di Edwin Benson
Il giorno dopo le elezioni del 2024, il media di "centro-sinistra" CNN ha titolato: "Che cosa è appena successo? È stata l'economia, stupido". L’ABC ha fatto eco: "Il profondo malcontento economico nei confronti di Biden ha spinto gli elettori verso Trump".
Le difficoltà economiche potrebbero aver convinto molti elettori "indecisi" a trascurare le loro remore nei confronti di Trump e a votare per lui. Tuttavia, altre questioni molto più profonde hanno giocato un ruolo nella vittoria. Ci sono sette lezioni da trarre dalle elezioni che vanno ben oltre il portafoglio.
1. L'America vuole una nuova leadership ferma
Il risanamento non si può ottenere solo eliminando le leggi sbagliate e i programmi fallimentari. Non avverrà promettendo sussidi gratuiti, tagli alle tasse o altri tipi di assistenza. Le elezioni hanno dimostrato che i cittadini vogliono una nuova leadership in grado di cambiare la direzione del Paese e di riportare la strada verso il buon senso e la stabilità. Quest’atteggiamento si è riflesso nel dibattito. La gente non vuole luoghi comuni, ma leadership ferma.
2. Vogliamo (e abbiamo bisogno) di Dio!
La sinistra detesta “l’americano dei dieci comandamenti", che è una parte essenziale del pubblico e ha un attaccamento particolare a tutto ciò che riguarda Dio e la sua Legge. Uno dei candidati ha accolto i riferimenti a Dio, alla preghiera e alle Scritture per tutta la durata delle elezioni presidenziali. L'altro candidato non ha accolto questo messaggio. I risultati dimostrano che la religione risuona ancora con il pubblico americano. È tempo di riportare Nostro Signore al centro della vita americana.
3. La politica non può sostituire le famiglie
La famiglia tradizionale è la base di ogni ordine nella società. Dio ha creato la famiglia per soddisfare i bisogni più elementari di ogni persona. I bambini imparano le lezioni fondamentali sulle ginocchia delle loro madri. I padri insegnano ai figli a lavorare e a mantenersi. I genitori insegnano ai figli ad amare Dio e la sua Legge.
Le elezioni hanno riguardato le famiglie. È stata una disputa tra due visioni della famiglia. Una visione vedeva la "famiglia" come qualsiasi cosa gli venisse in testa che sia. Così si favoriva l'aborto, le unioni fallite, i fallimenti scolastici e gli inefficaci programmi di assistenza sociale. L'altra visione si è attenuta in maggioranza all'unione tradizionale tra un uomo e una donna, finalizzata all'educazione della prole. È ora di abbandonare la fallacia che sia il governo a sapere che convenga meglio alla famiglia.
4. La società permissiva distrugge tutto
Per troppi anni, la sinistra governativa, accademica e mediatica ha liquidato la moralità come repressione e tirannia. Le rovine di questa premessa giacciono ovunque in una società che cade a pezzi. Questa rivoluzione all'interno della società sta spingendo tutto - identità, sessualità e comportamento - verso una violenza e un radicalismo sempre maggiori. Queste elezioni hanno messo in discussione le premesse e le promesse della società permissiva.
5. Non si può predicare l'unità mentre si semina la divisione
L'unità è uno dei più profondi desideri dell'umanità. I sinistrorsi usano questa parola come una clava, brandendola contro chiunque denunci le loro erronee idee. In realtà, nelle loro mani essa diventa un cuneo, promuovendo la divisione e, in ultima analisi, la disperazione. La sinistra semina discordia introducendo comportamenti divisivi, stili di vita aberranti e politiche identitarie (LGBT, transgender, ecc). Usa la parola unità per imporre queste idee al pubblico, che non vuole essere costretto a ingoiare queste cose. Le elezioni hanno evidenziato il rifiuto di programmi che gli americani non condividono.
6. Il Governo esiste per promuovere il bene comune
Il compito fondamentale del governo è quello di promuovere il bene comune. Purtroppo, la politica governativa spesso abbandona questo ruolo promuovendo cose che non sono né comuni né buone. Le politiche identitarie (LGBT, transgender, ecc) creano divisioni e risentimento. Utilizzando la narrativa della lotta di classe degli oppressi contro gli oppressori, queste politiche di sinistra non cercano di unire le persone nel bene, ma di dividerle.
7. Lo Stato non deve intromettersi nella vita quotidiana
L'elezione potrebbe essere vista come una protesta contro l'intromissione del governo nella vita quotidiana di tutti. Il governo censura le parole che offendono le presunzioni "woke". La sanità pubblica giustifica le limitazioni su alcuni cibi e bevande. L'assistenza all'infanzia spesso diluisce deliberatamente l'autorità dei genitori e può portare a mutazioni "di genere". La preoccupazione per "l'ambiente" limita l'uso legittimo della terra e promuove l'"energia sostenibile". Queste politiche sono andate troppo oltre e stanno opprimendo i cittadini rispettosi della legge.
Le elezioni di novembre hanno dato alcuni insegnamenti. I politici di entrambi gli schieramenti ne trarranno qualche insegnamento?
Il rifiuto totale di tante idee di sinistra dovrebbe dare ai leader politici un'idea di ciò che gli americani non vogliono. È necessario pregare e impegnarsi molto se si vuole che l'America torni all’ordine.
Fonte: Return to Order, 12 Novembre 2024. Traduzione a cura di TFP – Italia.
3 commenti:
Nella festa di santa Caterina di Alessandria, i più sentiti auguri ai filosofi cattolici. Che possano essere novità nel solco della Tradizione contro i moloch della nostra epoca.
L’ultimo colpo di Biden. Konrad Lorenz, il padre dell’etologia, insegnava che la colomba è più feroce del lupo. I due predatori, infatti, lottano finché uno non si arrende mostrando la gola all’avversario che non gli infierisce mai il colpo di grazia, ma due dolci colombelle, se rinchiuse in una gabbia, combattono finché una di loro non soccombe. Chi è più feroce, dunque BIDEN o l’aggressivo Trump? Lo vedremo, intanto il mite vecchietto ha contribuito alla morte di più di centomila giovani e valorosi ucraini e ad un numero imprecisato, ma certamente elevatissimo, di altri coraggiosi e forti giovani russi... questo per non parlare di palestinesi e libanesi. L’ultimo, magistrale colpo del mannaro coniglio americano, in questo film horror che stiamo vivendo, è stato quello di autorizzare Zelensky, un comico ancor più tragico del nostro Grillo, ad usare i missili americani a lungo raggio, con l’ovvia conseguenza di avvicinarci alla terza guerra mondiale; ma cosa importa a Biden di qualche milione di morti?... in fondo siamo otto miliardi... l’importante è lasciare la patata bollente al suo avversario che si troverà a gestire una situazione ancora più grave di quella già terribile che stava ereditando. Gongolano intanto i generali ed i fabbricanti d’armi, pregustando l’immane eccidio. Viva, dunque, i democraticissimi e che si lotti per imporre il modello delle nostre democrazie occidentali, fatto di ipocrisia, dollari, carri armati e parità tra i tre sessi con una spiccata preferenza per due di essi! Questa guerra è stata programmata al tavolino dall' occidente, leggi Usa / Nato, hanno visto che all'entrata di Putin nel parlamento russo ci sono state delle importanti innovazioni la più importante la battaglia contro la corruzione ormai dilagante sia nel settore pubblico che privato (come del resto c'è in ogni nazione purtroppo) È stata una scelta coraggiosa e non private di pericoli a quel punto l' industria e ogni tipo di attività ha iniziato a crescere e con essa anche il benessere dell popolazione. Questo è stato un problema pericoloso per il corrotto occidente, si doveva fare qualcosa per impedire alla Russia di diventare una potenza economica. Intanto disattendendo gli accordi presi hanno circondato quasi tutti i confini con basi nato accorpando le nazioni confinanti, poi dovevano provocare Putin in modo da scatenare un conflitto pensando che sarebbe stato facile avere la meglio. Rovesciato il governo Ucraino hanno messo un fantoccio che ha cominciato a massacrare gli abitanti del Dombas. E da lì scatenare la reazione che effettivamente c'è stata dopo 14 anni di pacata diplomazia. Ma hanno fatto i conti senza l' oste il popolo russo non si è mai arreso e mai lo farà. Hanno sacrificato miglia di migliaia di vite per arrivare alla soglia di una guerra mondiale. Che a parere mio personale è già in corso dal 2018 è una guerra subdola perché nascosta e la popolazione non se ne rende conto il covid è stato ed è ancora una parte di questa guerra.
Si sono tenute, domenica scorsa, le elezioni presidenziali in Romania e, a sorpresa, Calin Georgescu, definito dal mainstream di "estrema destra", è arrivato primo: apriti, o cielo! Il giorno otto di dicembre si terrà il secondo turno elettorale e - a meno di un miracolo - la candidata gradita ai padroni del mondo, la sindaca pro Ue Elena Lasconi vincerà le elezioni. Infatti, tutti i partiti pro Ue si sono già coalizzati per ottenere la sua vittoria. Il solito copione, le solite manifestazioni di giovani che scendono in piazza per protestare contro i risultati elettorali. Incredibile. E sembra di scrivere delle banalità. In realtà, è assai nocivo abituarsi alle mene elettorali (e non solo elettorali, beninteso!) dei padroni del mondo. Denunziare la loro arroganza, che li rende repellenti, è un atto di amore verso il prossimo.
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