauvoir docet.
P.

Anonimo ha detto...


I cinesi entrati nel Gruppo Poste

Quale quota hanno acquisito? Quanto, in percentuale?
Stanno anche cercando di comprare in tutto o in parte anche la Iveco,
altro gioiello nazionale.

(Neo-primitivi al potere) ha detto...

Germania “green” raziona l’elettricità
Maurizio Blondet 25 Gennaio 2021
(Neo-primitivi al potere)
https://www.maurizioblondet.it/germania-green-raziona-lelettricita/

Ma pensa te!
Addio alle lavatrici , al frigorifero , alla luce elettrica con un click , al forno elettrico , alla tapparella elettrica , all'ascensore , al computer ecc . ecc .
E pensare che ho dato al robivecchi la lampada all'acetilene..

Gent e la stampella ? ha detto...

Dalla Lettonia (2252060 )abitanti con tanto amore.
https://www.maurizioblondet.it/comincia-il-governo-dombrovskis/

Sapevamo che avvocati/ magistrati e simili vanno incontro a disturbi gastrici.. ha detto...

ABUSO DI POTERE
Palamara vuota il sacco: i magistrati dominano l'Italia
https://lanuovabq.it/it/palamara-vuota-il-sacco-i-magistrati-dominano-litalia

Nel bel mezzo della crisi di governo, l'ex magistrato Luca Palamara si toglie qualche sassolino dalla scarpa. E pubblica Il sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana, una storia in presa diretta di come la magistratura interviene direttamente nella politica, eliminando chiunque provi a contestarne il potere.

A questo punto si tolga tutti i sassi e gliele forniremo noi un paio di scarpe morbide comode prodotte su misura dal miglior artigiano italiano.