Arcivescovo Carlo Maria Viganò
Aborto: “Sacramento” di Satana
11 Settembre 2023
Per l’aborto si può andare in prigione: è la pena prevista in alcuni Stati per chi sosta in silenziosa preghiera davanti a una clinica dove si uccidono i bambini. Ma non si va in prigione se si uccide una creatura innocente.
Per l’aborto si può essere discriminati: è lo stigma sociale che grava su chi pensa alla vita del bambino ucciso nel ventre materno, considerato “un grumo di cellule” fino a che non sta per venire alla luce, e per alcuni assassini nei governi anche dopo essere nato.
Non lo chiamano aborto: lo chiamano “salute riproduttiva”, “interruzione di gravidanza”. È l’obbligo imposto dal politicamente corretto con la sua neolingua orwelliana. E chi dissimula l’orribile crimine contro vite innocenti dietro un’espressione asettica è anche a favore della mutilazione delle persone – e dei bambini in età pre-puberale – per sembrare ciò che non sono con amputazioni e terapie devastanti: la chiamano “transizione di genere”. Chi è favorevole all’aborto e alla mutilazione dei bambini è anche favorevole all’uccisione dei malati, degli anziani, dei dementi, dei disabili e di chiunque, a qualsiasi età, lo Stato o l’individuo reputi indegno di vivere: non è omicidio legalizzato, ma “eutanasia”, “accompagnamento all’exitus”. Durante la farsa psicopandemica un Paese del Nordeuropa ha anche invitato gli anziani a non gravare sul Servizio Sanitario, spedendo loro a casa un kit per togliersi di torno senza disturbare nessuno e assicurando il pagamento delle esequie.
Morte. Solo morte. Morte prima di nascere. Morte durante la vita. Morte prima di morire naturalmente. Significativamente, chi è favorevole alla morte degli innocenti – bambini, malati, anziani – è contrario alla pena di morte. Si può essere trovati indegni di vivere perché poveri, perché vecchi, perché non voluti da chi ci ha concepito; ma se si massacrano persone o si compiono delitti orrendi, la pena capitale è considerata una barbarie.
Curiosamente, in questa frenetica istigazione al suicidio e all’omicidio, in questa imposizione della morte sulla vita, fanno eccezione i geronti dell’élite globalista, questi vecchi miliardari potentissimi che, asserragliati nelle loro fortezze vigilate da guardie armate, non si rassegnano a morire, e a tutto ricorrono – anche ai più abominevoli mezzi – per sembrare giovani, per non vedere il loro corpo in decadimento, per assicurarsi una “vita eterna” nel cloud del transumanesimo. L’élite vorrebbe comandare anche sulla vita, sulla vecchiaia, sulla malattia.
Dovremmo iniziare a comprendere che i teorizzatori di questa immane strage che si perpetua da decenni e ci ripiomba nella barbarie del peggior paganesimo non si considerano parte dello sterminio: nessuno di loro è stato abortito; nessuno di loro è stato lasciato morire senza cure; a nessuno di loro è stata imposta la morte per ordine di un tribunale. Siamo noi, siete voi e i vostri figli, i vostri genitori, i vostri nonni che dovete morire, e che vi dovete sentire in colpa perché siete vivi, perché esistete e producete CO2.
Nel Medioevo gli affreschi di alcune chiese, monasteri o di edifici pubblici proponevano il tema del Trionfo della Morte come richiamo ai Novissimi. La morte è una certezza della condizione umana che ci deve spronare a ben vivere per ben morire e meritare la beatitudine eterna, sapendo che dopo la morte vi è un Giudizio inappellabile con cui saremo destinati per sempre al Paradiso o all’Inferno, a seconda di come abbiamo vissuto. Il motivo di questo odio per la vita degli altri da parte dell’élite non è frutto di una mentalità utilitaristica. La “cultura dello scarto” evocata da “qualcuno”, non è dovuta al Trionfo della Morte, sconfitta per sempre dal Signore della Vita. Essa è causata dal delirio satanico di sostituirsi a Dio, dopo averLo rinnegato e tradito. Ce l’ha confessato uno degli ideologi del pensiero globalista, Yuval Noah Harari, ebreo, omosessuale, “sposato” con un uomo, vegano, teorizzatore di una religione transumana e luciferina che cancella Dio dall’orizzonte umano e consente ai tiranni del Nuovo Ordine Mondiale di prendere il Suo posto nel decidere cosa è giusto e cosa non lo è, chi deve vivere e chi deve morire, chi può viaggiare e chi no, quanto ognuno di noi può spendere, quanta anidride carbonica può produrre, se e quanti figli può avere e da chi li deve acquistare, dopo aver massacrato i propri aspirando loro il cervello o facendoli a pezzi prima di uscire dal grembo materno. Costoro decidono anche che un bambino possa essere abortito sino a un istante prima del parto, perché hanno trovato il modo di lucrare vendendone gli organi e i tessuti ai laboratori o alle case farmaceutiche: è uno dei più fiorenti mercati delle cliniche abortiste, oltre alle sovvenzioni pubbliche e private per continuare a uccidere bambini.
Le nostre Nazioni, un tempo cristiane, hanno apostatato dalla Fede grazie alla quale i nostri padri hanno edificato la Civiltà cristiana, sulle rovine del paganesimo e dell’idolatria. È solo grazie alla Fede in Cristo se i popoli hanno smesso di uccidere i propri figli con l’aborto, così come li immolavano sui loro altari per propiziarsi i demoni. È solo grazie alla nostra santa Religione se le madri hanno avuto come modello la Vergine Santissima, Madre di Dio e Madre nostra: Mater misericordiæ, Mater divinæ gratiæ, Mater purissima, castissima, inviolata, intemerata, amabilis, admirabilis. Oggi il nome stesso di “madre” scatena l’odio del Serpente al punto da volerlo cancellare dalla bocca dei nostri bambini: perché in quella parola è racchiuso quel vincolo ineffabile e divino che ha reso possibile l’Incarnazione del Figlio di Dio nel seno della Vergine Immacolata, quel Fiat umile, obbediente e generoso che ha sancito la fine del regno del peccato e della morte.
Ma questa apostasia, presentata come progresso di civiltà e di democrazia; celebrata in nome della dignità dell’uomo e della libertà religiosa; esaltata da una Gerarchia corrotta e asservita all’élite, non è neutralità dinanzi a Dio e alla Morale: essa è una ribellione satanica a Dio, un Non serviam gridato dai parlamenti, dalle aule dei tribunali, dalle cattedre delle scuole, dalle pagine dei giornali, dalle sale operatorie.
L’aborto è un atto di culto a Satana. È un sacrificio umano offerto ai demoni, e questo lo affermano orgogliosamente gli stessi adepti della “chiesa di Satana”, che negli Stati Americani in cui l’aborto è vietato rivendicano di poter usare i feti abortiti nei loro riti infernali. D’altra parte, in nome della laicità si abbattono le Croci e le statue della Madonna e dei Santi, ma al loro posto iniziano a comparire immagini raccapriccianti di Bafometto.
L’aborto è un crimine orrendo perché oltre alla vita terrena priva il bambino della visione beatifica, destinandolo al limbo perché sprovvisto della Grazia battesimale. L’aborto è un crimine orrendo perché cerca di strappare a Dio delle anime che Egli ha voluto, ha creato, ha amato e per le quali ha offerto la propria vita sulla Croce. L’aborto è un crimine orrendo perché fa credere alla madre che sia lecito uccidere la creatura che più di tutte, e a costo della sua stessa vita, ella dovrebbe difendere. E con tale crimine quella madre si rende assassina e se non si pente si condanna alla dannazione eterna, vivendo molto spesso anche nella vita quotidiana il rimorso più lancinante. L’aborto è un crimine orrendo perché si accanisce sull’innocente proprio a causa della sua innocenza, rievocando gli omicidi rituali dei bambini commessi nelle sette di ieri e di oggi. Sappiamo bene che la cabala globalista è legata dal pactum sceleris della pedofilia e di altri crimini orrendi, e che a quel patto sono vincolati esponenti del potere, dell’alta finanza, dello spettacolo e dell’informazione.
Il mondo gronda del sangue innocente, sparso da un’élite di eversori devoti a Satana e nemici dichiarati di Cristo. Quando sento certi vescovi legittimare le leggi – come la 194 in Italia – che consentono l’aborto a determinate condizioni, mi chiedo come possano considerarsi cattolici. Nessuna legge umana potrà mai calpestare la Legge divina e naturale, che comandano: Tu non ucciderai. Nessuna nazione potrà sperare prosperità e concordia finché permetterà questo quotidiano massacro nel silenzio complice dei politici che si dicono “cattolici” ma contraddicono il Vangelo approvando leggi inique. Bandire l’aborto dev’essere la prima iniziativa di qualsiasi governante voglia contrastare il Nuovo Ordine Mondiale asservito a Satana. Combattere per questo dev’essere un impegno inderogabile di ogni Cattolico degno del Battesimo.
Nostro Signore ha detto di Sé: Io sono la Via, la Verità, la Vita. Il motto del Principe di questo mondo potrebbe essere: Io sono il Baratro, la Menzogna, la Morte. Rifiutiamo l’aborto e avremo tolto all’Avversario lo strumento principale del suo apparente, infernale trionfo. Rifiutiamo l’aborto e avremo milioni di anime che potranno amare ed essere amate, compiere grandi cose, diventare sante, combattere al nostro fianco, meritare il Cielo.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
27 commenti:
“Il matrimonio uomo - donna non è un dogma cattolico : è una realtà antropologica universale.”
Théophane Leroux
La vecchiaia consente di aver avuto più tempo per cercare di diventare cattolici e quindi di osservare meglio la realtà. Anche di tutti gli ammazzamenti di cui sopra si è potuto osservare la sorte di quanti e quante hanno tradito Dio e gli uomini e hanno ammazzato. Togliersi un proprio peso, non paga mai, perché il proprio peso, volenti o nolenti, continua ad incombere sulla propria vita distorcendola, trasformandola in un silenzioso calvario, meglio in un lento, lungo, inconsapevole suicidio. Osservare nel tempo per credere. La colpa ed il castigo procedono insieme, anche se il castigo procede sotto traccia.
Riguardo alla CO2, sappiamo del profumo che emana dai Santi, vivi o morti che siano, quindi i Santi hanno un azione benefica sull aria intorno, certamente gli omicidi a manetta non profumano l aria e molto probabilmente sono anche loro causa di incremento di CO2.
Il vero reale transumanesimo è la vecchia Santità a cui ci chiama l imitazione del Signore nostro Gesù Cristo.
Un intervento chiaro, interamente cristiano, senza citazioni di santi dubbii. Legittimare la legge 194 e nel contempo dirsi cattolici è impossibile; i salti mortali per cercare di conciliare il diavolo e l'acqua santa riceveranno la giusta mercede, a tempo suo.
A questo punto ho bisogno di esporre un dubbio che mi tormenta: la campagna in atto che raccoglie le firme dei cattolici di buona volontà per modificare la legge 194 e che è intitolata “Un cuore che batte”( di cui tutti conoscete iniziativa e scopi: salvare tanti bambini già candidati all’aborto) risulta alla fine una legittimazione della nefasta legge o no ?
So che molti ambienti della Tradizione la stanno snobbando e vorrei capire se ci sono motivi seri .
Mons. Viganò non ne ha fatto cenno.
Non so se aderire o tralasciare quell’iniziativa popolare.
L'Europa ha abbandonato la fede nell'Unico (Dio) per sottomettersi:
al mercato unico,
al pensiero unico,
al popolo unico (meticciato),
infine al sesso unico.
In sintesi: tramonto e fine della civiltà.
Martino Mora
Perché però, mons. Viganò, accusare sempre e solo gli "stati americani"?
L'aborto legalizzato infuria tanto quanto, e di più, nella "umanissima" Federazione di Mosca,
In causa (l'aborto è solo una delle piaghe) è l'americanismo e la secolarizzazione dell'intero Occidente tanto atlantico quanto europeo... A Mosca non c'è la perfezione ma il degrado occidentale che riguarda il piano spirituale etico e conseguentemente anche socio-antropologico ha raggiunto livelli allucinanti
Guardi ora tutto è menzogna, se questa modifica della194 l ha messa in cantiere la sinistra, allontanarsi a gambe levate...
La "umanissima" Federazione di Mosca conobbe più di settanta anni di comunismo e poi anni di liberismo spietato americanista con Elstin. Considerato che comunismo e liberismo sono due facciate della stessa medaglia e che possono benissimo convivere, come in Cina e come nel venturo nuovo ordine mondiale - la MATRICE delle due malepiante è la medesima - non c'è da stupirsi che l'aborto imperversi pure in Russia: la pretesa che settanta anni di comunismo non abbiano lasciata nessuna traccia è assurda. In Russia, tuttavia, si sta cercando di fare qualcosa per contrastare la decadenza e l'abbruttimento dell'uomo. Che cosa si sta facendo in questo senso negli Stati Uniti d'America e negli stati vassalli? In Russia si ricostruiscono le chiese distrutte durante i settanta anni di comunismo ed esiste una rinascita religiosa. Dalle nostre parti chiese, seminari e conventi si chiudono, si vendono, si demoliscono; i fedeli sono rari, anziani, protestantizzati... e AMERICANIZZATI.
Riflessione notturna sui segni dei tempi, che sembrano sempre più apocalittici.
Mi viene in mento questo passo di san Paolo, nella I Lettera a Timoteo:
"Ma lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi vi saranno di quelli che abbandoneranno la fede, per seguire spiriti seduttori e dottrine diaboliche, ingannati da ipocriti impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza, i quali prescrivono di non sposarsi e di astenersi dai cibi che Dio ha creati per essere presi con rendimento di grazie dai fedeli e da coloro che hanno conosciuto la verità. Tutto ciò che Dio ha creato è buono e niente dev'essere rigettato, purché si prenda con azione di grazie; perché tutto viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera" (1 Tit 4, 1-5).
Durante il Medio Evo furono i Càtari, noti anche come Albigesi perché la città di Albi nel Meridione della Francia era un loro centro importante, a praticare questi errori: negavano il matrimonio e avversavano molti cibi, considerando il mondo una creazione di un dio malvagio, dal quale i "puri" (kataroi) dovevano distinguersi. L'austerità di vita dei loro Perfetti era però di pochi, nelle comunità catare c'era una diffusa sensualità.
Eresia di origine gnostica praticata da una minoranza che tuttavia minacciava di estendersi in vaste zone della Francia meridionale e dell'Italia settentrionale. Dopo aver tentato inutilmente di convertirli (si nascondevano dietro l'ossequio formale al cattolicesimo) e dopo che predicatori pontifici furono da loro uccisi, il Papa indisse la crociata che portò al loro sterminio.
Oggi? Non sono riapparsi quegli stessi errori, anche se motivati in modo apertamente pagano, cioè con la deificazione della natura?
L'avversione e l'odio per il matrimonio, con la Gerarchia cattolica che accetta nella prassi le coppie di fatto, e persino quelle omo.
L'odio per il matrimonio è il portato dell'abortismo, dell'omosessualità, del femminismo.
Inoltre, la distruzione del nostro modo di mangiare e di tutta una cultura millenaria su di esso fondata, con l'alibi del "cambiamento climatico", con la programmata eliminazione dei cibi più tradizionali, dalla carne al latte, per salvare la Natura, dicono. In nome della Natura da ripristinare in Occidente stanno distruggendo l'agricultura e vogliono ridurci ad erbivori di piccol numero, a striminziti e tubercolotici greggi pascolanti in città cosiddette "verdi".
Utopie insensate e criminali, frutto anche di crassa ignoranza, non solo di malafede e stili di vita corrotti.
Ebbene, non sono questi "segni" da "ultimi tempi", secondo la profezia di san Paolo?
Speriamo sempre che non si sia arrivati agli ultimi tempi. Però che gli ultimi tempi siano caratterizzati da una grande perdita della fede, lo si deduce da questo passo di san Paolo (e anche da altri versetti suoi), nonché da altre fonti testamentarie.
La sensazione è che "i tempi dei Gentili si siano compiuti", come profetizzò il Signore, a proposito della futura liberazione di Gerusalemme ossia del suo riconoscimento del vero Messia (Lc 21, 24).
Si sono compiuti i tempi dei Gentili, quando il Vangelo è stato predicato a tutta la terra.
ar
Forse mons. Viganò dovrebbe esser più prudente in certi entusiastici apprezzamenti dell'attuale Russia putiniana.
Va tuttavia tenuto presente che con l'ultima riforma costituzionale, Putin ha modificato l'impostazione laica voluta da Ieltsin.
Ha messo la religione nella Costituzione, con una invocazione a Dio che appare generica, perché doveva tener conto anche dei musulmani, e tuttavia mette in posizione privilegiata la Chiesa Ortodossa russa, se non altro per motivi storici.
Inoltre, ha fatto scrivere nella Costituzione che il matrimonio è fra l'uomo e la donna.
L'omosessualità non è come tale reato in Russia e l'aborto è ancora permesso dalle leggi. Però il regime perseguita il transgenderismo e restringe l'omosessualità nonché l'aborto.
Certo, dovrebbe fare di più, per dirsi autenticamente cristiano.
Ma se lo paragoniamo alla follia crudele che continua a dilagare in Occidente, non possiamo che dichiararlo un regime nettamente migliore per quanto riguarda i valori fondamentali.
Nota bene: nonostante i suoi lati oscuri e l'ideologia euroasiatica, ultima elaborazione della tradizionale politica di potenza russa, la Russia di oggi è assai più cristiana dell'Europa "democratica" che si sta suicidando in Occidente - così come il fascismo italiano era assai più cattolico della Democrazia parlamentare restaurata in Italia dalle baionette angloamericane.
Se poi si aggiunge lo sbarco a Lampedusa di più di seimila "migranti"...
Improvvisamente si continua a morire di vaccino. Quando le persone, i popoli connetteranno causa ed effetto sarà una carneficina globale, che travolgerà filantropi, ideatori, esecutori, propagandisti.
I numeri dell'invasione non fanno altro che aumentare esponenzialmente ma il nostro Governo non trova ancora il coraggio di dire che questa, con queste cifre ingestibili, non è una migrazione ma un'invasione vera e propria. Bisogna quindi cambiare registro.
Qualcuno forse si consola al pensiero che negli Stati Uniti oggi è anche peggio: i sudamericani entrano, grazie a Biden, a centinaia di migliaia, arrivano ogni giorno in pullman dal sud a New York e non sanno più dove metterli.
Sbagliato ricorrere al "mal comune mezzo gaudio" o alla filastrocca "deve aiutarci l'Europa", che se ne infischia altamente, essendo già piena di "migranti" sino al collo.
Meloni, Crosetto, Salvini come Don Abbonio, allora?
È vero che siamo ricattabili sul piano finanziario, per i noti motivi, ma sino a questo punto?
Direi di firmare, è stato promosso da cattolici tradizionalisti mi pare, far sentire il cuore che batte alla mamma è un avvertimento che va dato: stai uccidendo tuo figlio . E anche il medico potrebbe ripensarci, perchè infine i sicari o i boia sono loro. Coi soldi delle nostre tasse peraltro per cui diveniamo tutti complici!!!! Sarebbe poi l'ora di protestare perchè venga fatto a spese proprie in cliniche private. Considerato che non abbiamo cattolici al governo ( salvo Pillon ..)
Chi pecora si fa il lupo se la magna.
Basterebbe cominciare a darsi del lei, senza tanti baci e abbracci.
Il centrodestra è la fotocopia del centrosinistra. Entrambi lavorano di concerto per il progresso della grande reinilizzazione e l'instaurazione del nuovo ordine mondiale. I "migranti" non arrivano a Lampedusa per caso. Del resto, gli italiani sono completamente indifferenti agli arrivi dei "migranti", agli aumenti dei prezzi, a tutto fuorché a tre cose, che ardentemente desiderano possedere in abbondanza e delle quali sono fortunatamente sazii: denaro, salute e cattiveria. La realtà è questa.
# Dire che il CD lavora di concerto con il CS agli stessi obbiettivi, ossia alla distruzione dell'Italia, è semplicemente ridicolo.
È sempre la tesi del complotto che ritorno, cucinata in tante salse, tutte indigeste. Anche Meloni e Salvini sarebbero delle marionette, manovrate da non si sa chi. Dei traditori della patria in sostanza.
Sono tesi da Bar dello Sport.
Meloni & Co. stanno trascinando in una guerra nucleare il Paese, per compiacere gli Stati Uniti d'America e la Nato; i quali cercano, in questa guerra, di rianimarsi, da moribondi che sono. L'opinione pubblica contro la guerra sta crescendo... quella dei clienti dei Bar dello Sport, che lei così tanto disprezza, ma dei quali si ricorda in vista delle elezioni.... Poi, avuta la grazia, gabbato lo santo!
Meloni & Co sono solo vittime di una situazione più forte di loro. La loro colpa è non aver il coraggio di opporsi, nonostante la debolezza (strutturale) dell'Italia.
Ma è assurdo accusarli di complicità, come se facessero parte del dittico "solve e coagula". Questa era l'impostazione del suo commento iniziale: il CS solve, il CD coagula, poi si scambiano i ruoli e così via all'infinito.
Assurdità senza fine. Un conto è dire che non hanno il coraggio necessario e mancano della (forte) personalità necessaria, altro conto è presentarli come complici dei Poteri Forti. Secondo i complottisti doc sono invece complici.
Perché sarebbero marionette anche loro come i loro avversari, tirate da fili in mano a ben noti sconosciuti.
I quali avrebbero organizzato tutto alla perfezione dalla Rivoluzione Francese in poi. Tant'è vero, altra fesseria, che "il liberalismo e il comuniscmo sarebbero le due facciate [sic] della stessa medaglia".
Come si fa a dire certe cose? Ma studiatevi il pensiero politico e la storia, quella scritta da storici seri.
Molte sono le ragioni della nostra fiacca passata e presente e probabilmente anche futura. La nostra storia spiega molto, ma non tutto e non tutti ne conosciamo i risvloti. Così si finisce per sintetizzare quando questo o quel risvolto si dispiega e/o quando si scrivono quattro righe su un commento. Ci sono particolari impressionanti, perché mai a scuola o all Università furono citati almeno in nota, per esempio che tutte le guerre europee furono sovvenzionate dalla finanza internazionale e recentemente quelle post rivoluzione francese dall Inghilterra... mah! Sono notizie che colpiscono, come si fa a sapere se sono o non sono da bar? Occorre tempo e danaro per trovare i libri giusti, veritieri, magari proprio quelli dell economista che ha tenuto i conti dei finanziatori. Difficile. Facciamo quello che possiamo, al giudizio universale sapremo quando queste o altre notizie furono vere e quali false, cinematografiche, da bar. Il quale mi sembra la versione nazional popolare italiota del club d Oltralpe e d Oltre Manica, niente male come palestra di pensiero!
"tutte le guerre europee furono sovvenzionate dalla finanza internazionale e recentemente quelle post rivoluzione francese dall'Inghilterra.."
Dunque: dopo la rivoluzione francese ("recentemente") la Perfida Albione ha finanziato tutte le guerre; anteriormente alla Riv Fr tutte le guerre europee furono finanziate dalla "finanza internazionale".
Giusto? I re ed imperatori del passato che fu, chiedevano soldi ai banchieri per le loro guerre, quasi continue ma di sicuro non si può dire che essi (ad esempio un Carlo V) fossero delle marionette nelle mani della Finanza Internazionale, che tra l'altro, come forza "internazionale" nasce solo copo l'invenzione della Borsa, avvenuta nel Seicento in Olanda.
Ma dove l'ha letto che tutte le guerre sono un prodotto delle mene della finanza internazionale?
Basta con queste assurdità, non capisco perché Mic continui a lasciar passare commenti del genere, che squalificano il suo blog.
@ Anonimo 14:16 : "...notizie che colpiscono, come si fa a sapere se sono o non sono da bar? Occorre tempo e danaro per trovare i libri giusti, veritieri" : caro amico, certo che ci vuole tempo, pazienza e sano discernimento per farsi un'idea quanto più possibile vicino alla verità storica, alla realtà dei fatti,evitando la retorica falsa e bugiarda con cui ci hanno riempito la testa fin dalla scuola elementare (insegnanti e preti modernisti...il che è lo stesso). Per quanto riguarda la cosidetta "rivoluzione italiana", come veniva chiamato il Risorgimento dagli storici dell'Ottocento (di sinistra, ovviamente), la potrei indirizzare sulla bibliografia minima postata in calce ad un mio articolo di alcuni anni or sono http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2486_Catholicus_Risorgimento_e_modernismo.html, articolo che accosta la rivoluzione ialiana dell'800 alla rivoluzione modernista del clero ribelle e rivoluzionario del secolo scorso, culminata nel CV II di Roncalli e Montini : stesso metodo, stessa regia anticattolica, stesse bugie e stesso lavaggio del cervello, dei poveri fedeli in questo caso. Meditate gente, meditate ! era il tormentone televisivo di Renzo Arbore, anni or sono, mai così opportuno;pace e bene, mio caro amico.
Come vede non c è nessun rimando a saggi, sono fatti letti qua e là. Non c è alcun bisogno di adirarsi, è bene che lei dica la sua che arricchirà l opinione generale di un altro punto di vista. Un detto dei giornalisti investigatori di un tempo consigliava di seguire il danaro, più semplicemente i numeri: morti, vivi, ricchi, poveri, arricchiti, impoveriti, malati, sani, vaccinati, non vaccinati, predatori, depredati, manipolati, manipolatori, cioè anche un po' di statistica aiuta la visione generale. Saluti.
# Catholicus.
Lei dice che sono stati gli storici di sinistra a considerare il Risorgimento la "Rivoluzione italiana"? Ma non fu già il Manzoni ad usare quel concetto e certamente il Manzoni non era di sinistra?
"La Rivoluzione francese del 1789 e la Rivoluzione Italiana del 1859". In realtà lo scritto è un lungo saggio sulla Rivoluzione Francese.
Sulla Rivoluzione Italiana, il Manzoni scrisse un saggio breve, intitolato "Dell'indipendenza dell'Italia", nel 1873.
Credo valga la pena di leggerlo. Vedi: A. Manzoni, Tutte le opere, Sansoni, Firenze, 1973, vol. II, pp. 2201-2213.
Il parallelo tra la parte liberale del clero durante il Risorgimento e il clero modernista del Novecento mi sembra interessante. Rimangono tuttavia delle differenze essenziali. Il "liberalismo" del clero dell'Ottocento, tranne casi eccezionali, era soprattutto politico e si traduceva in un sostegno alla causa nazionale. Il modernismo invece attaccava il dogma, i fondamenti stessi della religione cattolica, intaccando le SCritture, misconoscendo l'autorità del Papa. I modernisti inoltre non erano affatto patriottici, tranne casi individuali. Per loro non solo la Chiesa ma anche le nazioni (cattoliche) dovevano dissolversi nell'umanità. Praticavano un millenarismo sconosiuto ai cattolici liberali, riapparso potenziato con il vaticano II (la Chiesa che si dà il falso scopo di realizzare l'unità del genere umano, per un'era di pace in terra, alla luce dell'idea falsissima che Cristo si sia già unito ad ogni uomo con l'Incarnazione - vedi GP II).
Non dimentichiamo poi l'intermezzo fascista, che non si è limitato a ridare al papa un potere temporale. Ha anche reinserito il cattolicesimo nella società (col matrimonio concordatario p.e.) e fatto rivivere la figura del prete ardentemente missionario, nella realtà del nuovo IMpero romano creato da Mussolini. Una impegno superiore alle forze dell'Italia, conclusosi con i massacri delle Radiose Giornate, che fecero sparire anche la figura del sacerdote patriottico e missionario nello stesso tempo, esempio di virile virtù.
Sarebbe stato gradualmente sostituito dal prete orientato a sinistra, socialmente impegnato, "democristiano" appunto, nel senso deteriore del termine.
Politicus
Aggiunta.
Il suo spunto si potrebbe sviluppare in questo senso.
La decadenza della Chiesa, che durava da parecchio tempo, trovò la sua nemesi da un lato in Lutero dall'altro nel crollo del potere temporale dimostrato dal Sacco di Roma del 1527. Il papa potè mantenere lo Stato solo perché era il Papa, capo religioso della cristianità che l'imperatore CArlo V non poteva umiliare ulteriormente, ma politicamente non contava più niente.
Però con il Concilio di Trento la Chiesa si riprese (l'Italia no, ma restiamo alla Chiesa). Si riprese, si fecero presenti forze ancor vive e fu realizzata la grande opera dell'evangelizzazione delle Americhe e l'inizio di quella dell'Asia e dell'Africa.
Ma le eresie ricominciarono. Dopo un periodo di tregua, le eresie ricominciano sempre, è inevitabile. Nel Seicento il nemico fu il giansenismo. In Francia creava problemi con le discussioni sulla Grazia e investiva il dogma. Il rigorismo dei giansenisti per certi aspetti eera giustificato ma tendeva ad eccedere, mettendo in crisi la fede. In Italia, c'era meno sensibilità per gli aspetti dogmatici, l'errore tendeva ad istradarsi sul piano politico e istituzionale.
In Italia il giansenismo, con la sua pretesa morale in primo piano, fu soprattutto politico, anche se l'errore dogmatico era spesso sfiorato.
Il rigorismo giansenista fece breccia, come ideologia, in ceti intellettuali ristretti ma dotati di energie latenti: la madre di Mazzini e uno dei suoi maestri erano giansenisti. Nel giansenismo si coltivava un'etica del dovere che ritroviamo poi, anche se su base deistica, nel pensiero di Mazzini, il quale insisteva sempre sull'idea del dovere (morale e civile), sull'ideale della Patria come dovere da realizzare nella vita di tutti i giorni (mistica della Patria fondata sull'idea del dovere).
Quindi: un filone giansenista si innestò nel liberalesimo, contribuendo a dargli una spiritualità laica altrimenti assente.
Possiamo stabilire una connessione del genere: giansenismo - liberalismo - modernismo? Sì e no.
L'istanza della libertà della coscienza individuale, che in Occidente ha una lunga tradizione, se appare anche nel modernismo, in quest'ultimo tuttavia subisce una rielaborazione che la trasforma completamente: essa cessa di essere un prodotto della volontà razionale per aprirsi invece irrazionalmente al sentimento individuale, che diventa la fonte di un indeterminato sentire religioso, aperto ad ogni esperienza. C'è qui l'influenza del romanticismo tedesco, di autori come Schleiermacher. C'è poi nei modernisti un'ammirazione quasi servile per la scienza moderna in tutti i suoi aspetti, a cominciare da quello dei metodi della filologia ed esegetica tedesche, che sembravano dover dimostrare chissà cosa, rivoluzionando gli studi biblici: ma è stata la montagna che ha partorito il classico topolino cioè la rettifica di qualche passo minore dei Vangeli.
Ma a ben vedere l'ultima fase del modernismo, quella della Nouvelle Théologie fa vedere un ulteriore salto di qualità nel negativo. Infatti i suoi esponenti assimilano le filosofie dell'azione di un Blondel o l'esistenzialismo a sfondo nichilistico di Heidegger, insomma tutto un insieme di pensiero impregnato di irrazionale e votato alla distruzione delle categorie tradizionali del pensiero stesso, a cominciare da quella dell'essenza e della causalità.
Politicus
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