Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 23 settembre 2023

“Mappa Mundi”: un programma unico di immersione nel latino al Wyoming Catholic College

Nella nostra traduzione da OnePeterFive un articolo che dimostra quanto oggi, a parte la riscoperta del latino, molti di coloro che assistono alla Messa tradizionale affermano che l’uso della lingua latina li aiuta a sperimentare la sacralità e il mistero del Santo Sacrificio. Indice degli articoli sul Latino: Lingua classica, sacra e vincolo di unità tra popoli e culture.

“Mappa Mundi”: un programma unico 
di immersione nel latino al Wyoming Catholic College
Julian Kwasniewksi

Una mappa del mondo ricopre l’intera parete dell’aula di un piccolo college cattolico dell’Ovest degli Stati Uniti. È un’aula di storia? O di geografia? Oppure un centro studi delle culture del mondo? No, è l’aula di latino del Wyoming Catholic College, e sia per gli studenti che per i professori quella non è una “mappa del mondo”, bensì la “mappa mundi”.

Utilizzata come supporto nei corsi immersivi di latino offerti dal Wyoming Catholic, la mappa mundi ricorda anche il fatto che la Chiesa chiama questa lingua, una lingua universale, “sua”. Sebbene il latino sia certamente cattolico anche in senso generale, esso è stato soprattutto la lingua del rito romano almeno dal IV secolo. Oggi, molti tra quanti assistono alla Messa tradizionale affermano che l’uso della lingua latina li aiuta a sperimentare la sacralità e il mistero del Santo Sacrificio.

Ma dato che il latino non è più parte integrante dell’istruzione scolastica come lo era un centinaio di anni fa, e che molti scoprono la liturgia tradizionale del rito romano solo in una fase avanzata della propria vita, lo studio della sua bellissima lingua è spesso impossibile. Dalle vite lavorative frenetiche ai bambini di cui prendersi cura e all’istruzione domiciliare, la vita di quasi tutti cospira per rendere la comprensione offerta dal messale bilingue latino-inglese l’opzione migliore.

Tuttavia, lo studio di questa lingua è importante, soprattutto per chi è negli anni formativi delle scuole superiori e dell’università. Come altri college umanistici (per esempio il Thomas Aquinas o il Christendom College), il Wyoming Catholic College (WCC) offre il latino come parte del suo curriculum principale, ma con una distinzione: l’attenzione verte sull’apprendimento del latino come lingua viva, con cui si può conversare, scherzare o addirittura sognare.

Le lezioni di latino al WCC sono impartite proprio in latino, utilizzando il “metodo di immersione”, in modo che gli alunni imparino a interagire e comunicare come farebbero nell’apprendimento di qualsiasi lingua straniera moderna. Vocabolario e grammatica sono insegnati da dimostrazioni, cartoni animati e tante attività. Il latino apre le porte a un’integrazione speciale con la vita liturgica e intellettuale, gran parte della quale è stata creata e alimentata dai romani o dai loro successori culturali.

“Benvenuti nel posto più interessante per studiare e fare teologia in Nord America! Solo al WCC si può imparare dalle Scritture e dagli scritti dell’epoca di San Tommaso d’Aquino e allo stesso tempo sperimentare una vita liturgica bizantina completa”, afferma Oliva Jones.
“Pensavo che il latino fosse solo un modo indiretto di migliorare l’inglese perché credevo che fosse una lingua morta. Ma così come non si può imparare il coraggio da un libro, non vi si può imparare davvero nemmeno una lingua. Lo si impara parlando e ascoltando la parola che è innanzitutto segno sonoro prima ancora che segno sulla carta. Dice linguam Latinum!” [sic].
Professori e laureati del WCC assumono entrambi un ruolo guida nella promozione costante della rinascita del latino anche più in là della piccola città di Lander. Come dice il sito web del college:
“La preminenza del latino come lingua della Chiesa fa sì che la sua presenza come unica lingua straniera insegnata al Wyoming Catholic College non sia sorprendente e lo rende appropriato per l’obiettivo di formare la prossima generazione di leader cattolici che il college si prefigge”.
Alcuni di coloro che si sono laureati da noi hanno recentemente condiviso con me quel che stanno facendo in proposito.

Emma Roberts ora insegna latino agli studenti della scuola primaria e secondaria presso l’accademia Lourdes Classical a Denver. Emma mi ha detto che le lezioni di latino al WCC le hanno insegnato che “l’insegnamento delle materie classiche non isola una disciplina per poi farne analizzare agli studenti un pezzo alla volta”. Il metodo di immersione, ha detto, consentirà al latino di “attrarre con la sua bellezza” perché “si ascoltano, parlano, leggono e pronunciano parole, frasi e inflessioni in lingua originale” invece di memorizzarla grammaticalmente, metodo che può “causare rapidamente stanchezza e disinteresse in uno studente”.

Emma aveva studiato il latino “dall'esterno”, sezionandolo grammaticalmente come una lingua morta: “Potevo tradurre e analizzare per filo e per segno una frase presa dalla prosa o dalla poesia latina, ma sono entrata in panico quando mi sono trovata di fronte a un compagno di classe che mi parlava in latino e ho dovuto rispondere… in latino!”. Racconta come la sua esperienza del latino si è intrecciata con il suo primo contatto con la Messa tradizionale. “È stato frustrante, e ancor più frustrante è stato andare alla Messa in forma straordinaria per la prima volta durante gli anni di college e non capire cosa stesse succedendo”, mi ha detto.

“Se avessi avuto un messale non avrei avuto alcun problema. Ma allenare il mio orecchio ad ascoltare pazientemente la lingua si è rivelato più difficile. Finché finalmente un giorno ho distinto qualcosa per la prima volta. Alla fine del mio primo anno, ho assistito alla messa in latino e all’improvviso ho udito alcune parole dell’epistola. Ho sentito le parole, il flusso della lingua e l’inflessione, il tutto si è trasformato in una frase nella mia mente e ho capito cosa si diceva. Questa esperienza mi ha dato tanta gioia. Mi ero sacrificata per qualcosa che amavo e mi ero guadagnata un piccolo assaggio della ricompensa”.
Non solo le idee, ma le stesse parole erano le stesse che generazioni di santi e peccatori hanno udito. Emma racconta entusiasta:
“Ho udito le stesse parole che San Girolamo ha detto e scritto; ho capito le parole pronunciate da Cicerone, da Sant’Agostino e da San Tommaso d’Aquino! La mia migliore amica, Santa Teresa di Lisieux, ha udito queste stesse parole mentre assisteva alla Messa in latino. Questo pensiero mi ha fatto venire i brividi. Che dono ascoltare e comprendere le stesse parole ascoltate e usate dagli oratori e dai santi di un tempo!”.
Come Emma, molti altri laureati del WCC insegnano latino alle scuole elementari e superiori. Margaret Johnson è anche lei insegnante di latino in un liceo classico, questa volta in Arizona. Diversi laureati servono anche come istruttori per il Veterum Sapientiae Institute (VSI), un’organizzazione che imparte lezioni e seminari in latino ecclesiastico sia a distanza che di persona. Dopo aver conseguito la laurea presso il WCC, Jacob Terneus ha proseguito gli studi superiori in latino e filosofia. Anche se durante il giorno lavora nel settore tecnologico, il signor Terneus insegna anche latino introduttivo al VSI. Anche Nathaniel Heithoff insegna latino introduttivo al VSI. Ha imparato a parlare latino al WCC prima di conseguire un master in Lettere classiche presso l’Università del Kentucky. Zachary Thomas ha ampiamente utilizzato le sue competenze linguistiche in varie località del Medio Oriente, Europa e America. Ha tenuto corsi di latino a studenti delle scuole superiori, elementari e seminaristi: al VSI si dedica all’insegnamento del latino classico agli studenti.

Presidente della facoltà di latino del WCC, il Magister Eugene Hamilton ha imparato per la prima volta a parlare latino con la professoressa fondatrice del dipartimento di latino del WCC, Nancy Llewellyn. Adesso sia lui che la Magistra Llewellyn sono impegnati anche nell’insegnamento al VSI.

All’Aquinas Institute — dedito alla pubblicazione dell’opera omnia del Dottore Angelico nelle nuove edizioni latino-inglese — sono coinvolti in modo significativo anche ex-studenti e professori cattolici del Wyoming. Quattro dei loro undici professori sono o erano professori cattolici del Wyoming, uno è laureato e un altro è il direttore delle pubblicazioni. Numerosi ex studenti cattolici del Wyoming hanno anche lavorato come traduttori o redattori per le edizioni latino-inglese edite dall’istituto.

Anthony Jones e sua moglie Olivia, che ho già citato sopra, hanno apprezzato entrambi il metodo di immersione nell’insegnamento del latino al Wyoming Catholic. Nonostante si sia laureata, sposata e trasferita, Olivia continua a studiare latino tramite l’Istituto Veterum Sapientiae mentre Anthony sta studiando un dottorato in filosofia politica presso la Baylor University in Texas. L’anno scorso Olivia ha insegnato latino in una scuola parrocchiale locale, e farà lo stesso quest’autunno; lei e Anthony mantengono anche vive tra loro le proprie abilità di conversazione latina. “Il Veterum Sapientiae Institute è una comunità di amanti della lingua latina per amore della Chiesa, e questa passione è ciò che unisce la comunità di studenti e insegnanti”, ha detto Olivia. “Gli insegnanti hanno anni, se non decenni, di esperienza nell’insegnamento del latino immersivo… Consiglio vivamente questo istituto sia agli esperti che ai principianti come mezzo per affinare la loro preparazione linguistica”.

Sebbene al Wyoming Catholic il latino possa portare a grandi intuizioni intellettuali, profonde esperienze liturgiche o entusiasmanti carriere dopo la laurea, per molti studenti è anche semplicemente una delle lezioni più divertenti, sia dentro che fuori dalla classe. Il programma latino cattolico del Wyoming non ha solo sfornato redattori e professori: ha anche fatto nascere “video musicali ufficiali”, nonché esilaranti drammatizzazioni di capitoli della serie di libri di testo latini Lingua Latina (ad esempio, Colloquium Primum).
Il latino può essere usato anche nelle gite: conosco studenti che, dopo aver parlato solo latino durante un viaggio, con lo zaino in spalla per una settimana, hanno iniziato a sognare e a parlare nel sonno in latino! Il dottor Scott Olsson, assistente professore di matematica e scienze che è anche insegnante di latino, partecipa spesso alle gite in latino: in questo video parla di una di tali esperienze dei primi giorni del college.

Come ha affermato scherzosamente la mia amica Sophia Michael: “Attenzione: molti dei tuoi futuri amici si ingelosiranno! Non molti di loro hanno mai avuto modo di studiare il latino in stile immersivo!”. Il semestre autunnale al Wyoming Catholic è appena iniziato e la Rota Fortunae (ruota del destino) continua a girare mentre le nostre nuove matricole iniziano a navigare sulla mappa mundi per la prima volta. Al WCC, imparare il latino può essere difficile, ma è anche divertente: è un’istituzione che fornisce ai suoi diplomati gli strumenti per promuovere ulteriormente le ricchezze della tradizione… e comporre ballate latine per MTV.
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
IBAN - Maria Guarini
IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Letto che alcune Università cinesi hanno istituito dei corsi di apprendimento e studio del Latino, la qualcosa sembrerebbe aver avuto successo dal notevole numero degli iscritti......

Anonimo ha detto...

Umanamente parlando, il defunto Giorgio Napolitano meriterebbe la Giudecca, al nono cerchio. Il punto più fondo dell’inferno, quello più vicino a Lucifero, che il sommo poeta Dante assegna ai traditori dello Stato e della parola data.
Nel marzo del 2011, spingendo un debole e vile governo Berlusconi a bombardare la Libia, nostra alleata, egli si coprì d’eterna infamia. Asservito a Washington dopo esserlo stato a Mosca, l’allora presidente della Repubblica calpestò la Costituzione italiana (che all’articolo 11 proibisce la guerra d’aggressione) e i nostri interessi nazionali (petroliferi e migratori) che aveva il dovere di tutelare, per compiacere i suoi padroni d’oltreoceano. Anche sulla sua coscienza, quindi, vi stanno le migliaia di vittime dei bombardamenti della Nato su Tripoli, e il disumano linciaggio di Gheddafi.
Era sempre lo stesso Napolitano che molti anni prima, nel 1974, quando era ancora comunista, aveva diffamato Aleksandr Solzenycin, il grande scrittore russo, il coraggioso dissidente cristiano, antropologicamente agli antipodi del suo sempre servile e opportunista diffamatore.
Servitore di due padroni, prima il totalitarismo sovietico, poi la plutocrazia a stelle e strisce, prima Mosca e poi Washington (e Wall Street), Napolitano non fu mai un uomo libero.
Lasciamo cristianamente al giudizio di Dio, supremo e perfetto giudice, il suo destino eterno. Ma, umanamente parlando, a Napolitano spetterebbe di diritto la dantesca Giudecca infernale dei traditori della patria.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Parce sepulto.

Anonimo ha detto...

Speriamo che sia segnale per l Italia e gli Italiani di una svolta verso la sovranità!

Anonimo ha detto...

Speriamo sia un apripista.

Anonimo ha detto...

Il funerale di Stato è un controsenso, nello Stato ha già scorazzato, ora dovrebbe essere aiutato ad entrare in Cielo! Stupidità umana dei celuduristi. Preghiera libera.

Vita Christi ha detto...

MALHEUR À VOUS ! SCRIBES ET PHARISIENS HYPOCRITES, PARCE QUE VOUS RESSEMBLEZ À DES SEPULCRES BLANCHIS. AU DEHORS, ILS PARAISSENT MAGNIFIQUES, surtout lorsqu'ils sont revêtus de marbre, enrichi d'or et brillants de couleurs variées, MAIS AU DEDANS, IL RENFERMENT DES OSSEMENTS ET DES IMMONDICES qui les rendent horribles et abominables. C'est à cause de ces deux aspects si différents que les tombeaux sont appelés SÉPULCRES, du mot latin SEMI-PULCRUM qui signifie A MOITIÉ BEAU. DE MÊME, ajouta le Sauveur (ibid. 28), AU DEHORS, VOUS SEMBLEZ JUSTES AUX JEUX DES HOMMES qui voient les apparences de la pureté, de la sainteté dans vos habits et vos discours, mais AU DEDANS, VOUS ÊTES REMPLIS D'HYPOCRISIE ET D'INIQUITÉ, c'est-à-dire de cette amour pour la vaine gloire qui est le but de la dissimulation, et de cette haine contre la vérité qui provient de l'affection au mal. C'est ainsi que les Scribes et les Pharisiens montraient extérieurement une conduite vertueuse pour mieux voiler leur profonde malice; ils étaient figurés par cette fameuse statue de Bel qui était d'airain au dehors et de terre au dedans.
Ludolphe le Chartreux : La grande vie de Jésus-Christ, nouvelle traduction intégrale par le P. Dom Florent Broquin, 1872, tome cinquième, page 331.

Anonimo ha detto...

- La Messa in latino è un rito anacronistico, e poi non si capisce una parola.

Certi “cattolici” riescono nell’impresa di essere più insulsi di certi anticattolici! La santa messa in latino, il cui nome coretto è Santa Messa in rito romano antico, è un vero angolo di Paradiso in Terra. Tutto il sacro, il mistero e la bellezza si danno appuntamento in questo rito sublime. Il latino, che poi - piccolo dettaglio - è la lingua sacra per eccellenza (odiata da satana), quella ufficiale della Chiesa, non è certo un limite, ma un grande valore aggiunto. La Santa Messa è un mistero, non è possibile capirla a prescindere. Più la si “vela” e più la si innalza. Questo magnifico rito, che è stato per tantissimi secoli il cardine liturgico della cattolicità, ha generato santi e santi meravigliosi, oggi è molto avversato, specie da certi vescovi. Chi ne fa esperienza avverte immediatamente la differenza con la cosiddetta “nuova Messa” dove l’assemblea è, di fatto, più importante del Signore. Le Musiche (il gregoriano), la solennità, il silenzio e i sacri gesti rituali ne fanno un capolavoro intramontabile. Basterebbe solo ricordare che la santa Comunione, in questo antico rito, si può ricevere solo in ginocchio e in bocca, dalle mani del sacerdote e con l’uso del piattino (per scongiurare la caduta di frammenti eucaristici) per preferirla tutta la vita. Il mio consiglio da amico è semplice: trovatene una vicino a voi (non sarà purtroppo facile perché è parecchio osteggiata) e andateci!
Quando qualcuno cercherà di scoraggiarvi denigrandola... voi fate finta di non capirlo, come se parlasse in latino.

tratto da La soglia dell'aldilà - di Roberto Bonaventura

https://www.robertobonaventura.com/la-soglia-dellaldila/

Se vuoi vedere il mio cortometraggio sulla Santa Messa in rito romano antico, clicca qui: https://youtu.be/x6rlLIuxK8E

Anonimo ha detto...

Ma Mappa in latino vuol dire tovagliolo! Che latino insegneranno in questi corsi?

Anonimo ha detto...

La sacra lingua latina "vela" il Mistero alle orecchie affinché meglio si sveli al cuore.
RB