Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 14 novembre 2024

L'istituzione della Comunione Anglicana nella Mano nel 1552

Nella nostra traduzione da Unam Sanctam Catholicam interessanti riflessioni sulle variazioni della Riforma anglicana che presentano forti analogie con quelle introdotte attraverso la prassi — che non può non avere una dottrina, più o meno esplicita, che la sottende — introdotte dopo concilio Vaticano II. Vedi, tra i precedenti: Riforma Liturgica Anglicana e alcune notazioni su Michael Davies qui

L'istituzione della Comunione Anglicana nella mano nel 1552

Sto ancora lavorando sul capolavoro di Nicholas Orme Going to Church in Medieval England (di cui ho intenzione di fare una recensione nel prossimo futuro, una volta terminato) e mi sto avvicinando alla fine del libro, dove parla di come i cambiamenti dell'era Tudor abbiano alterato l'esperienza di frequentazione della chiesa degli inglesi. Nella descrizione di Orme del servizio di comunione di Cranmer del 1552, qualcosa ha attirato la mia attenzione. Nello spiegare i dettagli della prima comunione anglicana e il quadro concettuale che la sottende, Orme dice:
Il ministro e i suoi assistenti ricevevano prima la comunione, poi il pane e poi il vino, e ora il pane doveva essere "quale si mangia di solito a tavola... ma il migliore e più puro pane bianco che si possa trovare". Questo pane veniva spezzato o tagliato a pezzi e se ne avanzava qualcosa, il sacerdote era autorizzato a portarlo a casa per uso personale, insieme al vino in eccesso. Il pane in questa forma intendeva rappresentare l'Ultima Cena in modo più realistico e sottolineare (come l'uso secolare del pane e del vino) che gli elementi non erano consacrati. Per lo stesso motivo, quando il sacerdote li distribuiva all'assemblea, un pezzo di pane veniva messo nelle mani di ogni fedele, non in bocca come prima. Le parole della somministrazione furono cambiate per esprimere lo stesso concetto: "Prendi e mangia questo, in ricordo che Cristo è morto per te, e nutriti di lui nel tuo cuore con la fede, con il ringraziamento". (Orme, 381).
La comunione anglicana in mano fu imposta nel Prayer Book del 1552 specificamente per disilludere i fedeli da qualsiasi fede nella Presenza Reale. Orme raggruppa questo con altri tre cambiamenti simili: l'uso di pane comune "come è solito essere mangiato a tavola", l'incoraggiamento del sacerdote a portare a casa gli elementi avanzati e le parole alterate della somministrazione, tutti volti a "sottolineare... che gli elementi non erano consacrati". La comunione in mano fu uno dei tanti cambiamenti deliberatamente istituiti per minare la fede nella Presenza Reale.

Non sto suggerendo che gli artefici della comunione cattolica in mano avessero esattamente le stesse motivazioni di Cranmer, ma resta il fatto che i simboli significano cose; trasmettono messaggi oggettivi su ciò in cui crediamo e su come agiamo ritualmente tali convinzioni. La deliberata alterazione di azioni simboliche consolidate da tempo si tradurrà in un corrispondente cambiamento in ciò che crediamo di fare (vedi il mio recente articolo " Our Barren Garden of Symbols "). I riformatori anglicani capirono chiaramente questo principio, motivo per cui l'ordine di Cranmer del 1552 prescriveva la comunione in mano come gesto deliberato per erodere la fede nella Transustanziazione.

La cosa più grande che i nostri vescovi potrebbero fare per rafforzare la fede nella Presenza Reale è prescrivere la comunione in ginocchio e sulla lingua. Perché i nostri vescovi non capiscono ciò che era così chiaramente evidente a persone come Thomas Cranmer?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho sempre avuto riserve sulla prassi della comunione sulla mano; una prassi che ha affievolito, forse eliminiamo la Fede nella presenza reale di Gesù Cristo Figlio del Padre Eterno, a cui tutto il Paradiso si inginocchia adorando , lodando, ringraziando. I fedeli cristiani, si accostano in piedi (siamo alla pari) prendono il Signore con indifferenza ( lo si nota dal comportamento tenuto al ritorno) seduti mani penzoloni, sguardo intorno… Diceva un grande santo, patrono dei parroci:” solo le mani benedette del sacerdote, possono toccare le sacratissime Carni di Cristo! Ora possibile che il Magistero non sappia quanti sacrilegi avvengono con la dispersione dei Frammenti rimasti sulle mani e dita dei comunicandi! Eppure, malgrado lo sappiamo (impossibile ignorarlo) continuano la prassi dell’indulto; come tale, l’indulto, il pontefice potrebbe scioglierlo visto che ha il potere ‘delle CHIAVI’: ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli!”. Forse, dovremmo invocare col cuore, il Signore affinché ciò che sembra impossibile, a Dio è facilissimo. Pace e bene.
Jacqueline Masi Lanteri

Anonimo ha detto...

Ma stando all'immagine, almeno loro si inginocchiavano!!! Se è così, li abbiamo superati nella protestantizzazione!!!

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

La descrizione del pane mi ricorda quando il mio cliente valdese (dovrei rivederlo la prossima settimana per assicurare un spedizione extra-UE della sua ditta) mi ha raccontato come fanno la loro "Santa Cena": usano del banalissimo pane per tramezzini, d'altro canto per loro il pane resta pane e il vino resta vino, sì, loro sono utraquisti.
Non so come si muovano gli Anglicani, anche se dal 1996 si è riattivata una chiesa anglicana a Trieste (c'era da fine Settecento, chiusa per esaurimento nel 1971), so che i Luterani usano delle ostie simili a quelle cattoliche, anche loro sono utraquisti e la danno normalmente in mano, ma pare non sia tassativo.
Dato quel che ha passato (ritenuto irregolare dal parroco dopo essere stato riformato per motivi psichici -capisce meglio i motori che le persone, e allora? Cosa c'è che non va?- e prosciolto da tutto dopo una vicenda che non esito a definire surreale, durata anni) il mio meccanico di fiducia riceve l'Eucaristia solo a Pasqua, si confessa solo al Mercoledì Santo (io di solito lo faccio anche all'antivigilia di Natale, ma non in tutte le parrocchie si può) e da quanto ho capito non lo fa nella sua parrocchia ma in un'altra, forse quella dei suoceri ormai scomparsi. Perchè faccia così non so, forse per quel che ha passato che teme possa suscitare imbarazzo. Ebbene, in entrambe quelle parrocchie è ormai quasi obbligo ricevere nella mano, specie dopo la pandemia.
Nella mia si può scegliere, il parroco è più "flessibile" e anche abbastanza pronto nel capire chi desideri in un modo e chi in un altro.
Non ho trovato "fonti primarie", ma alcuni dicono che l'ostia si de-consacra, torna pane, quando succede qualcosa per cui non può più essere consumata. Come stanno le cose?

Anonimo ha detto...

« La cosa più grande che i nostri vescovi potrebbero fare per rafforzare la fede nella Presenza Reale è prescrivere la comunione in ginocchio e sulla lingua. Perché i nostri vescovi non capiscono ciò che era così chiaramente evidente a persone come Thomas Cranmer ? »

La réponse est, malheureusement, qu'ils ne croient sans doute plus non plus à la Présence Réelle et que pour eux la « communion » n'est qu'une manière symbolique de manifester son adhésion à Jésus et sa solidarité envers autrui…

Memento ha detto...

Iddio manifesta un amore particolare proprio verso coloro che punisce già in questo mondo, poiché nel Purgatorio vi e soltanto una lunga e pesante punizione, mentre, se accettiamo volontariamente le croci in questo mondo, ci meritiamo una gloria ancora maggiore in paradiso; di qui pure il proverbio" Dio ama colui che egli percuote".

( San Massimiliano Maria Kolbe).

Anonimo ha detto...

San Luigi Maria Grignion da Montfort :

"È vero, gran Dio! Come tu hai predetto, il demonio tenderà grandi insidie al calcagno di questa misteriosa donna, cioè alla piccola compagnia dei suoi figli, che verranno sul finire del mondo. Ci saranno grandi inimicizie fra questa stirpe benedetta di Maria e la razza maledetta di Satana; ma si tratterà di inimicizia totalmente divina, l'unica di cui tu sei l'autore. Le lotte e persecuzioni che la progenie di Belial muoverà ai discendenti di tua Madre, serviranno solo a far meglio risaltare quanto efficace sia la tua grazia, coraggiosa la loro virtù, e potente tua Madre. A lei infatti hai affidato fin dall'inizio del mondo l'incarico di schiacciare con il calcagno e l'umile cuore la testa di quell'orgoglioso.... "